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Mostra il contenuto con la massima reputazione di 18/11/2020 in Articoli

  1. Il mercato delle schede di memoria CFexpress, se pur in ritardo sulla presentazione delle prime fotocamere compatibili con questo standard, si amplia con la presenza del Gruppo Manfrotto, che ha presentato le sue nuove CFexpress Type B con capacità di 128 GB e 256 GB. Queste nuove schede proposte si uniscono a quelle in altri formati già presenti a catalogo Garantite operative in un range di temperatura tra i -25°C fino ai 70°C: chi opera in condizioni disagiate ringrazia, ma utilmente anche in funzione della possibilità di surriscaldamento di queste velocissime schede...! Questi i dati di targa in lettura e scrittura: Non vengono dichiarate differenze di velocità tra i due diversi tagli delle due schede. Così vengono presentate: Le schede di memoria professionali CFexpress™ tipo B di livello professionale PCIe 3.0 Manfrotto combinano affidabilità e robustezza di grado industriale con prestazioni ineguagliabili. Progettate per offrire risultati ottimali nelle fotocamere reflex professionali e nelle mirrorless avanzate che richiedono velocità più elevate per le modalità di ripresa più impegnative, le schede CFexpress™ tipo B professionali sono state ideate per fotografi e videografi professionisti per l’utilizzo nei sistemi più recenti. Prezzi in linea con la parte bassa del mercato: 179,99 euro per la 128GB e 359,99 euro per quella da 256 GB.
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  2. Una delle caratteristiche innovanti della Nikon Z6ii per gli astrofotografi, i Panoramix, i Wildphotographers e non soltanto per essi, è certamente tanto innovativa in casa Nikon, quanto taciuta. Si tratta dell'ampliamento dei tempi di esposizione disponibili in Manual, ben oltre i 30 secondi canonici standard cui siamo abituati da sempre in digitale (sulle reflex a pellicola, non tutte arrivavano a tanto) ad arrivare fino a ben 900 secondi, in 10 stop, da 60 secondi e poi 90, 120, 180, 240, 300, 480, 600, 720, 900" ossia fino a ben 15 minuti di esposizione controllata direttamente dall'otturatore. Non tutti bazzicano dalle parti dell'estremo opposto ai tempi veloci dell'otturatore e devo dire che in questi due anni di Nikon Z ho latitato anch'io. Ingiustamente, perchè le schermate estreme annoverano i due ausili consueti, posa B (bulb) nella quale, disponendo di uno scatto remoto, a filo o radio controllato, si tiene fisicamente aperto l'otturatore, premendo sul pulsante del telecomando, fin quando si intenda ultimata l'esposizione, sulla base dei calcoli scientifici o empirici dei fotografi dai lunghi tempi . posa T (time) con la quale si può scattare lunghe esposizioni, anche non disponendo di un remote control, aprendo l'otturatore con un impulso (per esempio impostando l'autoscatto) e chiudendolo a mano con una pressione su pulsante di scatto o di accensione.... rischiando certamente il mosso. Infine, sincro flash a 1/200" fisso che non c'entra nulla con le pose lunghe... Attivando dal menu': personalizzazioni/d6/abilita tempi estesi, invece, si ottengono in modo M questi dieci step di esposizione in più purtroppo, come si vede, non assistiti dalla scala di visualizzazione grafica dell'esposizione, che si ferma ai soliti 30 secondi: in questo modo ne ho approfittato per scattare utilizzando parametri di esposizione inconsueti, come ISO bassi e diaframmi medio chiusi. Che non è il motivo principale della innovazione, la quale consente ben altre facilities agli appassionati delle lunghe esposizioni. Affrancandoli dai temporizzatori degli scatti remoti: e permettendo l'uso di dispositivi semplificati e poco costosi. Ma, sorpresa nella sorpresa, la volete sapere la novità... ???? (non mi pare di averne fin qui sentito parlare...da youtubber e ambassador del Marchio, nonostante l'inflazione di video) Ve lo dico in questi due MP4 terribili, girati sul posto e senza alcun riguardo, col mio cellulare, quando me ne sono accorto... 1.mp4 2.mp4
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