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Mostra il contenuto con la massima reputazione di 24/07/2021 in tutte le aree

  1. Cosa mi dite di questa ? …. 70/200 f 2,8 … a2,8 … al tramonto (in campagna 1 h seduto ad aspettare……almeno 50 scatti)……….passata in LR, ma neanche troppo . .Domani provo sullo stesso fiore (Lavanda ?)
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  2. Più che un blog, un avviso, soprattutto per i Milanesi. Il team del Museo di Storia Naturale di Milano sotto la direzione del collega paleontologo Cristiano dal Sasso che lì lavora, ha inaugurato ieri la ricostruzione il più accurata possibile di come doveva apparire da vivo del Saltriosauro, il primo (per ora) Dinosauro Carnivoro ... lumbard (viene appunto da Saltrio). Lo troverete in agguato in una aiuola laterale al Museo . Purtroppo ho dovuto saltare l'inaugurazione se no ci scappava un piccolo reportage. Appena avrò tempo passerò a vederlo. Non perdetevi però questo piccolo video su come è stato costruito, ad opera dalla ditta specializzata Geomodel che ha prodotto molte ricostruzioni per vari musei. E' senza parole, il video, ma veramente interessante e divertente vedere a che punto siamo con la stampa 3D e tutto il resto. Per chi volesse sapere di più su come da poche ossa si ricava una ricostruzione il più "ragionevolmente accurata" possibile (vera non sarà mai, a meno di avere la macchina del tempo e andare, magari con una nikon Z9, a fargli una foto) si può leggere questo blog di un paleontologo del team che ha studiato Saltriovenator: https://theropoda.blogspot.com/2018/12/ricostruire-saltriovenator.html Non è troppo tecnico, solo un po'. In questo periodo sarò un po' in giro ma appena ho tempo, ho intenzione di raccontarvi cose gustose sui dinosauri digitali (quelli che si vedono in TV sui vari discovery ecc.) , nel bene e nel male.
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  3. 2 punti
  4. D'accordissimo su tutto. Af continuo su questi soggetti, il pinpoint va solo in af singolo mi pare, af singolo è buono per quello che sta fermo..
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  5. Quando ero al mare in ferie e avevo scattato la fotografia per il contest ritratto femminile, avevo approfittato della disponibilità della mia modella :-), per fare anche qualche altro scatto. Eccone alcuni, ciao!
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  6. Anni fa l'avevo fotografata io. Vorrei davvero poter pubblicare qualcosa perché era stata una giornata speciale. Dopo 7 anni di foto alle modelle, ricordo di aver pensato: "Ma allora il ritratto è questo".
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  7. Prime foto macro sul campo (letteralmente... ) con il principale scopo di imparare a scattare in questo sfidante genere fotografico. Sulla mia Z6 ho alternato due kit: 1) il Nikkor Z 24-200mm VR + lente close-up Sigma AML72, e 2) il Nikkor Z MC 50mm f/2.8. Il campo di gara era questo, illuminato dal sole della mattina (a tratti leggermente velato) fra le 9,00 e le 10,00. Qui di seguito ecco gli scatti migliori meno peggio ottenuti con il 24-200mm + lente AML72: 1. - 1/200 f11 ISO 200 @ 200mm 2. - 1/200 f/8 ISO 220 @ 170mm 3. - 1/200 f/11 ISO 200 @ 200mm 4. - 1/640 f/11 ISO 250 @ 200mm 5. - 1/640 f/11 ISO 180 @ 200mm 6. - 1/640 f/16 ISO 500 @ 200mm Ecco invece le immagini