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  1. avrei preferito evitare l'ennesimo articolo di ... anticipazioni senza prove a sostegno sui prossimi passi di Nikon. Ma siamo alla vigilia della fiera fotografica del Giappone e pare oramai certo che sia Nikon che Canon non porteranno novità. E quindi "tocca metterci una pezza" per evitare i soliti ... mugugni. Che per carità, i mugugni ci stanno perchè sinceramente la difficoltà a comunicare dimostrata da Nikon si sposa con la mania tutta giapponese di tenere segrete le caratteristiche dei futuri prodotti, come se conoscerle in anticipo, visto che i tempi di sviluppo si misurano in anni, potessero in qualche maniera aiutare i concorrenti. Ma questi non sono tempi adatti ai mugugni : la terza ondata Covid è alle porte e ci toccherà trincerarci di nuovo come le reclute russe a Stalingrado per resistere quanto resta dell'inverno e un pezzo di primavera all'offensiva dei veterani tedeschi, prima di poter uscire dalle nostre buche scavate tra le macerie. Ecco perchè mi attardo di nuovo ad anticipare ciò che può essere anticipato. Sono tutti rumors e voci carpite nel light-web. Nessuna crudeltà é stata inflitta ad essere inermi e innocenti per scrivere questo articolo *** Nikon sta lavorando alla prossima generazione di sensori e anche a quella successiva. Investire in un sensore costa tanti soldi e tanto tempo. E deve essere fatto pensando a più modelli di fotocamere perchè il costo di un sensore sia industrialmente sostenibile. E' il motivo per cui il sensore della D850 - intrinsecamente non proprio versato per farci mirrorless - è stato riciclato in tre fotocamere e probabilmente verrà aggiornato anche per la prossima. O quello - sempre tutto Nikon - della D500 che oramai data 2014-2015, è stato tenuto in servizio fino ad oggi su tutta una serie di fotocamere in formato DX, sia reflex che mirrorless. La prossima generazione di mirrorless - ma anche la prossima generazione di reflex ibride, capaci di lavorare a specchio alzato come una mirrorless - dovrà avere sensori aggiornati, soprattutto abbastanza veloci da mitigare gli artefatti del rolling shutter. Stesso discorso per il contesto processore-bus-mirino elettronico. Non è pensabile che le prossime Z abbiano raffiche tossicchianti come quelle attuali, né che abbiano oscuramento a mirino durante la raffica. O, almeno, potrebbero anche avere questi limiti, ma ciò ne limiterebbe la diffusione, come pare stia capitando alla Nikon Z5, non una cattiva macchina ma che sta avendo decisamente una cattiva performance commerciale. Sensori-processori-software. Sono tutti fronti su cui Nikon opera in casa ed ha capacità industriali e progettuali di livello mondiale per farlo. La sfida è condensare tutto in una famiglia di prodotti con un prezzo sostenibile per la media dei potenziali acquirenti. E farlo in un tempo che consenta di avere un time-to-market compatibile con l'offerta dei competitor. Che è il vero punto debole di Nikon dal 1948 ad oggi ... *** Con queste necessarie premesse (invito i distratti o i visitatori occasionali a leggere gli altri editoriali recenti sulle capacità tecnologiche all'avanguardia di Nikon e di ignorare con decisione ogni chiacchiera circa il presunto stato di decozione dei conti aziendali di Nikon : il titolo in borsa è salito del 50% da inizio anno, segno che gli investitori sanno che Nikon può solo crescere da adesso in poi) Nikon sta lavorando più rapidamente del solito e, soprattutto, su molti (ma veramente molti, moltissimi, oserei dire : troppi !) prodotti tutti insieme. Per cui tra oggetti finiti, oggetti allo stadio pre-industriale, prototipi e design ancora da realizzare in 3D, c'è una pipeline che li terrà occupati per i prossimi 5 anni. Restando solo al periodo prossimo venturo, erano previsti lanci già in febbraio ma poi sono stati posposti i primi a marzo. In atto c'è penuria di componentistica elettronica (causa grosso incendio nella fabbrica di uno dei principali fornitori di chip che servono praticamente tutto il mondo : dalle Audi alle Playstation 5) e il mercato stenta intanto a