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  1. Data di lancio : novembre 2021 Motore di messa a fuoco : STM Stabilizzatore Integrato : NO Passo filtri : 77mm Distanza minima di messa a fuoco : 35cm 16 elementi in 13 gruppi (inclusi 3 vetri ED, 1 vetro ED asferico, 3 lenti asferiche, elementi con rivestimento Nano Crystal e rivestimento ARNEO e un elemento lente anteriore con rivestimento al fluoro) Diaframma a 9 lamelle 84x118mm (a riposo), 630 grammi Per tutti gli altri esiste il 24-105, obiettivo concepito per il cerimonialista in quanto riesce a coprire sia le foto di gruppi che i primi piani e i dettagli durante i servizi fotografici. Per Nikon il 24-120 è un obiettivo più eclettico, fin dalla prima (pessima) versione del 1996 ad apertura variabile per arrivare all'ultimo 24-120/4 stabilizzato del 2010. Nella roadmap Z in un primo momento, forse per depistare i concorrenti, era stato inserito un 24-105 che poi, sorpresa, alla presentazione del 2021 è diventato questo splendido 24-120/4 S. Un obiettivo che per la stabilizzazione si appoggia al sensore della fotocamera, per cui è meno indicato (ammesso che qualcuno abbia voglia di sprecarlo) su macchine in formato DX. E che fa un ulteriore, notevole passo avanti nelle caratteristiche principali, tanto da renderlo, per molti, di un valore superiore sul piano puramente pratico e fotografico, al più pregiato 24-70/2.8 S. Questo zoom è il più nitido di tutto l'arsenale Nikkor Z (almeno limitandoci ai 28/24-XXX), anche del citato 24-70/2.8 S. E soverchia in tutto il precedente 24-120/4 che da 70mm in su era proprio cedente. Il 24-120/4 S invece ha una nitidezza praticamente costante su tutte le focali. Non solo, il picco è ad f/4. Per cui non c'è ragione pratica (se non di luce esagerata) per chiudere il diaframma. Se paga pegno è in termini di distorsione, perché Nikon ha deciso di correggere questo difetto - il più semplice - via software. Per cui le due distorsioni evidenti, a 24 e a 120mm scompaiono nelle foto, sacrificando qualche mm di focale che, probabilmente, come per altri obiettivi Nikkor Z, è lasciata abbondante rispetto alle specifiche. Vignettatura e aberrazioni (anche esse corrette via software) sono nella norma per uno zoom. Quello che resta, dopo questi ragionamenti, è un obiettivo di straordinaria elasticità e veramente - non il solito modo di dire - adatto a tutto. Dal paesaggio al reportage, passando per la cerimonia e il ritratto. Insostituibile quando si deve avere un unico obiettivo senza poterlo cambiare. Il suo valore è stato confermato dal mercato. Per quasi due anni è stato in "lista d'attesa" e in Giappone è ancora tra gli obiettivi più venduti in assoluto (tra tutti i marchi). Insomma, se non fate soltanto fotografia specialistica, questo obiettivo non può mancare nella vostra borsa. Il suo prezzo è allineato al suo valore, difficile trovarlo molto scontato. Ma in kit con la Z8 (la sua compagna ideale) diventa più conveniente. con la Z9 offre più elasticità del più voluminoso 24-70/2.8 S comparativa dimensionale tra tutti i Nikkor Z 24-XXX : a ciascuno il suo Il 24-120/4 di fatto è appena più grande del 24-200 VR : il quale gli dà del filo da torcere su molti aspetti alle focali comuni. lo schema ottico complesso e che sfrutta tutte le caratteristiche del modello Nikkor Z La quantità di nostri articoli inerenti questo obiettivo dovrebbe far capire quanto lo riteniamo azzeccato : Nikkor Z 24-120mm f/4S : LO Zeta Zoom medio Nikkor Z 24-120mm f/4 e le donne (articolo NSFW) Con il Nikkor Z 24-120/4 S alla Rivanazzano Dragway Nikkor Z 24-120/4S: buono per tutto! Z zoom: 24-120/4S oppure 24-200/4-6,3 Nikkor Z 24-120mm f4 Street & Urban photography! mentre in questa galleria potete vedere alcuni esempi di fotografie scattate con questo obiettivo, oppure inserire le vostre. *** Come gestire un set con due modelle, in luce mista ? Ma naturalmente con il 24-120/4 S ! ritratto figura intera due modelle in luce naturale *** Chiariamoci bene. Non stiamo urlando al miracolo. Onestamente questo obiettivo è oggetto di compromesso. Ma rispetto all'ancora più esteso e flessibile 24-200, si tratta di un compromesso al rialzo, verso caratteristiche che complessivamente pendono decisamente sulla parte alta. Difficilmente un fotografo comune potrà essere deluso da questo obiettivo. Mentre il fotografo esigente, avrà in arsenale ANCHE obiettivi a focale fissa che possano intervenire per compiti ancora più impegnativi, lasciando al 24-120/4 la flessibilità d'uso senza troppi rimpianti.
