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Mostra il contenuto con la massima reputazione di 05/02/2020 in tutte le aree

  1. Mantenere il primato: Questa frase mi ronza in testa da quando Mauro mi ha detto “provala e dimmi che ne pensi”. Sì perché è difficile oggi darsi una spiegazione al lancio di una reflex di fascia media, oggi che la tecnologia delle fotocamere Mirrorless non è più un’ipotesi ma una realtà in veloce evoluzione. Allora credo che non ci sia altro nella scelta di Nikon se non la chiara intenzione di affermare il primato nelle produzioni reflex, dispositivi che indubbiamente hanno consentito alla fotografia di diventare semplice ed intuitiva La Nikon D780 è una macchina leggera, si impugna bene ed ha un buon mirino ottico. Il display posteriore fa la differenza, lo dico subito, questa reflex ha una marcia in più grazie allo schermo posteriore touch e ad una gestione del live view mutuata dalla tecnologia Nikon Z. Ciò significa, nella pratica, poter utilizzare tutti gli obiettivi F in una modalità molto simile a quello che offre la Nikon Z6, senza però dover ricorrere al tubo FTZ. In altre parole, l’autofocus è gestibile a tutto formato e può azionare anche gli obiettivi AF ad accoppiamento meccanico, permettendo così di estrarre il massimo della qualità ottica ottenibile da qualsiasi vetro Nikon AF ed eliminando gli errori di front e back focus che affliggono tutte le riprese reflex. Nel pochissimo tempo a disposizione (effettivi un giorno e mezzo) ho deciso di provare questa fotocamera nel tipo di riprese che conosco e pratico da tanti anni, situazioni che spingono al limite macchine, obiettivi e fotografo. La stagione invernale, qui nella bassa, non aiuta molto, ma sul greto del fiume a tirar notte non c’è fotocamera che non si arrenda. Ho voluto provare la D780 per scoprire se queste tecnologie possono spostare un po’ più in là l’asticella. Ho montato la D780 sul 600 mm per verificare la reale praticità d’utilizzo del suo nuovo autofocus in live view ed il risultato è stato veramente incoraggiante. Il live view autofocus si è rivelato effettivamente preciso e veloce, ma soprattutto lo scatto da display mi ha dimostrato quanto sia valido in termini di riduzione delle vibrazioni. Le immagini che mostro sono jpg on camera, ottenute quindi senza alcun intervento in PP. Il sensore FX da 24 MP è molto generoso in termini di gamma dinamica ed efficace anche nel contenimento del rumore da alti iso e da pose lunghe. Nikon D780 ob.600mm exp 1/160 f/9 iso 160 Il Bilanciamento del bianco Auto è ottimo, tanto efficace che ho provato ad escluderlo per vedere quale dominante effettivamente stava correggendo e come esegue il compito. Nikon D780 ob.600mm+TC14eII exp 1/160 f/5.6 iso 200 Ho deciso di escludere il bilanciamento del bianco Automatico, volevo registrare la tonalità fredda e umida di questo luogo. L’appostamento in capanno è un gioco di probabilità, una puntata non proprio al buio, ma quasi. Speravo di inquadrare le Gru che scelgono questo angolo di parco per trascorrere la notte, ma lo stormo mi ha scavallato posandosi qualche centinaio di metri più a monte. Le impronte dei trampolieri sulle barene sembravano fresche, un indizio utile per scegliere dove posizionare il capanno, un indizio appunto e non una certezza. Poco prima del crepuscolo ho scorto un movimento lontano a sinistra, un cinghiale al guado; nonostante fosse lontano ho puntato ugualmente il tele su quel puntino scuro. Nel buio crepuscolare il cinghiale si muoveva veloce, non riuscivo a seguirlo in live view con la necessaria precisione, era troppo piccolo nell'inquadratura o il mio dito è troppo grosso. Così ho portato l’occhio al mirino, la mano destra ad impugnare la fotocamera e la sinistra alla frizione della testa a sfera. Nikon D780 ob.600mm exp 1/200 f/5.6 iso 800 Crop 100% I sensori centrali della fotocamera non hanno sbagliato anche se il cinghiale anche se era un puntolino scuro nell’aria nebbiosa. Lo scatto della D780 è morbido e ben ammortizzato, peccato che il mio pollice, sul dorso della fotocamera, non trovava il joistick di posizionamento mira di messa a fuoco. Bizzarramente Nikon ha eliminato il joistick lasciando solo i quattro pulsanti cursore che, comunque, il mio pollice faticava a trovare perchè sono un po’ più in basso rispetto alla D800 o alla vecchia D3. La giornata è finita il cinghiale s’è dileguato, non mi restava che testare una posa lunga ad alti iso. Nikon D780 ob.600mm exp 1/15 f/4 iso 2500 Nikon D780 ob.600mm exp 1/15 f/4 iso 2500 crop 100% Nikon D780 ob.600mm