Fotografare per voi è come andare a pesca ?

[M&M]

Fotografare per voi è come andare a pesca ?

A Parigi, intorno agli anni '90, un trio di amici (Willy Ronis, Robert Doisneau, Jeanloup Sieff) la domenica mattina si riuniva intorno al lungo Senna per andare a pesca fotografica.
Tornavano a casa nel tardo pomeriggio. Chi con qualche bel pesciolino nella borsa, chi con niente di più che il ricordo di una sana e lunga passeggiata.
Un modo come un altro per condividere insieme la passione e l'amicizia.

Ma tutti e tre questi amici (per chi non li conoscesse, tra i più grandi fotografi di "persone" della storia francese) in altre circostanze non si affidavano al caso (alla pesca) ma erano capaci di costruire le immagini dal nulla, chi chiamando una modella, chi assoldando due attori, chi dando la mancia al nipotino della vicina che era andato al forno a comprare due baguettes calde calde.

E per voi, fotografare é come andare a pesca e rischiate volentieri di non avere pesci da mettere in padella la sera, oppure preferite pescare sul sicuro e vi rivolgete al banco dei pesci del vostro supermercato di fiducia ?

[Alberto73]

15 minuti fa, Rudolf dice:

Fotografare per voi è come andare a pesca ?

A Parigi, intorno agli anni '90, un trio di amici (Willy Ronis, Robert Doisneau, Jeanlup Sieff) la domenica mattina si riuniva intorno al lungo Senna per andare a pesca fotografica.
Tornavano a casa nel tardo pomeriggio. Chi con qualche bel pesciolino nella borsa, chi con niente di più che il ricordo di una sana e lunga passeggiata.
Un modo come un altro per condividere insieme la passione e l'amicizia.

Ma tutti e tre questi amici (per chi non li conoscesse, tra i più grandi fotografi di "persone" della storia francese) in altre circostanze non si affidavano al caso (alla pesca) ma erano capaci di costruire le immagini dal nulla, chi chiamando una modella, chi assoldando due attori, chi dando la mancia al nipotino della vicina che era andato al forno a comprare due baguettes calde calde.

E per voi, fotografare é come andare a pesca e rischiate volentieri di non avere pesci da mettere in padella la sera, oppure preferite pescare sul sicuro e vi rivolgete al banco dei pesci del vostro supermercato di fiducia ?

C'è anche chi si affida alla pesca ma si reca in luoghi in cui sa che basta buttare l'amo perché i pesci abbocchi a frotte, oppure chi non si accontenta di quello che offre il supermercato e va al mercato del pesce dove sa di tovarne di buono

[Gianni54]

Per la maggior parte delle occasioni fotografare é come andare a pesca e c'è il rischio di non avere immagini valide la sera. Però, con gli amici, quando pianifichiamo le uscite,  valutiamo i pro e i contro cercando di approfondire le caratteristiche dei luoghi o dei soggetti da riprendere e gli orari più opportuni. Ma quando cerchiamo la nebbia ed arrivati a destinazione non c'è, dopo l'amarezza per la levataccia e qualche sproloquio, resta comunque il piacere di una bella giornata passata in compagnia. 

[Dario Fava]

Io sono quel tipo di pescatore, spesso solitario, che lo fa per amore dello "sport" (sto argomentando per metafora) quello che si apposta, ascolta il cinguettio degli uccelli, il profumo del lago,  consapevole che i pesci vengono su perché se lo fai di mestiere li sai anche pescare, ma siccome quando vado a pesca per rilassarmi, se proprio non capita il pesce della vita, li ributto in acqua, facendo attenzione a non scottarli con le mani quando li slamo.

 

È una metafora che ha diverse interpretazioni.

se fotografo per me, lo faccio per il piacere di farlo, anche se non trovo la foto wow (e per foto wow intendo proprio wowowow) mi godo la giornata e resta sempre, attraverso gli scatti che magari per alcuni sono bestiali, per me normali, rimane il ricordo di ogni singolo istante dei dialoghi con i miei soggetti dei profumi e le sensazioni che hanno raccolto tutti i sensi. Basta sfogliare le foto e si attivano tutti i ricordi.

sono matto lo so.. ma a me piace così.

