Strumenti e tecniche per la macro con i grandangoli?

[Massimo Vignoli]

Nell'articolo sul flash Godox e sul diffusore neewer abbiamo iniziato a divagare sull'argomento.  Lo riprendiamo qui?
Mi interessano le informazioni di prima mano, con esempi e foto, di cosa usare e come fare.
Ho trovato, googolando in giro, il 15mm Laowa...
 

Che altro? 

[Enrico Floris]

Incredibile. Pensa quanto sono vecchio: i grandangoli nella macro sono sempre stati considerati quasi il top per via delle prestazioni elevatissime montati su un anello di inversione ottica. Ovviamente in era analogica. All'epoca feci anche qualche esperimento e devo dire con risultati apprezzabili se la memoria non mi inganna. La cosa bella sta nel fatto che oggi gli anelli di inversione non si usano più. E' molto meglio oggi, direbbe Forrest Gump.

[Max Aquila]

Ci sono molte cose Laowa che vengono utilizzate da gente che sa il fatto suo. 

Uno di questi è il nostro amico Alberto G P che ne è anche testimonial o Ambassador,

un'altro lo Spencer Cox che citate spesso 

che vanno ben oltre il versante close-up/macro, per aggirarsi più verso la zona Micro.

Però è uno stimolo a mettersi alla prova con ciò che possediamo ed i soggetti disponibili.

Magari poi organizziamo anche un contest specifico...

[Massimo Vignoli]

Ma non divaghiamo: io vorrei mettere a fuoco  sulla macro fatta con un grandangolo per avere non un enorme ingrandimento ma un ampio angolo di campo per ambientare il soggetto!

[Max Aquila]

13 minuti fa, Massimo Vignoli ha scritto:

Ma non divaghiamo: io vorrei mettere a fuoco  sulla macro fatta con un grandangolo per avere non un enorme ingrandimento ma un ampio angolo di campo per ambientare il soggetto!

Quindi lascia da parte i Laowa che sono progettati per arrivare a RR anche di 5:1

[Jorgos]

Guarda un po’ il lavoro del fotografo di natura Solvin Zankl.

https://solvinzankl.photoshelter.com/index

Modificato 3 Gennaio 2022 da Jorgos

[Roby C]

28 minuti fa, Jorgos ha scritto:

Guarda un po’ il lavoro del fotografo di natura Solvin Zankl.

https://solvinzankl.photoshelter.com/index

salute e figli maschi...   oppure: alla faccia ...  ed ancora: e la peppa...

Bravo veramente...

[Roby C]

1 ora fa, effe ha scritto:

Incredibile. Pensa quanto sono vecchio: i grandangoli nella macro sono sempre stati considerati quasi il top per via delle prestazioni elevatissime montati su un anello di inversione ottica. Ovviamente in era analogica. All'epoca feci anche qualche esperimento e devo dire con risultati apprezzabili se la memoria non mi inganna. La cosa bella sta nel fatto che oggi gli anelli di inversione non si usano più. E' molto meglio oggi, direbbe Forrest Gump.

Siamo in due Vecchi.. allora..    da ragazzo, qualche anno fà, si usava già questa tecnica..  solo che allora era ancor più manuale di ora.. e non c'era barba di elettronica che poteva aiutarti..   oltre a poter vedere il risultato, se era corretto o meno... dopo, a volte.. molto dopo.

[Massimo Vignoli]

35 minuti fa, Jorgos ha scritto:

Guarda un po’ il lavoro del fotografo di natura Solvin Zankl.

https://solvinzankl.photoshelter.com/index

Quello è un genio!
Per chiarire meglio, l'effetto che cerco è questo:

Che ho preso qua.

 

[Enrico Floris]

40 minuti fa, Jorgos ha scritto:

Guarda un po’ il lavoro del fotografo di natura Solvin Zankl.

https://solvinzankl.photoshelter.com/index

Commovente.

[Enrico Floris]

5 minuti fa, Massimo Vignoli ha scritto:

Quello è un genio!
Per chiarire meglio, l'effetto che cerco è questo:

Che ho preso qua.

 

Sarebbe una macro più creativa e penso anche più divertente. Meno esasperata di quella con inquadrature chiuse che, per quanto bellissima e impegnativa, sembra sempre un esercizio di tecnica fotografica. Confermo con un'ambientazione ci si diverte di più e si ottengono anche risultati piacevoli.

[Silvio Renesto]

6 minuti fa, Massimo Vignoli ha scritto:

Quello è un genio!
Per chiarire meglio, l'effetto che cerco è questo:
Che ho preso qua.

