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Mostra il contenuto con la massima reputazione di 24/09/2017 in tutte le aree

  1. La novita' del mercato 2017 e' certamente la Nikon D850, la DSLR da 45,7 Mpx presentata ufficialmente in Italia dal distributore Nital in due incontri, quello di Milano del 15 e 16 settembre e quello di Roma appena conclusosi, che in maniera del tutto speculare alla convention di Milano, ha dedicato il venerdi' 22 alla stampa ed ai commercianti, riservando il sabato 23 al pubblico dei circa 1300 iscritti, che hanno fatto di buon grado la fila, per riservarsi i venti minuti di utilizzo della nuova reflex con uno degli obiettivi, a scelta, presenti. - Nikon tiene molto alla D850. - Noi Nikonisti teniamo molto al fatto che la Nikon si sia risollevata al livello di questa D850 - Ma se c'e' qualcuno che tiene ancora di piu' alla Nikon D850 ed alla sua riuscita (come tutto promette), quello e' di certo NITAL, che si e' preparata a questa presentazione con uno sforzo assolutamente percepibile nelle parole spese dalle persone intervenute, nel materiale messo a disposizione, fotografico e didascalico, nel programma della manifestazione che ha dedicato una parte soltanto al discorso di presentazione ufficiale, presente tutto lo staff organizzativo e didattico, presidente Aldo Winkler compreso, in entrambe le giornate, quindi non solo per accogliere giornalisti e commercianti (e questo voler condividere col pubblico l'entusiasmo del sabato e' a mio avviso un ulteriore valore aggiunto), con il livello dei professionisti invitati ad entrambi gli eventi di Milano e Roma i quali hanno onorato l'invito esibendosi nei rispettivi generi con un impegno (e fatica) encomiabili, dato lo strabordante numero di persone convenute, specie a Roma dove le sale congresso dell' Hotel NH Leonardo da Vinci, presso cui si e' svolta la kermesse, erano state allestite forse sottostimando il numero dei potenziali visitatori. Nikonland e' stata invitata ufficialmente ad entrambi i vernissage, così a Milano dove si e' recato Mauro Maratta, quanto a Roma, dove sono andato a fare il reporter, approfittandone anche per fare una breve intervista a Giuseppe Maio, Product Manager Nikon DSLR e responsabile della manifestazione, il cui contenuto troverete piu' avanti in questo articolo. All'arrivo alle 13 all'NH hotel di Roma sono stato subito accolto e taggato col badge della stampa alla reception dove mi sono subito salutato con Marco Rovere (Capo Ufficio Stampa Nital) e con Roberto Bachis (Training Specialist), con il quale pure mi sono confrontato, al termine della presentazione, per delineare importanti aspetti collaborativi con Nikonland (no davvero, concretamente collaborativi ) Raramente mi e' capitato di vedere iniziare una conferenza stampa con un lunch break, ma anche questo e' importante segnale di distensione e compenetrazione negli animi dellle persone intervenute da mezza Italia, con un orario di inizio come le 13, per agevolare chi come me venga da veramente lontano. (Nikonland arriva da lontano...) Leggo sulla carpettina appena consegnatami alla reception che Nital si e' affidata (nonostante la lunga esperienza in materia) ad uno studio di consulenza esterna per la comunicazione... ed anche questo mi pare sia una grande novita' quindi cominciamo dai ravioli e dai saluti di benvenuto ai rappresentanti della stampa e dei piu' importanti negozi di fotografia del centro-sud, Giuseppe Maio in un impeccabile giallonero Nikon (grazie anche alle scarpe) per arrivare al D850 live show! Nulla durante la presentazione e' stato trascurato, a partire dal materiale didattico, contenuto nelle sacche/zainetto Nital che ognuno ha trovato sul proprio tavolino, contenenti appunto due brochure ben differenti da quelle pubblicitarie alle quali avremo d'ora in poi accesso, il primo un vero e proprio prontuario fototecnico di quasi 90 pagine per quei generi, paesaggio, sport, fashion/wedding, video, time lapse, con i quali utilizzare le funzioni piu' avanzate della Nikon D850, insieme ai consigli sugli obiettivi Nikkor piu' adatti allo scopo. Il secondo, in italiano, il riassunto delle slides proiettate nelle due giornate durante la presentazione della D850, fondamentale condensato di motivazione commerciale per i diretti interessati, i quali all'arrivo, hanno avuto seduta stante consegnata la propria D850 promo da utilizzare al loro ritorno in sede, nei negozi che abitualmente frequentiamo in tutta Italia. Ho seguito la conferenza di presentazione di entrambi i giorni e ne riporto due aspetti fondamentali la durata e' stata ideale, ne troppo ne poco, toccando tutti gli aspetti di forza della