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Mostra il contenuto con la massima reputazione da 12/04/2024 in tutte le aree

  1. Acquistato al Nikonstore.it, appena arrivato in laboratorio, apriamo insieme la scatola. che si presenta come tutte le altre scatole Nikon Z, nero integrale con sfumature gialle. ci accoglie il paraluce avvolto in bugnato di plastica doppia protezione in polistirolo espanso l'obiettivo è rivestito in cellophane la dotazione completa, i manualetti/garanzia. dettaglio del paraluce di forma abbastanza inusuale, quasi più orientato al video che conferma il passo filtri da 77mm, quasi esagerato per un obiettivo di questa classe ma almeno standard, per chi utilizza filtri ND o polarizzatori. eccolo qui, in primo piano, davanti all'obiettivo. dettaglio dell'iscrizione attorno alla parte frontale dell'obiettivo produzione, ovviamente, cinese, non ci saremmo aspettati diversamente vista la classe di appartenenza particolare dell'anello di zoomata e della ghiera programmabile. E' evidenziato dalla feritoia colorata in arancione il blocco (lock) che impedisce che l'obiettivo si allunghi se preso in mano mentre è a riposo (cosa che si verifica se è montato su un corpo macchina e viene sollevato verso l'alto, tenendolo per la parte superiore). pur essendo quasi integralmente in policarbonato si presenta bene, sia sul piano estetico che costruttivo. E' analogo - ad esempio - agli obiettivi Nikkor Z di derivazione Tamron che presumibilmente escono dalla stessa fabbrica cinese. naturalmente, rispetto alla posizione minima di 28mm, in posizione 400mm l'obiettivo si allunga. Sono due i cilindri concentrici che fuoriescono dal barilotto esterno. Ma questo è un caso assolutamente comune per gli zoom di questa fascia. Come vediamo in un confronto con altri Nikkor Z a sinistra il 24-200/4-6.3 di cui questo nuovo 28-400/4-8 risulta già a prima vista consanguineo, a destra il più pregiato Nikkor Z 100-400/4.5-5.6 che con il nuovo super-zoom è accomunato esclusivamente dalla focale massima di 400mm. Notare i paraluce completamente differenti tra loro. qui i tre zoom estesi alla focale massima. Impressiona la compattezza del 28-400 rispetto al più corto 24-200 in entrambe le posizioni. Qui lo abbiamo montato sulla Nikon Zf che potrebbe tranquillamente essere la sua destinazione a 28mm a 400mm e ancora a 28mm E qui, per finire, alcune immagini di repertorio, più dettagliate (focus stacking della Zf su treppiedi Manfrotto) *** Complessivamente le prime impressioni sono positive. A condizione che le aspettative siano allineate a quelle rivolte ad un superzoom - che sia questo o il pariclasse 24-200 - ovverosia un obiettivo di compromesso con una eccezionale escursione focale, una luminosità massima relativa (molto) contenuta e prestazioni ottiche indotte da queste considerazioni. Insomma non lo prenderemmo in considerazione come alternativa al più prestante Nikkor Z 24-120/4 che, giustamente, è di classe S, più qualificato per fotografia di elevato livello. Ma per tutte le situazioni in cui - in pieno sole o con il flash - si debba o si voglia fotografare qualsiasi cosa senza mai cambiare ottica. Immaginiamoci ad un rally, oppure ai bordi di una pista di motocross dove si deve passare dal primissimo piano alla panoramica, senza poter cambiare mai obiettivo anche per proteggere la fotocamera da polvere, terra sollevata dai veicoli, schizzi e fango. Avendo peraltro un obiettivo "a perdere" molto meno costoso di un 100-400 o di una coppia 70-200+400mm da usare necessariamente con due corpi macchina (e costi/ingombri/pesi inerenti). O per i reporter di vacanze, viaggi ed escursioni, che con un obiettivo relativamente compatto, magari semplicemente accoppiato con un fisso luminoso (tipo 20 o 35mm f/1.8) possano affrontare qualsiasi situazione, anche ad un safari o in cima al mondo (sia Artico o Antartide che voi vogliate). Non è chiaramente un obiettivo progettato per resistere a condizioni climatiche estreme, ma finora non abbiamo riscontrato problemi con nessun Nikkor anche con pioggia o umidità o vicino a specchi d'acqua, anche nel recente passato. Il proprietario di questo obiettivo, comunque, saprà regolarsi per il meglio. Di fatto l'obiettivo ha anelli di tenuta per polvere e umidità, come di consueto per Nikon il progetto nasce da uno schema piuttosto complesso con sfoggio di lenti speciali e sfruttando tutte le possibilità dell'ampio attacco Nikkor Z. Già dalle prime immagini, abbiamo la conferma di quanto questi nuovi Nikkor Z, anche in queste configurazioni estreme che sulle reflex avremmo guardato con sospetto, si discostino dai superzoom precedenti. Nitidezza, colori, assenza di difetti ottici evidenti, capacità di adattarsi allo stile fotografico di ognuno, sono di tutta soddisfazione. La piccola differenza tra gli MTF a 28 e a 400mm del resto parla da sola il resto lo fanno, certamente, le correzioni automatiche delle Nikon Z. Naturalmente sin da subito ci si dovrà confrontare con la scarsa luminosità del progetto, obbligatoria per contenere pesi e dimensioni. Qui abbiamo uno scatto in ombra, in una giornata di sole, che pur a soli 1/400'' di tempo di scatto, ha richiesto di salire a 6400 ISO nessun problema per la Nikon Zf che a queste sensibilità esibisce poco rumore. Ma il fotografo ne tenga conto, perché già a 125mm l'obiettivo apre a solo f/6.7 In particolare, ecco le luminosità alle focali principali : 28mm : f/4 35mm : f/4.2 50mm : f/5.6 70mm : f/6 105mm : f/6.3 200-400mm: f/8 perdendo quindi a 200mm 2/3 di stop rispetto al più luminoso 24-200mm. Ma tolto questo aspetto, importante ma già evidenziato dal progetto e cui ci si dovrà confrontare prima dell'oculato acquisto, vogliamo sottolineare ancora le qualità di elevata flessibilità di questo oggetto che sostituisce, da solo, un intero corredo. quasi macro per le distanze minime in gioco molto ridotte (qui a 360mm e circa un metro e mezzo di distanza) paesaggistiche alla focale minima (qui a 28mm, f/8 su Nikon Z8, profilo colore specifico della fotocamera) da "caccia fotografica" senza muoversi dal punto di ripresa, semplicemente cambiando visuale e portando lo zoom a 400mm (f/8, 1/1600'', ISO 500 in formato DX della Nikon Z8 per 20.2 megapixel, riconoscimento automatico dell'occhio degli uccelli) Insomma, abbiamo uno zoom 14.2x, che pesa solo 725grammi, è appena più grande del già compatto 24-200 (e quindi grande circa quanto il 24-120/4) essendo lungo a riposo solo 14cm. Ben stabilizzato (anche se a mirino si vede spesso ballare l'immagine : ma ci sta). Che mette a fuoco a distanze minime tra 20cm e 120cm (50cm a 50mm) che si permette un diaframma a 9 lamelle (e lo sfuocato in fondo non è male). Ha uno schema ottico complesso 21 elementi in 15 gruppi (inclusi 4 elementi ED e 3 elementi asferici) ed è costruito in linea con le aspettative. Nel video è eccellente, forse più che in foto (e anche in questo caso, la modalità DX della ripresa, permette di avere filmati -da 2K a 8K a seconda della fotocamera usata - con una escursione focale che certi cineasti si sognano) anche a mano libera, non perde il fuoco e segue i soggetti con agilità. L'autofocus non è da primato ma adeguato alle necessità. Meglio tenere tempi più veloci del necessario per soggetti molto rapidi. Da verificare la variazione focale al variare della messa a fuoco, sia in video che in foto, ma questo sarà oggetto di ulteriori approfondimenti di cui vi renderemo conto prossimamente. Per ora abbiamo messo qualche foto in galleria, pregando come sempre, i fortunati acquirenti di questo obiettivo, di non farci mancare i loro scatti e le loro impressioni su questa nuova proposta Nikon di cui noi ci sentiamo già ragionevolmente soddisfatti.
