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Mostra il contenuto con la massima reputazione di 30/05/2020 in tutte le aree

  1. Non nascondo che il pensiero di dover essere alla presentazione ufficiale alla stampa mi fa volare, e proprio in questa visuale ho speso una mezza fortuna per procurarmi una testa Manfrotto per poter fare le fotografie panoramiche, avevo provato unire alcuni scatti fatti nella sua pancia a mano ma con risultati discutibili, una cosa è fare uno stich di scatti +/- panoramici ed altra con soggetti simili, la camera di manovra ha spazi limitati e questo pesa sulla qualità finale, la testa è stata da me poi venduta a NOC pochi anni fa.. la parete in fondo alla camera di manovra, alla sx il portellone che porta prima alla cucina, poi alla camera polivalente per mangiare, dormire, lavarsi e anche lanciare siluri.. la parte posteriore della camera di manovra, posta prima del locale motori termici altra vista della camera di manovra, manca il periscopio La presentazione è stata spostata di alcuni giorni, la dott.sa Galli mi assicura che non vi è da preoccuparsi; ho portato al MST il primo lotto di dia scansionate, loro mi hanno dato un Cd da copiarmi con scatti fatti ad Augusta, i giornali intanto ne stanno parlando. Il 10-06 sono stato al porto fluviale di Cremona, vi era una festa organizzata da ex sommergibilisti, purtroppo si è svolta al mattino, ed io sono arrivato nel pomeriggio neppure un’anima, io e mia moglie abbiamo fatto un’altra visita il 17 ed era un pochino triste. Il 20-06 sono tornato al MST, il dott. Ferulli non era in sede mentre la dott.sa Galli era in ferie, viaggio a vuoto ma quando torno a casa trovo nella posta un messaggio della dott.sa che mi comunica di essere assente sino al 20 luglio. Il 24-07 vado al MST questa volta invece è il dott. Ferulli in ferie, alla dott.sa Galli consegno due stampe da 90 x 25, con due panoramiche interne, stampate con il plotter della tipografia dove mi servo per altri lavori, continua a d assicurarmi e mi dà appuntamento a settembre ormai prossimo. Ai primi di settembre sono al MST, vedo il dott. Ferulli in via Olona, e mi comunica tout-curt che la Galli non fa più parte dell’organico, uscendo vedo una lettera in bacheca che avvisa i dipendenti che la dott.sa Galli non fa più parte del MST, poi vengo a sapere che pure il Direttore, si è dimesso e non è dato a sapersi le ragioni, poco dopo il dott. Ferulli viene mandato ad altri incarichi e tutto lo staff viene de localizzato ad altri compiti, la sig.na Floriana ad esempio è stata da me trovata nell’area Treni.. ho provato a cercare la dott.sa Galli, ma pare che sia andata all’ estero.. mi sarebbe piaciuto avere notizie più dirette e veritiere. Ora la responsabile dell’ufficio stampa è la dott.sa De Ambrogi e siamo al 14-09, si parla e mi chiede una nota cronologica degl’ eventi di cui sono a conoscenza, viene consegnata pochi giorni dopo, verso la fine di ottobre vado a trovare l'ex Capo Macchina Ivano Pinelli, nel pomeriggio facciamo un salto a Cremona, giornata non certo bella, facciamo quattro scatti, intorno al sottomarino il nulla.. Ex capo macchina nella vela il boccaporto di prua chiuso iniziamo a vedere il lavoro della permanenza in acqua.. non esattamente limpida una vista da poppa uno dei rimorchiatori fluviali ancora in banchina sullo sfondo una nave da crociera fluviale ( quando vi è l'acqua.. ) Da parte mia sento sempre che dal MST dicono che hanno quasi risolto tutto e a breve.. i giornali certo, non tutti i giorni ma con una certa frequenza