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Spettacoli di Falconeria ed etica


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  • Nikonlander Veterano
10 ore fa, Dario Fava ha scritto:

contavo di fare un salto all’oasi per la falconeria

Ciao, Scusami se mi permetto. Perchè vai a vedere spettacoli di Falconeria?, Per carità ognuno è libero di fare e soprattutto di pensare quello che vuole, ma che gusto c'è a vedere animali bellissimi come i Rapaci costretti a volare a comando. La falconeria non è quella "Nobile Arte " che vogliono far credere. Comporta oltre alla Cattività di questi animali (a me piace di più prigionia), il furto dai nidi dei Pulli. Dicono che non è così, ma poi nei nidi i pulcini spariscono e lo dimostrano i Ladri Presi nel fare questo, che spessissimo non sono Falconieri loro, ma chi li paga per rubare. Si, si rubano a comando come le opere d'Arte, questo sono i Rapaci, ma tutto in natura lo è, per i collezionisti di Animali ed i Falconieri che devono Rinfrescare il Sangue dei loro Allevamenti....

Scrivo questo non per far polemica nei tuoi confronti (ci mancherebbe) o nei confronti di chi va a questi spettacoli, vanno tanto di moda, ma forse riuscire ad informarsi cosa, spesso, c'è dietro farebbe cambiare idea, spero.
Questo sotto è il Link ad un Documentario, corto, girato in Sicilia da quei Volontari che da ormai qualche anno Sorvegliano i Nidi di Aquila del Bonelli Lanario e Capovaccaio dai furti.....

 

  • Eccellente, grazie ! 2
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  • Amministratori

Io ho sempre detestato "i circhi equestri", quelli con i cavalli che corrono in tondo e i domatori di tigri con la frusta.
Mi hanno sempre messo tristezza (pure i clown) e l'unica volta che mio padre mi ci ha portato da piccolino (6-7 anni), è stata l'ultima perché gli ho espresso chiaramente il mio disgusto (da quella volta siamo andati solo al cinema a vedere film di cowboys).
Vale lo stesso ?

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  • Nikonlander Veterano

L’oasi di S. Alessio è nata per aiutare gli animali, fin da quando era una piccola palude con pochi esemplari.

Non credo che loro adottino un atteggiamento negativo, purtroppo gli irrispettosi della natura esistono ed esisteranno sempre.

Io non ci vado per moda, come non vado all’oasi per vedere animali in gabbia, per quelli basta andare allo zoo..

Zoo dove ormai tutti gli animali presenti sono nati in cattività o accolti da situazioni di incapacità di sopravvivenza  nel loro habitat naturale.

L’uomo malvagio è il peggiore parassita per questo pianeta, ma non tutti lo sono.

 

Tra l'altro ci tengo a precisare che il loro "spettacolo" di falconeria ha lo scopo di portare a conoscenza a chi vuole conoscere, le caratteristiche e le abitudini dei rapaci, non ci sono solo falchi aquile ma anche gufi civette e barbagianni (dipende dalla giornata), molto educativo per i bambini ma anche per gli adulti che magari imparano ad apprezzare una specie che non conoscono.

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  • Nikonlander Veterano
1 ora fa, Dario Fava ha scritto:

Tra l'altro ci tengo a precisare che il loro "spettacolo" di falconeria ha lo scopo di portare a conoscenza a chi vuole conoscere, le caratteristiche e le abitudini dei rapaci, non ci sono solo falchi aquile ma anche gufi civette e barbagianni (dipende dalla giornata), molto educativo per i bambini ma anche per gli adulti che magari imparano ad apprezzare una specie che non conoscono.

Premetto che conosco L'Oasi di Sant'Alessio solo di nome - e quindi non ho visibilità sul loro modo di lavorare e quello che fanno - e nemmeno il loro spettacolo di falconeria. Le mie parole, quindi, sono da considerare in generale e non specificatamente rivolte a loro.

Il punto è che l'intento divulgativo è realizzato attraverso la visione di animali che dovrebbero essere selvatici ma sono trattenuti attraverso i lacci. Che dovrebbero cacciare ed invece sono imbrogliati con prede finte e premiati con cibo. Insomma vedono l'uomo che domina la natura e che umilia gli abitanti trattandoli come se fossero pet - con tutto il rispetto per cani, gatti e canarini. Quindi quei bambini si porteranno a casa l'idea della maestosità dei rapaci ma accompagnata dal fatto che il comportamento dell'uomo che li ha resi schiavi, e come tali li tratta, sia normale o peggio il modo giusto di trattare la Natura.
Per affrontare gli stessi argomenti è molto meglio un documentario in televisione ed un'escursione. Di sicuro non vedranno un gufo a 5 metri fare il cagnolino.... ma, forse, capiranno cos'è la Natura.

