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Che fine ha fatto Fotografare


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  • Nikonlander Veterano

Ciao,

dopo Reflex, anche Fotografare, rivista storica con la quale nel lontano 1970 ho iniziato ad interessarmi alla fotografia, sta morendo, anzi forse è già morta ma non lo sappiamo ancora per certo.

Sito web sospeso, nelle edicole ancora le copie di novembre.

Qualcuno ha notizie certe?

 

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  • Amministratori

No, nessuna notizia, anche perchè - se devo essere sincero - io mi domando come siano sopravvissute sino ad oggi queste riviste.
La crisi dell'editoria delle riviste "patinate" è inesorabile da anni.
Resistono solo le testate di nicchia con forti contenuti originali, non quelle che vivono di veline delle case produttrici e di pubblicità.

La potenza del web su questo fronte è inesorabile. Su qualcuna di queste riviste ho visto pubblicare test di noività con un anno di ritardo rispetto ai nostri.

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  • Nikonlander Veterano

Già, più che la sparizione di queste riviste -che per assenza di contenuti originali sono in realtà sparite da anni - a me fa tristezza la limitata vendita di libri fotografici, quelli si non sostituibili da internet!

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A me la rivista Fotografare piace, anche io sono ancora in attesa dell'uscita del nuovo numero. Certo, il web e i siti specializzati che vi sono presenti offrono potenzialità infinitivamente superiori ed inarrivabili per una rivista cartacea, che dalla sua però conserva facilità ed immediatezza di lettura oltre a leggerissima trasportabilità in ogni luogo oltre al maggior fascino che suscita leggere una piacevole pagina in carta stampata piuttosto che un più o meno grande display. Ritengo ben diverso leggere un test condotto con simili modalità eseguito da Tutti Fotografi con uno eseguito da Dxo Mark, preferisco il primo, il web lo trovò più interessante per siti come Nikonland e Sonyland che hanno un approccio ai test ed alla successiva interattività più rivolto all'utilizzo pratico e coinvolgente che risulta essere anche più interessante rispetto alle riviste delle quali comunque me ne dispiace la mancanza. Un saluto.

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  • Nikonlander Veterano
Inviato (modificato)

Due considerazioni

Fotografare è stato una pietra miliare per molti soprattutto per l'Almanacco Fotografare che raccoglieva TUTTO il mercato corrente con prezzi franco importatore. Era una bibbia anche se sembrava l'elenco del telefono. Per il resto, come il buon Roby vorrà confermare, Cesco Ciapanna era fuori come un balcone e la rivista Fotografare era diventata un misterioso contenuto di fotografia + un bel 30-40% di pagine dedicate alla pratica quasi esoterica dell'interpretazione cabalistica della vita. Ora, va bene la passione per la fotografia, ma a me della Cabala con tutto il rispetto ... mi sentivo un pirlacchione  a sfogliare quel giornale in treno (25 anni fa). Per concludere direi che non è il caso di rimpiangere la decadenza di quel periodico.

Tutti Fotografi e l'editrice Progresso in toto. Con tutto il rispetto per la stirpe Namias, che tanto tantissimo ha fatto per la diffusione della fotografia in Italia, ma a me che non sono di discendenza nobile Popular Photography d'oltreoceano mi è sempre apparsa più calata nella realtà rispetto a tutta la raffinata produzione di Progresso &C. La parte tecnica che quella casa editrice veicolava, e veicola,  mi sembrava "tanta roba", fino all'avvento di Internet quando la conoscenza "diffusa" (e a portata di mano) mi ha aperto gli occhi. E allora mi son sentito un po' preso per il sedere; senza tirare in ballo connessioni mercenarie tra l'editore e i produttori/distributori, va però ricordata una certa "polarizzazione" o affezione di Progresso &C per alcuni specifici brand; forse solo io mi ricordo gli articoloni centrali di tale Capobussi (factotum-OneManShow di Tutti Fotografi) in cui venivano pubblicate le sue interessantissime immagini della Val di Fassa riprese (in ferie) con la Leica R6.1 con il superangulon piuttosto che l'apomacro di turno?? Erano gli anni dell'autofocus, mica della Balilla, eppure girava così. 

