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Mostra il contenuto con la massima reputazione di 11/06/2022 in tutte le aree

  1. ... ovvero pioggia al mattino, poi sole e poi neve. Lo scorso 30 aprile, in val di Rhemes - che ho sempre frequentato pochissimo - per fare pulsatille alpine (qui). Al ritorno abbiamo visto in alto, un paio di centinaia di metri di dislivello sopra il sentiero, un enorme branco di stambecchi. Il più grande che io abbia mai visto. La tentazione era troppo forte per cui, con calma , siamo saliti fino al loro livello. Nello zaino, infatti, oltre al 105MC avevo il 500/5.6PF, straordinario per questi usi e che spero a breve di vedere in versione Z. Li abbiamo raggiunti con il cielo nuvoloso.... ma poi molto rapidamente è cambiato tutto, regalandoci una situazione da tardo autunno, sia per il loro comportamento - tradito però dal pelo chiaramente primaverile, sia per il meteo! Z6II su 500/5.6PF 1/1000 f5.6 ISO 720 - 15:56 Z6II su 500/5.6PF 1/1000 f5.6 ISO 1400 - 16:00 Z6II su 500/5.6PF 1/1000 f5.6 ISO 1600 - 16:02 Z6II su 500/5.6PF 1/1000 f5.6 ISO 1800 - 16:02 Z6II su 500/5.6PF 1/1000 f5.6 ISO 1800 - 16:03 Z6II su 500/5.6PF 1/1000 f5.6 ISO 2500 - 16:07 Z6II su 500/5.6PF 1/1000 f5.6 ISO 2800 - 16:13 Z6II su 500/5.6PF 1/500 f5.6 ISO 1400 - 16:15 Z6II su 500/5.6PF 1/1000 f5.6 ISO 1600 - 16:18 Z6II su 500/5.6PF 1/1000 f5.6 ISO 1600 - 16:20 Tutte a mano libera, ovviamente: mai montato il 500PF sul treppiede!
    5 punti
  2. Erano tantissimi anni che, a causa delle mille pubblicità viste in giro, volevo andare al Parco Sigurtà. Ci sono stato con mia moglie lo scorso 2 giugno. A dire che ho toppato il periodo perché di fiori ce ne erano proprio pochini.... ma qualcosa ho fotografato. Tutte con Z9 e 105MC, a mano libera. Z9 su 105/2.8MC 1/1000 f4 ISO 64 Z9 su 105/2.8MC 1/400 f4 ISO 64 Z9 su 105/2.8MC 1/400 f4 ISO 64 Z9 su 105/2.8MC 1/400 f4 ISO 64 Z9 su 105/2.8MC 1/125 f16 ISO 320 Z9 su 105/2.8MC 1/500 f4 ISO 64 Z9 su 105/2.8MC 1/640 f4 ISO 64 Z9 su 105/2.8MC 1/2000 f3.2 ISO 64
    4 punti
  3. Sono stato al sole per ore ricavando qualche foto ed una discreta disidratazione. E' ora di tornare, mentre mi avvio mi cade l'occhio su un comune fiore di Convolvolo che ha un'ospite interessante. Un Ragno Granchio, non dei più belli, una banale Runcinia grammica, ma i piccoli ragni granchio hanno un posto speciale nel cervello contorto dei naturalisti! Almeno una foto ricordo devo farla, così nella tipica posizione da agguato con le prime due paia di zampe allargate, pronte ad afferrare la preda. Taglio quadrato per questioni estetiche. Per gli appassionati un ragno granchio è sempre meritevole, però per fare una foto davvero interessante sarei dovuto restare ad aspettare finchè non avesse afferrato una preda, per dare pathos al tutto ma... il bilancio surriscaldamento/tempo da aspettare era negativo, per oggi mi accontento di una foto così. Ci tornerò, apposta per lui, forse, chi lo sa. Chi non è aracnofobo può aprirla perchè rende meglio. Nikon Zfc, 70-200mm f4 G a 200mm Tubo Meike da 18mm lente addizionale SIGMA AML 0.72, mano libera f10, 1/1000s, 710 ISO -0.3 stop sottoesposizione per non bruciare i bianchi. Mano libera.
    2 punti
  4. scusate se per oggi esagero con le foto: ma questa mi piace per la complessa composizione... Nikon Z9 in DX + Nikon AFS 500/4 VR + TC14Eiii 1050mm f/5,6 t/2500 ISO500
    2 punti
  5. Letteralmente: Perlustri il canneto e vedi questo maschio di Anax imperator posato... subito inquadri e scatti Mamma mia che sfondo invadente! Che fare? Sei già a f4 quindi non puoi sfuocare di più lo sfondo. Però puoi cercare una posizione migliore sperando che il soggetto resti dov'è. Ti muovi piano, attento a dove cade la tua ombra e senza alzarti o abbassarti bruscamente et voilà: Meglio, vero? Adesso potresti anche provare a rendere un minimo più originale la composizione decentrando al costo di sacrificare un po' di ingrandimento. Adesso allora potresti provare a ... no è volato via Ma il messaggio rimane, studia l'insieme non fermarti al soggetto, fai tua la foto (a proposito, la prima foto l'ho scattata a scopo didattico, non è di quelle che conserverei). Spesso a chi fotografa insetti capita di "impiantarsi" per timore di perdere lo scatto, invece meglio studiare bene tutte le possibilità. In fondo sono dei ritratti. Il messaggio non è sull'attrezzatura me se ci sono interessati: Nikon Z fc, nikon 70-200mm f4 G, FTZ,tubo meike 18mm, mano libera. f4 1/1000s auto iso (da 250 a 160 + 1/3 sovraesp.)