nuova ammiraglia Nikon, ma contemporaneamente tutti i punti di potenziale criticita', spiegandone sviluppi e contrasto: un perfetto connubio di consapevolezza dei pregi e dei possibili limiti...e del loro superamento concreto, con i "Piani B" che questa Nikon D850 possiede all'interno del suo menù la presentazione e' stata identica nei due giorni: indice del fatto che Nikon/Nital non fa due pesi e due misure con la D850 ! Non e' cosa da poco, considerato il panorama attuale di mercato. I relatori si sono alternati per tenere vispo l'auditorio e hanno dimostrato concretamente il loro entusiasmo per questa ennesima dimostrazione della capacita' tecnologica di Nikon la quale continua a stupirci con le sue alternanze di silenzio e di uscite come questa D850. All'ingresso nella sala dimostrazione, con gli stand per i workshop diversi da quelli in sala di posa, piena vista sul parco ottiche e fotocamere, davvero imponente, presente all'appello: quasi tutto a livello ottico, salvo alcuni pezzi di pregio come il 105/1,4 recente, che con la D850 deve essere considerato il MUST ! calma apparente nella prima giornata, nulla al confronto di come sarebbe stata la stessa scena 24 ore dopo Apprezzatissimo lo stand di Alberto Ghizzi Panizza, fotografo a tutto campo ma con la predilezione particolare per la macrofotografia piu' interessante che negli ultimi tempi mi sia stato dato di osservare, (qui spiega il "focus stacking" on camera, novita' assoluta D850) cosa della quale gliene ho dato atto, presentandomi (conosce Nikonland) e facendo quindi la sua conoscenza gli ho anche scattato un ritratto, approfittando del Nikon PF 300/4 su una D850 con cui ho scattato qualche foto per iniziare a comprenderne il potenziale. Di fronte al suo stand, quello di Simone Arena e Paolo Scalerandi, ossia l'agenzia creativa SIMPOL, con le loro luci fluo che hanno cambiato la temperatura colore della manifestazione, anche nei volti dei presenti... con la loro scenografia da bar, col barman fluorescente e i cocktail ...geneticamente modificati? Due postazioni con D4s (perche' mai non D5...?) che montavano un 400/2,8 ed un 500/4, inducevano in tentazione i presenti a scattare ai malcapitati passanti e tutto considerato la prima giornata sarebbe potuta essere semplicemente un successo solo per Nital, se non mi fossi soffermato a parlare di Nikonland con Giuseppe Maio e poi anche con Roberto Bachis ... Con Roberto Bachis siamo andati anche oltre l'intervista di qui sopra, perche' abbiamo conversato di argomenti che riguardano il suo ruolo in Nital, strettamente legato a Nikon School, per delle iniziative che non potranno che rendere piu' ricco per entrambi il patrimonio delle rispettive conoscenze in ambito fotografico. Ma di questo scrivero' quando riusciremo a riprendere il discorso: spero quindi molto presto. Sabato 23 settembre ore 9,30 si apre al pubblico. 1300 iscritti (gratuitamente) attraverso il sito Nital, col duplice intento di vedere e toccare la D850, ma anche di ottenere i vantaggi di acquisto riservati ai partecipanti alla kermesse. ECCOLI.....: Vi ricordate quanti obiettivi e fotocamere erano sul tavolo prima del passaggio delle cavallette?... Ecco dopo mezzora dall'ingresso: dopo fila anche di mezzora, tre quarti si ottiene una D850 (o altro corpo, come in tanti, esaurite le 850 disponibili, richiedevano) con un obiettivo a scelta (tra quelli disponibili al momento) per un tempo di venti minuti, previa consegna di documento e firma di un foglio di consegna poi si va a fotografare in ogni cm libero... libero...??? diciamo libero... Il "peggio" avviene nelle sale del piano di sotto, quelle allestite per i set di ritratto, dove si alternano in orari a turno Mimmo Basile, Damiano Andreotti e Francesco Francia con le modelle non sono sale piccole, l'NH e' un hotel per conferenze, ma la fotografia appassiona piu' del commercio... scusate la modella "bruciata" ma il soggetto era lo stormo delle cavallette, alcuni pure col ...cavalletto... No, cosi' non si impara e non si riesce neppure soltanto ad ascoltare le nozioni interessanti elargite dai fotografi sul set. Ma questo e' un concetto che non tutti ancora riescono a cogliere. Io ovviamente non ho neppure tentato di varcare quella soglia, eppure mi sarebbe piaciuto ascoltare. Nel frattempo anche la presentazione (identica a quella del giorno prima) aveva luogo con gli instancabili oratori e le loro slide, decisamente efficaci bravi a rimarcare gli aspetti piu' innovativi della bellissima 850 qui in particolare, finalmente, il formato quadrato ideale nel wedding per riempire la pagina dell'album, ove sia quadrato esso stesso Nital I AM ... nemmeno a farlo apposta tutti stanchi, ma felici (e ci credo, con questa reflex) Allora, prima di salutare e ringraziare, sono tornato al piano di sopra e ho potuto impossessarmi nuovamente di una 850 su cui, montato un 14-24/2,8 ho fatto qualche altro scatto prima di restituirla, soddisfatto, e andar via... Max Aquila photo (C) per Nikonland 2017
