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Mostra il contenuto con la massima reputazione di 23/04/2024 in tutte le aree

  1. file già scompattato, non si deve fare altro che inserirlo in una scheda di memoria formattata, avendo cura che la Nikon Z8 abbia la batteria carica. Dal MENU' IMPOSTAZIONI ---> Versione Firmware ---> Aggiorna Firmware confermare con OK parte l'aggiornamento : non si deve spegnere la fotocamera finché non compare l'avviso a monitor il tempo previsto per completare il processo è di circa 6 minuti Spenta e riaccesa la fotocamera, verificare che l'aggiornamento sia andato a buon fine essendo una semplice correzione di bug ed errori, non ci saranno modifiche apparenti rispetto alla versione 2.0
    7 punti
  2. Godox ha già una serie di flash retro che si rifanno nell'aspetto e nelle peculiarità a flash in stile anni '40-'60. Alcuni sono disponibili anche in versioni colorate come le Nikon Zfc/Zf. Ma questo annuncio merita più attenzione, secondo noi, perché all'aspetto unisce caratteristiche assolutamente all'avanguardia. Un pò come la nostra Nikon Zf che in un corpo vintage incorpora l'ultimo grido della tecnologia. Questo nuovo Master, non scimmiotta i flash (tipo Metz) a torcia con impugnatura verticale di un tempo perché ha un funzionamento completo in tutte le modalità. Ha una buona potenza ed ha una bella batteria al litio incorporata che assicura una autonomia di quasi 500 scatti a piena potenza. Inoltre è impostabile grazie ad un pratico schermino touch ed è pensato per lavorare in perfetta simbiosi con il nuovo controller/trigger touch X3 Mini. Caratteristiche principali: Flash wireless 2.4G ispirato a Graflex Numero guida: 82' ISO 100 9 livelli di uscita: da 1/1 a 1/256 Da 2,0 a 10,0 con incrementi di 0,1 passi Funziona con batteria ricaricabile Modalità manuale, automatica, HSS, multipla, ottica TTL con telecomando wireless opzionale 460 flash a piena potenza con una sola carica Staffa inclusa per il montaggio della fotocamera Cavi di attivazione e ricarica inclusi sono poi disponibili in opzione, accessori aggiuntivi che ne possono rendere l'uso pratico "serio" e non casuale. Prezzo annunciato di $ 249 (circa € 300 con IVA)
    6 punti
  3. E' già in vendita in Australia ($728 locali, circa 440 euro senza IVA), un nuovo obiettivo Venus Optics Laowa previsto al lancio già con attacco Nikon Z nativo. Si tratta di un obiettivo full-frame, manual focus, da 15mm che pesa solo 160 grammi ed ha passo filtri da 39mm
    6 punti
  4. caratteristiche dichiarate complete Ampiamente compatibile con le principali marche di fotocamere, tra cui Canon, Nikon, FUJIFILM, Olympus, Sony, Leica e Pentax, il flash viene fornito con un cavo di attivazione e una staffa di montaggio per l'utilizzo con quasi tutte le fotocamere. Il riflettore a ventaglio è rimovibile per riporlo comodamente ed è inclusa una copertura per proteggere la lampadina del flash. La batteria integrata si ricarica in circa due ore con il cavo incluso ed è in grado di eseguire 460 flash a piena potenza. Il flash viene fornito anche con una borsa per riporlo e trasportarlo comodamente.
    5 punti
  5. Mi mancava. E' nuova, modello Hornby/Rivarossi, 2009, fondo di magazzino. Digitalizzabile ma ancora analogica. adesso è vogliosa di farsi una corsa ma non la posso accontentare. Mi sta venendo voglia di farmi un tracciato in mansarda. Ma niente plastico, piuttosto una cosa tipo Autodromo di Monza a 4+4 corsie. di macchine che hanno bisogno di togliersi la ruggine di dosso ne ho a decine. E anche un paio di ETR 200 ... Ci penso per fine estate/autunno 2024. [è arrivato anche il libro Duegi sulle E428, fresco di stampa, ancora da togliere il cellophane. Sta con quelli di E431 ed E432. Si, sono un nostalgico del Castano&Isabella. Anche la mia gatta si chiama Isabella ...]
    4 punti
  6. Se per vincere con quelle regole, devi spostare la fabbrica vicino a Silverstone e stipendiare Adrian Newey e una nidiata di ingegneri aeronautici inglesi, anche no, guarda. A me le auto piacciono perchè fanno brum-brum, non perché volano ! E così sono tutti i veri amanti delle automobili. Schumacher non vinceva solo perchè era bravo ma perchè alla Ferrari, Montezemolo e Todt avevano portato una massa di brittannici. Insomma, io sarei per farci un campionato europeo e lasciare gli inglesi in Premiere con i soldi degli arabi.
    3 punti
  7. basterebbe tornare alla F1 Ferrari basata su questo coso qua. E poi niente Pirelli, una sola gomma dura uguale per tutti per la gara, la cambi solo se hai forato, una sola per la qualifica. Prove libere sempre. Sicuramente via i turbo e via i macinacaffe elettrici che hanno portato ad avere auto lunghe 6 metri e larghe 2 e mezzo. Ma in fondo, non è detto che Ferrari debba stare in F1. Si potrebbe fare anche una serie di campionati differenti fatti da veri costruttori, quelli che della macchina producono anche i bulloni, e lasciare Red Bull, Mercedes e McLaren a girare in tondo per piste sintetiche in Cina, Emirati Arabi uniti e non e cittadini emergenti in notturna.
