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Come organizzare l'hard disk con le immagini?


Pedrito

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  • Nikonlander Veterano

Domanda forse un po' sciocca, ma se si ha un dubbio forse è meglio chiedere che rimanere nel dubbio.

L’hd che contiene le mie foto è fatto di oltre 400 cartelle, ognuna delle quali contiene gli scatti fatti in una data occasione (mediamente circa 200 scatti per cartella), i relativi file .xmp di LR, ed i .jpg ed i .tif (pochissimi rispetto al numero degli scatti) delle foto che pubblico e stampo.

Con il nuovo anno pensavo di fare un po’ di pulizia, per razionalizzare l’archivio e per velocizzare accesso e scrittura dei file immagine. Mi chiedo tuttavia se ciò sia davvero utile. Ovvero:

  • se nella directory radice anziché 400 cartelle avessi ad esempio solo 8 cartelle, e in ciascuna di esse ponessi 50 cartelle immagini, accesso e scrittura diventerebbero davvero più rapidi?
  • l’hd sarebbe più efficiente ed eventualmente anche “logicamente” più sicuro riguardo i dati contenuti?

Grazie in anticipo a chi vorrà darmi qualche chiarimento.

 

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  • Nikonlander Veterano

Ciao Marco,
io ho fatto così:
- Tre cartelle: Famiglia, test e i miei lavori
- Ciascuna di queste contiene una cartella per anno
- In ciascun anno ho una cartella per ciascuno shooting con il nome composto da <AAAAMMGG>_<luogo di scatto>

Questo è un modo razionale, per me, di trovare le cose anche senza avere un database (e quindi robusto in caso d'emergenza).

Proseguendo, ciascun file si chiama così: 
MV-<nome macchina>-<AAAAMMGG>-<progressivo file, da nome originale del file.

Cioè ad esempio: MV-Z6II-20220106-1234 è un mio file, scattato con Z6II, il 6/1/2022. Il numero progressivo serve ad evitare doppi. Nome che assegno in automatico durante il trasferimento delle immagini dalla schedina.
Pure questo è fatto per robustezza in modo da consentirmi di districarmi tra le immagini anche se dovessi rimanere "a piedi" con il catalogo.

 

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  • Amministratori
23 minuti fa, Pedrito ha scritto:
  • se nella directory radice anziché 400 cartelle avessi ad esempio solo 8 cartelle, e in ciascuna di esse ponessi 50 cartelle immagini, accesso e scrittura diventerebbero davvero più rapidi?
  • l’hd sarebbe più efficiente ed eventualmente anche “logicamente” più sicuro riguardo i dati contenuti?

Non necessariamente. La TOC viene caricata in memoria e da li viene fatto l'accesso ai dati. Quindi l'overload avviene solo al primo accesso.
Basta che il disco non sia frammentato e la lettura avviene rapidamente, quanti siano i file. E che non sia pieno ma non oltre i 2/3 dello spazio totale.

Detto questo, per velocizzare LR la cosa da fare è mettere le anteprime in un disco diverso, possibilmente SSD.
I file .xmp a rigore non sarebbero necessari se vengono scritti nel catalogo. Ma sono piccoli e tu hai quantità di immagini risibili (io sono >1.000.000 ed ho rinunciato da anni al catalogo complessivo perchè ingestibile anche per un supercomputer).

  • Eccellente, grazie ! 1
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  • Nikonlander

Procedo anche io archiviando le fotografie in cartelle all'incirca come Massimo.
Ovvero cartelle principali con anno di scatto e sotto cartelle con "nome della località + data di scatto" per i file al loro interno non li rinomino rispetto alla fotocamera, la cosa ideale ma che non sempre
faccio è quella di associare immediatamente delle "parole chiave" standard utilizzando dei modelli che ho creato in base a determinati soggetti nel momento in cui importo con Bridge.
Ho comunque iniziato a fare una pulizia/razionalizzazionedi tutto il materiale che ho salvato.

Trovo interressante il suggerimento di M.M. sul destinare un ssd alle anteprime

Ciao Francesco 

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  • Nikonlander Veterano

dopo qualche esperienza di riorganizzazione e tanti pasticci e alla fine decido cosi organizzare meglio per non disperdere varie foto in vari hdd sparsi qua e la


- due  cartelle: Famiglia e lavori fotografici

e dentro di queste due cartelle li salvo con nome cartella e data e luogo senza rinominare i files.

ad esempio cartella famiglia e poi cartella compleanno figlia e data dell'evento

oppure cartella lavori fotografici e poi cartella ws  nome modella e luogo e data oppure  luogo e data ecc.....

