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Mostra il contenuto con la massima reputazione di 29/08/2020 in tutte le aree

  1. Ne ho sempre parlato per quel che ho visto in giro, e neanche troppo bene per via della natura del bokeh, ma le cose vanno discusse dopo averle provate, perché ogni fotografo ha il suo stile e non è detto che il proprio stile non si adatti in modo particolare ad un certo tipo di ottica piuttosto che un'altra. Questo è il caso del 85 1.8 S che ho avuto occasione di usare per un servizio ad un'amica, una cara amica che conosco da 8 anni, nei quali abbiamo fatto probabilmente un centinaio di migliaia di foto, perché entrambi amiamo la fotografia, lo stesso tipo di fotografia, ora non starò a raccontarvi tutta la storia, delle mostre e riconoscenze ottenuti perché il nostro lavoro d'equipe a due teste (mi piace chiamarlo così) pare che funzioni... questa volta aveva bisogno lei di qualche scatto, assolutamente non artistico ma che potesse utilizzare nel suo mestiere di counselor e che non fossero i soliti terribili selfie fatti con i telefoni, quindi chiamato in causa in qualità di fotografo di mestiere, mi chiede ritratti mediamente ambientati in natura (no grandangoli) e senza sfuocare esageratamente lo sfondo, mi vengono in mente l'85 ed il 105 che ho in versione AFS che potrei usare su due macchine di cui una con FTZ. Però io con l'85 1,4 non ho mai legato tanto, per via dello sfuocato freddo ed impersonale, da quando poi uso il 105 (delizioso) non sono riuscito più a montarlo sulla D850, qui mi prende il raptus.. parto per Merate con l'AFS e torno con l'S più buio di 2/3 di stop. A casa lo provo sui gatti, mi accorso subito di una cosa, il riconoscimento dell'occhio mi sembra funzionare meglio, il 50 sul certosino non me lo vede 3 volte su 4, qui lo becca sempre... va beh magari sarà l'entusiasmo. e comincio a prenderci la mano e l'occhio. Ok il bokeh è eccellente dalle distanze ravvicinate, ma ci mancherebbe altro, quei raggi che si vedono dietro al certosino sono le gambe in alluminio di una sedia pieghevole. Ma intanto attendo il momento di usarlo seriamente con la mia amica, con la consapevolezza che non posso deluderla, non chiedete perché ma capita spesso che le donne si vedano prestando più attenzione ai difetti che ai pregi, soprattutto quando si va avanti con l'età, quindi mi sento sempre responsabile della buona riuscita di un servizio, se le foto sono brutte è sempre colpa del fotografo. Iniziamo con il 105 usato a 2.8 e gliele mostro per farla entrare nel mood... mi chiede se è possibile contestualizzarle di più, prendo la Z e faccio gli stessi scatti... li mostro e le si apre un sorriso a 360 denti... ok ho capito è l'85 l'ottica giusta... Scattiamo per mezz'ora, cose che servono a le per il suo lavoro... la macchina conta 900 scatti... ve ne mostro alcuni, senza ritocco senza schiarite, avevo il pannello ma il sole era debole era più un fastidio che un beneficio, sono crude come Lightroom le interpreta dalla Z (e già questo non è poco rispetto alla 850 credetemi) Parliamo dell'ottica unitamente alla macchina, perché ritengo sia fondamentale il sistema di comunicazione che ha con la macchina. Ho usato quasi sempre il riconoscimento volto/occhio e mi spiace confermarlo ma è decisamente più affidabile sia del 50mm che del 24/70 dove addirittura mi risulta impossibile usarlo con profitto. (da prendere con le pinze perché il firmware è nuovo) Il diaframma non è tutto aperto perché doveva essere leggibile l'ambiente. Tuttavia per come sono abituato a lavorare io, sono rimasto molto impressionato dalla resa sia del microcontrasto di ciò che è a fuoco che dello sfuocato che a mio parere è migliore del mio ex AFS 1.4. All'inizio mi sembrava più nitido il 105 ma solo perché LR impone sempre una riduzione del rumore anche a 64 iso una volta levato sono paragonabili, gli mtf danno più nitido l'85 ma sul mio 5k non è percepibile al 200% Ho apprezzato molto il rilevamento dell'occhio finalmente fruibile, ma soprattutto le impostazioni della macchina ritrovate su LR, il profilo è ritratto V2 che ACR non ha ma che a me piace molto più del suo profilo ritratto standard. Non è certo un'ottica esotica come lo sono il 200 f2 od il 105 1.4 però è molto piacevole da usare, anche in virtù della leggerezza e discrezione in dimensioni. Concludo... Spero di esservi stato utile con questa mia esperienza, e prima di parlare male o quantomeno criticare un'ottica mi riserberò di provarla, non vuol certo dire nulla perché i gusti sono soggettivi come lo è il modo di scattare, io non mi sono mai trovato bene con l'afs di pregio, cosa che invece è successa al primo colpo con questa, seppur meno luminosa.
