Grazie a tutti, un mucchio di spunti su cui ragionare. Proprio quello che volevo.
Rispondo in ordine sparso, a tutti, senza richiamare i post di nessuno per rendere più leggibile.
Io sto cercando l’effetto del prevalentemente fuori fuoco, contrastato da più o meno piccole e definite zone a fuoco, più o meno nitide. Non so esattamente perché, ma probabilmente è sia legato al fatto che è la maggiore distanza dal mio modo di fotografare “solito” sia perché girando qua e là ho visto dei sogni di sfocato che mi hanno conquistato. E tra l’altro ho moltissimi di questi scatti anche a diaframmi più chiusi (spesso ho fatto f1.8, f2, f2.8, f4, f5.6, f8, f11, f16), ma quelli “chiusi” non vanno nella direzione che cercavo.
E poi si. Un modo per fare delle cose molto Z, se si può accostare il meglio della tecnologia con roba da lenti piene di difetti. Molto Z perché, con le Z, è molto più facile giocare così.
Quelle complessivamente più nitide sono il percorso. Il meglio che ho fatto, secondo il mio intento, sono le ultime tre e quelle con i pistilli in vista. Ma si, il problema è sia il decadimento in marmellata, in particolare delle ultime, sia la mancanza di luce con effetto artistico.... oltre all’impossibile e maldestra resa di più sorgenti luminose - più Soli - sullo stesso soggetto.
Per la fedeltà cromatica o gli scivolamenti di bilanciamento del bianco, sono troppo agli inizi e non me ne sono curato (ma il problema c’è: se non fossero studi potrebbero essere inutilizzabili proprio per quella tara d’origine). Purtroppo per avere in esterni qualcosa di fiorito qui occorre avere ancora un po’ più di pazienza, ma non vedo l’ora!