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  • Nikonlander Veterano

Una cartella per anno. Al suo interno cartelle separate nome sessione e data.
Poi una cartella separata  Viaggi e sottocartelle relative e un'altra cartella che chiamo amichevolmente Folder che contiene le foto personali (famiglia, gatti, amici)

Cerco l'ordine anche nella numerazione dei file quando mi ricordo per evitare doppioni degli stessi e cambiando i prefissi ogni 9999 scatti. Quando lo dimentico comunque non è un problema perchè due file con lo stesso numero comunque finirebbero in cartelle diverse con date diverse e sessioni diverse (non si incrocerebbero mai). Finora parliamo (fatta la dovuta pulizia di file che non lavorerò mai perchè inguardabili) di un paio di tera di scatti con due back-up che aggiorno ogni tre mesi circa. Uno stress. La cartella trimestrale che è quella in lavorazione la tengo sul secondo disco del PC. e tengo anche la cartella con i file DEF che sono quelli lavorati realmente, molto meno pesante, attualmente poco più di 300 giga di TIFF (sono estremamente selettivo), anche questa cartella backuppata ogni tre mesi su altri due dischi. Poi c'è una cartella sganciata di foto già lavorate da archiviare per le quali non esistono sottocartelle semplicemente perchè le devo creare e per crearle ho bisogno di dare una precisa collocazione a quei file. E infine un'ultima cartella con i TIFF per la stampa A3 (quando ne ho) che richiedono una lavorazione diversa e un'esportazione diversa da parte di CaptureOne.... mi sta venendo il fiatone. Ora mi serve un altro disco perchè sono tutti strapieni ma ho tempo perchè nel 2022 ho solo due cartelle ma quasi 700 scatti.

 

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  • Amministratori

Quando mi spiegarono dell'esistenza del sistema RAID imparai ad utilizzarlo con entusiasmo, perché senza far nulla avevo il primo backup in automatismo totale. Poi mi spiegarono quali fossero i problemi indotti concettualmente dal RAID e ho iniziato a fare bkp diretti (volontari) da due hd, uno che tiene quasi 8TB di files fotografici dal 2000 al 2019 e l'altro ,(appena preso in crescenza da 8TB anche lui) che tiene i restanti anni ed al momento occupa già 3 TB dello spazio disponibile.

Ogni anno una cartella: ogni volta che scarico files apro una cartella con data yyyy-mm-dd e titolo relativo a luogo e/o argomento.

I test sono cartelle intitolate come test xxxxxx.

Molto fa ancora la memoria di quando ho scattato quelle foto che sto cercando.

Primo bkp in due rispettivi dischi dentro al pc, della stessa capacità.

Secondo bkp con terzo disco, tenuto lontano dal pc.

E se perdessi qcs, spero non siano mai le foto dei miei figli. Cui ho dedicato, come per le foto dei servizi fotografici che ho venduto, altri bkp su vari supporti.

:x 

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  • Nikonlander Veterano

Dividere i file in una struttura gerarchica (la mia l'avete vista sopra, ma sono buone tutte) ha senso se uno pensa alla situazione peggiore: che succede se mi perdo il DB (catalogo) di LR o Capture One?
Allo stesso obiettivo è funzionale rinominare i file dando un nome che, seppur breve, abbia un senso. La mia scelta, su quello, è stato inserire la data di scatto: semplice ed automatico. Da quella posso risalire in un modo più o meno semplice, a tutto. 

Permettetemi ora una scherzosa divagazione da ingegnere (che non sono... ma questa è un'altra battuta): ad interessarsi di come memorizzare i file in cartelle stupisce che i produttori di macchine fotografiche continuino a usare FAT, seppure ammodernato, così come i sistemi windows.
Funziona? certo.
Ma a pensare che i File System Journaled li hanno inventati prima che io nascessi (1968) e che ogni sistema windows può distruggere il contenuto di un disco/schedina semplicemente perché va via la corrente (o si stacca il filo, o l'utente lo stacca senza "smontarlo", o....  dite voi: tutti gli incidenti hanno una caratteristica in comune: succedono!) eppure continua ad usarlo... un sorriso a me viene naturale :). Era una scherzosa divagazione: no apple vs microsoft!