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  2. Ci fa molto piacere che, quando ci capita di essere in giro per l'Italia, per manifestazioni, per negozi o semplicemente da qualche parte a fotografare ci riconosciate e vi presentiate. Ci fa ancora più piacere scoprire che in tanti ci leggete, seguite i nostri articoli. Le nostre posizioni. Quello che ci piace condividere con voi. E' sempre un piacere scambiare due chiacchiere, quando capita. Magari ascoltare la vostra opinione, o rispondere a qualche domanda specifica che vi viene in mente. Ma non possiamo incontrare tutti. E se abbiamo aperto questo sito - che oramai ha una vita che si approssima a chiudere l'undicesimo anno di età, è proprio per sfruttare il mezzo virtuale della rete Internet per poter incontrare tutti quanti. Però è indubbio che per potervi .... incontrare su queste pagine sia necessario che usciate dall'anonimato dove sinora vi siete ostinati a rimanere. L'iscrizione a Nikonland : é gratuita impegna pochi secondi non vi espone a nessun rischio non lede se non in minimissima parte la vostra privacy ma di contro vi consente di incontrarci quando ne avete voglia farci sapere la vostra opinione su un articolo, su un editoriale, in generale sul nostro lavoro su Nikonland vi consente di chiedere e di scambiare consigli con gli altri nikonisti qui presenti ancora più semplicemente, di farci sentire la vostra presenza quasi fosse fisicamente qui con noi ma soprattutto, con l'iscrizione e un vostro segno ... fosse anche un LIKE ad un nostro scritto quando vi sentite particolarmente d'accordo con quello che stiamo dicendo ... ci potete aiutare a continuare nel modo giusto. Giusto per noi, giusto per voi. In ogni caso grazie di esserci vicini. Del vostro supporto e della simpatia che ci avete manifestato quando ci siamo incontrati qui e la. Per fotografi che esprimono la propria passione anche attraverso Nikonland, è un aiuto prezioso. Continuare in solitudine sarebbe gravoso e alla lunga inaridirebbe la nostra voglia di fare. ______________________________________________ Il Sorridente
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  3. Sigma 100-400mm F4.5-6.3 Contemporary montato sulla mia Nikon D500 : una combinazione letteralmente esplisiva per chi ha bisogno di focali lunghe in un ingombro molto limitato. Lo ammettiamo ancora, Sigma ci ha molto stupito con questo obiettivo, perchè è riuscita a colmare una esigenza specifica (per escursione focale in relazione alla qualità di immagine, in un mix praticamente ideale tra costo ed ingombro/peso, con solo piccole rinunce, di nessun conto per il fotografo amatoriale). Tanto che è uno degli oggetti più gettonati tra i nostri articoli negli ultimi tempi. Per altre considerazioni di ordine generale vi rimando al testo complessivo (qui) ma vi invito a leggere - se interessati - anche gli altri test di confronto o di uso specialistico di questo zoom, anticipandovi che presto vedremo anche altri due articoli ... ma non vi voglio rovinare la sorpresa. Capirete la mia curiosità nel vederlo all'opera dove fotografo di solito i bolidi più veloci che ci siano in pista (l'Autodromo di Monza), per l'occasione a margine del Gran Premio di Formula 1 e con l'eccezionalità di una madrina appena arrivata, la Nikon D850 e i suoi 45 megapixel per 9 scatti al secondo. L'ho quindi portato alle prove libere del venerdì, sfruttandolo sia nel panning che nelle riprese lunghe. Le foto che presento sono tutti jpg on-camera, Neutral con impostazioni personalizzate e bilanciamento del bianco su Auto luce naturale. Anticipo anche che ho usato tempi velocissimi per avere buona nitidezza. Lo scopo era mostrare le qualità del kit fotografico, non evidenziare le capacità (modeste) del fotografo ! panning alla Seconda Variante. Siamo a circa 190mm alla focale più lunga, all'ingresso della Roggia in uscita della Seconda Variante una Sauber che ha tagliato la variante e si appresta a rientrare in pista (400mm) Kimi Raikkonen in varie possibilità di ripresa, sempre alla Seconda Variante Qui ci spostiamo alla Variante Ascari, in uscita, per provare la massima focale (in alcuni casi utilizzando ANCHE il teleconverter Sigma 1.4x) Charles Lecrerc, #1 in Formula 2 Nella mia esperienza ho potuto riscontrare un autofocus sempre all'altezza della situazione, nonostante