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Mostra il contenuto con la massima reputazione di 16/06/2021 in tutte le aree

  1. Le folaghe sono territoriali e molto litigiose. Formato Cinemascope (2.35:1)! Scatto a raffica con la Z6, AfC punto singolo, ha tenuto a fuoco molto bene tutta la sequenza.
    5 punti
  2. Questo articolo ci riporta in Trentino, più precisamente nella bassa Val di Non, dove troviamo un monumentale fabbricato di origine medioevale, noto come “Castel Thun”. Il castello, circondato da un sistema di fortificazioni, è situato in cima a una collina (609 metri s.l.m.) nei pressi di Vigo di Ton, che sovrasta, e in posizione panoramica sulla valle. La sua edificazione risale alla metà del XIII secolo, voluta dalla famiglia dei Tono che in otto secoli riuscirono ad aumentare notevolmente la propria importanza fino a diventare esponenti di primo piano della politica dell’epoca. In origine il castello portava il nome Belvesino, dal colle su cui si erge, per poi assumere l’attuale nome derivante dai suoi proprietari. Si tratta di una costruzione in stile gotico ad uso sia civile che militare. L’aspetto attuale del castello è dovuto alle modifiche che vi furono apportate tra il 500 e il 600, periodo al quale risale la “porta spagnola” (1566) tramite la quale si accede al ponte levatoio. Passato il ponte ci si ritrova nel primo cortile, in stile moresco, che si dice sia stato voluto da Giorgio Thun dopo un viaggio in Spagna. Qui troviamo un colonnato, costituito da 18 colonne di pietra, sovrastato da due torri, dette “delle prigioni”, il cui scopo era di dare riparo ai cannoni dalle intemperie. Dalla parte opposta rispetto all’ingresso troviamo altre 2 torri: la torre Basilia e la torre della biblioteca. In quest’ultima, in una grande sala con il soffitto coperto da stucchi barocchi, erano conservati 10.000 libri e molti incunaboli. Al centro della corte si erge il palazzo baronale, che è la parte più antica del castello, con le sue tre torri a cuspide gotica. Da una di esse si entra nell’edificio dove troviamo conservati arredi di valore e numerose stufe di maiolica. La “stanza del vescovo” è quella più conosciuta ed è completamente rivestita di legno di cirmolo, compreso il soffitto caratterizzato da una struttura a cassettoni. Nella stanza è anche presente una stufa in maiolica. La cappella del castello è affrescata a tempera da un allievo di Jacopo Sunter (scuola di Bressanone) ed è dedicata a San Giorgio. La proprietà del castello è stata acquisita nel 1992 dalla Provincia Autonoma di Trento, che ha provveduto al suo restauro e alla catalogazione dei libri contenuti nella biblioteca, oltre che degli arredi. Al termine dei lavori di restauro, il 17 aprile 2010, il castello è stato aperto per le visite al pubblico, mentre il giardino retrostante fa da cornice a concerti e manifestazioni culturali. Qui trovate Gli altri articoli del mio blog. Concludo con un breve filmato montato da me. Al prossimo articolo! ciao!