    3 punti
  8. Foto di copertina (c) di Joe McNally, Nikon Ambassador Vi chiederete, chi é Dave Duncan Douglas (di seguito DDD) e che ci azzecca con Nikon ? David Douglas Duncan a Con Thien, Vietnam, ottobre 1967 con la sua Nikon F. Foto di Frank Breth DDD é stato un fotografo americano, lungamente attivo per Life come fotografo di guerra. Nato nel 1916 a Kansas City nel Missouri, Boy-Scout, studente di archeologia, gli capitò di fotografare casualmente il noto rapinatore di banche John Dillinger in un hotel nel 1934, cosa che evidentemente cambiò la sua vita per gli anni a venire. In realtà lui aveva semplicemente sentito alla radio che un hotel andava a fuoco (era a Tucson, Arizona, dove frequentava l'Università) e corse a fare delle foto con una fotocamera pagata 39 cents. La sua foto ritraeva un uomo che recuperava una valigetta dall'hotel in fiamme. Il giorno dopo scoprì leggendo il giornale che quell'uomo era Dillinger e nella valigetta aveva il solito corredo composto da pistole, mitragliatori e contanti frutto delle rapine. Nel 1938 riuscì a diplomarsi e per un anno girovagò come fotografo freelance. Alcune sue foto dei Caraibi furono pubblicate sul National Geografic. Durante la guerra servì nei marines come fotografo combattente (in servizio come ufficiale dei Marines, non come semplice fotoreporter), durante la campagna di Bouganville (isole Salomone, sanguinoso scontro protrattisi dall'estate 1943 fino ai primi giorni del 1945) si ritrovò infatti in combattimento con i soldati giapponesi. I Marines nei momenti di crisi mettono in linea anche la banda reggimentale e i cuochi ! Più tardi era imbarcato sulla nave da battaglia USS Missouri, famosa perché sul suo ponte fu celebrata la cerimonia della resa incondizionata delle forze giapponesi agli americani (presente il Gen. Douglas MacArthur). Si congedò nel 1945 come tenente colonnello, dopo aver guadagnato svariate decorazioni tra cui la Legion d'Onore al merito e due DFC, per meriti militari, non fotografici ! Finita la guerra passò a Life come corrispondente di guerra e si recò in varie parti calde del mondo, durante la crisi che portò alla fine del dominio britannico in India (1946), e in vari conflitti in medio-oriente (conflitto in Palestina e nascita dello stato di Israele 1948) in Europa Orientale e in Africa. Ma fu durante il conflitto di Korea che lasciò i suoi lavori migliori, diventando forse uno dei più influenti fotografi di guerra del secolo. Seguì le azioni della Prima Divisione dei Marines a Pusan e nella sacca di Chosin. Nel 1951 una sua raccolta di foto dal titolo "This is the War" illustrò in maniera realistica e cruda l'orrore della guerra e l'eroismo e il sacrificio dei soldati. Il libro ottenne la medaglia d'oro degli Stati Uniti. Fino al 1955 DDD lavorò per Life coprendo anche eventi come l'abdicazione di re Farouk d'Egitto. Nel 1956 si dedicò a servizi in Russia e in particolare alla pubblicazione dei tesori del Cremlino.Visse anche a contatto con Picasso in Riviera, dove immortalò il pittore in oltre 10.000 istantanee che lo ritraevano nella vita quotidiana. Nel 1960 (da questo momento con l'immancabile Nikon F presa in Germania) girò per l'Europa dove vinse numerosi premi. Nel 1967 tornò nel teatro di Guerra, in Vietnam, ancora per Life. Un celebre crop tratto da un celebre ritratto di Picasso (pubblicato sul libro Viva Picasso nel 1957) : e un ritratto decisamente meno noto dello stesso pittore : due foto della guerra di Korea nel luglio 1950 : ritratti celebri : foto prese dall'archivio pubblico Harry Ransom Center dell'Università del Texas. Bene ma che c'azzecca con Nikon il grande Dave Douglas Duncan che adesso conosciamo a tutto tondo ? Ebbene, abbiamo lasciato Nikon nel 1948 con la produzione delle sue macchine telemetro dotate dei primi Nikkor. Nel 1950 durante il suo servizio in Korea, DDD visitò il Giappone. I soldati impegnati in Korea avevano come base il Giappone ancora occupato. Yokohama era la base dell'US Navy per il teatro del Pacifico. Durante la visita poté provare i Nikkor adattati per l'attacco Leica a vite e si dotò del 50/1.5 e del 135/3.5 per la sua Leica IIIf. Con questi fotografò le vicende di guerra e in particolare per gli articoli pubblicati su Life che poi vennero raccolti nel libro fotografico Yankee Nomad. penso che la maggior parte di queste foto parli da sola, in gran parte - io presumo - prese con i vari Nikon in possesso di DDD e in particolare il 28 e il 50 mm. L'esperienza di DDD convinse anche altri colleghi di Life a passare a Nikon. In particolare Horace Bristol, altro grande fotografo di guerra americano e membro del Group F/64 di Ansel Adams, stabilitosi nel 1950 con la famiglia in Giappone, Karl Mydams (che usava Contax) e Hans Walker che per primo usò Nikkor su Nikon. Ma il punto di svolta fu quando apparve un articolo firmato dal grande divulgatore di argomenti fotografici Jacob Deschin (scriveva su una rivista chiamata Popular Photography attiva fin dal 1937) sul New York TImes il 10 dicembre 1950. Data fatidica. In questo articolo, con il supporto delle interviste a molti fotografi americani durante la guerra di Korea si metteva in evidenza la superiorità dei Nikkor rispetto agli obiettivi tedeschi ! La polemica e lo scontro tra pro-zeiss e pro-Nikkor si consumò per due anni. Nel febbraio 1951 Deschin pubblicò il definitivo passaporto per la qualità Nikkor su Popular Photography. Una puntuale