    2 punti
  6. ... o almeno credo. Due sabati fa - 30/4/2022, in Val di Rhemes che è l'ultima valle del Parco Nazionale del Gran Paradiso e probabilmente la meno famosa, o almeno è quella che io frequento di meno. Qui sono a pochi passi dal rifugio Benevolo, subito dopo pranzo (molto soddisfacente pranzo, direi, compreso un bel quartino di vino rosso ). Al mattino al parcheggio pioveva, ora girano nuvoloni che alternano sole e ombra. Z6II su 105/2.8MC 1/320 f8 ISO100 - Mano libera con fotocamera appoggiata a terra.
    1 punto
  7. Facile che non sarai d’accordo ma quasi quasi non aver venduto il 500/4 è stata una fortuna
    1 punto
  8. Bravo Silvio, è una cosa da ricordare sempre. E più è raro/difficile il soggetto e più bisogna ricordarlo, perché per noi sarà la foto al soggetto raro…. Ma per chi la guarda solo la foto venuta male!
    1 punto
  9. È il tappo nero che spara, Paolo... Pensalo verde acqua anche quello... O grigetto...
    1 punto
  10. Narrazione accompagnata da immagini di un weekend lungo nel cuneese alla ricerca di vestigia degne di visita. Tutte le foto a colori con Z9 e 28-75 f2,8 oppure 14-30 f4.0 le due BN da Zfc co 16-50 Prima tappa, venerdì 3/6 al Castello della Manta - Saluzzo (CN) La struttura del castello è frutto di aggregazioni posteriori all'impianto originario del XII secolo. L'edificio, trasformato nel tempo in dimora signorile, iniziò ad assumere la fisionomia attuale solo all'inizio del Quattrocento grazie all'opera della famiglia Saluzzo della Manta, originata da Valerano, figlio illegittimo del marchese Tommaso III di Saluzzo. Con l'estinzione di questo ramo del casato, alla fine del XVIII secolo, fu abbandonato e cadde in rovina. Dai Saluzzo passò ai Radicati, quindi ai Provana e infine ai de Rege Thesauro. Dopo la donazione al FAI, nel 1984, sono stati avviati i lavori di recupero e restauro che hanno riportato il complesso alla sua condizione originaria. Si inizia dall'alto, in mansarda, bel loft con notevole vista sul parco e sulle Alpi. Purtroppo la giornata piovosa (gradita peraltro) non permetteva di vedere il panorama. Si discende nel piano più antico dove campeggiano i simboli del casato di Saluzzo e dove si apprezzano affreschi, mobilio e cassettoni. nonché il cotto del pavimento. il salone dei ricevimenti Il Dio d'Amore montò su un buon destriero .... Gli affreschi con la fontana della giovinezza i dissuasori di seduta impropria il cotto ... si scende al piano più recente XVII e XVIII secolo con relativo salone corridoio ed infine, a piano terra, le cucine . All'esterno parco, bosco e giardini con grandi varietà di fiori, in particolare ortensie. Venerdì in serata ad Alba (dove quest'anno si celebra il centenario della nascita di Beppe Fenoglio) iperaffollata e vivacissima e dove, dopo la notte, sabato mattina abbiamo potuto trovare aperta la Chiesa di San Domenico restaurata e dedicata a sede di incontri proiezioni e concerti https://sottoosservazione.wordpress.com/2009/06/17/quando-i-csi-fecero-rivivere-beppe-fenoglio/ ed infine, nel pomeriggio di sabato, sulla strada per il rientro, una tappa in Valcasotto (Garessio) CN per vedere il castello, anch'esso savoiardo, nel pieno di una giornata di nuovo soleggiata. Il Castello Reale di Casotto, sito nel comune di Garessio (CN), alle pendici del Bric Mindino a 1.090 metri di quota, fu fondato nell'XI secolo come certosa dedicata a san Brunone.[1] Nel corso dei secoli subì diversi saccheggi e incendi che ne modificarono la struttura, il cui impianto attuale fu realizzato fra il XVI e il XVII secolo. La facciata di pietra grigia fu realizzata a metà del XVIII secolo, su progetto dell'architetto Bernardo Antonio Vittone. circondato da uno splendido bosco. Grazie a tutti!!
    1 punto
  11. Navoncella incontrata sul sentiero ancora intorpidita dalle temperature mattutine (sui 2000m) 04/06/22 z9 + 180-400/5.6 1/80 800iso
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  12. Foto caricata doppia, qua e sul club dei fotonaturalisti, non si dovrebbe fare. Ma credo che sia la prima di questo genere che fa una Z9... direi che l'AF è abbastanza veloce! Z9 su 100-400/4.5-5.6S@400mm 1/2000 f11 ISO 4500 Qui altre info sulla foto.
    1 punto
  13. E questa è l'altra, quella che piace di più a me Z6II su 105/2.8MC 1/1250 f3.5 ISO100 - Mano libera con fotocamera appoggiata a terra.
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  14. Questa è una delle mie due preferite, mia moglie mi ha chiesto una stampa extralarge Z6II su 105/2.8MC 1/800 f5.6 ISO100 - Mano libera con fotocamera appoggiata a terra.
    1 punto
  15. Z6II su 105/2.8MC 1/400 f8 ISO100 - Mano libera con fotocamera appoggiata a terra.
    1 punto
  16. Z6II su 105/2.8MC 1/640 f5.6 ISO100 - Mano libera con fotocamera appoggiata a terra.
    1 punto
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