    19 punti
  2. Arcipelago Raja Ampat quella segnata in rosso è l'isoletta dove mi trovavo. Isola di Wai Un viaggio indimenticabile e spero di ritornare, ho lasciato tanti scatti ancora da fare, tante albe e tramonti immerso in quel mare che nonostante tutto resiste alla mano dell'uomo. La base è una piccola isola Palau Wai , di appena due KM di perimetro, molto piccola ma accogliente con una spiaggia di sabbia bianchissima, appena quel che serve per vivere in una dimensione totalmente a contatto con la natura, da qui ogni mattina si parte per le escursioni sopra e sotto il mare. Un paradiso si proprio un paradiso terrestre incontaminato a cavallo dell'equatore siamo a Nord-ovest dell'isola della nuova Guinea e fa parte della provincia della Papua Occidentale. RAJA AMPAT (che significa 4 re), è un arcipelago costituito da più di 1600 isole quasi tutte disabitate, del tutto sconosciuto al turismo di massa. Isole ammantate dalla giungla, clima tropicale, sabbia bianchissima, mare cristallino, fondali intatti, barriera corallina tra le più belle del mondo, lagune nascoste, in una solo immersione sono state fotografate ben 374 specie diverse di pesci, una biodiversità incredibile. Banchi di barracuda, carangidi, pesci pipistrello e lutiani convivono con tartarughe liuto (nidificano da ottobre a dicembre), pesci fucilieri, razze, squali epaulette, pesci pappagallo e cernie assieme a tanti altri pesci attratti dai coralli. Dagli ambientalisti Raja Ampat è stata definita 'fabbrica di specie', la capitale mondiale della biodiversità. Ospita 1459 specie di pesci e oltre 550 coralli duri (più del 75% del totale del mondo). Da qui le correnti trasportano le larve dei coralli fino all’Oceano Indiano e al Pacifico, permettendo di ripopolare altre barriere. Un vero paradiso per la fotografia naturalistica e subacquea . Nikon 800E … Nikon 8-15, Nikon 105 micro, Nikon d 60 macro, custodia Isotta
    19 punti
  3. Era da un po' di tempo che volevo capire cosa fosse meglio per la "mia" caccia vagante in valle e dunque li ho portati tutti e tre, il lungo (800mm f6,3) il corto (600mm f6,3) e il pacioccone (180-600mm f6,3) alla fine ho avuto conferma delle tre cose che avevo pensato in precedenza! 1) che conoscendomi avrei quasi sempre avuto in mano l'ottica sbagliata nel momento giusto! 2) che per la poca confidenza delle nostre specie l'obiettivo più lungo è il più adatto nella maggioranza dei casi 3) il 600mm f6,3 è un piacere da usare per la sua velocità di puntamento in ambienti particolari (barca) o angusti ma non ti da gli ingrandimenti dell'800mm 180-600 focale 380mm t1/2000 f6,3 ISO560 600mm f6,3 t1/2000 ISO 220 800mm f6,3 t1/2500 ISO 800 Purtroppo il difetto principale delle lenti di fresnel è lo sfocato duro ma sopratutto la dispersione della luce nei riflessi, ecco un esempio Tuttavia con la funzione sfocatura di Adobe Camera Raw si riesce ad attenuare molto l'effetto
    11 punti
  4. Viltrox 16/1.8 AF per Nikon Z a fine aprile? Qui su Nikon Zfc ( ma l'obiettivo é full frame).
    8 punti
  5. Timido tentativo di uscire dalla confort zone e scattare qualche "ritratto"...
    7 punti
  6. La penso così: un primato per Nikon in relazione al rapporto tra compattezza ed escursione focale. Il primo zoom Z-mount compatto che ci porta i 300mm (se pur soltanto ad f/8) che è la focale tele più trascurata fin qui da Nikon sulla nuova baionetta. Certamente un interessante obiettivo da viaggio, in luoghi dove il vantaggio di un all in one superi quello della scarsa luminosità a quasi tutte le focali. La brillantezza dei colori delle foto di Mauro mi fa pensare al mio 24-200 che continua a interessarmi di più, soprattutto per i 24mm disponibili
    6 punti
  7. Segnaliamo per curiosità, come ProGrade, a distanza di qualche mese dall'annuncio, apparentemente abbia fatto un downgrade delle prestazioni promesse da questa linea di schede CF4, abbassando il valore promesso di velocità di scrittura da 2400 MB/s a 850 MB/s le schede da noi acquistate riportavano 3400 MB/s in lettura e 2400 MB/s in scrittura. Adesso la velocità di scrittura "sostenuta" viene indicata in un più ragionevole 850 MB/s in linea con le nostre misurazioni effettive in sede di test. Cordialmente.
    6 punti
  8. Voigtlander Nokton 75/1.5 per Nikon Z
    6 punti
  9. Nikon completa l'acquisizione del produttore statunitense di fotocamere cinematografiche RED.com, LLC 12 aprile 2024 Nikon Corporation (Nikon) annuncia che a partire dall'8 aprile ha acquisito con successo il 100% degli eccezionali interessi associativi di RED.com, LLC (RED), che offre rivoluzionarie fotocamere cinematografiche digitali e tecnologie pluripremiate. Dopo che RED è diventata una consociata interamente controllata, il presidente di RED Jarred Land è diventato uno stretto consigliere dell'azienda, insieme al fondatore di RED James Jannard. Keiji Oishi, della Imaging Business Unit di Nikon, ha assunto il ruolo di CEO e Tommy Rios, Vicepresidente esecutivo di RED, è passato al ruolo di Co-CEO. "Dare il benvenuto nella famiglia Nikon a RED, un'azienda all'avanguardia nella tecnologia innovativa, espanderà sicuramente le possibilità di espressione dell'immagine e delizierà ulteriormente il mercato con la sua innovazione", commenta Hiroyuki Ikegami, Vicepresidente esecutivo e Direttore generale della Business Unit Imaging di Nikon. "Il nostro obiettivo è unire il meglio di entrambe le aziende e lavorare insieme per sviluppare prodotti nuovi e distintivi e far sì che il marchio rimanga la scelta per gli appassionati di Nikon e RED, e possibilmente raggiungere un pubblico ancora più ampio." "Credo che la mia missione come rappresentante di RED sia quella di sviluppare il mercato in modo da rispettare le culture aziendali di RED e Nikon", afferma Keiji Oishi, CEO di RED. “Puoi guardare avanti allo sviluppo futuro dei prodotti RED che mireranno a soddisfare e superare le aspettative dei cineasti di tutto il mondo”. "Siamo i pionieri della cinematografia digitale e la sinergia con Nikon non potrà che aiutarci a continuare ad evolverci", afferma il co-CEO di RED Tommy Rios. “Continueremo a fornire una tecnologia all'avanguardia che nessuno ha mai visto prima. Rimaniamo impegnati a lavorare insieme ai concessionari RED in tutto il mondo”. Il neo nominato consigliere di RED, James Jannard, commenta: “È un momento di orgoglio per me vedere RED, un marchio che coltivo con passione da oltre 20 anni, ottenere l'opportunità di raggiungere nuovi traguardi con l'aiuto di Nikon, un'azienda che ho anche l'amore." Il consigliere di RED Jarred Land ha condiviso il suo entusiasmo, affermando: "Entrando a far parte della famiglia Nikon, un'azienda nota per la tecnologia avanzata coltivata nel corso di molti anni, sono fiducioso che RED porterà una nuova era al cinema digitale professionale". mercato delle fotocamere. È un onore far parte di questo nuovo capitolo”. Non ci saranno modifiche all'attuale linea di prodotti, ai partner e al rapporto con i rivenditori di RED. RED continuerà a supportare le proprie politiche con garanzie, servizi di riparazione, assistenza clienti e supporto generale del prodotto. Nikon e RED uniranno i punti di forza di entrambe le società per sviluppare prodotti distintivi, sfruttando al tempo stesso le basi aziendali e le reti di entrambe le società per espandere il mercato in rapida crescita delle fotocamere cinematografiche digitali professionali.
    6 punti
  10. Spero di essere riuscito a trasmettere con questo articolo il senso della capacità di Nikon, nel periodo più incerto della sua Storia, dopo la rifondazione postbellica, quello del passaggio da telemetro a reflex, unitamente alla commercializzazione di una quantità di ottiche degne di una slogatura della mandibola da stupore. Probabilmente oggi, in tempi di gigantismo, dove qualità sembra essere diventato sinonimo di grandi dimensioni, sfugge il contenuto rivoluzionario che, sacrificando un sistema conosciuto ed apprezzato, ha portato questo Marchio a diventare il Riferimento nella produzione di apparecchiature fotografiche per lungo tempo nei decenni successivi. Fino alla rivoluzione attuale del secondo passaggio epocale, sessant'anni dopo, con l'abbandono di F per Z. Pietre miliari...