disanima con ben dieci pagine di fotografie di DDD a supporto e l'analisi e il confronto puntuale delle prestazioni dei Nikkor in confronto dei parclasse tedeschi. Fu l'apoteosi. I marchi Nikon e Nikkor vennero lanciati sul mercato americano e grazie alla fine dell'occupazione americana del Giappone e alla abolizione dell'obbligo del marchio Made in Occupied Japan, Nikon si lanciò nell'esportazione nel ricco mercato USA con l'appoggio di una catena di negozi in tutto il territorio. Più avanti nel 1953, venne fondata la sussidiaria Nikon USA, ancora oggi la pià importante filiale Nikon fuori dal Giappone. Il successo dei Nikkor per Leica e Contax fornì a Nikon i mezzi per sviluppare le sue fotocamere a telemetro e permise il lancio di nuovi modelli di fotocamera e i relativi obiettivi. La gran parte dei fotografi professionisti americani passò a Nikon a telemetro prima, e alla relfex F al suo lancio, nel 1959. DDD, nel 1960 ebbe a dire, "quando nel 1950 Horace Bristol ed io passammo a Nikon non ci rendemmo immediatamente conto che stavamo segnando lo spartiacque della fotografia in piccolo formato del dopoguerra". Dal 1950 e fino ad oggi DDD é rimasto fedele alla sua scelta. Come ogni nikonista che si rispetti, peraltro ! Da quel 1950 e fino ai giorni nostri Nikon é diventata sinonimo di affidabilità e sicurezza di prestazioni anche nelle estreme situazioni di guerra.
    3 punti
  9. Dave Douglas Duncan con le sue Nikon preferite ecco, io vorrei vedere/avere la versione Z delle sue due fotocamere (S ed F) prima di fare 102 anni Secondo voi ci possiamo aspettare una Nikon Zf argento verso Natale 2024, come Special Edition ? E la Nikon Zs ? Dopo il nostro articolo, sono comparsi dei clickbait anche su Youtbe.
    3 punti
  10. All' inizio ero un po' in difficoltà un po' disorientato........ cos'è un momento.......poi ho riflettuto e mi sono detto un momento è un momento è tutto ed è nulla ho anche cercato la definizione della parola "Frazione di tempo associata all'idea della breve durata o della mera episodicità" poi nei momenti liberi mi è capitato di scattare delle foto che potevano rappresentare bene il concetto 21 Molly (bouledogue francese) “Il momento del riposo” Z50 Viltrox 75 1/50 f1.2 ISO 100 So che i fotocellulari sono esclusi, infatti non l'ho numerata, ma ero al lavoro e non avevo la macchina fotografica con me(mi sono mangiato le mani), ma le foto che ho fatto a mio avviso incarnano perfettamente il tema del contest “IL MOMENTO” A seguito di una strana vibrazione su un propulsore di un rimorchiatore siamo andati in bacino e abbiamo riscontrato la deformazione di 3 pale su 5. Il rimorchiatore che monta l’elica in questione ha una potenza totale di 6800 CV con due motori e due eliche azimutali a passo fisso, l’elica ha un diametro di 2,8 metri e un peso di 2935 KG dopo una serie di misure per stabilire la quantità e la posizione delle deformazioni la pala viene scaldata fino far diventare rossa la zona da ripristinare IN QUEL MOMENTO con una lunga forchetta viene riportata a misura a occhio e poi verificata strumentalmente purtroppo durante il successivo raffreddamento si è formata una cricca dovuta alle tensioni che si sono generate durante la deformazione iniziale la cricca è stata fermata con dei fori scavata e saldata Dopo le riparazioni l’elica è stata riportata presso il rimorchiatore nel bacino di carenaggio imbragata in modo idoneo per consentirci di poterla montare sul suo asse
    3 punti
  11. Correzione bug, v 2.01 Modificati i valori predefiniti per le seguenti impostazioni visualizzate durante la connessione in modalità wireless: Chiavi di crittografia La password visualizzata dopo il ripristino delle impostazioni predefinite della fotocamera Risolti i seguenti problemi: Con alcune foto scattate si è verificata una dominante di colore verde. La data e l'ora impostate nella fotocamera a volte non venivano applicate correttamente. L'utilizzo di [ Visualizzazione foto ] per visualizzare un'immagine con orientamento "verticale" (ritratto) e l'ingrandimento dell'immagine impediva lo scorrimento del display nella direzione desiderata con il multi-selettore o il sotto-selettore. Dopo un aggiornamento del firmware, il sensore oculare a volte non funzionava e il mirino non si accendeva. Il menu "i" a volte rimaneva nel mirino quando veniva sfogliato dopo che il pulsante di scatto veniva premuto a metà corsa per uscire dal menu "i" visualizzato sul monitor. Qui
    3 punti
  12. Smallrig ha ormai un catalogo vastissimo nel suo sito Smallrig.com dove oltre a basette impugnature e cages per fotocamere, come quelle di cui leggiamo in questo articolo su Nikonland, rig per smartphones ed action camera, adesso si aggiungono anche i sistemi lightning, batterie, treppiedi, sistemi filtro video e molto altro All' insegna di una azienda che mira a fornire ogni accessorio fondamentale per ogni sistema di ripresa. Non poco! In breve su Nikonland le batterie simil en-el15 con ricarica diretta via usb-c integrata
    3 punti
  13. Ci ha lasciati il 7 giugno, Dave Douglas Duncan, uno dei pochi nikonisti viventi, nati prima della nascita di Nikon. Aveva 102 anni, molti dei quali passati al fronte come reporter di guerra. Ha fatto in tempo a vedere il primo secolo di vita del nostro marchio fotografico prediletto. Sono sicuro che la dove è andato ora, avrebbe portato una Nikon con se, pronta all'uso. Come farei io, potendo.
