Geniale ?

[M&M]

 

 

 

[Sakurambo]

Non è il primo, ne esistono di vari tipi e per vari usi. Se non ricordo male anche Extrema Ratio ne produce uno.
I primi che vidi erano delle false carte di credito in acciaio incise nelle forme necessarie da tenere nel portafogli.

[Max Aquila]

e quando troverete dadi e bulloni così liberi da consentire con un coso di quelli di poter essere stretti o allargati, mi chiamate: io non ne trovo mai.

Sempre spazi dannatamente ridotti.

 

[Max Aquila]

[Max Aquila]

[Max Aquila]

[Max Aquila]

[Max Aquila]

arrambiamoci...

[Sakurambo]

EDC, ma in Italia con quel portachiavi alla cintura finisci direttamente in questura secondo chi incontri.

[bimatic]

Io ho sempre nello zaino una pinza multiuso Leatherman e un classico coltellino Victorinox, oggetti che come “offesa” in senso stretto se la contendono con lo zoccolo delle mamme dei cartoni animati, certo in tanti posti NON sono comunque consigliati ( aeroporti, monumenti ecc ecc ).

Anche  a me piace il genere, ma più sono fantasiosi meno sono pratici ( una shuriken in tasca…)

[Roby C]

Anni fà, mi regalarono una pinza multiuso, la mise nella mia vettura.. alla fine sarà per caso.. ma non mi servì mai.. ora è malinconicamente ( per lei.. ) nel box da qualche parte...  

[Max Aquila]

4 ore fa, bimatic ha scritto:

Io ho sempre nello zaino una pinza multiuso Leatherman e un classico coltellino Victorinox, oggetti che come “offesa” in senso stretto se la contendono con lo zoccolo delle mamme dei cartoni animati, certo in tanti posti NON sono comunque consigliati ( aeroporti, monumenti ecc ecc ).

Anche  a me piace il genere, ma più sono fantasiosi meno sono pratici ( una shuriken in tasca…)

 non per nulla...

con questo Victorinox (in dotazione all'Esercito sguizzero) con una delle sue punte, ho avviato il mio Leopard 1 per quindici mesi di servizio...

Senza bisogno della chiave

[Silvio Renesto]

5 ore fa, bimatic ha scritto:

Anche  a me piace il genere, ma più sono fantasiosi meno sono pratici ( una shuriken in tasca…)

 

Spero di non averlo pubblicato a testa in giù...

 

P.S. Gli shuriken hanno diverse forme, quelli a stella si chiamano shaken... 

[Enrico Floris]

Regalo di mia moglie, un Albainox tattico monoazione. Non amo gli Albainox e men che meno i coltelli a lama teflonata... ma a caval donato non si guarda in bocca. Devo dire che mi è stato utile più di una volta perchè mi capita spesso di rimanere impigliato nei rovi e non posso certo liberarmi usando le dita, un coltello monoazione nella tasca destra fa sempre comodo

 

 

[Silvio Renesto]

9 minuti fa, effe ha scritto:

Regalo di mia moglie, un Albainox tattico monoazione. ...  un coltello monoazione nella tasca destra fa sempre comodo

Bello! Anch'io amo i coltelli monoazione, solo che da amante della preistoria, ho un Opinel .

[Max Aquila]

5 ore fa, effe ha scritto:

Regalo di mia moglie, un Albainox tattico monoazione. Non amo gli Albainox e men che meno i coltelli a lama teflonata... ma a caval donato non si guarda in bocca. Devo dire che mi è stato utile più di una volta perchè mi capita spesso di rimanere impigliato nei rovi e non posso certo liberarmi usando le dita, un coltello monoazione nella tasca destra fa sempre comodo

 

 

ti facevo più da Pattada...

[Max Aquila]

Rimandato alla next time in Sardinia...

[Max Aquila]

https://www.sardegnacountry.eu/listing/coltelli-giagu-pattada-di-adriano-giagu/

non sottilizzano i sardi...

[Enrico Floris]

51 minuti fa, Max Aquila ha scritto:

Rimandato alla next time in Sardinia...

Allora inizia a prenotarla...

Forse lo avevo già scritto, io ne possiedo una regalatami sempre da Laura 34 anni fa nel primo anniversario di matrimonio. Come ben sai Laura è nata e vissuta per diversi anni a Pattada e il più "talebano" dei fabbricanti di resolzas (nel senso di tradizionalista) Roberto Careddu era suo compagno di scuola alle elementari. Questo mi ha risparmiato una lista d'attesa di un anno e mezzo, ma il "rasoio" che ha fatto per me è tutt'oggi una meraviglia anche se andrebbe affilato da un bravo affilatore. Ma da nuovo tagliava di netto la carta velina con un movimento secco del polso. Difficile vedere lame che fanno certe cose. La "Pattada Classic" ha particolari caratteristiche facilmente riconoscibili. Come dicevo Roberto è un tradizionalista: la punta è tagliata in punta (scusa il gioco di parole) in sostanza è smussata di netto e non finisce mai a punta perchè la resolza è un coltello da lavoro, se sfugge almeno non ci si fa troppo male; la seconda caratteristica è che manca l'invito per l'unghia, la lama si apre stringendola tra il pollice e l'indice e infine in breve tempo la lama diventa nera perchè in antichità veniva utilizzato acciaio ad alto tenore di carbone che produce un'ossidazione nera (la molecola di carbone è porosa e cattura l'ossigeno) e questo è il motivo per il quale la lama non va mai lavata e dopo che la si utilizza va pulita con la carta assorbente e con l'olio (ma se la usi per tagliare formaggio e salsiccia e per disossare il porcetto allora non ha bisogno dell'olio).

