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Mostra il contenuto con la massima reputazione di 16/09/2021 in tutte le aree

  1. Arrivato in prestito breve, il primo marchio di terze parti di obiettivi Autofocus per attacco Nikon Z. Sulla mia Nikon Z fc vedete montato un Viltrox APS-C 33mm f/1,4 Il perchè di questa inconsueta focale? Ma ricreare con l'effetto moltiplicatore del formato, uno standard, un 50mm f/1,4 equivalente. E' una prima anche in questo senso: su Z non abbiamo ancora obiettivi di questa luminosità, dagli f/1,8 si passa agli f/1,2 ed oltre, dei nostri fantastici standard Z Arriva così... ...in una scatola che...ne contiene una seconda aperta la quale...spunta il faraone nel suo sudario, corredato da sacchetto in microfibra (in puro stile Z), pieghevole e cartoncino di garanzia carino già a prima vista, nella gommapiuma che l'ha tenuto al riparo di una delle solite botte da trasporto Shenzen Jueying Technology Co, ovviamente made in China... e dove se non...? lente ED in giallo, ad alto indice di rifrazione in azzurro dotato di coppia di tappi identici a quelli Z per Nikon e paraluce in metallo massiccio, come tutto l'obiettivo realizzato in alluminio, pesante solo 310 grammi (per il materiale), schema di 10 lenti in 9 gruppi, maf minima di 40 cm, lungo 7,2cm e largo 6,5: ghiera dei fitri da 52mm. Dotato di ghiera di maf manuale e... DI UNA VECCHIA AMICA: la ghiera dei diaframmi !!! Senza click (ottima per i vlogger) e con la posizione Auto oltre il diaframma più chiuso Subito messa alla prova sulla Z fc, la ghiera trasmette perfettamente alla macchina i rispettivi valori e ha prevalenza di funzionamento rispetto alla ghiera diaframmi della fotocamera (se imposto sulla ghiera obiettivo un valore, disabilito la ghiera fotocamera): un plus rispetto le attuali ottiche Z native, che denota quanto Viltrox sia riuscita a penetrare l'hw di Nikon. Chissà se vedremo in commercio anche ottiche Nikon dotate di questo utilissimo strumento ! direi che faccia la sua bella figura sulla vintage Z fc e finalmente immune da critiche estetiche diaframma a nove lamelle... e contatti elettrici per dirsi...tutto ciò che ci sia da discutere con la fotocamera... paraluce a petalo, finalmente anch'esso in metallo dopo anni di policarbonato nipponico.... Tanto in metallo, da dover essere rodato le prime volte: non stupitevi se vedrete qualche ricciolo di alluminio che viene... trafilato dal blocco di fine corsa... Come funziona questo Viltrox ? Il prezzo attuale di 315 euro ne fa un competitor addirittura più costoso del meno luminoso e più leggero Z Nikkor 40/2 appena annunziato. Ma non è il prezzo a caratterizzare un obiettivo, specie se le differenze siano esigue: nell'utilizzo di qualche giorno di questo obiettivo DX, nato per misurare lo stesso angolo di campo di uno standard in FX mi sono dovuto ricredere riguardo la prevenzione che confesso avere nei confronti di un produttore che fino all'altroieri si occupava (così sapevamo) di anelli di adattamento e tubi di prolunga economici. In abbinamento alla Zfc i risultati sono stati sempre al di sopra delle iniziali aspettative, sia in termini di nitidezza, quanto di uniformità di esposizione centro/bordi, anche al diaframma più luminoso che fa di questo obiettivo, al momento, il più luminoso standard per un corredo Z DX. Di fronte alle foto scattate nello straordinario sito archeologico del Tempio/altare di Accoddi (a 11 km da Sassari, altare prenuragico dalla forma simile agli ziqqurat centroamericani, unica testimonianza in Europa di simile monumento), in condizioni di luce ben contrastata, tipicamente estiva (nonostante sia già autunno) dove aiuta, come ogni obiettivo standard deve essere in grado di fare, a meglio definire ciò che si percepisce a vista, sia negli sguardi d'insieme, sia incentrando l'attenzione sui particolari con le sue figurazioni del Sole, della Luna, nei menhir circostanti, sia nei bassorilievi antropomorfi, dedicati al culto della Prosperità in questa magnifica "stairway to heaven" di 5mila anni fa, della quale il Viltrox 33/1,4 contribuisce a rendere pienamente il senso Motorizzazione dell'autofocus stepless, come di regola sugli obiettivi altisonanti attuali, silenziosissimo e rapido alla pari degli obiettivi nativi per Z. indistorto, poco vignettante ai diaframmi più aperti, dà il meglio di se a quelli intermedi, a partire da f/4, risponde in maniera perfettamente lineare anche a quelli più chiusi (qui a f/11) nel tentativo di tenere a fuoco per pdc anche l'abside della chiesa di San Gavino a Porto Torres. Perfettamente efficiente a tutta apertura in condizioni di luce disponibile, sia al centro immagine quanto ai bordi estremi dell'inquadratura, qui