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Mostra il contenuto con la massima reputazione di 06/09/2021 in tutte le aree

  1. Oggi nel pomeriggio, sono riuscito ad avvicinarmi alla Torre dei Moro, avrete tutti visto i servizi lanciati dalla televisione nei giorni scorsi; per prima cosa vi devo dire che tutta la zona è giustamente transennata e guardata a vista, non si scappa.. solo pochi sfortunati posso entrare in quel nero Santuario.. visto che oltre il danno vi sarà anche la doppia beffa, la prima è che salvo rare eccezioni, le assicurazioni non sborseranno non dico nulla.. ma ci andremo molto vicini.. e la seconda beffa è quella che gli autori di questa bella pensata.. non saranno perseguibili; provate a pensare di perdere tutto..ma tutto tutto.. salvare solo la pelle e i vestiti che s'indossano.. però le banche che hanno dato i vari mutui, i Soldini bene o male li devi dare.. e tra il tutto, ci mettiamo anche vi ricordi più o meno tangibili di una miriade di posti lungo la tua vita.. Ho voluto fare un'esperimento, gli scatti sono stati fatti in BN nativo, alcuni poi li ho rifatti a colori.. ebbene, a mio parere.. il Bn ci perde.. o forse si sarebbe dovuto usare in maniera differente.. è da quando ero ragazzo, che non uso più il BN, ma adesso lascio parlare alle immagini.. intanto che penso ad un titolo.. Eccolo il moncone dove settanta nuclei pensavano di aver trovato la loro " Isola " chissà ora tra lavori con consolidamento e ripristino, sempre ammesso che lo si possa fare, quanto tempo e soldi saranno impiegati Un particolare dell'apice, solo una cosa risulta estremamente positiva: che per una serie di coincidenze non vi sono vittime.. nemmeno i due mici, che i padroni pensavano aver perso.. trovati il giorno dopo, malconci, bruciacchiati..ma vivi.. Tutta la copertura esterna è semplicemente dissolta.. fondendo anche l'alluminio del telaio.. ( questo metallo fonde a circa 630 C° ) ho scambiato alcuni pensiori con un'operatore.. poco più giovane del sottoscritto.. e bestia.. se pesava quel marchingegno sulla spalla.. il parcheggio sottostante, per il grosso degli scatti è stato usato il 50-250, e gli ISO erano 100 un rottame piovuto dal cielo, tutto il materiale pirotecnico è statop lasciato sul posto di caduta. Ora una certa quantità di scatti li ho rifatti a colori.. per me ci guadagnano ( per dire.. ) lo potete osservare due scatti prima.. Nessuno ormai verrà ad acquistare oggetti per neonati.. a pochi metri, e si vedono i rottami sotto le finestre, vi è un' altro stabile.. abitato che per fortuna non è stato danneggiato.. cosa avrà pensato.. e quanto terrore sarà passato per la sua testa durante l'incendio.. che dopo alcuni giorni è li che guarda stranita.. il vento però ha giocato a favore, e la parte posteriore non è rimasta molto danneggiata, la sezione scientifica dei Pompieri in primis.. hanno già fatto l'analisi del materiale.. che è stato: infiammabile al 100%.. si vedono postazioni di auto pompe.. I gazebo della protezione civile, con nei pressi alcuni pompieri.. la polizia no quella non è stata ripresa.. Ma il nostro Mc Donald's continua a sfornate hamburgher.. forse più di prima.. Una cosa però mi ha colpito.. questo piccolo insetto.. che alla faccia della nostra continua barbarie.. vive.. e numericamente sono molto più di noi.. Nei pressi questo piccolo e splendido fiore.. Ma il titolo?.. sono in alto mare...
    7 punti
  2. Nikon Z fc Versatile Vintage Ho testato, anche se per ora solo superficialmente, la nuova mirrorless di Nikon, la Z fc, ispirata nelle forme alla straordinaria Nikon FM2 a pellicola, qui di seguito le mie prime impressioni, dopo il primo contatto che potete trovare su questo video: https://youtu.be/sw4kl7C-Z8k Buona visione e buona lettura a tutti Gerardo Bonomo Entusiasmi, entusiasmi… “Giunto al termine della mia vita di peccatore, mentre declino canuto insieme al mondo, mi accingo a lasciare su questa pergamena testimonianza degli eventi mirabili e tremendi a cui mi accadde di assistere in gioventù, sul finire dell’anno del Signore 1327.” Mirabile inizio del romanzo “Il nome della rosa”, del compianto e straordinario Umberto Eco, di cui faccio mia l’accezione “ declino canuto”. In questi primi cinquant’anni’anni di passione-amore per la fotografia ho usato un numero sterminato di fotocamere, alcune mi hanno entusiasmato, come Al Capone / De Niro faceva credere di avere come entusiasmo nella vita il baseball, altre mi hanno deluso o sono finite in fondo alle borse. Il 99% delle macchine che mi hanno entusiasmato sono state macchine a pellicola, ma non posso non ricordare l’entusiasmo con cui accolsi una delle prime Nikon Coolpx, che permetteva con un sistema a swing, di ruotare l’obiettivo indipendentemente dal monitor. E cosa dire dell’arrivo sul mercato della Nikon D70, non tanto per la qualità, quanto per il prezzo, finalmente accessibile a tutti. Bene, quando ho preso per la prima volta tra le mani la nuova Nikon Z fc l’entusiasmo è stato lo stesso di un bambino che trova nell’uova di Pasqua centomila mattonici Lego… Ispirata, nell’estetica, alla Nikon FM2, la Z fc non solo a mio parere a un design vintage a dir poco accattivante, ma racchiude al suo interno una qualità e una duttilità, pur digitale, che neppure sotto i miei occhi argentici è potuta passare inosservata. Pensare di eviscerare una fotocamera come la Nikon Z fc in un solo video e in un solo articolo è fantascienza. La Nikon Z fc ha centinaia di feature sia fotografiche che video, non dobbiamo dimenticare che la macchina è in grado di registrare video fino al formato 4K. Mi sono quindi limitato a uno sguardo dall’alto. Qui di seguito i link ai manuali Manuali, Software e Firmware Nikon Z fc in Centro Download Nikon: https://downloadcenter.nikonimglib.com/it/products/539/D780.html PDF Manuale d’Uso Nikon Z fc https://download.nikonimglib.com/archive4/tqKMn00nHOVV05r3Mk504pgJs380/ZfcUMEUR_(It)02.pdf Manuale