    5 punti
  11. 5 punti
  12. Ho trovato navigando sul web questa zona del sito istituzionale che non si limita alla sezione oggetto di questo articolo, la quale però rappresenta a mio avviso il fulcro del racconto. Vi troverete (è un work in progress) storie a puntate, ognuna dedicata a singole creazioni della Casa giapponese più fascinosa, riguardante ognuna un obiettivo dei mille e più fabbricati col marchio NIKKOR. E comincia pressappoco così: La storia di Nikon è anche quella degli obiettivi NIKKOR Questo storytelling ci mostrerà storie affascinanti sulla progettazione e la produzione di obiettivi si comincia il viaggio da qui troverete ad ogni numero la storia dell'obiettivo corrispondente, spesso con notazioni personali e tecniche di grande importanza, cui poter attingere ogni volta che si desideri saperne di più al riguardo. Non vi spaventate (come è capitato a me ) dell'obiettivo al n.83 che è il racconto più recente che abbiano scritto: le storie sono in ordine sparso, alternano obiettivi di epoche differenti, non c'è un ordine cronologico e ciò rende ancora più affascinante il ...viaggio, proprio come nelle orientali novelle delle Mille ed una notte. Cliccate in basso a sx nella pagina linkata il tasto "view all" e...godetevi questi NIKKOR TALES...
    4 punti
  13. Il mio primo articolo nella sezione dedicata ai progetti ottici Nippon Kogaku / Nikkor, l'ho meditato parecchio e poi ho scelto questo obiettivo, per i seguenti motivi è un obiettivo di quelli che hanno conferito il primato che vanta Nikon è uscito praticamente in contemporanea per rangefinder e reflex nel 1959, l'anno della transizione da un sistema ad un altro: indice del fatto che Nikon non nega mai eccellenza a nessuno dei suoi clienti, anche quando sa di compiere passi epocali è un superwide e per giunta del mio angolo di campo preferito rappresenta la voglia di stupire gli astanti: qualunque fosse allora il corredo che utilizzassero. Il prezzo di presentazione poi, era davvero inarrivabile per alcun tedesco dell'epoca, gli unici che potessero pensare di eguagliarlo. somiglia per molte di queste cose ed altre ancora alla situazione attuale di transizione da reflex a mirrorless. 92° di angolo di campo per il primatista dei Nikkor wide che vi presento nel mio primo articolo su questo Club: il Nippon Kogaku Nikkor-O 2,1cm f/4 8 lenti in 6 gruppi con schema fortemente simmetrico, 210 grammi e fuoco minimo a 90cm ossia 3 piedi, come indicato sulla scala delle distanze. Seriali a partire dal #220111, presentato nel giugno 1959 sulle Nikon a telemetro dell'ultima generazione, le S3 e S4 prima di essere immediatamente trasferito anche sulle neonate reflex Nikon F nell'ottobre dello stesso anno dotato di mirino e paraluce dedicato... ed il mirino aggiuntivo ... perchè si trattava del primo ultrawide Nikkor, dotato di schema tradizionale, non ancora retrofocus, per cui necessariamente distanziato per offrire piena copertura al formato 24x36 attraverso un tubo di prolunga che necessitava pertanto il mantenimento dello specchio sollevato, attraverso l'apposito comando sulla Nikon F rendendo pertanto necessario il mirino separato, da collocare sulla rotella di riavvolgimento film e trasformando nuovamente in mirrorless la prima reflex Nikon della Storia di questo marchio...😁 Differenze nulle tra la versione RF e quella reflex: cromata la ghiera filtri da 43mm di diametro delle versioni per telemetro e nera quella per reflex da 52mm, inoltre una leggerissima maggiore lunghezza del tubo di prolunga della versione reflex, che portava la lente posteriore quasi a contatto con le tendine dell'otturatore e pertanto anche al piano pellicola (che qui riesco a mostrarvi, grazie alla posa T dell'otturatore, alla quale ho bloccato le tendine della mia più vissuta ed ammaccata Nikon F delle due che posseggo) Insomma...non vi ricorda la vicinanza della lente posteriore dei nuovissimi Nikon S per le appena presentate mirrorless Nikon Z ? 💡 Compattissimo, molto più che superslim, un primato anche questo, tanto quanto difficilissimo da montare sulla baionetta F, per l'esigenza di far collimare la sottilissima ghiera delle distanze con l'indice di riferimento, ruotato di 60° in senso orario, (rispetto la posizione centrale degli altri obiettivi Nikkor) Solo la ghiera dei diaframmi è facile da maneggiare a patto di non indossare guanti o di...non avere mani da carpentiere, ma stupisce il progetto di ingombro minimo per un obiettivo così sofisticato per il periodo, durante il quale fu realizzata anche una terza versione (contando per prima quella RF) del 1965 con SN da #225001 lievemente modificata sulla parte posteriore del tubo per potersi agevolmente adattare anche alle sopraggiunte Nikkormat. Il mio 2,1/4 appartiene alla prima serie per reflex, mentre il mirino è della terza serie, caratterizzato dalla staffa di ancoraggio in metallo cromato invece che in plastica nera, come nelle prime versioni porta la focale in cm dell'obiettivo incisa sul tetto e copre agevolmente i 92° del suo angolo di campo, costringendo ovviamente ad una stima della distanza di ripresa ben compensata dall'elevatissima profondità di campo anche a tutta apertura di questo prodigio Nikkor, il cui prezzo di commercializzazione non fu neanche troppo alto: 200 US $ rispetto i 170 US$di un 5,0/1,4 o i 125US$ di uno standard 5,0cm f/2 Non me ne separerò mai ! Max Aquila photo (C) per Nikonland 2018
    4 punti
  14. Purtroppo devo concordare con Valerio...concerti, mostre, stadi stesso "calderone" : cellulare si ( non possono vietarti di essere social/connesso/raggiungibile ) ma fotocamere no ( sono profesisonali ); poi si apre un lungo discorso sui diritti, copyright ecc ecc, ma allora "o tutti o nessuno" ! A me ad un concerto al Forum di Assago hanno fatto lasciare all'ingresso la batteria della Z50 per renderla inerte in quanto "professionale" ( che poi potevo averne altre 4 in tasca come i tappi per le bottigliette ) e a fianco a noi c'era una sfilza di iphone23proplusmax o cinesate da 200mpixel su 3mm di sensore...
    4 punti
  15. Il 13 aprile è partita alle 8.30 dal piazzale Michelangelo a Firenze, la terza edizione del Circuito Stradale del Mugello, secondo appuntamento del Campionato Italiano Grandi Eventi 2024, che si snoda fra il capoluogo fiorentino, il Chianti e si conclude il 14 aprile all’Autodromo del Mugello, dopo aver percorso parte del circuito storico. Anche quest’anno ho scelto le strade del Chianti per vedere il passaggio dei sessanta equipaggi che si sono dati battaglia a suon di cronometro per accaparrarsi la vittoria, che ha premiato l’equipaggio Alberto e Federico Riboldi su Fiat 508C del 1937 della Franciacorta Motori (foto seguenti). Quest’anno mi sono appostato fra due curve che tagliano i boschi prima di arrivare al Castello di Albola (splendida fattoria nei pressi di Radda in Chianti), dove iniziano i meravigliosi vigneti del Chianti Classico. L’edizione di quest’anno a mio modesto parere, mi è sembrata un po’ più povera rispetto agli anni scorsi, nonostante la presenza dei migliori regolaristi a livello nazionale. Quello che è mancato è il contorno di auto dei “gentleman driver” che si iscrivono, ma poi fanno solo passerella, tuttavia è stato sempre un passaggio di auto interessante da vedere. Di seguito posto le foto delle vetture più significative, tutte scattate con una Nikon Z 8 ed il 24-120/4. Fiat 514S del 1930 – Fontanella Gian Mario/Covelli Annamaria – 6° classificati Fiat 514S del 1930 – Fontanella Gian Mario/Covelli Annamaria – 6° classificati Fiat 508C del 1938 – Passanante Mario/Molgora Alessandro – 2° classificati Lancia Ardea del 1941 – Moceri Giovanni/Dicembre Valeria - 4° classificati Lancia Ardea del 1941 – Moceri Giovanni/Dicembre Valeria - 4° classificati Lancia Lambda Spider Casaro del 1928 – Beccalossi Carlo/Marchionni Marzia Lancia Lambda Spider Casaro del 1928 – Beccalossi Carlo/Marchionni Marzia Lancia Lambda Spider Casaro del 1929 – Sisti Sergio/Gualandi Anna – 8° classificati Lancia Lambda Spider Casaro del 1929 – Sisti Sergio/Gualandi Anna – 8° classificati Bugatti T. 37 del 1929 – Miatto Roberto/Borchia David Bugatti T. 37 del 1929 – Miatto Roberto/Borchia David Fiat 508C del 1937 – Crugnola Roberto/Mentasti