fortemente croppati in grado di mantenere un buon contrasto cromatico anche in luce attenuata suggestivo in controluce per quanto afflitto (finalmente) da qualche piccolo difetto di tenuta dell'antiriflesso (rispetto obiettivi di altra caratura e fascia di prezzo) a suo agio, direi con ogni temperatura colore della luce ambiente, anche artificiale netto, definito sul soggetto, dotato di uno sfuocato morbido e piacevole, grazie anche alle nove lamelle del diaframma Dotato di una sua brillantezza costante, anche quando non sia assistito da luce diurna altrettanto interessante, anzi, poco contrastata nella quale si predispone a evidenziare la gamma cromatica del soggetto, senza caricarla inutilmente un obiettivo con cui poter scattare tranquillamente a tutta apertura mantenendo intellegibilità del contesto, grazie anche alla focale che non dà mai l'impressione del grandangolo tagliato dal formato DX modulato nei chiaroscuri anche in evidente sovraesposizione, per non chiudere le ombre un obiettivo poliedrico, luminoso, affascinante per la sua costruzione tutta in metallo e le sue proporzioni ideali un obiettivo...tra due Mondi (come Garibaldi) quello degli obiettivi nativi e quello degli universali MF tra i quali spicca non solamente per essere la prima casa che riesca a produrre una linea AF per fotocamere NikonZ, ma sopratutto per le qualità intrinseche che ne fanno un best-buy in funzione di prestazioni e luminosità massima. Ed anche per la continuata assenza ingiustificata di progetti DX specifici, di casa Nikon, auspicati davvero da troppo tempo... Ci è piaciuto tanto... Max Aquila photo (C) per Nikonland 2021
    4 punti
  2. Dopo diecimila imprevisti sono riuscito a organizzare con un amico una piccola uscita naturalistico-fotografica ad un capanno, dove mi avevano detto che c'era un po' più di varietà rispetto alle solite cince e, se fossi stato fortunato ... anche una sorpresa. Amo gli animali, amo vederli in libertà e li fotografo al meglio che posso, soprattutto per portarmi a casa il ricordo e l'emozione di quell'incontro, e pubblico le foto per condividere queste emozioni, questi ricordi, con chi ama gli animali come me. Fare foto diverse alle vecchie conoscenze è sempre bello, ma fare nuovi incontri è ancora più emozionante! Ecco, per gli amanti del genere, qualcuno degli gli amici vecchi e nuovi che ho incontrato (tutte le foto sono state scattate con la Nikon Z6 ed il Sigma 150-600 f5-6.3 Contemporary): Appena sistemati nel capanno davanti alla piccola pozza, subito una novità, una Balia Nera femmina (Il nome deriva dal maschio che è veramente bianco e nero, la femmina è un po' smorta). Cince bigie, Cinciallegre, Cinciarelle non si contano, formano una chiassosa brigata che mette allegria, starei a vederle per ore, ma le ho fotografate già tante volte, per cui ho dedicato a loro solo qualche scatto quando ho visto scenette simpatiche, ve ne propongo uno solo: Ma insomma, non si può fare il bagno in pace! Indaffaratissimo, il Picchio Muratore corre su è giù per i tronchi. Il Picchio Rosso Maggiore, metodico, ispeziona tutto il vecchio tronco. Bellissimo, un maschio di Codirosso Comune, non l'avevo mai fotografato come si deve! A me piace inquadrarlo così: Per chi preferisce invece ritratti più stretti metto un crop (l'unico di tutta la serie). Sorpresa, arriva un giovane scoiattolo assetato. Doppia sorpresa c'è anche il fratellino, più scuro, direi che i due sono quasi agli estremi del range della variabilità di colore dello Scoiattolo Europeo. Normalmente è solo in alta montagna che se ne trovano di più scuri. Probabilmente sono in cerca di un territorio libero dove insediarsi. Ho fatto veramente tante foto, in condizioni di luce diverse, anche ad altri uccelli, ma mostrarne altre qui sarebbe troppo, le farò vedere un'altra volta. Ora veniamo al piatto forte: Ad un certo punto della giornata spariscono tutti, di colpo. Ed arriva lui, lo Sparviero. E' così bello che mi sarebbe bastato il solo vederlo, ma... comincio a scattare ! Si posa e si guarda intorno più volte, Sembra sapere che ci sono. Ma non gli interessa. Non resisto e faccio un ritratto stretto a 600mm. Purtroppo il bosco e fitto e gli ISO tanti. Si rilassa e si concede un bagno. Una scrollata finale. Un istante dopo è già su un ramo, da cui si involerà subito, scomparendo nel bosco. Io, dopo giornate come queste sono contento, di più, sono felice. Poche cose mi fanno bene come stare nel bosco (nella palude...) con gli animali! Silvio Renesto
    2 punti
  3. Si può fotografare per strada anche con quel... trombone del 24-200mm pur in una silenziosa strada del centro storico, grazie al quasi impercettibile rumore dell'otturatore meccanico della Z6.
