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Mostra il contenuto con la massima reputazione di 01/05/2021 in tutte le aree

  1. In direzione ostinata e contraria a tutti coloro che ritengono di tutelare i propri figli, non pubblicandone foto sul web, ho fin dalla loro nascita partecipato a chi mi legga, della loro esistenza, del mio amore per essi e della mia pervicacia nel fotografarli, anno per anno, ove ancora me lo consentano. Vincenzo è nato settimino di Primo Maggio: preferisce di certo la Festa al Lavoro ... ma va bene così...! Una foto per ogni anno dei suoi 18 compiuti oggi: AUGURI VINCI !!!
    6 punti
  2. Z7 /2 ..........Ho preso il 20mm Z f1.8 !! tagliente !! Da una settimana il tempo non è clemente, ma dovevo provarlo con queste foto "cartolina" della Palazzina di Caccia di Stupinigi ...(con nessuno !) Una è sviluppata con LR "drammatico" la panoramica è unione di 3 foto
    3 punti
  3. Il tempo passa, non vi sono dubbi su questo.. poi dopo aver subito le varie ed eventuali imposizioni ( in fondo giuste ) per il contenimento del covid, ecco che appunto per questo.. ho fatto la prima vaccinazione, malgrado il tempo non certo bello di quel giorno, la z 50 era nella mia tasca; pochi giorni dopo la regione Lombardia è passata di colore, e dovendomi spostare tra casa e ospedale, la prima volta.. non ho fatto nulla.. ma la seconda invece, come una liberazione avevo con me le ultime cose rimaste nel tempo; la Z 50 e le sue due ottiche che onestamente ho usato solamente il 50-250 e pure con l'addizionale 5T. Non sono cose da fantascienza.. ma liberatorie invece si.. non ho usato il cavalletto, e il vento era implacabile.. ma mi sono divertito, era tanto che non mi succedeva.. questa era la prima barriera.. passata questa, erano altre le barriere da by-passare però, dopo un'ora e mezza.. il famigerato astra zeneca me lo sono preso.. quanto vedevo davanti a me, atteso 20 minuti.. che non morissi sul posto, mi lasciarono andare.. alcuni fiori fatti in una rotonda di Basilio, il comune confinante all'ospedale dove mi reco.. questa è con la 5 T e pure questa... ho beccato un'amica di passaggio.. verso casa ho costeggiato alcune risaie, peccato che la strada sia veramente stretta e purtroppo trafficata, quini è stata fatta " al volo " Era tempo che non scattavo al di fuori delle mura domestiche.. grazie di aver avuto la pazienza ed il coraggio di vedere le mie robe...
    3 punti
  4. anche io e mia mamma abbiamo fatto a martedì scorso e richiamo a 18, mia moglie richiamo 13 tutti con Pfizer e speriamo di uscire tutti dal tunnel e usciamo a divertirsi e vivere e fotografando
    3 punti
  5. Ma infatti però a me me mi danno del matto quando dico che occorre - uniformare i sistemi fiscali - uniformare il potere giudiziario - perdere potere nazionale in favore di un potere federale superiore - votare per un esecutivo europeo VERO uh guarda, mi son venuti fuori gli stati uniti d'Europa felice di esser matto
    2 punti
  6. Rielaborazione di una vecchia foto (piove ed ho voglia di bianco e nero):
    2 punti
  7. Ovvero un'altra conchiglia. Studio di Bianco e Nero, luce a destra leggermente posteriore, qualche piccolo diffusore e poi stacking...comunque il titolo è ironico, non prendetemi troppo sul serio.
    2 punti
  8. Il richiamo sarà per il 29 Giugno.. Tempo nonno permettendo..
    2 punti
  9. Bene Roby, più sicurezza = più fotografie!
    2 punti
  10. Beh... Buon Primo Maggio alla maniera di NewOldCamera.... What else?
    2 punti
  11. Genesi... avevo promesso a Max, che avrei messo qualche scatto.. con il 50-250, ieri sera ho finito la piccola selezione e le ho messo, almeno.. ciò che credevo.. Max questa mattina mi manda un messaggio che non vede nulla, oggi spesa a parte doveva essere una giornata tranquilla, illuso.. dobbiamo andare a prendere la nipotina, mia moglie ha problemi ad un piede in questi giorni, la accompagno, ritorno.. eseguo alcune faccende domestiche urgenti, mi metto alla tastiera.. vedo il post che non è andato, perchè? boh.. suona il citofono nel frattempo, mia moglie la piccola con il passeggino sono arrivate.. alt, sospendi.. tutti i giorni è +/- la stessa cosa.. vabbè, la piccola arriva mi vede e un sorriso grande grande.. le manine che cercano il nonno.. è passato tutto.. va bene così. Grazie Mauro.. la voglia non mancherebbe.. il tempo per varie ragioni latita...
    2 punti
  12. Non il solito Wata come lo pensiamo: molto dimagrito anche se tonico, ci fa gli auguri per l' anno appena entrato Sul finire del suo spot, fa un accenno al fatto di aver personalmente sofferto...ma di essersi rialzato col sasso in mano... Auguri da tutti noi di Nikonland, quindi. Continueremo a contribuire con la sua creatura.
