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Mostra il contenuto con la massima reputazione di 29/07/2020 in tutte le aree

  1. Ho messo diverse immagini di aerei qui nel blog,ritengo quindi possa essere di interesse per molti,una piccola disamina su come si affronta questa particolare tematica fotografica.Al di la della foto finale,come per tanti altri settori fotografici,c'è un gran lavoro da compiere e spesso le situazioni che si possono vivere sono frustranti.Ad esempio,pianificate da molto tempo,un evento aeronautico e quando giunge il momento,tutta una serie di imprevisti,dal meteo alla logistica all'attrezzatura alle condizioni fisiche,vi impediscono di viverlo e goderlo appieno.Queste situazioni sono più comuni di quanto si possa credere.Bene,detto ciò,spiego alcuni aspetti di questo mondo basandomi sulle mie esperienze personali ; arriva il momento di partecipare,quindi già da tempo avete pianificato l'aspetto logistico con pianificazione dei voli o spostamenti via terra,hotel cibarie etc etc. La sveglia al solito sarà antelucana per poter evitare le file e i controlli all'ingresso della base o quantomeno,ridurre i tempi di attesa che coi nuovi controlli antiterrorismo si son allungati, quindi scegliere il posto migliore per piazzarvi a fare le foto e godervi lo spettacolo.Una volta entrati e posizionata la vostra attrezzatura nel luogo prescelto ,approfitterete del tempo precedente l'esibizione dinamica per fotografare la statica dei velivoli,in genere sono transennati e le transenne sono vicine,ragion per cui un grandangolo è d'obbligo anche se l'ottica ideale sarebbe il 50mm per la sua resa più naturale.In questa fase,è preferibile essere in due o più persone,perchè mentre voi state fotografando nel piazzale,è necessario che ci sia qualcuno nei pressi del punto in cui dovrete poi fare le foto dinamiche.Non è infatti consigliabile lasciare zaino viveri scaletta e attrezzatura fotografica incustodita.Essere in due o più in questo caso aiuta.Soffermiamoci su quanto solitamente si trasporta.Io e altri amici abbiamo con noi lo zaino/borsa fotografica,monopiede o treppiede,zaino viveri,scaletta in alluminio, cappellino, sedia ed ombrello con Kway. In sostanza, dato che al meteo non si comanda, è bene essere previdenti sia col sole che con il cattivo tempo.I viveri ,portateli con voi perchè,se è vero che ci son dei venditori di panini e bibite all'interno della base,è anche vero che nel momento in cui vi spostate per acquistare qualcosa,sicuramente perderete qualcosa di interessante,la legge di Murphy è sempre in agguato.Oltre a Murphy,naturalmente sarà in agguato il pubblico dietro di voi che spingerà alle spalle per rubarvi il posto o intrufolarsi con la scusa del bambino a cui far vedere i piloti.... in questa prima immagine il sottoscritto con treppiede ottica e materiale vario Ci sono vari airshow in giro per il continente oppure eventi a chiamata in cui la base organizza un evento a numero chiuso in cui è richiesta l'iscrizione ed eventualmente il pagamento di un piccolo obolo,che comunque tutti gli appassionati del genere son ben contenti di pagare.A livello airshow,a mio avviso,il migliore rimane sempre l'Air Tattoo che viene organizzato nel mese di luglio presso la base aerea inglese di RAF Fairford. L'organizzazione dell'evento,ormai rodata da anni è sempre all'altezza delle aspettative e in questo caso i costi son si elevati ma giustificati dalla qualità di ciò che andate a vivere.Ci son opportunità per tutte le tasche ,dal pacchetto quasi settimanale al biglietto giornaliero e all'interno della base c'è tutto ciò di cui avete bisogno. ecco qui un paio di immagini delle tribune al Tattoo,ecco,se qualcuno si fosse mai chiesto dove finivano tutti i tele e superzoom,qui c'è la risposta..... Se non si partecipa ad un airshow,solitamente,gli appassionati si mettono