    3 punti
  14. Va da se che si tratta di un flash a lampada nuda e riflettore posteriore, quindi con un range di dispersione luminosa di 180° e più. E' un valore utile per un ritratto ad un metro e mezzo-due metri di distanza, un pò meno per un gruppo nutrito di persone dove quelle agliestremi del fotogramma risulteranno più scure di quelle al centro. Vedo che si possa equipaggiare di opportuni diffusori (specie quello a boccia) che risulteranno gli accessori più indicati per rendere più omogenea l'emissione di luce e quindi più utilizzati. Io penso che questa corsa al recupero del vintage porterà poco vantaggio a chi non abbia le cognizioni per sfruttare oggetti del genere secondo il solco in cui si collocano. Nikon produceva repliche di flash Heiland come questo nei primi anni 60 e si faceva gestire l'elettronica necessaria da Toshiba. Mi sembra francamente un oggetto sinceramente rinunciabile. Mi piacerebbe invece che Godox realizzasse un bel flash a torcia, provvisto di tutta la tecnologia di cui dispone, a teste intercambiabili, sulla scia dei miei due Sunpak 622Pro che di teste ne annoveravano una mezza dozzina, tra standard, wide, zoom, infrared, lampada nuda, white diffuser, etc Ne ho ancora due: orrendi, ma insuperati da Metz.
    2 punti
  15. Finché ci saranno normative “british” non vinceranno che squadre “british”. Ferrari, Renault, Audi e Honda faranno solo belle auto (per non parlare di Haas e Andretti se gli americani resteranno in F1). La F1 oggi é tipo la Premiere League e i dirigenti Ferrari che sottoscrivono norme contrarie ai motori, sono conniventi. Dal 2026 i motori avranno meno horsepower di una GT stradale e conteranno ancora di più ali e gommature. Ferrari é il miglior produttore al mondo di automobili, non di aerei da caccia PS : la Mercedes AG di Stoccarda rispetto alla Mercedes F1 di Brakley è di fatto solo un azionista/sponsor
    2 punti
  16. Fa bene alla salute leggere articoli come questo : ti confermano le idee e ti fanno sentire parte di un mondo (Nikon) vastissimo
    2 punti
  17. “Meglio il Wec? Magari sì. Il terrificante Bop anche in F1? Anche no. La Ferrari vista in Cina ha bisogno, in fretta, dei promessi sviluppi. Inutile girarci attorno: la sensazione è che la SF24 sia, nella configurazione attuale, plafonata. Non riesce ad avvicinarsi ulteriormente a Red Bull e in determinate condizioni è dietro la McLaren. Soluzioni magiche non esistono. Nessuno le ha in tasca, ma siccome ci sono ancora una ventina di GP da disputare, non è che la si possa chiudere qui. Mi spiego meglio. Vasseur merita rispetto per quanto ha fatto fin qui, partendo da una situazione oggettivamente imbarazzante. Ora deve dimostrare che con la sua leadership la Ferrari ha imparato a valorizzare in corso d’opera il suo prodotto. Sono anni che a Maranello non ci riescono”. Leo Turrini dal suo blog “Profondo Rosso”
    2 punti
  18. Dal piccolissimo accessorio al grande obiettivo, i cinesi si stanno preparando ad occupare ogni spazio. Non vorrei essere O/T ma a chi parla di "cineserie" riferendosi a certi marchi e non alle piccole produzioni da officina artigianale, è meglio cominciare a ricredersi. Viltrox ha appena presentato questo coso qui al NAB di Las Vegas : in anteprima : VILTROX LUNA 30-300mm T4.0 é un obiettivo CINE che copre un raggio di 46.5mm, quindi pienamente compatibile con le nostre Nikon Z e adatto alle RED, anche in 8K. Pesa più di quindici chilogrammi, è atteso sul mercato nel 2025, con un prezzo ipotizzato che probabilmente sfiorerà i $ 65.000. Cineserie ?
