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Che fine ha fatto Fotografare


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  • Amministratori
15 ore fa, Pedrito dice:

37-reponses-photo.jpg.1587ac39d92292a9d28efb00db9fa76e.jpg

Non è una rivista straordinaria, ma la ritengo abbastanza interessante: Réponses Photo, edita da Mondadori France per il mercato transalpino, ovviamente in lingua francese.

Per essere un mensile cartaceo i test di macchine e obiettivi sono abbastanza celeri rispetto alla loro commercializzazione, gli articoli sono interessanti e c'è una rubrica che pubblica una selezione delle migliori foto inviate dai lettori, spesso di maggiore qualità (le foto) rispetto a quanto si vede su altre pubblicazioni cartacee e on line.

Non si trova in qualsiasi edicola, ma immagino che cercando un po' si possa reperire anche nel proprio capoluogo di residenza.

Vivaddio si può fare anche l'abbonamento online, con il vantaggio di avere disponibile  la rivista appena publicata senza che l'edicolante locale ti guardi come se tu fossi un marziano, leggibile in exact-format su ogni tipo di dispositivo, consultabile anche off-line, e in più la possibilità di sfogliare gli arretrati quando si è alla ricerca del tal articolo, senza dover andare a cercare non si sa dove.

Io la compravo fino a qualche anno fa, fino a che se ne è andata Silvye Hughes, la precedente capo-redattrice, poi mi sono accorto che la rivista era diventata ripetitiva.
Ogni anno c'è sempre l'immancabile servizio sul nudo con improbabili modellini underground per lo più inguardabili, il solito servizio sulla città di notte, sugli animali selvatici nel Bois-de-Boulogne.

E in fondo, i test degli obiettivi sono di un paio di pagine scarse, con una foto al massimo e un grafico per nulla rappresentitivo ... di qualche cosa.
Provano qualunque fotocamera, dicendo più o meno le stesse cose.
I vari redattori hanno delle fisse poco malleabili, e le pagine dedicate all'argentique indigeste come quelle relative allo sviluppo.

E poi diciamolo, alla lunga leggere baladeur e giga-octett diventa pesante (anche per chi legge con facilità il francese, like me).

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  • Amministratori

Aggiungo un "nanetto" personale che riguarda indirettamente questo mondo ma che dà la misura dello stato delle cose.

Un paio di settimane fa, dopo una estenuante riunione di lavoro con argomenti impegnativi, esco dall'ufficio per andare alla solita edicola per recuperare la mia copia settimanale della raccolta Marvel Classic.
Che sorpresa trovo ? Che il numero è esaurito ? Che non è arrivato ? Che è stato sospeso ?
No, non trovo proprio più l'edicola, sradicata dal suo posto perchè l'edicolante, poveretta, dopo anni di solitudine chiusa là dentro, ha deciso di averne abbastanza.

Al suo posto, trionfante a guardare beffardo i passati clienti dell'edicola, un bel cesto dell'immondizia maxi in fusione di bronzo con inserti in ottone.
A memoria della carta stampata e del suo inesorabile destino ? :marameo:

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  • Nikonlander Veterano
2 ore fa, Mauro Maratta dice:

Aggiungo un "nanetto" personale che riguarda indirettamente questo mondo ma che dà la misura dello stato delle cose.

Un paio di settimane fa, dopo una estenuante riunione di lavoro con argomenti impegnativi, esco dall'ufficio per andare alla solita edicola per recuperare la mia copia settimanale della raccolta Marvel Classic.
Che sorpresa trovo ? Che il numero è esaurito ? Che non è arrivato ? Che è stato sospeso ?
No, non trovo proprio più l'edicola, sradicata dal suo posto perchè l'edicolante, poveretta, dopo anni di solitudine chiusa là dentro, ha deciso di averne abbastanza.