    10 punti
  2. Sono alcuni anni che su Nikonland parliamo di resa dei mediotele in funzione del soggetto e/o del rapporto soggetto-sfondo. Parallelamente a ciò, abbiamo anche maturato una certa esperienza in termini di apparecchiature: non è certo per moda che anni fa abbiamo abbandonato le ottiche Nikon di questo segmento in favore di Sigma Art, dell'uso delle quali, diciamo, siamo stati anche un po' precursori. Tornando a Nikon quando in tempi recenti il 105/1,4 su F-mount ed l' 85/1,8 su Z, ci hanno fatto ricredere . Utilizzandoli. È a questo riguardo che richiamo tutti al rispetto delle opinioni espresse, purché frutto di esperienza personale e prolungata di utilizzo. Diversamente basterebbe il resto del web, dove le recensioni sono 25 minuti di video dentro al quale stanno due o tre foto, melmose... Meno male che Dario è tornato sui suoi passi. Buon divertimento col tuo nuovo 85mm
    3 punti
  3. Dopo esattamente 7 mesi di attesa, oggi ... finalmente è arrivato e ritirato... Z 70-200 f/2,8 VR S. Domattina si prova.
    3 punti
  4. Vorrei diventare tutto ML (Z, of course) Considerando che : 1) Sto facendo meno wildlife, mentre continuo a fare macro ed vorrei fare un po' più di "street" s.l. 2) Non stampo oltre il formato A3/A3+ Una seconda Z6 potrebbe essere un'opzione, ma sto considerando anche l'opportunità di una Z50, perchè il fattore di crop mantenendo sempre 20mpx, può essere interessante sia in certa macro/fotografia ravvicinata (il 70-300P, ad esempio diventerebbero molto versatili ) ma non solo, e la raffica veloce è anche lei interessante. Consigli, opinioni?
    1 punto
  5. Ma va.... il sensore della reflex lo pulivo 4/5 volte l'anno. Quello della Z6, se fotografi, va pulito almeno il triplo.... in 3 settimane in montagna l'ho dovuto pulire 2 volte. Mai successo con le reflex!
    1 punto
  6. Complimenti, io probabilmente lo ritiro martedi
    1 punto
  7. Già dalle tue foto si evince che è un’ottica senza compromessi, ottica che necessita di un corpo adeguato sia in dimensioni e peso, ma anche in capacità di calcolo.
    1 punto
  8. 1 punto
  9. Duecorpi? TraunpoleZdiprimagenerazioneledarannocolfustinodiDixan ...
    1 punto
  10. Marco, quello che mi ferma di più in questo momento è che lavorare con una batteria di fissi sulle Z fotografando in natura ti sporca un sacco il sensore. Non so se sono sfigato o se è intrinsecamente legato alle condizioni nelle quali mi piace fotografare, ma nonostante le mie cautele nel cercare di tenere sempre il bocchettone sottovento ed inclinato verso il basso, finisco sempre per trovarmi con pelucchi (si, nn granelli di polvere!) sul sensore pure difficili da clonare. Vedremo....
    1 punto
  11. Può essere divertente una trasferta di lavoro nell'assolata provincia senese in una calda giornata di agosto? Dipende. Se però nei giorni precedenti la pioggia ha rinfrescato l'aria rendendo piacevole il sole che splende alto nel cielo, se hai un po' di tempo per fermare la macchina e scendere ad osservare il meraviglioso paesaggio che hai dinanzi, se la luce del pomeriggio appare stranamente pulita e benevola e, soprattutto, se hai avuto l'intuizione di portare con te la tua piccola fotocamera perché prima di partire hai pensato che "chissà, non si sa mai", ecco che allora una giornata di lavoro come tante può magicamente trasformarsi in un'esperienza piacevole ed appagante. Le Crete Senesi offrono paesaggi e scorci nuovi ed interessanti in ogni periodo dell'anno: bisogna solo saperli cogliere quando la luce lo consente. Anche in estate, quando la grande calura che avvolge questi territori non sempre permette di ben rappresentare in immagini lo straordinario paesaggio che si offre ai viaggiatori attenti (o ... innamorati, dipende). Gli scatti che propongo sono stati ripresi in circa 30 minuti fra San Giovanni d'Asso e Trequanda con una piccola Olympus E-M10 Mk II ed il 14-42mm di kit, quasi tutte a f/18, e sviluppate con LR a partire dal profilo Adobe Paesaggio. Enjoy. 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10.
    1 punto
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