    3 punti
  3. 9 Per me che ho avuto solo D80 e D700 è decisamente facile partecipare. A parte questo la D700 l'ho amata davvero e non perché è stata la mia prima fotocamera "seria" ma perché per le mie esigenze è stata perfetta e mi ha accompagnato per 10 lunghissimi anni. Una tecnologia ed una qualità del file davvero rivoluzionari per l'epoca, un corpo veramente ergonomico, una robustezza da prima della classe, è stato amore a prima vista e contatto e non mi ha mai deluso un singolo istante né mi ha mai messo in difficoltà per qualche sua mancanza. Mi ha accompagnato nella scoperta della macrofotografia/Close-up
    3 punti
  4. 7 Di questo scatto ho solo questo file ,in quanto il RAW è andato perso quando l'HD mi ha salutato non funzionando più . Maggio 2013 , risaie intorno casa
    3 punti
  5. Ho amato moltissimo la D3s, una macchina superlativa che anche oggi, come ben riportato da Tanker, avrebbe davvero ben poco da invidiare a quelle più moderne. Sostanza e garanzia di ottimi risultati. Ma la Nikon che ho amato di più è però stata la Nikon D300. Non posso che ringraziarla per le moltissime avventure in cui mi ha sempre accompagnato, in situazioni anche piuttosto estreme non ha mai, mai nè tradito, nè fallito. Una macchina spettacolare. 2
    3 punti
  6. 29 Da quando ho la D810 non la mollo più , ma la fotocamera che mi ha fatto crescere è stata la D700 ,usata in tutte le condizioni ed in ambiti diversi, una certezza ,vi propongo 3 scatti D700 e 28-85 AFD
    2 punti
  7. 25 Z7 (2) ... ormai ha surclassato tutte le precedenti, nel 1/2 secolo di foto .... (in questo caso con il z 70/200 f 2,8 TC 2x )
    2 punti
  8. 20 Anch'io non ho una "fotocamera del cuore", se la fotocamera che mi ha dato più soddisfazioni finora è stata la reincarnazione in meglio della D300 ossia la D500, ultimamente sto apprezzando la Z6 per quel che può dare di buono: la precisione della messa a fuoco e la pulizia dell'immagine unite alla compattezza. Conscio dei suoi limiti, la uso per quel che va usata e mi ci diverto. Z6, 300mm Pf + TC14 EIII, f5.6, 1/1250s dodicimilaottocentoISO (era buio pesto eppure...)
    2 punti
  9. 2 punti
  10. Ogni tanto trovo difficoltà nell'inseguimento, ma è più colpa del 200-500 un po' troppo lento rispetto alla fotocamera. Lei è sempre perfetta 12
    2 punti
  11. 4 Non è esattamente la mia fotocamera preferita, ma è forse quella che ho amato di più. Perché è stata la mia prima reflex, la mia prima macchina con prestazioni professionali, la prima con lenti intercambiabili per avere finalmente davanti gli obiettivi con cui più amo fotografare. E' la D300, una fotocamera robusta ed affidabile, dall'esposizione precisa e dai comandi sempre a portata di dita per fotografare ognora nelle condizioni migliori per ottenere le immagini che si hanno in mente. E che mi ha permesso di portare a casa tanti buoni scatti con grandi personali soddisfazioni. Qui un'istantanea in una bellissima Venezia ancora addormentata poco prima dell'alba.
    2 punti
  12. Tra le Nikon digitali la mia preferita è la D3s .Per vari motivi.In primis l'ergonomia complessiva della macchina che cade bene in mano e si sposa altrettanto bene con i lunghi tele che utilizzo.Poi l'autonomia della batteria che è più che buona,metterei poi la rapidità di scatto a raffica,le buone prestazioni del sistema esposimetrico e di messa a fuoco, ( io uso solo il punto centrale ) e ultimo,ma non ultimo,la buona tenuta ad alti ISO. L'immagine sottostante,più di tante parole descrive le capacità della macchina,anziana ma tutt'ora valida. 1
    2 punti
  13. La musica occidentale si basa sul contrappunto, che è nato in età gregoriana e ancora non è tramontato. Ogni genere musicale passato e recente deve il suo tributo al contrappunto. Che nella sua forma evoluta, ha costituito - sia nella musica colta che nel folk, nel rock, nel jazz - la base strutturale per ogni compositore. Per Bach, come per Schonberg. Per Henry Purcell come per John Lennon, che hanno radici comuni più di quanto non si possa dire. Nella musica popolare inglese il contrappunto è comune, da almeno 5 secoli. Cose come il round, il canone, la fuga e le variazioni e il riff sono la musica. Così come i ritornelli, l'aria con il da capo. Il recitativo che potrebbe essere considerato la forma nobile del rap, al di