Online Nikon Z fc IT: https://onlinemanual.nikonimglib.com/zfc/it/ Le mie prime impressioni? Naturalmente l’spetto vintage e il vantaggio di possedere diversi comandi principali posizionati sulle ghiere della calotta superiore. A seguire la leggerezza, che non è stata compresa da tutti, frutto del fatto che la macchina è stata realizzata in un materiale leggero quanto robusto: il magnesio Ho apprezzato il display che può essere ruotato in ogni direzione, comodo sia per le riprese dal basso, che per le riproduzioni con la macchina posizionata su uno stativo, oltre che per le riprese video. Le connessioni Bluetooth e WiFi, in accoppiata con il software Snapbridge, mi hanno permesso sia di remotare la fotocamera da smartphone e tablet che di scaricare le immagini, o alla risoluzione nativa o a quella più conveniente per gli smartphone – in termini di peso e velocità di download, di 2MP. La presentazione ufficiale: Nikon Z fc: La Nikon FM2 del Terzo Millennio Cito testualmente da sito di Nital, il distributore ufficiale Nikon per l’Italia: Le ghiere di controllo sono disposte esattamente come sulla Nikon FM2 e ogni ghiera è stata creata in alluminio solido. I meccanismi si azionano con incredibile precisione: sentirai l’emozione del clic. Se hai già utilizzato in precedenza una fotocamera SLR Nikon, farai un salto indietro nel tempo. Se non l’hai mai usata, amerai la fisicità delle ghiere. Ne parlerò anche in seguito ma il perchè Nikon abbia presentato la Z fc come una “erede”, se non altro nel design, della FM2 non mi è chiaro. Negli anni 80 – e a seguire nel 2000 – le cinque sorelle di Nikon erano: la FM, la Fe, la FM2 – FM2 new – la Fe2 e la FM3a. Dal punto di vista del design sono sostanzialmente identiche. Cambiano e non poco nella sostanza. Oggi delle cinque sorelle, la più, anzi, l’unica richiesta è la FM2. Perchè è una macchina completamente meccanica che a batteria scarica ha solo l’esposimetro non funzionante. Eppure io negli anni 80 acquistai la FE e per un preciso motivo: disponeva della priorità di diaframmi. Certo, aveva un solo tempo di scatto meccanico, 1/90 di secondo che erano l’unica parte della fotocamera funzionante a batterie scariche, e per 40 anni mi sono sobbarcato il peso di una batteria di scorta, qualche grammo, e non ho mai dovuto ricorrere al tempo obbligato di 1/90 di secondo. Certo, un otturatore elettromeccanico è più complesso e “più fragile” di un otturatore meccanicp. Ma la mia FE non ha mai fatto uno scatto a vuoto in 4 anni, ho solo dovuto, dopo 20 anni, cambiare le guarnizioni del dosro e del box specchio. Eppure le persone rifuggono dalla Nikon MF elettromeccancihe. Se vogliamo fare un confronto più allinetao, parliamo della FM e della FE2: la prima arriva solo a 1/1000 di secondo ma consente di montare anche le ottiche pre Ai del 1959. La seconda arriva a 1/4000 di secondo ma non permette di montare le ottiche pre Ai. Idem per FE e Fe2, la prima può montare le ottiche del 1959 e arriva a 1/1000 di secondo, l’altra arriva a 1/4000 ma non può montare le ottiche pre Ai. Mi sono sempre chisesto l’utilità del tempo di scatto di 1/4000 di secondo. Per come la penso io, meglio 1/1000 di secondo e la possibilità di montare le ottiche pre Ai che il contrario. Persona il valentissimo sito di Wikipedia, nel trattare la FM2, afferma che è possibile montare le ottiche pre Ai, ma non è possibile, come anche per la FE2, a causa del fatto che il Meter Coupling Lever non può essere sollevato, rendendo impossbile il montaggio delle ottiche pre Ai Nikon FM3A: più assonanze con la Nikon Z fc Ho parlato di Nikon FM3A in modo credo esaustivo: https://www.gerardobonomo.it/2020/04/15/nikon-fm3a-la-regina-istruzioni-per-luso-prima-parte/ https://www.gerardobonomo.it/2020/04/17/nikon-fm3a-la-regina-istruzioni-per-luso-seconda-parte/ https://www.gerardobonomo.it/2020/05/08/nikon-fm3a-la-regina-lo-shooting-terza-parte/ https://www.gerardobonomo.it/2020/05/14/nikon-fm3a-la-regina-lo-sviluppo-quarta-parte/ Presentata nel 2001, questo gioiello non venne affatto compreso: In grado di funzionare su tutti i tempi senza batteria, con la batteria oltre ad avere l’esposimetro attivo, è in grado di lavorare anche in priorità di diaframmi: un incredibile e complesso connubio tra un otturatore meccanico ed elettromeccanico. I tempi meccanico vanno da 1/4000 alla posa B, quelli elettromeccanici, come dati di targa, in priorità di diaframmi, arrivano in teoria a 8 secondi, come la Nikon FE, ma nella pratica in situazioni crepuscolari, in modalità A l’otturatore è in grado di rimanere aperto per minuti. Oggi praticamente introvabile con la sua ottica elettiva, il 45mm f/2,8 Ais P, sfiora nel mercato dell’usato cifretra i 1000 e i 1500 Euro. E’ forse la Nikon MF più cara in assoluto, certamente ben più costoso di FM, FE, FM2 e FE2 e addirittura F3 HP Nelle foto in alto vediamo l’accoppiamento e lo sganciamento del Meter Coupling Lever che è stato reintrodotto da Nikon proprio per la Nikon FM3A. Ecco, se mi fossi occupato io della presentazione della Nokon Z fc l’avrei confrontato, nel design e nella filosia di scatto di base, o alla FE o alla FM3A. Comunque questo sofismi non cambiano nè il senso, nè l’utilità, nè la valenza dell’interprete di questo articolo, ovvero della Nikon Z fc Anche l’occhio vuole la sua parte La fotocamera è uno strumento particolare, non deve solo essere efficiente e funzionale, ma deve appagare anche l’occhio. Posto la che la Nikon Z fc è una rivisitazione della Z 50 – che non dispone della funzione focus staking nè della possibilità di lavorare prendendo l’energia dalla presa USB – questa rivisitazione estetica non passa inosservata Photokina 2011 Correttezza, innanzitutto. Prima della Nikon Z fc ci fu un’altra fotocamera che colpì e non poco l’attenzione del pubblico. Era la Photokina del 2011. Durante quella Photokina vennero presentate novità a dir poco rivoluzionarie. Nikon presentò la Nikon D600, una full