non sia stato pensato certamente per fermare bolidi che accelerano a 200 km/h in 2 o 3 secondi e che escono dalle varianti già 280 km/h. Qualche scatto del pubblico presente in tribuna mi ha permesso di apprezzare comunque la delicatezza dei colori espressi dalla combinazione. La D850 secondo me ci mette del suo ma il Sigma la asseconda perfettamente. La postproduzione di queste foto è sostanzialmente ... nulla. a 550mm F10, con teleconverter 1.4x anche questa immagine è a 550mm, F9, la luminosità massima permessa da un complesso che si deve intendere comunque d'emergenza ma che offre una qualità inaspettata. Concludo con qualche altro scatto, con il teleconverter, in uscita della Variante Ascari e verso il rettilineo che porta alla Parabolica. Eccolo qua il piccolissimo Sigma TC-1401 Conclusioni Ad un prezzo che è a mio parere alla portata di quasi tutte le borse, questo zoom consente al fotoamatore di coprire praticamente tutte le focali tele più comuni, per i generi fotografici più disparati. Anche in uno sport come quello automobilistico (l'ho usato in pista anche con i kart, distanze più ravvicinate ma accelerazioni ancora più difficili da seguire su oggetti molto più piccoli), dove la velocità dei soggetti è elevata, l'autofocus permette cose egrege. Non ho notato alcuna foto sfuocata o sbagliata tra le tantissime che ho scattato. Lo stabilizzatore è adeguato. I colori sono ottimi, senza caratterizzazioni. Certe volte si deve intervenire sul contrasto. Ma nei soggetti più lontani. Da vicino, anche lo sfuocato è di livello interessante. E non ci sono problemi pure con le scene molto affollate e ricche di dettagli. Pur in unione con un teleconverter, una pratica che per questo obiettivo non mi sento comunque di incoraggiare, il rendimento è risultato di buon livello. Morale, resta uno degli obiettivi più interessanti sul mercato perchè offre molto, ad un prezzo onesto ma senza richiedere gli ingombri dei vari 150-600 e 200-500 (che peraltro costano tutti molto di più e pesano circa il doppio, oltre ad essere molto più grossi). Se c'è un limite, ma è già scritto nelle specifiche, è la scarsa luminosità. Qui ero sempre in pieno sole, seppure nell'ultima parte di questa calda estate. Dubito che lo avrei portato in autodromo in novembre o in febbraio, perchè per scendere ad 1/1000'' ad F6.3, dovrei salire a 10000 e più ISO. E a quelle sensibilità, nonostante tutto, è difficile fare buone foto. Buon divertimento a tutti con questo tele ! Ringraziamo il distributore ufficiale Mtrading per il prestito di questo splendido zoom
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  4. Ogni nikonista doc con qualche anno di esperienza alle spalle saprebbe stilare a memoria il suo proprio corredo ideale senza compromessi per la sua Nikon. Qui vogliamo dare il nostro punto di vista a chi invece questa esperienza non ce l'ha ma vorrebbe comunque essere ... illuminato con una lista pronta da leggere. Una premessa é comunque d'obbligo, non si tratta di scelte esclusivamente Nikon ma di quanto di meglio offre il mercato oggi, a prescindere dal produttore. Su Nikonland, si sa, andiamo a scegliere il meglio senza preoccuparci più di tanto del marchietto ! *** Max Aquila di recente si è calato nei panni del nikonista tipo che vuole essere orientato sulle scelte più opportune da fare oggi per costruire un corredo equilibrato ma soprattutto utile e alla sua portata, dopo aver scelto quale reflex Nikon acquistare. E' un compendio della nostra esperienza di questi anni, volutamente soggettivo e per nulla snob o elitario come spesso - e pure giustamente - ci accusano di essere. Lo trovate qui : Compro una Nikon, e...gli obiettivi??? e tutto sommato non è necessario accendere una seconda ipoteca sulla casa per arrivare a mete più che ragionevoli, già a partire dal corpo macchina. Ma ci è stato chiesto di ripetere la carrellata anche per chi volesse invece avere dei punti fermi - non propriamente dei consigli - per la costruzione di un corredo ideale e senza compromessi che non tenga conto del costo. E' comunque necessaria qualche premessa. 