Rammento che il confronto PUBBLICO stava a 0, tutto era mediato da interessi non noti (qualcuno direbbe occulti, ma lascio termini del genere ai 5 star che ne fanno abuso passionale). Per accumulare esperienza si doveva provare in prima persona, spendere per vedere se l'oggetto andava bene oppure no. Da questo punto di vista sono grato a Cesco Ciapanna e al suo Almanacco Fotografare; i prezzi e i prodotti li riportava TUTTI, anzi era suo vanto poter pubblicare quanto più riusciva a scovare sul mercato italiano. Stupidamente alla fine degli anni '90 ho eliminato l'almanacco 1989 che tanto mi servì nella mia FORMAZIONE TECNICA di FOTOGRAFO.

Oggi con siti-forum, ma forse meglio iniziare a chiamarlo "portale", come Nikonland 2.0, abbiamo delle opportunità di conoscenza DIRETTA che 20 anni fa ci potevamo solo sognare. Quell'editoria di settore perciò è destinata ad estinguersi o a cambiare pelle puntando su soluzioni come DPreview. Certo che se però al tuo portale mi dai accesso solo se sono abbonato all'inutile rivista cartacea allora siamo punto e a capo. 

Per concludere sono iscritto come molti alla mailing list di Progresso; è imbarazzante il ritardo delle loro front page news. Tante volte mi è capitato di osservarle e di pensare: "ma cribbio, su Nikonland ne abbiamo parlato 4 MESI FA!"

 

 

 

 

Modificato da Valerio Brustia
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  • Nikonlander Veterano
Il 3/1/2018 at 11:33, Valerio Brustia dice:

Due considerazioni

Fotografare è stato una pietra miliare per molti soprattutto per l'Almanacco Fotografare che raccoglieva TUTTO il mercato corrente con prezzi franco importatore. Era una bibbia anche se sembrava l'elenco del telefono. Per il resto, come il buon Roby vorrà confermare, Cesco Ciapanna era fuori come un balcone e la rivista Fotografare era diventata un misterioso contenuto di fotografia + un bel 30-40% di pagine dedicate alla pratica quasi esoterica dell'interpretazione cabalistica della vita. Ora, va bene la passione per la fotografia, ma a me della Cabala con tutto il rispetto ... mi sentivo un pirlacchione  a sfogliare quel giornale in treno (25 anni fa). Per concludere direi che non è il caso di rimpiangere la decadenza di quel periodico.

Tutti Fotografi e l'editrice Progresso in toto. Con tutto il rispetto per la stirpe Namias, che tanto tantissimo ha fatto per la diffusione della fotografia in Italia, ma a me che non sono di discendenza nobile Popular Photography d'oltreoceano mi è sempre apparsa più calata nella realtà rispetto a tutta la raffinata produzione di Progresso &C. La parte tecnica che quella casa editrice veicolava, e veicola,  mi sembrava "tanta roba", fino all'avvento di Internet quando la conoscenza "diffusa" (e a portata di mano) mi ha aperto gli occhi. E allora mi son sentito un po' preso per il sedere; senza tirare in ballo connessioni mercenarie tra l'editore e i produttori/distributori, va però ricordata una certa "polarizzazione" o affezione di Progresso &C per alcuni specifici brand; forse solo io mi ricordo gli articoloni centrali di tale Capobussi (factotum-OneManShow di Tutti Fotografi) in cui venivano pubblicate le sue interessantissime immagini della Val di Fassa riprese (in ferie) con la Leica R6.1 con il superangulon piuttosto che l'apomacro di turno?? Erano gli anni dell'autofocus, mica della Balilla, eppure girava così. 