    1 punto
  13. Questo articolo ha lo scopo di raccontare, attraverso una decina di immagini, quali meravigliose e mutevoli situazioni si possono incontrare se solo ci si riserva la possibilità di restare sul campo un po' di più e non si cerca soltanto la "bella giornata". La fotografia di paesaggio, per come la vedo io, è una pratica molto legata all'unione tra tempo atmosferico e luce. Sono loro a definire il risultato più di qualsiasi altra cosa, di sicuro più dell'attrezzatura usata e, spesso, anche del posto, o soggetto, fotografato. Che non significa, ovviamente, che sia intrinsecamente sbagliato cercare la migliore attrezzatura o viaggiare verso posti lontani e famosi per fotografare, ma che occorre sempre ricordarsi che sono altri i fattori che più concorrono ad una buona fotografia. E, seppure queste immagini siano fatte al tramonto ed all'alba, neppure che solo quella sia la luce migliore o il giusto momento per fotografare. E' il soggetto e ancora di più la ripresa che si vuole farne che definiscono la "luce giusta". Cominciamo subito, questo è il soggetto: un bellissimo angolo di costa nella Sardegna sud occidentale - che è veramente una zona incantevole, anche e direi soprattutto se visitato fuori dalla stagione balneare. E' il 31/3/2018, sono le 17:04. Sono appena arrivato e sulla scogliera c'è un mucchio di gente. La mareggiata, gonfiata da un vento teso piuttosto freddo, è uno spettacolo incredibile già di suo. Il cielo è nuvoloso e la luce piuttosto piatta. D810 su 70-200/2.8FL@160mm 1/250 f11 ISO100 (17:32) Ma basta spostarsi di un centinaio di metri e la composizione diventa, a mio modo di vedere, ben più interessante grazie al cambio di sfondo. Potrebbe essere anche meglio se si potesse scendere verso il mare, per "alzare" il faro rispetto alla linea dell'orizzonte, ma con queste onde non è proprio il caso. D810 su 70-200/2.8FL@200mm 1/1600 f2.8 ISO64 (17:45) Ma bastano piccoli spostamenti ed aggiustamenti all'inquadratura per cambiare mood. E' sempre importante, però, aspettare l'istante giusto. D810 su 70-200/2.8FL@200mm 1/1600 f2.8 ISO64 (17:47) Un po' più di luce mi consente di far vedere quello che succede sulla scogliera, che in ombra era scura e priva di ogni attrattiva. Capito perché è meglio non abbassarsi? D810 su 70-200/2.8FL@75mm 1/250 f8 ISO64 (18:00) Purtroppo quello di prima sembra essere l'unico momento di luce: in un paio di minuti i nuvoloni coprono completamente il sole. E in pochissimo mi ritrovo da solo, evidentemente il richiamo di una bella cena è irresistibile. Ma credo che pure il ventaccio abbia un suo merito in questo! Ma, ed ecco il senso dell'articolo, in condizioni tempestose come queste tutto può cambiare. Infatti dopo mezzora: D810 su 70-200/2.8FL@86mm 1/1250 f5.6 ISO64 (18:31) Altri venti minuti ed uno spostamento di una cinquantina di metri ed abbiamo questo. D810 su 70-200/2.8FL@190mm 1/5000 f5.6 ISO64 (18:51) E poi, di nuovo, le nuvole coprono il sole, niente vero tramonto questa sera! Ma prima di andare mi regala questa, che credo essere la migliore immagine della giornata. D810 su 70-200/2.8FL@200mm 1/640 f2.8 ISO64 (18:56) Ma non mi arrendo, c'è ancora questa: D810 su 70-200/2.8FL@200mm 1/320 f2.8 ISO64 (19:00) Ora mollo anch'io, l'ora blu è interessante ma i tempi lunghi correlati alla poca luce trasformano questo splendido mare tempestoso in un latte senza senso. È tempo di dedicarsi alla cena! La mattina dopo la sveglia, con il pieno di vermentino che ho fatto a cena, è stata proprio pesante. Ma volevo provare a fotografare il mio amico faro illuminato dall'alba e non avevo idea delle previsioni del tempo, così l'unica cosa da fare era andare a vedere. E andare presto consente di avere in mano tutte le opzioni.... per cui via! Le condizioni sono molto cambiate, c'è meno vento ed il mare è decisamente più calmo. La mareggiata era un ingrediente importante ed insieme al cielo "chiamava" composizioni più chiuse. Ma il mare più calmo mi consente di scendere in basso senza particolari pericoli. Non c'è anima viva in giro, lo spettacolo è se possibile ancora più suggestivo di ieri sera. Riprendo l'ora blu - e qui si apprezza l'importanza del treppiede. D810 su 70-200/2.8FL@70mm 1.6" f11 ISO64 (06:06) Poi le nuvole rese rosa dalla prima luce, con la luna ad arricchire la composizione. D810 su 70-200/2.8FL@70mm 0.2" f16 ISO64 (06:32) Il mare si sta calmando, anche grazie alla marea calante: posso scendere ancora e, finalmente, è tempo di tirare fuori il grandangolo! D810 su 16-35/4@32mm 1.6" f11 ISO64 (07:01) Qui finisce la luce interessante ed io credo di non riuscire a fare più nulla. Così scappo via, le ragazze mi aspettano per la colazione! Non aggiungo note sul materiale, il senso di questo articolo è la fotografia e non l'attrezzatura. Ma se volete ne possiamo parlare nei commenti! Massimo Vignoli per Nikonland (c) 25/3/2021
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  14. Evviva, per il vaccino, ma soprattutto per l'obbiettivo!
