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AAA Scrittore Naturalista Cercasi


M&M

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  • Amministratori

Qualcuno qui, ha voglia/tempo di scrivere un articolo da illustrare con le rane di @Alberto Capitanio ?

servirebbero 400-800 parole a cui associare le foto.
Sarebbe una bella collaborazione per Nikonland Magazine #6
[chiedo per un amico, se a qualcuno va, ovviamente, se no, amici come prima, scelgo una foto o due e le altre amen ...]

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  • M&M ha cambiato il titolo in AAA Scrittore Naturalista Cercasi
  • Amministratori

Ma anche un dorsista. Basta che non pretendiate che mi metta io a scrivere della stagione degli amori delle rane :x3x:

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  • Amministratori
6 minuti fa, M&M ha scritto:

Ma anche un dorsista. Basta che non pretendiate che mi metta io a scrivere della stagione degli amori delle rane :x3x:

insomma...un Linneiano....

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  • Nikonlander

ciao sono alberto capitanio posso cominciare con il dire che da quando sono in pensione spesso sono in giro con amici fotografi .io vivo nel mezzo del parco pineta di castelnuovo bozzente prov di como.è molto facile per me andare nei boschi ,e qui cè ne da fotografare per tutto l anno .per ogni stagione a partire dalla primavera con gli agricoltori che preparano i campi, gli animali che trovi nel parco dai cervi,cinghiali,volpi ,picchio verde è l unico che mi manca ,alla salamandra e anfibi nei vari stagni .in particolare le rane, in primavera vanno in amore e le poche rimaste sono fuori in riva allo stagno ,addirittura vengono li davanti sono curiose.Dico poche perchè adesso negli stagni buttano le tartarughe domestiche ,quando sono stanchi di averle in casa le abbandonano nello stagno,e li comincia il problema mangiano tutto , a volte anche i piccoli delle anatre ,li morsicano le zampe e le trascinano sul fondo .un grosso problema in quasi tutti gli stagni,senza parlare della siccita', che riduce sempre di piu' il bacino ,tra un po' troveremo anche i pesce gatto,carpe ecosi via che boccheggiano in superfice.tornando alle stagioni da noi spesso piantano i campi di facelia un fiorellino violetto azzurro per gli insetti che impollinano dalle api e cosi via.campi di girasoli e cosi fermano tutti per ritratti o foto di paesaggio.per l autunno fogliage a volonta' .Dal paese ci sono ciclabili segnalate per arrivare a tradate sede del parco con stazione astronomica ,fino ad arrivare ad appiano pinetina dove si allena l inter.un saluto a tutti se venite vi faro' da cicerone 

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  • Nikonlander Veterano
51 minuti fa, Alberto Capitanio ha scritto:

ciao sono alberto capitanio posso cominciare con il dire che da quando sono in pensione spesso sono in giro con amici fotografi .io vivo nel mezzo del parco pineta di castelnuovo bozzente prov di como.è molto facile per me andare nei boschi ,e qui cè ne da fotografare per tutto l anno .per ogni stagione a partire dalla primavera con gli agricoltori che preparano i campi, gli animali che trovi nel parco dai cervi,cinghiali,volpi ,picchio verde è l unico che mi manca ,alla salamandra e anfibi nei vari stagni .in particolare le rane, in primavera vanno in amore e le poche rimaste sono fuori in riva allo stagno ,addirittura vengono li davanti sono curiose.Dico poche perchè adesso negli stagni buttano le tartarughe domestiche ,quando sono stanchi di averle in casa le abbandonano nello stagno,e li comincia il problema mangiano tutto , a volte anche i piccoli delle anatre ,li morsicano le zampe e le trascinano sul fondo .un grosso problema in quasi tutti gli stagni,senza parlare della siccita', che riduce sempre di piu' il bacino ,tra un po' troveremo anche i pesce gatto,carpe ecosi via che boccheggiano in superfice.tornando alle stagioni da noi spesso piantano i campi di facelia un fiorellino violetto azzurro per gli insetti che impollinano dalle api e cosi via.campi di girasoli e cosi fermano tutti per ritratti o foto di paesaggio.per l autunno fogliage a volonta' .Dal paese ci sono ciclabili segnalate per arrivare a tradate sede del parco con stazione astronomica ,fino ad arrivare ad appiano pinetina dove si allena l inter.un saluto a tutti se venite vi faro' da cicerone 