1) escludiamo dal novero tutti gli obiettivi "esotici" pensati per scopi super-specialistici come tutti i superteleobiettivi, necessari per scopi specifici (come lo sport e la fotonaturalistica). Ognuno di quelli ha una sua propria ragione d'essere e non si può prescindere dal prenderli in considerazione anche al di fuori di un corredo "integralmente" senza compromessi (uno potrebbe stabilire che gli serve un 600/4E FL per fotografare i suoi soggetti preferiti mentre per il resto gli basta un superzoom come il 18-300 e magari usa entrambi su una Nikon D500, macchina che è al di fuori del corredo senza compromessi perchè ... rappresenta essa stessa un compromesso, essendo una "formato ridotto") 2) escludiamo anche tutti gli obiettivi macro (saranno oggetto di un articolo a se) e pure i decentrabili (obiettivi altrettanto esotici e specialistici dei superteleobiettivi) 3) escludiamo infine di idealizzare un fotografo tipo, perchè in questo caso non è detto che ci sia un fotografo che idealmente abbia bisogno di un ideale corredo senza compromessi per intero. Perchè uno che si dedica alla foto di architettura difficilmente avrà bisogno di ottiche dedicate al ritratto (e viceversa) e perchè uno che li vuole tutti a prescindere, beh, li comprerà tutti a prescindere da ogni altra considerazione, anche se poi li userà solo raramente. Infine un'ultima premessa, NON includerò nella lista obiettivi manual focus, sebbene sul mercato ce ne siano di eccellenti (mi vengono in mente gli Zeiss Otus e gli Zeiss Milvus). Obiettivi che io non inserirei nel MIO corredo senza compromessi, perchè ritengo che la messa a fuoco manuale, oggi, sia essa stessa un compromesso. Posso ammettere che per taluni fotografi, mettere a fuoco a mano possa invece rappresentare un valore anzichè un limite (o non rappresenti un limite in certi generi, come il paesaggio o la riproduzione di opere d'arte o lo still-life). Ma se si possono avere le due cose, rinunciarvi non sarebbe un compromesso ? Ma il corredo ideale senza compromessi deve partire necessariamente dal corpo macchina. E non c'è mai stato un momento come questo in cui sia così facile indicare, così di getto, la migliore fotocamera disponibile da Nikon, per costruire il nostro corredo ideale. E' certamente la Nikon D850 che abbiamo potuto testare in anteprima pochi giorni fa. la Nikon D850, è la prima Nikon capace di ricoprire ogni ruolo, potendo contare su altissima risoluzione, altissima dinamica, buona tenuta al rumore, funzionalità avanzate in live-view e una raffica degna di una ammiraglia dello sport. Senza dimenticare la sua vera motivazione di acquisto rispetto ai modelli precedente, l'autofocus che condivide con la Nikon D5 (macchina di nicchia, che incorpora dei compromessi funzionali e che pertanto non includiamo in questa selezione speciale). bene, scelto "il cavallo", cominciamo la carrellata dai più corti ! I grandangolari Il nuovo Sigma 14-24/2.8 Art in mano a ... Max che ce ne parla qui nel suo articolo dedicato : Sigma 14-24mm f/2,8 DG HSM Art: e Luce sia ! E' nuovissimo e già solo per questo va a sostituire il vetusto Nikon 14-24/2.8 che invecchia bene ma dimostra tutti i suoi 12 anni oramai. Anche se, lo ammettiamo, la nostra scelta alla ricerca dell'assoluto è certamente il 14mm f/1.8 Art, sempre di Sigma Sigma 14mm f/1,8 Art al sapore di Nikon D810 obiettivo ritenuto unanimente eccellente e di riferimento. Molto luminoso (più di ogni concorrente) e per di più ... autofocus Io però non mi sento troppo a mio agio su queste ... longitudini e quindi con sollievo mi appresto a parlare di focali un pò più comuni e di uso frequente. A 20mm c'è oggi un campione indiscusso che a qualità ottiche sensazionali, aggiunge la prerogativa di essere l'unico 20mm con luminosità massima di F1.4. Dettagli che completano il quadro sono l'essere costruito come dovrebbero essere costruiti tutti gli obiettivi di fascia altissima e, non trascurabile pure per un grandangolare, l'essere autofocus. Ne abbiamo parlato a fondo in due articoli : Sigma 20mm F1.4 Art : un pozzo di luce (test/prova) Sigma 20mm f/1,4 Art: molto piu' che ad occhio nudo ! sua magnificenza il Sigma 20mm F1.4 Art ... nella mia mano ! obiettivo nitidissimo, praticamente privo di distorsione, che costa il giusto (o anche meno di quanto dovrebbe !) il cui unico difetto è di essere privo della possibilità di montare filtri tradizionali. Un aspetto che per me non conta nulla ma che per molti paesaggisti può essere un limite. Salendo di focali ... la selezione non cambia Anche a questo abbiamo dedicato più di un articolo : Sigma 24mm F1.4 Art : lo sguardo si amplia (test/prova) Sigma 24mm f/1,4 Art : qualsiasi luce sia... il Sigma 24mm F1.4 Art .... nella mia mano ! probabilmente non è il migliore dei Sigma Art in catalogo ma resta un 24mm superluminoso di prestazioni che non ha eguali sul mercato, almeno tra gli obiettivi che si possono montare su una Nikon. E' bello, abbastanza compatto, prestazionale, senza distorsione né evidenti difetti ottici. Costa ... una stupidata ! Andiamo adesso ad uno dei pochissimi zoom che mi hanno lasciato un ricordo indelebile e mi hanno abbagliato per prestazioni. un terremoto (buono) tra gli zoom : Sigma 