[M&M]

In realtà io - che considero immorale la pesca se non è per sfamarsi o se non è fatta per scopi professionali - non riesco a concepire la fotografia come un affidarsi alla sorte, se va bene bene, altrimenti è lo stesso.

Mi organizzo sempre perchè la fotografia che ho in mente si possa fare comunque, a prescindere che poi sia memorabile o meno (quello si che a volte richiede fortuna).
Non concepisco portare l'attrezzatura senza che capiti di poterla usare.
In quelle occasioni, la lascio a casa.
Una mangiata spensierata con gli amici vale di più che stare li a sperare che capiti qualche cosa di fotografabile.

[Massimo Vignoli]

Io pianifico tutte le mie uscite in maniera sistematica. Sia quelle fatte per fotografar modelle sia quelle in natura sia, e soprattutto, quelle in viaggio. Ovviamente gli aspetti da tenere in conto sono diversi ed è chiaro che Madre Natura si tiene ampi margini di autonomia 😂😂😂😂

Ma se non so cosa andare a fotografare la macchina fotografica non la porto, piuttosto un binocolo!

[Muncias]

 

ricordo da "Un mondo che non esiste più" un pensiero dell'autore ...

"Per un fotografo raccontare una storia non è andare ad un indirizzo con macchine sofisticate .  Una storia vuole dire sapere , leggere e prepararsi 

Fotografare vuol dire cercare nelle cose , quello che si è capito con la testa 

la Foto , è rappresentare una idea 

Per farlo bisogna capire cosa ci sta dietro " 

 

Beh , diciamo che è un pensiero che mi piace !! 

[Adriano Max]

Per me fotografare è un modo di osservare le cose: mi capita di farlo senza rullino 😀, a volte inquadro e basta... poi magari mi pento di non aver scattato ! qualche volta invece mi riesce qualcosa ! 😀 la preparazione consiste nell’affinare l’accostamento dell’immaginazione a ciò che offre il giorno, altre volte ritorno o vado a luoghi che ho accostato mentalmente alle mie idee e immaginazioni e cerco lo scatto finché posso. Fotografare è una ricerca.

Modificato 14 Agosto 2018 da Adriano Max

[Gianni]

Per quanto mi riguarda quando vado in giro (pesca) porto sempre (insieme almeno al Binocolo) qualcosa per fotografare, a meno che non vada al Bar, ultimamente porto le V quando vado li e mi diverto. Normalmente non pianifico ma "vado in giro" e se capita di fare foto bene se no pace. Come per tutti spesso le foto che riporto a casa....a casa non sono da guardare, ma non importa mi diverto e questo mi basta. Mi scoccia solo e mi capita abbastanza spesso, se la foto c'era, almeno per il mio modo di vedere e per la mia scarsa cultura fotografica e non l'ho ottenuta per errore mio ma soprattuto per pressappochismo, nel senso che l'ho fatta solo con l'istinto e non con la testa......

[Enrico Floris]

Quando è necessario pianifico; quando mi sale la scimmia e devo uscire e fotografare lo faccio comunque senza problemi. Insomma: pescatore organizzato e talvolta pescatore casuale. È sicuramente appagante trovare ciò che cerchi, ma la luce spesso è imprevedibile, sorprendente e anche da pescatore improvvisato la sorpresa diventa un premio inatteso.

Modificato 15 Agosto 2018 da effe

[bergat]

Io personalmente andavo a pesca quando ero bambino; ora non più. Non esco mai per fotografare. Porto la macchina fotografica solo per viaggi  o in  gita, per fotografare paesaggi o scorci d'ambiente. Non l'utilizzo quasi mai nei compleanni e nelle feste.  Street foto quasi mai, mi devo trovare proprio la macchina in mano mentre sto riprendendo un monumento o una strada e qualcosa di altro attira la mia attenzione. Insomma deve essere una botta di culo.