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M&M

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  1. Grazie Silvio. Me lo sono goduto a fondo, c'è l'umorismo che ci vuole in queste cose per non urtare la suscettibilità di nessuno : un'arte che io non possiedo. Continuando con la tua parafrasi, spero che i tanti altri che ti faranno i complimenti non lo faranno "tanto per" per poi continuare a comportarsi come sempre ma proveranno almeno a capire se hai scritto di loro e per loro, nel loro stesso interesse. E se prendere spunto/esempio da qualche cosa che hai scritto mettendola in pratica, non potrebbe rendere loro un servizio più grande di quanto noi cerchiamo di fare scrivendo su queste pagine. A proposito, ti faccio una domanda. Fatto 100 lo sforzo di apprendere, quanta parte di questa è, secondo te, empiricamente, a carico di chi impara e quanta a carico di chi si sforza di trasmettere la sua esperienza ? (saggia o meno che sia). E infine, che ne è stato della promessa di quei metodi di apprendimento durante il sonno ? PS : io ho appena concordato l'acquisto di un gimbal DJI Ronin SC, una cosa di cui sino a qualche giorno fa ignoravo l'esistenza e che adesso mi ha aperto un mondo di possibilità. Di cui non so assolutamente nulla perchè non le ho mai provate prima e per cui mi dovrò impegnare molto a studiare, provare, riprovare, fino ad arrivare almeno più in là di quanto non sia adesso PPS : i saggi spesso cercano di trasmettere la saggezza a chi li ascolta. Ma qualche volta dimenticano - in parte - quanto dicono. Magari imparare a suonare uno strumento no, magari nemmeno studiare l'opera omnia di Telemann (che è un tizio che ha scritto un interminabile fiume di musica nel '700) ma uno sforzo per fare più spesso cose mai fatte prima nelle cose che pratica quotidianamente, anche il saggio lo dovrebbe fare ...
  2. Ho ripubblicato questo vecchio articolo (2016) di un obiettivo vecchio (2010) perchè in questi giorni si parlerà spesso del nuovo Nikkor Z 24-200mm in imminente fase di commercializzazione e che Max avrà per un pò a disposizione sia con Z6/Z7 che con Z50. Ecco, il nuovo 24-200mm sta al vecchio 28-300mm come la nuova Fiat e500 (di imminente lancio) sta alla vecchia Topolino Amaranto del '46 (cit. Paolo Conte). Giusto per capirci c'è un abisso. Non è che ci siamo innamorati perdutamente delle Nikon Z, solo che il livello di progettazione ottica dei nuovi obiettivi (anche quelli F, intendiamoci ma solo gli ultimissimi) ha raggiunto vette impensabili per la vecchia generazione. Ecco, fosse solo per questo si dovrebbe una buona volta decidere di lasciare le reflex per le mirrorless, Nikon, ovviamente. Se solo la propria religione lo consente, naturalmente.
  3. Test pubblicato su Nikonland 1.0 nel 2016 Ringraziamo caldamente l'amico Egidio65 per il prestito di questo obiettivo che altrimenti non avremmo mai provato in vita nostra Un noto commerciante di Milano mi ha detto anni fa che offrendo a qualche suo cliente il nuovo Nikon 28-300 VR si è sentito rispondere "No, Mauro Maratta ha scritto di non comprarlo".E' vero lo ammetto. Ho sempre guardato con sospetto ogni super-zoom. Questo con un particolare preconcetto, pur senza averlo mai provato. Ecco perchè finalmente mi sono deciso a prenderlo in mano. L'ho chiesto in friendly-loan qui su Nikonland ed eccolo qua. Potrei andare subito alle conclusioni. Ma lascio il mistero fino all'ultima pagina. Sarà confermato il preconcetto o avverrà l'illuminazione sulla via di Tokyo ? il pacchetto completo, scatola dorata, obiettivo, paraluce, tappo Presentato un pò a sorpresa già 6 anni fa. All'aspetto non sembrava solido come il Canon, obiettivo di fascia L (professionale), ben più pesante e con una lunga carriera alle spalle.Il super-zoom professionale tutto in plastica è leggero ma non so quanto resistente agli abusi nella borsa di un professionista, magari vicino ad un 70-200/2.8 in metallo o ad un super-tele tipo il 600/4, grosso, pesante e puntuto.Non lo so. Se penso ai graffi cui è soggetto il 300/4PF o allo stato in cui era il 70-200/4 che ho provato in prestito ho i miei dubbi sulla tenuta. Non è il caso di questo, in perfetto stato. Quasi nuovo. O praticamente inusato. Comunque, preso in mano non sembra tanto fragile, pur essendo molto leggero.Ovviamente si allunga molto alla massima focale.E' presente un bel fermo nella posizione a 28mm che gli impedisce di fuoriuscire accidentalmente, risparmiando la struttura interna dal rischio di impatto.E' costruito in Tailandia, i comandi sono quelli usuali di Nikon per gli obiettivi VR. La ghiera dello zoom è davanti, quella - più sottile - della messa a fuoco è giustamente in posizione più defilata. Chi mai metterà a fuoco a mano con un obiettivo del genere. Il diaframma tutto aperto è nominalmente valido solo a 28mm. Ma già di fatto a 50mm siamo sugli F5. Inutile cercare il pelo nell'uovo : è un obiettivo poco luminoso. Caratteristiche e concorrenti schema ottico MTF ufficiale a 28mm MTF ufficiale posizione 300mm parliamo di un oggetto da ben 19 lenti in 14 gruppi.Tre lenti asferiche e due ED.Trattamento SIC (non N)Passo filtri da 77mm, diaframma a 9 lamelle.Distanza minima di messa a fuoco intorno ai 45-50cm a seconda delle focali.Pesa 800 grammi esatti. In produzione dal settembre 2010 sul mercato per Nikon non ci sono concorrenti di pari classe.Tenderei a non considerare per nulla il Tamron 28-300 che è ancora più buio e di cui non so assolutamente nulla ... Prestazioni Ottiche Diciamolo subito : uno zoom del genere sostanzialmente lo si cerca per l'escursione 10x.Potendo, senza fare un passo, andare dalla scena intiera : al dettaglio : ma vignetta di brutto, pur essendo poco luminoso : ed è distorto a tutte le focali (in particolare quelle estreme, esageratamente a 28mm) Certo, il profilo di Ligthroom sistema le cose al volo. Ma quello che succede ai bordi lo si può intuire e certamente sarà meglio inquadrare più largo per poter far fronte alle correzioni delle varie distorsioni. tutto sommato se la cava con i flare ed è certamente utile per strada In esterni Fritz (detto Fuffy) è veloce come un ghepardo.Seguirlo pur con la Nikon D5 e un fisso è impossibile.Con il 28-300 ho fatto foto uniche mentre tentava di fregare la palla ad Arthur. Fritz stremato cerca di resistere ad Arthur, più esperto anche se ha il triplo della sua età. Ritratto ambientato Ma dove mi ha veramente sorpreso è in occasione della tavolata di settembre di Nikonland, in interni.Foto con la Nikon D5 300mm, F5.6, ISO 11400 ISO 12800 ISO 28800 170mm, ISO 14400 190mm, ISO 25600 250mm, ISO 14400 300mm, ISO 20000 insomma, non è al livello del nuovo 105/1.4E, ovviamente, ma chiuso opportunamente sa il fatto suo e le focali nel suo arco aiutano a rendere i soggetti al meglio, sfuocando lo sfondo come si può.Ritratto in studio Ho provato, giusto per curiosità, anche in studio. 28mm 35mm 50mm 68mm 105mm 135mm 200mm 300mm 122mm 200mm 135mm 105mm 68mm 50mm ma lo studio, pur con il flash, non è il suo pane . Dove l'ho usato con più profitto ? In autodromo ! Ai box al Gran Premio d'Italia di Formula 1 E poi durante i test e la gara Conclusioni Insomma, l'avrete visto anche voi.Era e resta un obiettivo mediocre. Nessuna sorpresa.L'immagine, salvo circostanze ideali, è scarsina. PRO I colori però sono buoni.L'autofocus sufficiente a seguire le Formula 1 in accelerazioneLo stabilizzatore efficienteLa nitidezza, chiuso ad F8, di buon livello CONTRO E' distorto a tutte le focali.E' poco luminoso.Vignetta, e parecchio, praticamente sempre.La costruzione non è professionale (ma il prezzo si)Il rapporto costo/prestazioni è sfavorevole (anche sull'usato, secondo me) Quindi ?Resta un obiettivo "innominabile". Che però in certe circostanze sfodera prestazioni sorprendenti. Lo consiglio solo a chi cerchi uno strumento polivalente sempre a portata di mano, tutto sommato compatto e non troppo pesante.Certamente non "economico" come le prestazioni ottiche farebbero prestare. Ma è impensabile usarlo per le foto ... "belle" ed è meglio accoppiarlo con macchine poco prestazionali (tipo D3 o D700, il meglio che c'era quando è stato presentato) o su macchine DX in condizioni di ottima luce.Vietato come lo zucchero per i diabetici con strumenti che non perdonano come le D800-D810 e successive. Speriamo in una seconda edizione (è ora) di taglio finalmente realmente professionale. Questo è utilissimo al reporter o al cronista sportivo perchè con un solo obiettivo copre tutto quello che l'altro corpo, con il super-tele, non può riprendere. Ma non per portare a casa foto da urlo sul piano qualitativo. Ringraziamo caldamente l'amico Egidio65 per il prestito di questo obiettivo che altrimenti non avremmo mai provato in vita nostra
  4. M&M