24-35mm f/2 Art : un terremoto tra gli zoom Sigma 24-35mm F2 Art : prime impressioni (test/prova) tanto che mi sono cimentato ad usarlo decisamente fuori dagli schemi Sigma 24-35mm F2 Art goes to the nude (test/prova) il Sigma 24-35mm F2 Art ... nella mia mano ! Qualcuno obietterà con scemenze del tipo ... si ma ha una escursione ridotta ! (anche un 24mm F2 ha una escursione ridotta, risponderei io, questo però va fino a 35mm, sempre ad F2). Però un altro zoom grandangolare 24-25-26-27-28-29-30-31-32-33-34-35mm sempre F2, sempre privo di distorsione, sempre perfetto e prestazionale, sul mercato non c'è. C'è questo ed è un campione Bene, non me ne vorranno quelli che considerano ancora una "leggenda" il Nikon 28/1.4 AF-D con le sue lenti molate a mano e il suo autofocus tremolante. Per quanto costa sull'usato si può comprare un corredo di ottiche Art Sigma. Oggi esiste un'altra "leggenda" di quelle che si sussurrano attorno ai fuochi, che io ho potuto provare come in un sogno. il nuovo Nikon 28mm F/1.4E Nikon 28mm F1.4E : sogno di una notte di mezza estate (test/prova) Io ne sono rimasto abbagliato, quasi avessi in mano, per sbaglio, il mio Nikon 105/1.4E e non un grandangolare ... Arriviamo infine al più normale dei grandangolari, il 35mm, l'unico obiettivo di questa pagina che è stabilmente nel mio arsenale. E anche in questo caso : Sigma 35 mm F1.4 HSM Art : l'imprevisto (test/prova) il Sigma 35mm F1.4 Art ... in mano mia ! E' stato il segnale del fortissimo cambio di passo voluto da Kazuto Yamaki appena presa in mano Sigma dall'eredità del padre. Talmente diverso da quanto proposto da Sigma fino al giorno ... prima da rappresentare una svolta imprevista (e che per fortuna continua a tutt'oggi !) Semplicemente senza rivali. Mi perdoneranno quelli che credono che il Nikon equivalente abbia un bel bokeh o si convincono che il Samyang si possa usare a mano libera per mettere a fuoco ad F1.4 ... I normali Il fuoriclasse dei normali, tanto da essere grande quasi quanto un 135mm e rivaleggiare per dimensioni e peso con certi zoom di oggi, è il fratello più grande del 35mm Sigma 50 mm F1.4 HSM Art : il fuoriclasse (test/prova) il Sigma Art 50mm F1.4 ... in mano mia ! ha prestazioni mozzafiato in tutto tranne ... nel bokeh dove si può trovare di meglio ma a costo di perdere qualche cosa. E' grosso, è bellissimo, è rapidissimo, è precisissimo. E' l'imperatore dei normali. Per dotare il suo normale di un bokeh più accattivante Nikon ce l'ha messa tutta ma. Purtroppo per farlo si è dimenticata di consentire all'obiettivo di avere un piano di messa a fuoco nitido. In sostanza, pur avendo uno sfuocato fiabesco, il nuovo "noct" Nikkor 58/1.4G non offre nulla di paragonabile ad un 50mm moderno in termini di nitidezza e di velocità/precisione di messa a fuoco automatica. Per di più costa uno sproposito in più del 50mm Sigma. Cui potrei rimproverare solamente di avere quei magici 8mm in meno. Gli darò una seconda possibilità con la D850 ma per il momento resta escluso dalla lista, a differenza dei "fratelli" 28 e 105. Escludo naturalmente - mi perdonino i suoi affezionati fans - il vecchio Noct-Nikkor - oggetto pieno di compromessi anche alla presentazione e oramai che viaggia su quotazioni, da usato, che non hanno nulla a che vedere con le sue prestazioni effettive. I teleobiettivi Potrà sembrare un monologo ma se Sigma si è messa in testa di rivaleggiare con Zeiss noi ne siamo solo i testimoni (ma anche le classifiche di vendita con Sigma che supera Nikon per numero di pezzi venduti lo conferma). Il Nikon 85/1.4G non è un cattivo obiettivo. Ma tutto sommato è sullo stesso piano del Sigma 85mm pre-Art. Oggi però c'è lui, il playboy : Sigma 85mm F1.4 Art : il playboy (test/prova) e se volete l'autofocus non c'è da andare altrove l'enorme mole del nuovo Sigma 85mm F1.4 Art richiede un corpo macchina adeguato, come la Nikon D5 E' un obiettivo esagerato, sostanzialmente privo di difetti se escludiamo la mole e il relativo peso. A sopresa e finalmente, ritorna Nikon nella fondamentale focale 105mm per il ritratto. Lo fa con un obiettivo che io ho definito immediatamente come "leggendario". In questo caso la leggenda non ha nulla di mitico, di distante, di tramandato. Provatelo e non smetterete più di parlarne ! Nikon 105mm F1.4E : è nata una leggenda (test/prova) il Nikon 105/1.4E ... in mano mia ! Questo obiettivo non è il 58/1.4G duplicato (del quale mantiene l'approccio dello sfuocato) è il 200/2 dimezzato. E' realmente uno dei pochi obiettivi in grado di cambiare la vita al fotografo. Ha solo due difetti ... per così dire. Il prezzo (ma qui non badiamo a spese e a compromessi) e la