Annalisa 3° classificati Fiat 508C del 1937 – Crugnola Roberto/Mentasti Annalisa 3° classificati Fiat Balilla Spider Sport 508S “Coppa d’Oro” del 1933 auto già presente nel 2022 con un equipaggio femminile (Bussolati/Rotundo) e quest’anno, portata in gara da due maschietti di cui non si conoscono le generalità, in quanto non trasmesse negli elenchi forniti dall’organizzazione e neppure presenti fra i classificati. Fiat Balilla Spider Sport 508S “Coppa d’Oro” del 1933 Fiat 1100/103 del 1953 – Lui Luciano/Pizzi Paolo Alfa Romeo Giulietta Spider del 1957 – Soldo Giovanni/Messina Sabrina Morris Cooper S del 1968 – Pighi Giovanni/Cocca Anita Porsche 356 A Speedster del 1956 – Virdis Alessandro/Giordo Silvia Fiat 1300 del 1963 – Tattini Alberto/Sciolti Rossella Porsche 356 C del 1964 – Lambruschini Giorgio/Mancini Alessandro Innocenti Mini Cooper del 1973 – Converso Dario/Ameglio Federica Lancia Aurelia B20 GT del 1954 – Axel P. e Tatjana Assmus Lancia Lambda del 1928 – Massimo e Lapo Ermini – vincitore della Coppa Gentleman Fiat 508C del 1937 – Zanasi Massimo/Corneliani Corrado – 7° classificati BMW 328 del 1939 – John e Julie Herlihy BMW 328 del 1939 – John e Julie Herlihy Alfa Romeo 1900 CSS Touring del 1954 – Rogiers Raf/Reekmans Kurt Ford Anglia del 1962 – Aiello Alessandro/Buccioni Elisa Ferrari 250 Testa Rossa del 1958 – Paul e Olivier Schouwenburg Ferrari 250 Testa Rossa del 1958 – Paul e Olivier Schouwenburg Austin Healey 100/4 BN2 del 1956 – Chiarini Maurizio/Vancini Roberto Fiat 124 Sport Spider del 1972 – Paoli Stefano/Ricci Alessandro Fiat 124 Sport Spider del 1972 – Paoli Stefano/Ricci Alessandro Porsche 356C del 1964 – Ratti Michele/Lastrucci Gianpaolo Porsche 924 Turbo del 1983 – Notaras Polykarpos/Christopoulus Petros Ferrari 308 GTS del 1984 – Paolo e Francesco Prandini Steyr Puch 650 T del 1962 – Giacinti Roberto/Campatelli Serena Ferrari 208 GTS Turbo (1988) – Castello Aldo/Pascal Maria Teresa Di seguito ci sono le vetture nuove o seminuove che partecipano al "Tributo Circuito Stradale del Mugello". Porsche Carrera 4S del 1996 – Vania Parolaro e Ornella Pietropaolo – Vincitrici della Coppa delle Dame Ferrari 488 GTB del 2017 – Vergamini Fabio/Fabrizi Lisa – 2° classificati Ferrari 488 GTB del 2017 – Vergamini Fabio/Fabrizi Lisa – 2° classificati Ferrari 812 Superfast del 2018 – Mozzi Giordano/Giusti Marco – 1° classificati Ferrari 812 Superfast del 2018 – Mozzi Giordano/Giusti Marco – 1° classificati Porsche 911 Dakar del 2023 – Medaer Raf/Jans Anne-Mieke Ferrari F12 del 2013 – Eitel e Lorenzo Monaco – Vincitori della coppa Media del Tributo Ferrari 296 GTB del 2023 – Binder Frank/Van Zeujlen Bastaan – Primi fra gli equipaggi stranieri Ferrari 458 S del 2015 – Mancinelli Graziano/Barbieri Silvia Claudia Porsche 718 Spider del 2021 – Eichhorn Einz Jurgen/Wirth Michael Adesso non resta che attendere la prossima edizione della Mille Miglia Storica prevista per la metà di giugno, dove i partecipanti saranno molto più numerosi e con una notevole varietà di auto interessantissime.
    4 punti
  16. La spiegazione è molto più prosaica. Si tratta di una promozione tipo "campagna a premi". Basta leggere il regolamento (---> QUI <---) con tanto di intervento notarile. Uno sconto diretto sarebbe tutto un altro paio di maniche e, anche se temporaneo, avrebbe altro impatto contabile e fiscale. Fatto così, costa semplicemente di meno e detto costo è quantificato nel suo massimo importo possibile ad inizio campagna (30 pezzi, circa 30.000 euro). Certo anche io penso che i battery grip non siano andati a ruba e che l'FTZ oramai sia un oggetto che chi ce l'ha, ce l'ha, mentre gli altri non sono più interessati. Ma è un'offerta strutturata così, prendere o lasciare. Chiariti gli aspetti che muovono il venditore, sul lato dell'acquirente, nessuno è obbligato ad aderire se non è interessato, vero ? E' evidente che ci saranno (tante) altre campagne promozionali nei mesi e anni a venire su tutti i prodotti maturi.
    4 punti
  17. 4 punti
  18. quando si parla di tempo matto...al mattino clima estivo al pomeriggio spunta pure la neve.....
    4 punti
  19. 14 Incredulità (Iron Mais) 10/06/2016 D800 Sigma ART 24-105 f4 15 La Grazia 28/05/2019 D850 Nikkor AFS VR 70-200 f4 16 Lo sciabolatore Anasiz 22/07/2023 Z8 Nikkor Z 24-120 f4 S
    4 punti
  20. I cancelli della base di Istrana di venerdì 5 aprile sono stati aperti per la cerimonia dell’addio all’AMX, che lascia definitivamente l’Aeronautica Militare dopo 35 anni di servizio (1989), e dopo aver volato per la prima volta nel maggio del 1984. L’AMX è stato un progetto congiunto tra Italia e Brasile, che ha coinvolto, all'epoca, tre aziende: Aeritalia, Aermacchi ed Embraer, ed è stato impiegato dalle aeronautiche militari di Italia e Brasile. E’ stato prodotto in più di 200 esemplari in versione monoposto per l’impiego operativo - nei ruoli bombardamento e ricognizione - e biposto per l’addestramento. La sua storia è iniziata proprio nella base di Istrana, dove il primo esemplare fu assegnato nel 1989 al 103esimo Gruppo Volo. Il velivolo AMX ha operato in diversi teatri operativi all'estero ma ha dato un contributo importante anche in ambito nazionale, dov'è stato utilizzato in missioni di ricognizione fotografica in casi di emergenze e pubbliche calamità e a supporto di operazioni di contrasto ad attività illecite sul territorio. A lui sono stati attribuiti due nomignoli nel corso della sua vita: Ghibli per la Forza Armata e “Topone” per chi è stato a contatto con lui. Uno di questi è stato Alessandro Floriani che ha volato sull'AMX per quasi 7 anni (dal (dal 1998 al 2005) come pilota da combattimento e come istruttore di tattiche operative. Durante il viaggio in pullman verso Istrana e ritorno, ha rammentato alcuni aneddoti del periodo in cui lo pilotava e con commozione ha ricordato l'incidente del 2001 nel quale perse la vita il Colonnello Davide Franceschetti, suo amico e capopattuglia. A farci compagnia, oltre ad Alessandro, c'erano anche una trentina di dipendenti dell'ex Aermacchi, ora Leonardo, che ci hanno invece raccontato delle loro esperienze sui modelli iniziali dell'AMX e sui successivi adeguamenti ed aggiornamenti. Purtroppo il mio invito per la tribuna d'onore è andato smarrito e quindi sono rimasto a terra e oltremodo lontano dallo speaker che raccontava cosa stava accadendo. Non mi è ancora capitato di fotografare una manifestazione a favore di luce ed anche questa volta non è stato differente, inoltre la giornata era un misto di nuvole con un sole pallido che si palesava ad intermittenza. Non mi è dato sapere a questo punto se fosse a causa della meteorologia che la PAN ha volato con soli 4 aerei ma era la festa dell'AMX e quindi ho deciso di dedicare questo spazio a lui, per quanto mi è stato possibile, vista la mia posizione alquanto disagiata. Oltre a qualche passaggio dedicato in esclusiva ai 5 AMX, ce ne sono stati un paio in parata, con i quattro aerei della PAN e con i successori dell'AMX stesso, un Tornado, un Eurofighter e un F35 L’Aeronautica Militare ha voluto celebrare questa giornata con un aereo commemorativo per l’evento del phase-out come si usa chiamare in gergo tecnico questa fase e non poteva mancare la versione con una livrea speciale. Sulla deriva sono presenti un pilota che saluta al fregio avvolto dal tricolore, elementi che contraddistinguono l’#AeronauticaMilitare, e la frase “Volatus ad astra, memoria in aeternum”. Dietro la cabina di pilotaggio, sulla fusoliera, sono raffigurati una bussola e un mondo stilizzato a rappresentare il contributo nelle missioni dentro e fuori dai confini nazionali. Infine, sul muso troviamo l’araldica della Forza Armata. Per tutta la manifestazione non c'è stato il ritmo frenetico di un airshow e del resto non lo era! Infine un ultimo passaggio in parata per la pattuglia AMX e poi l'atterraggio. A volare per l'ultima volta sull'AMX anche il Capo di Stato Maggiore dell'Aeronautica Generale di Squadra Aerea Luca Goretti e il Comandante del 51° Stormo Emanuele Chiadroni (il quinto della fila) Alla cerimonia d'addio hanno preso parte oltre diecimila persone e, come affermato dal Generale Goretti, dopo 35 anni di onorato servizio, può ora "godersi la pensione".