    Prossima Nikon Z5 ?

    Più che altro per il loro conto economico
  5. M&M

    Prossima Nikon Z5 ?

    No, la sorpresa a quanto ne so sarà un'altra. Non è finita qui con le novità Si il porcellino deve tener conto oltre che del 70-200/2.8 ed annesso, anche di questo 50/1.2 e soprattutto della Z9 in previsione settembre-dicembre. Il 24-50/4-6.3 è l'alter-ego full-frame del 16-50/4-6.3 della Z50, altrettanto compatto, collassabile, pancake rientrante e immagino, altrettanto stabilizzato. Il pacchetto ideale per la Z5 se sarà come penso una Z50 full-frame e non una Z6 "alleggerita". Venduto in kit a 100 euro con la macchina. Che non sarà regalata ma che dovrà costare poco per fare il suo lavoro : saturare il mercato che ci sta tra la Z50 e la Z6 e far salire il market-share di Nikon nelle mirrorless. Riguardo al resto : - il 14-24/2.8 adesso è certo che sarà filtrabile - il 50/1.2 potrebbe fregiarsi del marchio Noct PS : il "mio" 24-105 f/4-buio-pesto l'ho messo in giro solo per depistare e dimostrare che non ho fonti interne. Non si sa mai, gli avvocati di Nikon sono sempre sul piede di guerra.
  6. M&M

    Prossima Nikon Z5 ?

    Ok, io ho sparato il 24-105/7.1, invece secondo Peter di NR sarà un più 'parco' 24-50/6.3. Ma sempre li siamo (Oltre ai summenzionati, ovviamente).
  7. M&M

    Nikon Lenti da Vista !

    Sono appena andato a ritirare gli occhiali nuovi dal mio ottico di fiducia. Che cosa ha proprio all'ingresso ?
  8. M&M

    Prossima Nikon Z5 ?