là di linguaggio, scopo e contenuti molto, molto differenti. Questo panegirico per introdurre un disco, il secondo di una formazione americana che ha fatto parlare di se fin dall'esordio. Non per la loro musica, o almeno, non solo, ma per il politicamente corretto applicato alla musica. Max Reger e Marco Enrico Bossi scrivevano ad inizio '900 musica per organo alla maniera di Bach, con strumenti moderni e un linguaggio più aggiornato. Certo Bach è Bach, oggi come allora. Ma se Bach fosse vissuto 350 anni come avrebbe fatto evolvere la sua musica ? Robert Plant e Jimmy Page hanno rivoluzionato il mondo musicale moderno a cavallo del 1970. Ma la loro parabola è durata pochi album. E adesso, che vanno per gli ottanta anni suonati l'uno, non è che se ne siano discostati molto. Ai Greta Van Fleet viene caricato l'onere di dover rinnovare il linguaggio musicale. Come se per ogni generazione ci fosse un Beethoven o un Michelangelo. No, non è così, purtroppo ... o per fortuna, perché forse saremmo schiacciati da troppo genio che è bene poter assaporare poco per volta. Se ancora oggi Led Zeppelin IV viene considerato per quello che è stato ed ha rappresentato non è un caso. Ma nessuno è andato oltre, io credo, per quanto poco ne so di questa musica. Perchè dovrebbero esserne in grado i fratelli Kiszka ? Ma se non possono "salvare la musica" (da cosa, poi ?) come qualcuno si aspettava, perchè mai non dovrebbero suonare la loro musica, onorando con onesti e sofisticati tributi i loro miti ? Che sono i miti di tutti noi, più o meno, anche se abbiamo qualche annetto in più. *** E' uscito il 21 aprile 2021 il nuovo album, il secondo di questa band. la copertina del disco, il titolo ... ok, ci siamo capiti. la versione extended, di importazione giapponese come si faceva una volta per i grandi, che contiene anche due brani live E' un disco registrato in studio che contiene 14 tracce per un totale di un'ora e 14 minuti di musica. Il "peccato" di questo disco è di non essere del tutto lontano da quello di esordio. Jake Kiszka continua a suonare come se fosse Jimmy Page e Josh Kiszka continua a cantare come se fosse Robert Plant. Alle prime note del primo brano pare di ascoltare Rick Wackeman all'organo Hammond. Broken Bells ha la stessa struttura di Stairway to Heaven. Gli ultimi 4 minuti di The Weight of Dreams sono un assolo di chitarra con evidenti richiami a chi sappiamo. Ma già il riff iniziale è programmatico. Ma questi 8 minuti e 50 secondi valgono già il prezzo del biglietto. Questi ragazzi suonano maledettamente bene. In alcuni momenti riescono ad essere trascinanti. Mantenendo per tutto il disco una coerenza con se stessi che secondo me rende abbastanza superfluo tacciarli di plagio o classificarli all'interno del mero revival. Di cover band ce se sono tante. Ma non vanno oltre quello che fanno i tanti Elvis che si esibiscono nei locali di Las Vegas. Ok, i Greta Van Fleet non sono del tutto originali. I testi sono infantili. I contenuti si limitano al patinato e non urlano proteste. Ma diamine, siamo nel 2021, non nel 1971. Non c'è l'effetto Vietnam anche se dal Vietnam di ... Vietnam ne abbiamo visti di più e anche di più efferati. Mi ripeto, se anche Plant e Page non trovano nulla da dire oltre la magia ... irripetibile di quei magnifici anni, perchè qualcun altro dovrebbe poterlo fare ? Conoscete un nuovo Beethoven o un nuovo John Lennon (giusto per nominare due che sono inequivocabilmente morti) ? Però se non l'avete fatto, ascoltate un paio di volte di seguito questo disco. Poi riprendete un disco dei Led Zeppelin, o degli Yes. Di allora o di oggi. E ditemi chi vi sembra più originale, o datato. O quello che volete voi. Questa é musica. E gli eredi di Sebastian Bach, non hanno fatto causa a quelli di Dimitri Shostakovich perchè i preludi e fuga per pianoforte "ben temperato" del russo del 1950 tributavano, a Lipsia, 200 anni dopo, gli onori al sommo vate della musica occidentale. Se la pensate diversamente ditelo liberamente. Ma prima meditate bene se non state semplicemente invecchiando male, ricordando un'era che sembra mitica solo perchè eravate giovani. E per questo, come gli anziani del Pianeta delle Scimmie, vi scandalizzate e gridate al plagio. Al rogo. *** 63 minuti di musica non possono essere tutti allo stesso livello. Del resto gli album più mitici della storia del progressive rock, raramente superavano i 40 minuti. E quando lo facevano forse erano dei mattonazzi come Tales from Topographic Oceans degli Yes. Ma comunque l'ascolto è sempre di qualità. Sopra tutti : The Weight of Dreams, Age of Machine, Heat Above, Caravel, The Barbarians