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  15. Tanti auguri!!! Le belle foto non gli mancano, sarà orgoglioso del suo papà!
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  16. all'epoca non c'era di meglio, oggi il modello Hobbyboss e quello Italeri sono di gran lunga superiori. Io l'ho cominciato 25 anni fa e poi l'ho interrotto nel corso di una verniciatura improbabile. eccolo qua ancora gocciolante dopo un abbondante lavaggio sotto l'acqua corrente per togliere decenni di polvere. E' in buona condizione e nella scatola dovrebbe esserci tutto l'occorrente per finirlo. Lo farò con i colori attuali, i due toni di grigio standard : poi in futuro magari comprerò anche l'Italeri per fare la versione C. Ma adesso ne ho un centinaio di nuovi da fare. Questo mi pareva un peccato lasciarlo li accantonato. Ho messo li il metro per far capire quanto sia grande (37x37cm) "la croce del diavolo" perchè a qualcuno non vengano strane idee. Io il posto dove metterli tutti lo trovo o lo costruisco, é l'ultimo problema (così come pensare a chi andranno in futuro come tutte le altre mie cose).
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  17. Il primo,uno dei prototipi lo vidi in sosta a NAS Jax nel 1976 o 1977,era assieme al prototipo dell’F-16 e dell’YF-17 Cobra,da qualche parte ho le diapositive....
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  18. Tanti auguri Vinci... anche lui appassionato di fotografia?
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  19. Voglio condividere la mia felicità, con gli amici che stimo e con cui condivido la passione della fotografia, e spesso anche molte cose di vita comune....e soprattutto il lockdown !! mi sono vaccinato (Moderna) ... 74 anni senza saltare la fila !!posso pensare positivo , tornare a fotografare in libertà, forse viaggiare eccc ... spero e auguro a tutti voi se non lo avete già fatto, di farlo al più presto .. per un nuova normalità !
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  20. Oggi, 24 aprile 2021, è la giornata mondiale del Tai Chi Chuan: la celebro con una chiacchierata, riproponendo alcune foto scattate in diverse occasioni. Impediti nella pratica di molte nostre passioni (come la fotografia!), contatti ridotti al minimo, corpi costretti a languire in casa... qualcosa deve venire in nostro soccorso per sostenere mente e corpo! Nel mio caso una valvola di sfogo molto importante è stata, e rimane, la pratica delle arti marziali tradizionali. A differenza degli sport da combattimento, che presumono un avversario (non si può, è vietato il contatto) o almeno una palestra attrezzata (non si può, sono chiuse), le arti marziali tradizionali, quasi tutte, hanno degli aspetti che possono essere praticati anche da soli. Aspetti che comprendono sia applicazione fisica che controllo mentale, per cui tengono in esercizio il corpo e intanto stimolano il cervello, in questo devo dare ragione a chi dice che si tratta di una sorta di meditazione in movimento. E' un po' riduttivo, io preferisco dire che è uno degli aspetti, ma che ce ne sono tanti altri. Maestro di Taijiquan (Tai Chi Chuan) che esegue la "Frusta singola (o semplice?)", Castello di Belgioioso. Maestro di Xing Yi Quan ed allievi che eseguono la tecnica del "Legno", uno dei Cinque Elementi che caratterizzano quest'arte molto potente. Castello di Belgioioso. Come funziona la cosa? Nelle arti marziali tradizionali, oltre alla pratica dei singoli movimenti (le "tecniche", una parola che non mi piace troppo in questo contesto) si praticano delle lunghe sequenze, dette "forme" (Kata in Giapponese, Lu in Cinese) che sono una sorta di breviario delle ..."tecniche" tipiche di quella specifica arte, eseguite con continuità, come se si stesse combattendo contro un avversario immaginario. Forma di Taijiquan, inizio della postura "il serpente scende dalla collina". Nota: il signore in primo piano è uno degli allievi diretti del Maestro Chang Dsu Yao, il primo a portare il Kung Fu in Italia negli anni '70. Parco Sempione a Milano. Ogni arte marziale ha le sue forme che si possono praticare lentamente o velocemente (di solito prima lentamente, poi velocemente) in modo sciolto, rilassato oppure esplosivo (l'ideale è alternare, una volta praticare in scioltezza, un'altra in modo esplosivo). Maestro di Taijiquan stile Chen che esegue una tecnica "esplosiva", notare lo svolazzo del vestito. Parco Sempione a Milano. Queste forme possono essere eseguite quasi ovunque, all'aperto (l'attività motoria singola è consentita...) nei parchi, ormai non ci fa più caso nessuno anche da noi, anzi siamo in tanti, ma anche in casa, in questo caso segmentando le forme, a seconda della disponiblità di spazio. Taijiquan, pratica di gruppo, Castello di Belgioioso. La pratica della forma non è mirata espressamente al combattimento, anche se nella nostra testa ci dovrebbe essere l'idea (e l'attitudine dello spirito) del