    In effetti sappiamo che sia il 50/1.2 che il 14-24/2.8 sono pronti da un anno e forse più. Per il 70-200/2.8 non posso parlare ma il ritardo è comprensivo di una sorpresa. Nei prossimi giorni sarà in distribuzione il 24-200, anche esso pronto fin da febbraio.
  9. M&M

    Nikonland 3.0 : ripartenza

    Ho letto svariati interventi nei Club di amici che non si sentirebbero all'altezza "dei canoni di Nikonland 3.0". Non uno ma diversi da diverse persone. Ci deve essere stato un difetto di comunicazione da parte mia. Cercherà "Il Professore" di Nikonland di chiarire il concetto ma vorrei anticipare in modo più semplice il discorso. Non si chiede a nessuno di fare interventi editoriali da Premio Pulitzer Soltanto di dare valore aggiunto ogni volta che si interviene su Nikonland 3.0 Non dovrebbe essere difficile, ma se lo fosse, un passettino alla volta, a passettini successivi si arriva dove si vuole arrivare. L'importante è di NON entrare in "silent mode" perchè si ha paura di non essere adeguati. Mica siamo ai master del MIT ! Non si chiede a nessuno di pubblicare fotografie da Premio Pulitzer Soltanto di mostrarci che si trae profitto da quello che si dice su queste pagine. Postando oggi, una foto meglio di ieri. E domani, sforzarsi di fare in modo che la foto di domani, sia ancora meglio di quella di oggi. Un passettino alla volta, a passettini successivi e senza fare come i gamberi. Qualche settimana fa abbiamo visto pubblicate foto di un .... amico molto maturo che sinceramente riteniamo siano - agli occhi di chiunque - definibili con una parola sola : inguardabili. Non è un problema. Ma se non si percepisce che c'è un percorso di qualità, vedendo che le prossime saranno meglio, magari ci convinceremo che quanto scriviamo, testiamo, proviamo, non giunga ... agli occhi di chi ci legge. E questo potrebbe farci decidere che quanto facciamo è sbagliato. Il miglior feedback per la redazione (tutta, non solo per il sottoscritto) è vedere che c'è una corale partecipazione, unitaria nello spirito. Nessuno nasce imparato e nessuno nasce grande fotografo. C'è sempre tempo per fotografare. Se uno oggi, si ostina a fare ancora fotografie "scarse" come le faceva 50 anni fa e ne è soddisfatto, meglio per lui. Ma noi ci dissociamo. Se invece ci fa vedere di aver capito il punto e comincia a mostrarci qualche cosa di meglio. Oggi, domani, tra un mese, tra sei mesi, allora siamo contenti. Nikonland esiste oramai da 14 anni e contiamo di arrivare almeno a 20. Vorremmo raccogliere qualche cosa di quanto abbiamo seminato, se non altro in termini di riscontro di fotografie pubblicate su Nikonland in linea con il tempo che passa. Crediamo che per ogni fotografo dovrebbe essere basilare impegnarsi per fotografare meglio, oggi più di ieri e domani ancora di più. Se non fosse così, vuol dire che abbiamo perso tempo e sbagliato "mestiere". Se uno si sente troppo vecchio per imparare, noi speriamo di morire prima di ammettere una cosa del genere. Ma ancora di più, speriamo che quelli più giovani colgano l'occasione per mettere a frutto il progresso fotografico che ci è stato messo a disposizione. Se non fosse abbastanza chiaro, siamo qui per chiarirlo. Ma i feedback che ci aspettiamo sono nei due Club di Nikonland. Intervenite, chiedete, postate fotografie, raccontateci la vostra esperienza, anche se negativa, chiedete aiuto, parlateci. Non mordiamo (almeno, non sempre)
  10. Io mi conosco e so quanto posso essere pesante. Un bulldozer spesso ha più sensibilità e delicatezza di me. Ma sono così e facilmente rischio di urtare le persone più sensibili che non mi conoscono bene. Penso che la maggioranza silenziosa sia sempre l'unica vera maggioranza e che normalmente il suo pensiero non venga intercettato, per cui credo sia necessario sottoporre la cosa ai voti. E' un pò ... kafkiana questa cosa, dato che chi pone il quesito è colui che deve decidere di conseguenza ma a me non pesa prendere decisioni, lo faccio anche per lavoro. Perciò vorrei sapere, mi necessita sapere, se il sentiment espresso nelle due affermazioni dirette, libere, e in quanto tali assolutamente rispettabili ed accettabili da parte mia e di tutti che ho riportato qui sopra, rimuovendone gli autori per delicatezza anche se sono prese da una discussione pubblica, sia condiviso. Con la premessa che mi corre d'obbligo di fare, ho un carattere e una età che difficilmente si prestano a conciliazioni. Peraltro non ci sono forme contrattuali che obblighino in un verso o in un altro predeterminate prestazioni. Ecco il motivo di questo sondaggio, totalmente anonimo, nessuno può sapere chi ha votato cosa, nemmeno stuadiando le foglie del té, cui prego di partecipare chi è interessato a far sapere la sua opinione e desidera che se ne traggano le conseguenze. Grazie a tutti. _______________ MM
  11. Probabilmente lo abbiamo già proposto in passato questo sondaggio, non mi ricordo più, la giovinezza ... come mi ha detto l'altro giorno l'ottico che mi sta rifacendo gli occhiali ... Ma non credo che nuocia riproporlo ancora oggi, fine giugno 2020. Si può partecipare, oppure no, non sarà un problema. Diciamo che a parte la curiosità, c'è anche lo stimolo a ricordarvi l'esistenza di questa sezione del sito che nella precedente configurazione era divisa in tre o in quattro e non contava più di un intervento a trimestre. Detto questo, la domanda è semplice, non è detto che la risposta sia altrettanto semplice. Io per esempio sono in difficoltà a rispondere e figuratevi che intanto che scrivo sto pensando alle possibili risposte da proporre nel sondaggio. Comunque, proviamoci, sempre se vi va e se riuscite ancora a tollerarmi, soltanto un pochino ....
  12. M&M

    Prossima Nikon Z5 ?

    qualsiasi cosa, tranne l'inazione come negli ultimi mesi Tengo a ribadire che io non ho alcuna fonte interna, sto puramente sparando c....e
  13. M&M

    Prossima Nikon Z5 ?

