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Intuizione ed elaborazione in due foto di street


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  • Nikonlander Veterano

Soprattutto nello street, ma non solo, sempre di più il lato documentativo della foto mi interessa  meno rispetto a quello espressivo, per cui intervengo sia al momento dello scatto che in post produzione per  tirare fuori, rendere più intensa l'intuizione che ho avuto quando ho visto una situazione che ha acceso la mia sensibilità.
Non mi sto vantando, perchè penso che sia una cosa comune a tantissimi fotografi e non solo nello street. 
Aggiungo che la mia foto non nasce da una costruzione, ma da quello che Junku Nishimura -dovrò scrivere di lui prima o poi-  definirebbe un incidente,  un  incontro  fortuito con un soggetto che fa scattare un'intuizione su cosa ne potrebbe nascere. Anche questa non è certo una mia scoperta, chissà quanti lo fanno da sempre.

E allora perchè scriverne? Per due ragioni. Una è condividere il processo di realizzazione e proporlo come base per uno scambio di opinioni con chi fosse interessato, confrontandoci su affinità e differenze
L'altra è per suggerire a chi è alle primissime armi,  non di fare come me, ma di provare anche lui a esplorare, quando ne ha voglia  e non fermarsi all'immagine così  come la vede.

Come ho scritto nel mio ultimo post sul capodanno cinese, le foto migliori di quel giorno non avevano nulla a che vedere con i festeggiamenti, ma con la folla.

Il ragazzo fantasma.

ghostlo.thumb.jpg.f3f75e904b9230f390b3262035e110ac.jpg

Un ragazzino visibilmente annoiato, appoggiato ad un muro a fianco di una vetrina. Ho fotografato il suo riflesso nella vetrina e non lui, poi in postproduzione ho lavorato sui contrasti ed il rumore per creare un'immagine più intensa e un po' inquietante.

Ritratto di donna orientale.

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Questa donna era immersa nella folla e tutti guardavano dalla parte opposta tranne lei. Così spiccava attraendo la mia attenzione perchè è un bel volto,  lo sguardo assorto, intenso ed (ho voluto immaginare) un po' triste hanno fatto il resto. Ho esposto sul suo viso ed in postproduzione ho accentuato il contrasto fra il volto illuminato e la folla dei cappelli e giacche scuri. Indegnamente ispirandomi ai fotografi orientali che mi piacciono (tanto per dire, il Nishimura che ho citato sopra ha fatto, secondo me, uno dei più bei ritratti di donna in bianco e nero che abbia mai visto)

Ok il mio intento nel condividere  l'ho spiegato.  Il perchè le foto a me sembrano riuscite pure, ma... ognuno ha il suo metro ed i suoi gusti quindi ora sta a voi intervenire con commenti, giudizi, sia sul concetto alla base che sul risultato.
Se vi interessa.
Se no, siamo amici lo stesso.
 

 

 

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  • Silvio Renesto ha cambiato il titolo in Intuizione ed elaborazione in due foto di street
  • Nikonlander Veterano

Nel pubblicare la sua foto migliore del '22 Enrico Floris scrive:
è quella più "casuale" e questo per chi scatta è valore aggiunto. 
 

Ecco, lo spirito è questo, l'incidente che fa scattare l'immaginazione. 

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  • Nikonlander Veterano

Molte foto che produciamo hanno una valenza sia a colori, sia in b/n e questo in parte ci aiuta a salvare molti fotogrammi che diversamente  verrebbero cestinati. Ma ci sono foto che nascono con una precisa destrinazione: irrimediabilmente in b/n.

Lo capiamo subito, al momento dello scatto ed è proprio questo che valorizza il bianco e nero. Il secondo passo è la post produzione appropriata, quella che merita. Tanto di luce, tanto di ombra, e tanto di grigi e i giusti contrasti e _ perchè no _ un filo di taglio analogico, la grana, più o meno sottile, più o meno definita. Non dico una sciocchezza sostenendo che la post produzione diventa avvincente,  come pigiare un'altra volta il pulsante di scatto.

Questi i casi

JEF_7991.thumb.jpg.f33737a7c22e6389135bb1bc37d541a1.jpg

KEF_0193.thumb.jpg.1575f0168e0fd3e15d6df497293d1a09.jpg

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  • Nikonlander Veterano

La seconda mi piace veramente molto solo il volto illuminato, in secondo piano ,
la prima, non so come dire, è forse un pò troppo "evanescente" certo essendo un riflesso.....
Ho invece la sensazione e non perchè è la num. 1, naturalmente, che per te è un pò più "preferita" la prima..... o.O

Invece delle due di Enrico mi sembra decisamente migliore la 1°, se è stato uno scatto al volo, sei riuscito a cogliere proprio il momento giusto.
Si fa per parlare naturalmente, ho cercato di immaginarmi se tu avessi potuto riprendere tutta la facciata della chiesa con il parroco e l'alone di luce del sole....