portano alle stampe le cose più balzane, come quella di portarlo a Milano facendolo navigare nel naviglio.. ovvio che chi ha scritto il pezzo non aveva assolutamente idea di che cosa si parlasse, oppure di tagliarlo in tre pezzi e poi rimontarlo a Milano.. ma più sentivo ste cose e più mi domandavo perché?tra una storia e l’altra, l’anno finisce , a metà gennaio del 2002 torno a Cremona, ma questa volta avevo con me cosa? ma la digitale.. una Super Colpix 995, con la quale faccio alcuni scatti e.. oltre ad aver fatto fatica a trovare il sottomarino, era stato spostato.. tra la morsa del ghiaccio, tutto il porto era ghiacciato. la nave dei croceristi nella morsa del ghiaccio il sottomarino era stato spostato in un'altra zona.. ci misi un pò di tempo a riuscire a trovarlo, ovvio che non vi erano indicazioni quanto permetteva lo zoom della coolpix 995 Intanto mi stavo muovendo su altri binari, e alla Associazione Modellistica Bolognese, avevo trovato i disegni costruttivi del Toti, avuti dalla Fincantieri, me ne mandano una copia guardando mi accorgo che mancava qualche cosa, mi metto in contatto con loro e comunico le mie idee, e così ne ricevo una seconda copia rivista e corretta con una lettera di ringraziamento allegata, carino non lo aspettavo, mi ha fatto piacere. il faldone con dei disegni inviatomi e la lettera di ringraziamento varie viste parziali, alcuni disegni sono lunghi oltre i due metri, le rghe rosse sono state fatte da me, per poter confrontare le sezioni delle varie centine Fine maggio, vado al MST,cerco il dott. Ferulli ma è in ferie, mi riceve la segretaria sig.ra Patrizia, e mi fa capire di non andarmene, giro per il museo poi vado a pranzo alla loro tavola calda e.. sorpresa.. sulle pareti poste in alcuni quadri, le riproduzioni degli interni, non posso lasciarmi scappare alcuni scatti con la 995. queste erano i disegni appesi nel locale del museo con la tavola calda, l'ultimo quadretto rappresenta le sezioni lungo le varie centinature Alle15.00 sono in ufficio comunicazioni e mi avvisano che è ufficiale, il Museo rende con sommo dispiacere il sottomarino Toti alla Marina Militare , mi rendono a questo punto gran parte del materiale che avevo consegnato, per riaverlo tutto occorrerà altro tempo. alcuni ritagli di giornale raccolti nel tempo.. Continua intanto al di fuori del MST, il rapporto che si è sviluppato tra me e gli ex Ufficiali e sotto-ufficiali che erano stati sul Toti; i giornali chi più chi meno sono scatenati, e le pagine si sommano alle pagine.. ormai era chiaro senza alcuna ombra di dubbio che le elezioni svolte qualche mese prima, avevano stravolto le varie alleanze. Malgrado il mio dispiacere per il fatto e le speranze deluse, la vita và avanti ed altre occupazioni e lavori vengono a crearsi, il tempo passa inesorabile e i giornali ne parlano sempre meno.. Avvengono altri impegni, passa il 2002, il 2003 gli và dietro.. il 2004 lo segue a ruota ogni tanto ci ripenso, ma alla soglia del 2005, le cose prendono un’altra piega.. cambia il vento.. quello che sembrava perduto, forse forse.. non lo è più; malgrado che il Museo avesse ufficialmente reso il natante alla M.M. ( così mi fecero almeno credere ) esso non si era mai più spostato dal porto fluviale, era sempre attaccato laggiù, con il sole e con la pioggia. Un giorno leggo sul giornale che tornerà a Milano.. mi fiondo al MST, riesco a parlare con chi di dovere.. altre persone a primo avviso più competenti, con un pregio: quello di ascoltare, ed allora improvvisamente mi trovo nella loro mailing list “ Stampa “ mi mandano la prima convocazione, ed era il 9 luglio dopo quella molte altre ne seguiranno. una cartella stampa consegnatemi all'epoca come si pensava di disporre il sottomarino, che poi fu messo esattamente rovescio.. una delle cartelle della movimentazione i due più alti responsabili del museo il primo a sx è Marco Tronchetti Provera la presentazione della maglietta La prima mail che mi arriva è di fatto basilare.. sono invitato alla prima conferenza che si è svolta in un salone semplicemente spettacolare, ho modo da poter vedere da vicino l’allora Boss della Telecom Marco Tronchetti Provera, che mi diede una strana sensazione: “ il palco era ormai con tutti i relatori, ma la conferenza non iniziava, le sedie in prima fila erano vuote, arrivò in ritardo con il suo seguito, restò un certo tempo, disse solo poche parole poi, a metà conferenza o poco più, se ne andò “ uscii, e nell’atrio vidi dei cameraman che riprendevano il suo discorso durato pochissimo e.. andò via, con tutto il suo seguito; rientrai, presentarono le magliette create allo scopo, comunicarono le ulteriori date ed appuntamenti, e fu così che mi ritrovai al porto di Cremona quattro anni dopo per assistere allo spettacolo del alaggio del sottomarino dall’acqua… era fatta… Arriviamo io e Ivano, ci presentiamo al cancello ci fanno entrare, si posteggiano le auto e via.. la prima cosa che vedo, Toti a parte è un tipo che con materiale per me notevole ( sono passati anche ben 15 anni, non dimentichiamolo ) sta facendo delle riprese video, che poi a suo tempo troverò sul Dvd; la giornata è stupenda, non una nube in cielo, il caldo.. moderato la Nikon continua a fare il suo sporco lavoro senza lamentarsi.. al’ epoca utilizzavo una spettacolare D 70 aggiornata ad s, e come ottica il mirabolante 18-70.. e dite niente.. altro che D 5.. Z 7 o 24 -70 z.. quella era un’ottica formidabile.. vabbè era altri tempi, ma a me andava bene anche allora.. non possiamo avvicinarci più di tanto, almeno finché le gru sono in manovra, ma poi arriva il momento magico, “ La Pausa Pranzo “ se ne vanno le maestranze, e il personale del museo, ma noi intrepidi siamo rimasti al’ interno dello spazio, e va bene.. abbiamo fatto qualche altro scatto ma però abbiamo saltato il pranzo.. un'altro stich.. purtroppo siamo arrivati che era stato sollevato da poco.. particolare della prua,si nota uno sportello siluri aperto, la marina li salda una volta dismessi la saldatura non ha tenuto ecco lo stato in cui era dopo oltre quattro anni senza manutenzione eccolo il regista del DVD al lavoro una vista della tartaruga e del portello ( aperto ) dove era posizionata la vela una vista posteriore quì era posta la vela, ed essendo un luogo a libera circolazione d'acqua.. e la Finanza controlla che non venga fatto nulla di.. illegale.. ( a dire il vero aveva a bordo un paio che fotografavano.. ) i cavi di una delle possenti gru piccoli visitatori.. zona camera di lancio, cuccette, armadietti.. tavoli.. insomma una marea di cose una cosa particolare, sul fianco dx fuoriescono tre torrette, mentre sul sx solo due.. erano sensori.. quello mancante giace sul greto del po.. il carrelli per il trasporto due viste della prua.. il Capo Maccchina.. beh.. ex la zona dove passavano i cavi e i panetti della zavorra i cavi l'interno della vela dai.. è un buchino.. ogni buco in cui la mia mano poteva entrare.. ci cacciavo la D 70... la melma che viene via.. ed anche la vernice, rimane l'antiruggine giallo sono davanti alla vela parte della zavorra tolta un panetto di piombo corroso