ripartire perchè pur nelle premesse, il Covid continua a comprimere la domanda dei paesi evoluti, tranne la Cina (motivo per cui i tecnici Nikon sono stati inviati a parlare con i giornali cinesi : tenerli a bada). Per cui non solo Nikon ma anche Canon hanno dovuto rivedere i piani : non fare annunci che poi non abbiano seguito in termini di prodotto. C'è infine grande incertezza sulla connotazione da dare al segmento DX. Scomparse le reflex d'attacco, con la sola D7500 di fatto a catalogo insieme alle residue D500 fondi di magazzino, si sta cercando di decidere se replicare le D3000 e le D5000 in formato Z con qualche cosa di più scarso della Z50 o se lasciare la Z50 come base e proporre modelli più sofisticati a partire da quella. La gamma lascia spazio nel prezzo ma io ho anche il sospetto che la Z5 stenti a trovare una vera collocazione e che a breve ci sarà eccesso di modelli Z più o meno sovrapposti. Quindi : oltre agli obiettivi in roadmap, ci sarebbero altri sei nuovi obiettivi in stadi avanzati di progettazione e destinati ad uscire entro il 2022. La decisione di lanciare questo o quello viene lasciata aperta fino all'ultimo momento. Ancora non si sa cosa sarà presentato a marzo. Ma ritengo che sostanzialmente tutti gli obiettivi in roadmap siano già pronti. è possibile che questi altri Nikkor Z siano oggetti che mostrano chiara assenza di se nella roadmap. Quindi 70-200/4, 70-300/4.5-5.6, 500/4, un fisso DX, un 10-20 DX, probabilmente anche un 300 mm che potrebbe essere f/2, il 35/1.2 Naturalmente non pronti tutti insieme, non annunciati tutti insieme, diluiti nel tempo a distanze di annuncio di 50-60 giorni tra loro per il primo semestre 2021 era previsto il lancio della D860 (pare che i due 88 non piacciano, non chiedetemi perchè) ma per il momento non se ne parla più, insieme alla mitica Z30 che è ora in stand-by. La Z30 sarebbe la Z DX sempre da 20 mpx, senza mirino di costo da attacco e margine ZERO. Perchè produrla ? I dont saccio ! per il secondo semestre 2021 sarebbe prevista la Z professionale che invece doveva essere pronta appena chiuso il bilancio (cioè aprile-giugno). Questa macchina dovrebbe avere : - corpo professionale, più grande di Z6/Z7, più comandi, mirino nuovo, processore nuovo, 8K, risoluzione simile alla Z7, raffica tipo Canon R5 ma senza sensore stacked (come la Canon EOS R5). Prezzo superiore alla Z7, probabilmente simile a quello della Canon R5, molto meno costosa della Sony a1 (con cui non avrebbe nulla in comune se non il video 8K24p). Facilmente questa macchina dovrebbe avere anche il pixel-shift che ... altrettanto facilmente non sarà implementato sulla Z7 II. In pratica sarà la prima Z professionale e una sorta di D850 mirrorless o una super Z7 II, vedetela come vi pare. Ma ci sono prototipi già in lavorazione con i sensori stacked fatti con tecnologia nuova, come quella del sensore da 1'' appena presentato (non a 1000 fps, ovviamente, con prestazioni e dissipazione di calore compatibili con una fotocamera portatile, non una sonda della Nasa), che seguirebbero nel lancio durante il 2022. Si parla a regime della standardizzazione su sensori di diverso formato da 20-24-45-80/96 megapixel, capaci chi del 4K60p chi del 8K24p chi del 12K (che non si deve leggere ... vade retro Saragat, come macchine video ma in termini di paragone di capacità di lettura dei dati del sensore). Regime che potrebbe essere raggiunto anche prima del 2024. Naturalmente ogni decisione sull'effettiva commercializzazione di ogni prodotto è lasciata all'analisi delle condizioni del mercato e all'accoglimento da parte dello stesso dei prodotti. E' certo che oggi nessuno dei prodotti nuovi di Nikon è di immediata disponibilità a scaffale, segno che l'offerta è inferiore alla domanda. Seguiranno questo trend cercando di mantenere quel 30% di markup di margine sulle vendite rispetto al triennio precedente che gli sta consentendo di sostenere il conto economico pur con vendite largamente inferiori a prima. Ovviamente negherò in ogni momento di aver scritto e anche solo pensato ogni singola sillaba di quanto ho scritto qui ...