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  2. Attesa appena dopo il lancio dell'esperimento Zfc. Finché non la si prende in mano e non la si vede di persona non sembra. Ma le fotografie non le rendono giustizia. Non è solo bellissima, è anche solida, robusta, concreta. Fatta bene in tutti i suoi dettagli, nei suoi materiali, nelle sue scelte. anche nel suo display posteriore a portafogli che permette di farvi notare il meno possibile, specie se avete i capelli pepe-e-sale, con la gente che crede abbiate una pellicola da 24 pose. Ma dentro ha l'ultima tecnologia Nikon permessa dal processore più potente. Per certe cose fa meglio di Z9 e Z8. Ha introdotto nel mondo Nikon Z cose che prima nessun'altra Nikon aveva (come, ad esempio, il pixel-shift o la stabilizzazione concentrata sul punto di messa a fuoco). Per il resto, è solamente una Z6 II, che rinuncia alla scheda di memora CFexpress per uno strano mix di SD + microSD, inserite nel vano batteria come nelle compattone. Ma "noblesse oblige", sono compromessi per la forma estetica. Però usatela ed avrete la conferma che autofocus e raffica sono più vicine a quelle della Z8 di quanto i proprietari vorrebbero ammettere. Delle Z8, non della Zf che invece non si tira indietro nemmeno facendo (ottimi) video. E della modalità in bianco e nero ne vogliamo parlare ? E' comoda, fidatevi e vi viene voglia di utilizzarla. L'unico vero punto dolente sono gli obiettivi. I migliori Nikkor Z sono troppo grossi per lei. E nessuno ha l'anello del diaframma, l'unico che ne consentirebbe un vero uso vintage. Per quello bisogna dirottare su Viltrox o su Voigtlander. Il che è un peccato. Ma noi l'abbiamo usata anche con dei Leica M provando divertimento allo stato puro. Perché questo è la Nikon Zf : gioia pura del fotografare. Al di là dei suoi 24 megapixel, dello stabilizzatore eccezionale, della resistenza al rumore eccellente, dei colori Nikon e di tutto quando fa spettacolo. Provatela : se non siete degli ingegneri gestionali o dei commercialisti, ve ne innamorerete, abbandonerete moglie e figli e vorrete vivere eternamente da bohemienne con lei. Articoli redazionali di Nikonland a cui vi rimandiamo per approfondimenti : Nikon Zf : io sono leggenda ! Nikon Zf e schede di memoria Nikon Zf : ripresa con decentramento pixel Zefi & Fourty disponibili...! Nikon AR-11 - pulsante morbido per la filettatura della Nikon Zf (e della Nikon Df) SmallRig per Nikon Zf Chi la dura, la vince. Dall'esperimento Nikon Df al risultato: la nuova Nikon Zf Nikon Zf...mi hai sbloccato un ricordo ! Nikon Zf e tre tele dei ...suoi tempi ! Nikon Zf : noblesse oblige
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  3. Commercializzazione: Febbraio 2019 Peso:485 grammi Diaframma: 7 lamelle Passo filtri: 82mm Messa a fuoco minima: 28cm Dimensioni : 85x89mm (lunghezza e diametro) Schema ottico: 14 lenti in 12 gruppi di cui 4 ED e 4 asferiche, Nano Crystal coating, dotato di O-ring anti umidità Stabilizzazione: non presente Primo obiettivo widezoom per Nikon Z, presentato a fine 2018 e commercializzato al febbraio successivo è stato fin da subito un cuneo spinto a colpi d'ascia dentro il tronco della tradizione F-mount Nikon: paragonato al 14-24/2.8 AFS si è subito dimostrato vincente su diversi aspetti, legati principalmente alla correzione automatica via software delle caratteristiche complementari (distorsione, aberrazioni cromatiche, vignettatura) sia per le caratteristiche fisiche, tra le quali spicca a prima vista il peso esiguo se rapportato alle realizzazioni per reflex e la lente frontale piatta, se pur di ampio diametro , insieme alla costruzione "folding" che ha suscitato sempre reazioni contrastanti, tra chi apprezza le dimensioni contenute in borsa, nella posizione di riposo, e chi invece lamenta la necessità di sblocco come una perdita di tempo ed una probabile causa di futura infiltrazione di polvere tra le lenti. Sta di fatto che è uno zoom che cade in mano come fosse un entry level per il peso e la forma e consente a chiunque di portare in pochissimo ingombro e ad un prezzo contenuto, un obiettivo da reportage determinante per una rilevante percentuale degli scatti di un viaggiatore: da qui la nostra definizione di Piccolo Genio. La qualità degli scatti, grazie ad un antiriflesso determinante come mai nella storia dei superwide Nikkor e al motore AF stepper, silenzioso, efficiente, infallibile, insieme ad un livello di nitidezza talmente elevato al centro da far passare sotto silenzio l'inevitabile caduta ai bordi (parliamo in wide di un 14mm FX), ne fanno uno zoom consigliabile a tutti coloro che si aspettino un tuttofare di livello elevato a prezzo contenuto. Il diaframma a sole 7 lamelle consente ugualmente uno sfuocato di buon livello anche a tutta apertura: in determinate occasioni al di sopra di realizzazioni di livello superiore. La diatriba sull'attribuzione della qualifica "S" a questo zoom è a mio giudizio mal posta, in funzione del livello qualitativo di questo zoom rispetto i suoi predecessori F-mount e della sua adattabilità ad una buona quantità di generi, tra i quali anche quelli che prediligono il montaggio diretto di filtri sulla lente anteriore di un obiettivo da 114° di angolo di campo. Gli articoli di Nikonland su questo zoom: Il Piccolo Genio pensieri a tutto campo Z 14-30/4 oppure Z 14-24/2.8: quale e perchè Galleria:
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