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Mostra il contenuto con la massima reputazione di 28/03/2021 in Blog Entries

  1. (originale del 2012) Ad Arles, in Provenza, si pratica una corrida incruenta. Due squadre fanno a gara chi riesce a togliere pi? coccarde colorate dalle corna di vacche piuttosto aggressive. E' un evento divertente ed abbastanza spettacolare per l'agilit? e velocit? dei contendenti (vacche comprese). Gli "anziani" della squadra , ossia i meno agili, distraggono le vacche, mentre i giovani aspettano l'occasione giusta per scattare tentare di afferrare la coccarda e sfuggire alla vacca infuriata saltando al di l? dei ripari. Mini reportage eseguito con D200 e 80-400VR. L'entrata di una squadra; e della vacca Pronta alla carica! Acrobazie per sfuggire alla "mucca" infuriata.
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  2. La mia foto della cinciallegra posata su un tronco come un picchio e i commenti a seguito mi hanno invogliato a mostrare quante cose interessanti possono a volte essere nascoste nelle foto di natura. In che ambiente vive un animale, il suo comportamento son cose che saltano all'occhio più facilmente, ma ci può essere ancora di più Fra le cose che studio (e insegno) c'è la morfologia funzionale: il rapporto tra come è fatto un animale o una sua parte (struttura) e quello a cui serve la struttura (funzione). Si parte dalle forme viventi per fare ipotesi su quelle scomparse. E' interessante (sorprendente?) vedere quali "trucchi" l'evoluzione ha sviluppato per sfruttare i diversi ambienti: gli accorgimenti per il volo, per la corsa, il muoversi sottoterra o l'arrampicare. E' anche (credo) la parte che piace di più agli studenti. E' una specie di ingegneria della natura (e spesso uso le mie foto a lezione ). Un esempio? Con poche mie foto provo a raccontare come fanno certi animali a salire, scendere oppure stare fermi in modo stabile su pareti verticali (cosa non facile ). Chi di noi ha "fatto" la pertica a scuola o chi fa arrampicata su roccia, sa per esperienza che per salire ci vuole un paio di arti che siano in trazione/tengano la posizione (le braccia) contrastando la forza di gravità, ed un paio che spinga (le gambe). Naturalmente ci vogliono delle strutture per aderire agli appigli od incastrarsi nelle fessure (dita o artigli) ma non ne parliamo perchè la faremmo troppo lunga. Per salire, le zampe posteriori spingono, le anteriori tengono. Fin qui, niente di speciale, molti animali sono in grado di arrampicarsi più o meno bene. Il problema in realtà non è tanto salire, quanto scendere. Noi umani non ci poniamo il problema perchè scendiamo all'indietro, le braccia continuano a esercitare trazione contrastando la forza di gravità permettendo di controllare la discesa. In natura però scendere "di sedere" non è consigliabile: non vedere dove si sta andando può portare a sorprese spiacevoli, quali essere mangiati da un predatore che aspetta di sotto . Per questo gli animali scendono con la testa avanti. Qui sta il problema: Le zampe posteriori della maggior parte dei mammiferi sono fatte per spingere, non per tirare, se provassimo a scendere a testa in giù dalla pertica (o lungo una parete di roccia) le gambe spingerebbero da sopra, tendendo a ribaltarci... con quel che segue . Per questo ad esempio i gatti sono velocissimi a salire su un albero, ma piuttosto impacciati a scendere, perchè hanno difficoltà a controllare la discesa. Gli animali realmente abili ad arrampicare invece non hanno difficoltà. Si sono evoluti per vivere sugli alberi e correre su e giù lungo i tronchi. Gli scoiattoli ad esempio hanno una caviglia molto più mobile di quella di altri mammiferi, per cui possono rovesciare il piede all'indietro, in modo da esercitare trazione contro la forza di gravità, evitando di ribaltarsi quando scendono a testa in giù e addirittura possono restare fermi in quella posizione. (Non ci sono solo gli scoiattoli, se andiamo ai tropici troviamo esempi ancora più spettacolari, ma volevo usare animali nostrani e foto mie). Nello scoiattolo che scende il piede è ruotato all'indietro, questo un gatto non lo può fare. E gli uccelli? Per loro è piuttosto facile arrivare ovunque volando, ma poi star fermi contro una superficie verticale con solo due zampe è un'altra faccenda. In molti uccelli viene in aiuto la coda, ad esempio nei picchi è molto robusta e fa da punto di appoggio, in compressione, come una trave che scarica il peso sul tronco così l'animale è in equilibrio senza troppo sforzo e non si ribalta. La coda del picchio ha penne robuste ed è un importante punto di appoggio. Anche nei gruccioni si vede la stessa cosa, le zampe tengono, la coda serve da appoggio, le penne a ventaglio, per allargare l'area di contatto e scaricare meglio il peso. E se si ha una codina come il Picchio Muratore? Il nostro piccoletto è un maestro del free-climbing: divide i compiti fra le zampe, una la tiene in trazione e l'altra spinge così può addirittura correre sue giù per i tronchi. Una zampa in trazione, l'altra in compressione, il Picchio Muratore ha risolto così il problema. Per brevità ho parlato solo di Mammiferi e di Uccelli, ma ci sono tantissime soluzioni nel mondo animale, le lucertole fanno più o meno come gli scoiattoli, e le Raganelle... Non hanno unghie, non hanno ventose come si potrebbe pensare, ma sfruttano la coesione della pellicola d'acqua presente fra le dita e la foglia (è la tensione superficiale, quella che ci appiccica un foglietto di carta alle dita bagnate) è una forza molto piccola ma può bastare a farle aderire, perchè le raganelle pesano pochissimo. E' anche per questo che fotografo gli animali (e ne racconto), oltre alla "bellezza" ci sono cose che mi meravigliano da sempre, con l'entusiasmo di un bambino. Spero di non essere stato noioso nè supponente. E che le foto siano comunque gradevoli. Grazie a chi è arrivato fin qui.
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  3. Preso da nostalgia, dopo tanto tempo sono tornato ad appostarmi in un capanno, ho scelto un'oasi del Vercellese. E mi sono divertito proprio come una volta. C'erano i soliti piccoli amici, come la cinciallegra e il pettirosso: Ma io ero andato lì sfidando lo sterrato fangoso e tutto il resto perchè è un posto attrezzato per fotografare le Poiane. Non saranno aquile, ma sono sempre dei bei rapaci, no? ed infatti ecco che arrivano. E si mettono a litigare. Il capanno è schermato da un vetro semiriflettente, per cui gli animali non mi vedono proprio e così: Vicinissimo! Altre gradite visite: E i sempre simpatici scoiattoli! Foto scattate con Nikon D500 e Sigma 100-400 f5-6.3 C.
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