    2 punti
  4. Grazie Ross! Ottimo backstage @bimatic dovevi sentire i clacson
    2 punti
  5. Si, confermo, è disponibile anche su LR dalla versione 10.3 di giugno. Ma la tecnologia è del tutto identica a quella già presente - e sorprendente - di ACR disponibile da marzo su Photoshop. Nella mia - estesa - esperienza però posso confermare come già fatto nell'altra discussione che i vantaggi di questa tecnologia si apprezzano realmente solo quando la foto di partenza è già di grande qualità, scattata a bassi ISO e con notevole livello di dettaglio. E' impensabile che un algoritmo, pur altamente evoluto, si inventi dettagli che non esistono in una foto "di menta" scattata con un fotocellulare di notte ...
    2 punti
  6. Come da titolo, ma non ci è riuscito nemmeno stavolta Andiamo con ordine. Nelle settimane precedenti Ross ha cominciato a ventilarmi la possibilità di uno shooting remoto, e di vederci per tale occasione perché mi considerava "esperto" del genere poiché ne avevo fatto uno lo scorso anno. Dopo qualche giorno mi disse di tebermi libero per domenica 11, senza possibilità di replica. "Molto bene", dico io, "mi libero di un appuntamento già preso così siamo a posto". Arriva il giorno dello shooting e sembra di pescare l'intero mazzo di Imprevisti del Monopoli. Si comincia al mattino con febbre da cavallo che si trascina da venerdì notte, e per un problema collegato sono praticamente vestito per andare i pronto soccorso. Avviso Ross, che giustamente mi dice di correre in PS e tenerlo aggiornato. Per fortuna il problema da PS si risolve da solo (circa), e con tachipirine come caramelle la febbre scende. Confermo quindi a Ross che nel pomeriggio può venire tranquillamente. Ross arriva, finalmente conosce mia madre (ci teneva tipo da sei anni), io ho preparato il PC e sono in postazione in studio. Sento che Ross traffica in salotto, viene da me e mi dice che ci son problemi di connessione, io rispondo ok, ci beviamo intanto un aperitivo. Andiamo in salotto. Mi trovo davanti Sabi con una candelina in mano che canta "Happy Birthday to you" (Kennedy puppa!). Fingo di non avere l'arresto cardiocircolatorio che ho per qualche secondo, la saluto come si conviene e soffio sulla candelina. Poi siccome Ross è Ross, la candelina è una di quelle che non si spengono, quindi momenti ilari a mie spese fin da subito. Poi da lì, un po' di relax... come stai, come non stai, non ci vediamo da un sacco di tempo e insomma sembra quasi che l'ultima volta ci si sia trovato l'altro ieri. E' andata a finire che lo shooting è stato molto poco remoto e molto divertente (perdonate la qualità non "da portfolio" delle foto, ma sono praticamente come scattate) Momento top: foto n.6 con Sabi nuda sul balcone che saluta verso una delle rotonde più trafficate di Lecco raccogliendo una sinfonia di clacson. Ah, questione zia: in realtà ha visto Sabi solo a fine shooting, quindi era già vestita. Niente foto della zia basita, mi dispiace Questioni tecniche sulla Z fc, a seguire. E' stato il primo shooting "serio" con la nuova macchina e devo dire che, finché è durata, si è comportata egregiamente. Il principale punto a favore è senza dubbio la leggerezza, in mano sta come una piuma; il secondo è il display regolabile, soprattutto per me. Avendo fatto l'intero shooting da seduto (con Ross che mi muoveva di qua e di là ) l'altezza di ripresa sarebbe stata estremamente limitata senza il display basculante. Con esso, invece, si può usare la fotocamera ad ogni altezza senza la necessità di dover per forza guardare nel mirino. Per il resto, c'è stata ancora qualche incertezza nel trovare alcune opzioni ma niente di insormontabile. Dicevo "finché