    Oggi mi sento fortunato e mi sbilancio. Per me presenteranno : Z5 28 e 40mm pancake un inedito 24-105 f/7.1 progettato di corsa per imitare Canon la data di consegna del 70-200/2.8 Z (agosto 2020 ? dicembre 2020 ?) vincerò quarchecosa ?
  14. M&M

    Prossima Nikon Z5 ?

    Probabilmente il 21 luglio. Quasi sicuramente non sarà sola la Z5.
  15. É ottima, solo troppo riflessiva per me che non ho pazienza.
  16. Coolpix P1000 a 1400mm equivalenti. Quindi anche con una Coolpix si ha l'effetto cipolla del Trioplan ?
  17. E' anche per questo che adesso li lanciamo con un periodo di anticipo
  18. Che peraltro, oggi è escluso dal cach-back, magari nei prossimi trimestri, comparirà direttamente scontato
  19. LA CRONACA dopo aver ufficialmente negato - per bocca del suo Presidente, non più tardi del 20 maggio u.s. - Olympus ha deciso di siglare un accordo con un fondo equity giapponese denominato JIP che prevede la stipula della cessione della divisione imaging (quella che fa le fotocamere Olympus) entro la fine del 2020 si parlava di questa possibilità da anni, guardando i dati di bilancio non ci potevano essere altre soluzioni. Il management di Olympus ha provato a convincere gli azionisti (Olympus ha un azionariato diffuso, detenuto per lo più da due banche fiduciarie, uno del gruppo Mitsubishi e uno del gruppo Mitsui, oltre ad una quota minore di Nippon Life che è la prima assicurazione privata giapponese e il fondo pensioni del gruppo Mitsui) I PROSSIMI PASSAGGI entro il 30/9/2020 si svolgerà l'usuale due-diligence per dare una valutazione nominale al valore della cessione, Olympus rivedrà gli asset di diretta pertinenza della divisione imaging (che, come per Nikon e Canon e a differenza di Sony, non è una società separata ma è parte integrante di Olympus) e il personale direttamente connesso con quelle attività. Trovato l'accordo sulle cifre, verrà stipulato il contratto definitivo che verrà reso operativo entro il 31/12/2020 il 31/12/2020 Olympus scorporerà dal suo bilancio la parte certificata relativa alla divisione imaging e la cederà a JIP JIP dal 1/1/2021 diventerà azionista unico della nuova società che verrà creata dalla divisione imaging di Olympus il cui nome non è ancora stato stabilito JIP non è nuova ad operazioni del genere, ne ha svolte già diverse. Non è una grossa società (il capitale si dice che ammonti a $150 milioni), ci sono colossi che operano in questo settore, così non dispone di ingenti quantità di capitale. I suoi azionisti di riferimento in qualche modo sono simili a quelli di Olympus (due fondi fiduciari, uno depositato su Mitsubishi, uno su Mitsui, due più grandi gruppi finanziari giapponesi). Ma ha già fatto operazioni simili nel recente passato (è una società di recente costituzione, peraltro). Le più note sono l'acquisto della linea di notebook Sony, i famosi Sony Vaio che per una certa fase di mercato fecero concorrenza ad Apple finché Sony non decise di averne abbastanza e, sempre con Olympus, per l'acquisto della linea di telefonini ITX. Generalmente un fondo equity acquista un ramo di azienda (o una società) improduttiva o che produce perdite, lo ristruttura, ne riduce i costi ed aumenta la sostenibilità, ed entro 5-7 anni in genere la rivende con un profitto. E', per intenderci quanto conta di fare Elliott con il Milan, per dare una occhiata a casa nostra. Nel caso delle due operazioni citate, ITX è stata effettivamente rivenduta 3 anni dopo l'acquisto, non so con che esito. Mentre Vaio, evidentemente per motivi diversi, è ancora in portafoglio e continua ad operare. Vaio - così si chiama, ovviamente, la nuova società - continua a vendere notebook di fascia alta (sui 3000 dollari l'uno) in Giappone e in pochi selezionati mercati europei e del Nord America. Non abbiamo alcuna idea di cosa deciderà di fare con le fotocamere Olympus ma ricordo che, a differenza dei Sony Vaio, le Olympus hanno una tradizione che supera gli 80 anni di storia (Olympus stessa è stata fondata nel 1919, due anni dopo Nikon, mentre Sony è nata solo nel 1958) e che in Giappone vanta una quota di mercato notevole : BCN Ranking, mirrorless vendite in Giappone, maggio 2020. Olympus continua a giocarsela a fasi alterne con Canon e Sony, nonostante la sproporzione di forze in campo. Sinceramente dubito che JIP deciderà di vendere Olympus-Fotocamere, un pò perchè nello spirito dell'operazione c'è quello di non farla finire in mani straniere - cinesi principalmente - e un pò perchè è facile comprendere come un'opera di ristrutturazione dei costi che punti a premiare lato prodotti lo zoccolo duro dei clienti fedeli di Olympur, potrebbe consentire alla nuova società di puntare al profitto, pur con vendite ancora più ridotte. Ma questo sostanzialmente esulerà dallo scopo della cessione, Olympus non potrò influenzare le decisioni di JIP (e se ne guarderà bene per non avere perdite di immagine) e i gruppi di controlli non si cureranno particolarmente di una formica come Olympus-Fotocamere. Qualunque cosa pensiamo noi o i clienti di Olympus. COSA HA PORTATO A QUESTA DECISIONE Ma soffermiamoci un'attimo a comprendere i motivi che hanno portato a questa decisione. Perchè non è un