exp 1/13 f/4 iso 10000 crop 100% Sono arrivato a 10000 ISO con tempi più lunghi di 1/15s ad f/4. Con questa scarsa luce l’autofocus della D780 si arrende, anche l’ottimo live view diventa impraticabile specialmente indossando i guanti e le moffole. Va detto che la mia D500 aveva già alzato bandiera bianca una ventina di minuti prima. Insomma, sono mancate solo le gru. -------------------------------------------------------------------------- 4 ore in un capanno sono troppo poco per conoscere una fotocamera, per capirne la reale potenzialità, così è stata occasione per togliere ruggine e ragnatele dalle racchette da neve. Il Parco del monte Avic in Valle d’Aosta è a breve distanza ed offre escursioni semplici, piacevoli e sicure, anche in pieno inverno. Per questa escursione ho scelto lo zoom grandangolare Nikon AFs 18-35/3.5-4.5 ED-G che è compatto ed estremamente leggero, inoltre consente di montare i filtri diametro 77mm utili a proteggere la lente frontale da abrasioni sporco ed acqua; in questa occasione si è rivelato un dettaglio molto utile. Nello zaino hanno trovato posto anche un obiettivo macro e il fantastico Nikon 300/4 PF, il teleobiettivo più versatile che abbia mai usato. Anche in questo caso mostro solo i jpg prodotti dalla fotocamera. Fotografare sulla neve non è semplicissimo. Non esiste sistema esposimetrico in grado di compensare il bagliore accecante della neve ed anche la moderna D780 richiede l’intervento del fotografo. Per rapidità ho scelto di impostare la fotocamera in A (priorità dei diaframmi) e mantenere gli ISO fissi a 125 praticamente per tutta la giornata, modulando la necessaria sovraesposizione con il pulsante di staratura. Il display posteriore, per quanto bello e preciso, in queste occasioni risulta inutilizzabile a causa della fortissima luce ambiente. Il mirino ottico torna ad essere il riferimento unico per l’inquadratura. La Nikon D780 si è rivelata molto scattante direi “smart” ho dovuto solamente fare un po’ di attenzione nel premere il pulsante di staratura che, pur essendo accanto al pulsante di scatto quindi a portata di indice, è piuttosto piccolo e difficile da comandare indossando i guanti. L’esposimetro della D780 mi ha dato la sensazione di voler tendere alla sottoesposizione, i valori di staratura con cui ho scattato sono variati da + 0.7 a +1.7. Sorprendente la qualità del bilanciamento del bianco automatico ben rappresentato in questi scatti jpg dove la neve mantiene la sua dominante fredda. Molto piacevole il rendimento tonale in grado di conservare dettagli visibili non tanto nelle ombre, quanto nelle alte luci dove, normalmente, si ha la maggior perdita di informazione. In ripresa ottica risulta effettivamente limitante il campo in cui sono confinate le mire di messa a fuoco, viene naturale cercare di spingere il cursore verso i bordi dell’inquadro, ma non si può, per farlo occorre il live view e sulla neve non si vede un H. Per la cronaca: domenica 3 febbraio 2020 a duemila metri di quota PIOVEVA. Se ancora c’è qualcuno che nutre dubbi sul cambiamento climatico in atto, lo inviterei volentieri in crociera, a Novembre, lungo il passaggio a Nord Ovest. Le mie conclusioni La Nikon D780 è una fotocamera moderna che offre funzionalità simili ad una Mirrorless, ma che conserva impostazione e modalità di utilizzo tipiche di una reflex. L’autofocus è veloce, in live view è a tutto formato ed offre il riconoscimento dell’occhio, ma va tenuto conto che l’uso del display posteriore è praticabile solo in ambienti non fortemente illuminati e SOPRATTUTTO per i presbiti è mandatorio portarsi sempre gli occhiali “da vicino”. Per il mio modo di fotografare avrei preferito un mirino ottico più ampio, stile D850, ed una disposizione dei comandi come….la D850. Nel complesso sono rimasto veramente colpito dallo scatto da touch screen in live view che consente VERAMENTE di cavare il massimo che un qualsiasi obiettivo F può offrire. L’eliminazione dei difetti di messa a fuoco introdotti dalle tolleranze del mirabox e l’abbattimento delle vibrazioni permettono questo miracolo, qualcosa che nessuna reflex fin ora ha mai potuto dare. un saluto da un nikonlander che adesso torna a lavorare se no se lo mangiano vivo Valerio Brustia per Nikonland 2020
    14 punti