Ok, però questo può andare, ma magari va un po' ridotto, ossia va bene come introduzione, magari tagliando un po' il discorso tartarughe, che è verissimo e sono d'accordo con te, ma non può essere la parte centrale dell'articolo, visto che fai vedere rospi e rane.
Invece, potrestiapprofondire qualcosa in più sulle foto, dove come ecc. che sono il motivo dell'articolo, tu hai fotografato delle cose un po' diverse tra loro: dei rospi (bella quella in cui si accoppiano fra i rami, insolita, un po' meno bello il rospetto singolo dall'alto, sembra schiacciato) che, se non sbaglio, una rana bruna (soggetto molto interessante, ripreso all'altezza giusta, questa e quella dei due rospi fra i rami sono per me le migliori) che delle rane verdi. Quindi qualche parola di spiegazione su ciascuna foto che faccia capire cosa sta succedendo e magari sulla modalità di riproduzione di rospi (e rane) sarebbe quello che fa l'articolo. Peccato non aver potuto fotografare le uova, sarebbe stato un articolo più completo.

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  • Nikonlander Veterano

Credo che a parte i rospi nelle varie pose ci sia una delle nostre Rana rosse mi sembra una Rana Agile italiana-Rana di Lataste (Rana latastei), quella in mezzo alle foglie. Se non è questa allora (ma meno probabile) potrebbe essere una Rana agile( Rana dalmatina).

Poi quella dopo una delle rane verdi....anche se non è verde:)

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  • Nikonlander Veterano
59 minuti fa, Gianni ha scritto:

Credo che a parte i rospi nelle varie pose ci sia una delle nostre Rana rosse mi sembra una Rana Agile italiana-Rana di Lataste (Rana latastei), quella in mezzo alle foglie. Se non è questa allora (ma meno probabile) potrebbe essere una Rana agile( Rana dalmatina).

Poi quella dopo una delle rane verdi....anche se non è verde:)

Sì, sopra ho scritto bruna, ma comunque intendevo anch'io quel gruppo.
Il punto però è che le foto nel complesso sono piuttosto eterogenee, accoppiamenti di rospi, una rana rossa, accoppiamenti di rane, un ritratto di rana verde, altre rane "verdi"... .

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  • Amministratori

E provare a inventarsi una favoletta alla Esopo, che passi attraverso tutte quelle bestiole, senza scomodare Linneo?

Un testo, insomma...non un trattato di scienza....:marameo:

  • Sono d'accordo 1
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  • Nikonlander Veterano

Basterebbe che l'autore facesse un racconto della sua passeggiata e relativi incontri.

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  • Nikonlander Veterano
1 ora fa, Silvio Renesto ha scritto:

Sì, sopra ho scritto bruna, ma comunque intendevo anch'io quel gruppo.

Non ho dubbi, era solo per dare un nome alle cose...
E per quanto mi piacciono Anfibi Rettili e Sauri non li conosco, infatti avrei detto tutti Rospi accoppiamenti compresi, meno le due spec ie diverse che avevo notato.

 

16 minuti fa, Max Aquila ha scritto:

Un testo, insomma...non un trattato di scienza....:marameo:

Magari, ma non sono in grado ne Scientifico ne alla Esopo....

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  • Nikonlander Veterano
1 minuto fa, Max Aquila ha scritto:

avrei detto il contrario...

Sinceramente non so scrivere....Guarda è un paio di settimane che ho fatto un Pelagic trip con 4000 foto che ho finito questa mattina di selezionare ed è un paio di settimane che rimugino se e come scrivere qualcosa da accompagnare alle foto che volevo postare....e non so da che parte farmi.
Come del resto mi è successo in altre occasioni....

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  • Amministratori

ZFORRANA.jpg.e153decd74f22f0360b529dff674db9b.jpg

senza bisogno di essere sceneggiatori della Pixar...

come una storiella inventata per fare addormentare un bambino a letto...

Un'opportunità per rimettersi in ballo, qui su Nikonland: 

Z, la Rana !

 

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  • Amministratori

pure nonna Lulù... :rotfl:

La grande festa sull’acqua

Fiaba pubblicata da: nonna lulù

 

C’era una volta, in un grande prato ai limiti di un bosco, un laghetto che ospitava rane, rospi  e libellule. Durante il periodo invernale le rane e i rospi andavano in letargo ma con l’arrivo della primavera le femmine erano pronte a deporre le migliaia di uova.

Le libellule invece, che non sopravvivono al clima invernale, popolavano il laghetto in primavera, dopo la schiusa delle uova. In questo laghetto rane e libellule vivevano in armonia, cosa piuttosto insolita.

La nostra storia parla della rana Giuditta e della libellula Libera.