ottenute con il MC 50mm: 7. - 1/500 f/11 ISO 110 8. - 1/600 f/8 ISO 180 9. - 1/500 f/8 ISO 110 10. - 1/500 f/11 ISO 360 11. - 1/500 f/11 ISO 200 12. - 1/500 f/8 ISO 140 Nota che tutte le immagini sono presentate come inquadrate (no crop), sono state scattate a mano libera e in LR hanno subito uno sviluppo (assai moderato) limitato a esposizione, contrasto, luci e ombre, e bianchi. Premesso che tantissimi scatti erano da buttare (ma in qualche modo ero preparato a questo), vorrei tuttavia capire come poter fare meglio chiedendo il supporto di chi può darmi qualche dritta (Silvio ci sei? ...) Passo quindi a lanciare i quesiti sugli aspetti che più mi hanno messo in difficoltà, in particolare per fotografare le api ma anche i girasoli che si muovevano per il vento: 1) come settare la macchina? Ad esempio: modo A o M? AF Pinpoint, area estesa, oppure? 2) l'opzione A inseguimento soggetto può aiutare? (a me non ha aiutato...) 3) tempi e diaframmi erano sufficienti o potevano essere più "estremi" (rispetto al kit utilizzato)? 4) con il 20-200mm + lente non ho utilizzato il paraluce, perché dopo averlo posizionato, il montaggio della lente con anello step-up è piuttosto disagevole: avrei comunque dovuto, oppure l'uso ne è fortemente consigliato? 5) quali altri accorgimenti avrei potuto adottare per degli scatti migliori (a parte acquisire più esperienza)? Un'ultima notazione: contrariamente al 24-200mm, il MC 50mm usato per fotografare i campi di girasoli restituisce una tinta verdognola all'immagine, e lo si nota anche nella foto di apertura. Posto che in sviluppo si può ovviare, da cosa potrebbe dipendere? Altri possessori di questa lente lo hanno notato? Grazie in anticipo a chi vorrà dare il proprio contributo. PS Mi ha preso un dubbio: erano davvero api quelle che ho fotografato?
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  8. Guardaruscello, è il nome che si da' alle specie del Genere Cordulegaster. Sono libellule grandi e molto eleganti nella loro livrea nera e gialla. Amano l'acqua pulita che scorre ed hanno un volo veloce e potente. Cordulegaster boltonii, nella foto sta facendo vibrare le ali per scaldare i muscoli e riprendere la temperatura, prima di decollare. Nikon D7100, 300mm, f11, 1/250s 1600 ISO, flash di schiarita. Come ho già raccontato, ho trovato questo esemplare che stava annegando, l'ho ripescato e l'ho appoggiato ad un tronco perchè si riprendesse. Mentre lui riacquistava le forze e si scaldava, io gli uno fatto una serie di scatti, finchè non è scattato nuovamente in volo. Sono foto a cui sono affezionato, perchè hanno una piccola storia. La storia completa la trovate qui: La mia piccola grande impresa però è stata lei (o meglio lui ): La Lindenia tetraphylla, una sola specie al mondo, molto rara in Italia. Sono andato apposta nel Grossetano per fotografarla. Lindenia tetraphylla, maschio giovane. Nikon D800, SIGMA 400mm APO MACRO, f16, 1/1000s 1250 ISO. Lindenia tetraphylla, maschio maturo. Nikon D800, SIGMA 400mm APO MACRO, f11, 1/250s 140 ISO. Sembra un elicottero da battaglia. Ama stare di guardia sui posatoi da cui decolla per la caccia o per scacciare i rivali. E' una libellula da fotografare col treppiede e focale lunga. E' molto vigile e poco confidente, per cui individuato un posatoio occorre puntarlo, restare immobili finchè non torna a posarsi. Curiosamente