combattimento (un termine che descrive benissimo la cosa è lotta con l'ombra - shadow boxing), il suo scopo principale è sviluppare equilibrio, ritmo, coordinazione e piena consapevolezza del proprio corpo. Così la pratica delle arti marziali tradizionali, oltre ad essere un'ottima ginnastica, allena anche il cervello, aumentando la consapevolezza di sè creando al tempo stesso una sensazione di benessere e sollievo dallo stress (lode alle endorfine!). Una vecchia dimostrazione della mia scuola, scansione da diapositiva. Chiusura della forma, l'intenzione era esprimere una parata a cui seguirà un pugno. Non mi ricordo dove eravamo!! La pratica ad un livello avanzato comprende anche le forme con armi tradizionali, spada, lancia bastone.. e tante altre. Studio della forma di Bastone lungo del Taijiquan. Castello di Belgioioso. Il "Ventaglio da guerra", opportunamente sostituito da un ventaglio innocuo, in origine non faceva parte delle armi del taijiquan, è stato inserito successivamente alla diffusione dell'arte. Parco Trotter a Milano. La pratica delle armi tradizionali non sembra avere (e infatti non ha) molto senso in un contesto combattivo reale (a meno di non andare in giro con alabarde o sciabole...), ma le forme con le armi rappresentano un livello più alto di abilità, perchè il maneggio di un attrezzo richiede maggiore coordinazione ed equilibrio che gli esercizi a mani nude, per poter eseguire le "figure" delle forme con le armi con la dovuta scioltezza, senza farsi del male da soli. La sciabola è la mia arma preferita, perchè ha molte tecniche in rotazione, molto fluide. [Le armi sono un po' più complicate da praticare in casa, come mi sono reso conto dopo aver "segato" una sedia con un volteggio di sciabola, meglio sostituirle con dei surrogati più corti, un mestolo di legno ad esempio ]. All'aperto, se si pratica da soli, o comunque al di fuori di manifestazioni ufficiali, è meglio usare armi di legno o di plastica, in modo da evitare problemi vari. Con l'entrata in vigore delle norme restrittive, concentrarmi su questi aspetti dello studio delle arti marziali tradizionali è stato un grande aiuto, anche per il fatto che il mio lavoro è stato trasformato in stressanti ore seduto davanti al PC in mezzo a mille impicci tecnici . Se mi avete seguito fin qui, avrete notato che non ho mai parlato degli aspetti esoterici così di moda, l'energia interna, il flusso (di cosa?). Perchè? Perchè non ci credo. Gli effetti benefici della pratica sono quelli fisiologici, oppure sono dovuti alla capacità di connettere in sequenza le diverse parti del corpo durante i movimenti, capacità che si sviluppa con la pratica. Ciascuno ha il suo cibo preferito: A me piacciono le arti marziali perchè mi piace anche la componente di contatto, così quello faccio, ma so per certo che tante altre pratiche, mi vengono in mente la Danza e lo Yoga, hanno lo stesso effetto su mente e corpo. Se uno non ha interesse alla parte "combattiva", trarrà grandissimi benefici, forse superiori, da queste arti. Infine, spesso si è curiosi di capire se le arti marziali tradizionali sono efficaci per combattere, si discute su quale sia la più efficace, o se siano meglio gli sport di combattimento, Boxe MMA ecc. . Se ne sentono di tutti i colori, ma quasi quarant'anni (come sono vecchio!) di pratica mi fanno dire che la risposta è semplicissima: Qualsiasi disciplina che comprenda anche il confronto a contatto libero (sparring) con un avversario deciso e non cooperante (cioè non del tipo: se io faccio così allora tu devi rispondere così, ma stai attento che se no ci facciamo male ...) ha delle possibilità di essere efficace, se no è un po' come pensare di poter imparare a nuotare sul tappeto di casa. Poi capita di scoprire che in acqua è un po' diverso. Le arti marziali "non combattive" hanno comunque il loro perchè come disciplina fisica e mentale, ma lì si fermano. NOTA: E' ovvio ma... tutte foto pre-Lock down.
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  21. Vado a ritroso... Bravo Roby, un problema in meno. Richiamo fra? 50 giorni circa? Ma sì, importante è uscire dal tunnel A me è toccato martedì scorso, Pfizer, richiamo il 18.
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  22. Fonda un Onlus ...Giocoland ! Per tutti i bimbi buoni che non hanno papi che sappiano costruire così bene i modellini.
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  23. Auguri a Vinci, bellissime foto Max e gran bei ricordi.
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  24. Si potrebbe modificarla con seghetto e attak...
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  25. in breve anche i manuali di riferimento in lingua italiana, anche per la altre Z
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  26. Eccoli qua: https://onlinemanual.nikonimglib.com/z7II_z6II/it/ il manuale di riferimento online in lingua italiana, per Nikon Z6II e Z7II finalmente...