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  • Nikonlander Veterano
34 minuti fa, Massimo Vignoli ha scritto:

Premetto che conosco L'Oasi di Sant'Alessio solo di nome - e quindi non ho visibilità sul loro modo di lavorare e quello che fanno - e nemmeno il loro spettacolo di falconeria. Le mie parole, quindi, sono da considerare in generale e non specificatamente rivolte a loro.

Il punto è che l'intento divulgativo è realizzato attraverso la visione di animali che dovrebbero essere selvatici ma sono trattenuti attraverso i lacci. Che dovrebbero cacciare ed invece sono imbrogliati con prede finte e premiati con cibo. Insomma vedono l'uomo che domina la natura e che umilia gli abitanti trattandoli come se fossero pet - con tutto il rispetto per cani, gatti e canarini. Quindi quei bambini si porteranno a casa l'idea della maestosità dei rapaci ma accompagnata dal fatto che il comportamento dell'uomo che li ha resi schiavi, e come tali li tratta, sia normale o peggio il modo giusto di trattare la Natura.
Per affrontare gli stessi argomenti è molto meglio un documentario in televisione ed un'escursione. Di sicuro non vedranno un gufo a 5 metri fare il cagnolino.... ma, forse, capiranno cos'è la Natura.

No ma su questo sono perfettamente d'accordo, tra l'altro in oasi ti spiegano che i rapaci NON sono addomesticabili in nessun modo, agiscono solo per interesse.

L'oasi è nata come sanatorio per animali in difficoltà per poterli reintrodurre nel loro ambiente dove altrimenti sarebbero morti.

Io non posso sapere la provenienza dei loro rapaci, ma da quanto spiegano nel loro percorso divulgativo si evince un gran rispetto.

Resto invece contrario a chi li utilizza come cacciatori di volatili infestanti solo perché si trovano nel posto sbagliato, ho visto coi miei occhi ripulire dei capannoni di una grossa ditta di autocarri, da piccioni che sporcavano, si sono trovati dal dover pulire del gran sangue al posto del guano.

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  • Amministratori
12 minuti fa, Dario Fava ha scritto:

Io non posso sapere la provenienza dei loro rapaci, ma da quanto spiegano nel loro percorso divulgativo si evince un gran rispetto.

Anche io. Pur condividendo del tutto il principio che gli animali selvatici - specialmente, ma non solo, i predatori - dovrebbero per quanto possibile restare nel loro habitat naturale etc. etc. ( e pensando che gli africani che abbattono i rinoceronti con i lanciarazzi per privarli del corno, dovrebbero essere impalati con una pala meccanica ...) per il poco che ho frequentato l'oasi di Sant Alessio non ho mai pensato ci fosse altro che amore per le creature ospitate, pur con tutti i compromessi della situazione.

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  • Nikonlander Veterano

La falconeria è una cosa medievale ora trasformata in attrazione simil circense, come spiegato benissimo da Massimo Vignoli a cui rimando e non ripeto qui. A me questi spettacoli mettono immensa tristezza, perchè so cosa c'è dietro. Chi non ne ha idea si diverte.

Sulla attività di recupero e reintroduzione dell'Oasi di Sant'Alessio  ne ho sentito parlare , soprattutto quando i gestori, i coniugi Salamon, erano più giovani ed attivi,  sia bene che meno bene  male ma non ne so abbastanza da esprimermi in merito.
Ogni tanto passo anch'io dall'Oasi, di solito in settimana per evitare affollamenti rumorosi, per lo più ci vado per testare un obiettivo nuovo con soggetti che ci so no di sicuro come gli aironi i voliera o quelli liberi  che arrivano al laghetto all'ora del pasto dei Pellicani.
La falconeria la evito accuratamente..

Sulla "falconeria professionale" come sistema di disinfestazione/dissuasione  ...  Mi crea un senso di profondo disagio.
Comprensibile  per quei popoli asiatici che cacciavano a cavallo con le aquile (lo fanno ancora?), ma per il resto ... ha già scritto Massimo.