sembra preferiscano i rami spezzati o curvi su cui posarsi appoggiando il torace. E' l'unica specie di libellula europea in cui la femmina è più appariscente del maschio. Bianca e nera zebrata, l'ho vista (è bellissima!) ma sono riuscito a fotografare solo il maschio. Vorrei tornare lì o da qualche altra parte dove è presente per portarmi a casa una bella foto della femmina. La storia intera è qui: Ci sono tante altre specie, sempre belle ma un po' più comuni, fra tutti mi piacciono i Gonfi, così chiamati perchè l'addome termina con un rigonfiamento a clava. Tigri alate, i maschi di molte specie spiccano per forcipe in fondo all'addome che serve ad agguantare la femmina. Onychogomphus forcipatus, maschio nella posa "dell'Obelisco" (di solito è per esibizione o per disperdere meglio il calore nelle giornate torride). Nikon D300, 300mm AFS + TC14, f8, 1/500s, 400 ISO. Simpatica anche la Libellula depressa detta Panciapiatta, per l'addome depresso, appunto. Libellula depressa maschio. Nikon D700, 200mm micro-nikkor AfD, f16, 1/250s 800 ISO. Libellula depressa femmina . Nikon D7100, 300mm AFS, f4, 1/1600s 360 ISO. E la Frecciarossa (Crocothemis erythraea)? Il maschio tutto rosso spicca ed è anche un soggetto abbastanza avvicinabile. Crocothemis erythraea maschio. Nikon D7100, 300mm, f 5.6 1/1250s, 800 ISO, flash di schiarita. Di Frecciazzurre (Genere Orthetrum) ce ne sono tantissime specie. Dovessi mostrarle tutte, non si finirebbe più. Orthetrum coerulescens maschio. NikonD800, SIGMA 400mm APO MACRO, f11, 1/250s, 560 ISO, flash di schiarita. Anche di Cardinali (Genere Sympetrum), chiamati così perche i maschi sono rosso-arancio (ma con le zampe nere o giallonere) ce n'è tantissime specie. Sympetrum striolatum, maschio, una delle libellule più avvicinabili. Nikon D500, 300mm Pf + Tc14, f10, 1/1250s, 1400 ISO. Arrivato dall'Africa, si è stabilito prima nel Meridione, poi è risalito fin da noi in Lombardia, col riscaldamento globale ecco l'Obelisco violetto (Trithemis annulata), bellissimo (il maschio, non è colpa mia se le femmine di queste specie sono tutte ... gialline-marroncine). Trithemis annulata maschio, L'"Obelisco" in posa da... Obelisco . Nikon D500, 300mm Pf + Tc14, f10, 1/1250s, 1400 ISO. Ma non sei stufo di fotografare libellule? A dire il vero... no. Ho per esempio ancora qualche desiderio insoddisfatto: Più di tutto vorrei fare una bella foto alla femmina di Lindenia, come ho scritto sopra. E poi c'è un sacco di altre specie che vorrei vedere (e magari fotografare!) ad esempio c'è un altro immigrato africano che mi intriga, molto grosso: la Freccia di cascata (Zygonyx torridus) un tempo segnalato solo in Sicilia, nel Trapanese, mi pare. Ultimamente ci sono segnalazioni in Calabria, vuol dire che sta risalendo il continente anche lui. Magari se non vado io da lui, fra un po' viene lui da me, come la Trithemis. E ancora tante, ma tante altre: La buffa Freccianera (Selysiothemis nigra), libellula piuttosto piccola, con un gran testone che sembra uscita da un cartone animato. Il Dragone spettro, il Dragone bruno... le Frontebianca delle torbiere... Quante ancora. Questa è l'ultima pagina del diario del vostro affezionato Fotografo di Libellule (finchè non riuscirà a fotografare qualcuna di quelle che gli mancano ). Grazie a chi mi ha seguito fin qui, come sempre spero vi sia piaciuto!