Le libellule amavano volteggiare sul laghetto, facendo acrobazie vibrando le ali trasparenti  e sfrecciando a pelo d’acqua. Libera invece amava volteggiare intorno a Giuditta che saltava verso di lei, ma per gioco. Era uno spasso vederle giocare insieme.

Ma durante una estate molto torrida il laghetto si prosciugò mettendo a repentaglio la vita di tutte le rane e girini. Senza l’acqua non avrebbero potuto sopravvivere.

Libera si accorse subito della tragica situazione, doveva escogitare un sistema,  per fare sopravvivere la sua amica rana e i suoi girini. Dopo aver riflettuto sul da farsi, capì che l’unica cosa possibile era di farle spostare in un laghetto più grande e profondo, sempre pieno d’acqua. Nelle sue perlustrazioni giornaliere a caccia di zanzare e altri insetti, aveva visto un laghetto poco distante con queste caratteristiche. Andava benissimo!

Il problema adesso era riuscire a far arrivare Giuditta e i girini fino al lago. Aveva notato che vi era un percorso più lungo ma in quel tratto si erano formati molti acquitrini. Erano perfetti per far riposare la rana all’umido e poi rifarla ripartire.

Ma i girini, con il sole cocente non sarebbero mai giunti vivi al laghetto.

Radunò tutte le altre libellule e insieme decisero di caricarsi sulle ali tutti i girini della rana Giuditta.

Durante questo faticoso trasporto, che metteva molto in difficoltà le libellule, non abituate a portare un peso, anche se minimo, sulle ali,  giunse un terribile temporale: tuoni, fulmini e il vento che soffiava forte, costrinse queste a  fermarsi, a trovare un riparo.

La pioggia però agevolò Giuditta che, non contenta di questo privilegio che aveva avuto nei confronti delle altre sue compagne e compagni, ne approfittò per tornare indietro, incitandoli a spostarsi definitivamente verso il nuovo vicino lago.

Tutti si prepararono per il “grande viaggio”, non si erano mai allontanati da quel laghetto, per cui la curiosità di posti nuovi erano tanta, mista però a paura dell’incognito.

Terminato il temporale Libera fece da capo guida, seguita dalle altre libellule in volo, mentre rane e rospi saltellavano qua e là. Tutti contenti!

Era bellissimo vederli avviare tutti insieme verso la nuova residenza.

Giunte a destinazione le libellule improvvisarono una dolcissima danza sul lago, volteggiando, librandosi in volo, tutte in cerchio, in un grande girotondo,  mentre le rane, gracidando, intonarono una canzone di ringraziamento! E improvvisamente un grande arcobaleno, rallegrò ulteriormente questa gioiosa giornata.

Fu una grande e indimenticabile festa per tutti!

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  • Amministratori

Scusate, eh, non ne volevo creare un affare di stato.
Pensavo potesse essere carina l'idea di una collaborazione "volante" tra gli esperti di natura e un fotografo spensierato che non sa distinguere due rane simili come del resto il sottoscritto.

A dirla tutta, pensavo fosse una cosa così liscia da trovarmi il testo nella mail già stasera.

Ma se c'è problema, non c'è problema. Come non detto :6mi9:

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  • Amministratori
1 minuto fa, M&M ha scritto:

...

Ma se c'è problema, non c'è problema. Come non detto :6mi9:

Sam (Robert De Niro) e Vincent (Jean Reno) 2963_mini.jpg 1851_mini.jpg
Vedi, se c'è qualche dubbio, non ci sono dubbi. E la prima cosa che mi hanno insegnato.
Dove l'hai imparato?
Non me lo ricordo. E la seconda cosa che mi hanno insegnato.
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Prova con l'intelligenza artificiale... chatGPT mi suggerisce questo:

Le foto ritraggono degli anfibi affascinanti e importanti per gli ecosistemi degli stagni: le rane. Grazie alle loro abilità di nuotare e spostarsi agilmente tra l'acqua e la terra, sono in grado di muoversi con facilità in ambienti diversi, fornendo cibo per animali come uccelli, serpenti e mammiferi che si nutrono di rane.

Le rane hanno un ciclo di vita molto interessante: dopo l'accoppiamento, le femmine depongono le loro uova nell'acqua. Le uova si sviluppano in girini che respirano attraverso le branchie. I girini si nutrono di alghe e piante acquatiche e si trasformano gradualmente in rane adulte. Questo processo di metamorfosi richiede diverse settimane, durante le quali i girini subiscono importanti cambiamenti fisiologici per diventare rane adulte.

