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cosa è meglio?


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  • Nikonlander

Buona sera a tutti, un quesito.....vi trovate in gita con la vostra amata Z5 e un obiettivo Z 24-200 che portate in queste occasioni. Improvvisamente vi capita di poter fotografare un animale che avete cercato per diverso tempo ed improvvisamente vi si para davanti ma ad una distanza tale che con il vostro obiettivo si disperde abbastanza nell'inquadratura. Avreste bisogno di un obiettivo più lungo ma non lo avete e la luce non è molta, che conviene fare:
1 - scattare così alla massima focale per poi croppare in post produzione;
2 - scegliere area immagine DX per croppare direttamente in camera.
Il risultato sarà lo stesso oppure è preferibile una delle due soluzioni?
Secondo me è meglio la 2 perchè se il soggetto è alla giusta distanza si può anche usare una focale più corta per contare su una maggiore apertura, ma non sono certo che i risultati siano uguali, chi ne sa più di me che dice?
Grazie per l'attenzione.

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  • Nikonlander Veterano

In genere, mi pare che se ne fosse gia' parlato, direi che conviene la 1, puoi sempre croppare in post cercando di salvare il salvabile e non perdi neppure tempo a selezionare la modalità dx che , magari, permetterebbe all'animale ( un po' generico...koala, cervo, beccacino ? ) di svignarsela.

Le variabili, obiettivo piu' lungo, poca luce e "improvviso" si aggiungono alla scelta di corpo macchina, lente, diaframma, tempo di esposizione, iso :)

o sei pronto ( nel senso che cerchi quella situazione e ti organizzi bene )
o hai cul0
o improvvisi

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  • Nikonlander Veterano

D'accordo con Bimatic. Qualitativamente non c'è differenza tra un crop in camera o in postproduzione, dal punto di vista della praticità  io se devo ritagliare preferisco farlo dopo in modo da scegliere con calma come ritagliare, eventualmente decentrando il soggetto per migliorare l'inquadratura, ma anche per  evitare che, se l'animale è mobile, me ne finisca un pezzetto fuori dal ritaglio.

L'idea di usare uan  focale più corta in dx per avere un'apertura maggiore non mi pare una buona idea.   Cambia l'apertura, ma aumenta la profondità di campo può essere difficile far risaltare il soggetto e si riducono le dimensioni dell'immagine. Poi se la foto è solo documentativa, o per ricordo, o da pubblicare solo su siti a 1400 pixel lato lungo si può fare più o meno quel che si vuole, se invece si vuole ottenere un'immagine di qualità,  il discorso cambia come ho scritto sopra.

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  • Nikonlander Veterano

Anche io consiglio la 1. Sulla D850 avevo impostato un tasto per il cambio rapido della modalità, ma alla fine era semplicemente un ritaglio in camera di qualcosa che puoi comunque fare a casa. Lo usavo solo in casi in cui davvero il soggetto era molto piccolo ed ero certo di volerlo tagliare o perché era così piccolo da avere probabilmente necessità ulteriore ritaglio, se già c'era il minimo dubbio lasciavo Fx: se cambi idea in futuro, una volta che la foto è scattata in Dx è per sempre al massimo in Dx. E poi un conto è farlo con una modalità Dx a partire da 45megapizze, un altro è partendo da 24...!

  • Sono d'accordo 1
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  • Nikonlander Veterano
8 minuti fa, Leo ha scritto:

 E poi un conto è farlo con una modalità Dx a partire da 45megapizze, un altro è partendo da 24...!

Esatto!
Con 24 mp ritaglierei il meno possibile (a parte foto documentative, ricordo, solo per web ecc., come ho già scritto).

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  • Amministratori

Mi fa piacere che qualcuno risponda alle domande, anche a quelle più dibattute, come questa.

Mi permetto di aggiungere un elemento di valutazione:

nell'ipotesi scartata da tutti, la seconda, quella cioè di limitare l'inquadratura al formato inferiore, il vantaggio potrebbe essere in tanti sensi:

  • possibilità di inquadrare il soggetto esattamente come vorremmo comparisse nel file definitivo, decentrandolo già in inquadratura
  • far lavorare l'esposimetro su un'area ridotta e quindi in maniera più precisa rispetto al soggetto, specie lavorando (come fa la massima parte degli utenti) con il Matrix, eliminando parti dell'inquadratura larga che potrebbero portare a sovra o sotto esposizioni
  • aiutare i sensori AF a identificare meglio il soggetto rispetto lo sfondo: e questa è la nota dolente di questa generazione delle Nikon Z

Il corollario a tutto ciò è comunque la necessità di salvare uno scatto realizzato con obiettivo inadeguato.

Perchè le foto belle si fanno solo con gli obiettivi della corretta lunghezza focale.

Tu comunque fai i tuoi test e poi troverai da te la soluzione che ti convince di più

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