precedente ma potrebbe essere un precedente per praticamente tutti gli altri attori del mercato fotografico con la sola esclusione di Canon (che è troppo grossa ed ha un mercato troppo enorme per cadere) e Pentax (perchè è già stata oggetto di acquisizione esterna). Il bilancio di Olympus evidenzia chiaramente la dimensione del fatturato e la ridotta componente rappresentata dal segmento immagine. Praticamente su 800 miliardi di fatturato complessivo (cifre in Yen) solo 50 - secondo le previsioni 2020, poi smentite in difetto - quindi poco più del 6% dell'intero fatturato (per confronto Nikon ha chiuso il 2020 con 591 miliardi di fatturato : quindi Olympus è più grande di Nikon nell'insieme ma non lato fotocamere !). Ma su questi 50 miliardi Olympus stimava una perdita operativa di 7 miliardi (cioé il 14% di perdita diretta) in miglioramento rispetto al disastroso esito del 2019 (18 miliardi di perdita su 48 di fatturato : addirittura il 37.5%. Come dire che ogni 3 fotocamere vendute, una era in rosso ...). Situazione che perdura da anni. Olympus fa il grosso del fatturato nei sistemi di diagnostica. E' leader nei dispositivi per la TAC e per le endoscopie a livello mondiale. Ricordo che Olympus ha prodotto il primo apparecchio per fare la gastroscopia (al mondo). In questo segmento Olympus produce 105 miliardi di utili su 420 di fatturato. Un risultato più che brillante in termini assoluti. Pur in un'ottica di contenimento delle perdite e valutando l'effetto Covid che noi ancora non conosciamo cosa produrrà sui bilanci del 2021 delle società fotografiche, gli azionisti avranno deciso che non era più sostenibile che il 6% del fatturato (o anche meno) producesse perdite tali da divorare in larga parte l'utile finale da distribuire agli azionisti. E senza grandi prospettive di miglioramento nel futuro. Il posizionamento di Olympus è tutto legato al m4/3 e il rifiuto - per non investire ulteriori denari e quindi produre ulteriori perdite - nel consorzio L nonostante i reiterati inviti di Panasonic l'hanno relegata in un mercato che è destinato a diventare sempre più di nicchia. previsione bilancio chiuso al 31/3/2020 fatte l'anno scorso consuntivo bilancio del secondo semestre 2020 chiuso il 31/3 scorso. Calo di vendite oltre il preventivo, perdite superiori al preventivo. Per non considerare i costi indotti della divisione, contabilizzati a parte e che verranno meno, una volta ceduta. Quindi dal punto di vista di Olympus la decisione è contabilmente ineccepibile ed è quello che ogni buon amministratore avrebbe fatto. La marginalità del segmento produce perdite ed è in termini di peso sul fatturato complessivo, tendenzialmente trascurabile. Ristrutturarlo costerebbe più che cederlo, quindi meglio regalarlo ad un fondo equity, registrare una perdita e almeno detrarla dalle tasse ! La Olympus PEN F, un modello di grande successo mediatico, scarso sul piano del conto economico che è stato tolto di produzione per ridurre le perdite nel 2020. Che ne sarà in futuro ? Dipenderà dall'esito dello scorporo e dalla risposta dei clienti. Leggendo i forum internazionali, dove, lo ammetto, l'ignoranza impazza, tutti stanno parlando di Olympus in fallimento (non è vero) e di chiusura della produzione (non è vero). Molti dicono di stare passando o di essere passati a Nikon Z. Qualcuno sarà già passato ad altri marchi. Insomma, qualche cosa di simile a quanto già successo con Pentax che però, a dispetto di tutti, è viva, sebbene molto ridimensionata anche rispetto al recente passato. Io sono convinto che si continueranno a vedere fotocamere Olympus in futuro, così come si vedono fotocamere Pentax. Magari senza troppa effervescenza e con un occhio più alla sostenibilità del business nel medio termine. Il che potrebbe significare meno investimenti e più vendite online, per lo più in Giappone. E NIKON ? Ovviamente tutte le malelingue del mondo già si strofinano le mani. Nikon sarà il prossimo. Nikon è finita. Nikon sta fallendo. Bene, vediamo il bilancio di Nikon, segmentato come quello di Olympus : per Nikon le fotocamere pesano per il 38% sul totale del fatturato. Non il 6%. La perdita, pur ingente (ma ricordiamoci che ci vogliono 100 Yen per fare un Euro ... quindi parliamo di miliardi ma potremmo parlare di decine di milioni al cambio corrente) del segmento immagini è pari al 3% del fatturato totale (ed è un 7% del fatturato delle fotocamere). Nikon è in profonda ristrutturazione e sta convertendo la produzione delle fotocamere dalle reflex - in caduta libera - alle mirrorless in formato full-frame. Ci vorrà tempo ma la linea verrà riarticolata. Nel bilancio 2020 ci sono perdite straordinarie che non si ripeteranno (ma anche qui non sappiamo il peso del Covid sul bilancio 2021 : temo sarà tragico !). La divisione che produce macchinari industriali (i famosi stepper per microlitografia magina utili anche se il fatturato è in calo) e le altre galleggiano. E' in corso una diversificazione anche nel segmento medicale ma ancora lontana dal produrre effetti positivi (praticamente è in pareggio con circa l'8% del fatturato). La società ha cassa liquida e linee di credito per un importo che è pari a quasi 