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  14. Reno, in celtico "Acqua che scorre". il secondo fiume dell'Emilia Romagna.Nasce nel pistoiese, in località Prunetta e sfocia in Adriatico a Casal Borsetti. 211 Km.di corso ed un territorio occupato da quasi 2 milioni di persone, ha subito nei secoli svariati interventi a causa delle frequenti piene. Inizio un racconto fotografico a ritroso, dalla foce e dal suo canale destro alla sorgente, coinvolgendo l'interessante territorio circostante. Nella prima parte: Il canale destro a Casal Borsetti, con i caratteristici Bilancioni da pesca, presenti anche nelle Valli di Comacchio e nel Delta del Po. La Pineta San Vitale e Piallassa della Baiona più vicina al fiume Lamone, poco più a sud.
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  15. 32 La D750 è stata la macchina che più ho usato eche non mi ha mai deluso. Maneggevole, un file lavorabile e una buona tenuta alle alte sensibilità. D750 e Sigma 105 OS Macro
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  16. Davvero un peccato che un progetto così sia DX… soprattutto perché Nikon non ha ottiche DX ‘vintage’ ! o DX Z che possano ingolosire un ‘vintage’ user… speriamo abbia successo e la ripropongano in FX. Trovo sia una proposta ‘specchietto per allodole’ così com’è ora.
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  17. Alcuni video sul Giappone sono presenti sul mio canale Youtube, spezzoni video ne ho pochi purtroppo, difatti molti video sul Giappone sono fatti con le foto. Comunque è una buona idea e vedo di organizzare qualcosa... ma penso sia più probabile che divida in più parti.
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  18. Purtroppo non sono riuscito a partecipare, ma do i miei voti. Poiché mi pare ci sia già (a pieno merito) un vincitore annunciato, provo a premiare le altre proposte che più mi hanno convinto: 1) la n. 6 di Adriano Max: per l'originalità, per i colori, forse anche perché si tratta di una foto "urban", la metto al primo posto pur essendo consapevole che il bokeh non sia il soggetto principale dell'immagine; 2) la n. 8 di Alberto Salvetti, perché mi appare come un'immagine onirica con i toni delicati e sognanti nei suoi gradevoli sfocati; 3) la n. 7 di cismax, perché il ritratto del gatto ben si sposa per i suoi colori con quelli dello sfondo piacevolmente sfocato. Nota di merito per la foto dell'albero di acacia di Andrea Zampieron che, se fosse stata in gara, nelle mie preferenze se la sarebbe giocata con quella di Alberto Salvetti che ho premiato.
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  19. I video che faccio io sono abbastanza semplici: ho registrato delle brevi clip video con la z6 (per chi non ha la mano ferma si può attivare lo stabilizzatore dalle impostazioni video) poi le ho unite insieme, cercando di mantenere un certo ordine nella sequenza, usando un programma di videoediting gratuito, che nel mio caso è iMovie ma ce ne sono anche per Windows, ho letto che consigliano DaVinci Resolve (quello di windows mi ispira poco). Per chi preferisce programmi più... professionali ci sono, ad esempio, Premiere e Final Cut, quest'ultimo solo per i Mac. Le transizioni tra una clip e l'altra sono quelle di default di iMovie, mentre le immagini con il testo le ho riealizzate a parte con un sw di photoeditor. I titoli invece, che hanno effetti di entrata e uscita, sono fatti con iMovie. Ultima cosa le musiche di sottofondo sono 'royalty free' sin interne se ne trovano sia su YouTube che su facebook! Se qualcuno ha delle curiosità più specifiche posso rispondergli. Comunque come ho detto i miei video sono abbastanza semplici e lineari (non ho ad esempio registrazioni vocali da sinconizzare)
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  20. Bravo Alberto ! Per cortesia, per i reporter locali che non si cimentano con il video nemmeno sotto minaccia di 72 ore di tortura con strumenti chirurgici, daresti qualche indicazione tecnica di come hai realizzato il tuo ?