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  9. Il mio nuovo Nikkor Z MC 50mm f/2.8 l’ho acquistato giusto in tempo per averlo disponibile in una breve vacanza in Puglia: 7 giorni 7 di puro svago, sole e mare sulle belle spiagge del Gargano, privilegiando per una volta relax, bagni di mare e piacevoli serate nei ristoranti di pesce della zona alle uscite per girare il territorio a fotografare. Quelli che presento sono quindi pochi scatti effettuati in condizioni di luce e situazioni non sempre ideali: ma per chi fosse curioso delle opinioni di un fotografo che lo usa davvero e sul campo, o per chi avesse l’intenzione di dotarsene, ci tenevo a condividere le mie personali impressioni. Inizio col dire che il negozio presso cui l’ho acquistato pochi giorni dopo la messa in commercio ne aveva solo due pezzi: il primo l’ha acquistato un tizio che lo doveva regalare e che quindi non l’ha neanche tirato fuori dalla scatola. Il secondo l’ho preso io lasciando di fatto il rivenditore sprovvisto di questo obiettivo: per questo ho dovuto fare là l’unboxing e mostrarglielo per una breve presa di contatto. In cambio però sono stato “ricompensato” con in regalo un’utile lente protettiva Hoya da 46mm, da usare davanti il piccolo obiettivo che fuoriesce dal barilotto quando utilizzato in modalità macro. Motivo principale dell’acquisto era avere una lente standard sufficientemente leggera e compatta ma anche prestazionale per la mia Z6, da utilizzare sempre: disponendo questo 50mm anche della funzione macro ho poi ottenuto un vantaggio in più, che peraltro non ho sfruttato in questi primi giorni di utilizzo. Nell’uso ciò che mi ha colpito maggiormente è la sua grande qualità ottica rispetto a tutti gli altri obiettivi standard che ho fin qui utilizzati: in soli 260 grammi ho una lente con 10 elementi in 7 gruppi, inclusi 1 elemento ED, uno asferico e un elemento anteriore con trattamento al fluoro, un diaframma a 9 lamelle e una funzione macro con RR 1:1 con limitatore di messa a fuoco. Dopo averlo provato posso affermare che con la mia Z6 costituisce un kit letale! Ne è una dimostrazione questa veduta della baia di Vieste al tramonto con la scogliera rocciosa su cui sorge la Chiesa di San Francesco sullo sfondo distante circa 800 metri dal mio punto di osservazione: sul raw originale riesco quasi a contare le file di pietre dei bastioni su cui sorge l’edificio. Fantastico! 1. Mi è sembrata altrettanto buona la tenuta nei controluce. Qui un paio di scatti ai trabucchi, antichissimi strumenti di pesca diffusissimi lungo tutta la costa da Vieste a Peschici, nati in tempi lontani per l’esigenza di procurarsi da vivere in sicurezza da un mare fonte di sostentamento ma anche di pericolo, tra naufragi, mareggiate e incursioni piratesche. 2. La silhouette di questo trabucco mi suggerisce un antico veliero che solcava i mari nei secoli scorsi. 3. Eccellente a mio giudizio anche la definizione dell’immagine in condizioni di scarsa luce, dove se l’ottimo sensore della Z6 ci mette del suo, l’obiettivo consente di cogliere particolari altrimenti invisibili con altri 50mm fin qui utilizzati. In questi quattro scatti “stradali” effettuati a Peschici (tra 4000 e 6400 ISO) la poca luce presente dona degli effetti quasi commoventi, soprattutto nelle ultime 3 immagini. 4. 5. 6. 7. Qui ancora la baia di Vieste in piena notte. 8. Di solito non amo presentare foto a colori con altre in bianco e nero nella stessa discussione, ma in questa sorta di impressioni sul campo del mio nuovo Nikkor Z MC 50mm f/2.8 vorrei testimoniarne la versatilità in quello che è il mio genere preferito, la street photography, per la quale ho trovato un efficace strumento in kit con la Z6. Per cui a completamento di questa breve carrellata di immagini, chiudo con un paio di scatti colti al volo ancora a Vieste. 9. 10. Grazie per essere arrivati a leggere fino a qui.
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  10. Situazione particolare, siamo a quota 1600 circa verso le 6,45 del mattino
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  11. In questi casi normalmente si usano lenti lunghe, prefocheggiare manualmente, tempi brevissimi e scatto a raffica. Per le foto: 3 e 6 quelle che mi piacciono di più.