    2 punti
  2. E' un po' che mi girava in testa l'idea di fotografare dei fiori, ma non con lo stile della perfetta riproduzione, magari sfruttando il focus stacking per avere tutto a fuoco (cosa che ho fatto, ma non mi ha intrigato). Così come, al di fuori dei pochi scatti fatti per illustrare test ed articoli, era la prima volta che provavo a fotografare "still life". Le virgolette sono assolutamente necessarie, il motivo sarà chiaro nel seguito: non ho la minima idea di come si fa! Tornando ai fiori, per me è terra incognita: devo capire quello che mi piace e come fare a fotografarlo. Per questo ho iniziato a documentarmi sull'uso di lenti particolari, come certi vintage e le lensbaby, che ora stanno affacciandosi sul mercato anche in baionetta Z. Perché quello che mi piacerebbe fare è esplorare una fotografia non fatta da nitidezza ma più da forme, luci e colori. Ed ieri pomeriggio è stata la prima sessione pratica. Per farci quattro risate, tornando allo "still life", questo uno dei set. Potete notare: - Il piano di appoggio: il tavolo di cucina. - La luce principale: la finestra, diffusa dalla tenda. - Luce di effetto: una pila frontale a led, diffusa con carta da forno, ed arrotolata intorno ad un bicchiere per alzarla (la testa è snodabile, quindi può essere diretta dove serve). - La pioggia: acqua nello spruzzatore riciclato del disinfettante per la pulizia di casa - Uno degli sfondi usati - E la Z6 su treppiede (con l'illuminazione disponibile in una giornata nuvolosa i tempi non erano granchè... e poi avevo idea di fare focus selettivo, quindi com profondità di campo estremamente ridotta). Non ho fotografato sempre così, a seconda di come volevo la luce cambiavo le posizioni relative per fare arrivare sui fiori più o meno luce dalla finestra, o dalla lampada o per cambiare lo sfondo ecc. Davanti alla Z6 il 50 1.8S, e diverse combinazioni di tubi Meike per Z, da 11mm e 18mm (una scocciatura notevole, apprezzo proprio molto l'idea di una lente macro vera che mi faccia arrivare almeno a 1:2.... ma pure un'apertura massima f1.8!!!!). Dimenticavo il soggetto!!!! 10€ di tulipani presi in mattinata alla giardineria. Com'è andata? ci arriviamo.... Z6 su 50 1.8S - Tubi Meike - f1.8, 1/10" ISO 100. Z6 su 50 1.8S - Tubi Meike - f2.8, 0.4" ISO 100. Z6 su 50 1.8S - Tubi Meike - f2.5, 1/6" ISO 100. Questa è l'immagine ripresa nel setup ritratto all'inizio: Z6 su 50 1.8S - Tubi Meike - f2.8, 1/6" ISO 100. Z6 su 50 1.8S - Tubi Meike - f3.5, 1/3" ISO 100. Z6 su 50 1.8S - Tubi Meike - f1.8, 1/15" ISO 100. Z6 su 50 1.8S - Tubi Meike - f4, 1/3" ISO 100. Z6 su 50 1.8S - Tubi Meike - f5.6, 1" ISO 100. Z6 su 50 1.8S - Tubi Meike - f1.8, 1/15" ISO 100. Z6 su 50 1.8S - Tubi Meike - f1.8, 1/25" ISO 100. Z6 su 50 1.8S - Tubi Meike - f1.8, 1/25 ISO 100. Cosa ho imparato? Innanzi tutto che i tubi e la ripresa ravvicinata a tutta apertura rendono molto morbido il 50 1.8S, al punto da farmi già raggiungere buona parte di quello che vorrei ottenere con lenti più specializzate. Operativamente i tubi Meike funzionano perfettamente, consentendomi nel 100% di queste immagini di mettere a fuoco in AF-S con pinpoint. Poi che la nitidezza, con PDC così limitate, è come se fosse