frame nuovamente, nello stile Nikon, con un prezzo alla portata di quasi tutti e la Nikon 1, la prima “mirroless di casa Nikon. Altri brand presentarono prodotti altrettanto innovativi. Ma TUTTA l’attenzione sia della stampa di settore che del pubblico si concentrò sulla Fuji X100, una “compatta a focale fissa che richiamava in modo netto anche se non servile l’estetica delle Leica M. Fu il trionfo di quella Photokina e il valore aggiunto non fu nelle feature ma nell’estetica della fotocamera. la X 100 è tuttora in produzione ed è stata rivisitata sia nell’estetica che nelle funzioni più volte. Ma a differenza della Nikon Z fc, la X 100 non si ispira a qualche precedente modello di Fuji, ma più in generale a una macchina dal design retrò. Nikon invece non solo si è ispirata, ma ha quasi clonato una fotocamera che vide la luce nel 1982, la Nikon FM2. Ma se volgiamo essere un poco più precisi, la Nikon FM2, al netto del tempo di posa più veloce portato a 1/4000 di secondo, altro non è se non la Nikon GM. E la Nikon FM venne presentata nel 1977… Parliamo oggi di Nikon Z fc, che trae ispirazione da una Nikon di ben 44 anni fa…… Photokina 2013 – qualche settimana dopo… – E della Nikon Df non vogliamo parlare? Qualche settimana dopo la Photokina 2013 Nikon annuncia la Nikon Df. Questa è stat la prima vera fotocamera digitale vintage di Nikon. Se mi è piaciuta? Leggete qui: https://www.nikonschool.it/experience/nikon-df.php Disponibile sia silver che black, la Nikon Df poteva montare tutte le ottiche Nikon, come la Nikon Z fc, aveva molti comandi “analogicizzati”, ma non incontrò granchè il favore del pubblico, a causa delle dimensioni troppo generose: 143,5x110x66,5mm con un peso di 765 grammi contro i 134,5 x 93,5 x 43,5 mm della Nikon Z fc e i suoi bravi 445 grammi Sensore FX da 16MP, io la trovai fantastica e mi adattati subito alle dimensioni oggettivamente generose. Certo, io e e molti altri si aspettavano una Nikon FM digitale, abbiamo aspettato “solo” 8 anni ma siamo stati accontentati. Non so Nikon Japan cosa pensi oggi della Df, sta di fatto che nella presentazione della Z fc da nessuna parte ha accennato a questa prima macchina digitale in un corpo analogico. D’altronde, le leggi di mercato imperano, e la prima delle Leggi recita che LA LEGGE NON AMMETTE IGNORANZA…. Il monitor basculante Sembra una follia mettere tra i primi posti nei vantaggi di una fotocamera digitale il monitor basculante. Io di solito lavoro con una Nikon D5600 e vi garantisco che il monitor non solo basculante ma anche richiudibile per evitare graffi è un plus a cui non rinuncio. Ho provato la Nikon Z 50 e la prima cosa che mi ha fatto storcere il naso è stato proprio il display, che non solo può essere ribaltato su sè stesso per evitare che si graffi, ma può essere basculato solo in orizzontale, per le riprese dall’alto o quando faccio le riproduzioni collegando la macchina alla colonna di un ingranditore, per non dovermi arrampicare al di sopra della macchina. Il display della Z fc bascula in ogni direzione e può anche essere tenuto di lato, cosa che io trovo vantaggiosa nelle riprese video; non a caso la maggior parte delle videocamere ha il display che può essere basculato di lato. La possibilità di passare automaticamente dal mirino elettronico al display grazie a un sensore di prossimità è un’altro vantaggio che io trovo primario La riduzione delle vibrazioni Anche se la Nikon Z fc supera la sensibilità di 51.000 ISO la riduzione delle vibrazioni è comunque utile, da un lato proprio per evitare di arrivare agli altissimi ISO, dall’altro per sfruttare in pieno sia il VR integrato in alcuni obiettivi, che il VR elettronico integrato nella fotocamera, che si attiva unicamente se posizionato su On, e solo nelle riprese video. Quindi non abbiamo purtroppo lo stabilizzatore meccanico a 5 assi come le sorelle Z più grandi della Z fc, ma abbiamo la possibilità di utilizzare obiettivi Z nativi VR da un lato, e la stabilizzazione elettronica nelle riprese video. La pulizia del sensore Il fatto che sulla Z fc non ci sia una tendina meccanica che protegga il sensore, fa sì che sia necessaria una certa attenzione nel cambio ottiche. Al contempo, grazie alla mancanza della tendina e alla ridottissima distanza tra la baionetta e il sensore, permette anche una pulizia fai da te più agevole. Io, personalmente, consiglio di limitarsi all’uso di una pompetta per soffiare via la polvere secca. Per le pulizie wet con gli appositi tool, consiglio di rivolgersi a un centro assistenza, onde evitare i noti guai di una pulizia wet mal condotta. Non dimentichiamo poi la possibilità via software del Image Dust Off: si scatta una foto e poi, attraverso appositi programmi di Nikon, è possibile sottrarre via software la polvere dalle immagini “ contaminate. Non dimentichiamo infine che la Nikon Z fc non è weatherproof, è quindi opportuno non esporla nè all’acqua – pioggerella – nè alla sabbia. L’importante è sapere le cose e agire di conseguenza. La duplicazione dei negativi Mi sono già occupato della duplicazione dei negativi usando fotocamere digitali Nikon Anche la Nikon Z fc permette la duplicazione, tanto dei negativi che delle diapositive, utilizzando il modulo ES-2. La grande novità sta nel fatto che Nikon ha anche presentato un nuovo obiettivo, il Nikkor Z 50mm f/2.8 Macro FX, che è perfettamente compatibile tanto con il modulo ES-2 che naturalmente con la Nikon Z fc. Non ho ancora fatto dei confronti tra questa nuova ottica macro e il mio prediletto AF-S Micro NIKKOR 60mm f/2.8G ED: sarà un confronto d’obbligo ma questa volta ho dubbi sul vincitore: il nuovo 50mm è stato appositamente progettato per le fotocamere Nikon serie Z ed è più recente del 60mm, che, di fatto, venne presentato al PMA del 2008, sono passati 13 anni…. E gli obiettivi Z ? Attualmente Nikon ha a catalogo, oltre a due moltiplicatori di focale, 18 obiettivi Z fra FX e DX, un parco ottiche di tutto