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  27. Strano oggetto, metà aereoplano e metà elicottero, ha le caratteristiche di entrambi - decollo e atterraggio in verticale, volo traslato. Il "trucco" è dato dai motori che possono rotare di 90° da orizzontale a verticale e le enormi eliche del diametro di 11 metri e 58 centimetri in grado di generare portanza e di dare la spinta, mosse dalle due turbine poste alle estremità delle due ali tronche. Ma è una macchina delicata e con un carico pagante inferiore a quello del classico CH-53 o del venerando CH-47, più costosa e che ha avuto una genesi piuttosto elaborata durata quasi venti anni, con uno stop in mezzo che rischiava di veder cancellato il programma. Morale le assegnazioni sono cominciate nemmeno da venti anni e il numero di esemplari straordinariamente ridotto per un mezzo dei Marines. In pratica può portare 24-32 fanti di marina (contro i ... 55 di un CH-53) con equipaggiamento completo. E' stato adottato dai Marines, dall'US NAVY, in qualche esemplare sperimentale dall'USAF e a quanto ne so, solo dall'aviazione giapponese in qualche esemplare. Però sul piano modellistico è un oggetto affascinante e in questa scala, semplicemente enorme. Occupa sul piano 48x54cm e il mio ponte da 67x43cm è appena sufficiente per le foto. Ve lo propongo pregandovi di guardarlo con indulgenza, senza ingrandire oltre il 100% le immagini. Questo è il primo modello di questo tipo (mai fatto nemmeno un elicottero !) in vita mia e i difetti sono tanti. Ma il risultato mi piace. Le foto sono al solito fatte in multiscatto perchè nemmeno ad f/890 si potrebbe coprire tutto senza andare a focali che renderebbero necessario il vero ponte della Lincoln per non prendere tutta la stanza. Scatti con Helicon Remote e fusione con Helicon Focus. Nikon Z6 II su treppiedi e Nikkor Z 24-200 ad f/8 e circa 75mm. Luci Godox di rimbalzo in gabbia di polistirolo montata alla buona sul modello. NOTE : questi mezzi al vero sollevano una polvere spaventosa, quindi tranne che nel volo di collaudo sono sempre luridi peraltro i Marines li usano in teatri tropicali dalle portaelicotteri d'assalto o da basi nel deserto la vernice al vero come nel modello è cangiante (USNAVY Dark Ghost Gray/Light Ghost Gray) e a seconda della luce da' sul grigio o sull'azzurrino; peraltro ci sono due toni di grigio diversi che poi si distinguono solo in presenza quei motori spurgano olio e risucchiano tutto quello che vedono. il work-in-progress :
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  28. Hindemith : sonate per strumenti a fiato Les Vents Francais Warner Classics, 2 aprile 2021, formato HD **** La Sonata per flauto con Emmanuel Pahud, la Sonata per oboe con François Leleux, la Sonata per clarinetto con Paul Meyer, la Sonata per fagotto con Gilbert Audin e la Althorn Sonata con Radovan Vlatković, con Eric La Sage al pianoforte. Gran disco tedesco per i fiati francesi
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  29. Francesco Piemontesi : Bach Nostalghia Pentatone 19/3/2021, formato HD, via Qobuz *** Non ho capito il titolo alla russa (Tarkovsky con il solare concerto in stile italiano ?). Ma qui c'è un Piemontesi alla Brendel che rende facile ciò che facile non è. Il finale è la toccata di Busoni, tra le cose preferite da Brendel. Gran disco (per i miei gusti un pò monotoni).
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  30. Qualche giorno fà, stavo cercando dei porta lastra 4 x 5 " che sapevo di avere, nel cercare mi è saltato fuori uno strumentino auto-costruito di oltre quarant'anni fà.. nel paleolitico insomma.. ma perchè avevo fatto questo? è presto detto.. Dopo la sparizione del mio corredo Nikon F ad opera di un " Amico " per qualche tempo di fotografare non ne volevo sapere.. poi passato un pò di tempo, sfruttai l'occasione capitatami, e dalla Ilford di Origgio mi procurai delle sfavillanti fotocamere Miranda, che esattamente stupide non erano vista l'epoca, doppio innesto, vite interna e baionetta esterna, tiraggio il più basso dell'epoca.. ci potevi montare di tutto.. mirino intercambiabile con vari sistemi di visione parco ottiche dal 25 mm al 600 mm, esposimetro al CDS sullo specchio, il prezzo ufficiale era un pò meno della Nikon F con il pentaprisma. insomma non male.. ma la costruzione onestamente non era all'altezza della Nippon Kogaku, ma questo lo scoprii dopo, allora un bel di mi faccio un bel rotolo di dia a dei fiori con il macro Miranda e... già e... su 36 scatti con il cavalletto, stesso tempo e stesso diaframma alcune sono giuste, altre sottoesposte ed altre sovra.. che fare? la, mporto in assistenza, e mi rispondono che và bene.. na lippa dico io.. ed allora mi costruisco un accrocchio il cui compito è quello di misurare la velocità degli otturatori, fatto.. e fatte alcune prove.. mi ricordo di aver cercato persino le tabelle uni sugli scostamenti dei meccanismi in oggetto, da quache parte probabile che i grafici ci siano ancora.. faccio le misure le metto sulla carta e... tempo una settimana vendo tutto.. ma tutto.. con il ricavato ci ho aggiunto qualche dieci milalire e mi sono trovato una FM con tre ottiche e il MD 12, il tutto una milionata dell'epoca.. per curiosità ho rifatto le misure.. tutta un'altra musica.. e così riebbi in mano ancora Nikon.. ecco la scatoletta con una Nikon a pellicola, quella in figura è la prima compatta autofocus viene aperto il dorso e posizionato sopra il sensore poi con una sorgente luminosa sopra l'ottica si fanno alcuni scatti salta fuori un tempo, che andrà poi ricavato il reciproco.. se non ricordo male.. altre due misure.. ecco la coppia la parte interna ( onestamente adesso avrei problemi a fare ancora una cosa simile ) ed il sensore.. ma tutto questo oggi con microprocessori in ogni dove.. non serve più.. roba da paleolitico insomma.. Buona serata a tutti e grazie per la pazienza di chi mi ha seguito sin quì..