è durata", perché a metà è andata in rosso la batteria (mi era stato detto che serviva per un Backstage e vedendo la batteria a tre tacche la sera prima, non l'avevo caricata). Per fortuna Ross mi ha prestato la sua Z6 II e tutto è proseguito liscio Di nuovo, un grazie gigantesco a Ross per la sorpresa clamorosa e inaspettata, e so che ci è voluta anche parecchia organizzazione e... segretezza! Per fortuna non ho deciso di rimandare, mi sarei mangiato le mani fino ai gomiti. Doverosa, Menzione d'onore sempre per Ross anche per avermi scarrozzato per casa in lungo e in largo, compreso un numero per superare il gradino per uscire in balcone, che pensavo di finire di sotto
    1 punto
  7. Non ho mai fotografato "bene" la pernice bianca, anche se è un soggetto che sto attivamente cercando. E a dirla tutta, fino a questa estate neppure ero riuscito a vederla da vicino in natura. Ma questa estate, all'ultimo giorni di vacanza in dolomiti e all'ultima gita (Piz Boè per il Lichtenfels e la Cresta Strenta, uno splendido sentiero attrezzato straordinariamente panoramico e divertente da percorre purché si disponga della giusta esperienza e "sicurezza di passo") ecco che ne vedo 4 zampettare a pochi metri da me, ovviamente in abito estivo. Nello zaino il mio "kit da paesaggio", di fotografare animali non c'era nessuna idea, che per fortuna arriva a 300mm. Ho fatto qualche scatto, senza insistere perché la lente troppo corta mi avrebbe obbligato ad avvicinarmi troppo e quindi a disturbarle. Z6II su 70-300/4.5 5.6 @300mm f5.6 1/4000 ISO200 Z6II su 70-300/4.5 5.6 @300mm f5.6 1/3200 ISO200 Z6II su 70-300/4.5 5.6 @300mm f5.6 1/800 ISO200
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  8. Valido rimpiazzo, sempre, in ogni luogo, dentro ogni borsa...fotografica Frog lombrosian portraits by 24-200 su Nikon Z fc
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  9. mentre le lumache onorano l'uva ...le melanzane continuano a fiorire... Sempre Nikkor MC50/2,8 su Z fc
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  10. Auguri Gabriele... Una foto con l'espressione della zia sarebbe un bel contributo...
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  11. Oltre alla zia mi sa che anche i vicini hanno goduto di una bella sopresa al balcone...
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  12. Puoi farlo anche con LR, usando i pennelli. Più lento e meno preciso ma efficace!
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  13. Di contro vedo tanti (si fa per dire, ma comunque non pochissimi) giovani - non più adolescenti - che scelgono una fotocamera vera per le loro fotografie, spesso a pellicola, spessissimo degli "anni d'oro" del 35mm (Leica M4, Nikon FM, Rolleiflex, ecc.), che si sbattono fra siti web e negozi specializzati per reperire le pellicole, cercano i pochi laboratori attivi per lo sviluppo e stampa dei loro scatti, e si organizzano come possono per la stampa in casa con ingranditori, vasche e acidi. La nuova generazione vinile... Non li invidio. Ma neanche li scoraggio, anzi: li stimolo a perseguire la loro passione. In fondo, parliamo lo stesso linguaggio espressivo. Poi un giorno passeranno al digitale come abbiamo fatto noi. Probabilmente, senza rimpianti.
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  14. E che cavolo Silvio!!!! C'era il biglietto per quel capanno??? Ti è passato davanti di tutto e in ambientazione particolarmente curata! Mi sa tanto che gli animaletti che passano da quelle parti.... sono coccolati e viziati :-))) Foto spettacolari davvero tanti complimenti!!! La sequenza dello sparviero poi... è una goduria!
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