  2. Nel 2017 avevo fatto una piccola mostra fotografica , intitolata "Segni nella Pietra", che aveva riscosso un certo successo. Le foto erano state scattate con la SIGMA SD Quattro H di cui avevo apprezzato l'eccezionale resa del sensore. La mostra sarà riproposta a Marzo di quest'anno in una sede diversa e di maggiore richiamo, a Varese. Gli organizzatori mi hanno chiesto però delle foto in più. Sulle prime ho pensato di riprendere la SIGMA, poi ho cambiato idea e mi sono portato la Nikon Z6. Uno dei motivi è stato il poco tempo a disposizione per la sessione di riprese, in pratica un solo pomeriggio in cui dovevo anche scegliere ex novo i soggetti. Così ho pensato che la maggior velocità operativa della Z6 poteva essere di aiuto. Un altro motivo, la curiosità di confrontare la Z6 con la Sd quattro H. Ho scattato quindi con La Z6, il micro nikkor 105mm f2.8 Af G (su FTZ naturalmente) un illuminatore a Led e dei pannelli riflettenti, su treppiede, ISO 200 diaframmi da 9 a 13. AfS, area Af punto singolo pinpoint. Considerazioni? In sintesi, lavorare con la Z6 è stato molto divertente (ma lo era stato anche con la SIGMA) e soprattutto molto semplice (questo con la SIGMA un po' meno ). I vantaggi sono molti (ce ne sono di banali, ma alcuni sono invece sostanziali) : La possibilità di usare l'otturatore elettronico attivato dal display touch che elimina ogni minima vibrazione senza bisogno di autoscatto. La ripresa con cambio di messa a fuoco che mi ha permesso di evitare la slitta micrometrica e ha velocizzato la sequenza di scatti per il successivo stacking. Una previsualizzazione dell'esposizione più dettagliata. File molto lavorabili. Il display orientabile... (aggiungete voi se mi è sfuggito qualcosa... ) La qualità delle immagini non è uguale a quella ottenibile dalla SIGMA SD quattro H (usata con le dovute attenzioni), ma questo è a mio parere ampiamente ripagato dalla praticità d'uso e, nonostante la vetustà del 105 micro, i risultati sono più che adeguati anche per le previste stampe 30x40. Ecco qualche esempio ( Nota: la nitidezza è superiore a quella apprezzabile sul browser, non so come rimediare a questo): Zoophycos, tracce fossili lasciate da ignoti animali marini (vermiformi) che pascolavano il detrito. Per dare l'idea l'area inquadrata è alta circa 6cm. Composizione di ricci marini dai lunghi aculei Crinoide (Giglio di mare) e Stella marina Non è mio intento screditare la SIGMA Sd Quattro H, che continuo a considerare una fotocamera dalla resa superlativa, ma un po' "laboriosa", quanto sottolineare come le mirrorless di più moderna concezione semplifichino di molto il lavoro mantenendo, nel caso della Nikon Z6, una resa qualitativa notevole. Immagino che con una Z7 ed un micro-nikkor Z (che però - ahimè- non esiste ancora...) il risultato sarebbe stato sicuramente entusiasmante. Considerazioni, appunti, osservazioni, sempre benvenute. Come per le foto della mostra precedente, gli esemplari sono esposti al Museo Civico "Mario Realini" di Malnate (VA) , e mi sono stati gentilmente messi a disposizione dalla direttrice, Dott.ssa Sabrina Dotti, che ringrazio, insieme al suo staff museale, per la cortesia e la disponibilità che mi ha sempre mostrato in anni di collaborazione sia in campo didattico che divulgativo.
    4 punti
  3. Allora: quando ero giovane "eh sei troppo giovane" Adesso che non lo sono più : "eh ormai sei vecchio" Ma fatemi capire: quand'è che andavo bene???????? Spero che il l'AD della ditta che mi paga lo stipendio legga questo post. Siccome so che non lo farà quasi quasi gli mando il link.
    3 punti
  4. Complice il fatto che sono 20 giorni che non esco di casa per via di due costole rotte e non sapendo più come passare il tempo mi sono messo a spulciare negli HD. Ed ho ritrovato una cartella con foto fatte ad un corso di fotografia al quale mi fu chiesto di dare una mano agli insegnanti. Più che altro per la parte logistica. Era il 2005, agli albori per me della fotografia digitale, avevo appena preso una Coolpix 4500. Questo è un estratto delle poche foto che feci nel corso di quattro uscite, con la Coolpix che non sapevo usare, e con le F90x. Quindi alcune sono rivisitazioni di un B/N fatto con la digitale altre sono la scannerizzazione di Diapositive, una scannerizzazione fatta in casa e con scarsa qualità e precisione. Ho usato soprattutto i Filtri Nik, per semplificarmi il Lavoro nel preparare questo post. 1 uscita a San Quirico d’Orcia per il passaggio delle Mille Miglia 2 uscita per la festa medievale a Lucignano paese con un centro storico che vale la pena sicuramente di visitare. 3 Per fotografare il tramonto in Val d’Orcia sempre a S. quirico d’Orcia 4 Uscita nel centro storico del. mio paese
    2 punti
  5. Ma 1000 scatti non sono mica pochi ! Chiedete a chi ha usato la Sony Alpha 7 Mk I quanti scatti ci faceva con una carica !
