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Mostra il contenuto con la massima reputazione di 14/07/2020 in tutte le aree

  1. Avevo ordinato durante la pausa forzata a casa la lente Marumi DHG330 e i tubi Meike MK-Z-AF1.. devo ammettere che il primo impatto è stato per me frustrante... ma non dilunghiamoci . La cosa più importante è che dopo avere letto l'articolo di Silvio Ho pensato che la cosa più bella da fare fosse veramente quella di rimboccarsi le maniche.... Intanto provando a fare qualcosa di nuovo e secondariamente provandoci seriamente! A due passi da casa scorre, a fianco di una trafficata pista ciclabile e di una non meno trafficata linea ferroviaria una roggia... che in questo periodo si è popolata di fantastiche creature. Era la prima volta che andavo per fotografarle appositamente e mi sono detto che prima di gettare la spugna almeno vale la pena provarci seriamente!! AVVERTENZA: le foto che seguono hanno molti difetti, che anche ad un occhio poco allenato come il mio sono EVIDENTI!! Sia nella ripresa, (sfondo e riflessi, parti non del tutto a fuoco... anche se ho scelto quelle in cui almeno la testa fosse a fuoco il più possibile), in alcuni sfondi e ambientazioni sono caotiche, sia nella post produzione (ecco magari alcune dritte...) Ma essendo in assoluto la prima volta, devo dire che mi sono mooolto divertito. Intanto essere immersi tra queste meraviglie mi ha messo di buon umore... ed è già qualcosa. In ogni caso, come dice il motto della Vespucci "«Non chi comincia ma quel che persevera» ecco vediamo di continuare!! In questa prima serie sono tutte con D850, Sigma 100-400 C e lente addizionale. Già, non è il complesso migliore per fare queste cose... comunque dai, è un inizio! ISO 100, 100mm, f/16, 1/100, leggero ritaglio... ISO 2000, 135mm, f/16, 1/100 ISO 2000, 185mm, f/13, 1/100 ISO 1100, 180mm, f/13, 1/125 ISO 720, 180mm, f/13, 1/125 leggerissimo ritaglio sulla sinistra ISO 800, 150mm, f/13, 1/125 discreto ritaglio per centrarla il più possibile ISO 1100, 200mm, f/13, 1/125, Per il momento chiudo qui... devo ancora lavorare sulle altre, fatte con la Z6 e i tubi di prulunga... ma non prima di avervi ringraziati per il VOSTRO impegno, per gli esempi e la voglia di trasmettere qualcosa!!
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  2. Come ho scritto nell'articolo : Secondo Nikonrumors dopo l'imminente Z5 che sarebbe una Z6 riposizionata leggermente più in basso ma sempre di buone prestazioni (stesso sensore, stesso autofocus, stesso mirino, corpo leggermente più piccolo), dovrebbe essere la volta quindi di Z6s e Z7s, presentate ad inizio autunno per essere vendute entro questo natale. [...] La R5 e la R6 di Canon hanno 1053 punti AF, un processore in grado di fare video 8K e/o 4K60/120, 20 scatti al secondo in otturatore elettronico con 180 RAW di buffer o 1000 jpg. Roba grossa, a prescindere se si trasforma in foto Canon. E nessuna delle due costa quanto una D6.
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  3. Stamattina, un giro a Cascina Sforzesca (Vigevano). Vista la pioggia di ieri sera speravo di trovare le gocce d'acqua e così è stato. Un sacco di damigelle, ma volavano sopratutto zanzare, in quantità viste raramente (se andate portatevi il repellente e mettetelo appena scendete dall'auto, in abbondanti quantità, su tutte le parti scoperte e sulla maglietta). Non è un soggetto che frequento, così come la fotografia a distanza ravvicinata, quindi ogni consiglio/suggerimento/critica è bene accetto. Regolazione del file compresa - sto sempre giocando con Capture One. Z6 su 500PF, 1/500 f8 ISO560 + 2 tubi Meike (18+11mm) - In manual focus ed a mano libera sfruttando l'assistenza al MF della Z6 Z6 su 500PF, 1/500 f11 ISO2000 + 2 tubi Meike (18+11mm) - In manual focus ed a mano libera sfruttando l'assistenza al MF della Z6 Z6 su 70-200FL @ 200mm, 1/250 f11 ISO400 + 2 tubi Meike (18+11mm) Z6 su 70-200FL @ 170mm, 1/250 f11 ISO560 + 2 tubi Meike (18+11mm) Z6 su 70-200FL @ 200mm, 1/500 f5.6 ISO140 + 2 tubi Meike (18+11mm) Z6 su 70-200FL @ 200mm, 1/500 f5.6 ISO220 + 2 tubi Meike (18+11mm) Z6 su 70-200FL @ 200mm, 1/500 f8 ISO450 + 2 tubi Meike (18+11mm) Z6 su 70-200FL @ 150mm, 1/640 f8 ISO280 + 2 tubi Meike (18+11mm) Come detto, sono tutte a mano libera. In realtà l'idea era di provare a fotografarle in volo, ma questa mattina l'AF del 500PF ha deciso di piantarmi in asso ed il 70-200 è troppo corto.
