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Mostra il contenuto con la massima reputazione di 20/02/2021 in tutte le aree

  1. Come si sarà capito la mia indole di modesto modellista mi rende più congeniali i mezzi corazzati. Rustici, da sporcare, non necessitano di complicate mascherature per la livrea, non hanno milioni di decal, non richiedono quella disciplina, ordine e pazienza che so bene di non possedere. Ma la mia vera passione - al vero - sono gli aerei (e le navi da battaglia). Di cui ho decine di kit in scatola che attendono di essere lavorati. Quando mi sentirò pronto o quando mi viene proprio la voglia irresistibile di farne uno. Nella mia carriera di modellista non ho mai fatto un modello di aereo veramente di livello accettabile. Ho intenzione di provare a rimediare ma so che se non si ha il talento necessario poi si smette. Mi è già successo con altre cose, non ci trovo niente di male. Ma in questo articolo vorrei fare l'elenco dei miei amori, usando dei paragoni non convenzionali. Attenzione, parliamo di modellismo, le considerazioni sono prevalentemente di natura estetica. O di simpatia. O per qualche altro motivo. Niente tifo, niente : tizio è meglio di caio, etc. Puro amore a prima vista. *** I bellissimi rubacuori Alain Delon, Errol Flynn, Rock Hudson 1) North American P51D Mustang rigorosamente in versione con tettuccio a sbalzo e metallo naturale. Se esiste un aereo che rappresenta la perfezione, eccolo qui. I progettisti americani dicono che "Se è bello, vola bene". Ecco, direi che questo detto si presta perfettamente al Mustang. Un aereo che è senza età, senza pari, senza ... parole, né rivali. tanto straordinario da avere aperto una tradizione, quella dei purosangue alati da caccia che perdura tutt'oggi con l'ultimo rampollo, l'F-15. 2) Focke Wulf TA-152 Stesso discorso, per quanto mi riguarda, per l'ultimo progetto del genio Kurt Tank, la perfezione alata, un vero intercettore pensato per predare senza essere catturato. Con le sue linee scolpite da un artista moderno, teso, preciso, senza una linea inutile. arrivato troppo tardi per avere un qualche significato bellico ma valutato eccezionalmente dai tecnici alleati che se ne portarono qualche esemplare in patria. 3) Fiat G-55 Centauro Oggi sembrerà strano ma quando la Fiat non era guidata come è adesso da un uomo totalmente senza qualità, sapeva fare aerei, locomotive, turbine e qualsiasi cosa potesse muoversi, compresi i treni. Il Fiat G-55 rappresenta la sintesi del genio italiano con la praticità tedesca, che poi è una liaison che rappresenta almeno metà della storia europea. Perchè questo aereo fantastico deve il suo cuore alla Daimler Benz e al suo straordinario DB-603, costruito su licenza da Fiat. Qui le linee sono quelle, perfette, degli scultori rinascimentali, che ne hanno scolpito la capacità di manovra. già così un aereo straordinario come testimoniato anche da inglesi e americani che se lo trovarono contro e a fianco. Sviluppato sin nel dopo guerra, dimostrò le sue qualità anche in termini di esportazione che per Fiat e l'Italia nell'immediato dopoguerra doveva significare qualche cosa. Ma del Fiat G-55 c'è qualche cosa in ogni altro aereo o componente di aereo progettati in Italia da quel lontano 1942 (a partire dal G-91 per arrivare agli ultimi MB da addestramento). 4) North American F-86 Sabre diretto discendente del P-51, un'aereo essenziale, capace di fare ogni cosa nelle mani giuste, benchè finalmente con avversari in grado di dare il massimo del filo da torcere (i Mig derivati dai Messerschmitt a reazione). Esportato in tutto il mondo, impiegato anche 40 anni dopo. Semplice e tagliente ... come una sciabola. 5) North American F100D Super Sabre Dal nonno ha preso il cognome, dal papà, il nome, l'F-100 è un altro della straordinaria serie di purosangue North American, l'ultimo da cavalcare senza sella, imbizzarrito più sfortunato di quanto meritasse effettivamente, più che altro perchè nato nel momento di transizione verso la guida radar, gli infrarossi e le altre diavolerie che richiederanno altre sofisticherie ed ingegneri elettronici al posto dei piloti. 6) Grumman F-14 Tomcat all'epoca (fine anni '60) era la cosa terrestre più vicina all'astronave Enterprise. Più avanzato di ogni cosa, più potente di ogni cosa. Ho persino tollerato al cinema e poi in televisione quella faccia da sciemo di Tom Cruise pur di vederlo in azione. E il periodo più bello di Buck Danny è quello in cui è imbarcato sui Tomcat (ovviamente ho anche tutti gli altri numeri della collezione !) Ho pianto quando gli abbiamo dato il farewell 15 anni fa ... 