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  12. Grazie Max, puntuale come sempre. Alcune info. Ho scattato in RAW, talvolta in M talvolta in A con Auto ISO, esposimetro Matrix. Nella seconda serie di foto sono con il MC 50mm. La lente close-up da 72mm l'ho acquistata ben prima del 50mm, per avere un'opzione macro con lo zoom. La difficoltà maggiore l'ho trovata nel settaggio della fotocamera per ottenere un'efficiente messa a fuoco. Nel prossimo shooting adotterò le tue indicazioni, e poi ti dirò. PS Buon viaggio!
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  13. Si beh ma pero, inzomma........................ Voglio bene a Naikon da una vita, ma 180 bombe per sto coso, mi sento un filo perculato Avrebbero potuto andarci più leggeri, tanto il bilancio 2022 lo fanno mica con sto qui. Amen
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  14. In attesa che arrivi Silvio...e poco prima di partire per la Sardegna e tacere ...per un bel pò... ti dico la mia: ti sei scelto, innanzitutto, dei soggetti sfidanti, come sono gli insetti al pasto, annessi e connessi (pungiglioni inclusi), quando non si tratti di pacifici bombi, ma non in questo caso. Secondo motivo: giallo su giallo d'estate è sempre un problema in più, per evitare di ottenere facili slittamenti cromatici come quelli evidenti in queste tue foto. Immagino che stai scattando in jpg, profilo colore Auto, esposimetro Matrix e con gli AF che hai detto. Io utilizzerei in quelle condizioni di luce, se in jpg: col profilo colore più neutro della Z6, poi imposterei Auto ISO in M oppure in S, questo per consentirmi tempi di scatto rapidi per i momenti di involo, atterraggio ed hovering (tra 1/2000" ed 1/5000") quindi userei esposimetro spot* che preserva le alte luci in esposizione, sottoesponendo il resto, oppure, all'opposto, spot sull'insetto, sovraesponendo fino al punto al quale desideriamo leggibili le sue parti più scure. (Tanto il sovraesposto dello sfondo in estate è ben digeribile, psicologicamente) In quanto alle cellule AF, con insetti così piccoli, lascerei perdere Auto AF, Wide, Small etc e userei AF dinamico su AFC: Pinpoint su AFS è preciso finchè l'insetto è fermo, poi... hai solo da trovarne un altro, di insetto. Paraluce OBBBBLIGATORIO, SEMPRE: sulla mia Marumi da 77mm, che adatto agli obiettivi di taglio inferiore, monto un paraluce da 77mm di diametro, appositamente scelto per non vignettare. Sul 24-200 uso una ottima Zenza Bronica acromatica da 67mm che mi consente l'uso del paraluce originale, senza problemi. Ma la raccomandazione che ti faccio ed estendo anche a Claudione: avete il 50 MC ? Usate quello e posate le lenti addizionali. Non vi complicate la vita: i confronti li facciamo noi della Redazione di Nikonland, perchè voi che ci leggete, possiate SCEGLIERE, cosa comprare. Non è che dovete comprare tutto quanto, come noi...
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  16. Seguo ……anche io sono con la stessa attrezzatura .. z MC 50 2,8 … preso ieri e ho fatto solo scatti sul terrazzo e prove Z50 e Z7ll per capire inoltre ho una Maruma 3x da provare sul 24/200 … domani in campagna !!. Lunedì riferisco !!.. se non piove ……ma , anche se piove qualcosa faccio …
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  17. Bel lavoro Marco.. bel lavoro.. grazie per averlo condiviso.
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  18. Esattamente, il ritratto è una forma di interazione così intima che anche se lo condividi con gli altri, resta sempre e comunque unico e vostro. Ciò non toglie che non si possa avere anche con una modella, ma solitamente chi lo fa di professione ha la necessità di ritagliarsi il suo spazio inviolabile (di fuga) dove nessuno ha accesso.