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  21. Se non riesco io con la mia passione nikonista, ecco come viene raccontato questo eccezionale wide da Nikon stessa, alla pagina n.1 dei racconti delle Mille ed una Notte Nikkor che vi ho suggerito qui: Eccovelo qui Qui di seguito una traduzione elementare dal testo... leggetelo e capirete qualcosa di più di un progettista giapponese, di ciò che ci si aspetta nel nostro mondo occidentale...
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  22. Sarebbe da pazzi solo comprarlo e poi non avere l’occasione di usarlo Per il resto andrà bene con tutto (se c’è il sole)
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  23. Oggi dopo essermi preventivamente informato , presso la pagina web ufficiale , sono andato a visitare una mostra a Padova , da Monet a Mattisse , sul sito erano specificati divieti e azioni permesse , tra le quali si poteva anche fotografare , e allora armato della mia attrezzatura , mi sono diretto ala mostra , borsa a tracolla evidente e voglia di fare qualche scatto , che puntualmente ho cominciato a fare , senza flash ovviamente , dopo una decina di scatti vengo fermato , non si possono utilizzare macchine fotografiche , ma cellulari si , chiedo il motivo , ed ovviamente ottengo risposte poco coerenti , sia da chi mi ha fermato e sia da altri collaboratori , all' uscita ovviamente ho fatto presente il tutto , e la prima risposta è stata , ma non ha il cellulare ? si ma voglio usare la mia reflex , visto che non era vietato , ho chiesto di rendere le informazioni in merito giuste, affinchè qualche altro appassionato non incorra nello stesso problema.
    3 punti
  24. Andrea, hai tutta la mia comprensione, ma ti DEVO dire: arrenditi
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  25. Intervista al NAB a Keiji Oishi, capo di Nikon Imaging che adesso è anche il nuovo CEO di RED. “Abbiamo anche iniziato a considerare gli obiettivi Nikkor per il cinema. Stiamo valutando attivamente lo sviluppo di obiettivi richiesti nel mercato cinematografico" "Siamo consapevoli che molti [clienti di fotocamere cinematografiche] utilizzano gli obiettivi [legacy] Nikon (obiettivi con attacco F) [e che] si stanno convertendo agli attacchi PL", continua, indicando che l'azienda sa che Nikon offre valore obiettivi per l'uso nelle applicazioni cinematografiche anche oggi. Parlando della percezione secondo cui Nikon attualmente non supporta le macchine da ripresa con molte opzioni di obiettivi, Oishi afferma che la società ritiene che molte delle sue attuali opzioni siano eccellenti per la produzione video. "La serie di obiettivi a focale fissa f/1.8 ha un bilanciamento del colore unificato per una post-produzione fluida e dimensioni unificate consentono cambi di obiettivo fluidi e un facile utilizzo sul campo". "Anche il Plena 135mm f/1.8 è una buona scelta per ritratti impressionanti, così come il 100-400mm f/4.5-5.6 VR S perché è dotato della tecnologia Inner Balance che riduce la regolazione del bilanciamento quando si zooma su un treppiede." "Lo sviluppo di una fotocamera digitale professionale con le competenze di entrambe le società inizierà [ora], ma ci vorranno alcuni anni per averla" “Manterremo il supporto RF. Una fotocamera RED con attacco Z non sarà disponibile per un po'. Quindi puoi acquistare comodamente la formazione attuale” “Non abbiamo alcun piano per cambiare il rapporto con i clienti, i rivenditori di RED o qualunque cosa qualcuno abbia fatto con RED fino a questo punto. Ci concentriamo sulla cosa più importante: i clienti. Quindi manterremo la stessa esperienza che si aspettano, come garanzia, servizio clienti, struttura e tutto ciò che riguarda il prodotto. Vogliamo mantenere l’intera esperienza del cliente così com’è”. Più o meno è quanto si sente dichiarare ogni volta che c'è una acquisizione. Ma già il fatto che abbiano messo una figura apicale della business unit imaging di Nikon a capo di RED, dice chiaramente quanto sia strategica per Nikon questa acquisizione. E' improbabile che non la sfrutteranno nel migliore dei modi. Aspettiamoci abbastanza presto una linea di Nikkor di categoria Cine.
    3 punti
  26. Giuseppe, Egidio, grazie per i vostri commenti, articolati e di buon senso!! Ne farò tesoro sicuramente...ora è da capire quando mi ricapiterà di uscire di nuovo dalla confort zone!!! E per non smentire la mia indole da cartolinaro domenica mattina ho subito rimediato..
    3 punti
  27. Già in prevendita in Giappone Viltrox AF 40mm f/2.5 per Nikon Z (full frame) L'obiettivo Viiltrox AF 40mm f/2.5 Z combina una lunghezza focale unica con un'apertura ragionevolmente veloce. Il motore passo-passo STM integrato consente prestazioni di messa a fuoco automatica veloci e silenziose. Questo obiettivo leggero è perfetto per la fotografia di tutti i giorni, ma è adatto anche per la fotografia di ritratto. Il design ottico include più elementi di lenti di alta qualità per ridurre le aberrazioni ottiche e migliorare la qualità complessiva dell'immagine. specifica 1 elemento ED, 1 elemento asferico e 3 elementi HR migliorano la chiarezza dell'immagine e riducono le aberrazioni ottiche Obiettivo 6 gruppi 10 elementi Supporta la trasmissione dei dati EXIF Lunghezza focale minima: 1,1' Filettatura del filtro da 52 mm Diaframma a 7 lamelle 23.700 Yen sono 144 euro (senza tasse). In Italia si annuncia intorno ai 165 euro. C'è già un test di Robin Wong (qui)
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  28. Cambia piuttosto la macchina e regalati una D7500 usata oppure anche una 7200 La 3100 non merita un bello zoom come il 10-20 afp I regali non si cambiano....
    3 punti
  29. 3 punti
  30. Firmware 2024-04-16 Firmware COOLPIX P1000 Versione 1.7 2024-04-16 Firmware COOLPIX P950 Versione 1.5
    2 punti
  31. Spettacolare non rende l'idea. Da rifarsi gli occhi. Per me che sono un profano della fotosub ammirare certi scatti è sempre una nuova esperienza. E in verità non sapevo neanche dell'esistenza delle isole Raja Ampat, ma ora so anche che sono un luogo incantevole. Adoro il mare e non potrei vivere senza, credo che poterlo fotografare standoci dentro generi emozioni difficili da raccontare. Le foto che hai prodotto sono magnifiche, un ottimo lavoro. Grazie per la condivisione e per avermi fatto conoscere quest'angolo di mondo.
    2 punti
  32. Buongiorno, si, purtroppo la Nikon D3100 non è compatibile con obiettivi con motore elettrico stepper AF-P. La lista delle fotocamere Nikon compatibili con gli obiettivi AF-P è la seguente : D6, D5 , Df , D850 , D810 , D780, D750 , D610 , D600 , D500 , D7500 , D7200 , D7100 , D5600 , D5500 , D5300 , D3400 e D3300 e tutte con il firmware più recente. La Nikon D3100 é del settembre 2010 e anche se perfettamente funzionante, va considerata obsoleta. Cordialmente.
    2 punti
  33. Confermo. Nikon Z6 con ultimo firmware disponibile. Se imposto "Silent Photography" ON nel menu, l'impostazione rimane anche se spengo la macchina....
    2 punti
  34. Possiedo la Z 7, confermo quanto scritto da M&M.
    2 punti
  35. Non ho una Nikon Z7 per verificare ma a memoria io ricordo che sulla mia, l'impostazione veniva mantenuta. Tutte le mie Nikon Z attuali (Z9, Z8, Zf e 3xZfc di colori differenti), se sono impostate su "Fotografia Silenziosa=ON" lo restano finché non le riporto io in OFF. C'è ancora ONLINE qualcuno in possesso di una Z7/Z6 che possa verificare se ricordo correttamente ?