 

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  • Nikonlander Veterano

In effetti proprio poco tempo fa a qualcuno qua su Nikonland era capitato... Brrrr

Per quanto mi riguarda io invece mantengo la struttura per data finché sono sull'hd esterno (SSD) dei file da lavorare (duplicato su secondo HD esterno), mentre una volta lavorati vengono copiati sul NAS in totale ridondanza in una struttura tipo: /foto/Leo/<tipologia evento>/<evento + data>. Di tipologie ne ho una decina (es. escursioni, viaggi, motori, sport, natura...)

Io non penso che la struttura cambi più di tanto la velocità e la sicurezza dei dati, più che altro è la qualità dell'hd e cosa usi per navigare questa struttura. Se usi LR ad esempio, se ne impippa perché tanto indicizza a modo suo. Per migliorare la velocità di navigazione in LR l'unica cosa che ho visto funzionare è creare tante anteprime e assegnare una gran quantità di cache, meglio se sul disco interno e SSD: io ho allocato 100gb su 1tb totale, di cui altri 400gb circa sono liberi...

 

Modificato da Leo
Digitazioni varie
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  • Nikonlander Veterano
12 ore fa, Massimo Vignoli ha scritto:

Permettetemi ora una scherzosa divagazione da ingegnere (che non sono... ma questa è un'altra battuta): ad interessarsi di come memorizzare i file in cartelle stupisce che i produttori di macchine fotografiche continuino a usare FAT, seppure ammodernato, così come i sistemi windows.
Funziona? certo.
Ma a pensare che i File System Journaled li hanno inventati prima che io nascessi (1968) e che ogni sistema windows può distruggere il contenuto di un disco/schedina semplicemente perché va via la corrente (o si stacca il filo, o l'utente lo stacca senza "smontarlo", o....  dite voi: tutti gli incidenti hanno una caratteristica in comune: succedono!) eppure continua ad usarlo... un sorriso a me viene naturale :). Era una scherzosa divagazione: no apple vs microsoft!

Gli incidenti continueranno a succedere comunque a prescindere. Purtroppo esiste un fatto incontrovertibile: niente di ciò che conserviamo avrà un futuro per il semplice motivo che non esistono supporti di memoria affidabili ed eterni (a parte i graffiti sulle rocce e i geroglifici o i papiri o magari i 10 comandamenti incisi su tavole di pietra). Lo scibile universale verrà backuppato qualche centinaio di volte prima che si riesca a trovare un supporto a tenuta di tempo. Gli HDD più veloci erano elettromeccanici, molta elettricità molta velocità e prima o poi si schioppavano; gli SSD soffrono le riscritture eccessive; le nostre stampe hanno una data di termine che al meglio, con certificazione museale, è di 150 anni (ma rigorosamente in ambiente controllato) e comunque non possiamo certo stampare tutto ciò che fotografiamo. Ma lo stesso discorso valeva per l'analogico con i negativi b/n che sicuramente sono più resistenti allo scorrere del tempo rispetto ai negativi colore e alle invertibili che inevitabilmente sublimano con le stampe  che si deteriorano nel giro di qualche decennio. Poi, come abbiamo visto per esempio con il Jpeg, anche certi formati compressi tendono ad autodistruggersi a furia di essere copiati.... Insomma, a me fa tristezza che tutto ciò che faccio andrà in malora. Per allora sarò bello incassato, ma provo ugualmente un certo fastidio.

Però mi impegno per fare in modo che fino a che esisto anche le mie foto esistano. (Meglio se facilmente rintracciabili quando le cerco) :leo:

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  • Amministratori

... ma anche noi abbiamo una durata ben definita (singoli umani, intera specie). Quindi tutto è relativo.

Come è certo che io non conservo le mie cose per le generazioni future. Ma forse qualche cosa che c'è in rete o nel cloud mi sopravviverà ... come sopravvive a Leonardo, la Gioconda.

Tutto questo per dire che è giusto e sacrosanto preoccuparsi della conservazione dei propri file, backup e via discorrendo.
Ma senza che questo diventi una ossessione.