Rammento che il confronto PUBBLICO stava a 0, tutto era mediato da interessi non noti (qualcuno direbbe occulti, ma lascio termini del genere ai 5 star che ne fanno abuso passionale). Per accumulare esperienza si doveva provare in prima persona, spendere per vedere se l'oggetto andava bene oppure no. Da questo punto di vista sono grato a Cesco Ciapanna e al suo Almanacco Fotografare; i prezzi e i prodotti li riportava TUTTI, anzi era suo vanto poter pubblicare quanto più riusciva a scovare sul mercato italiano. Stupidamente alla fine degli anni '90 ho eliminato l'almanacco 1989 che tanto mi servì nella mia FORMAZIONE TECNICA di FOTOGRAFO.

Oggi con siti-forum, ma forse meglio iniziare a chiamarlo "portale", come Nikonland 2.0, abbiamo delle opportunità di conoscenza DIRETTA che 20 anni fa ci potevamo solo sognare. Quell'editoria di settore perciò è destinata ad estinguersi o a cambiare pelle puntando su soluzioni come DPreview. Certo che se però al tuo portale mi dai accesso solo se sono abbonato all'inutile rivista cartacea allora siamo punto e a capo. 

Per concludere sono iscritto come molti alla mailing list di Progresso; è imbarazzante il ritardo delle loro front page news. Tante volte mi è capitato di osservarle e di pensare: "ma cribbio, su Nikonland ne abbiamo parlato 4 MESI FA!"

 

 

 

 

 

 

Ciao,

vorrei solo precisare il motivo per cui ho aperto questo post.

Premetto, anche se ho i capelli grigi (quasi bianchi), sono un informatico, esperto ed utilizzo quotidianamente il web e/o altri strumenti di comunicazione, quindi le news e gli articoli più interessanti li trovo li.

Leggo il sito di Nikonland da parecchio, anche se solo in tempi recenti mi sono registrato.

Ma Fotografare, Tutti fotografi, Progresso Fotografico ( e non cito le altre testate defunte o introvabili) per me restano un piacere da leggere e conservare mensilmente.

Ora, capisco la crisi dell'editoria e soprattutto, per Fotografare, il dopo Ciapanna, ma mi spiace non trovare più il giornale in edicola che mi accompagna dai tempi che iniziavo a fotografare con una Praktica Super Tl.

Tutto qui, me ne faccio una ragione,

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  • Amministratori

ognuno dei gruppi editoriali citati ha avuto i suoi meriti nella formazione delle persone che qui leggono, dagli "anta" in su...

Perche' quelle che oggi di anni ne contano da trenta in giù e che quindi hanno passato il capodanno del nuovo millennio nella fase nella quale si comincia a leggere non più solo per imparare, ma anche per documentarsi (14-15 anni) non hanno di certo passato la nostra trafila alle edicole e nelle librerie, quanto sul web ad alimentare la loro personale sete di conoscenza.

Quel film del 2013 che ho già citato in alcune occasioni, "the secret Life of Walter Mitty", parla della cruda trasformazione della testata Life dalla carta stampata alla versione online: è un esempio di cosa avrebbero per tempo dovuto organizzare, nel loro piccolo, questi gruppi editoriali italiani per sopravvivere al cambiamento che all'interno di essi, alcuni dei loro stessi redattori (Ando Gilardi, tanto per fare un esempio) scrivevano, profetizzando ciò che sarebbe di li a poco avvenuto, inascoltati...

Sono personalmente grato a molti di quei redattori che hanno sviluppato in me la curiosità nel provare a realizzare, in particolar modo al citato Maurizio Capobussi per la macrofotografia, come anche a Giampaolo Bolognesi e Roberto Tomesani per gli argomenti legati alla camera oscura ed alle antiche tecniche di stampa, che univano la Storia della Fotografia alla sua pratica realizzazione, anche moderna.