La prossima mossa come comunicazione è quella di dare date e luoghi di come il Toti, verrà spostato dal porto sino alle soglie di Milano, il tutto avverrà in diverse notti utilizzando percorsi ben definiti. il bagno di folla sulla Paullese elle porte di Milano vi era un mezzo del museo da distribuiva volantini la coda di veicoli in attesa. Siamo giunti ormai a Settala, poi il convoglio proseguirà sino a via Toffetti, da quì ci sarà il balzo verso Milano sarà una notte lunga.. ma molto lunga quella del prossimo 14 Agosto 2005.. alla prossima… rev. 01
    5 punti
  2. Si, finalmente ! Primo perché era tanto che non inserivo un mio Blog e secondo perché è stata la prima uscita fotografica dopo lock down. Uscita nella natura, lungo le rive dell'Adda, posto che molti qui conoscono bene raggiungibile in poco temp da Milano. Che dire mi sono sentito benissimo ed ho trovato una bella varietà di soggetti con sorpresa finale molto bella, almeno per me. ' Ecco la sorpresa mamma cigno a spasso con i piccoli in una insolita formazione mamma cigno pesca e i piccoli attendono Sono soddisfatto per la luce trovata e per le foto che mi è stato permesso portare a casa. A voi i commenti se vi va'
    2 punti
  3. La Fiera Antiquaria di Arezzo è la prima e la più grande manifestazione del genere in Italia. Fu ideata nel 1968 da Ivan Bruschi, appassionato e competente collezionista d’arte aretino, per riqualificare – oggi si direbbe così – la parte alta (e la più antica) della città dopo un periodo di abbandono e di emarginazione a seguito della seconda guerra mondiale durante la quale molti palazzi erano stati rasi al suolo dai bombardamenti. L’obiettivo di Bruschi era anche quello di dare nuova vita a Piazza Vasari (per gli aretini Piazza Grande) che agli inizi degli anni Sessanta era stata abbandonata anche dal suo storico mercato ortofrutticolo che indegnamente occupava questi spazi rinascimentali. Col tempo la manifestazione è diventata sempre più grande ed importante grazie alla frequentazione via via crescente degli appassionati, portando in città sempre più espositori di pezzi di antiquariato (ma anche di modernariato) che con i loro banchi e stand ogni week-end arrivano ad occupare buona parte del centro storico della città. La Fiera si tiene per due giorni ogni prima domenica del mese a partire dal sabato precedente, e per molti fotografi è anche un’ottima occasione o semplicemente un pretesto per scattare qualche istantanea alla varia umanità che popola la manifestazione e agli oggetti di ogni tempo e provenienza che gli espositori mettono in mostra. E fra questi fotografi ci sono ovviamente anch’io. Dico la verità: dopo tanti anni di frequentazione e di tanti appassionati che con le loro foto hanno raccontato questa fiera, trovo sempre più difficile portare a casa qualcosa di nuovo o perlomeno di non già visto, e quindi quando vado è più che altro per fare una passeggiata. Tuttavia ogni tanto mi sembra di notare qualcosa di meno banale e provo a fare qualche scatto. Quella che segue è una selezione di questi tentativi, in bianco e nero, che aldilà delle mie note preferenze personali trovo particolarmente indicato per rappresentare questa manifestazione. Fra i soggetti che catturano la mia attenzione ci sono i mobili e le varie tipologie di oggetti … 1. 2. 3. 4. 5. … ma amo anche ritrarre gli espositori tra la loro merce … 6. 7. 8. 9. … e pure la gente che frequenta la fiera. 10. 11. 12. 13. 14. 15. 16. 17. 18. 19. 20. Grazie a chi è arrivato fino a qui e soprattutto a chi vorrà lasciare un commento.