lungo le recinzioni o la strada che porta alla base per fare foto,in Italia vigono ancora delle restrizioni in base ad un Regio Decreto,comunque il paese più aperto in questo senso,è l'Inghilterra dove frotte di appassionati stazionano sempre attorno alle basi,vedi foto sottostanti..... come si può notare spesso le recinzioni non ci sono e al più c'è una piccola steccionata con una siepe in quanto si fa affidamento al senso civico delle persone,cosa questa impensabile in Italia..... Se invece la recinzione è presente e pure alta,come qui a RAF Conigsby,allora si scelgono scalette un po' più alte...... Da qualche anno inoltre,c'è la tendenza,sempre in UK ,ma ora pure in USA nei deserti del sud ovest,di andare in cima alle colline e scattare ai velivoli che passano bassi durante l'addestramento alla navigazione a bassa quota,in questo caso l'impegno fisico è maggiore in quanto si tratta di salire sulle cime delle colline in condimeteo spesso avverse ed imprevedibili,ragion per cui un buon abbigliamento tecnico è necessario così come spesso si necessita di una piccola tenda igloo con cui ripararsi dal vento freddo che spira da quelle parti,altro ausilio è una radio scanner con cui sintonizzarsi sulle frequanze usate dai velivoli così da aver un'idea di quando e dove passano,può capitare di sbagliare collina e sprecare una giornta dato che i velivoli magari passano sul versante opposto o in altra zona,lo stesso vale per il Star War canyon negli USA,solo che li bisogna tenere gli occhi aperti anche sul terreno che è popolato di crotali..... A livello di attrezzatura,come si è visto nelle precedenti immagini,son necessarie ottiche lunghe,il minimo sindacale è il 400mm,un tempo con la pellicola il must era il 300mm f2.8 in quanto la maggior parte dei fotografi utilizzava il mitico Kodachrome 64 e quindi con sensibilità così basse,in presenza di meteo avverso,una grande luminosità faceva la differenza tra il fare o meno la foto.Oggi col digitale e le prestazioni delle moderne fotocamere,questa esigenza è venuta un po' meno e la maggior parte delle ottiche viaggia con aperture f5.6 ; personalmente preferisco sempre il 2.8 perchè a mio avviso i risultati son migliori anche si pagano in termini di manovrabilità e peso dell'attrezzatura,ovviamente poi ognuno farà le proprie scelte in base alle specifiche esigenze e disponibilità. .A livello di marche fotografiche,va detto che la maggioranza delle persone che scatta in ambito aeronautico utilizza il sistema Canon con l'onnipresente 100-400 mentre Nikon che dall'introduzione del sistema EOS di Canon ha perso quote,ora sembra risalire un po' la china,la maggior parte dei fotografi è oggigiorno su zoom tuttofare a discapito delle ottiche fisse che un tempo erano prevalenti. E' mio parere però,che le nuove focali fisse compatte possano trovare impiego proprio in ambito aeronautico,coniugando,qualità e portabilità .
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  2. Mio figlio Leonardo, al Cowboy Land di Voghera sabato scorso, mentre cercava di guardare con il naso all'insù un aereo in cielo Nikon D700 + 105mm AIS 2.8 ISO 160 1/1250
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  3. Io amo visceralmente la montagna e per questo sono costantemente alla ricerca, per la mia attrezzatura, delle migliori prestazioni all'interno di attrezzature leggere. Ma quanto valgano per me le prestazioni nella ricerca del miglior compromesso con il peso si può dedurre dal fatto che il mio precedente grandangolo da montagna era il 14-24/2.8 AFS! Già, precedente, perché dopo una giornata con questo Z 20/1.8 S ho potuto finalmente voltare pagina. E non per una scelta di compromesso: questo 20mm è il miglior grandangolo che io abbia mai usato, una spanna sopra a qualsiasi cosa più corta di 50mm sia stata montata su una delle mie Nikon! Alta val di Rhêmes - Z6 su