In particolar modo alla Pista dei Lettori su Tutti Fotografi, nella quale Bolognesi rispondeva crudamente alle domande oziose di confronto tra ottiche o alle richieste di consigli per gli acquisti, con frasi del genere: "...lei sta confondendo limoni con telefoni bianchi..." concludendo le sue risposte frequentemente con uno "stia bene" in fondo piuttosto in controtendenza su di una testata che avrebbe bellamente potuto incentivare acquisti scriteriati a vantaggio dei danarosi inserzionisti degli anni Ottanta e Novanta ...del secolo scorso.

R.I.P.

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  • Amministratori
10 minuti fa, PaoloBC dice:

Ciao,

vorrei solo precisare il motivo per cui ho aperto questo post.

Premetto, anche se ho i capelli grigi (quasi bianchi), sono un informatico, esperto ed utilizzo quotidianamente il web e/o altri strumenti di comunicazione, quindi le news e gli articoli più interessanti li trovo li.

Leggo il sito di Nikonland da parecchio, anche se solo in tempi recenti mi sono registrato.

Ma Fotografare, Tutti fotografi, Progresso Fotografico ( e non cito le altre testate defunte o introvabili) per me restano un piacere da leggere e conservare mensilmente.

Ora, capisco la crisi dell'editoria e soprattutto, per Fotografare, il dopo Ciapanna, ma mi spiace non trovare più il giornale in edicola che mi accompagna dai tempi che iniziavo a fotografare con una Praktica Super Tl.

Tutto qui, me ne faccio una ragione,

Ma naturalmente Paolo, non abbiamo nulla né contro di te né, tantomeno, verso la tua opinione.

Stiamo più che altro sottolineando come il tempo - siamo tutti o quasi cinquantenni qua sopra con i capelli che ingrigiscono - sia passato sia per noi che per le riviste.

Noi nel tempo siamo diventati molto meno ingenui e più esigenti, anche perchè all'epoca l'unico terminale per alimentare le nostre passioni era l'edicola, ma purtroppo loro sono rimasti tale e quale a quello che erano.
Invecchiate male, purtroppo, come temo i loro redattori, senza ricambio.

Non è un caso se io in questi mesi stia seguendo - l'unica cosa che compro all'edicola - la ristampa cronologica dei Super Eroi Marvel.
Che non leggo - perchè non li vedrei più con gli occhi del ragazzino del 1970 quando li compravo in prima edizione italiana - ma per conservarli per quando ridiventerò bambino a tutti gli effetti nell'inverno della mia vita (oggi sono ancora all'autunno).

Buona continuazione sulle nostra pagine ;)

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  • Amministratori
42 minuti fa, Valerio Brustia dice:

...

 ma a me che non sono di discendenza nobile Popular Photography d'oltreoceano mi è sempre apparsa più calata nella realtà rispetto a tutta la raffinata produzione di Progresso &C.

...

sono grato a Cesco Ciapanna e al suo Almanacco Fotografare; i prezzi e i prodotti li riportava TUTTI, anzi era suo vanto poter pubblicare quanto più riusciva a scovare sul mercato italiano. Stupidamente alla fine degli anni '90 ho eliminato l'almanacco 1989 che tanto mi servì nella mia FORMAZIONE TECNICA di FOTOGRAFO.

...

Tante volte mi è capitato di osservarle e di pensare: "ma cribbio, su Nikonland ne abbiamo parlato 4 MESI FA!"

 

 

 

 

hola, Valerio,

se vuoi ripassare ti posso PRESTARE l'edizione 1987 dell'Almanacco

almanacco1.thumb.jpg.8d412d3acf58c29c25f2936b5604d1f6.jpg

oppure, per sognare,

il Gennaio 1964 di Popular Photography...