    2 punti
  19. Ma quanto è bello, l'estetica lo rende di certo appariscente, se già mi guardano strano mentre faccio le foto ai tronchi in spiaggia con il V1, con questo sulla Zf, mi fanno rinchiudere Però è davvero ben pensato e ben fatto: il flash sulla slitta per me è il ritorno alle origini -ho iniziato in acqua- avere la sorgente luminosa lontana dall'obiettivo lo ritengo essenziale, e la slitta è snodata e ben costruita -a vedersi- sulle qualità e versatilità della luce, è Godox, mi fido a priori. Il prezzo? invogliante
    2 punti
  20. Contest IX-2024 : 20 luglio - 28 luglio 2024 - "Per la strada" Regolamento sintetico : sono ammesse fino ad un limite di tre fotografie per fotografo scattate con qualsiasi strumento fotografico ESCLUSI I FOTOCELLULARI serie omogenee di foto (stesso soggetto/stessa situazione) contano come una singola foto e vanno raggruppate nello stesso post le foto di ogni partecipante dovranno essere inserite tutte in uno stesso post qualunque iscritto può partecipare sono ammesse solo fotografie scattate nel mese di luglio 2024 vale qualunque genere fotografico, qualunque soggetto, edito o inedito. Ma le foto dovranno essere a tema e contenere persone formato jpg, sui 1000-3000 pixel, sRgb il vincitore sarà eletto a votazione a maggioranza nei commenti, a fine contest ci vogliono almeno 10 votanti per classificare il vincitore i partecipanti che non votano, saranno squalificati Le votazioni si svolgeranno, sotto forma di commento, a partire dal 29 luglio, per sette giorni. I like messi alle foto non saranno conteggiati nella votazione. I commenti inseriti prima del 29 luglio saranno cancellati. *** Esempi di foto, solo per ispirazione, non esaustivi
    2 punti
  21. Tamron è Sigma hanno fatto contemporaneamente un annuncio di sviluppo di "nuovi" obiettivi (nella realtà già da tempo disponibili per Sony) per l'attacco Canon RF. L'elenco è relativo a obiettivi in formato APS-C ma potrebbe essere solo un primo passo. Presumibilmente sottintende un cambio di strategia da parte di Canon, prima assolutamente contraria a concedere licenza a terzi. I comunicati stampa ufficiali :
    2 punti
  22. 2024-04-23 Firmware Z 8 Versione 2.01 Modifiche rispetto alla versione firmware "C" da 2.00 a 2.01 • Sono stati cambiati i valori predefiniti per le seguenti impostazioni visualizzate quando ci si connette in wireless: - Chiavi di crittografia - La password visualizzata dopo il recupero delle impostazioni predefinite della fotocamera • Sono stati risolti i seguenti problemi: - Si verificava una dominante di colore verde con alcune immagini scattate. - La data e l'ora impostate nella fotocamera a volte non venivano applicate correttamente. - Utilizzando [Mostra immagine scattata] per visualizzare un'immagine con orientamento "verticale" (ritratto) e ingrandendo l'immagine, si impediva lo scorrimento del display nella direzione desiderata con il multi-selettore o il selettore secondario. - Dopo un aggiornamento firmware, il sensore di spegnimento monitor a volte non funzionava e il mirino non si accendeva. - A volte il menu "i" rimaneva nel mirino quando lo si guardava dopo che il pulsante di scatto era stato premuto a metà corsa per uscire dal menu "i" visualizzato nel monitor.
    2 punti
  23. Per me la serie 24, caratterizzata da rigore compositivo e buona scelta del dettaglio. Compresa l' integrazione fra colore e bn 6°derby
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  24. Traduzione di Michele Paoli del finale dell'intervista : «Il mio legame con Nikon è qualcosa che va oltre l'amicizia. L'amicizia può essere anche occasionale. Tutto questo non lo è. È per sempre» Parole che sottoscrivo in pieno sentendole mie da prima ancora che conoscessi DDD. Nikon - per me - é per sempre, oramai da 35 anni e per i lustri che mi rimangono da vivere fotografando
    2 punti
  25. Memories, how they fade so fast Look back, that is no escape Tied down, now you see too late Lovers, they will never wait I am a camera Take heart, I could never let you go And you, always let the feeling show Love us all, how you never broke your heart You lose them If you feel the feeling start I am a camera, camera, camera And you, may find time will blind you This to just remind you All is meant to be There, by the waterside Here, where the lens is wide You and me By the sea Taken in tranquility Taken, taken so easily To pass into glass reality Transform, to transfer, to energy Taken, taken, so easily To pass into glass reality Transformer, transferring energy Trevor Horn e Stewe Howe, 1980 (Yes, Drama) In tema con le cose di Nikonland, non è vero ?
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  26. ...ti chiederebbero perche' usi ancora la pellicola quando un cellulare "la fa meglio" ( semicit.)
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  27. Non un nome famoso...E' una dottoressa Inglese, molto Amica di mia moglie, con la passione della Fotografia, come suo marito ed anche per la Musica Jazz e Classica. Il bambino della foto è il loro figlio qualche anno fa, si chiama Miles (la loro Figlia si chiama Ella vi lascio immaginare perchè). Lei è una discreta fotografa, non sapeva che una sua foto era stata usata per una copertina. Probabilmente l'ha venduta a qualche Agenzia e poi loro l'hanno usata in quel modo.
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  28. Difficile non essere d'accordo col mitico Leo Il blog forse si intitola Sprofondo Rosso? Scherzo, ma nemmeno poi tanto...non siamo allo sprofondo, ma certamente non siamo "là"
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  29. Certamente un modello per tutti gli appassionati della storia Nikon è costituito da quei fotografi famosi che hanno usato le fotocamere più icona del marchio, come la serie F/F2/F3 Non altrettanta notorietà hanno avuto gli utilizzatori delle reflex AF e poi delle digital reflex Nikon, probabilmente per la contemporanea preponderanza di Canon in campo professionale. L' ambito mirrorless potrebbe riportare l' asticella a zero, se non fosse che oggi sia più in auge la tipresa video, rispetto quella fotografica, con una concettualità quindi ben diversa: il video è un racconto in divenire, la fotografia un racconto in sintesi. E di fotografi celebri e popolari, mi pare non ce ne siano poi tanti in circolazione, nonostante la potenzialità del supporto social ... Che invece appiana le differenze. Che ne pensate?
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  30. Dai, se hai comperato il manuale su come diventare ricco o quello su come fare a conquistare le donne, non puoi esimerti dal leggere questo!
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  31. Momenti di... 2 gioco. 3 tenerezza. 4 relax. . Isla Isabela 2014.