3/4 del fatturato (una cifra enorme). E tra i suoi azionisti al primo posto c'è la Mitsubishi Bank che è la seconda banca giapponese. POTREBBE RIPETERSI L'AFFARE OLYMPUS PER NIKON ? Si, certo. Qualora il fatturato "fotocamere" dovesse diventare marginale (ridursi dal 38% al 10-15%) e dovesse continuare a produrre perdite così pesanti anno su anno. Ma per Nikon la perdita è un fatto per ora straordinario, la società nel complesso è sana, la componente fotocamere molto importante sul totale. Può contare su partner importanti e il valore del suo marchio è enormemente superiore a quello di Olympus ( e quindi anche relativamente più difficile da "commercializzare"). Noi, per concludere, al netto della crisi in corso che certo per l'anno 2021 produrrà bilancio inguardabili, siamo anche fiduciosi che con il mondo Nikon Z, il nostro marchio abbia fatto la scelta giusta per mettersi in sicurezza per il futuro. Quindi guardiamo agli anni a venire con più ottimismo.
  20. Originariamente pubblicato nel 2006 su Nikonland 1.0 *** Grazie all'amico Manu che ci ha prestato l'obiettivo per questo test.E' un obiettivo che ho voluto mettere a confronto - ma non con immagini di mattoni e mire ottiche - con il più professionale F2.8 VR II. Ne è venuto un identikit più preciso di cosa usare a seconda delle proprie abitudini fotografiche Il professionista, a sinistra e l'amatoriale, a destra. Tanto tuonò che piovve, fu il mio commento quando uscì questo zoom F4 finalmente compatto ed abbordabile.Quando Nikon era Nikon, ha sempre avuto in catalogo uno zoom più compatto ed economico di quello di prima fascia. In generale si trattava di oggetti di pregio, pensati per non far rimpiangere troppo le versioni più costoso.Ma non negli ultimi anni, perchè la scelta si è ridotta ai vari 80-200/2.8 e 70-200/2.8.Lasciando come soluzione economica l'antidiluviano 80-200/2.8 senza motore incorporato ... il trio di obiettivi F4 Nikon, 16-35/4, 24-120/4 e 70-200/4 tutti stabilizzati Ecco che il completamento del trio di nuovi, compatti, leggeri, zoom F4 che consentono di coprire tutte le focali da 16 a 200mm con una spesa complessiva se non altro accettabile per il fotoamatore esigente, ci ha fatto tirare un sospiro di sollievo. Già, perchè la concorrenza invece ha sempre avuto questi tre pezzi e li ha anche aggiornati tempo per tempo ... misteri del marketing Nikon che, evidentemente, ha preferito spingere tutti verso oggetti per pochi da più di 2.000 euro cadauno di listino ! Questo tele-zoom è in plastica ma tutto sommato robusto. E' più corto, più sottile e pesa circa la metà del 70-200/2.8 VR II.Ha un paraluce più compatto che ne permette l'uso anche come appoggio in posizione capovolta (cosa pressocchè impossibile invece con i petali di quello del F2.8). Purtroppo nel rimpicciolire è stato ridotto (troppo) anche il passo filtri che adesso è di un "improbabile" diametro di 67mm, quando normalmente i filtri più diffusi sono da 72 o da 62mm. comandi, pulsanti, scala delle distanze, anello di zoom e messa a fuoco manuale, siamo nella norma cui siamo abituati da Nikon negli ultimi anni. Nel confronto con il "grande", le due ghiere di controllo sono molto più piccole ma tutto sommato la cosa non da fastidio. Impugnandolo ci si trova subito a proprio agio e si apprezza la leggerezza. Forse un pò troppa leggerezza che a me, abituato a pesi massimi, tende a creare un pò di oscillazione nella mani, specie se sto usando la D5. L'esemplare in test è stato costruito in Tailandia. Caratteristiche salienti Nikon 70-200mm F4G VR 20 lenti in 14 gruppi di cui una ad alto indice rifrattivo, diaframma a 9 lamelle, passo filtri 67mm.Lunghezza 178.5mm x 78 di larghezza. Peso 850 grammi.Distanza minima di messa a fuoco : 1.1 metri schema ottico, 3 lenti ED MTF a 70mm MTF a 200mm prezzo corrente da Foto Colombo : 1.399 euroConcorrenti In sostanza non ce ne sono, almeno con attacco Nikon.La concorrenza è in casa - oggetto di questo test - con il 70-200/2.8 VR II (voglio trascurare, come ho sempre fatto, i modelli più anziani, senza motore e senza stabilizzatore, da considerare obsoleti) oppure con gli equivalente - ma sempre F2.8 - di Sigma e Tamron, se non altro per il prezzo. Nikon 70-200mm F2.8G VR II 21 lenti in 16 gruppi, diaframma a 9 lamelle, passo filtri 77mm.Lunghezza 205.5mm x 87 di larghezza. Peso 1540 grammi.Distanza minima di messa a fuoco : 1.45 metri MTF a 70mmMTF a 200mm prezzo corrente da Foto Colombo : 2.390 euro Giusto per confronto i due 70-200/2.8 stabilizzati universali sempre da Foto Colombo e con garanzia Italia costano rispettivamente : - Tamron 1.289 euro - Sigma 867 euro Il Sigma che abbiamo testato di recente qui, è ancora un modello non Sport, quindi prevediamo un aggiornamento a breve secondo i nuovi standard. Tutti questi obiettivi hanno il collarino del treppiedi in dotazione mentre per il Nikon 70-200/4 è optional a pagamento. Il Nikon RT-1 costa 199 euro. Il che fa salire il costo totale, se si prevede di aver bisogno anche di questo accessorio, a poco meno di 1.600 euro. Mia@EuRossModels, Nikon D5, Nikkor 70-200mm F4, a 78mm, F4, 100 ISO Prestazioni Vignettatura e distorsione sono su livelli normali.Non