5a4cbc0b2ea51_popularph.thumb.jpg.285c5ee2f5efc3078e95800a200b97e0.jpgMarina Vlady by Philip Halsman

con un editoriale che...puo' lasciare perplessi anche a 53 anni di distanza 5a4cbed04828b_popph1.thumb.jpg.067e6a747036899c367f81eb9f5945a2.jpg

ed un articolo sulla composizione di 10 pagine che basterebbe a organizzare un corso di fotografia di una settimana

5a4cbecbb0e2d_popph.thumb.jpg.5ee8daecc5c4394cb83ea857fe52cc98.jpg

 

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  • Nikonlander Veterano

Mamma mia! Hai ancora in giro qualcosa. Non buttarli, per carità, sono di consultazione per studi antropologici sull'evoluzione delle umane genti fotograficamente attive.

L'editoriale è assolutamente commovente.

Grande!

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  • Nikonlander Veterano

E vi ricordate i manuali Nikon di Giulio Forti? (Il libro della Nikon)

Io ho conservato l'edizione con la FM appena annunciata e una edizione precedente del manuale Canon (fino alla A1 compresa).

Erano poco più della raccolta dei manuali originali, con poche note più e due o tre pagine iniziali con la storia della casa fotografica.

 

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  • Amministratori
9 minuti fa, PaoloBC dice:

E vi ricordate i manuali Nikon di Giulio Forti? (Il libro della Nikon)

Io ho conservato l'edizione con la FM appena annunciata e una edizione precedente del manuale Canon (fino alla A1 compresa).

Erano poco più della raccolta dei manuali originali, con poche note più e due o tre pagine iniziali con la storia della casa fotografica.

 

Certo che ci ricordiamo, con un pò di tenerezza perchè fanno parte della nostra storia e della nostra giuventù (io ho l'edizione con la Nikon FA in copertina).

Thom Hogan la scorsa settimana ha pubblicato il suo libro sulla Nikon D5 : occupa 1154 pagine, disponibile solo online.
Ma stampabile a cura dell'acquirente, se lo desidera. ;)

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  • Amministratori
1 ora fa, Valerio Brustia dice:

Mamma mia! Hai ancora in giro qualcosa. Non buttarli, per carità, sono di consultazione per studi antropologici sull'evoluzione delle umane genti fotograficamente attive.

L'editoriale è assolutamente commovente.

Grande!

ehhhh... scripta manent...

Il vantaggio della Stampa, di cui parliamo da dodici anni su queste pagine virtuali.

Conservare ingombra, ma tramanda. E mutua l'esperienza dell'attuale con quella di ciò che è stato. Per pensare di innovare bisogna aver conoscenza di ciò che sia stato già detto, scritto, fatto.

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  • Nikonlander Veterano

Proprio per affetto  conservo ancora pochi numeri di Tutti Fotografi e di Fotografare, quelli in cui è pubblicato qualcuno dei test degli obiettivi  che mi ero comprato (e che ora non ho più, ma li conservo lo stesso) e quelli con articoli su come fare macrocon tubi e lenti addizionali su obiettivi normali, dell'allora giovane Riccardo Polini,.  Articoli che lui stesso ha poi trasferito in buona  parte sul suo sito, ahimè non più aggiornato dal 2013.

Di Tutti fotografi mi piacevano anche i "compiti a casa" con analisi delle foto inviate dai lettori.

 

PS Mi ero comprato il manuale della Nikon FM2 (La mia prima fotocamera Nikon) in inglese, edito da Magic Lantern, alla mitica Libreria Hoepli.