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  32. Aggiornamento di elevato livello o come direbbero gli americani, Major Upgrade. Si allinea - e supera - alla Nikon Z9. Sostanzialmente, e non è un modo di dire, la Z8 di oggi non è la fotocamera che abbiamo comperato, ma è un modello superiore con questo aggiornamento firmware. Che arriva come era stato anticipato da Nikon stessa, senza ritardi, e gratis (mentre altri marchi stanno chiedendo denaro in cambio di aggiornamenti). Sviluppare a questo livello il software di una fotocamera ha costi elevati. Che in pratica Nikon ci fa pagare una-tantum, con l'acquisto iniziale del prodotto. Onore a Nikon. Aggiornamento. il file è già pronto per l'uso, non cercate di scompattarlo : NON E' NECESSARIO come al solito, batteria pienamente carica e pazienza, ci vuole del tempo. dopo lo spegnimento la prova dell'avvenuto aggiornamento. e giusto solo alcune delle aggiunte adesso disponibili nel menù Grazie Nikon !
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  33. “Il tuttofare”, così vengono definiti la maggior parte degli zoom con una escursione focale tale da coprire diverse esigenze e stili fotografici, ma, come sappiamo, la comodità ha un prezzo…la qualità. Ebbene, Nikon con questa ottica credo si sia superata, non a caso ha “aggiunto” una S nel barilotto. Ho avuto le serie precedenti del 24-120 ma non mi hanno mai soddisfatto completamente, tanto che li ho sempre relegati ad un utilizzo generico e per quei momenti\situazioni in cui non sai che focale utilizzerai, vedi ad es. la cresima, il battesimo o la comunione del figlio\a del tuo amico che non riesce a capire che il tuo genere è un altro, ma siccome…” tu fai belle foto!” ti vuole comunque come fotografo della cerimonia. La prima volta che l’ho utilizzato, nonostante avessi letto delle sue ottime qualità, non volevo credere ai risultati ottenuti. Prevalentemente lo utilizzo per paesaggio e foto di vario tipo, ma quando mi sono cimentato anche nel close-up (fotografia ravvicinata) sono rimasto a bocca aperta perché, seppur non raggiunge i livelli del 105 f.2.8 Z e per certi ingrandimenti ha bisogno di tubi, lenti addizionali o scatto in DX, la qualità rimane davvero elevata. E’ un obiettivo che ho sempre con me ed è anche quello che generalmente è innestato nella macchina, con lui non ho mai paura di perdermi qualche scatto perché non ho la lente giusta a quelle focali, in quanto, con i dovuti distinguo, può tranquillamente giocarsela con le altre lenti Nikon Z attualmente disponibili. Fatta salva la mancanza della stabilizzazione e il fatto che zummando si allunga, se dovessi proprio trovare un difetto lo cercherei nel carattere della lente, cioè, nonostante la nitidezza e la resa pressoché omogenea, lo trovo un po’ anonimo, nel senso che non ha una caratteristica particolare che lo contraddistingue; ma questa è una questione soggettiva. Per concludere sono estremamente convinto che nella borsa di un Nikonista non può mancare il 24-120, indipendentemente dal genere fotografico, perché si, questo fa tutto, ma lo fa molto bene. PRO Nitidezza e qualità ottica generale. Compatto e maneggevole per essere un F.4 su tutta l'escursione focale. Utilizzabile per più generi fotografici. CONTRO Assenza dello stabilizzatore ... per zummare si allunga.
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  34. Il 24-120/4 S è l’ultimo obiettivo entrato nella borsa e non è più uscito. Acquistato nell’aprile 2022, quando non era ancora in stock, comparve sul Nikon Store mentre ci stavo navigando e non seppi resistere alla tentazione di metterlo subito nel cestino. Lo zoom si è rivelato fin da subito un ottimo acquisto, dimostrando di essere un “tuttofare” eccezionale. L’ottica è andata a sostituire il 24-70/4 S senza rimpianti e non solo per i 50mm in più, come pensavo all’atto dell’acquisto, ma anche per la qualità ottica e per la costruzione complessiva. L’obiettivo, infatti, è robusto ma non pesante, è ben bilanciato sulla macchina, bello da vedere e piacevole da utilizzare. Inoltre, ha il solito passo filtri (77mm) del 70-200/2,8 S VR e non è cosa di poco conto. L’obiettivo non è stabilizzato, ma grazie al “VR” presente in macchina si può fotografare con tempi lunghi senza farsi troppi problemi. L’unica cosa fastidiosa è la posizione della ghiera delle focali, posta in posizione arretrata rispetto a quella del 70-200/2,8 S VR, che giustamente si trova nella parte anteriore del barilotto vicino alla lente frontale. Ciò, all’inizio faceva si che inavvertitamente andavo a muovere la ghiera della messa a fuoco (posta subito dietro la lente frontale), anziché quella delle focali. Problema superato con l’utilizzo, ma Nikon potrebbe ovviare a questo secondario aspetto, unificando la posizione delle varie ghiere, quando sarà il momento di rinfrescare il design degli zoom “Z mount” Non mi resta altro da aggiungere se non che il 24-120 risulta essere l’obiettivo di gran lunga più usato dal sottoscritto. PRO Qualità ottica. Qualità costruttiva. Escursione focale CONTRO la posizione della ghiera delle lunghezze focali andrebbe spostata in posizione avanzata vicino alla lente frontale, per avere la medesima manovrabilità degli altri zoom/tele.