rispetto a cui si aggiungono, con l’adattatore FTZ, quasi tutte le ottiche Nikon prodotte dal 1959, dagli obiettivi Ai ai modelli autofocus D e G. Un parco ottiche quindi di tutto rispetto che permette, a chi già possiede degli obiettivi Nikon, di utilizzarli sulle Nikon serie Z, Nikon Z fc compresa. Moltiplicatori di focale, zoom, focali fisse, ottiche macro, non c’è che l’imbarazzo della scelta. Diversi obiettivi Z sono stabilizzati e/o weatherprooof Cliccate QUI per avere il panorama completo e le caratteristiche di tutti gli obiettivi Z attualmente disponibili La funzione video La Nikon Z fc è in grado di registrare video fino al formato 3840 x 2160 (4K UHD) Il monitor che può essere ruotato anche esternamente alla fotocamera agevola il controllo dell’inquadratura nelle riprese video e permette di inquadrare da punti di vista inusuali, come dal basso o dall’alto. A questo si aggiunge la possibilità di registrare video in modalità rallenty e time lapse. Ricordiamo che in modalità video, con un leggero crop sulla scena inquadrata, è possibile attivare lo stabilizzatore elettronico Qui un esempio di un video in 4K – ridotto per esigenze del web - E qui un esempio di un video in modalità rallenty Uno smartphone costa uguale Per relativa provocazione riporto qui sotto le caratteristiche di uno smartphone tra i più performanti oggi sul mercato, iPhone 12 Pro, che è quotato intorno ai 1300 Euro Sistema di fotocamere Pro da 12MP: ultra‑grandangolo, grandangolo e teleobiettivo Ultra-grandangolo: ƒ/2.4 e angolo di campo 120° Grandangolo: ƒ/1.6 Teleobiettivo: ƒ/2.0 (iPhone 12 Pro); ƒ/2.2 (iPhone 12 Pro Max) Zoom digitale: fino a 10x (iPhone 12 Pro) Zoom in ottico: 2,5x; zoom out ottico: 2x; estensione totale dello zoom ottico: 5x (iPhone 12 Pro Max) Zoom digitale: fino a 12x (iPhone 12 Pro Max) Modalità Notte per i ritratti tramite scanner LiDAR Modalità Ritratto con effetto bokeh avanzato e Controllo profondità Illuminazione ritratto con sei effetti (naturale, set fotografico, contouring, teatro, teatro b/n, high key b/n) Doppia stabilizzazione ottica dell’immagine (grandangolo e teleobiettivo) Stabilizzazione ottica dell’immagine su sensore (grandangolo di iPhone 12 Pro Max) Obiettivo a cinque elementi (ultra-grandangolo); obiettivo a sei elementi (teleobiettivo); obiettivo a sette elementi (grandangolo) Flash True Tone più luminoso con Slow Sync Panorama (fino a 63MP) Rivestimento dell’obiettivo in cristallo di zaffiro 100% Focus Pixels (grandangolo) Modalità Notte (ultra-grandangolo, grandangolo) Deep Fusion (ultra-grandangolo, grandangolo, teleobiettivo) Smart HDR 3 Apple ProRAW Foto e Live Photos ad ampia gamma cromatica Correzione dell’obiettivo (ultra-grandangolo) Correzione occhi rossi evoluta Geotagging delle foto Stabilizzazione automatica dell’immagine Modalità scatto in sequenza Formati immagine acquisiti: HEIF e JPEGIl fatto è che non solo uno smartphone non è comunque ancora in grado di raggiungere la qualità ottica di , in questo caso, una mirrorless, ma per quanti obiettivi aggiungano sul retro, ciascuno dedicato a una funzione, non solo la qualità finale è molto lontana, ma le possibilità di controllo dell’immagine di una mirrrorless sono infinite. Chiaro, dallo smartphone ai social il passo è istantaneo. ma se fosse la stessa cosa anche per la Nikon Z fc? Snapbridge: è la Nikon Z fc diventa uno smartphone, molto più che uno smartphone Snapbridge è il programma gratuito di Nikon, disponibile sia per piattaforma Android che iOS che permette di remotare la propria Nikon, scattare, scaricare le immagini sia alla risoluzione nativa che a 2 MP pr avviarle poi al Cloud o ai social. Attraverso Snapbridge inoltre la Nikon Z fc acquisisce dallo smaetphone o dal tablet la georeferenziazione dell’immagine ( altitudine, latitudine, longitudine ) così da poter poi contestualizzare l’immagine sia attraverso i software Nikon che di terze parti. Due note su Snapbridge Con Snapbridge è possibile: Sceglere la modalità di scatto Scegliere il diaframma di lavoro Scegliere il tempo di scatto Sceglere un’eventuale staratura intenzionale dell’esposizione Scegliere il bilanciamento del bianco Scegliere il punto di fuoco E’ quindi una app completa con la quale non solo si remota lo scatto e si scaricano le immagini ma si modificano in remoto la maggior parte delle impostazioni delle fotocamere. Ecco colmato, in modo egregio, il gap con gli smartphone e, credetemi, nonostante la qualità oggettivamente sempre più elevata delle immagini ottenute dagli smartphone, qui siamo a eoni di distanza. I risultati Uno scatto realizzato con la Nikon Z fc e il suo “innocente” zoomettino 16-50mm, e il relativo crop Qui potete scaricare l’immagine alla risoluzione nativa. Black & White La Nikon Z fc tra i Picture Control ha anche quello monocromatico. In più è possibile aggiungere dei filtri “virtuali” tra cui il filtro rosso. Dall’alto: Picture Control Standard Picture Control Monochrom Picture Control Monochrom + filtro rosso virtuale: i petali del girasole si schiariscono ma non aumenta la saturazione delle campiture azzurre del cielo Picture Control Monochrom + filtro rosso virtuale+ filtro rosso reale + polarizzatore reale: il cielo si scurisce leggermente. ma siamo a eoni dal risultato che si otterrebbe con una pellicola impiegando i medesimi filtri reali. Giocherellando con l’obiettivo Z 50mm macro La macro non è il mio forte, qui uno scatto realizzato con l’obiettivo NIKKOR Z MC 50mm f/2.8 ISO 800, f/8, 1/1000 di secondo ( così ho imparato che il battito delle ali di un’ape bottinatrice ha bisogno di tempi di scatto più veloci, il battito oscilla dai 200 ai 400 battiti al secondo … ) Qui potete trovare l’immagine nativa in alta risoluzione In macro a 1:1 Non dubitavamo della qualità del nuovo NIKKOR Z MC 50 mm f/2.8 Qui l’abbiamo messo alla prova a ISO 100, f/20 e 1 secondo di posa. Qui sotto l’immagine originale E se vogliamo scaricare le immagini in tempo