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  • Nikonlander Veterano
26 minuti fa, Gianni ha scritto:

La seconda mi piace veramente molto solo il volto illuminato, in secondo piano ,
la prima, non so come dire, è forse un pò troppo "evanescente" certo essendo un riflesso.....
Ho invece la sensazione e non perchè è la num. 1, naturalmente, che per te è un pò più "preferita" la prima..... o.O

Invece delle due di Enrico mi sembra decisamente migliore la 1°, se è stato uno scatto al volo, sei riuscito a cogliere proprio il momento giusto.
Si fa per parlare naturalmente, ho cercato di immaginarmi se tu avessi potuto riprendere tutta la facciata della chiesa con il parroco e l'alone di luce del sole....

Grazie del passaggio (anche ad Enrico, naturalmente). Ti devo però contraddire, non sul giudizio alle foto,  ma sulle preferenze,  :) anche per me la seconda, il ritratto della donna, è quella più sentita.
La prima è più un esperimento, forse per questo mi sono addentrato maggiormente nella spiegazione, il che può far pensare che la preferisca alla seconda, invece no.
Quindi siamo d'accordo ;) 

E sono  d'accordo con Enrico quando scrive che la postproduzione diventa avvincente, come pigiare un'altra volta il pulsante di scatto. Vale anche per me.

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  • Nikonlander

Non sono un esperto di street, tutt'altro faccio pochissimi scatti e devo essere veramente ispirato. Non vorrei dire cavolate ma penso che esistano più anime nella street, lo scatto di rapina, lo scatto preparato, tutti a loro modo sono narrativi. Da amante dei paesaggi mi piacciono quelle foto in cui la composizione intesa come contrasto, proporzioni, svolgimento di un'azione sono bilanciate come appunto in un paesaggio. La prima foto mi sembra uno stecil di Banksy, quasi irreale per essere un riflesso. La seconda è bellissima, un ritratto intenso.

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  • Nikonlander Veterano
27 minuti fa, Gianni ha scritto:

Si fa per parlare naturalmente, ho cercato di immaginarmi se tu avessi potuto riprendere tutta la facciata della chiesa con il parroco e l'alone di luce del sole....

In realtà la chiesa era chiusa e il parroco stava uscendo dalla sagrestia che ha l'ingresso di lato. Molto casuale, scattata in estate, e io cercavo solo un po' d'ombra. Al volo di brutto.

:lingua:

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  • Nikonlander Veterano

La prima è un piccolo capolavoro per me, davvero una buonissima foto, tanti complimenti.

Anche la seconda è un ritratto intrigante, però dopo aver raccontato il contesto della foto, sarei stato molto curioso di vedere un'immagine più ampia; forse includendo anche tutte le persone che guardavano nella direzione opposta, sarebbe uscita un foto ancor più forte (???).

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  • Nikonlander Veterano
58 minuti fa, Silvio Renesto ha scritto:

La prima è più un esperimento

Stavo giusto ora scartando delle foto fatte nei giorni scorsi, ne ho anche io alcune fatte al riflesso di un Ragazzo con i capelli di due colori....vedremo.

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  • Nikonlander Veterano

In merito alle foto di Silvio, mi piace molto la foto n.2 però la prima sembra una foto pensata e preparata con molta attenzione e cura 

Per quelle di Enrico la ia preferenze è per la prima, ma non voglio dire che non mi piace la seconda. 

Io ho fatto un po di scatti in street ma ho sempre il timore di violare la privacy e articolo del Maestro "Sulla dignità di una fotografia" mi fa sempre pensare, pensa che io per carattere sarei più impulsivo che riflessivo e pensa che sto sforzandomi di cambiare 

Speriamo bene O.o

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  • Nikonlander Veterano
Il 25/1/2023 at 17:42, cris7 ha scritto:

...

Anche la seconda è un ritratto intrigante, però dopo aver raccontato il contesto della foto, sarei stato molto curioso di vedere un'immagine più ampia; forse includendo anche tutte le persone che guardavano nella direzione opposta, sarebbe uscita un foto ancor più forte (???).

E' la stessa cosa che ho pensato anch'io. Ma anche così rimane una buona foto.

Ovviamente, aldilà delle intenzioni del fotografo, bisogna vedere se un'inquadratura più ampia si  sarebbe prestata per una foto altrettanto interessante.

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  • Nikonlander Veterano

Due immagini interessanti, in modo diverso tra di loro. Della prima, apprezzo proprio l'evanescenza. Della seconda l'espressione, ma come Marco credo che sarebbe stata più rilevante se meno chiusa come inquadratura.

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  • Nikonlander

Se mi avessero chiesto di collocare la donna orientale nel momento dello scatto non so se avrei detto steet. Ha il suo perché l'idea di @cris7 ma anche la considerazione di @Pedrito. Di certo l'espressione intensa e triste (anche secondo me) colpisce e di certo ha colpito Silvio.

Sulla prima, invece, mi ci ritrovo molto. Anche da uno scatto qualunque (non voglio dire questo scatto) può nascere l'intuizione che si realizza in pp. Forse non sono mai scatti qualunque o incidenti o fortuiti, forse scattiamo perché sul momento il nostro cervello ci sta segnalando qualcosa che non vediamo ancora nitidamente. 

Enrico, destinare la foto ad uno sviluppo in b/n è una scelta personale e la pp successiva va dove ti porta il cuore.

Belle foto tutte ^_^

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