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Mostra il contenuto con la massima reputazione da 12/04/2024 in Record Recensioni

  1. “Il tuttofare”, così vengono definiti la maggior parte degli zoom con una escursione focale tale da coprire diverse esigenze e stili fotografici, ma, come sappiamo, la comodità ha un prezzo…la qualità. Ebbene, Nikon con questa ottica credo si sia superata, non a caso ha “aggiunto” una S nel barilotto. Ho avuto le serie precedenti del 24-120 ma non mi hanno mai soddisfatto completamente, tanto che li ho sempre relegati ad un utilizzo generico e per quei momenti\situazioni in cui non sai che focale utilizzerai, vedi ad es. la cresima, il battesimo o la comunione del figlio\a del tuo amico che non riesce a capire che il tuo genere è un altro, ma siccome…” tu fai belle foto!” ti vuole comunque come fotografo della cerimonia. La prima volta che l’ho utilizzato, nonostante avessi letto delle sue ottime qualità, non volevo credere ai risultati ottenuti. Prevalentemente lo utilizzo per paesaggio e foto di vario tipo, ma quando mi sono cimentato anche nel close-up (fotografia ravvicinata) sono rimasto a bocca aperta perché, seppur non raggiunge i livelli del 105 f.2.8 Z e per certi ingrandimenti ha bisogno di tubi, lenti addizionali o scatto in DX, la qualità rimane davvero elevata. E’ un obiettivo che ho sempre con me ed è anche quello che generalmente è innestato nella macchina, con lui non ho mai paura di perdermi qualche scatto perché non ho la lente giusta a quelle focali, in quanto, con i dovuti distinguo, può tranquillamente giocarsela con le altre lenti Nikon Z attualmente disponibili. Fatta salva la mancanza della stabilizzazione e il fatto che zummando si allunga, se dovessi proprio trovare un difetto lo cercherei nel carattere della lente, cioè, nonostante la nitidezza e la resa pressoché omogenea, lo trovo un po’ anonimo, nel senso che non ha una caratteristica particolare che lo contraddistingue; ma questa è una questione soggettiva. Per concludere sono estremamente convinto che nella borsa di un Nikonista non può mancare il 24-120, indipendentemente dal genere fotografico, perché si, questo fa tutto, ma lo fa molto bene. PRO Nitidezza e qualità ottica generale. Compatto e maneggevole per essere un F.4 su tutta l'escursione focale. Utilizzabile per più generi fotografici. CONTRO Assenza dello stabilizzatore ... per zummare si allunga.
    2 punti
  2. Il 24-120/4 S è l’ultimo obiettivo entrato nella borsa e non è più uscito. Acquistato nell’aprile 2022, quando non era ancora in stock, comparve sul Nikon Store mentre ci stavo navigando e non seppi resistere alla tentazione di metterlo subito nel cestino. Lo zoom si è rivelato fin da subito un ottimo acquisto, dimostrando di essere un “tuttofare” eccezionale. L’ottica è andata a sostituire il 24-70/4 S senza rimpianti e non solo per i 50mm in più, come pensavo all’atto dell’acquisto, ma anche per la qualità ottica e per la costruzione complessiva. L’obiettivo, infatti, è robusto ma non pesante, è ben bilanciato sulla macchina, bello da vedere e piacevole da utilizzare. Inoltre, ha il solito passo filtri (77mm) del 70-200/2,8 S VR e non è cosa di poco conto. L’obiettivo non è stabilizzato, ma grazie al “VR” presente in macchina si può fotografare con tempi lunghi senza farsi troppi problemi. L’unica cosa fastidiosa è la posizione della ghiera delle focali, posta in posizione arretrata rispetto a quella del 70-200/2,8 S VR, che giustamente si trova nella parte anteriore del barilotto vicino alla lente frontale. Ciò, all’inizio faceva si che inavvertitamente andavo a muovere la ghiera della messa a fuoco (posta subito dietro la lente frontale), anziché quella delle focali. Problema superato con l’utilizzo, ma Nikon potrebbe ovviare a questo secondario aspetto, unificando la posizione delle varie ghiere, quando sarà il momento di rinfrescare il design degli zoom “Z mount” Non mi resta altro da aggiungere se non che il 24-120 risulta essere l’obiettivo di gran lunga più usato dal sottoscritto. PRO Qualità ottica. Qualità costruttiva. Escursione focale CONTRO la posizione della ghiera delle lunghezze focali andrebbe spostata in posizione avanzata vicino alla lente frontale, per avere la medesima manovrabilità degli altri zoom/tele.