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  21. Anche secondo me il taglio ci sta benissimo, meglio decentrare il soggetto.
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  22. La mia classifica. 1 – La n. 1 è veramente una bella foto, e secondo me sarebbe ancora migliore se la punta di almeno uno dei due rametti fosse a fuoco. 2 – La n. 6 ha uno sfocato di classe e degli ottimi contrasti cromatici. 3 – La n. 10 ovvero il prato caotico è un tipo di foto che piace fare anche a me, ma poi non ne stampo nemmeno una. Questa comunque mi piace molto. PS. Il 95% delle mie macro è ripresa in verticale, di conseguenza, la foto che ho postato non è quella che avrei voluto mettere, ma mi sono attenuto alle direttive del capo che ha scritto che doveva essere necessariamente orizzontale. Avrei preferito mettere questa, ma non importa. Raponzolo di roccia
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  23. A mio modesto parere la parte dx è un pò vuota senza il tronco e con tutta la parte ricostruita. Già se il Daino fosse girato verso la parte che hai ricostruito sembrerebbe almeno più bilanciata... Scusami, Ho provato a gusto mio, (ma immagino che anche il tuo taglio al tronco fosse simile) Perchè dici che perde respiro?
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  24. "E fra gente importante, io che non valgo nienteForse non dovrei neanche parlare" (E. Bennato) Nel senso che di musica mi intendo assai poco, mi piacciono generi diversi, amo il blues, gli spirituals, i cantautori della mia età, certo metal, ecc., Non saprei decidere. Se invece faccio come nei test psicologici, dove devi rispondere al volo senza riflettere, dalla mia testa esce un nome: BANCO DEL MUTUO SOCCORSO (quello vero dei primi album, non la versione degradata che è seguita) Ex-aequo "Darwin" e "Io sono Nato Libero". aequo
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  25. 24 Z7 (2) ... ormai ha surclassato tutte le precedenti, nel 1/2 secolo di foto .... (anche in questo caso con il z 70/200 f 2,8 TC2x )
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  26. 23 Z7 (2) ... ormai ha surclassato tutte le precedenti, nel 1/2 secolo di foto .... (in questo caso con il z 70/200 f 2,8 )
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  27. 19 Gran Premio Nuvolari 2020 del 19/09/2020 - Triumph TR2 del 1955 - 24-70 a 70mm – 1/500 – f. 7.1 – iso 90
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  28. 15 in ogni condizione. Qui ancora con il 200/2 ad f/4 e luci alogene di rinforzo, da circa 7 metri di distanza.
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  29. 13 Benché non la possieda più (e non so se ne comprerò una usata in futuro) la Nikon D3x resta la macchina con cui ho trovato me stesso come fotografo. Per questo non la dimenticherò mai, apprezzando ogni scatto che mi ha concesso di fare. Oggi come allora. con 24-70/2.8 @55mm, f/4
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  30. 11 Mi ha accompagnato nelle mie interminabili nottate girovaghe dandomi sempre quella serenità di avere lo strumento giusto e di essere soltanto io l'eventuale limite.
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  31. Senza neanche possederla, solo a leggere le caratteristiche me ne innamorai il giorno stesso che venne presentata, nel 2016. La possiedo da due anni e ogni giorno che passa si rafforza in me la certezza di non aver sbagliato nella scelta. Parlo, ovviamente, della D500. Per chi ha passione per la foto sportiva e per Nikon è ciò che più si avvicina alla necessità assoluta: robusta, veloce, affidabile. E' una bella convivenza 3
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  32. Seconda uscita costeggiando il Fiume Reno a sud delle Valli di Comacchio:
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