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  4. Serendipità (Serendipity) è una parola inventata da uno scrittore inglese del diciottesimo secolo per indicare il fare scoperte fortunate per puro caso oppure il trovare una cosa interessante o importante mentre se ne stava cercando un'altra. Poteva essere il titolo di questo blog. Nel corso delle mie ultime uscite fotografiche sull'Adda con obiettivo principale avifauna, durante delle pause mi capita di scattare foto ad altro, alcune di queste immagini le ho già pubblicate come prove di close-up del 300mm f4 Pf o del 70-300mm P o addirittura del 24-70 S con la lente addizionale sulla Z6. Poi succede qualcosa di inaspettato, di speciale. In un punto del fiume, uno splendente lampo verde metallico continua a passare in volo rapidissimo avanti e indietro lungo la riva. Le prime volte rinuncio a tentare di riprenderlo perchè non fa mai hovering (volo stazionario) fermo in aria come altre libellule, ma la tentazione è troppo forte così, smonto dal treppiede la D500 con il 300mm Pf (+ Tc 14Eiii) e ci provo. Tempi rapidissimi, Af-C dinamico o a gruppi. Prefocheggio a mano sulla distanza più probabile, oppure metto a fuoco uno stelo od una foglia, sempre nel range del probabile passaggio. E' un'operazione necessaria per garantire una possibilità di aggancio del soggetto, altrimenti si finisce irrimediabilmente a fotografare la sponda opposta del fiume (Lamentazione: i due vetusti 300mm e 400mm SIGMA APO MACRO avevano un limitatore di messa a fuoco che permetteva di selezionare un intervallo dalla minima distanza a 3m, per queste cose era una benedizione...). Traguardare il soggetto e tenerlo inquadrato il tempo che serve per metterlo a fuoco è un'impresa. Credo di aver scattato circa quaranta foto, per lo più dei rettangoli blu, qualcuna con delle sagome sfuocate, un pezzo d'ala in un angolo, cose così. Ma poi... Zac! Presa! Due foto sono a fuoco, in una le ali sono in una posizione migliore che nelll'altra. E' fatta. Sono contentissimo. Ingrandendo a monitor mi accorgo che si tratta nientemeno che di un'Oxygastra curtisii, libellula con la quale ho un rapporto speciale che ho raccontato QUI. Ad occhio nudo era difficile distinguerla dalle altre "libellule smeraldo" che avevo già ripreso in volo. E' la prima volta che fotografo un'Oxygastra curtisii in volo. Sono ancora più contento! La luce del tardo pomeriggio si riflette sugli occhi e sul torace creando un gioiello volante. Quello che potrebbe sembrare sharpening è dovuto al riflesso della luce sulla "pruinosità" (sottile peluria), non c'è nessuno sharpening aggiunto. L'avrei inquadrata anche più in grande, ma... era troppo vicina, appena sotto alla distanza minima di messa a fuoco del 300mm!! Sfuocata, ma perchè troppo vicina Appena posso ritorno lì apposta per lei (veramente questo sarebbe un lui, ma mi avete capito ). Potrei provare con il 70-300P, che mette a fuoco fino ad un metro.
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  5. Appena posso ritorno lì apposta per lei ... Detto fatto: Qui si vede bene il pattern delle macchie dell'addome. Tranquilli, adesso vi lascio in pace per un po'
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  6. Ma, vuoi perchè ci sono fotografi con un corredo importante che non vogliono svendere per cambiare marca, vuoi perchè ci sono fotografi che vogliono fotografare solo con Nikon, vuoi per altro, speriamo che laggiù non tirino troppo la corda. Verrebbe da pensare che non riescono a mettere in commercio prodotti che possano competere con la concorrenza visto il silenzio di tomba...ma ultimamente hanno fatto cose egregie pari o superiori alla concorrenza (almeno lato ottiche). Boh, speriamo sia "solo" una carenza di capacità comunicative e non strutturali. Certo è che non fanno niente per tranquillizzare i loro clienti.
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  7. Le labbra restano esposte e non ci spruzzerai mai sopra i repellenti. Ma quando riescono a superare pantaloni e mutande e ti pungono ...ben più giu del coccige, dove proprio non batte mai il sole...cominci a chiederti cosa avesse in progetto per loro Nostro Signore...