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  35. E' l'obiettivo standard che ho acquistato con la Z8. Range focale ideale per me che lo impiego soprattutto in natura, sia per paesaggi che per la flora, spesso durante camminate in montagna dove si fa apprezzare anche per peso e ingombro accettabili. Imbarazzante il paragone con gli obiettivi sulla carta simili che ho usato con le DSRL: Sigma 24-105 e Nikon 24-120. Entrambi vengono spazzati via da un oggetto di classe nettamente superiore, con qualità ottima fino ai bordi (un limite enorme nei paesaggi dei 2 obiettivi per DSRL citati) e capacità di reggere controluce anche con sorgenti di luce nell'inquadratura per me sconosciute. Qualche esempio, qui alle isole Far Oer: L'angolo in basso a destra, malgrado il fuoco sia ovviamente ben più distante: Un controluce con sole nell'inquadratura, usando il live view per evitare di accecarmi (Isola D'Elba): E un soggetto differente dove si apprezza sia la nitidezza che anche lo sfocato, almeno in questo caso (Galles): PRO Nitido fino ai bordi Resistenza al controluce Sufficientemente leggero e compatto anche per un trekking CONTRO Poco gestibile in corpi senza stabilizzazione per assenza del VR
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  36. Preordinato da Nikonstore.it, arrivato con il corriere nel primo lotto di spedizione. Può essere che anche voi siate fortunati e lo abbiate già ricevuto. Il mio è qua ! la scatola è la solita dei Nikkor Z ovviamente 4 anni di garanzia e Nital VIP (ricordatevi di registrarlo subito, non fate come me che me ne dimentico sempre !). protezione in espanso anche a protezione del fusto che così non riesce a muovere. Astuccio e manuali per me restano nella scatola. anche il paraluce è protetto da espanso oltre ad essere rivestito di cellophan come l'obiettivo se vogliamo parlare di proporzioni, Bella potrebbe quasi fare il bagno nel solo paraluce ... insomma, l'unica fidanzata di questo 85/1.2 è la Z9 ... il paraluce è ben dimensionato, ben robusto e non manca di sicura di blocco e sblocco come tanti altri Nikkor Z di classe S la serigrafia del modello e il punto di richiamo dell'innesto in rilievo la S in argento e i pulsanti, quello programmabile L-Fn che fa da tasto funzione, in mezzo l'anello programmabile, in basso il selettore Autofocus e Manual Focus. Nessuna concessione al superfluo. matricola, Made in China, in una delle facilities rimaste a Nikon colà. Viste d'insieme, anche con la Z9 con la quale si sposa bene L'impressionante "bocca da fuoco" : che vi si parerà di fronte se qualcuno cerca di ritrarvi con questo "coso" diaframma tutto chiuso e aperto Viste particolareggiate in alta definizione : *** Le mie prime impressioni sono estremamente positive e potrete trovarle sul numero 4 di Nikonland Magazine in uscita la prossima settimana. Il test approfondito sul numero 5 in uscita in aprile. In uso già la settimana prossima con 3 modelle 3. Grazie Nikon : era dal 1982 che lo aspettavo ...
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  37. Ho incontrato per caso Olivier Larrey sulla rivista Black and White Photography. Mi ha subito affascinato. Olvier Larrey, francese, di sè racconta (traduzione mia dal suo sito) fin da piccolo mi appassionava l'estremo Nord. Sulle ginocchia di mia nonna ho scoperto la fauna dell'Artide mentre mi leggeva i libri illustrati di Paul-Emile Victor. Trichechi, orsi, foche e le aurore boreali hanno alimentato i miei sogni e ispirato i miei progetti. Tornerò nell'estremo Nord ancora e ancora, certamente per conoscere meglio le terre gelide, ma sicuramente per conoscere meglio me stesso. Al momento sono un fotografo naturalista professionista per in Regard du Vivant e lavoro anche come guida dell'organizzazione Decouverte du Vivant. Olivier Larrey non fotografa solo l'Artide e non fotografa solo in bianco e nero, molti dei suoi lavori comprendono splendide immagini a colori, ma quello che mi ha colpito maggiormente e su cui voglio portare l'attenzione è la magia del suo incantato bianco e nero (più bianco che nero). Prima però di lasciare spazio alle fotografie ecco dei link su Olivier Larrey (andateci a fare un giro, ne vale la pena) e su Regard du Vivant: https://olivierlarrey.org/ http://www.faunesauvage.fr/fsphotographe/larrey-olivier http://regard-du-vivant.fr/fr/equipe.html Qui alcune sue immagini a colori: https://www.photo-montier.org/fiche-exposant/taiga-regards-croises-nature-finlandaise/ Ed ecco le sue foto, non occorre che le commenti, parlano da sole. Dai suoi lavori sulla fauna nordica Da altri suoi portfolio Disclaimer: Tutte le foto qui pubblicate sono copyright (c) di Olivier Larrey e sono qui riportate al solo scopo di divulgare la sua opera.