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  31. Vi ringrazio dell'attenzione .. posso rispondere più tardi, questa mattina la vaccinazione per il covid 19 a mia moglie è fallita.. ora dobbiamo vedere cosa fare per accelerare l'iter.. a più tardi, grazie e scusate.
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  32. Mi accodo ad un precedente post,allegando alcune immagini di velivoli in volo fatte in occasione di alcuni airshow nell'attesa che la situazione covid si sbrogli e si possa tornare ad una vita normale,airshow inclusi.... Mirage 2000D Armee de l'Air F-22 Raptor USAF Mirage 2000D Armee de l'Aire Saab Viggen F-16 Belgian AF demo Saab Draken Swedish AF Historical Flight F-8J Crusader,take off from NAS Jacksonville Saab Viggen Swedish AF Historical Flight MilMi24 Hind EFA RAF SAAB Draken Luftwaffe Tornado USAFE F-15C MIG-29 POLISH AF F-16 olandese F-15 USAFE EFA Luftwaffe SAAB 105 Austria Tornado Luftwaffe F-15 USAFE vintage propeller F-15 USAFE THATS ALL FOLKS!
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  33. Mi è stato chiesto di recente un parere sulla Nikon D4. Rispondo riportando il mio articolo del 2013. Ed aggiungo, a memoria. La Nikon D4 era ed è un'ottima ammiraglia. Se possiamo trovarle dei difetti, dipendono dalla scarsa risoluzione del sensore (era scarsa già nel 2013, oggi è anacronistica) e nell'uso delle XQD serie I oggi introvabili o delle CF originali, ancora in produzione ma certo oggetti "vintage". Per il resto il sensore è più vicino a quello della D800 che al precedente di D3/D3s e si discosta anche da quello della successiva D5. Perché ha una amplificazione più lineare che fa della macchina un apparecchio più duttile, adatto più o meno ad ogni genere. Anche se limitato, appunto, dai 16 megapixel di risoluzione. Che naturalmente per molti saranno sufficienti. Ma nel 2021 già 24 sembrano pochini. La D3 e la D3s sinceramente non hanno nulla da opporre alla D4 e anche a pochi soldi, non le comprerei oggi se non per scopi collezionistici. Mentre la D5 va considerata ancora una D3s aggiornata, quindi una macchina più aggressiva e specificatamente pensata per compiti critici ad alte sensibilità. Sulla D4s sinceramente non so nulla, non ricordo nemmeno cosa abbia - se abbia - portato in più della D4. Morale : - ce l'ho ancora, la tengo ? Se l'hai usata con soddisfazione perchè no ? Sull'usato si spuntano prezzi non particolarmente vantaggiosi, quindi se uno la adopera ancora e gli serve, non ha molto senso venderla. - non ce l'ho, la compro ? Dipende da cosa ci devi fare. Non è una macchina per paesaggio-studio-still life, sebbene se la cavi bene in ogni genere. E' grossa, pesante e comincia ad essere vecchiotta (9 anni sono tanti per le riparazioni, i ricambi, la tenuta dei componenti). Sebbene il suo motto resti "affidabilità".