reale sul computer? Wireless Trasmitter Utility Prassi utilizza, soprattutto negli studi professionali, per permettere a chi fa la post produzione di controllare in tempo reale il lavoro del fotogrfao. Basta scaricare, disponibile sia per piattaforma Windows che per Mac OS il programma gratuita Wireless Trasmitter Utility. Senza neppure di bisogno di una connessione via cavo ma usando il modulo WiFi integrato nella fotocamera, è possibile scattare le immagini, salvarle sulla scheda di memoria della fotocamera e contemporaneamente scaricare sul computer o il JPG, o il NEF, o entrambi i file. Nikon Z fc è naturalmente compatibilissima. Qui, giusto per provare, ho fotografato il monitor del computer sul quale avevo già istallato WTU. E il gioco è fatto Nikon Z fc versus Nikon FM2 Sembra che la Musa ispiratrice della Nikon Z fc sia stata la Nikon FM2; mi chiedo perchè non la FM, identica in tutto tranne nei tempi di scatto che si fermano a 1/1000 e il vantaggio di poter montare ottiche Ai. Io credo che la Musa ispiratrice sarebbe potuta benissimo essere la Nikon FE, piuttosto che la FE2, ma, visto che la FM2 è la Nikon più richiesta nel mondo dell’usato, ecco spiegata la Musa ispiratrice, che si limita a una similitudine nel design del pentaprisma e nel fatto di avere, ovviamente, una ghiera dei tempi meccanica al di sopra della calotta. Addio attacco F mount Nel 2018, con la presentazione delle Nikon Z6 e Z7, la casa giapponese abbandona lo storico innesto F mount, presentato contestualmente alla Nikon F. Diametro baionetta 44mm e distanza dal piano focale di di 46,5mm L’abbandono del box specchio cambia tutto, la distanza dal piano focale passa a 16mm e il diametro della baionetta a 55mm. Giusto per la cronaca, la fotocamera con il piano focale più ridotto è la Samsung NX mini con solo 6,5mm di distanza dal piano focale, mentre la Contax N arriva a 48mm. La macchina, banchi ottici esclusi, con il piano focale più profondo è la Mamiya RB, con.112mm Per parlare di fotocamere “ normali, Leica M è 27,80mm, mentre Leica a vite 28,8mm, Canon FL e FD 42mm. Ma per tornare a Nikon, che con l’avvento dell’autofocus non cambiò, come fece Canon, la baionetta, permettendo alla sua clientela di continuare a usare sulle macchine AF anche le ottiche MF, per sanare questo passaggio obbligatorio Nikon ha poroposto, contestualmente al sistema Z, l’adattatore FTZ che permette di utilizzare TUTTE – o quasi – le ottiche Nikon, prodotte dal 1959 a oggi, naturalmnete con le limitazioni del caso: una focale MF non diventa AF, alcune modi di esposizione o sistemi di esposizione non sono compatibili. Ma le ottiche sono tutte compatibili, e il prezzo è accettabile, 299 Euro – si trova anche a meno -. L’adattatore FTZ dispone anche di un attacco filettato per potersi collegare ai treppiedi ed evitare di sbilanciare la fotocamera. Con gli obiettivi di tipo G e D tutti i dati exif vengono inseriti nel file, il che significa che il NEF, trafilato con Nikon NX Studio, può beneficiare di tutte le correzioni ottiche presenti nella libreria proprietaria di Nikon NX Studio. E gli obiettivi Z ? Attualmente Nikon ha a catalogo, oltre a due moltiplicatori di focale, 18 obiettivi Z fra FX e DX, un parco ottiche di tutto rispetto a cui si aggiungono, con l’adattatore FTZ, quasi tutte le ottiche Nikon prodotte dal 1959, dagli obiettivi Ai ai modelli autofocus D e G. Un parco ottiche quindi di tutto rispetto che permette, a chi già possiede degli obiettivi Nikon, di utilizzarli sulle Nikon serie Z, Nikon Z fc compresa. Moltiplicatori di focale, zoom, focali fisse, ottiche macro, non c’è che l’imbarazzo della scelta. Diversi obiettivi Z sono stabilizzati e/o weatherprooof Cliccate QUI per avere il panorama completo e le caratteristiche di tutti gli obiettivi Z attualmente disponibili E’ meglio una fotocamera fatta di bronzo o di lega di magnesio? Una delle prime cose che venne notata dal pubblico, quando la Nikon Z fc venne semplicemente presentata, ma non mostrata al pubblico, alla fine del luglio 2021 fu il peso. Troppo poco pesante, o troppo leggera. In fotografia, e non solo, è cosa nota che più uno strumento è pesante maggiore è la sua qualità I primi rumors dichiaravano che la Z fc fosse fatta di plastica. E invece, come vediamo nelle prime due immagini accoppiate, la Nikon Z fc è fatta in lega di magnesio, come le fotocamere professionali di Nikon. Se il LEM fosse stato fabbricato in bronzo, l’Apollo Xi non sarebbe riuscito a farlo depositare, leggero quasi come una piuma, sulla superficie lunare. Se confrontiamo il peso della Nikon Z fc con quello della sua musa ispiratrice, la Nikon FM2, ci accorgiamo che la sua musa pesa quasi il doppio. E stiamo parlando di macchine di piccolo formato. E nonostante questo, tenersi al collo per un’intera giornata di shooting, quasi un chilo di macchina vi garantisco che non è la stessa cosa che portarsi al collo una macchina pesante quasi la metà. Certo, io stesso, quando ho confrontato il nuovo 50mm Z Macro f/2.8 con il caro e beneamato Micro Nikkor 55mm f/2.8 mi sono reso conto che nel nuovo 50mm di metallo non ce n’era neanche l’ombra.Ma al contempo tra i due obiettivi, in termini di qualità non c’è confronto. Io quindi di queste leggerezze approfitterei, e prima di giudicare la qualità in proporzione al peso, quantomeno farei delle prove…. Detto questo la Nikon Z fc pesa 390 gr che salgono a 445 con batteria e card di memoria. Ed ecco le dimensioni: Circa 134,5 x 93,5 x 43,5 mm La Nikon FM2 pesa 540 grammi ( senza rullino e le misure sono circa circa 142 x 90 x 60 Alla fine la Nikon Z fc pesa il 20% in meno della Nikon FM2 La raffinata ghiera dei tempi di scatto. In alto a sinistra la ghiera dei tempi della Nikon F3, a destra della Nikon FM2 in basso a sinistra della Nikon FE, a destra della Nikon Z fc Qui Nikon merita un plauso: innanzitutto ha mantenuto i 4 secondi di posa, non saranno gli 8 della Fe e della F3 ma sono