    2 punti
  6. Sono molto contento che Massimo e Valerio facciano parte della redazione! Leggo sempre con molto piacere e attenzione i loro servizi. Sono certo che loro, assieme a te, riuscirete a dare una bella svolta a Nikoland, che ci motiverà sempre di più a seguirvi! Buon lavoro ragazzi! Un grosso in bocca al lupo! Un saluto Remigio
    1 punto
  7. Credo che si riferisca specificatamente a chi non voglia/possa dotarsi di obiettivi Z e però voglia massimizzare le potenzialità delle sue ottiche F, utilizzandole nativamente su una reflex che però può funzionare anche come una Z, su treppiedi, a specchio alzato. in questo senso io la vedrei insieme ad una Z6, anche in un corredo misto, dove una pur bellissima D850 cede il passo di brutto - sempre a specchio alzato - ad una Z. E non parliamo di D500 e D5, primitive in tutto se non utilizzate in modalità reflex.
    1 punto
  8. Calendario completo con tutte le manifestazioni :
    1 punto
  9. Gli altri marchi li hanno in catalogo e pare che Canon ci stia pensando. Credo che anche Nikon, con i suoi tempi, li farà. Il più è capire se prima o dopo tentare di vendere a chi ha già il 70-200/2.8 (l'unico obiettivo Z che per il momento potrebbe utilizzare i teleconverter) ANCHE il 100-400 e il 200-600 (quando usciranno anche essi). Personalmente li avrei già messi in vendita per Natale scorso ...
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  10. Bravi! Da quanto leggo nei vostri articoli avete tutti i requisiti per onorare questo vostro ruolo.
    1 punto
  11. Parole Sante.. ma, i giovani dove stanno?
    1 punto
  12. Penso proprio sia lo spirito giusto ...
    1 punto
  13. inoltre io e Mauro andiamo invecchiando, quindi vogliamo (vorremmo) evitare di essere sempre asseveranti. Ci aspettiamo oltre a Valerio e Massimo anche altri nuovi redattori, imberbi (avendo visto Valerio nel filmato di Mauro e Vignoli in una foto di qualche tempo fa) e con opinioni ed abitudini di ripresa del tutto difformi dalle nostre. Perchè ci piacerebbe continuare ad imparare.
    1 punto
  14. Almeno davano un'opinione loro.. non come tanti pecoroni.. quindi, mi pare una cosa positiva.. gli amministratori li lasciano parlare, e questa è democrazia, poi in secondo luogo, non per forza dobbiamo avere le stesse idee ed opinioni.
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  15. Ammettetelo dunque, siete o non siete cattivelli?... io direi di sì.
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  16. Infatti è il timore che comincio ad avere pure io ...
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  17. E purché non faccia diventare la D780 un oggetto vintage come le sue altre fotocamere prima di parlarcene!
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  18. Un'ottima notizia: bene così! (Purché Valerio non ce la meni con le sue Fiuggi termali...)
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  19. Sono due bei calibri da 90... faranno furore..
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  20. I miei complimenti ai due nuovi sacerdoti del tempio dei Nikonisti. Sono certo che arricchiranno queste pagine.
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  21. Avevo avuto sentore. Apprezzo molto e ho certezza che faranno un ottimo lavoro. Un augurio sincero ad entrambi
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  22. complimenti e un augurio di buon lavoro e della crescita culturale fotografica del sito
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  23. E' sicuramente un'ottima cosa, più opinioni ,anche se a volte "diverse" danno solo miglioramenti in tutti i sensi....
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  24. Sono molto contento per queste due " new entry" in redazione. Come sottolineato nel post i loro punti di vista, uniti ad una indubbia competenza, saranno ottimo carburante per il portale. In bocca al lupo e grazie a tutti e cinque i motori del sito. Andrea
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  25. Bene, buone notizie per tutti. Un grande un bocca al lupo per i nostri due nuovi redattori!
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  26. Complimenti ed un augurio per continuare il già buon lavoro fatto fino ad ora
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  27. Personalmente sono molto contento perché più opinioni ed esperienze diverse possono accrescere la conoscenza. Ho sempre trovato interessanti gli interventi e gli articoli di Massimo e Valerio, anche se alcune volte, come già ha sottolineato Mauro, erano diversi rispetto alla redazione di Nikonland. Mi associo all'augurio di un buon lavoro. Giuliano
    1 punto
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