    2 punti
  36. Ultimo promemoria per i più distratti. Il prossimo contest sarà attivo il prossimo week-end 20 e 21 aprile 2024. Le foto ammesse dovranno essere scattate tra il 20 e il 21 aprile 2024. Le foto potranno essere pubblicate solamente tra il 20 e il 21 aprile 2024. Cordialmente. [il contest successivo é fissato per l'ultima settimana di maggio]
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  37. Dall'album: Nikkor Z 400mm f/4.5

    Volevo aggiungerlo nella sezione dedicata allo Z400 f. 4.5 ma non vedo il bottone aggiungi immagini come vedo negli altri
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  38. 17 Il momento di lanciarsi 18 Il momento inerpicarsi 19 Il momento di sfiorare
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  39. Ho votato ''sono a posto con quello che ho''. Infatti, avendo Z9,Z8 e Zf sono piu' che a posto. Preferisco spendere i miei soldi comprando ottiche. Adesso aspetto che mi arrivi il 14-24 Z e entro maggio o i primi di giugno spero di avere finalmente tra le mani il 400/2,8TC. Allora si che sara' festa.
    2 punti
  40. Il Nikkor-S 55mm f/1.2 è uno dei più bei Nikkor dell'epoca, secondo me. Questo è un esemplare del 1972 in splendide condizioni. Alle volte mi viene voglia di usarlo e mi faccio un giro. Qui l'ho immortalato sulla mia Nikon Zf, con il solito focus-stacking via 16-50mm ad f/13, Nikon Zfc, unione con Helicon. 3 flash da 600 W/s. purtroppo l'adattatore toglie tantissimo all'eleganza dell'obiettivo con le sue ghiere zigrinate e le sue cromature. Per cui verrebbe proprio da pretendere da Nikon una sua riedizione Z Mount.
    2 punti
  41. 2 punti
  42. I Misteri di Trapani sono da 400 anni la celebrazione del Venerdì e del Sabato Santo che ripercorre gli eventi della Passione e Morte di Gesù Cristo. Le origini spagnole del rito, simillime a quelle andaluse, portano alla rappresentazione delle fasi della Via Crucis attraverso una processione cui partecipano le Confraternite religiose della città, ognuna legata a un ceto mercantile o artigianale, con 20 raffigurazioni scultoree (i Misteri) delle fasi della Passione, comprese alcune neppure citate nei Vangeli, come la Separazione dalla Madre, messa in scena dal ceto degli Orefici, che a Trapani ha tradizioni antichissime di potenza economica. I gruppi scultorei vengono portati in processione, uscendo il Venerdì Santo alle 14 dalla Chiesa delle Anime del Purgatorio, situata tra il porto ed il centro storico, e vi rientreranno il Sabato Santo dopo un giorno intero di processione attraverso la città, con le Maestranze delle Corporazioni di un tempo (abolite dai Borboni perchè all'origine dei Moti di indipendenza del 1820-21), oggi rinominate ceti. La caratteristica andatura ondivaga della processione (annacata) è accompagnata dalle marce funebri suonate da altrettanti gruppi musicali, alcuni davvero enormi, che accompagnano ognuna delle venti "vare" sulle quali svettano le raffigurazioni delle fasi della Passione di Cristo. Misteri TP 2024.mp4 Il capo dei portatori dà il tempo delle manovre attraverso uno strumento legato al polso, la "ciaccula" molto simile alle nacchere andaluse, per sollevare, abbassare la vara ed anche nelle manovre di girata più ardue, attraverso i vicoli del centro storico trapanese, molto simili ad un dedalo arabo. La partecipazione alla processione è ambitissima e coinvolge tantissimi bambini, oltre ai portatori che fanno parte delle singole Maestranze, di provenienza delle più varie, dai commercianti più fiorenti agli operai dei cantieri del porto ed ai lavoratori "a giornata". Oltre all'enorme numero di musicisti partecipanti ai gruppi musicali che accompagnano le vare: la loro musica è protagonista della trance mistica che in una celebrazione così lunga, pervade tutti i partecipanti e fedeli. L'impegno è solenne e durissimo, a causa delle condizioni atmosferiche pasquali delle più varie (ieri ed oggi soffiava scirocco a trenta nodi e 27 gradi) e per la durata immensa della processione che finisce più di 24 ore dopo il suo esordio. I visitatori vengono da tutto il mondo ed i fotografi sono tantissimi. Negli anni si sono alternati nomi notissimi della fotografia di reportage italiana e straniera, tra i più noti, Josif Koudelka, Franco Zecchin e Letizia Battaglia, Ferdinando Scianna e molti altri. Questa volta sono intervenuto per fotografare con i due 20mm per Nikon Z in mio possesso, il mio Nikkor ed il Viltrox di Mauro, accompagnati dal Nikkor Z 70-200/2,8 per i dettagli sui soggetti. Non sono rimasto per tutta la notte, ma sono ritornato al mattino presto, prima che le vare rientrassero in chiesa. E sono andato a fotografare alcuni tra i gruppi più venerati, tra i quali quello dell' Addolorata, che chiude sempre la processione, con la sua funebre veste addosso alla statua che, come molte delle altre, risale al 1700. Durissimo monito all' Umanità intera. Buona Pasqua a tutti ...! Max Aquila photo (C) per Nikonland 2024
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  43. TAMRON annuncia il lancio dell'obiettivo zoom standard ad apertura rapida per il "sistema Nikon Z-Mount" Risoluzione eccezionale e prestazioni complessive superbe in un 28-75 mm F2.8 G2 leggero e compatto che ispira la creatività 28-75mm F/2.8 Di III VXD G2 (Modello A063) per attacco Nikon Z 27 marzo 2024, 23:00 ET / 20:00 PT, Commack, NY – Tamron annuncia il lancio del 28-75mm F/2.8 Di III VXD G2 (modello A063), un obiettivo zoom standard ad apertura rapida, per Nikon Z-Mount full- fotocamere mirrorless con cornice 1 . L'obiettivo sarà disponibile dal 18 aprile 2024 a $ 999 USD / $ 1399 CAD. Il 28-75mm F2.8 G2 è compatto e facile da usare ma ha prestazioni ottiche eccellenti ed è compatibile con le più recenti fotocamere digitali con risoluzione pixel sempre più elevata. L'unità AF utilizza un meccanismo di messa a fuoco a motore lineare VXD (Voice-coil eXtreme-torque Drive) veloce, estremamente preciso e silenzioso. L'obiettivo eccelle anche nelle riprese ravvicinate, raggiungendo una MOD (distanza minima dell'oggetto) di 7,1" (0,18 m) nell'estremità grandangolare e un rapporto di ingrandimento massimo di 1:2,7. Inoltre, il design dell'obiettivo tiene conto dell'operabilità includendo, tra le altre caratteristiche, un rivestimento con eccellente resistenza ai graffi sul barilotto dell'obiettivo e un anello di messa a fuoco in gomma per una presa comoda e sicura. TAMRON è stato il pioniere della categoria degli obiettivi zoom standard compatti ad apertura rapida per i modelli mirrorless. Ora il 28-75mm F2.8 G2 sarà disponibile per l'attacco Nikon Z come obiettivo quotidiano ideale per gli utenti di fotocamere mirrorless full-frame Nikon. Punti salienti del prodotto 1. La migliore qualità dell'immagine nella classe degli obiettivi zoom standard Il nuovo zoom sfrutta le più recenti competenze di progettazione e comprende una costruzione ottica con 17 elementi in 15 gruppi. Due elementi di lenti LD (Low Dispersion) e GM (Glass Moulded Aspherical) disposti in modo ottimale controllano al massimo le aberrazioni ottiche. L'obiettivo offre prestazioni ad alta risoluzione da un bordo all'altro e da un angolo all'altro sull'intera gamma di zoom, anche a tutta apertura. Inoltre, il bokeh morbido, bello e rotondo che può essere ottenuto con un obiettivo ad alta apertura aggiunge una dimensione distintiva, soprattutto ai ritratti. Le dimensioni compatte complessive e le prestazioni elevate possono essere utilizzate vantaggiosamente con fotocamere mirrorless di prima classe e ad altissima risoluzione. 2. Motore lineare VXD veloce e silenzioso per una messa a fuoco automatica ad alta velocità e alta precisione Il sistema di azionamento AF utilizza il meccanismo di messa a fuoco del motore lineare VXD di TAMRON. L'AF ad alta velocità e precisione è estremamente reattivo e fornisce prestazioni di messa a fuoco affidabili e precise da MOD a infinito, nonostante la veloce apertura F2.8. L'obiettivo offre un eccellente tracciamento della messa a fuoco degli oggetti in movimento, così sei sempre pronto per azioni rapide. Inoltre, il motore di messa a fuoco è silenzioso, quindi è ideale per riprendere sia immagini fisse che video in situazioni che richiedono basso rumore. 3. Leggero e compatto Il 28-75mm F2.8 G2 è un obiettivo zoom standard ad apertura rapida con un design straordinariamente compatto e leggero, lungo solo 4,7 pollici (119,8 mm). Il diametro massimo è di 75,8 mm e pesa solo 19,4 once. (550 g). La dimensione del filtro è 67 mm. Con una dimensione facile da trasportare e un peso leggero adatto per le riprese a mano libera per periodi prolungati, il 28-75 mm F2.8 G2 diventerà sicuramente il tuo zoom preferito per i viaggi, le riprese di strada, il trasporto quotidiano e le opportunità fotografiche spontanee. 