impostazioni che sulle fotocamere a pellicola hanno una grande utilità. Il tempo più veloce è il 1/4000 di secondo, per gli amanti del bokeh…. Straordinaria la presenza della posa T, che è presente sulla F3, ma mentre sulla F3 la posa T non consuma corrente, sulla Z fc consuma corrente eccome, così, giusto per saperlo. E dulcis in fundo la possibilità di frammentare i tempi in terzi di stop, come nel disegno qui sopra, funzione che può essere attivata in modalità manuale ( qui si possono impostare fino a 900 secondi… ) o a priorità di tempi, agendo sulla ghiera secondaria. In questo modo con la ghiera secondaria frontale si comandano i diaframmi, con quella posteriore i tempi, ma in terzi di stop. I prezzi Nital su sito NIKONSTORE propone attualmente ( primo settembre 2021 ) quattro kit, body, con il 28mm Nikkor Z f/2.8 edizione limitata – nero con una ghiera argentata che richiama il silver della fotocamera, con il 16-50 e il 50-250mm DX, e con il 16-50mm DX VR, quindi stabilizzato Io non avrei dubbi: punterei sul kit con il 16-50 stabilizzato – equivalente a un 24-75mm nel formato FX, da un lato per approfittare della stabilizzazione, dall’altro perchè a mio parere sono le focali bastanti per il 99% dei generi fotografici. per chi volesse un lungo fuooco o un tele zoom c’è sempre tempo per un acquisto successivo. Per coloro che già dispongono di ottiche Nikon di qualsiasi tipo consiglio vivamente l’acquisto dell’adattatore baionetta FTZ. Il telecomando opzionale ML-L7 può tranquillamente essere sostituito dal vostro smartphone e dall’applicazione gratuita Snapbridge che non solo consente di remotare la macchina, ma di controllare, come spiegato sopra, l’inquadratura in live view oltre a cambiare diversi parametri di scatto. Inutile dire che è sempre meglio dotarsi di una seconda batteria EN-EL 25. Nikon dichiara l’otturatore per 100.000 . la batteria in dotazione garantisce 310 scatti utilizzando il mirino elettronico, e 360 scatti utilizzando il monitor, e 80 minuti, sia usando il mirino che il monitor di registrazione video ( non dimentichiamo che la Nikon Z fc registra video con microfono stereo incorporato fino alla risoluzione 4K. ma non siete obbligati a comprare una seconda batteria, Potreste comprare, o utilizzare… La magia della porta USB ( Type C ) La Nikon Z fc ha tre ingressi, microfono, Mini HDMI e USB ( Type C): attraverso questo ingresso la Nikon Z fc consente non solo la ricarica della batteria proprietaria ma anche l’alimentazione della fotocamera stessa. Quindi: …..o utilizzare il caricatore del vostro smartphone, piuttosto che l’adattatore per la presa accendisigari della vostra auto – che ormai ha almeno una presa USB e in alcuni casi anche la presa 220V se doveste ricaricare la batteria con il caricatore a corredo, o ancora un Power Bank. usando un Power Bank la cosa interessante sta nel fatto che, se nella vostra Nikon Z fc è presente la batteria proprietaria, la fotocamera prenderà l’alimentazione direttamente dal Power Bank. Se calcoliamo che la batteria proprietaria ha una disponibilità di 1120 mAh, è facile immaginare a che autonomia ininterrotta si arriva se si calcola che oggi diversi Power Bank arrivano a una riserva di carica di 40.000 mAh… Conclusioni Se pensiamo che il manuale – naturalmente cartaceo – dell’Hasselblad 500 C/M era di 32 pagine, mentre quello della Nikon Z fc è di 622 pagine, è chiaro che non ho neppure scalfito la macchina in questione Questo non sarà l’ultimo mio lavoro sulla Nikon Z fc: oltre alla possibilità di riprodurre i negativi con l’eccellente Nikkor Z 50mm F72.8 Macro, le sinergie con il mondo della pellicola non finiscono qui. E’ chiaro che, come già scritto, visto che anche l’occhio vuole la sua parte, scattare, seppur in digitale, con una Nikon che somiglia alle Nikon degli anni 70 è più che divertente. Io ho sempre considerato i due sistemi, analogico e digitali, distinti e paralleli, anche se naturalmente privilegio la pellicola, ma in molte situazioni, e l’ho già dimostrato, il digitale è l’unica strada percorribile Alla prossima, quindi, e vi ringrazio per il vostro tempo e la vostra attenzione Il vostro affezionatissimo, iridescente, senescente, e soprattutto, monopolicromatico, Gerardo Bonomo I miei video e i miei articoli sono accessibile a tutti e gratuitamente.
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  3. Ok, lo so, sono di nuovo OT rispetto allo scopo del forum, in quanto sono foto di animali in cattività, ma è l'ultima volta, prometto . Visto che i Gatti esotici dormivano, mi son fermato dalle Lontre, che nel mio immaginario personale sono seconde solo ai felini in quanto ad essere graziose, carine, simpatiche e vivaci, insomma quel che gli inglesi, maestri di sintesi, esprimono con la parola cute. Che succede? Psst, non dirlo a nessuno! Queste foto, come quella del Gatto di Pallas sono state scattate con la Nikon Z6 e il Sigma 150-600 C (+FTZ of course).
    4 punti
  4. Visto il post dei Tramonti di Campagna dell'ottimo Zampieron, molto impunemente ne condivido tre di questi giorni sul mare.
    3 punti
  5. Mi aveva preso la voglia di "interpretare" dei Gatti esotici. Questo è il Gatto di Pallas (nota: Pallas è il cognome di uno zoologo tedesco, non la dea Atena ) detto anche Manul. Grosso gatto selvatico delle steppe fredde dell'Asia Centrale. Diversamente dai Gatti domestici e selvatici che conosciamo, al Gatto di Pallas la pupilla rimane sempre tonda, anche quando si contrae per la luce intensa, come nei grossi felini. Questo gli da' uno sguardo particolare, un po' più dolce forse (ma ha un carattere piuttosto irascibile). Ecco il risultato: Fotografato in Azerbaijan no, alla Torbiera di Agrate Conturbia (NO). Avrei voluto vedere e tentare di fotografare "artisticamente" anche un altro paio di felini arrivati da poco, il Gatto Pescatore ed il Gatto Leopardo, che non ho mai visto dal vivo, ma da buoni Gatti... erano da qualche parte a dormire.