 

 

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  • Nikonlander Veterano

Io purtroppo complici alcuni traslochi e abitazioni sempre troppo piccole ho ridotto all’osso l’angolo dei ricordi ed alienato da tempo tutte le vecchie riviste... mentre per le mie foto ho tra i buoni propositi 2018 quello di stampare come un forsennato :)

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  • Amministratori
38 minuti fa, Massimo Vignoli dice:

Io purtroppo complici alcuni traslochi e abitazioni sempre troppo piccole ho ridotto all’osso l’angolo dei ricordi ed alienato da tempo tutte le vecchie riviste... mentre per le mie foto ho tra i buoni propositi 2018 quello di stampare come un forsennato :)

Bravo: e come vedi dalle due belle foto "d'epoca" pubblicate da Serpaven in questo thread, è questa alla fine della fiera l'unica delle cose che ancora oggi conti di realizzare per dare concretezza alla fatica della ripresa

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Come scrive Max Aquila non è certo poca cosa la memoria disponibile che di fatto solo con la carta stampata può essere tramandata e non andata perduta, il digitale cambia in continuazione e si guasta, tra 20 anni chi avrà oggi tutto o quasi in digitale o ancor peggio sulle nuvole potrebbe ritrovarsi con un bel nulla in mano, cosa che salvo sciagure difficilmente accadrà alle stampe... basta un ben orchestrato black-out od un "attacco hacker" e di noi potrebbe rimanere niente sia nel futuro che nel presente (andando oltre pensate ad una moneta solo elettronica e virtuale o crypto...). Oggi le riviste hanno ancora il compito di offrire massima qualità e far appassionare il lettore come se leggesse un ottimo libro e guardasse album di fotografie senza la possibilità di ingrandire usando due dita alla ricerca del difetto smorzando i sogni come si può e riesce a fare sui display. Io vorrei che continuassero ad esistere cartaceo e digitale, i tempi moderni che annientano il passato ancora non sappiamo che conseguenze e come potranno essere orchestrati nel futuro.

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  • Amministratori

Nei romanzi di Asimov è ben illustrato come sarà la nostra memoria nel futuro.
Carta e documenti fisici saranno ridotti in polvere e i nostri archivi elettronici, illeggibili anche se ben conservati.

Solo la pietra resiste al tempo. Ma solo per un'era, non di più.

Ma pensiamo al presente che del doman non v'è certezza, me le citi due o tre riviste cartacee che assolvono al compito di offrire massima qualità e appassionare il lettore come se si leggesse un buon libro ?
Non mi dire che includi tra queste le residue riviste italiane di fotografia ... :(

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  • Amministratori
35 minuti fa, Diego Celi dice:

...

Oggi le riviste hanno ancora il compito di offrire massima qualità e far appassionare il lettore come se leggesse un ottimo libro e guardasse album di fotografie senza la possibilità di ingrandire usando due dita alla ricerca del difetto smorzando i sogni come si può e riesce a fare sui display. Io vorrei che continuassero ad esistere cartaceo e digitale, i tempi moderni che annientano il passato ancora non sappiamo che conseguenze e come potranno essere orchestrati nel futuro.

Guarda che il cartaceo di cui parlo sono le stampe delle fotografie che perlopiù oggi restano nel fondo di un hard disk, o, ancora peggio, di una scheda di memoria telefonica.

L'esperienza che promana dagli articoli pubblicati dalle riviste di trent'anni fa proveniva appunto dalla pratica fotografica intesa dall'idea, attraverso la ripresa, per finire allo sviluppo ed alla stampa

4 minuti fa, Mauro Maratta dice:

... me le citi due o tre riviste cartacee che assolvono al compito di offrire massima qualità e appassionare il lettore come se si leggesse un buon libro ?

Non mi dire che includi tra queste le residue riviste italiane di fotografia ... :(

Oggi il trasferimento dell'esperienza avviene in maniera digitale e le riviste stampate che sopravvivono lo devono solo agli introiti pubblicitari.