OT rivolto a Mauro che passa ogni tanto dalle Cornelle. I miei colleghi zoologi di mammiferi ne parlano molto bene per come viene gestito il benessere degli animali, nei limiti sempre del campo di contenzione.
Opinone altrettanto positiva hanno della Torbiera di Agrate Conturbia.
Non mi dilungo nei particolari, ma mi hanno raccontato diverse cose interessanti.

 

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  • Amministratori
4 minuti fa, Silvio Renesto ha scritto:

[...]

OT rivolto a Mauro che passa ogni tanto dalle Cornelle. I miei colleghi zoologi di mammiferi ne parlano molto bene per come viene gestito il benessere degli animali, nei limiti sempre del campo di contenzione.
Opinone altrettanto positiva hanno della Torbiera di Agrate Conturbia.
Non mi dilungo nei particolari, ma mi hanno raccontato diverse cose interessanti.

 

Si vede benissimo. Basta guardare negli occhi gli ospiti, come faccio sempre io quando ci vado.

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  • Nikonlander Veterano
Il 13/7/2022 at 07:11, Dario Fava ha scritto:

Io non ci vado per moda

Mi hai frainteso non volevo dire questo, volevo dire che ora la falconeria viene rappresentata di continuo da tutte le parti, oltre che nelle innumerevoli feste medievali in giro per l'italia, si vedono Falconieri in televisione, di continuo, ieri a Geo, e dico Geo un programma per la natura, c'era un noto falconiere Toscano ed è almeno la seconda volta. Rappresentanti della falconeria vanno in giro per le scuole ad promuovere il loro amore per questa cosa chiamata ora addirittura, Arte e non sapete quanta gente ha almeno un rapace....

 

Il 13/7/2022 at 07:11, Dario Fava ha scritto:

Tra l'altro ci tengo a precisare che il loro "spettacolo" di falconeria ha lo scopo di portare a conoscenza a chi vuole conoscere, le caratteristiche e le abitudini dei rapaci, non ci sono solo falchi aquile ma anche gufi civette e barbagianni (dipende dalla giornata), molto educativo per i bambini ma anche per gli adulti che magari imparano ad apprezzare una specie che non conoscono.

Appunto...

Non volevo fare polemiche con nessuno....

Non conosco l'oasi di cui parli e nemmeno le altre nominate, ma io dico che questi animali, compresi i rapaci notturni naturalmente, dovrebbero essere, una volta recuperati e magari curati o comunque aiutati se in difficoltà, dovrebbero essere rilasciati nella zona dove erano stati trovati. Se sono ancora in possesso di chi li voleva aiutare qualcosa non torna. Infatti se volano per poter fare spettacoli, allora potevano essere rilasciati.
A quanto ne so per poter addestrare dei Rapaci a volare a comando e già questa è una cosa che nemmeno riesco a pensare, bisogna averli da piccoli quindi o da allevamento, nel migliore dei casi, oppure "rubati" dai nidi...
Ci sono specie come l'Aquila del Bonelli che solo ultimamente stanno riprendendo dei numeri ottimali in Sicilia, per merito del Life ConRaSi. L'Aquila del Bonelli quella del filmato, era a rischio di estinzione in Italia, ma è una specie presente anche in altre nazioni, invece per il Falco Lanario la cosa è molto più preoccupante, le coppie stanno sparendo da tutta l'Italia peninsulare ed in Sicilia che era la roccaforte di questa Sottospecie, stanno calando i Pulcini nati tutti gli anni e se anche, sicuramente, ci sono altri problemi che forse affliggono questo stupendo animale, ma se poi dei pochi nati una parte anche se piccola sparisce perchè qualcuno li porta via le possibilità per la specie si riducono ulteriormente.
Non riesco ad immaginare questi animali, se sono di quelli recuperati e magari non possono più volare, sopra a dei piccoli trespoli magari con il cappuccio per non farli agitare che sentono le voci tutte intorno ed il cuore che gli va a mille per la tensione-spavento. 
Invece per quelli nati in cattività che saranno abituati a queste situazioni si deve dire che sono animali "detenuti" e servono per fare spettacolo e quindi guadagno come nei Circhi o negli Zoo.
Quindi forse, ma è solo il mio pensiero, per provare una macchina, vedere se tiene a fuoco l'occhio di un uccello o la raffica, meglio andare nelle oasi di qualche associazione dove gli animali sono liberi e dove c'è anche la possibilità di imparare a riconoscerli basta una semplice guida, invece che incentivare questi luoghi e gli interessi di chi li gestisce anche se magari in partenza ci sono buone intenzioni.