Z 20/1.8S - 1/30 f16 ISO100 Sulle caratteristiche fisiche molto hanno detto e fatto vedere Mauro e Max: non occorre ripetere, rimando gli interessati ai loro articoli. Le cose importanti per me? Parliamo di un grandangolo molto luminoso, f1.8, e quindi a priori adatto sia ad intenti fotografici basati su profondità di campo molto limitate sia, ed è il caso di alcune delle mie modalità d'uso, alla fotografia notturna. Il tutto in 500gr di peso ed in dimensioni fisiche non troppo importanti, parliamo di pochi cm in più del 24-70/4 per fare un esempio. Nota importante per la mia modalità d'uso: la lente è dotata di un normalissimo attacco filtro da 77mm, che consente, direi finalmente, di montare tutti i filtri che un paesaggista può desiderare. Senza svenarsi e portare in giro vetri di dimensione A5 o peggio. Alta val di Rhêmes - Z6 su Z 20/1.8S - 1/80 f8 ISO100 Come va? l'articolo rischia di diventare subito monotono: io non sono stato in grado di trovare nessun significativo difetto. I pregi, invece, sono innumerevoli. Innanzi tutto va benissimo a tutti i diaframmi, con estrema nitidezza fino agli angoli anche alle più ampie aperture. Certo, chiudendo migliora..... ma significa che da ottimo diventa eccellente, anche negli angoli del formato FX. Sostanzialmente è un grandangolo con il quale chiudere il diaframma ha esclusivamente l'utilità di aumentare la profondità di campo, finiti i tempi di diaframmi chiusi 2 o 3 stop per tirare su i bordi! Alta val di Rhêmes - Z6 su Z 20/1.8S - 1/8 f16 ISO200. Ed in coppia alla Z6 consente, tra stabilizzatore e possibilità di alzare gli ISO senza penalizzazioni, di fotografare quasi tutto anche lasciando a casa il treppiede. Un enorme vantaggio. Che ad un fotografo amante della montagna della mia generazione, cresciuto sognando di fotografare la Sierra come Galen Rowell, consente, insieme alla Z6 ed al 70-300 AFP, di costruire un kit leggero ed estremamente performante come quello che amava usare il Maestro. E non solo, nel senso che in questa gita in montagna ho portato con me la Z6, questo straordinario 20mm e l'altrettanto straordinario 500PF.... ma il secondo sarà protagonista di un altro articolo! Alta val di Rhêmes - Z6 su Z 20/1.8S - 1/60 f11 ISO100 Alta val di Rhêmes - Z6 su Z 20/1.8S - 1/40 f16 ISO100 Alta val di Rhêmes - Z6 su Z 20/1.8S - 1/40 f11 ISO100 Ma se nella luce mediocre di giornate plumbee è capace di restituire immagini dai colori intesi e dall'eccellente contrasto, con il sole si esalta, senza rischiare ombre troppo dense, anche nel pieno sole di questa tarda mattinata in quota. E riproducendo fedelmente il blu incredibile di questo cielo, senza necessità di ricorrere al polarizzatore! Alpe Devero - Z6 su Z 20/1.8S - 1/250 f11 ISO100 Alpe Devero - Z6 su Z 20/1.8S - 1/250 f11 ISO100 La svizzera, subito oltre il Passo della Rossa - Z6 su Z 20/1.8S - 1/500 f8 ISO100 Panoramica di 5 scatti verticali a mano libera, la soluzione semplice semplice quando si vorrebbero angoli di campo infiniti senza sacrificare l'imponenza delle montagne! E capacità di fotografare alti contrasti su dettagli minuti senza sostanzialmente incorrere in nessun problema di aberrazione cromatica. Fino agli angoli estremi del fotogramma. Alpe Devero - Z6 su Z 20/1.8S - 1/15 f8 ISO100 E sempre con la possibilità di montare il polarizzatore, giusto quel tanto da governare al meglio i riflessi. Zermatt - Z6 su Z 20/1.8S - 1/15 f13 ISO100 Ma dopo tanti paesaggi a diaframmi medi o chiusi viene l'ora di aprire tutto, aspettando che lo scoglio più nobile si avvicini alla via lattea.... Zermatt - Z6 su Z 20/1.8S - 15" f2 ISO1600 Devo dire che la fotografia notturna è stata per lungo tempo, con questi nuovi Z, il loro focus-by-wire ed il fatto che le Z resettino la messa a fuoco ad ogni spegnimento, una delle mie preoccupazioni. La ricetta è semplice: Occorre approcciare