Le zampe posteriori palmate molto potenti delle rane le aiutano a nuotare rapidamente e a spostarsi agilmente nell'acqua. La loro alimentazione dipende dalle specie: alcune sono carnivore e si nutrono di insetti, vermi, lumache e piccoli pesci, mentre altre sono erbivore e si nutrono di piante acquatiche. Inoltre, le rane sono note per il loro canto caratteristico, emesso soprattutto durante il periodo di accoppiamento, che serve ad attirare i compagni. I maschi producono suoni diversi e unici, che sono utilizzati per identificare le diverse specie.

Le rane sono anche importanti per gli ecosistemi degli stagni poiché agiscono come controllo biologico sui parassiti. Questi anfibi si nutrono di insetti, come le zanzare, che possono diffondere malattie come la malaria. In alcune parti del mondo, le rane sono anche considerate una fonte di cibo importante e sono coltivate e allevate per il consumo umano.

Tuttavia, molte specie di rane sono minacciate dalla perdita di habitat e dalla diffusione di malattie. Ci sono anche specie di rane che sono diventate estinte a causa dell'azione dell'uomo. È quindi importante preservare gli habitat naturali delle rane e limitare l'uso di pesticidi.

Infine, la pelle delicata e permeabile delle rane le rende molto sensibili all'ambiente circostante e ai cambiamenti climatici. Sono anche sensibili a variazioni di temperatura, acido o alcalinità dell'acqua, e possono essere utilizzati come indicatori di cambiamenti ambientali. Per questo motivo, proteggere le rane e il loro ambiente naturale è essenziale per la salute dell'intero ecosistema degli stagni.

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  • Amministratori

Siamo contrari all'utilizzo indiscriminato di uno smartphone, figuriamoci dei programmi di IA 

Cerchiamo gente ancora capace di tradurre sensazioni in immagini e parole.

Lo sappiamo... è dura.

Ci piace credere che chi scatta una foto, fosse pure ad un pettirosso, abbia in mente il senso di ciò che sta facendo ed il perché gli piaccia.

Grazie ugualmente....

8 minuti fa, waveac ha scritto:

Prova con l'intelligenza artificiale... 

 

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Beh, in effetti solo l'autore può dare un senso a quelle foto. Tuttavia, se ha difficoltà a sviluppare un testo lungo e valido, l'intelligenza artificiale può essere d'aiuto fornendo dei suggerimenti e indicando come sviluppare il discorso.

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  • Amministratori
8 ore fa, Max Aquila ha scritto:

Siamo contrari all'utilizzo indiscriminato di uno smartphone, figuriamoci dei programmi di IA 

Cerchiamo gente ancora capace di tradurre sensazioni in immagini e parole.

Il massimo dei minimi, potrebbe essere sfruttare un generatore di testi AI via smartphone e poi copiare "l'articolo' prodotto artificialmente senza nemmeno leggerlo ! :36_1_3:

  • Sono d'accordo 1
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  • Amministratori
1 ora fa, M&M ha scritto:

Il massimo dei minimi, potrebbe essere sfruttare un generatore di testi AI via smartphone e poi copiare "l'articolo' prodotto artificialmente senza nemmeno leggerlo ! :36_1_3:

per generare un monopensiero è la strada principale...

Del resto....i totalitarismi partono sempre dall'unificazione delle coscienze

  • Eccellente, grazie ! 2
  • Sono d'accordo 1
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  • Nikonlander Veterano

 

 

Favole richiederebbero che le foto fossero pre-meditate, coerenti col testo (ma non mi pare sia possibile nella situazione). 
Testi autogenerati, il massimo del minimo, come scrive Mauro, allora molto meglio copiare le parti rilevanti della voce anfibi su wikipedia. Ma sto scherzando.

Tornando seri:

Non sono dell'idea della collaborazione per diversi motivi: ne cito alcuni:

Già ho scritto che  ci vedo due-tre foto interessanti e basta.
Il caso di "necessità di collaborazione" potrebbe facilmente riproporsi, non creerei precedenti. 
Inoltre un fotografo naturalista non necessariamente deve essere uno scrittore, ma  (parlo in generale, non nel caso specifico) se è tale, sa cosa ha fotografato, in che ambiente , cosa stava succedendo, perciò ne ha a sufficienza per scrivere una cosa  dignitosa a corredo delle sue foto. 

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  • Amministratori

Ricevuto.

In caso aveste bisogno di un testo su un aereo, una nave militare o un carroarmato qualsiasi e veniste a chiederlo nel mio club guerrafondaio, io vi chiederei solo ... quante pagine vi servono ?

:36_14_3:

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