mi sono soffermato a valutarle. Siamo a meno di uno stop a tutta apertura per la prima e ad un valore tra 1 e 2% alle varie focali per la seconda. Ma si nota essenzialmente solo fotografando superfici piane come il cielo o pareti bianche. O rettangoli perfetti restando perfettamente in bolla (!).Nell'uso pratico non ho nemmeno notato casi di aberrazione cromatica.Può essere che insorgano nella macro di soggetti naturali ma non credo che questo sarà l'uso tipico di questo apparecchio. Credo che per un obiettivo come questo, non pensato per la massima performance, sia più interessante verificare le qualità dello stabilizzatore, specie a 200mm. uno scatto ragionevolmente fermo ad 1/25''. Un buon risultato che conferma la valenza del sistema VR Nikon che nelle ultime versioni consente anche al 300/4 al 200-500/5.6 di scendere verso questi tempi.Una cosa impensabile pochi anni fa. Ancora più interessante e sarà uno dei leitmotiv di questo confronto, la focale effettiva alle varie tacche della zoomata, ricordandoci il clamore che suscitò l'accorciamento della focale effettiva del 70-200/2.8 VR II alla minima distanza di messa a fuoco. I due zoom Nikon da 70-200mm attualmente in catalogo Confronto in casa Nikon 70-200/4 a 200mm, 1.1 metri Nikon 70-200/4 a 70mm, 1.1 metri Nikon 70-200/2.8 a 200mm, 1.45 metri Nikon 70-200/2.8 a 70mm, 1.45 metri e già appare di tutta evidenza la differenza tra i due. Non sto nemmeno a calcolare la focale effettiva dei due obiettivi alla minima distanza di messa a fuoco.E di tutta evidenza, guardando le tacche sul righello di come, complice anche la minore distanza cui si può impiegare il 70-200/4, l'ingrandimento sia sempre superiore. Ma siccome noi non fotografiamo solo righelli, ho voluto proporvi degli scatti di uno dei soggetti più probabili per zoom di questo genere, la testa umana. Charlize è sempre paziente e si è prestata a svariate sessioni di prova. Con il 70-200/2.8 a 70mm siamo in formato cartolina.Praticamente copriamo il mezzo busto come vediamo in questo primo scatto :Nikon 70-200/2.8 a 70mm 1.45 metri per avere ragionevolmente tutta la testa (ma avanza ancora un pò di aria) pur alla minima distanza di messa a fuoco, dobbiamo andare a 200mm Nikon 70-200/2.8 a 200mm 1.45 metri con il 70-200/4 la musica è completamente diversa.Da 1.1m riusciamo già praticamente a riempire il fotogramma con la testa.Nikon 70-200/4 a 70mm 1.1 metri mentre a 200mm siamo quasi a livello di macro, potendo chiudere sulla maschera degli occhi Nikon 70-200/4 a 200mm 1.1 metri in questo modo con il 70-200/4 possiamo praticamente usare lo zoom a tutte le focali "canoniche" potendo sempre chiudere sulla testa. Nikon 70-200/4 a 135mm Nikon 70-200/4 a 105mm Nikon 70-200/4 a 85mm cosa che con il 70-200/2.8 è impossibile, dovendo sempre praticamente chiudere a 200mm (che poi in realtà è 135mm). Due scatti simili con i due obiettivi per rappresentare anche il differente modo di rende l'immagine :Nikon 70-200/4 a 200mm 1.1 metri Nikon 70-200/4 a 200mm Nikon 70-200/2.8 a 200mm 1.45 metri F4 il solo viso nell'inquadratura ? E' possibile solo con il Nikon 70-200/4Nikon 70-200/4 a 200mm Da questi scatti appare quindi evidente come il Nikon 70-200/4 è più tele rispetto Nikon 70-200/2.8, già a 70mm.Si perchè in realtà a distanza ravvicinata il 70-200/2.8 è effettivamente un 55-135/2.8. Però ci sono situazioni in cui questa qualità non è premiante.In interni angusti o quando, anche in esterni, non possiamo arretrare, a volte a 70mm capita di non riuscire ad avere una inquadratura abbastanza ampia. E se non possiamo cambiare obiettivo, la foto non si può fare. Non ci credete ? Una immagine parla più di cento parole. Bordo campo, partita di football, dietro di me c'è la barriera.Nikon 70-200/2.8 a 70mm, quasi un grandangolare linea di partenza, lo spazio è quello che è ed è pure affollato.A 70mm riesco ad inquadrare bene tutta questa bella Mercedes. una Porsche nel suo box. Non posso indietreggiare perchè mi passano le auto alle spalle per fare i pit-stop. Ma a 70mm con il 70-200/2.8 riesco a prenderla tutta comunque. Una manifestazione per strada. Io sto facendo reportage ed ho solo il 70-200/2.8. Dietro ho la folla e devo stare fermo.A 70mm riesco comunque a prendere tutto il centurione con il suo cavallo enorme. lo stesso quando dietro a lui mi compare Cristo con con la croce e i suoi aguzzini. Ma invece con Nikon 70-200/4 a 70mm è impossibile fare queste cose.E ti capita di tagliare i piedi se alle tue spalle c'è la parete e non puoi arretrare. Insomma, in certe circostanze il Nikon 70-200/4 non basta, bisogna avere anche uno zoom transtandard.Con il 70-200/2.8 invece ci si può arrangiare. E' la situazione tipica del fotogiornalista indoor. Alcuni scatti illustrativi in più.Nikon 70-200/2.8 a 200mm Nikon 70-200/4 a 180mm Nikon 70-200/4 a 135 mm In esterni 135mm trovo straordinario lo stacco tra il primo piano del busto in metallo e lo sfondo 200mm primo piano, secondo piano, sfondo sfuocato 200mm panoramica montata da 6 scatti in verticale a 200mm (circa 17.000 pixel di lato) 135mm la stessa ripresa da più lontano a 135mm 200mm dettaglio astratto da vicino, in basso 200mm Reportage di architettura con il teleobiettivo.Facile se non ti devi portare appresso tonnellate di pesi.In questo caso solo il 70-200/4 e il 16-35/4. 