    3 punti
  6. 53 Ibisco cinese, Nikon Z7 Nikkor Z 105mm f.2.8 S MC F.3,8 1/160 sec. ISO 64
    3 punti
  7. Ottimismo, gente, ottimismo. A quanto mi consta, la settimana prossima ci sarà la caciara canoista per il lancio della R3 e Nikon non vuole certo sprecare munizioni in concomitanza. Ma probabilmente ci sarà una nuova emissione di rumors fatti ad arte. Entro fine mese mi aspetto sia l'annuncio della Z9 - disponibilità novembre, prestazioni oltre le normali aspettative - che quello del nuovo firmware di Z6 II e Z7 II. Che però non diventeranno improvvisamente nuove macchine. Per avere macchine superiori, ci vorranno sensori stacked. Che per ora non ci sono. Personalmente - ma voi fate un pò come vi pare - io starei alla larga da qualsiasi macchina con sensore non stacked di qui in avanti, salvo che non sia una Zfc da sfoggiare nei bar del centro (rigorosamente esibendo il necessario Green Pass). Comunque vi aggiornerò in caso di news targate Z9 voi continuate pure a mugugnare come camalli
    3 punti
  8. ... Pare proprio di sì. Almeno, per questo ambulante lo è di sicuro. Ma per me è appena iniziata: le luci si inclinano e i contrasti aumentano, l'aria è più pulita e i colori risplendono... peccato che il levante con le sue alghe al seguito mi abbia tolto la striscia turchese, non ci voleva. Ma non si può avere tutto. Il campo si gioca come si trova... Nikon D500, Sigma 10-20 a 10mm,, 1/160 - f.14 ISO 100
    2 punti
  9. 49 Pabbio rossastro, Nikon Z7 Nikkor Z 105mm f.2.8 S MC F. 6,3 1/160 sec. ISO 64 (aprite sempre le immagini)
    2 punti
  10. 48 Enula scabra, Nikon Z7 Nikkor Z 105mm f.2.8 S MC F.16 1/125 sec. ISO 500
    2 punti
  11. Gechnology è un marchio di proprietà di Western Digital, (ex HGST famosa per produrre dischi rigidi tra i più affidabili del mercato), che offre soluzioni di storage personale e di gruppo di lavoro indirizzate a professionisti ed entusiasti in campo video, foto e audio. Il nostro sito si occupa di musica registrata, per lo più in formato digitale (cosiddetto liquido) le tematiche di storage non possono esulare dal nostro campo di interesse quotidiano. Specie quando quei file audio che gelosamente conserviamo per poterli ascoltate al meglio, ci sono costati soldi, soldi, soldi. Molti più soldi di quando costi un buon hard disk ! G-Technology Conosci G-Technology ? No, dovrei ? Pensaci bene. Dischi desktop, in alluminio stylish, il logo con la G maiuscola illuminato ... Ah, si, certo che li ho presenti. Ma in ambiente Apple, vero ? Non solo, sono compatibili perfettamente anche con Windows. G-Technology è un marchio americano di proprietà di Western Digital (era HGST), pensato per offrire al mercato soluzioni pronte per lo storage di qualità ed affidabilità, utilizzanti internamente dischi HGST (ex Hitachi, oggi Western Digital), pensati specificatamente per le esigenze moderne dei professionisti ed entusiasti del campo fotografico, video e audio. La gamma di prodotti è completa e scalabile. Dalle soluzioni portatili autoalimentate ai grossi NAS a 8 bay con RAID hardware, passando per dischi personali USB/Thunderbolt a 1 o a 2 dischi fissi. tre esempi dei prodotti G-Technology, coerenti tra loro per prestazioni, costruzione, affidabilità, sistema, scalando dal disco portatile da 12 cm al grosso sistema desktop a 8 dischi rimuovibili a caldo e RAID hardware. Diciamo anche che il concorrente principale - e più conosciuto - di questo marchio è Lacie che offre soluzioni simili, in uno stile anche esteticamente raffinato (Porsche Design) in casa Seagate. Ma la caratteristica che rende interessante anche ad un sito come il nostro questa gamma di prodotti è il fatto di indirizzarsi per vocazione al mondo multimediale professionale, quindi a fotografi, registi, video-operatori, tecnici del suono e chiunque necessiti di acquisire, conservare, utilizzare grossi file multimediali in sicurezza. Per questo test ho ricevuto un prodotto desktop, utilizzabile via porta USB 3.0 che contiene al suo interno un disco HGST da 3.5 pollici, di taglio da 6 TB (con 1 TB inteso come 1.000.000.000 di byte) da 7200 giri con 64 megabyte di memoria cache. La linea si compone di dischi di taglio da 2 a 10 TB di costo decisamente abbordabile anche per l'hobbysta. Soluzione adatta come vedremo, non solo al backup - sarebbe riduttivo - ma anche come disco di "lavoro". Come è fatto ? Il disco è contenuto in una rassicurante scatola azzurra che riporta su una etichetta arancione le caratteristiche di targa. già così appena estratto con il suo contenitore in alluminio spazzolato fa bella mostra di se. L'unità mostra buona consistenza al tatto, il peso è indice di sostanza, come la presenza di 4 bei peidini antivibrazioni sotto alla scocca. Anche il frontale è in alluminio, forato per permettere la ventilazione durante il funzionamento con al centro il logo G in plastica trasparente. Sopra alla scocca di nuovo il marchio G stampato in grande. la dotazione comprende l'unità, l'alimentatore di rete con una spina aggiuntiva per standard diversi da quello nazionale, un cavo USB 3.0 con l'attacco specifico di tipo B (come quello delle stampanti). L'unità necessità di alimentazione perchè contiene un disco desktop ad alte prestazioni che non sarebbe possibile via USB 3.0 Quando è in tensione e durante le operazioni di lettura/scrittura, il logo G si illumina con una sfumatura leggermente azzurrina. dettaglio del logo sopra alla scocca. il pannello posteriore che, oltre alla presa USB 3.0 e quella di alimentazione, ha anche un attacco Kensington di sicurezza antifurto e ... più unico che raro, l'interruttore di accensione e spegnimento. Complessivamente un apparecchio molto ben costruito anche nei dettagli. Avrete notato oltre alla finitura anche gli angoli lunghi smussati. Molto robusto, non mostra problemi anche ad impilare più unità una sull'altra. Di aspetto molto elegante, per gli studi che devono anche colpire l'occhio dei clienti, intonato certamente allo stile dei desktop Apple ma in ogni caso, del tutto inseribile anche in un salotto elegante, perchè di informatico non ha quasi nulla a prima vista. Come va ? Ma un bell'aspetto non ha alcuna rilevanza con le prestazioni di un disco di memoria, quindi passiamo immediatamente alla parte più tecnica di questa prova. Innanzitutto una considerazione. Il manuale si dilunga molto sulle caratteristiche di utilizzo in ambiente Apple. Senza informare in modo evidente l'utente Windows che no, al primo collegamento non deve esclamare "urka, è guasto, maledizione !". Infatti la procedura di inizializzazione per far vedere il disco a Windows è citata solo in fondo, in un paio di paginette. E in effetti tanto basta ... per indirizzare l'utente verso il sito G-Technology per scaricare ed installare l'utility che converte l'unità da Mac a Windows. Una procedura che richiede pochi click e qualche istante, giusto per indicare il nome o la lettera dell'unità. Solo allora il disco verrà visto. Disco che da quel momento diventa parte integrante del vostro sistema, in modo del tutto trasparente dal vostro sistema, sia esso un desktop o un notebook. Per saggiarne le prestazioni mi sono servito delle solite utility disponibili per Windows. Secondo CrystalDiskmark la performance é di rilievo con oltre 161 megabyte in lettura e 149 in scrittura. non sono i dati di performance massima indicati dal produttore ma si deve tener conto che il mio pc non è un sistema da laboratorio ma un computer da lavoro, carico di tutti i normali software che girano in un normale pc. La misura vuole qui indicare una modalità di funzionamento reale, su un computer di prestazioni medie, non aggiornatissimo, come sarà probabilmente anche il vostro. Per raffonto devo anche dire che se il mio SSD di avvio ha prestazioni certamente superiori, i miei dischi interni (della stessa serie e tipo di