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Mostra il contenuto con la massima reputazione di 02/09/2021 in tutte le aree

  1. .... che mi piace un sacco La mantide? è venuta lei sul balcone. L'ha "trovata" mia moglie ed ho dovuto soccorrere/salvare entrambe. Mia moglie che ha avuto un mezzo infarto e la mantide dalla sua ciabatta. Poi l'ho tirata su dal pavimento proponendole un bastoncino su cui arrampicarsi e l'ho messa sulla pianta, ho preso su la macchina e ho fatto qualche scatto. Poche regolazioni, tutta farina del sacco di questa lente specialissima. Nella prima sembra dirmi "fai il furbo perché sei fuori tiro, ma prova ad avvicinarti e ti stacco un dito e lo sgranocchio". C'è proprio da essere felici che non ce ne siano grandi come un cane: non avremmo il coraggio di uscire di casa!
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  2. Un set improvvisato, a solo scopo dimostrativo di quanto sia facile fare focus stacking automatizzato con la Nikon Z7. Per questo ho semplicemente posato sul tavolo la mia Alfa Romeo Giulia Quadrifoglio (rigorosamente Rosso Competizione come da prassi), e l'ho illuminata ... con la luce della finestra Ingredienti di questa "ricetta" : Nikon Z7 Nikon FTZ Nikon 50/1.8G (niente macro, l'obiettivo più basic che c'è) un vecchio treppiedi all-in-one Hama (30 euro da Mediaworld) Adobe Photoshop (ma esistono software alternativi, io questo uso e questo conosco !) iPhone 8 (per documentare il set) questo è uno scatto del set fatto con il mio iPhone Ho usato solo elementi alla buona, disponibili quasi per tutti per dimostrare che se la base è buona, le cose vengono bene comunque e non ci vuole questo granchè. Messa la macchina sul treppiedi (che sconsiglierei per l'uso con una reflex e un obiettivo macro serio perchè non sarebbe abbastanza stabile : qui abbiamo una cosina da un chilo circa, lo stabilizzatore integrato e la ripresa con scatto silenzioso a tutta prova, per eliminare le vibrazioni). ho messo la macchina in AF--S area estesa piccola, questa è una immagine del display posteriore della macchina. ISO 200, f/2.8, priorità dei diaframmi con esposimetro su Media Ponderata. Tempo di scatto 1/4''. Poi sono andato nel menù "Fotocamera" per le impostazioni della "Ripresa con cambio di messa a fuoco" : ho scelto di fare 30 scatti, più che sufficienti per un soggetto di circa 30cm, un passo tra uno scatto e un altro di 5, nessun intervallo tra gli scatti (in generale imposto questa funzione quando scatto con il flash per dare allo stesso il tempo di ricaricare ma potrebbe essere altrettanto utile in altre circostanze fare una pausa tra uno scatto). Il blocco dell'esposizione sul primo fotogramma in questo caso è utile, visto che abbiamo un set a luce fissa. Fotografia silenziosa per utilizzare l'otturatore elettronico ed eliminare del tutto le vibrazioni - pur minime - indotte dal diaframma meccanico. A questo punto si preme Avvia. La macchina si concentra per una manciata di secondi (Preparazione) e poi inizia la sequenza di scatti in automatico. A fine sequenza viene mostrata l'ultima immagine scatta. Ecco il risultato, il primo scatto : é a fuoco la targa con il nome Giulia e l'ultimo, il 30° : é a fuoco qualche cosa oltre la coda. A questo punto per velocizzare le operazioni, ho importato le 30 immagini dentro Lightroom e le ho convertite in jpg da 1800 punti di lato. I tempi di montaggio con il mio PC che comincia a sentire il peso degli anni sulle spalle sarebbero lunghi con 30 NEF da 45 megapixel ... ma è comunque una cosa che si può fare. Con i 30 jpg pronti mi sono quindi spostato su Adobe Photoshop 2019. dal menù file, Script, Carica File in serie ... si apre la classica finestra di selezione dove viene chiesto di sfogliare il disco per cercare le immagini. Selezionate le 30 immagini depositate in una singola cartella per comodità, le ho caricate, spuntando "Tenta di allineare automaticamente le immagini sorgente". Questa operazione tenta di sovrapporre automaticamente le immagini compensando gli inevitabili cambi di prospettiva indotti dalla focheggiatura. ecco il risultato nello stack di Photoshop, con le immagini che compongono altrettanti livelli allineati (come si nota dalla presenza di una cornicetta bianca alla sinistra della prima immagine qui visualizzata). L'operazione finale di montaggio è la semplice fusione di questi livelli : che dopo un certo tempo di elaborazione : produce un file risultato sopra allo stack, mostrando sotto le singole immagini mascherate che in questo caso io ho semplicemente eliminato non avendo necessità di un intervento più raffinato : a questo punto, per perfezionare l'immagine ho semplicemente ritagliato gli elementi di disturbo avendo così la mia Giulia a tutto fuoco. Ovviamente illuminando bene la scena avrei potuto chiudere il diaframma, potendo scattare meno foto oppure a parità di foto, avere risultati più nitidi, ma, come dicevo, qui volevo solo dare una dimostrazione rapida di quanto sia semplice. La fase di ripresa richiede un minuto. Un attimino di più il montaggio, specie se non si è molto pratici di Photoshop. Ma nemmeno tanto. Il risultato non fa per nulla rimpiangere di non avere un obiettivo basculabile PS : questa operazione è possibile anche con la D850, che può operare anche essa in completo silenzio e senza vibrazioni. Richiede però un treppiedi più professionale di quello che ho usato qui con la piccola Z7. Le modalità sono comunque del tutto analoghe.