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  34. Il mio primo approccio con la Nikon D4 è stato di totale scetticismo.Ma davvero mi compro la Nikon D4 ? Hmmmmmmm ...E non lo rinnego per nulla. Ma per questo vi rimando alle conclusioni di questo test.E', come mio costume, un test sul campo, portato dall'esperienza di decine di migliaia di scatti in ogni circostanza, per circa 9 mesi consecutivi, utilizzando la D4 come partner di altri gioielli Nikon, come la D800E e la D3x e con la memoria fresca di D3 e D3s, precedenti cavalli di battaglia.Sarebbe facile evidenziare nella Nikon D4 la sua velocità :questo è uno scatto multiplo di una Porsche lanciata nel rettilineo principale dell'Autodromo di Monzaquesta è una sequenza fatta ad un metro e 20 di distanza dal soggetto che mi lancia addosso tutto il suo abbigliamentooppure evidenziando le sue indubbie doti alle sensibilità siderali che il suo sensore può consentirci :un calice di birra rossa irlandese a 12.800 ISOe il crop 1:1 della trama del rumorema ho scelto un altra componente della D4 che secondo me le compendia tutte e che sta nell'affidabilità. Affidabilità non intesa semplicemente come "oggetto che non si rompe" ma di macchina che garantisce sempre risultati affidabili.Sotto al sole o con la pioggia battente, di notte o di giorno, in controluce o in studio, con il flash o nell'oscurità totale la Nikon D4 assicura costanza di funzionamento e costanza di prestazioni.Tutto questo al di là dei dati di targa che mi hanno fatto lungamente riflettere se dotarmene o no.Una foto banale di Agostino Noviello ripreso da Duccio Nutini.Non vi dice nulla ? Eppure guardate il soggetto al limite dell'ombra ma in pieno sole, le lingue di luce nel porticato di un castello, le differenze di esposizione gestite in totale autonomia dall'esposimetro della D4. Non c'è nessun intervento sul NEF originale. E' come è stata scattata. E così può restare.Eppure le ombre sotto al porticato sono leggibili e naturali come - o forse meglio - di come apparirebbero ai nostri occhi abbagliati.Qui abbiamo una situazione del tutto opposto ma con forte contrapposizione.Sempre in matrix, sempre in automatico, la D4 ha gestito la scena mantenendo il forte controluce sul lato opposto dei soggetti ma rendendoli perfettamente leggibili.come qui, con un soggetto ancora più difficile, con il flash a schiarireo qui, invece, in ombra. Il risultato è di una delicatezza impagabile.in ombra con la schiarita di un pannello argentatocontroluce in una stanza buia, con l'unica illuminazione data dalla luce che filtra dalla persiana alle spalle del soggetto.E tutto questo a 3200 ISO ...***Ovviamente in campo sportivo la raffica da 9 frame al secondo e un buffer enorme che accoppiato alla dimensione ridotta del file e alla velocità di scrittura della nuova scheda di memoria XQD, consentono di mantenere sotto mira tutti i soggetti che ci piombano addosso alla massima velocità : non importa se piove o c'è il sole, sempre in matrix, sempre in auto-ISO, sempre fidando sul sistema di controllo della macchina.ma potendo scegliere in qualsiasi motivo di andare oltre, con soluzioni creative alla ricerca della foto ... imperfetta ;)E quando il sole scende ma si devono comunque seguire soggetti che corrono ... per mestiere ... in manuale, scelto tempo e diaframma opportuno, l'auto-ISO non mostra cedimenti :e si scopre che a 9.000 ISO si lavora come a 400che questi siano 5.000 ISO lo credi solo se vai a controllaree se ti dimentichi che hai un tempo impostato per una azione e invece il soggetto è fermo, pure a 5.600 in jpg, la foto è comunque ... perfetta.Azioni di gioco tra 5.000 e 5.600 ISO : tanto che sembrano banali i 2200 ISO scelti dalla macchina per compensare il fatto che stai duplicando il 400/2.8 ed hai voluto un diaframma di F8 pur volendo congelare un prototipo in staccata ad 1/1600'':***Analizziamo il dettaglio :una foto che non dice nulla di che, salvo che lo scatto è a 12.800 ISOe due dettagli 1:1 sono jpg, nessun intervento di correzione su nessun parametro.Nikkor 400/2.8, 1/500'', F4, auto-ISO : 9.000 ISOcome sopra ma 12.800 ISO (da trenta metri circa, di notte, luci a scarica sopra alla rappresentazione)dettaglio della testa del Gran Sacerdotela Crocifissione di Cristo. Soltanto 3.600 ISO.Dentro ad un pub, per giocare. Nikkor 24-70/2.8 :ISO 25.600crop del marchio GuinnessInsomma, si scopre che non è una macchina pensata solamente per la velocità : ma che consente di andare oltre, in ogni condizione, sempre contando su una compagna affidabile.***Conclusioni (per ora)La Nikon D4 va oltre il solco impostato dalle varie D1h, D2h e D3(h) che l'hanno preceduta.Unisce alla velocità esecutiva delle altre, una precisione chirurgica nell'autofocus (mai avuto un fuori fuoco se non ... perchè ho sbagliato io), ad una dinamica e una profondità di colore che dimostrano come il sensore non sia stato stiracchiato per avere solo ... la sensibilità come in certi casi, in passato.Lo dimostra la sua sensibilità base ISO 100, avendo comunque mantenuto le stesse possibilità della D3s nella parte estrema della curva, con le posizioni HI-1 e 2 ancora sfruttabili, seppur con cautela. Aggiungendo quella manciata di megapixel in più che rendono l'immagine più ricca e il crop mode 1.2x sfruttabile (circa 11 megapixel, sufficienti per una doppia pagina di rivista).Le possibilità di impiego sono le più svariate con in testa il fotogiornalismo sia sportivo che di cronaca.Le sue caratteristiche la rendono a mio parere difficile da superare ma al felice proprietario di una D4 francamente penso che poco importi. Sarà troppo occupato e soddisfatto di utilizzarla per curarsi di altro !DifettiSono tutti quegli aspetti discutibili che in origine mi hanno fatto a lungo interrogare se prenderla o no.