Purtroppo oggi _ per motivi di marketing _ la punta è a punta e l'acciaio è HRC. Ciò non le fa meno belle o meno taglienti. Ma la mia è la mia.
Un'ultima cosa. Non è un coltello da offesa, è molto tagliente sì, ma non è possibile bloccare la lama per cui infilzare o pugnalare comporta inevitabilmente la chiusura della lama e la perdita di qualche dito, scommetteteci pure. Se vuoi fare male a qualcuno la devi usare con impugnatura da rasoio ma se non gli becchi la giugulare al massimo gli puoi fare qualche asola da una quindicina di punti... o anche trenta, dipende.

Dimenticavo per averne una come la mia servono oltre 300 euro e oltre un anno di attesa. Per averne una di quelle che hai pubblicato, comunque bellissime molto meno costose e disponibilità in qualsiasi negozio (molto ben fornito) di coltelli e con la firma di Fogarizzu che è sempre una garanzia sulla manifattura.

[Silvio Renesto]

Mi sono gustato le immagini di Max e la tua ottima descrizione,  la pattada è proprio un bel coltello, lo dico da appassionato.

[Enrico Floris]

Adesso, Silvio Renesto ha scritto:

Mi sono gustato le immagini di Max e la tua ottima descrizione,  la pattada è proprio un bel coltello, lo dico da appassionato.

Pensa che mia madre ne aveva una e la usava in cucina. Ci tagliava qualsiasi cosa. In Sardegna praticamente ce n'è almeno uno in ogni famiglia e, credimi, se lo compri lo devi usare. So che molte persone magari lo espongono in casa o lo conservano in un cassetto. Il modo giusto è usarlo e ogni tanto farlo affilare da un bravo arrotino. Ma evita di tagliarci le verdure, teme l'acqua.

[Silvio Renesto]

48 minuti fa, effe ha scritto:

Pensa che mia madre ne aveva una e la usava in cucina. Ci tagliava qualsiasi cosa. In Sardegna praticamente ce n'è almeno uno in ogni famiglia e, credimi, se lo compri lo devi usare. So che molte persone magari lo espongono in casa o lo conservano in un cassetto. Il modo giusto è usarlo e ogni tanto farlo affilare da un bravo arrotino. Ma evita di tagliarci le verdure, teme l'acqua.

Anche  miei vecchi Opinel (oggetti assolutamente non paragonabili, lo so bene) erano ad alto tenore di carbonio, come dici tu si anneriscono ed vanno unti ed affilati spesso. Mi accompagnavano sempre nelle uscite sul terreno e nei siti di scavo in mezzo ai boschi (adesso in qualche uscita fotografica).  Però pur essendo oggetti molto modesti, sono abbastanza carini, col loro primitivo blocco della lama a rotazione.

 

[Max Aquila]

29 minuti fa, Silvio Renesto ha scritto:

Anche  miei vecchi Opinel (oggetti assolutamente non paragonabili, lo so bene) erano ad alto tenore di carbonio, come dici tu si anneriscono ed vanno unti ed affilati spesso. Mi accompagnavano sempre nelle uscite sul terreno e nei siti di scavo in mezzo ai boschi (adesso in qualche uscita fotografica).  Però pur essendo oggetti molto modesti, sono abbastanza carini, col loro primitivo blocco della lama a rotazione.

 

in Corsica ogni putia (negozio/bazaar) aveva una vetrina piena di Opinel di tutte le misure: piacciono anche a me, ma una pattada come dice Enrico è qualcosa di pressocchè unico: per i materiali con cui viene costruito il manico (l'Opinel è legno e viene laccato) e per le infinite variazioni sul tema, essendo un coltello da lavoro e quindi utile in più forme a seconda delle necessità specifiche.

Anche in Sicilia abbiamo bei liccasapuni (coltelli): mio padre ne aveva una collezione....che sto pensando sia il momento di tirare fuori dal cassetto in cui sta conservata da lustri e...fotografata di convenienza.

Quindi, se non ci troverò anche una pattada (mio padre viaggiava per sport), ....mi metterò in lista dal compagno di scuola di Laura

[Roby C]

Ottima descrizione effe.. veramente splendida..  mi ricordi che tempo fa, diversi anni a dire il vero.. capitando sulle tracce di un mulino, mi ritrovai in un posto dove da secoli facevano coltelli con acciaio arabescato, mi pare si chiami così.. la lista per averlo era lunga ed il costo si partiva allora dai 300 € in su.. eravamo nell'entroterra del bresciano.. ma poi domani vedo di trovare notizie migliori.. tanto per essere chiari.

[Max Aquila]

Il 11/1/2022 at 08:31, M&M ha scritto:

 

 

 

dal multitool al liccasapuni in quattro balzi: vabbè...ho scatenato il delirio....