le novità con fiducia ed apertura mentale. Quindi, come si fa a mettere a fuoco di notte quando nel mirino non si vede nulla? Io, tra le molte possibilità, ho consolidato due modi: Facile, se nell'inquadratura c'è qualcosa di molto luminoso - ed in questa notte avevo il faro della stazione della funivia e pure diversi pianeti, che a f1.8 sono abbastanza luminosi per mettere a fuoco con il pinpoint della Z6 senza nessun problema. Delicato: si spegne e si riaccende la fotocamera. Automaticamente va su infinito, ma nel mio caso, non so se scelta o tolleranza di produzione, è uno zic più indietro del perfetto infinito che serve per le stelle. Quindi? Quindi basta girare pochissimo la ghiera con la lente in manual focus, capendo quanto grazie all'ausilio a monitor (torno indietro di una tacca dall'icona della montagna verso il fiore che appare impostando il manual focus....e vado avanti del doppio!) Ho provato a lungo, volevo essere sicuro: funziona sempre, ma consiglio a ciascuno di provare per trovare il "proprio zic". Ricordo, dopo lo scatto, che per verificare che la messa a fuoco sia perfetta basta verificare che le stelle non abbiano color fringing magenta! Notare, su tutte le immagini, come a fronte di una notevole saturazione e contrasto di giorno, la notte riesca a rendere perfettamente le diverse gradazioni delle zone scure, senza bloccare i neri come altre ottiche blasonate ma meno prestazioni finiscono spesso per fare. Dicevo che questo 20 ha prestazioni straordinarie già a tutta apertura ed a tutti i diaframmi... Questi, per gli amanti del genere, sono 3 crop pixel reali dell'angolo in alto a sinistra. Uno è a f1.8, uno a f2, uno a f2.5 da 1600 a 3200 ISO, sempre 15". Capite qual'è a tutta apertura e quale chiuso uno stop? ed i 1600 rispetto ai 3200 ISO? Zermatt - Z6 su Z 20/1.8S - 15" f2.2 ISO3200 - la stellina sul faro è prodotta da un po' di condensa sulla lente frontale. Zermatt - Z6 su Z 20/1.8S - 15" f2 ISO1600 - Stellisee e fotografi di fronte a sua Maestà! Quindi, in sintesi i pro che ho riscontrato: Prestazioni elevatissime, praticamente nessun difetto ottico impattante la pratica fotografica Leggero, ma con costruzione meccanica solida ed affidabile Dimensioni relativamente contenute (non è minuscolo ma nemmeno enorme, ed ha filettatura filtri 77mm standard) Paraluce efficace ed ottima resistenza ai riflessi AF istantaneo MF molto sensibile e precisa I contro: Un po' di vignettatura alle massime aperture, ma ditemi voi guardando le immagini sopra se ha un impatto pratico... Costo relativamente elevato, ma economico se si considera il livello delle prestazioni Per me, estremamente consigliabile! Massimo per Nikonland (C) 29/7/2020.
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  4. E' stato una dei primi libri che mi hanno introdotto al mondo Nikon in era analogica e la F3 è stata per il sottoscritto la mia regina delle reflex analogiche. Z 7 con 24-70/4 a 53mm F. 13 - 3 sec. - Iso 64 luce ambiente
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  5. Si, ripartirei da qui perchè si sta divagando un pò troppo per i miei gusti. Tutto giusto quanto ha scritto ognuno. Ma anche tutto privo di concretezza. Qui ho chiesto se volete VOI continuare i contest. Se volete continuare, li continuiamo ma ci sono delle regole cui sottomettersi (ogni parola in questa frase è opportunamente pesata). i Contest sono come il campionato di calcio. La domenica c'è la partita ma durante la settimana si fanno gli allenamenti. L'allenatore e i preparatori atletici insieme ai vostri compagni di squadra vi guardano durante gli allenamenti, vi consigliano, vi indirizzano, vi criticano e vi spronano. Chi non si allena, la domenica non gioca Una squadra di calcio per finire il campionato ha bisogno di una rosa di almeno 15 giocatori, 25 se gioca in serie A e partecipa anche alle