- nel 2013 16 megapixel sono pochi. In tanti campi di applicazione il confronto con la D800 è impietoso a parità di impostazioni e di ottica. La D800 consente risultati strabilianti che con la D4 sembrano invece ordinari.- ergonomia migliorata nel complesso ma a spese di svariati cambi di impostazione e di comandi. Ci sono dei joistick in più, alcuni comandi sono stati spostati. Modalità di esposimetro e di autofocus sono decisamente meno immediate di prima. Una macchina del genere va utilizzata ad occhi chiusi ed io dopo nove mesi ancora non riesco a raggiungere con le dita i comandi che mi servono nel momento in cui mi serve farlo. E devo staccare l'occhio dall'oculare per vedere cosa premere.- il cambio di batteria se da un lato ha permesso superiori prestazioni nell'uso a raffica (circa 10.000 scatti a carica non sono una follia) e nel video, nell'uso tradizionale non ha la durata della precedente ed immortale EN-EL4a ereditata da D2Xs e D3. In più l'incompatibilità con il sistema precedente obbliga il fotografo che ancora usa le D3 ad avere in giro batterie e caricabatterie diversi e non interfruibili tra loro.- la XQD che Sony ha imposto a Nikon (salvo poi non utilizzarla in nessun suo modello) ha prestazioni eccezionali. Ma ha un futuro ?Se non me ne avessero regalata una all'acquisto non l'avrei comperata. E mi sarei ritrovato con una sola scheda, anzichè due come nelle D3. Scelta bizzarra, avrei capito di più se avessero messo due XQD (ed avessero venduto le XQD a prezzi normali)- il corpo è sicuramente più "sexy" di quello della ammiraglie precedenti ma c'è qualche cialtroneria economica (come lo sportellino del rilascio del vano memorie ... in prastica)Punti di forza- autofocus, esposimetro, cadenza, raffica, alimentazione, tutto è al massimo- sensibilità e dinamica. Un compromesso apparentemente impossibile è reso invece di utilizzo pratico- qualità del file. A mio parere di gran lunga superiore e più lavorabile di quello delle precedenti D3/D700 e in linea con D800 e D3x.- pulizia. L'immagine è sempre pulita e ... non trovo una definizione più appropriata, professionalmente impeccabile- dimensione del file. Se la risoluzione è un pò limitata al giorno d'oggi (è di fatto la macchina a risoluzione più bassa sul mercato ...) in compenso i suoi file restano leggeri e nelle manifestazioni sportive o comunque dove si deve scattare molto, questo è un grande vantaggio- affidabilità. Come dicevo all'inizio, è questa a mio parere, la dote principale della Nikon D4 ma questo lo si può apprezzare solamente utilizzandola a fondo Articolo pubblicato il 9 aprile 2013 su Nikonland.eu
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  35. ce ne hai messo di tempo!!! Come vedi un obiettivo molto più che onesto e con una propensione alla distanza ravvicinata che la tua lente addizionale Nikon trasforma in un'accoppiata formidabile per il close-up semplice e da passeggio. Posa per un pò il sia pur ottimo 16-50 e portati in giro questo tubo, che ne vengono fuori cose esimie... Quasi quasi rimpiango di aver speso soldi in più per il 24-200 che oggi mi arriva a casa !
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  36. Qualche cosa si muove. Il governo Draghi ha esercitato la Golden Power per impedire ad una società cinese di acquistare una società italiana attiva nei semiconduttori. Un settore dove l'Europa è così debole che ci sono 450.000 veicoli ordinati che non possono essere prodotti per mancanza di microchip. Il passaggio successivo deve essere quello di investire in Europa per sviluppare il comparto. Anche per mezzo di una concorrenza aggressiva ed impavida nei confronti di cinesi, americani e giapponesi. Che saranno si alleati, ma con un conto economico e un conto fiscale separati dai nostri
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  37. Io non condivido. Una persona vicina che muore in questo modo, che sembra assurdo, è sempre una cosa difficile da sopportare. Ma ricordo che, quotidianamente, tra i non vaccinati, in Italia stanno morendo 400-500 persone al giorno nonostante il lockdown. A ieri siamo arrivati in totale a 111.000 morti. I vaccini, al momento, sono l'unica soluzione per evitare che il prossimo ottobre ci si ritrovi con una nuova curva come quella qui sopra. Sul fatto che siano o meno adeguatamente sperimentati non ho elementi, come nessuno di noi. Ma un conto è voler essere tutti allenatori della nazionale un altro è voler essere medici o virologi senza la minima preparazione. Sul libero arbitrio, la possibilità cioè di decidere su tutto ciascuno per se, potremmo dire un sacco di cose. Il principio è giusto, ma fortunatamente ci sono alcune illuminanti eccezioni.
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  38. Uso assolutamente misto: reportage teatro, still life casa, focus stacking e infine sport.... E c'era ancora l'altra EN-EL15C pronta alla bisogna... Ora che si può usare un powerbank... quasi quasi ....non serve più
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  39. Piuttosto che dare 400 euro al mese ad uno che non lavora, non sarebbe meglio metterlo a fare "cose a basso valore aggiunto" ?
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