    2 punti
  4. May be the best one. Scherzi a parte, (e mi perdoni Alberto se lo sfrutto nel titolo) quando nel mio blog QUI, ma anche altrove ho descritto vari sistemi per fare fotografia ravvicinata (non macro vera), mi riferivo sempre al formato Fx pensando soprattutto alle Nikon Z ma... Se avete un buon corpo macchina in formato Dx come la D500, il metodo suggerito da Alberto Salvetti, ossia 300 f4 + TC14 è la soluzione più intelligente, come ha spiegato lui, e ripeto io qui: il fattore di crop del formato Dx ti mette in condizione di 1) Avere la stessa copertura di immagine del 300 col tubo sul formato Fx 2) Senza perdere la possibilità di mettere a fuoco ad infinito. 3) Restando ad 1,5m dal soggetto anzichè a 90 cm. Metodo che io ho usato (in diverse varianti*) per tutto il tempo in cui ho posseduto corpi DX (e ne ho scritto più volte, tre Nikonland fa ) Il senso di questo post è che con il formato APS-C le soluzioni migliori possono essere diverse da quelle per il formato pieno, e a volte anche essere più semplici. Un veloce esempio di una foto brutta (per via del posatoio), ma esplicativa (nessun crop): Scattata oggi per non tornare a casa proprio a mani vuote, dopo infruttuoso appostamento ad un rapace Ma ho fatto di meglio (sempre D500, 300 f4 e TC14): * a volte era il 300 F4 AFS + TC 14, ma altre volte è stato il SIGMA 400mm F5.6 APO MACRO... 1:3 a 1,6m senza accessori... mitico ferrovecchio, lo ricordo con affetto.
    2 punti
  5. Retroattiva dal 18/05 ecco la prima delle iniziative di finanziamento del 2020 che Nital riserva a TUTTI i suoi clienti presso i rivenditori indicati sul sito Ci voleva come il pane e lo scrivevamo da mesi, visto il periodo ed anche la lievitazione dei prezzi verso...l'alto, specie per i pezzi più difficili da comprare semplicemente porgendo il bancomat o la carta di credito. Nital comprende la situazione e, per restare stabilmente sul mercato, opponendo ai ribassi degli speculatori dell'altra parte del globo (che spesso si riduce all'eliminazione della nostra IVA) un'iniziativa fidelizzante, che consente di acquistare in maniera regolare e con garanzia ufficiale (sempre più importante quanto più complessi gli oggetti che acquistiamo), senza dovere per forza stravolgere un bilancio familiare. (per i professionisti speriamo in simili iniziative, mirate alle loro esigenze) Attenzione: Interessi Zero ! non tasso zero, a causa degli ineliminabili costi fissi: ma durata estesa a 24 mesi al posto degli asfittici 12 mesi di un tempo: e prima rata a 30 giorni..., il tempo di raccontarlo a casa ! Non soltanto su Nikon Z, ma ovviamente esteso a tutto Nikon e non potrebbe essere diversamente dopo la presentazione di "pezzi" impegnativi come la Nikon D6, oltre che di obiettivi...pesanti come il favoloso 180-400/4 TC-1.4 e il Noct 58/0,95 E' possibile che vengano fatti dei distinguo sull'incrocio di alcune iniziative, come quella in atto con la Nikon Z50 in kit, che si vedranno di volta in volta sul sito o direttamente dai rivenditori della rete Nital. Insomma... c'è... pare proprio così !