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  3. Per la numero 94 nessun tele, è proprio un tipo di nuvole, classico in montagna dopo il temporale
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  4. Potenza, vinili e diffusori I vecchi audiofili che non hanno mai smesso di ascoltare il vinile, sono coloro che ascoltano la musica a un volume non realistico, oppure sono dotati di mini diffusori e hanno amplificazioni poco adeguate alla bisogna. Perché direte voi, fai questa affermazione? La risposta a molto a che fare con la dinamica e l’amplificazione. Su un vinile la dinamica nei casi più fortuiti, quelli ad incisione diretta hanno al massimo 35 dB di dinamica. Una dinamica maggiore su un vinile comporterebbe impossibilità per l'equipaggio mobile di tracciare adeguatamente il solco e un LP, si ridurrebbe ad avere una registrazione di 2 minuti al massimo. Un nastro a bobine alla velocità di 32 Cm al secondo offre una dinamica senza sistemi di riduzioni di rumore, circa 65 dB. Un CD permette invece registrazioni di 91 dB e un DVD fino a 144 dB. Tutti questi valori sono teorici, in quanto sono queste le dinamiche che possono offrire i suppporti, tranne poi verificare quanto, il tecnico di registrazione ne abbia sfruttati: in tal caso ci si accorgerebbe che per la musica rock attualmente siamo sui 6... 9 dB massimo e per la musica classica in genere sui 30. Poi chiaramente ci sono registrazioni ad elevata dinamica trasposte normalmente dove vengono riprodotte anche frequenze di 6 hertz sempre che l'impianto riesca a riprodurle, come questo ad esempio: www.mediafire.com/file/syfp186abzklk8n/Born_to_Love_You.wav/file. Diciamo pero' che il vinile come supporto per musica rock va più che bene. Il problema nasce con la musica classica dove la dinamica media è generalmente superiore ai 40 dB e dove nei pianissimi con il vinile si sente il fruscio e il creptio del disco (insopportabile per chi ricerca con l'alta fedeltà di avvicinarsi alla riproduzione realistica). In tal caso il supporto CD o la musica liquida rappresentano la possibilità del superamento del problema, in quanto la codifica è fatta proprio per proteggersi dal rumore ed è ben superiore al rapporto segnale/disturbo delle elettroniche. Ecco qui due validi esempi non registrabili su vinile se non a scapito di porre i pianissimi al disotto del rumore. www.mediafire.com/file/fvl1qtpc2ydldnf/03_Ron_Nelson_-_Passacaglia%25E www.mediafire.com/file/zy3ipbngto0b3ju/6-Richard_Wagner_Elsas_Process. Parliamo ora degli altoparlanti e delle potenze per pilotarli. Prendiamo una coppia di diffusori medi con un rendimento di 90 dB/1Watt a 1mt. Esclusi quindi i minidiffusori che hanno sensibilità più basse perchè necessiterebbero di una superficie radiante maggiore e di potenze enormi, ed esclusi anche diffusori a tromba laddove la colorazione timbrica di ogni altoparlante è dinamicamente inaccettabile essendo perlopiù idonei per tematiche di pubblic address. Supponiamo di trovarci a casa e di voler ascoltare a un volume realistico un brano classico con una dinamica di 60 dB. Facciamo qualche calcolo. Supponiamo il rumore ambientale circa 45 dB poniamo quindi poniamo la posizione del volume del nostro amplificatore al più basso livello tale che riusciamo a percepire il pianissimo del brano ( cioè il suono più fievole) in maniera intellegibile diciamo che saremo all'incirca a 55 dB di pressione sonora (SPL) e la potenza che erogherà il nostro amplificatore sarà 0,0003 watt. A 1 watt quindi avremo 90 dB di SPL e l'amplificatore erogherà una potenza molte volte superiore. Ma abbiamo detto che la dinamica è 60 dB; cosa accadrà allora nel fortissimo? quando ci sarà un picco di 50 dB rispetto al pianissimo, all'amplificatore verrà chiesto di produrre una pressione sonora di 105 db (50+55=105) e sapendo che per ogni 3 dB in più l'amplificatore dovrà erogare un raddoppio di potenza, per raggiungere i 105 dB sono necessari: 90 dB 1 watt 93 dB 2 watt 96 dB 4 watt 99 dB 8 watt 102 dB 16 watt 105 db 32 Watt e al massimo dei 60 dB di dinamica ovvero a 115 dB saranno necessari 320 watt elettrici per canale. Considerando però che i canali sono 2, la potenza potrebbe ridursi alla metà 160 watt.... ma ascoltiamo a 1mt di distanza? No.. perlomeno siamo a 2 metri come minimo, e quindi la SPL si riduce.... è necessario compensare la perdita dovuta alla distanza. Secondo le formule dell'irradiazione a 2 metri si perdono 6 dB quindi i nostri 160 watt per canale, per una riproduzione dinamica reale devono diventare 640 watt. Quindi che si abbiano minidiffusori o sorgenti di elavata dinamica, non è possibile riprodurli senza un adeguata amplificazione, pena distorsione e fatica d'ascolto. Questo è il motivo ed l'unico , perchè molti dichiarano che l'ascolto del vinile è più piacevole e meno affaticante. Costoro non ascoltano musica a dinamica reale ma solo musica di sottofondo.
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