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  38. Vincent Munier - Fotografare ai confini del mondo. È difficile scrivere dei propri miti perché sono nostri, personali. Perché in qualche modo ci hanno acceso una luce dentro, capace di illuminare il nostro cammino, anche quando è incerto, anche quando non abbiamo capito e non conosciamo la nostra strada. E quindi parlare di loro è come parlare delle nostre emozioni: difficile. Allo stesso tempo, provando a farlo per scrivere questo articolo, mi sono reso conto che non avrebbe avuto senso dare troppo spazio a note biografiche o descrivere dettagliatamente l’attrezzatura che usa. Sarebbe come descrivere una cena in un ristorante che si è guadagnato le tre stelle della famosa guida rossa Michelin parlando della marca delle padelle che usano in cucina o di dove ha fatto le scuole medie lo chef! Ma può essere interessante sapere che fotografa usando Nikon da quando aveva 12 anni. E che è stato il primo a vincere il BBC Wildlife Photographer of the Year “Erik Hosking Award” per tre anni di seguito. Così come, visto che Nikonland è frequentato da appassionati fotografi, può essere che i lettori siano interessati all’attrezzatura. Cercando in rete si scopre che per il suo ultimo progetto – fotografare il leopardo delle nevi in Tibet - ha usato D5 e D500; ottiche? 24-120/4, 70-200/2.8FL e 800/5.6FL. Progetto che lo ha portato ad affrontare i disagi di appostarsi e fotografare a 5.000mt di quota e con temperature di -35°C. Dichiarando in un’intervista, in merito ai razionali della scelta: “Visto che incontrare un leopardo delle nevi è un privilegio enorme, vuoi avere con te l’attrezzatura migliore che ci sia. Devi saper ottimizzare ogni cosa per essere sicuro di non perderti un solo istante, ed è per questo che mi sono affidato alla qualità e all’affidabilità di Nikon D5 e Nikon D500”. Personalmente credo, considerato lo stile personale che contraddistingue la sua opera, che la sua arte faccia premio su qualsiasi attributo tecnico o tecnologico della sua attrezzatura, fatta salva forse solo la robustezza e la capacità di sopravvivere ai reiterati abusi ai quali nelle sue avventure la deve sottoporre. Avventure, per me si tratta proprio di questo. Fortunatamente, siamo fotografi e quindi per raccontare ci possiamo aiutare con le immagini. Quindi utilizzerò come guida alcune fotografie di due suoi libri, Arctique e Tibet – Minéral animal. Senza pretesa di completezza, ovviamente, e neppure assumendo il ruolo di critico. Semplicemente raccontando cosa mi piace del suo modo di fotografare, che ho conosciuto guardando questa parte della sua per me notevolissima opera. Arctique. Il libro è corredato da un'estratto del Carnet d'expedition, che aiuta molto a capire il dietro le quinte. Raccontando sensazioni e situazioni. Un vero tesoro nel tesoro. Immaginate cosa significa marciare per giorni, in un mondo immenso e privo di altri esseri umani, tirando dietro la slitta contenente tutta la propria vita. Letteralmente. Affrontare le bufere. Camminare, camminare, camminare. Nel silenzio che immagino rotto solo dal rumore dei propri passi e del proprio respiro. Due lumini per creare la differenza termica necessaria ad asciugare gli stivali. Le immagini sono straordinarie. Non solo per il contesto, veramente incredibile, ma per la capacità di raccontare la vita dei soggetti. Le ho prese a caso, semplicemente sfogliando, incapace di fare una scelta. Il secondo libro che vi presento è Tibet – Minéral animal. Il libro è arricchito dalle poesie di Sylvain Tesson. Purtroppo il mio francese non mi consente di leggerle disinvoltamente ma per fortuna mia moglie è in grado di aiutarmi. Trovo che siano assolutamente utili a entrare nel mood cercato dall'autore. Questa una delle mie preferite, sul lupo. Interessante l'abbinamento della poesia sul lupo con la fotografia di una delle sue prede abituali. Il lupo è un lupo per l’ombra. La sua silouette di ragazzaccio si aggira e corre poco oltre l’orizzonte. Ha sempre l’aria di aver fatto un brutto tiro. Non lo si prende mai sul fatto. Veloce, lui è libero. Muovendosi, ovunque è casa sua. Si pensa a lui come a un François Villon, che fugge senza rimorsi alle calcagna. Lui corre, lui caccia, lui uccide, lui canta: una bella vita, nel vento. La sua notte è una festa di sangue e di morte. La crudeltà non è presente nelle sue caccie. Il lupo ha letto Umano, troppo umano di Friederich Nietzsche: “Almeno la vita non è la morale che l’ha inventata.” Gli animali sono “al di là del bene e del male”. Essi vibrano nella verità del presente. La morale è stata inventata dall’uomo che aveva qualcosa di cui rimproverarsi. Torna la contrapposizione di prede e predatori, che idealmente si affrontano. Ambienti enormi, quasi desertici. Altipiani infiniti nei quali un uomo può mettersi in prospettiva. Un mimetismo incredibile, così come deve essere stata incredibile la perseveranza necessaria a trovare questo soggetto. Entrambi i volumi sono stampati su una splendida carta opaca, molto materica e devo dire perfettamente intonata al tipo di immagini. Per me, entrambi, sono grandemente consigliabili. Si possono acquistare direttamente dalla sua casa editrice, Kobalann. Così ho fatto io. Chiudo questo articolo sintetizzando quelli che per me sono i punti di forza di questo fotografo. Innanzi tutto, personalmente, sono deliziato dalla sua capacità di utilizzare, come punto focale di immagini che altrimenti sarebbero di paesaggio, minuscole figure animali. Il risultato che ottiene è una magnifica illustrazione della vita e dell'ambiente in cui i suoi soggetti vivono. Per me questo è uno dei cardini della sua opera. Poi vedo una grande capacità di alternare a quelle immagini altre più didascaliche e di immediata lettura. Un altro, che si capisce leggendo il Carnet d'expedition, è la capacità di esserci, in quei posti. Sopportare quello che sopportano i suoi soggetti, respirare l' aria che respirano loro. Faticare e stringere i denti nei momenti difficili. Per finire, dalle sue foto traspare uno straordinario rispetto per tutti i suoi soggetti. Tutte cose, queste, che ogni fotografo naturalista dovrebbe imparare e tenere sempre presenti. Le immagini sono di proprietà esclusiva di Vincent Munier, da me pubblicate qui al solo fine di illustrare e divulgare la sua opera. Massimo Vignoli per Nikonland 2019
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