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Mostra il contenuto con la massima reputazione di 13/06/2019 in tutte le aree

  1. "La maggior parte delle cose si aggiusta parlando", recitava una vecchia pubblicità di Omnitel. Magari al telefono. (Ovvio in questo caso, trattandosi di un operatore telefonico ). Guardando dall'esterno mi pare che sia mancato questo. In ogni redazione può svilupparsi un dibattito fra componenti con opinioni diverse, e certamente la dialettica è la forza di ogni consesso. Storicamente il partito unico non ha mai sortito buoni esiti. Ma in una redazione il dibattito dovrebbe iniziare e finire al suo interno, perché la linea editoriale - anche a beneficio di chi legge - dovrebbe essere ben chiara e definita. Che non vuol dire scolpita nella pietra: è lecito cambiare opinione, ma all'esterno la redazione dovrebbe parlare con una voce sola. Poi, il mondo della fotografia è talmente vasto e variegato che un redattore "dissidente" può utilmente contribuire alla causa, dedicandosi al settore che conosce bene e scrivendo di quello, tenendo per sé le convinzioni personali che si allontanano dalla linea editoriale del foglio in cui scrive. O meglio: convinzioni che si allontanano da alcuni aspetti della linea editoriale. E' ciò che accade in ogni redazione "viva" e attenta a raccontare il proprio campo di competenza. E ogni direzione editoriale dovrebbe avere a cuore i propri redattori più bravi che danno prestigio e lettori alla testata, e che dovrebbe cercare di trattenere. Ovviamente, qualora il dissidio sia insanabile, per onestà intellettuale è anche perfettamente giusto fare un passo indietro e lasciare il gruppo. E mi pare sia quello che è successo. Da iscritto, ma soprattutto da lettore, mi dispiace che sia accaduto questo. Ecco, queste poche righe sono solo perché vorrei che non accadesse ancora.
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  2. Marco, che vuoi che ti dica, concordo al 1000% parola per parola con quanto stai dicendo. E le stesse identiche parole io le ho pronunciate di persona, non al telefono, con il "dissidente". Nulla è perduto, nemmeno l'onore. Circa il pluralismo, lo dico a chi pensa a processi di tipo maoista con rivoltellata alla testa, dal giorno 0 meno uno di questo sito, l'ho propugnato, pretendendo però dai redattori contenuti redazionali (articoli o blog a seconda dei casi), non polemiche "montanti". Io sono disposto a dare la mia vita perchè chi ne ha il potere scriva un articolo, fosse anche sullo stesso tema di uno mio, ostinatamente contrario ed opposto al mio (purchè a firma sua). In questo momento io ho fuori Z6 kit a Silvio Renesto, perchè ne parli di testa sua, senza che debba usare parole altrui per parlarne.
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  3. Tornando invece all'articolo di Thom Hogan (personaggio che io frequento da lustri e con il quale ho avuto anche scambidi scherma più volte) le sue conclusioni sono queste : A prescindere da ogni considerazione scientifica (ed al netto che io non l'ho mai visto e difficilmente lo vedrò anche solo per curiosità) mi pare che il risultato netto sia del tutto identico (identico, non assimilabile) al consiglio che dà da mesi la Redazione di Nikonland. Peraltro Nikonland è uno dei due siti al mondo (l'altro è Bythom di Thom Hogan) che da quando è uscito raccomanda in ogni salsa il Nikon 70-300 AF-P, anche su Nikon Z. Quando un obiettivo è raccomandato per essere quello base del kit del viaggiator cortese con una Nikon Z che altre considerazioni aggiungere ? Fare analisi grammaticali o glottologiche sulle affermazioni altrui ? Ci saranno in futuro obiettivi al di sopra di ogni sospetto. Ma oggi c'è questo strumento di fotografia a disposizione di chi voglia comperarselo (e mi pare che siate in tanti !).
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  4. Intanto che aspettavo il Tarabuso, non sono mancati altri visitatori graditi e la versatilità del nikon 200-500mm f5.6 accoppiato alla D500 mi ha permesso di fare un po' di tutto: Da una composizione con Airone Cenerino: Al Falco di Palude in volo: Per avvicinarmi quando passa un Tuffetto con un Gambero nel becco: Alla Libellula quadrimaculata quasi alla minima distanza: Per tornare al canneto dove il Tarabusino (che non è un piccolo Tarabuso, ma una specie differente, più comune) fa sfoggio di mimetismo:
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