Ovvio che anche la loro versione online esisterebbe in base agli stessi parametri di budget (al contrario di Nikonland, come dimostriamo da un bel pò di tempo), ma il problema sta nella destinazione:

il trend attuale (da tre lustri) è ormai il web, le edicole chiudono o falliscono, le librerie fuori network pure. I negozi cedono di fronte ai colossi come Ikea, Decathlon, Zara, Amazon (in ordine inverso di importanza)

Cercare Fotografare in un edicola, permettimi, oggi è un pò come continuare a giocare la schedina al Totocalcio: che esiste ancora, ma invece dei 17 milioni e mezzo del record di montepremi del 11/1991 (convertito dai 34 mld di lire) nell'ultimo concorso del 30/12/2017 ha assommato un montepremi di 120mila euro...  

Se piace...

Per tutto il resto c'è Nikonland xD (gratis)

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  • Nikonlander Veterano

37-reponses-photo.jpg.1587ac39d92292a9d28efb00db9fa76e.jpg

Non è una rivista straordinaria, ma la ritengo abbastanza interessante: Réponses Photo, edita da Mondadori France per il mercato transalpino, ovviamente in lingua francese.

Per essere un mensile cartaceo i test di macchine e obiettivi sono abbastanza celeri rispetto alla loro commercializzazione, gli articoli sono interessanti e c'è una rubrica che pubblica una selezione delle migliori foto inviate dai lettori, spesso di maggiore qualità (le foto) rispetto a quanto si vede su altre pubblicazioni cartacee e on line.

Non si trova in qualsiasi edicola, ma immagino che cercando un po' si possa reperire anche nel proprio capoluogo di residenza.

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Non si può che concordare con voi, Mauro e Max, per ciò che scrivete, oggi le riviste di fotografia non fanno sognare ma a mio parere Fotografare nel complesso si lascia sfogliare e leggere piacevolmente, così come ho riscontrato anche in Foro Cult. Ciò che viene offerto tramite web è ben più completo ed espansivo e pure in questo ambito ben poco è oro e siti come Nikonland sono rari da trovare. Purtroppo oggigiorno la fame e la fretta di avere, consumare e bruciare news a ritmo incessante e complice la min9r disponibilità economica ed il necessario maggior ricorso ad introiti pubblicitari ha portato a decadimento le riviste, riviste che inspiegabilmente a molti conservo e saltuariamente riguardo, cosa che faccio anche con ben fatti ed appassionati siti web con piacere, anche se l'approccio meno analitico e puntiglioso che mi porta e mi consente di avere la tecnologia è meno bello di quello arcaico dello stampato; trovo più piacevole e viaggiante nel tempo riguardare passati scatti stampati piuttosto che i medesimi sfogliando file di una cartella. Comunque sia ad oggi, piaccia più o meno, il predominio schiacciante del digitale è un dato di fatto e stato in continuo avanzamento,  al di fuori resistere è sempre più arduo anche nel caso si sia meritevoli di esserlo ed io in ciò non vedo tanta positività.

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  • Nikonlander Veterano

Io ho deciso di smettere di comprare riviste parecchio tempo fa dirottando il budget nell’acquisto di libri fotografici. Ti assicuro che l’esperienza è molto più gratificante!

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  • Nikonlander Veterano

Non sono mai stato un fan di Fotografare a parte l'Almanacco che all'epoca era l'unico punto di riferimento sul mercato. Ho sempre preferito vedere e cercare di capire il lavoro di grandi professionisti per cui regolarmente acquistavo e leggevo Photo. Poi negli anni Settanta ancora esistevano periodici che pubblicavano grandi reportage, Epoca, Storia Illustrata e gli ultimi anni dell'edizione italiana di Life. Devo dire che ho imparato e... sognato molto di più :)

Però se Fotografare ha chiuso le pubblicazioni mi dispiace, ma oggi esiste internet con tanti bravi fotografi che condividono le loro conoscenze. Sono convinto che chiunque si avvicini alla fotografia oggi abbia la possibilità di accedere a qualsiasi informazione voglia in pochi secondi. A me spesso servivano mesi per capire e provare, sbagliare e riprovare all'infinito e con la pellicola non era per niente agevole.

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