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  • Nikonlander Veterano
1 minuto fa, effe ha scritto:

Gli incidenti continueranno a succedere comunque a prescindere. Purtroppo esiste un fatto incontrovertibile: niente di ciò che conserviamo avrà un futuro per il semplice motivo che non esistono supporti di memoria affidabili ed eterni (a parte i graffiti sulle rocce e i geroglifici o i papiri o magari i 10 comandamenti incisi su tavole di pietra). Lo scibile universale verrà backuppato qualche centinaio di volte prima che si riesca a trovare un supporto a tenuta di tempo. Gli HDD più veloci erano elettromeccanici, molta elettricità molta velocità e prima o poi si schioppavano; gli SSD soffrono le riscritture eccessive; le nostre stampe hanno una data di termine che al meglio, con certificazione museale, è di 150 anni (ma rigorosamente in ambiente controllato) e comunque non possiamo certo stampare tutto ciò che fotografiamo. Ma lo stesso discorso valeva per l'analogico con i negativi b/n che sicuramente sono più resistenti allo scorrere del tempo rispetto ai negativi colore e alle invertibili che inevitabilmente sublimano e le stampe  che si deteriorano nel giro di qualche decennio. Poi, come abbiamo visto per esempio con il Jpeg, anche certi formati compressi tendono ad autodistruggersi a furia di essere copiati.... Insomma, a me fa tristezza che tutto ciò che faccio andrà in malora. Per allora sarò bello incassato, ma provo ugualmente un certo fastidio.

(Però mi impegno per fare in modo che fino a che esisto anche le mie foto esistano):leo:

Ma non è esattamente la stessa cosa. Un conto è che, fatto naturale, nulla sia il eterno. Meno ancora se parliamo di digitale, per mille motivi tra cui l’evoluzione delle tecnologie e dei formati oltre alla scarsa compatibilità HW di qualcosa pensato per essere riscritto, e quindi per definizione cancellabile, con l’obiettivo di archiviazione perpetua. E pure, oggi, non abbiamo niente di meglio.
Un altro conto è disporre della tecnologia per evitare alcuni problemi ricorrenti e, scientemente (produttori) o incoscientemente (utenti), non usarla. Ma era una battuta, non voglio sviare il post originale che verte sull’archiviazione logica strutturata in cartelle vs pseudo libera.  

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  • Nikonlander Veterano
2 minuti fa, M&amp;M ha scritto:

... ma anche noi abbiamo una durata ben definita (singoli umani, intera specie).

OT inevitabile: l'uomo è l'anello debole della natura, l'unica specie che distrugge l'ambiente nel quale vive e per questo è destinato all'estinzione.
Ma la memoria dovrebbe essere immortale e tramandabile.... almeno per i prossimi alieni che sbarcheranno sulla Terra.

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  • Nikonlander Veterano
2 minuti fa, Massimo Vignoli ha scritto:

Ma non è esattamente la stessa cosa. Un conto è che, fatto naturale, nulla sia il eterno. Meno ancora se parliamo di digitale, per mille motivi tra cui l’evoluzione delle tecnologie e dei formati oltre alla scarsa compatibilità HW di qualcosa pensato per essere riscritto, e quindi per definizione cancellabile, con l’obiettivo di archiviazione perpetua. E pure, oggi, non abbiamo niente di meglio.
Un altro conto è disporre della tecnologia per evitare alcuni problemi ricorrenti e, scientemente (produttori) o incoscientemente (utenti), non usarla. Ma era una battuta, non voglio sviare il post originale che verte sull’archiviazione logica strutturata in cartelle vs pseudo libera.  

FAT32, questo abbiamo. Se non sbaglio su tutti gli OS in uso (o almeno credo, Win e Mac di sicuro, non so Linux).

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  • Nikonlander Veterano
59 minuti fa, effe ha scritto:

FAT32, questo abbiamo. Se non sbaglio su tutti gli OS in uso (o almeno credo, Win e Mac di sicuro, non so Linux).

No, su Mac e Linux FAT è supportata per compatibilità ma il default da decenni sono FS Journaled.  
Microsoft ha inventato NTFS, journaled pure lui, a partire dal 1993.... che sono la bellezza di 29 anni fa! Ed è il FS nativo, correggetemi se sbaglio, per W11, W10 e non so quanto indietro.... (Di sicuro, dal 1993, nelle versioni, NT per i server)
Ma i dischi esterni continuano a girare formattati FAT, nelle varie declinazioni, esclusi quelli in versione "dedicata" per i Mac.