necessità di lavorare con un autofocus almeno equivalente a quello della Nikon D5 se vogliamo sfruttarlo - come è giusto - a tutta apertura. Era la focale principe per il ritrattista 20-30 anni fa, è diventata via via desueta perchè sostituita dagli zoom. Il 135mm non è un 105mm allungato di 30mm, è tutto un altro punto di vista perchè permette di entrare NEL soggetto e di entrare in sintonia. E' indicato per il fotografo consapevole di se, non per il timido. In questa focale Nikon propone un fossile mal conservato (il DC-Nikkor 135mm F2 e la sua strana ghiera di modulazione del diaframma), lento e capace di generare un mare di aberrazioni cromatiche. Esistono sul mercato soluzioni manual focus per chi se ne sa servire. Finalmente Sigma ha proposto la versione definitiva - per quanto mi riguarda - di questa focale con il nuovissimo 135mm Art F1.8, il più luminoso 135mm autofocus sul mercato, oggetto di nostro test su queste pagine : Sigma 135mm F1.8 Art : il mustang (test/prova) Il Sigma 135mm F1.8 Art in mano mia ! Più che ad un obiettivo somiglia ad un cavallo selvaggio (un mustang !) che aspetta di essere domato. Esuberante, scalpitante, nitidissimo già a tutta apertura tanto da essere spietato verso chi non esente da difetti quanto lui, attende solo una nuova generazione di sensori ad altissima risoluzione per arrivare la dove nessuno ha mai fotografato. Rispetto allo Zeiss 2/135mm Apo-Sonnar che questo obiettivo ha sostituito nel nostro soggettivissimo corredo ideale, il Sigma aggiunge un autofocus fulmineo a prestazioni dello stesso livello in termini di qualità ed assenza di difetti rilevabili ad occhio nudo. A conferma che quando andiamo sui teleobiettivi Nikon ha sempre la sua da dire (dal 200mm in su, non avrei dubbi a consigliare praticamente sempre il campione proposto da Nikon), la soluzione che presento oggi è la cura alla penuria di teleobiettivi fissi moderni disponibili sul mercato. Il 135/2 DC è un dinosauro estinto. Il 180/2.8 ancora sente risuonare i passi dell'oca al raduno di Norimberga. Le altre soluzioni (che ho provato a lungo) sulle focali nella fascia tra i 105 e i 180mm sono di fatto macro (validi ma lenti e sempre troppo "cattivi" nella resa che non sia ... macro). Ecco che il nuovissimo zoom Nikon mi ha riappacificato con Nikon. In vita mia, si tratta soltanto del secondo zoom (dopo il Sigma 24-35/2mm) a lasciarmi a bocca aperta : io mi esalto solo con i fissi, in generale Nikon Zoom 70-200mm F2.8E FL VR : e chi ha più bisogno dei fissi ? (test/prova) il nuovo Nikon 70-200/2.8E FL montato sulla mia Nikon D5 ad 1.1 metri di distanza di messa a fuoco questo obiettivo si permette di darci qualche cosa che somiglia ad un vero 200 mm (diversamente dalla versione precedente) e di ottenere la maschera del soggetto inquadrato. Mentre a tutte le focali riesce a chiudere sulla testa dalla distanza minima. Ha prestazioni elevate, nitidezza spettacolare, colori brillanti, autofocus velocissimo e stabilizzatore buono fino anche a sotto 1/30''. Insomma una vera manna dal cielo che può sostituire tutti i fissi F2.8 che contiene il suo range di focali. Io da quando ce l'ho mi sento totalmente "drogato" dalle sue prestazioni Bene, è tutto. >>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>> CONCLUSIONI Ebbene, come dicevo all'inizio di questo articolo, ogni nikonista esperto ha i suoi feticci e potrà stilare la sua personale lista di obiettivi senza compromessi per comporre un corredo ideale attuale. Magari inserendo vecchie glorie che gli ricordano ... ricordi perduti, oppure perchè le sue abitudini lo portano a fare certe scelte e non altre. Mai come in questo campo la soggettività delle scelte regna sovrana. Noi abbiamo voluto stilare la nostra lista rivolgendoci a chi sia da poco in casa Nikon oppure voglia avere una lista completa da cui partire per le proprie esplorazioni, prove e, perchè no, acquisti. Non necessariamente di tutto l'elenco di questi obiettivi che riepilogo per comodità : - autofocus focale fissa : Sigma 14mm F1.8 Art, Sigma 20mm/1.4 Art, Sigma 24mm/1.4 Art, Nikon 28mm F1.4E, Sigma 35mm/1.4 Art, Sigma 50mm/1.4 Art, Sigma 85mm/1.4 Art, Nikon 105mm/1.4E, Sigma 135mm F1.8 Art - autofocus zoom : Sigma 14-24mm/2.8 Art, Sigma 24-35mm/2 Art, Nikon 70-200mm/2.8E FL montati sulla nuovissima Nikon D850 (l'unica macchina, insieme alla Nikon D5, che consente di ottenere il massimo dall'autofocus con il Sigma 85/1.4 Art, il Sigma 135mm F1.8 Art t e il Nikon 105/1.4E a tutta apertura). A tutti, grazie per la lettura e, soprattutto, eccellenti foto con queste ottiche. Qualunque cosa deciderete di acquistare non vi farà rimpiangere la spesa sostenuta !