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  • Nikonlander Veterano

OT. Sì tutto vero però, lancio una provocazione, alla fine dei conti se non fosse per nostra abitudine mentale anche le mucche, i maiali, i cavalli... I cani e i gatti sono animali e siamo noi che li trasformiamo in pets o bistecche. Perchè tutti gli animali sarebbero selvatici.

 

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  • Nikonlander Veterano
3 ore fa, cris7 ha scritto:

OT. Sì tutto vero però, lancio una provocazione, alla fine dei conti se non fosse per nostra abitudine mentale anche le mucche, i maiali, i cavalli... I cani e i gatti sono animali e siamo noi che li trasformiamo in pets o bistecche. Perchè tutti gli animali sarebbero selvatici.

 

Hai ragione...sarebbero tutti selvatici.
Detto questo gli spettacoli di falconeria, circhi zoo ecc. non hanno una ben che minima giustificazione di utilità (secondo me) come invece, se si vuole essere pragmatici, è quella del cibo. 
Detto questo io sono vegetariano ed un pò risolvo eventuali scrupoli sugli animali domestici, in tutti i casi anche solo fare riferimento quando si può, ad animali allevati in maniera "umana" quindi niente allevamenti intensivi che sono dei veri e propri centri di tortura legalizzati. 

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  • Amministratori

Io che non sono vegetariano per nulla, ho però smesso di fare pesca subacquea (iniziata da bambino) alla soglia dei vent'anni.

Ritengo che fare comparazioni tra animali allevati per alimentazione umana e animali da compagnia sia del tutto incoerente: i primi sono dei cloni artificiali della loro specie, mentre gli animali da compagnia trovano casa cibo e nella maggior parte dei casi, affetto: che ricambiano (solo l'affetto)

Invece gli animali da lavoro, oltre all'affetto ricambiano con la loro collaborazione: la gerarchia tra specie è quindi organizzata molto bene finché si rispettino le proporzioni e si controllino gli sprechi.

In India, dove si muore di fame, si permettono di venerare bestie che potrebbero risolvere parte dei loro atavici problemi: quando la religione supera la ragione, spesso si realizzano aberrazioni: come per le carni pure ed impure per israeliani e islamici.

Tutto starebbe a mantenere equilibri dignitosi: ma quello che si vede nei supermercati occidentali, parla certamente dell'opposto...

In quanto ai rapaci, sono bestie talmente avulse dagli uomini per abitudini e habitat, che la curiosità nel conoscerli porta a superare limiti che per alcune specie diventano pericolo.

Abbiamo organizzazioni pubbliche e private che dovrebbero essere sufficienti a controllare fenomeni aberranti come quelli che raccontate: bisogna avere il coraggio di segnalare le situazioni borderline e quelle decisamente off, per consentire a questi animali la protezione delle specie ed il rispetto delle loro esigenze. Rivestono una funzione importante nella catena alimentare.

E vanno rispettati come rispettiamo i gattini di una cucciolata.

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  • Nikonlander Veterano

Ognuno ha detto la sua e personalmente concordo con tutti voi.
Quando ero bambino, mio fratello trovò un piccolo di gheppio caduto dal nido e con un'ala ferita. Lo portò a casa e se ne prese cura. Lo nutriva con i ritagli di carne che gli forniva un macellaio ed era difficile farlo perchè quando si cercava di nutrirlo lui piantava artigli e beccava con una certa ferocia. In poche parole in casa avevamo tutti le mani e le dita incerottate. Per fortuna impiegò poco a rimettersi e una mattina approfitto della finestra aperta, prese il volo e scomparve in un attimo.

Questa storiella solo per dire che questi animali non saranno mai domestici, sono cacciatori puri e sono anche i migliori e i più efficienti predatori che popolano questa terra, questa è la loro natura, prendono ordini solo dal loro istinto. Vanno rispettati. La falconeria sarà pure considerata una nobile arte da taluni, forse lo sarà stata in tempi antichi. Ma appunto antichi. Oggi è obsoleta e solo l'idea che possa esistere va a cozzare contro la conoscenza e la crescita culturale che l'umanità ha prodotto e acquisito negli ultimi cinquecento anni.

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