  • Sono d'accordo 1
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  • Nikonlander Veterano

Discussione interessante, ma torniamo al motivo di questo thread.

Come detto anch'io salvo ogni shooting in una cartella ad hoc che nomino con anno e mese di ripresa, ma ho tutte le cartelle che risiedono nella directory radice del disco. E anch'io come altri ho impostato le anteprime su SSD.

Da quanto spiega Mauro - l'unico che ha compreso il mio dubbio - mi sembra di capire che non avrei alcun vantaggio di accesso e scrittura su disco a spostare le cartelle in più sotto-cartelle divise per anno o altro, ciò che era il punto nodale del discorso.

Tuttavia qualora volessi farlo per avere un sistema più "ordinato", quali conseguenze avrei lato LR? Nel senso che ogni mio catalogo di LR già raccoglie le foto scattate in ogni singolo anno, ma se riorganizzassi e spostassi le immagini presenti sul disco ciò impatterebbe su LR che non troverebbe più i file originali e gli sviluppi via via effettuati.

Come potrei fare? E ne varrebbe davvero la pena?

 

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  • Nikonlander Veterano

I limiti a partire dai quali hai un impatto sulle prestazioni sono elevatissimi. Non sono mai quelli, nella pratica, il motivo per organizzare i file in cartelle. Lo si fa perché si vuole essere in grado di rintracciare i file, anche senza disporre del database di LR o C1 che è esterno alla struttura dati del disco. 
Solo quello è il motivo.

Per spostare / rinominare le cartelle ed i file, se vuoi farlo, ti conviene agire da dentro LR in modo da coordinare lo spostamento fisico sul disco con quello logico nel DB di LR (cioè trascina le cartelle sull'alberatura di LR).

Sul fatto che ne valga la pena, per me 100% si. Il perché l'ho scritto sopra (perchè pure io ho capito la tua domanda, solo che la parte prestazionale era così ininfluente che... non ne ho scritto).

Relativamente all'uso di più cataloghi di LR, o sei nello stato di Mauro (1.000.000 di file) oppure per me non ha senso: L'utilità del catalogo è indicizzare tutti i tuoi file.
 

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  • Amministratori
13 minuti fa, Pedrito ha scritto:

Da quanto spiega Mauro - l'unico che ha compreso il mio dubbio - mi sembra di capire che non avrei alcun vantaggio di accesso e scrittura su disco a spostare le cartelle in più sotto-cartelle divise per anno o altro, ciò che era il punto nodale del discorso.

Si, tieni conto che la presenza di file piccoli (come gli XMP) rallenta l'accesso, perché il tempo di lettura di un file da 2kb è uguale a quello di un file da 50 megabyte.

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  • Nikonlander Veterano

Concordo, se vuoi cambiare la struttura assolutamente fallo da dentro LR, altrimenti diventa un macello a reindicizzare tutto, il rischio di perdersi qualcosa è molto alto (fosse anche solo una perdita logica dentro LR). La scrittura/lettura dei file XMP rallenta molto, ma ti permette di avere un'ancora di salvataggio nel caso si corrompesse il catalogo. Io ho deciso di non scriverli, ma mantengo il backup del catalogo settimanale e su HD diverso da quello del PC...

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  • Nikonlander Veterano

Io non riuscirei mai ad organizzarmi con cartelle dai nomi numerici e classificate temporalmente.
Ho una base di 20 cartelle, che possono contenere o meno delle sottocartelle, tutte con nomi descrittivi.

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E poi il mio catalogo ha "solo" circa 26.000 foto al momento. Per cui mi trovo bene con una classificazione di questo genere, soprattutto quando devo cercare delle foto dalla app di LR sul tablet.

 

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  • Amministratori

3 giorni e 16 ore.
E' il tempo che impiegherà il refresh completo del backup delle mie foto (circa 1.548.000) via rete 1Gigabit su Nas QNAP (30 TB) con connessione a due vie, che ho fatto partire ieri sera.

Credo che una delle prime attività a cui mi dedicherò appena sarò libero dal lavoro, sarà quella di selezionare finalmente gli anni di foto che ho accumulato.
Con vantaggi economici e di recupero di spazio e prestazioni.

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