l'accento: va sul punto che qualifica l'immagine. Ma non è semplice capire cosa si vuole.... occorre giocare e guardare bene i risultati. Non sono soddisfatto di tutto quel che è uscito fuori, ma sono curioso di sentire il vostro parere. E che l'effetto della zona nitida è amplificato se circondata da forme che raccontano in modo un po' onirico il resto della storia. In questo senso, secondo me, le meglio riuscite sono proprio le ultime. Ma anche che, in taluni casi, non c'è verso: occorre chiudere un poco di più per avere maggiori zone in fuoco. Le luci... beh, direi piuttosto il modo in cui illuminare il soggetto, è per me del tutto da costruire. Nel senso che al minimo mi devo dotare di una luce vera per sostituire l'accrocchio con la pila frontale che ho usato. Ma credo che la luce continua LED, almeno in questo contesto e per aiutare i primi passi di uno ignorante come me, sia la via da seguire: troppo più semplice muovere la sorgente di luce vedendo nello schermo della Z6, ed in continuo, che succede invece che dover provare a scattare ogni volta. Dove per muovere intendo variare la distanza, e quindi forza e concentrazione, ma anche angolo. La Z6 era molto a suo agio e così, incredibilmente, il mio treppiede da montagna, che probabilmente non avrebbe mai creduto di poter mettere i piedi sul tavolo di cucina! Ma li ha lavati bene, prima! E, per finire, se interessa il genere, direi che possa essere molto utile stampare 2 o 3 sfondi con diverse sfumature di colori per migliorare la varietà delle fotografie. Come avete visto, anche su quello ho usato la fantasia e quello che avevo in casa. Li vedete mia figlia sul ponte di Brooklyn in una notte di agosto 2019... quando mai avrei pensato di passare un sabato pomeriggio in cucina a fotografar tulipani! Il blu dello sfondo, in tutte le foto fatte, arriva proprio da quel cielo. Ora a voi la parola: consigli & critiche a 360° non solo ben accetti ma proprio richiesti!
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  3. Versatile come non mai, direi ! ( ovviamente parlo del cavalletto... ) La tua cura del dettaglio e' evidente, anche fosse solo nel recuperare e sistemare OGNI parte del tuo set, che hai ben illustrato ed utilizzato, con fantasia e , mi ripeto, abilita' perche' sapevi dove andare. Prima di leggere la tua risposta ti avrei chiesto uno scatto con diaframmi piu' chiusi, io per delle prove da pubblicare sul web ho semplificato cosi' ( c''e il rischio che ne pubblichi qualcuna ) , ma subito hai spiegato che avrebbero preso una direzione che non era la tua e, ancora una volta, hai fatto capire che "le prime armi" per te sono solo un modo di dire. Se le avessi fatte io, la quarta l'avrei stampata, con la 5 al suo fianco. Ancora complimenti per la realizzazione in territorio nemico, qualcuno che spero ci legga e pubblichi fa cose simili, quando e' da solo in casa, si vede che da te sono piu' comprensive ( a casa mia oltre alla pacca come se mi dessero una monetina non si va ).
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  4. Bella la prima, ma l'ultima è davvero da galleria d'arte. Ne appenderei una stampa gigante in casa. Stupenda.
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