Coppe. Perchè durante l'anno ci sono gli acciacchi, oppure perchè per scelta tecnica, ad ogni partita si impiegano i giocatori più adatti se accettate il paragone e mi prendete come ... presidente, allora io amo la sintesi e andiamo alla proposta : da questo momento in avanti vi allenate in vista del campionato che comincerà presumibilmente in ottobre il campionato (i contest) partirà solo se ci sarà una squadra di 15-25 elementi allenati che senza alibi, recriminazioni, ricordi della guerra del Golfo (la I, non la II) si è allenato l'allenamento consta in questo : commenti alle foto inseriti dagli altri fotografi nelle due sezioni fotografiche (Le nostre foto, Le foto dei selvatici) condivisione delle vostre foto nelle medesime due sezioni fotografiche (una a settimana almeno, a testa, ogni settimana, in una discussione nuova aperta da voi, dove presentate opportunamente con parole vostre la vostra fotografia come è preteso che si faccia nei contest) il discorso vale per chi fotografa una volta l'anno a maggio, per chi ha venduto l'unica fotocamera e ne ricomprerà un'altra solo se si verificheranno alcune circostanze prestabilite, per chi si collega solo alle 23:30 stanco del lavoro, per il pensionato sfaccendato e per il pensionato affaccendato, per chi fotografa assiduamente e per chi si ricorda di fotografare solo quando mette sotto carica la batteria. Niente alibi, qui non siamo in Commissariato. magari così facendo, qualcuno si accorge di quanto sta succedendo (ci sono le foto su Nikonland, gazzo !) e si aggrega. Hai visto mai ? Noi facciamo così. Noi abbiamo pubblicato su questo sito - a prescindere da cosa la gente percepisca - decine di migliaia di foto (letteralmente non ipoteticamente. Io solo ne ho pubblicate oltre 10.000). Se VOI non lo volete fare, vuol dire che VOI non volete farlo. Liberissimi, naturalmente di decidere per il meglio. E' ovvio che se non si verificherà questo percorso (25 presenti con foto e commenti in modo assiduo di qui ad ottobre) non si faranno i contest. E amici come prima. *** Poche precisazioni finali. Questo è un sito di nikonisti esperti. Cosa viene a cercare uno in un sito di nikonisti esperti ? Il pane ? No, quello sta in panetteria. L'aspirina ? No, quella sta in farmacia. Se qui pensate che non ci siano foto, vuol dire che non guardate bene. Qui si parla esclusivamente di fotografie, come farle, come farle al meglio, come farle oggi meglio di ieri. Con una, due cento Nikon e tutti gli "accessori" necessari. Nikonland cerca partecipazione ? Si ma solo se qualificata e da pari a pari. Come si fa a qualificarsi ? Facendo pratica, esperienza, fotografando mettendoci impegno. Commentando a tono e condividendo la propria esperienza, sia tecnica che fotografica. Non vi interessa tutto questo ? Avete più ragione di me ma avete sbagliato negozio, temo ! Ma lo sapete che su Juzaforum un tipo che non ho mai incontrato ha commentato riga per riga, parola per parola un mio articolo editoriale pubblicato in maggio rafforzandolo con pensieri suoi ? L'ho scoperto per caso. Sinceramente non so cosa pensarne. Se non il fatto che è chiaro quanto io, stando su Nikonland, sia ... fotograficamente esposto ! Da questo momento attendiamo le vostre foto e i vostri commenti nelle sezioni apposite. Diversamente per noi è lo stesso, solo un filo di dispiacere nel non avere riscontri a quanto andiamo raccontando. Ma 11.000 letture dei tre articoli sulla D6 speriamo che siano servite a qualcosa, almeno. E speriamo anche che dall'esame di uno dei nostri "diecimila" scatti un pò di autocritica o di ispirazione arrivi a chi l'ha visto. Alla via così PS : sicuramente Nikonland non è un "gruppo di supporto" e non è nemmeno un qualificato studio di psicologi associati. Ognuno faccia il proprio mestiere. Noi siamo semplicemente appassionati di Nikon e di fotografare con le Nikon !