7) McDonnell Douglas F-15 C/D/E/EX vola da cinquanta anni ed è previsto che continui ancora per altri 20. E l'aereo tutto, il bisnipotino del P51D portato ad un livello assoluto. Oggi è in grado di fare le veci di un intero arsenale. Totalmente connesso, se lo accompagni con dei droni d'attacco puoi fare a meno dell'esercito. E' bello, è potente, è sorprendentemente flessibile. Il meglio di tutto quanto ha volato sinora, capace di guardare alla pari aerei con 40 anni di meno. 8) Sukhoi 27 e allegra famiglia Impressive, impressive, impressive. Molti aerei russi hanno messo in difficoltà i pariclasse occidentali, a partire dalla II Guerra Mondiale. Il "Flanker" secondo la dizione Nato è il più evoluto, il più agile, il più potente, il più impressionante, il più bello, il più sviluppato. Non è un aereo solo, è una intera famiglia di successo, esportato in tutto il mondo perchè mette in soggezione. rappresenta oggi il vero concetto di aereo multiruolo. Un vero uccello da preda, non così sofisticato da essere inaccessibile ma tanto avanzato da andare bene per fare qualsiasi cosa, sia da terra che dalle navi. Continua prossimamente con la seconda puntata dedicata agli irresistibili. Non così belli ma sexy e maledetti !
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  2. Non saprei proprio dargli un titolo, ma per me il senso è chiarissimo. C'era la statua ed il gatto,così ho fatto diversi scatti. Sulle prime pensavo fossero meglio le foto in cui il gatto guardava me, ma quando si è girato verso la statua sono stato colpito dalla relazione che si è creata, la statua ed il gatto non erano più un semplice accostamento più o meno suggestivo, era presente un contrasto tra la sofferenza espressa dalla statua e lo sguardo, indifferente se non un po' malevolo, del gatto nero, quasi fosse un familiare (spirito maligno compare di streghe). Ho cercato di accentuare questa sensazione in postproduzione, in parte con l'ausilio di Silver Efex pro 2. La dissoluzione ai bordi rende a mio parere più evidente quel che volevo esprimere, accentrando l'attenzione sui due protagonisti, specialmente sul gatto. Questo è quello che è nella mia testa. Poi non so se è quello che arriva a chi guarda. Se vorrete dirmi la vostra...
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  3. Ciao a tutti. Son passati diversi pleniluni Rispondo al sondaggio. Recentemente ho preso una Z6 II e obiettivi vari Z per affiancarli al materiale DSLR che ho. Al momento non mi sono liberato del materiale DSLR, sebben vedo chiaramente che il futuro è ML e con giusta causa sia per qualità che per progettazione. Perché una Z6 II e non altro? Perché credo sia uno strumento adatto alle mie esigenze y stile fotografico. Segnalo che ho anche altre marche nel mio corredo perche l'importante e portare a termine quello che mi propongo, lo strumento adatto per la situazione adatta. Comunque Nikon, sebben indietro (come tutti sanno) tecnologicamente rispetto alla concorrenza, è per me lo strumento che mi rispecchia e che posso utilizzare anche a occhi chiusi.
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  4. La prassi pare che preveda questo : obiettivo macro : ovviamente si fotografano ragni in soggettiva sensore Foveon : paesaggi 85mm : i neonati e i bambini, se non si hanno bambini, il gatto che non deve mancare in nessuna casa di fotografo supergrandangolare : nottate stellate superzoom : orsi della Kamchatka & so on.
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  5. Un ciao a tutti. Ho avuto la z6 l'ho usata 3 mesi con il 24-70 kit f4 e ho provato a usarla con l'anello con il 24-120 purtroppo mi ha deluso... in quanto la praticità per me è stata nulla, il peso non l'ho ridotto, mi piaceva la silenziosità ma troppi lati negativi venduto tutto 4 mesi dopo con 6000 scatti circa... Non credo che ne ricomprerò altre... Oramai per quanto mi riguarda i tempi sono maturi e un corpo vale l'altro, 30 anni a impugnare e guardare da un mirino reflex non li cancelli e le abitutidi fatichi a perderle sopratutto se il momento in cui devi scattare non puoi perderlo e non hai il tempo di aprire menu, guardare, ricordare e agire... Continuo con le care vecchi d750 d3s solo per lo sport ho aggiunto una d850 per lo studio e la d780 che non mi ha ancora fatto innamorare anche se la trovo un ottimo compromesso, se solo potessi metterci un grip. Intanto sogno un 24-350 f3,5
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