Al suo posto, trionfante a guardare beffardo i passati clienti dell'edicola, un bel cesto dell'immondizia maxi in fusione di bronzo con inserti in ottone.
A memoria della carta stampata e del suo inesorabile destino ? :marameo:

Beh, però che tristezza. A prescindere dall'immediatezza dell'informazione generata da internet, sfogliare una rivista è comunque un momento di relax e di tranquilla riflessione. In fondo noi non siamo nati per fagocitare e digerire informazioni in tempo reale; piuttosto abbiamo necessità di far rimbalzare miliardi di neuroni da un emisfero all'altro. E' un bisogno primordiale. Per cui ogni volta che una rivista o un giornale cessano le pubblicazioni è come se mi togliessero qualcosa.

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  • Nikonlander Veterano

Il punto non è che riviste e giornali non siano più pubblicati e che è richiesto che lo siano digitalmente, con contenuti adeguati.

Personalmente uso il tablet come una rivista ogni giorno.

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  • Amministratori
18 minuti fa, effe dice:

Beh, però che tristezza. A prescindere dall'immediatezza dell'informazione generata da internet, sfogliare una rivista è comunque un momento di relax e di tranquilla riflessione. In fondo noi non siamo nati per fagocitare e digerire informazioni in tempo reale; piuttosto abbiamo necessità di far rimbalzare miliardi di neuroni da un emisfero all'altro. E' un bisogno primordiale. Per cui ogni volta che una rivista o un giornale cessano le pubblicazioni è come se mi togliessero qualcosa.

Mai provato a leggere riviste e libri su un tablet ?
Per me è usuale, sia a letto che in quel certo pensatoio dove spesso mi attardo più del dovuto ;)

C'é il vantaggio di avere dentro un paio di etti di peso la possibilità di contenere una intera biblioteca e poterla sfogliare con le dita, toccando praticamente la carta ... digitale ;)
E sono "stampate" sullo schermo esattamente come la versione cartacea. Io ho appena rinnovato l'abbonamento alla versione solo digitale di Gramophone e la posso leggere ovunque sia, dentro e fuori casa.

In quanto alla cessazione delle pubblicazioni qui c'è un punto da chiarire.
L'editoria del terzo millennio necessita - per sopravvivere o prosperare - dell'apporto e della partecipazione dei lettori.

Con il soldo - che a volte non basta - del singolo numero, con l'abbonamento (qualche volta da sostenitore) ma più spesso con l'apporto materiale.

Vale anche per Nikonland, i cui club vedranno inesorabilmente la fine nel 2018 se rimarranno così .... desertici.
Quindi non lamentiamoci se una rivista - di cui non compriamo i numeri - o un giornale - di cui non leggiamo nemmeno la versione web - chiude se noi gli facciamo mancare il nostro appoggio.

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  • Nikonlander Veterano
Inviato (modificato)

NaNeddoto per Naneddoto sull'editoria periodica...

Giorgio Mondadori Periodici si liberò di quasi tutte le riviste di "settore", come l'Airone che fini nelle mani rapaci di Cairo e da ardeide lo trasformò in Cappone; quasi tutte perche Bell'Italia se la tenne stretta (la redazione era anello stesso palazzo di Airone, non ricordo più se al piano sopra o sotto). Come mai? Perché quella rivista era ed è oggetto di collezionismo, quindi di abbonamento, come se fosse parte di una enciclopedica pubblicazione a fascicoli.

Il senso è che la pubblicazione cartacea di oggi non è più un oggetto di consumo, da leggere sfogliare ed una volta arrivati a pagina 108, da filare nella carta di recupero perché la sua funzione l'ha svolta si è esaurita. Oggi il compratore è disposto a pagare l'oggetto fisico, tangibile, solo se ha un valore aggiunto di durevolezza, di arricchimento del proprio bagaglio di cose. Gli under 30 ci arrivano maturando con l'età, ma non saranno più consumatori come siamo stati noi che di Tutti Fotografi spesso ci interessavano solo delle pagine rosa e se andava bene della mezza paginetta graffiante di Ando Gilardi (cacchio quelle si sarebbero da collezionare).

il cambio di passo nell'editoria dovrà essere questo altrimenti uno alla volta andran gambe all'aria. Insomma, devono mettersi a Lavorare. È finita (da mo') la pacchia.