quello del G-Tech, solo di taglio da 8TB) collegati direttamente al bus del mio computer non arrivano a queste prestazioni e si fermano ad un più modesto valore di 135-125 megabyte al secondo (ma certamente non sono vuoti ... anzi, sono piuttosto carichi ) Il test CrystalDiskMark è di tipo sintetico e simula un carico di input/output generico. In un ambito multimediale non c'è che la codifica video per valutare la capacità di un disco rigido. Se le prestazioni in video saranno elevate, a maggior ragione lo saranno nell'audio, visto che il trasfer-rate richiesto, anche per i formato a più alta risoluzione è be più modesto. Il valore determinato dal Aja System Test mi sembra di tutto rispetto. Per un formato 4K a 10 bit vediamo una prestazione bilanciata di oltre 200 megabyte al secondo sia in scrittura che in lettura. per di più tenuti in modo costante per tutta la durata della simulazione. Andando ad una prova un pò più terra terra, ho selezionato i file musicali caricati nel mio sistema nel 2018 (oltre 2 TB) ed ho provato a copiarli sul G-Tech. ed ho poi provato a conferma anche con una cartella un pò più ridotta (i file degli ultimi giorni) ho rilevato una conferma della performance già esibita nei test, mantenuta per tutta la durata delle operazioni di copia. Al termine delle 5 ore necessarie al trasferimento, avvenuto senza intoppi, il disco era tiepido ma non di più a conferma che il guscio di alluminio e le forature, oltre allo stile, hanno funzionalità concrete. Dubito che anche dopo ore ed ore di utilizzo continuato e a pieno l'unità tenderà a risultare più calda della vostra mano in maniera troppo evidente. Conclusioni Ho tenuto questo disco per circa un mese ed ho simulato operazioni normali sia per una unità di backup che per una di produzione. Ritengo il periodo di prova certamente sufficiente per saggiarne le prestazioni, non abbastanza per verificarne l'affidabilità. Ma dalla mia c'è l'uso continuativo di altri dischi simili della HGST ( di taglio da 4 e da 8 TB) che possiedo nel mio sistema da anni e che i check-up mi confermano essere tutti in ottimo stato d'uso (nei NAS girano 24 ore al giorno, sempre, nel PC spesso stanno in tensione per giorni durante i backup o le altre operazioni onerose di un fotografo bulimico come me che è anche super-appassionato di musica e che conserva centinaia di migliaia di file di immagini e di musica). Le performance sono addirittura superiori ai miei dischi interni, segno che l'interfaccia USB 3.0 è sfruttata al suo meglio e non esiterei a consigliarne l'utilizzo come disco di lavoro, magari facendone il backup periodico su una unità identica da conservare a parte. Tanto che sto ragionando se non comprarmene uno anche io. Di taglio maggiore, visto che nel catalogo c'è ! Insomma, è bello, è robusto, è potente ed io credo, affidabile. Cosa chiedere di più ad un disco rigido esterno ? Complimenti a G-Technology per la qualità del prodotto e ancora di più ad MTrading Srl, distributore italiano del marchio che ne sta curando la diffusione, immeritatamente ridotta a causa di concorrenti più cheap o più "famosi".
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  12. Comincia finalmente a trapelare qualche foto dei muletti della Nikon Z9 presenti alle Olimpiadi di Tokyo in mano a qualche NPS selezionato con lo scopo di provarle sul campo in condizioni di piena operatività. Speriamo che nei prossimi giorni si possano avere anche più scatti e qualche notizia ulteriore. Per intanto ecco tutte le foto sinora pubblicate riunite in un solo articolo Le macchine sono ancora in circolazione. Questi esemplari sono chiaramente dei muletti provvisori, non macchine di preserie. Probabilmente ce ne sono altre in giro per il mondo. L'annuncio ufficiale della Z9 è previsto per il prossimo mese di settembre, salvo slittamenti. La fase di commercializzazione tra novembre e dicembre, sicuramente prima di Natale. Per le caratteristiche e i rumors, li abbiamo riepilogati qui Abbiamo in corso anche un sondaggio a cui vi preghiamo di partecipare qui
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  14. Come al solito consiglio giusto! Grazie. Funziona tutto perfettamente!
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  15. 60 Fior di loto, Nikon Z7 Nikkor Z 105mm f.2.8 S MC F.16 1/200 sec. ISO 64
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  16. 59 Ninfea, Nikon Z7 Nikkor Z 105mm f.2.8 S MC F. 6,3 1/400 sec. ISO 64
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  17. 57 Ibis coccineo, Nikon Z7 Nikkor Z 105mm f.2.8 S MC F.16 1/125 sec. ISO 160
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  18. 56 Ibisco coccineo, Nikon Z7 Nikkor Z 105mm f.2.8 S MC F. 4,2 1/640 sec. ISO 64
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  19. 55 Ibisco coccineo, Nikon Z7 Nikkor Z 105mm f.2.8 S MC F.7,1 1/200 sec. ISO 64
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  20. Grazie Max delle precisazioni, se in un futuro.. vorrò fare del BN, mi saranno d'aiuto, sempre se decida di fare il BN è chiaro..
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  21. complimenti per le foto e per i colori che hai saputo cogliere con la tua Z7 e la preferita è terza foto
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  22. se lavori in spot, spot*, o media compensata, diventa utile aggiustare il pict.control monocromatico, così:
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  23. Complimenti, fotografie veramente belle con una luce incantevole.
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  24. Quando un problema lo solleva il fotografo stesso, è inevitabile che poi, anche tutti o quasi gli altri lettori, ne prendano atto: Di fatto una buona regola del reporter è proprio quella di decidere a priori se vorrà enfatizzare luci ed ombre, chiaroscuri, contrasti cromatici con degli scatti in bianco e nero (meglio se scattati già pensandoli come tali) oppure a colori, per evitare all'osservatore del bianco e nero la necessità di tradurre. Di certo, una volta stabilita la modalità di interpretazione (BN o colore) non si torna indietro, presentandole anche nell'altra... Perchè si ingenera confusione in chi osserva, che ...si orienterà naturalmente verso la modalità più diretta, quella a colori, se le immagini in BN non siano talmente caratterizzate, da apparire uniche e del tutto differenti rispetto quelle ...reali...a colori. Se mi posso permettere, il problema del tuo report in BN è la piattezza: immagino siano foto a colori trasformate in gradazione di grigi in PP. Consiglio da sempre di scattare direttamente in monocromatico, impostando le eventuali filtrature già on camera nei profili specifici del menù in oggetto, esponendo invece che col comodo Matrix (come ritengo siano state esposte queste tue) in spot, per stabilire già in inquadratura e con la facilitazione del mirino elettronico che ce ne dà subito contezza, il livello di luminosità e di contrasto del soggetto inquadrato: impagabile rispetto al mondo reflex, dove tutte questi valori erano nella nostra mente e li rivedevamo attuati solo dopo lo scatto (dopo il laboratorio di sviluppo in tempi di pellicola) Detto questo, anche a me le tue foto risultano più incisive a colori...
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  25. Veramente belle e splendida la luce che hai saputo rendere, bravo.
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  26. Veramente belli. Una colorimetria notevole e _ l'ho già scritto un'altra volta _ il sensore della Z7 ha una dinamica pazzesca. Impressionante. Quando il sole è sotto l'orizzonte è veramente difficile tirare fuori tanti dettagli. Hai fatto un ottimo lavoro, bravissimo
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  27. 43 Amaryllis Nikkor MC 105/2,8 su Z6ii f/8 t/80 iso220
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