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  6. Pensavo, per i motivi già scritti altrove ho partecipato solo all'ultimo contest proposto con il nuovo format. Per la prima volta ho sentito che era giusto esprimere un parere su tutte le foto pubblicate (12 escludendo la mia) e per farlo mi sono preso del tempo durante il quale ho guardato e riguardato le foto, le ho pensate in relazione al titolo del contest, ho cercato di leggerle e poi ho espresso un mio parere per ognuna. Tutto questo ha richiesto un impegno che ho profuso molto volentieri e che mi ha arricchito poichè è stato un esercizio valido anche per migliorare il mio modo di guardare le fotografie altrui. E' stata la prima volta che ho fatto una cosa del genere in anni ed anni di permanenza quì. Al netto del fatto che come ho scritto mi sono divertito, non mi è pesato farlo, è stato utile per me e spero anche per altri leggendo qualche commento, lo rifarò volentieri in futuro, ha richiesto un impegno. Sarà che alla fine dei conti, stringi stringi, volendo essere poco diplomatici e forse troppo pessimisti, manca la voglia di impegnarsi? Apri Nikonland, leggi ciò che ti interessa, studi ed impari dagli articoli scritti con competenza, dovizia di particolari e...impegno...e poi torni a fare ciò che ti interessa impegnandoti in quello. Se non ti interessa seriamente partecipare con impegno alla vita di Nikonland, non vedo perchè dovresti farlo, ed infatti non lo fai. Ci sono alcuni di noi che spendono tempo (e anche denaro) per madare avanti la "baracca" con tutto l'impegno che la loro passione gli permette e vorrebbero che tutti gli altri partecipassero con un minimo di impegno (in rapporto al loro)...ma se agli altri non interessa impegnarsi non puoi pretenderne neppure un minimo sindacale (o meglio puoi pretenderlo ma non ottenerlo e sta poi a te decidere se continuare o chiudere tutto, come già detto altre volte). Se questa è una delle cause è un problema grosso ed avrei scoperto l'acqua calda lo so benissimo. Forse in altri siti ci sono valanghe di foto solo perchè ci sono un numero di iscritti esagerato e per forza una percentuale di gente che si impegna anche minimamente la trovi ed è sufficiente ad inondare le pagine di foto. Sarebbe magari utile sapere la verità sui propositi di chi non ha mai scritto niente e non dei soliti 20 che partecipano e che direbbero "io cerco di impegnarmi e ci terrei che tutto andasse avanti sempre meglio"...ma quelle centinaia che non hanno mai scritto continueranno a non farlo e non sapremo se è davvero così che stanno le cose, possiamo dedurlo però dal silenzio. Di sicuro se quei 20 si impegnassero ancora di più andrebbe meglio ma non cambierebbe sostanzialmente niente o quasi in proporzione ed in prospettiva su come si vorrebbe diventasse il sito. Se le centinaia di musicisti iscritti a quest'orchestra stanno fermi possono suonare un po' più forte i soliti 20 ma non sarà mai una vera sinfonia.
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  7. Limito la mia risposta a questo PS: Sì, è accettabile, in assenza di materiale nuovo.Una foto di qualità, spiegando quando e come è stata scattata, è sempre arricchente. Abbiamo visto eccellenti foto di aerei scattate con Kodachrome, quindi non nuove, che di sicuro saranno state viste altrove.
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  8. Io per alcuni anni ho provato appositamente a non partecipare a Nikonland, anche se ho sempre continuato in quel periodo a leggervi. Ma sapete? Anche in assenza del mio turpiloquio...il livello non si alzava lo stesso. Anzi, ad un certo punto Mauro si era arreso...ma davanti allo scempio che stavano perpetrando alcuni soggetti... sono tornato a collaborare. E a distanza ormai di molti anni, leggo sempre le stesse lamentele: troppo tecnico troppo timore reverenziale troppo poco amatoriale troppi...contenuti di livello superiore alla media degli altri siti troppo poco volemosebbene troppo poche foto...(ma bbelle, neh) Nikonland è troppo, per chi non partecipa... Nikonland è troppo poco per chi invece quotidianamente investe il suo tempo, fotografando e scrivendo per lui. E per chi legge Francamente...potremmo aspirare come ha detto Mauro, a meno pretesti e più contributi, alla pari. È troppo, vero?
