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Mostra il contenuto con la massima reputazione di 18/01/2020 in tutte le aree

  1. Ovviamente non voglio (e tanto meno posso) fare nè una recensione nè tracciare dei giudizi... ma semplicemente riportare le mie impressioni d'uso dei miei primi passi con Z 6 con gli accoppiati 24-70 f/4 e 50 1.8 ad essa appositamente dedicati. Saranno immagini di scarso valore essendo in questo momento più preoccupato ad "imparare" le innovazioni del mondo Z rispetto al mondo D. Personalmente però trovo che sia giusto, a fianco (anzi dietro) ai molti Nikonlander che da tanto la usano proficuamente, dire la mia... magari a quelli che (come me d'altronde) sono indecisi... rapiti dalle bellezze delle gallerie già ben popolate, ma che non sono sicuri che in mano loro possa essere una tecnologia UTILE. Innanzitutto è una Nikon: è fatta bene, mi ha dato una impressione di solidità e di buona costruzione. Gli obiettivi sono a mio avviso fatti anche meglio rispetto alle vecchie controparti per F: nulla da eccepire. Il tutto è leggero ma non "cheap", spero di essermi spiegato... Abituato alla D850 è chiaramente un altro mondo, una volta presa in mano sono rimasto un po' spiazzato, ma si impugna però bene.... e non affatica il collo girando per la città. Arriveranno un domani dei corpi più grossetti, ma per il momento non posso ritenermi affaticato, per l'uso a cui è attualmente destinata. Qualità di immagine, tenuta ISO.... non scherziamo, è una Nikon e il suo sensore (lo ammetto) talvolta mi è mancato... quindi niente da aggiungere. Assicuratomi l'installazione dell'ultimo FW come prima cosa, una parola sull'autofocus, del quale se ne sentono di tutte. Per me è veloce e lavora benissimo, anche con luce scarsa. In questo mi ha stupito, anche con FTZ e altri obiettivi come Sigma ART 85 e 14-24... In AF-C lo ammetto, la prima cosa che ho fatto è stato provare il riconoscimento del volto/occhio: posso dire candidamente di essermi sentito (magari sarò ingenuo, ma non in mala fede) come un bambino in un negozio di caramelle... senza flash, luci continue, una linea LED e ISO Auto.... mi sono divertito, soprattutto a pensare all'inquadratura e non a fare entrare 2 teste nell'area AF. Su questo appoggio molto l'entusiasmo di chi mi ha preceduto. Altre modalità di AF, in particolare l'aggancio di grandi soggetti in movimento, devo semplicemente prenderci la mano. "Ok / sposta / Ok" non è immediato all'inizio, ma se qualcuno ha fotografato il motocross e l'automobilismo allora non è impossibile... si impara tutto nella vita! Chiaro che per soggetti più piccoli e in movimento random... è un'altra storia, ma dove non si può imparare e dove proprio non ce n'è, ci arriverà mamma Nikon prima o poi, ne sono sicuro. Ultima cosa riguardo l'EVF: poter vedere subito a mirino il risultato finale, vale il prezzo del biglietto.... Personalmente pensavo peggio. Capisco chi eventualmente non lo sopporta per questioni "fisiche" o di prolungato lavoro... ma per un uso molto "generale" non mi è per nulla dispiaciuto. Ah e lo stabilizzatore mi pare che lavori alla grande. Non ho misurato un bel nulla ok, ma credo possa fare egregiamente il suo (per tutto il resto c'è il treppiede...) Cosa mi manca sinceramente (per il momento)? Qualche millimetro in più del corpo per le distanze tra i tasti e i tasti retro illuminati. Per l'AF, come ho detto, prima imparo a correre, poi vedrò se è il motore che non ci arriva! p.s. immagini come sfornate dal jpg in macchina... qualcuna raddrizzata e basta...