200mm 200mm 170mm 200mm 70mm 135mm 165mm 200mm 130mm 70mm bagliore sul vetro. Buona tenuta, immagine che non si spappola. In studio con il flash 200mm F9 135mm F4 200mm F4 95mm 130mm F9 135mm F9 200mm F9 200mm F9 175mm F9 In interni Con la limitazione anticipata della focale minima già troppo tele che rende difficile, in interni angusti, riprendere per intero, questo obiettivo consente invece di stringere sul soggetto come non si potrebbe con un altro zoom, mantenendo però comunque una buona distanza.Distanza dal soggetto che in alcuni generi é opportuna : Primi piani di Mia durante l'ultimo suo shooting in Italia200mm 200mm busto : 130mm ancora ritratto stretto ma a varie focali : 80mm 150mm addirittura sul letto, mentre io la riprendevo da lontano, senza essere invadente e peraltro con un obiettivo che anche all'apparenza non sembra un cannone da paparazzo ! 110mm 110mm 200mm 200mm Cimitero Monumentale di Milano, Nikon D810, Nikkor 70-200/4 a 135mm, F4 Conclusioni Una volta tanto andiamo al sodo, senza specchietti ! E' un ottimo obiettivo. Le sue caratteristiche di progetto (compatto, abbastanza leggero, poco appariscente) sono mantenute senza pesare sulle caratteristiche operative (autofocus rapido e silenzioso, stabilizzato efficace, ottima nitidezza specialmente lato tele). Se ho un appunto da fare è sulla costruzione - ma questo vale praticamente per tutto quanto non specificatamente professionale che Nikon propone oggi, pure per la D810 ad essere sinceri - e sulla sua tenuta nel tempo in termini di meccanica e superficie, salvo che il proprietario non lo tenga sempre in una teca senza mai toccarlo. L'altro appunto è sul prezzo. Con l'ampia disponibilità sul mercato di zoom 70-200mm F2.8 - nuovi ed usati - che c'è a prezzi inferiori al nuovo richiesto in Italia per il Nikon 70-200mm F4, più di uno si farà degli scrupoli e probabilmente deciderà di prendere un oggetto di fascia superiore, Nikon, Sigma o Tamron. E sbaglierà - colpa di Nikon - perchè questo 70-200mm F4 in comune con gli altri 70-200mm che conosco io non ha altro se non il range di focali nominale. Limitandoci al Nikon 70-200/2.8 ( di cui ho parlato recentemente qui : Nikon 70-200mm F2.8 VR II : l'asino (test/prova)) si tratta proprio di due cose differenti, pensate per fotografi, per generi ed esigenze differenti. E i limiti di uno, possono essere i pregi dell'altro e viceversa. Vi serve uno zoom decisamente tele, compatto, leggero che non vi faccia guardare dalla gente come se foste un importuno ?Andate sul Nikon 70-200mm F4 : non ha rivali al mondo per l'attacco Nikon !Il Nikon 70-200/4 è l'ideale per i viaggi e per il reportage disimpegnato. Permette una bella separazione tra i piani mantenendo perfettamente nitido il soggetto a fuoco. Consente effettivamente di scegliere la focale tele a cui volete operare senza essere obbligati ai due estremi come di fatto capita con la versione F2.8. Vi necessita uno zoom che copra focali meno spiccatamente tele, in grado di consentirvi di riprendere una figura intera o un gruppo senza andare fuori dalla hall dell'albergo o dentro alla stanza da bagno, fotografate per lo più in luce ambiente al coperto dove uno stop in più può fare la differenza.Avete l'esigenza di uno strumento robusto e pesante ed avete qualche cosa di altro di più decisamente tele ? Volete uno stacco tra i piani più morbido e continuo ? Siete abituati ad avere in mano cose belle pesanti perchè rendono più stabile la vostra presa. Fate il fotoreporter e non vi interessa un accidente di scegliere esattamente una certa focale specifica ?Allora comprate il Nikon 70-200mm F2.8 VR II L'ideale sarebbe averli entrambi. Se per qualche fotografo lo zoom 70-200 è il principale strumento di lavoro non lo escluderei. Si avrebbe così il meglio dei due mondi.Purtroppo però, affrontando un costo non indifferente. Ma, ve lo raccomando, non decidete per uno o per l'altro per considerazioni esclusivamente economiche o di prestigio. Sbaglierete e vi ritrovere ad avere uno strumento che non fa per voi. Studiate bene le vostre esigenze e scegliete solo di conseguenza. Maria@EuRossModels, Nikon D5, Nikkor 70-200/4 a 175mm, F9, Spazio Blu di Milano
  21. Sicuramente le hai passate in frigo, ammettilo !
  22. M&M

    Una borsa per l'estate. Nikon

    Due possibili risposte. tutte le ottiche con escursione focale tele abbastanza estesa (come in questo caso 200mm) è bene che siano stabilizzate dentro l'ottica. Lo shake del sensore ha il massimo dell'efficacia intorno ai 50mm per poi scemare mano a mano che si cresce di focale per consentire l'impiego di questo obiettivo anche con macchine prive di stabilizzatore interno (Z50, per cominciare ma chissà in futuro ...)
  23. Giusto una nota di confronto con i Meike. Sono più scarsi costruttivamente. Io consiglio vivamente i Meike al posto dei Viltrox. Fanno il loro dovere ma non sono granché come oggetti. Non che i Meike siano "spettacolari" ma sono più sicuri nel monta e smonta, più precisi.
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