Modificato da Valerio Brustia
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  • Nikonlander Veterano
Inviato (modificato)

Conosco bene i problemi dell'editoria cartacea (ci ho lavorato per 40 anni). Forse è per questo che non riesco, chiaramente entro ovvi limiti, ad accettarne l'inesorabile declino. Non mi piacciono i tablet perchè mi stancano la vista ma normalmente leggo libri su kindle perchè la lettura è più riposante. Credo che le vostre osservazioni siano corrette ma le sensazioni che proviamo sono diverse. Questo è il motivo per cui Mauro per abitudine si reca in edicola per acquistare la sua copia di Marvel Classic anzichè ricorrere a un'app (ne esistono diverse) che gli consentirebbe di scaricare la sua copia, ovviamente a pagamento, su tablet. Solo sensazioni e una buona dose di appagamento nello sfogliare.

Modificato da effe
integrazione
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  • Nikonlander Veterano

È un fatto di transizione generazionale, per me irreversibile. La carta “usa e getta” sparisce e resta solo quella - poca - che ha valore nel tempo (qualche libro, pochissime riviste, nessun giornale). È solo questione di tempo. Ciò non toglie che le redazioni e le riviste possono sopravvivere, ma si devono impegnare a seguire il cambiamento!

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  • Nikonlander Veterano
Inviato (modificato)

Non so quante sono le copie di Fotografare, Photo in, Tutti Fotografi..  e via discorrendo che mi sono passate per le mani.. tante ma tante.. purtroppo ho tenuto ben poco, qualche pagina dell'Almanacco,   dedicato ai prezzi di Nikon..   qualche libro di Cesco & C..  e qui vorrei fare una precisazione a favore di Valerio; è vero che il Cesco era ad un certo punto uscito come un balcone.. difatti la redazione di Fotografare che di fatto non era più nelle sue mani, concedeva tre quattro pagine in fondo per le sue elucubrazioni che, giuro ci ho provato.. ma erano ben poco assimilabili..   ma, per decine d'anni, Prima di questi fatti, era stata l'unica rivista di settore valida, con tutti i se e tutti i ma odierni..  poi, uno dei suoi collaboratori fondò Reflex... ma ora la storia è un'altra..

Stavamo dicendo? ... ah si.. le riviste.. purtroppo, lo spazio è quel che è.. forse ne ho utilizzato tanto, rispetto alla media.. ed ho la problematica di tenere carta che non solo parli di fotografia ma anche altro.. quidi proporzionalmente lo spazio dedicato, non è poi tantissimo.. 

Sono moltissimi anni che di riviste non ne compero più, ho smesso poco dopo essermi iscritto a NL..  mi spiace se in fondo la carta patinata cessa d'esistere, ma onestamente in questi ultimi anni non ho contribuito in maniera decente al suo salvataggio..

vi farò vedere qualche cosa più avanti nella giornata... 

 

Andato a fare un salto in cantina, nel box no.. avrei dovuto tirar fuori la vettura..

in cantina oltre a tutta la documentazione Nikon da me raccolta nel tempo, molta è stata trasferita nel box..  di fotografare ho ribeccato. il primo volume della collezione tecnica, del lontano 1968... " Gli obbiettivi fotografici ", poi.. sistemi ottici del 1982..  i segreti del fotografo di animali, JP Varin del 1985 ed infine, Aldo Gilardi : Meglio Ladro che Fotografo ; oltre alla storia Nikon di Rotoloni..  della Leica e della Zeiss

Modificato da Roby C
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  • Nikonlander
Inviato (modificato)

bah, le ultime riviste che ho comprato risalgono @ 25 anni fa e le più recenti raccolte di progresso e zoom che ho sono del '97.

per me ai tempi erano le migliori pubblicazioni, per le novità prosumer preferivo tutti fotografi, ma parliamo di 25-30 anni fa, prima dell'avvento del digitale e di internet.

Modificato da serpaven
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  • 3 settimane dopo...
  • Nikonlander Veterano

Popular photography, Progresso fotografico, fotografare, reflex zoom.... ormai fanno parte  di un lontano ricordo. Le ho tenute fino a una decina di anni fa, poi.... cestinate inesorabilmente. Occupavano troppo spazio.

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