    2 punti
  2. E' un lavoro da 5 minuti ed alla portata di chiunque sappia svitare ad avvitare 4 viti ... Quindi non spaventavi, non serve una lima e nemmeno una chiave speciale. Il tutto parte ovviamente dall'osservazione di fondo che quasi tutti i produttori di ottiche continuano ad ostinarsi ad ignorare che l'attacco Arca Swiss sia praticamente lo standard di mercato. Pratico, rapido, sicuro e, soprattutto, che non richiede l'aggancio di piastre e altri accessori di quelli che sul più bello scopri che si sono mezzi svitati e la presa del tuo obiettivo si è andata a far benedire. Per fortuna c'è chi la pensa come noi e così è un fiorire di maniglie e piedini da treppiedi alternative sul mercato internazionale. Anche se raramente io monto il mio 300mm f/2.8 VR I sul treppiedi, usandolo quasi sempre sul monopiede, ho voluto comunque modificare il mio e condividere con voi i semplici passaggi necessari. Il piedino sostitutivo che ho scelto è uno dei tanti che si trovano su Ebay. Questo è marcato HaoGe LF-N345, è costato 37 euro spese incluse, ed è arrivato per posta in circa 15 giorni. Si presenta come un bel pezzo di alluminio fresato con estrema precisione, con tutte le superficie finemente smussate e con una verniciatura liscia ma perfettamente regolare. nella confezione sono presenti anche 4 bulloncini con testa esagonale e una chiave a brugola. L'attacco è perfettamente identico a quello del piedino originale Nikon che andremo a sostituire. che è più corto, più squadrato e ... anche molto più scomodo da prendere in mano. A differenza di questo che è più lungo, più ampio, più smussato in mano. La prima cosa da fare è rimuovere le quattro viti dal vecchio. Lavoro che si fa in 2 minuti precisi e senza alcuno sforzo. una volta smontato, il collare dell'obiettivo si presenta così, con i quattro fori filettati e l'invito in centro per evitarne il movimento. la serie di viti originali Nikon, in ferro a sinistra, a destra in acciaio quelle nuove, leggermenti più lunghe. Un raffronto veloce tra il vecchio e il nuovo piedino : ci dà un'idea della differenza di fattura, di proporzioni, di logica costruttiva. anche nella parte inferiore si nota la buona costruzione del piedino sostitutivo. Sia le madreviti che le vitine di sicurezza sono in metallo di consistenza superiore a quella del piedino stesso. Noterete anche le fresature di alleggerimento - più che altro un vezzo - del nuovo. ma ovviamente quello che ci interessa di più è la fresatura che consente il bloccaggio del morsetto Arca Swiss nel nuovo. Oltre al maggior spessore complessivo e alla differente curvatura. Non ho idea se ci saranno differenti comportamenti in termini di oscillazioni nelle lunghe esposizioni. Comunque gli originali Nikon non sono famosi per tenuta in questo caso, quindi non credo che il nuovo sarà peggio. Ma a me interessa relativamente poco, io fotografo soggetti veloci con tempi velocissimi e quando scatto lentamente è solo perchè voglio che i soggetti siano filati ... quindi tutt'altro che immobili Ok, a questo punto possiamo anche avvitare il nuovo piedino, dopo aver riposto per eventuali necessità future di vendite, l'originale Nikon e le sue vitine già un pò arrugginite. Anche in questo caso l'operazione richiede minuti 2. Non è necessario stringere eccessivamente le viti. Sono 4 e sono sottoposte a torsione limitata. Il 300/2.8 è corto e pesa poco. Ed ecco qua il risultato finale : che mostra il suo effetto una volta montato su una testa Arca Swiss (in questo caso una Manfrotto 057 in magnesio che io a suo tempo ho reso compatibile Arca Swiss come questo obiettivo) Insomma, poca spesa, tanta resa e un risultato che appaga anche visivamente. Provateci anche voi, io ve lo consiglio. Vi dimenticherete piastre e piastrine e potrete scegliervi anche il piedino che più vi convince In caso di interesse, vi rimando al mio articolo di conversione delle teste Manfrotto :
    2 punti
  3. Interessante, anche perchè ti fa capire che sono finiti i tempi in cui le uniche alternative erano RRS, piuttosto che Kirk, con prezzi ben diversi.
    2 punti
  4. Un contest attuale, anche se "l'inverno" è iniziato da poco. Inizio: Giovedì 16 Gennaio 2020 Fine: Venerdì 31 Gennaio 2020 Termine per il voto: Lunedì 3 Febbraio 2020 Buone foto a tutti. La foto non è in concorso.
    1 punto
  5. Che tempi! Io sognavo di partecipare, come motociclista. E intanto correvo in edicola a comprare motocross per leggere le cronache....