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  5. Più che "Into the Wild" sarebbe "Into the Wald", perchè ho provato lo Zoom Sigma 100-400, durante una visita al Bayerischer Wald (Foresta bavarese), grosso parco nazionale al confine fra la Baviera e la Repubblica Ceca. Questo parco è molto conosciuto fra i fotografi perchè in due località è possibile fotografare gli animali da vicino, in ambiente controllato ma sufficientemente aperto e comunque dentro la foresta. Avevo tre giorni a disposizione, in cui il tempo è stato per lo più nuvoloso e piovigginoso. Rather than "Into the Wild" it should be "Into the Wald", because I had the chance to test the Zoom Sigma 100-400 at the Bayerischer Wald (Bavarian forest), a large national park at the Germany/Czech republic boundary. The Bayerischer Wald is well known among wildlife photographers because in a couple of places it is possible to get close to the animals in a controlled environment, yet wide enough and into the forest. I had only three days, in which the weather was mostly cloudy, with drizzle and occasional rainfalls. Il Bayerischer Wald è un lembo di un'antica grandissima foresta che ospitava una ricca fauna. Qualcosa rimane anche oggi. Ecco le specie più rappresentative. The Bayerischer Wald is a remain of a large forest that housed a rich fauna, and something is still there. Here the most representative species. Tutte le foto sono state scattate con Nikon D500 e Sigma 100-400mm f5-6.3C. All photos taken with Nikon D500 and Sigma 100-400mm f5-6.3C. Orso Bruno Europeo. European Brown Bear. Bisonte Europeo, meno massiccio di quello americano, perchè adattato ad un ambiente di foresta, anziché di prateria. European Bison, less bulky than the American one, because it lives in forests rather than in grasslands. Per dare l'idea dell'ambiente in cui vive. To give an idea of the environment in which it lives. Più centrato sul soggetto senza avvicinarsi, è il bello dello zoom. Closer look at the subject without getting closer, it's the advantage of the zoom. Lupo europeo, una delle star del parco European Wolf, one of the stars of the park Lince europea (continuo a scrivere europeo/a perchè si tratta di specie o almeno varietà diverse da quelle americane). European Lynx (I insist in adding European to make it clear that are different species, or sometimes breeds, with respect to American ones). Il primo incontro è stato in una giornata buia e piovigginosa, col soggetto illuminato da dietro. C'è stato poco da fare, anche con ISO esagerati, peccato perchè sarebbero state belle foto. Solo due esempi: The first encounter was in a dark and rainy day, with the subject backlighted, Little could be done, even with crazy ISO; a pity because the photos could have been very good. Just two examples: Un altro giorno, un altro posto, un'altra luce. Another day, another place, another light. Per finire il grazioso, elusivo Gatto Selvatico europeo. Last, the cute, elusive European Wildcat. Contrariamente a quel che si può pensare, non è antenato diretto del Gatto domestico, che invece deriva dal Gatto selvatico del Vicino Oriente (Felis silvestris lybica) . Le diverse razze possono comunque ibridarsi, come i cani e i lupi. Contrary to what one may think, the European Wildcat (Felis silvestris silvestris) isn't the ancestor of the domestic cat, which instead comes from the Near East Wildcat (Felis silvestris lybica). However all can interbreed, like dogs and wolves. A proposito del Sigma 100-400. Non posso che confermare le sue doti ottime per il tipo di obiettivo. Senza cambiare obiettivo si va da soggetti lontani a vicini, da grandi a piccoli, sempre con una qualità soddisfacente. Oltre a girare per tutto il giorno senza stancarsi. About the Sigma 100-400. I can only confirm the excellent qualities (for its class). Without changing lenses, it is possible to shot subjects far away or very close, big or small, always with the same very good quality. And walking all day without getting tired. Unico limite le condizioni di scarsità di luce, come nel caso delle due prime foto delle linci (quel giorno accanto a me c'era un fotografo con 500mm f4 e una D5, su un cavalletto monumentale, ha fatto meglio di me, ma stiamo parlando evidentemente di contesti e costi differenti). The limitations show off in dim light, such as int he first two photos of the Lynx (that day I was shoulder to shoulder with a photographer with a 500mm f4 and a D5, on a huge tripod, he got better results, but it is obviously a different context). Altre foto nella galleria Di nuovo sentiti ringraziamenti a Mtrading, Importatore italiano di Sigma per avermi messo a disposizione l'obiettivo e a Mauro Maratta per il supporto. Again, my sincere thanks to Mtrading, the Italian dealer of Sigma, for the loan of the lens and to Mauro Maratta for his friendly support.
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