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  9. Ok forse sono stato troppo esigente, ho riformulato il gioco in modo che sia meno... compromettente, se volete fotografate i libri che semplicemente vi sono piaciuti di più, senza tirare in ballo il proprio sè o quel che è. E potete mettere un numero a piacere.
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  10. Siamo molto ma molto più ambiziosi : puntiamo alla crescita artistica dei partecipanti. Non come numero ma come qualità delle singole prove. Come cantava Pino Daniele "Je so' pazzo" ?
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  11. Ma quanto ancora vuoi rimanere senza macchina fotografica :-) Tu si pazz !!!! (si fa per scherzare) Che poi sono convinto che se uscisse la Z9 fra sei mesi a 1000€ con tutte le migliori possibili caratteristiche di questo mondo... nel 99,999% dei casi non ti farebbe fare foto migliori di quelle che puoi fare oggi. (Non solo a te ovviamente, mi riferisco a chiunque).
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  12. Beh se Canon per il suo lancio di R5 ed R6 ha ingaggiato un emulo di Francis Coppola, montato un teatro di posa e preso 256 comparse, dopo aver annunciato lo sviluppo 4 mesi prima e annunciato il lancio in modo epocale un mese fa, Nikon si tira fuori dal cilindro la Z5 senza far trapelare nulla e lasciando intuire come potrebbe essere e non come sarà (di R5 ed R6 si sapeva anche l'esame del DNA ancora prima del lancio) e poi le propona sul mercato ... con un comunicato stampa e 4 foto ufficiali quattro. Poteva andare bene nel febbraio del 1959. Finanche nel 1976. Ma già nel 1999 era fuori moda, oggi da adito solo a congettura imponderabili (che infatti impazzano per la rete senza nessun Ambassador - mi risulta che nessuno di loro abbia in mano una Z5 - possa rintuzzare le sciocchezze che si dicono sul web). Quasi, quasi, Dpreview ha scritto una presentazione più calorosa della Nikon Z5 di Nikon. Ed ho detto molto, citando Dpreview ... ! Il 21° secolo è quello in cui la Cina minaccia gli Stati Uniti senza muovere un soldato ... direttamente dai laboratori di hacker installati a Phnom Pehn (per non essere direttamente coinvolta) inondando la rete di news e di fake-news tutte suffragate da milioni di commenti (apparentemente reali) sui social ! Io non credo che il budget di Nikon possa essere stravolto se assumono un europeo o un americano per dirigere la comunicazione globale, anzichè imporre canoni e stilemi da secolo precedente a quello scorso. E intanto questa volta, ancora una volta, Nikon non ha nemmeno annunciato di avere in sviluppo il 14-24/2.8. Ne ha solo pubblicato la fotografia senza commenti. Non lo ha fatto nemmeno con il 50/1.2 S - che deve essere parimenti pronto per la distribuzione ma nessuno lo dice - mentre delle Z6s e Z7s sappiamo l'esistenza perchè qualcuno se lo è lasciato scappare. Mentre dovremmo sapere tutto tranne il gruppo sanguigno della madrina che le terrà a battesimo a questo punto. Ottobre, se sarà confermato, tolto il mese di ferie obbligate in Giappone, è praticamente il mese prossimo ! Quindi a conti fatti, sarà un problema nostro se non ci siamo abituati all'ossessivo riserbo Nikon, ma fa più male al loro conto economico che al nostro !
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  13. In un angolo riparato di una cascina del Vercellese ha il suo rifugio una Civetta. E' quasi tenera, lassù che controlla la situazione. Poi scende. E siccome ho lo ZUM, posso ritrarla ambientata o fare un ritratto più stretto Cambio posatoio Sulle macerie. Forse per la forma, la testa tonda, e gli occhi grandi e frontali, le civette hanno quasi lo stesso fascino dei gatti. Civette e gatti hanno molto in comune nell'immaginario dell'uomo. Entrambi compagni delle streghe, ma anche animali sacri nei tempi antichi, la Civetta per i Greci e il Gatto per gli Egiziani. Mi sono divertito perchè ho visto da vicino una civetta, che è una bestiola di una simpatia unica, e sono contento perchè mi sono portato a casa delle foto per ammirarla e ricordare questi momenti.
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