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  19. 2 parole : ok, visto, provato , capito (quasi tutto) questa sera vado in campagna e domani.. mi dedico a qualche macro .(orto, fiori).. con il piccoletto , che trovo più comodo sulla Z50 e di qualità comunque ottima, un poco piu distante.. è piu facile !!! cosi ne giustifico l'esistenza (della Z50) e tengo il tele montato sulla Z per la Poiana che quando arrivo io non esce ..... nemmeno se gli volessi sparare e non solo fotografare. Ho messo lo stesso fiore di gelsomino di ieri .. che è sbocciato !! Come si vede la seconda (Z50) più grande 1,5x e la prima (Z7II) sono indistinguibili, a questo formato, forse quella con la Z7 leggermente o mossa (aria) o fuori fuoco ... Avevo preso una lente MARUMI 3X su V/s consiglio che adesso ci sta sul 24/200 , vorrei provare anche con quello cosa dite?... forse troppo buio ? qualcosa avevo fatto con il 70/300 P e mi sembrava buono.. (voi dite .......prova !!) ciao grazie
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  20. La tua amica è in gamba, ma ritratti così intensi si fanno in due.. veramente belli. Non solo a livello tecnico ma proprio sul piano comunicativo... bravissimi. Grazie per averlo condiviso.
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  21. Domanda dopo ormai 3 ani di Z … ((vergogna) come faccio ad azzerare il tempo di play (menu c3, min 2”) della foto dopo lo scatto, usando il mirino ? Anzi mantenendo l’alternanza mirino schermo ? Grazie … Risposta : Trovato ... era cosi sulla Z menu riproduzione "mostra foto scattate" OFF e non lo ho più rimesso sulla ZII ... (asino)...
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  22. Io sono al secondo giro di acquisto della licenza perpetua e credo che continuerò in questo modo: l'abbonamento in stile Adobe non mi fa impazzire dal punto di vista concettuale e di fatto, pur non aprendolo da molti mesi, sto continuando a pagarlo per non avere la "spina staccata" (oltre al fatto che in realtà è un abbonamento annuale a pagamento mensile che puoi smettere di pagare solo a scadenza). Io ho comprato la licenza perpetua di C1 in fase promozionale all'uscita della nuova versione: arrivi a prezzi rapportati al mese del tutto confrontabili. In ogni caso "a catalogo" quella oggi costa 229€ per sempre, se anche aggiorni tutti gli anni e quindi la usi solo 12 mesi fanno 229/12=19€mese Il punto, però, è che se oltre al prezzo guardi contenuti e funzionalità per me non c'è proprio partita! ovviamente occorre disponibilità ad investire tempo per imparare ad usare il nuovo software, cosa questa che non è per nulla gratis, se diamo un valore al nostro tempo libero! Sulla disponibilità dei profili, sarà che ho lenti mediamente buone, ma non trovo particolari difficoltà a correggere a mano l'unica cosa che a volte infastidisce: la vignettatura. Si tratta di spostare uno slider. Per questo, per me, la mancanza di profili automatici per tutte le lenti è nulla a confronto delle capacità di regolazione selettiva con i livelli con tutte le semplici ed efficaci funzionalità legate alle maschere che, sempre per me, rende C1 più efficace della coppia LR+Photoshop.
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  23. Grazie, bella prova e belle foto. Anche a me, in vacanza, piace girare leggero ed più di una volta sono partito solo con il corpo ed il 50mm: Mi sono sempre trovato bene! Ovvio, è l'approccio opposto a quello di "coprire da 24 a 200mm" per essere sempre attrezzati, ma consente di fare cose egregie e, per me, senza limiti particolari ed in ogni caso coerenti con la destinazione principale del tempo.
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  24. Penso ci sia la mano.. del Mago Merlino...
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  25. Grazie a tutti ! Però, davvero, mi sono divertito talmente tanto che non è stato proprio nessuno sforzo Comunque, leggere i vostri commenti è veramente rincuorante e anche questo mi aiuta parecchio Vorrei però rassicurarvi: la sedia al momento è ancora una comodità più che una necessità. Per camminare ho il deambulatore che si vede nelle prime foto, ridotto ad attaccapanni. Guido ancora... non va così male.
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  26. Per questo penso che non dovrebbe essere un problema insolubile, fare la stessa operazione con la Z6 e chiamarla Zfp
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