4. MOD di 7,1" (0,18 m) all'estremità larga e un rapporto di ingrandimento massimo di 1:2,7 per primi piani creativi Il 28-75mm F2.8 G2 presenta un MOD di 7,1" (0,18 m) all'estremità larga. La distanza di lavoro si riduce a circa 4,4 cm (1,7 pollici) se utilizzato a MOD. Poiché il rapporto di ingrandimento massimo è 1:2,7, puoi avvicinarti al soggetto per la fotografia macro ampia, ottenendo un potente impatto visivo con il soggetto posizionato grande nell'inquadratura mantenendo un'ampia visione dello sfondo. 5. TAMRON Lens Utility™ espande le possibilità della fotografia e della ripresa video Il 28-75mm F2.8 G2 è compatibile con il software dedicato TAMRON Lens Utility sviluppato internamente da TAMRON che consente agli utenti di aggiornare facilmente l'obiettivo al firmware più recente senza passare attraverso la fotocamera 2 e include funzioni per supportare le operazioni di messa a fuoco e altro azioni durante la ripresa di immagini fisse o video. Utilizzando un'ampia gamma di funzioni 3 , gli utenti possono espandere l'ampiezza dell'espressione nelle immagini fisse e nei video. Ad esempio, AB Focus consente agli utenti di limitare la messa a fuoco a due punti AF preselezionati, spostando la messa a fuoco da un soggetto all'altro con un semplice clic del pulsante di impostazione della messa a fuoco. Gli utenti possono anche scegliere tra Lineare e Non lineare, che influisce sul modo in cui la messa a fuoco si sposta durante la messa a fuoco manuale. 6. Design generale dell'obiettivo migliorato per un funzionamento intuitivo Ogni singola parte dell'obiettivo è stata attentamente esaminata, fin nei minimi dettagli, con il risultato di un design migliorato che ottimizza sia l'operabilità che l'ergonomia. La superficie esterna dell'obiettivo è nera lucida. La migliore resistenza all'abrasione rende il barilotto dell'obiettivo più difficile da graffiare e resiste alle impronte digitali. Inoltre, le prestazioni di presa sono state migliorate. La superficie dolcemente curva ed elegante dell'anello del marchio crea un aspetto dignitoso con un design che significa bellezza funzionale e alta qualità. 7. La struttura resistente all'umidità e il rivestimento al fluoro forniscono una protezione extra 1. L'obiettivo per attacco E Sony lanciato in precedenza il 28 ottobre 2021. 2. Per collegare il PC e l'obiettivo, utilizzare il cavo di collegamento TAMRON (da USB tipo A a tipo C/modello CC-150 o da USB tipo C a tipo C/modello CC-350) venduto separatamente. Per connettere lo smartphone e l'obiettivo, utilizzare il cavo di collegamento TAMRON (da USB tipo C a tipo C/modello CC-350) venduto separatamente. Gli aggiornamenti del firmware dell'obiettivo non sono supportati con la versione mobile. L'esecuzione degli aggiornamenti del firmware richiede TAMRON Lens Utility per PC e un computer. 3. La funzione dell'anello (messa a fuoco/apertura) non è supportata per l'innesto Z Nikon. Obiettivo Tamron 28-75mm f/2.8 Di III VXD G2 per Nikon Z-Mount, caratteristiche principali e informazioni aggiuntive: Full-frame | da f/2,8 a f/22 Design ottico aggiornato Meccanismo di messa a fuoco del motore lineare VXD Distanza minima di messa a fuoco: 7,1″ Porta connettore utility obiettivo Tamron Informazioni aggiuntive: Il versatile zoom standard è progettato per le fotocamere mirrorless Nikon con attacco Z full-frame, ma può essere utilizzato anche con i modelli APS-C, dove fornirà una gamma di lunghezze focali equivalenti di 42-112,5 mm. L'apertura massima luminosa e costante di f/2,8 offre un'illuminazione uniforme su tutta la gamma dello zoom e offre anche un maggiore controllo sulla profondità di campo per lavorare con tecniche di messa a fuoco selettiva. Il design ottico migliorato aumenta la risoluzione e migliora le prestazioni di imaging. Il meccanismo di messa a fuoco del motore lineare VXD (Voice-coil eXtreme-torque Drive) fornisce prestazioni di messa a fuoco automatica veloci, silenziose e precise su tutta la gamma di zoom. Distanza minima di messa a fuoco di soli 7,1″ e ingrandimento massimo 1:2,7 per lavorare con soggetti ravvicinati. Design ergonomico aggiornato per una migliore operabilità. La porta del connettore funziona insieme al software Tamron Lens Utility per personalizzare le funzioni dell'obiettivo e aggiornare il firmware tramite l'obiettivo anziché tramite la fotocamera. Disponibilità dal 18 aprile 2024 ad un prezzo ipotizzabile di circa 1200 euro con IVA (la versione per Sony costa correntemente e 750).
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  44. “Il tuttofare”, così vengono definiti la maggior parte degli zoom con una escursione focale tale da coprire diverse esigenze e stili fotografici, ma, come sappiamo, la comodità ha un prezzo…la qualità. Ebbene, Nikon con questa ottica credo si sia superata, non a caso ha “aggiunto” una S nel barilotto. Ho avuto le serie precedenti del 24-120 ma non mi hanno mai soddisfatto completamente, tanto che li ho sempre relegati ad un utilizzo generico e per quei momenti\situazioni in cui non sai che focale utilizzerai, vedi ad es. la cresima, il battesimo o la comunione del figlio\a del tuo amico che non riesce a capire che il tuo genere è un altro, ma siccome…” tu fai belle foto!” ti vuole comunque come fotografo della cerimonia. La prima volta che l’ho utilizzato, nonostante avessi letto delle sue ottime qualità, non volevo credere ai risultati ottenuti. Prevalentemente lo utilizzo per paesaggio e foto di vario tipo, ma quando mi sono cimentato anche nel close-up (fotografia ravvicinata) sono rimasto a bocca aperta perché, seppur non raggiunge i livelli del 105 f.2.8 Z e per certi ingrandimenti ha bisogno di tubi, lenti addizionali o scatto in DX, la qualità rimane davvero elevata. E’ un obiettivo che ho sempre con me ed è anche quello che generalmente è innestato nella macchina, con lui non ho mai paura di perdermi qualche scatto perché non ho la lente giusta a quelle focali, in quanto, con i dovuti distinguo, può tranquillamente giocarsela con le altre lenti Nikon Z attualmente disponibili. Fatta salva la mancanza della stabilizzazione e il fatto che zummando si allunga, se dovessi proprio trovare un difetto lo cercherei nel carattere della lente, cioè, nonostante la nitidezza e la resa pressoché omogenea, lo trovo un po’ anonimo, nel senso che non ha una caratteristica particolare che lo contraddistingue; ma questa è una questione soggettiva. Per concludere sono estremamente convinto che nella borsa di un Nikonista non può mancare il 24-120, indipendentemente dal genere fotografico, perché si, questo fa tutto, ma lo fa molto bene. PRO Nitidezza e qualità ottica generale. Compatto e maneggevole per essere un F.4 su tutta l'escursione focale. Utilizzabile per più generi fotografici. CONTRO Assenza dello stabilizzatore ... per zummare si allunga.
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  45. Il 24-120/4 S è l’ultimo obiettivo entrato nella borsa e non è più uscito. Acquistato nell’aprile 2022, quando non era ancora in stock, comparve sul Nikon Store mentre ci stavo navigando e non seppi resistere alla tentazione di metterlo subito nel cestino. Lo zoom si è rivelato fin da subito un ottimo acquisto, dimostrando di essere un “tuttofare” eccezionale. L’ottica è andata a sostituire il 24-70/4 S senza rimpianti e non solo per i 50mm in più, come pensavo all’atto dell’acquisto, ma anche per la qualità ottica e per la costruzione complessiva. L’obiettivo, infatti, è robusto ma non pesante, è ben bilanciato sulla macchina, bello da vedere e piacevole da utilizzare. Inoltre, ha il solito passo filtri (77mm) del 70-200/2,8 S VR e non è cosa di poco conto. L’obiettivo non è stabilizzato, ma grazie al “VR” presente in macchina si può fotografare con tempi lunghi senza farsi troppi problemi. L’unica cosa fastidiosa è la posizione della ghiera delle focali, posta in posizione arretrata rispetto a quella del 70-200/2,8 S VR, che giustamente si trova nella parte anteriore del barilotto vicino alla lente frontale. Ciò, all’inizio faceva si che inavvertitamente andavo a muovere la ghiera della messa a fuoco (posta subito dietro la lente frontale), anziché quella delle focali. Problema superato con l’utilizzo, ma Nikon potrebbe ovviare a questo secondario aspetto, unificando la posizione delle varie ghiere, quando sarà il momento di rinfrescare il design degli zoom “Z mount” Non mi resta altro da aggiungere se non che il 24-120 risulta essere l’obiettivo di gran lunga più usato dal sottoscritto. PRO Qualità ottica. Qualità costruttiva. Escursione focale CONTRO la posizione della ghiera delle lunghezze focali andrebbe spostata in posizione avanzata vicino alla lente frontale, per avere la medesima manovrabilità degli altri zoom/tele.