    2 punti
  3. E' l'obiettivo standard che ho acquistato con la Z8. Range focale ideale per me che lo impiego soprattutto in natura, sia per paesaggi che per la flora, spesso durante camminate in montagna dove si fa apprezzare anche per peso e ingombro accettabili. Imbarazzante il paragone con gli obiettivi sulla carta simili che ho usato con le DSRL: Sigma 24-105 e Nikon 24-120. Entrambi vengono spazzati via da un oggetto di classe nettamente superiore, con qualità ottima fino ai bordi (un limite enorme nei paesaggi dei 2 obiettivi per DSRL citati) e capacità di reggere controluce anche con sorgenti di luce nell'inquadratura per me sconosciute. Qualche esempio, qui alle isole Far Oer: L'angolo in basso a destra, malgrado il fuoco sia ovviamente ben più distante: Un controluce con sole nell'inquadratura, usando il live view per evitare di accecarmi (Isola D'Elba): E un soggetto differente dove si apprezza sia la nitidezza che anche lo sfocato, almeno in questo caso (Galles): PRO Nitido fino ai bordi Resistenza al controluce Sufficientemente leggero e compatto anche per un trekking CONTRO Poco gestibile in corpi senza stabilizzazione per assenza del VR
    2 punti
  4. Questo Nikkor è lo zoom con cui anni fa, quando mi occupavo di matrimoni, avrei scattato il 90% delle foto della cerimonia e buona parte anche di quelle a casa della sposa e del trattenimento: con la semplice aggiunta di un secondo obiettivo da effetto. Ma è anche lo zoom col quale oggi esco con ogni NIkon Z, che si tratti della Zf che ho in prova, oppure della Z9 che uso per shooting di sport, in supporto del teleobiettivo di turno, oppure anche di una DX davanti alla quale diventa un 36-180mm equivalente (ma senza l'ausilio della stabilizzazione) Fa parte di una categoria intermedia per qualità tra le ottiche Z, non levando terreno nè ai superluminosi e neppure ai tutto fare cheap: un esempio?... Coesiste col 24-200mm per gli stessi motivi e come alternativa rispetto similari situazioni di ripresa: per ragioni legate a luminosità relativa e qualità complessiva dell'immagine. Fa indispettire il posizionamento della ghiera di zoomata dietro a quella di messa a fuoco manuale, che con AF gestiti da stepper come quelli attuali, è di certo il comando meno utilizzato sugli obiettivi Nikkor Ghiera programmabile, a rotazione continua (stepless) con zigrinatura differente da quella delle altre due, eccellente per un professionista o un vlogger PRO qualità complessiva luminosità e nitidezza gamma focale ideale nel reportage eterogeneicità tre ghiere, una programmabile prezzo CONTRO assenza del VR allungamento del barilotto in zoomata inversione delle ghiere con quella di fuoco davanti a quella di zoomata sfuocato a TA
    2 punti
  5. Da quando scatto in digitale ho sempre posseduto solo ed esclusivamente zoom, un improvviso ritorno e fuga ( al e dal ) analogico, mi ha portato in dote la voglia di focale fissa. Ho approfittato del prezzo contenuto dei leggerissimi z 40mm e 28 mm, e nel giro di poco tempo li ho acquistati. Le valutazioni prettamente tecniche e ottiche le lascio tranquillamente agli amministratori, visto che hanno descritto in modo impeccabile tutto. Mi soffermo solo su aspetti prettamente di linguaggio e analisi : l'ottica fissa , soprattutto il 50 mm e ancora meglio il 40mm ti obbliga come fotografo , alla ricerca di tutti gli aspetti peculiari di un oggetto o di una scena, pertanto ti obbliga a camminare e soprattutto ad osservare. E questo è davvero l'essenza della fotografia, l'osservazione, la previsualizzazione, di quello che ti aspetti, con tutti i vantaggi del digitale. Una volta ai tempi analogici, un risultato modesto, faceva piangere pensando a pellicola e a tempo dedicati a qualcosa che non aveva soddisfatto. Con questo mi esimo da commenti alla Monsieur Lapalisse, o a valutazioni di " quando c'era lui", o se era meglio o peggio, ma Nikon con queste ottiche leggere, economiche, e quindi plasticose, ha fatto un'ottima operazione. Nel dettaglio il 40 mm z è un ottimo obiettivo, e questi pochi millimetri rispetto al 50, conferiscono quella sensazione di ariosità, che ti aiuta a comporre l'immagine, e allo stesso ad includere o escludere gli elementi di disturbo. Obbiettivo leggero e ben fatto, luminoso, e ti fa stare in forma, ( ti obbliga a camminare, osservare e pensare). PRO Vecchia scuola, ( anche abbinato a una z5, sembra di avere una fm2 ) sigh e sob molto luminoso CONTRO Costruzione economica ( ma una baionetta in alluminio era così tanto costosa ?)
    1 punto
  6. Il 24-70/4 è un ottimo obiettivo preso in Kit con la Z 7 nel lontano settembre 2018 ed a quel prezzo era un vero affare. Sulla Z7 con tale ottica ho ottenuto prestazioni di riguardo sia su soggetti statici, sia su cose in movimento e si comporta molto bene anche a distanza ravvicinata. Ci sono, comunque, alcune cose di quest’ottica che avrei preferito diverse, una su tutte il dover ruotare la ghiera prima di rendere operativo l’obiettivo, anche se ciò lo rende più piccolo e più facilmente trasportabile. Infatti, lo zoom ha dimensioni e peso ideali per i corpi mirrorless, che lo rendono pure un ottimo compagno di viaggio. Inoltre, a 24mm vignetta molto, anche se è un difetto di facile correzione. Purtroppo con l’uscita dello splendido 24-120/4 S, il 24-70/4è uscito dalla borsa, colpa anche di quei fatidici 50mm in più lato tele che, per il sottoscritto, fanno la differenza. PRO Compattezza qualità ottica ottima per essere un obiettivo offerto in Kit CONTRO Vignetta un po' troppo a 24mm Occorre ruotare la ghiere per rendere operativa l'ottica
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