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  8. Il gusto fondante per la Fotografia che accomuna molti fotografi, è quello dell'esplorazione. La fotocamera è un attrezzo formidabile per alimentare la curiosità, è un cavallo che sa portare in luoghi che altrimenti non si avrebbe alcun stimolo a visitare, ad esplorare. Così è che questa volta a fare il piccolo esploratore son tornato in vecchi luoghi che, da giovane neo-patentato, avevo già "indagato", ma senza troppa convinzione. Trent'anni dopo le ruote della mia auto si sono inerpicate su per le vigne di Ghemme (NO), lungo uno stradino dissestato, hanno superato la A26 (che comunque 30 anni fa non c'era), per fermarsi ai bordi di un bosco misto come qui da me non ce ne sono più, quasi più. Fuji Xpro-2 Ob. Fuji XF 35/2, mano libera. Nikon D800E Ob. Nikon AFs 17-35/2.8, Gitzo GT3541Ls, Arca Swiss B1. Nikon D800E Ob. Nikon AFs 17-35/2.8, Gitzo GT3541Ls, Arca Swiss B1. Nikon D800E Ob. Nikon AFs 17-35/2.8, Gitzo GT3541Ls, Arca Swiss B1. Nikon D800E Ob. Nikon AFs 17-35/2.8, Gitzo GT3541Ls, Arca Swiss B1. Nikon D800E Ob. Nikon AFs 17-35/2.8, Gitzo GT5541Ls, Photo Clam PC74-BNS. Nikon D5 Ob. Nikon AFs 300/4 E, Gitzo GT3541Ls, Arca Swiss B1. Nikon D500 Ob. Nikon AFs 300/4 E, Gitzo GT3541Ls, mano libera. Nikon D5 Ob. Nikon AFs 300/4 E, Gitzo GT3541Ls, Arca Swiss B1. Nikon D800E Ob. Nikon AFs 17-35/2.8, Gitzo GT5541Ls, Photo Clam PC74-BNS Nikon D5 Ob. Nikon AFs 600/4 VR, Gitzo GT3541Ls, Arca Swiss B1. Nikon D800E Ob. Nikon AFs 17-35/2.8, Gitzo GT5541Ls, Photo Clam PC74-BNS. Nikon D800E Ob. Nikon AFs 17-35/2.8, Gitzo GT5541Ls, Photo Clam PC74-BNS. Nikon D800E Ob. Nikon AFs 17-35/2.8,Gitzo GT5541Ls, Photo Clam PC74-BNS. Nikon D5 Ob. Nikon AFs 300/4, Gitzo GT3541Ls, Arca Swiss B1. Nikon D800E Ob. Nikon AFs 17-35/2.8, Gitzo GT5541Ls, Photo Clam PC74-BNS, Autan, tanto Autan. Fuji Xpro-2 Ob. Fuji XF 16/2.8, mano libera. Due gite, niente di più, verso sera alla fine di maggio e poi a giugno, per scoprire un piccolo Serengheti fatto da una radura erbosa, circondata da boschi di quercia rossa, betulle, acacie enormi e castagni. Boschi di picchi, sentiti tutti e tre: rosso verde e nero, ma visto uno solo di sguincio. Felci, eriche e qualche rovo e molti sentieri di caprioli che escono solo la sera quando l'incontro con l'uomo è meno probabile. per la cronaca questo luogo, scampato miracolosamente ad ogni tipo di "evoluzione antropica" è il Parco delle Baragge, più precisamente è quel luogo noto localmente come Piano Rosa. Di rosa non c'è niente salvo una montagna enorme che nelle ore del mattino chiude l'orizzonte a nord ovest. Questa è terra povera, argillosa, e ciò mi spiega perchè non è stata trasformata in coltivi. C'è un pastore che razzola il suo enorme gregge, ho visto i segni ma non l'ho incontrato, sarà per la prossima volta. Fotografare i boschi è bellissimo, non smetterei mai.
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  9. Sony con la A9 sta mettendo tutti in riga e Canon si e' mossa in modo serio. Quelle robe lì, di inseguimento del targhet nel frame, la A9 le fa, un amico mi manda i suoi scatti di rondini fotografate al volo e non vedo l'ora che anche io possa avere qualcosa del genere conservando un po' di compatibilita' con il mio attuale corredo, leggasi: una Zxx prestante. Siamo qui tutti a commentare un silente rumors di una "s" dietro alle attuali Z. Commentiamo bisbigli su termini di poco conto mentre gli altri già fotografano. Altro che rodersi il fegato, è ora di incazzarsi ferocemente.
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  10. Bene bravissimi, quella di sinistra è la zebra giusta!
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