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  46. Data di lancio : novembre 2021 Motore di messa a fuoco : STM Stabilizzatore Integrato : NO Passo filtri : 77mm Distanza minima di messa a fuoco : 35cm 16 elementi in 13 gruppi (inclusi 3 vetri ED, 1 vetro ED asferico, 3 lenti asferiche, elementi con rivestimento Nano Crystal e rivestimento ARNEO e un elemento lente anteriore con rivestimento al fluoro) Diaframma a 9 lamelle 84x118mm (a riposo), 630 grammi Per tutti gli altri esiste il 24-105, obiettivo concepito per il cerimonialista in quanto riesce a coprire sia le foto di gruppi che i primi piani e i dettagli durante i servizi fotografici. Per Nikon il 24-120 è un obiettivo più eclettico, fin dalla prima (pessima) versione del 1996 ad apertura variabile per arrivare all'ultimo 24-120/4 stabilizzato del 2010. Nella roadmap Z in un primo momento, forse per depistare i concorrenti, era stato inserito un 24-105 che poi, sorpresa, alla presentazione del 2021 è diventato questo splendido 24-120/4 S. Un obiettivo che per la stabilizzazione si appoggia al sensore della fotocamera, per cui è meno indicato (ammesso che qualcuno abbia voglia di sprecarlo) su macchine in formato DX. E che fa un ulteriore, notevole passo avanti nelle caratteristiche principali, tanto da renderlo, per molti, di un valore superiore sul piano puramente pratico e fotografico, al più pregiato 24-70/2.8 S. Questo zoom è il più nitido di tutto l'arsenale Nikkor Z (almeno limitandoci ai 28/24-XXX), anche del citato 24-70/2.8 S. E soverchia in tutto il precedente 24-120/4 che da 70mm in su era proprio cedente. Il 24-120/4 S invece ha una nitidezza praticamente costante su tutte le focali. Non solo, il picco è ad f/4. Per cui non c'è ragione pratica (se non di luce esagerata) per chiudere il diaframma. Se paga pegno è in termini di distorsione, perché Nikon ha deciso di correggere questo difetto - il più semplice - via software. Per cui le due distorsioni evidenti, a 24 e a 120mm scompaiono nelle foto, sacrificando qualche mm di focale che, probabilmente, come per altri obiettivi Nikkor Z, è lasciata abbondante rispetto alle specifiche. Vignettatura e aberrazioni (anche esse corrette via software) sono nella norma per uno zoom. Quello che resta, dopo questi ragionamenti, è un obiettivo di straordinaria elasticità e veramente - non il solito modo di dire - adatto a tutto. Dal paesaggio al reportage, passando per la cerimonia e il ritratto. Insostituibile quando si deve avere un unico obiettivo senza poterlo cambiare. Il suo valore è stato confermato dal mercato. Per quasi due anni è stato in "lista d'attesa" e in Giappone è ancora tra gli obiettivi più venduti in assoluto (tra tutti i marchi). Insomma, se non fate soltanto fotografia specialistica, questo obiettivo non può mancare nella vostra borsa. Il suo prezzo è allineato al suo valore, difficile trovarlo molto scontato. Ma in kit con la Z8 (la sua compagna ideale) diventa più conveniente. con la Z9 offre più elasticità del più voluminoso 24-70/2.8 S comparativa dimensionale tra tutti i Nikkor Z 24-XXX : a ciascuno il suo Il 24-120/4 di fatto è appena più grande del 24-200 VR : il quale gli dà del filo da torcere su molti aspetti alle focali comuni. lo schema ottico complesso e che sfrutta tutte le caratteristiche del modello Nikkor Z La quantità di nostri articoli inerenti questo obiettivo dovrebbe far capire quanto lo riteniamo azzeccato : Nikkor Z 24-120mm f/4S : LO Zeta Zoom medio Nikkor Z 24-120mm f/4 e le donne (articolo NSFW) Con il Nikkor Z 24-120/4 S alla Rivanazzano Dragway Nikkor Z 24-120/4S: buono per tutto! Z zoom: 24-120/4S oppure 24-200/4-6,3 Nikkor Z 24-120mm f4 Street & Urban photography! mentre in questa galleria potete vedere alcuni esempi di fotografie scattate con questo obiettivo, oppure inserire le vostre. *** Come gestire un set con due modelle, in luce mista ? Ma naturalmente con il 24-120/4 S ! ritratto figura intera due modelle in luce naturale *** Chiariamoci bene. Non stiamo urlando al miracolo. Onestamente questo obiettivo è oggetto di compromesso. Ma rispetto all'ancora più esteso e flessibile 24-200, si tratta di un compromesso al rialzo, verso caratteristiche che complessivamente pendono decisamente sulla parte alta. Difficilmente un fotografo comune potrà essere deluso da questo obiettivo. Mentre il fotografo esigente, avrà in arsenale ANCHE obiettivi a focale fissa che possano intervenire per compiti ancora più impegnativi, lasciando al 24-120/4 la flessibilità d'uso senza troppi rimpianti.
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  47. E' l'obiettivo standard che ho acquistato con la Z8. Range focale ideale per me che lo impiego soprattutto in natura, sia per paesaggi che per la flora, spesso durante camminate in montagna dove si fa apprezzare anche per peso e ingombro accettabili. Imbarazzante il paragone con gli obiettivi sulla carta simili che ho usato con le DSRL: Sigma 24-105 e Nikon 24-120. Entrambi vengono spazzati via da un oggetto di classe nettamente superiore, con qualità ottima fino ai bordi (un limite enorme nei paesaggi dei 2 obiettivi per DSRL citati) e capacità di reggere controluce anche con sorgenti di luce nell'inquadratura per me sconosciute. Qualche esempio, qui alle isole Far Oer: L'angolo in basso a destra, malgrado il fuoco sia ovviamente ben più distante: Un controluce con sole nell'inquadratura, usando il live view per evitare di accecarmi (Isola D'Elba): E un soggetto differente dove si apprezza sia la nitidezza che anche lo sfocato, almeno in questo caso (Galles): PRO Nitido fino ai bordi Resistenza al controluce Sufficientemente leggero e compatto anche per un trekking CONTRO Poco gestibile in corpi senza stabilizzazione per assenza del VR
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  48. Questo Nikkor è lo zoom con cui anni fa, quando mi occupavo di matrimoni, avrei scattato il 90% delle foto della cerimonia e buona parte anche di quelle a casa della sposa e del trattenimento: con la semplice aggiunta di un secondo obiettivo da effetto. Ma è anche lo zoom col quale oggi esco con ogni NIkon Z, che si tratti della Zf che ho in prova, oppure della Z9 che uso per shooting di sport, in supporto del teleobiettivo di turno, oppure anche di una DX davanti alla quale diventa un 36-180mm equivalente (ma senza l'ausilio della stabilizzazione) Fa parte di una categoria intermedia per qualità tra le ottiche Z, non levando terreno nè ai superluminosi e neppure ai tutto fare cheap: un esempio?... Coesiste col 24-200mm per gli stessi motivi e come alternativa rispetto similari situazioni di ripresa: per ragioni legate a luminosità relativa e qualità complessiva dell'immagine. Fa indispettire il posizionamento della ghiera di zoomata dietro a quella di messa a fuoco manuale, che con AF gestiti da stepper come quelli attuali, è di certo il comando meno utilizzato sugli obiettivi Nikkor Ghiera programmabile, a rotazione continua (stepless) con zigrinatura differente da quella delle altre due, eccellente per un professionista o un vlogger PRO qualità complessiva luminosità e nitidezza gamma focale ideale nel reportage eterogeneicità tre ghiere, una programmabile prezzo CONTRO assenza del VR allungamento del barilotto in zoomata inversione delle ghiere con quella di fuoco davanti a quella di zoomata sfuocato a TA
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