    1 punto
  6. Un sogno da ragazzo, seguire la Dakar ma quella Dakar. Non tornerà mai più, se non fosse per i morti direi "peccato"
    1 punto
  7. Ne sono convinto anch'io: è Canon l'antagonista di Nikon. E il sistema Z sta a quello F come a quello Canon... Ossia non ci sono paragoni da poter fare, si tratta di baionette diverse: pertanto necessitano elementi sia davanti sia ...dietro quella baionetta Z. Un sistema Z non può compensare le mancanze del sistema F...semplicemente perché si tratta di sistemi differenti. No contest...
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  8. Max, Io penso diversamente da te. Date le esperienze di soddisfazione riportate da molti e dato l'evidente gap tecnologico che richiede investimenti di tempo da parte di nikon, l'unica via subito praticabile ed utile per rendere seriamente appetibile il sistema Z è quella di offrire ottiche che in F non ci sono. Mi spiace ma non è dalla tripletta zoom da 14 a 200 f/2.8 ne' tantomeno nel riproporre i 5 fissi 1.8 che si ottiene il risultato, che nvece appare in tutta evidenza come una mera riedizione di quanto già presente in F. Poco vale che al banco di prova quegli unoeotto siano migliori degli equivalenti F perché,di fatto, l'utente, per accorgersene dovrebbe possederli entrambi e fare comparazioni fianco fianco su sensori F/Z equivalenti. Quello di cui invece tutti si sono accorti, senza dover far comparazioni costose, è che 4 unoeotto Z ingolfano lo zainetto ben di più di 4 equivalenti F. Il 14-30/4 avrebbe potuto far la differenza, era la carta giusta, ma credo sia stata giocata male, peccato. Nikon dovrebbe progettare la sua offerta Z in modo più "intelligente", aprendo a soluzioni innovative come il 50 1.2. Acquistare oggi un'ottica del genere vuol dire fotografare con qualcosa di mai visto prima in casa nikon, poco importa che le Z6/7 non riescano a tenere a fuoco il gabbiano il planata a 45km/h direzione radiale, arriverà una Z capace di farlo, intanto però si potrà fotografare SUBITO con qualcosa di veramente nuovo o comunque inesistente su nikon F.
    1 punto
  9. Caro Davide, io non ricordo più se tra i generi da te praticati ci siano anche sport e wildlife in action. Ma tra sei mesi ci dirai quanto residuo resti utilizzata la tua bellissima D850 Una Z6 secondo la mia convinzione copre il 90% delle esigenze di ogni fotografo comune
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  10. Non lo so, sinceramente ho perso ogni interesse per ogni tipo di adattatore. Tollero l'FTZ .... a stento.
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  11. Dopo meno di un mese che ho la z6 riesco a postare delle foto molte in B.& W. alcune a colori, quando non ho saputo cosa scegliere. Le foto hanno avuto solo ridimensionamento e alcune piccoli ritagli a gusto personale, pochissima e solo per alcune è stata la post produzione. Che dire di più oltre a quello che non hanno già detto e ridetto i nostri Mauro e Max, io non riesco nemmeno a rendermi conto di tutte le potenzialità che loro hanno mostrato, però di una cosa sono sicuro è nitidissima e si vede soprattutto con l'ottica dedicata, la stabilizzazione è validissima e permette di rischiare foto in tutte le situazioni. La reattività è quasi da reflex, è silenziosa, come le V con cui ho giocato molto, specialmente per fare foto che il mio carattere mi blocca di fare...le foto alle persone. Il mirino è bellissimo anche se in alcune situazioni di luce si vede (logicamente) che è elettronico, ma in tutte le situazioni è come vedere in pieno giorno.... leggera ma che non soffre anche usandola con i vari Art che possiedo..... La chiudo qui, queste sono le poche Banalità che sono riuscito a dire di una macchina che è già avanti.....(non riesco nemmeno ad immaginare quello che potranno fare le PRO)
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  12. Mannaggia a voi, ai tarli, alle scimmie, ai cashback, ai morbi e ai verbi... Dato dentro tre obiettivi, preso il kittone e il 50mm, son salito anch'io sul treno Z!! Messa già in carica la batteria, aggiorno il censimento... a presto per le inevitabili problematiche esistenziali che mi verranno in mente ma soprattutto per le immagini da caricare
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