    1 punto
  6. Grazie egidio.. non nascondo che la prima è una gran bella domanda.. allora, innanzi tutto sono passati diversi anni dalla data fatidica di quel gennaio del 2001, che vi è stata la scoperta virtuale poi realizzata in reale, ma il blocco dato da varie situazioni politiche avevano mandato tutto in cantina; come poi è successo.. in maniera ormai insperata la situazione si è risolta con l'arrivo prima del mezzo a milano ed infine al Museo, e siamo arrivati alla fine del 2005, nel 2010 cinque anni dopo ero presente.. le cose però erano cambiate, avevo un compito fisso per due comuni che mi impegnava non poco, un paio d'anni dopo ho iniziato ad avere problemi di salute sempre più seri, sino ad andare sul tavolo operatorio. Finita anche questa " Avventura " preso da altre cose ( leggasi Mulini ) avevo abbandonato il museo, ed il tempo passa.. di certe cose a volte pensi non interessino nessuno.. e vanno a finire in una specie di Limbo, un'anno fà.. altri problemi ( tra l'altro noti sin dal 2008 ) mi hanno costretto ad affidarmi ancora agli stregoni.. ne sono uscito un pò sottotono, tante cose che facevo prima mi erano, non proibite.. ma sconsigliate.. ed infine los virus.. mi ha messo letteralmente a ko, non ho preso nulla ma il fatto di limitare i movimenti, beh.. per farla breve la schiena non và certo meglio.. cosa fare? un giorno parlando don " Quello di Novara " gli ricordo che ormai sono quasi 15 anni che il bestione è là.. ma allora perchè non ne scrivi? sono andato in cantina, ho recuperato le carte, comprese le agende settimanale del 2001,2002 sino al 2005, le dia erano in casa.. i disegni pure ed allora ho messo in piedi l'ambaradan.. Secondo quesito, sì senza dubbio ho altri assi nella manica, senno che razza di baro sarei? ma seriamente, mentre molte info che darò prossimamente saranno riscontrabili altre, non lo saranno se non a fatica, almeno da voi.. e allora dovrete fidarvi; io le ho avute da loro.. il personale marittimo militare che lo ha condotto, e loro.. anche se sono marinai non sono di quelli che raccontano storie.. Spero di non avervi tediato troppo.. questa mattina ho speso una certa somma, non elevata però è stata spesa, per avere una serie di fotocopie f.to A 3 in cui vi farò vedere dei dettagli. dai.. ancora un pochino di tempo.
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  7. Jeff il carrozziere mi ha appena consegnato la mia nuova cabrio argento. Quella bianca, questa estate fa un pò cafone Mercedes 500K Roadster Special Nikon Z7 e Nikkor 24-70/4 S ad f/8, 1/15'', ISO 64, luce naturale, Helicon Remote + Helicon Focus, 7 scatti
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  8. i stili si possono acquistare a parte con licenza perpetua e vi lascio il link della pagina dei stili di capture one https://www.captureone.com/it/products-plans/styles
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  9. Buonasera a tutti Solitamente seguo e leggo i vostri articoli in silenzio senza commentare. Argomenti e commenti sempre molto interessanti e senza peli sulla lingua come piace a me. E soprattutto senza quel fanatismo di marca che a volte aleggia in altre "stanze". Stavolta mi intrometto per portare la mia esperienza in merito a Capture One che uso dal 2015 al posto di LR. Premetto che non mi piace elaborare e stravolgere la fotografia quindi la mia post-produzione è piuttosto leggera. Se proprio devo intervenire per necessità uso Affinity Photo. Ho scelto Capture One, allora era alla versione 7, alcuni anni fa perché avevo la necessita di lavorare centinaia di foto in pochi giorni. All'inizio l'approccio non è stato semplice ma una volta entrati in sintonia e capita la sua filosofia di lavoro non l'ho più abbandonato. Da allora ho creato ho creato dei cataloghi anche con decine di migliaia di foto che conservo in dischi esterni con possibilità di immediato utilizzo. Solo alcune piccole considerazioni: in fase di importazione in base alla macchina vengono applicate delle regolazioni tipo una piccola dose di nitidezza; gli stili non mi servono, se serve mi creo uno stile utente che posso già usare all'importazione oppure in seguito; in fase di esportazione posso salvare in TIF, in JPG grande e uno piccolo contemporaneamente - tre piccioni con una fava! Secondo me Capture One è un ottimo convertitore RAW con poche ma basilari funzioni di fotoritocco che funzionano bene. La versione 20 poi ha portato ancora nuove migliorie e semplificazioni, qui sotto vi allego alcuni link di Capture One che spero possano chiarire alcuni dubbi che ho letto nei post precedenti: https://www.captureone.com/it/resources/feature-list https://www.captureone.com/it/products-plans/single-user/capture-one-for-nikon https://www.captureone.com/it/products-plans/single-user https://www.captureone.com/it/products-plans/single-user/capture-one-for-nikon Provatelo... ne vale la pena.
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