 

Come ha scritto Enrico, è una macro molto creativa, la scelta dell'ottica dipende anche dalle dimensioni del soggetto e dall'effetto che vuoi ottenere., comunque il 15mm f4 Laowa permette di  fare cose come da tuo esempio anche senza tubi, per soggetti più grandi e ingrandimenti meno spinti ed una macro più "naturale", una focale da  24 o 28mm vanno bene, purchè.. piccoli!  immagino che il 28mm  con un tubo molto sottile,  massimo il meike da 11mm, potrebbe andare, Il vantaggio del 28 è di essere corto, ad esempio il 24-70mm f4 S che si allungava, con il tubo Meike da 11mm finiva per toccare il soggetto con la lente frontale.

Se ti va, scrivo qualcosa di più esauriente al più presto, anche in relazione alle diverse tipologie di soggetti.

[Jorgos]

Sempre di Solvin Zankl questa è la gallery relativa alla macro ambientata fatta con il grandangolo https://solvinzankl.photoshelter.com/gallery/Invertebrates-terrestrial-Wirbellosetiere-I/G0000VBtstzK9Pdk/

[Silvio Renesto]

Prova anche a vedere nelle risposte a questo blog:

Ci sono esempi con diversi grandangoli.

[Valerio Brustia]

Ciao  e buon anno

leggevo e mi avete incuriosito molto molto perchè, qualcuno lo ricorderà, per me un grandangolo lineare autofocus con una mdf intorno ai 5-8cm sarebbe una manna, ma non c'è per Nikon un autofocus adeguato (il laowa purtroppo è manualissimo)

Allora con ordine

occhio ai tubi di prolunga sui grandangoli, spesso sono un disastro. Tanto per giocare ho tirato fuori i miei vecchi tubi, ho scelto il più sottile di 12mm e l'ho accoppiato al 24/1.4 art.
24mm è un grandangolo con angolo di campo che si fa "sentire"

ebbene chiudendo a f/16 max chiusura disponibile sul Sigma che è un 1.4 di max luminosità (non a caso il Laowa parte da f/4 ed arriva a f/22) la pdc è ridicola, non sullo sfondo, MA SUL SOGGETTO IN PP e si estende si e no per una manciata di millimetri.

ma non è mica basta: l'obiettivo portato fuori dal suo range di lavoro si trasforma in un culo di bottiglia; come  si nota compare aberrazione a catafottere con una scarsità generale di nitidezza che fan passare la voglia.

Conclusione: tubi con i grandangoli? Si rischiano serie delusioni.

 

Jargos ha tirato in ballo Solvin Zlank di cui non conoscevo ne faccia ne nome ma conoscevo BENE le foto eseguite nel mar dei Sargassi, foto che vidi sulla rivista BBC Wildlife Magazine diversi anni fa; ne rimasi colpito perchè pur ricorrendo un oblò emisferico da 23cm (standard mega dome proposto da tutti i produttori di scafandri) non c'è ottica lineare che disponga di una mdf tale da offrire una linea aria acqua così a fuoco e quella qualità di immagine nelle riprese a mezz'acqua. Poi qualche tempo dopo (wetPixel docet) ho scoperto l'arcano:

Matti Smith è un bravo fotosub con la fissa per le foto a mezz'acqua. Ha avuto modo di realizzarsi da se i dome port di dimensioni generose. Quello ritratto nel catalogo "non rende" ma confrontato con i miei da 23 cm, beh diciamo che si capisce il perchè di quella linea Aria Acqua così netta nelle foto dei sargassi di di Solvin Zlank

i miei 23 cm 

 

i LORO avambracci 

 

 

Per concludere, l'unico obiettivo AUTOFOCUS che nelle riprese di questo genere garantisce una serena gestione della messa a fuoco sui piani ravvicinati è il fisheye (il nuovo 8-16 Nikon AFs ,  il vecchio 15 sigma) che Solvin Zlank ha utilizzato per riprendere i rospi davanti al dome, rospi che a me son venuti leggermente sfuocati perchè il 18 -35 AFs non sa andare così vicino.

Ora uso anche io il 15 fisheye, ma siccome il fisheye alla lunga mi rompe le palle, lo TAGLIO su DX ottenendo un effetto gradevole e garantendomi di arrivare "contro" i soggetti (sempre che l'AF non vada a cercare altrove e su un ottica "a camma"come il vecchio sigma 15  purtroppo accade)

PS

io mi immergo solo in posti abbastanza disgustosi

 

 

 

[Max Aquila]

44 minuti fa, Valerio Brustia ha scritto:

Ciao  e buon anno

...PS

io mi immergo solo in posti abbastanza disgustosi

 

 

 

Ciao e Buon Anno:

ma una tredicesima investita alle Seychelles o dove preferisci? 

Tua moglie al sole sulla spiaggia e tu a pelo d'acqua, volendo anche guizagliato,    che inquadri acque limpide e pesci degni di questo nome?

Ci son anche altre cose a pelo d'acqua alle 6scelle....

[Massimo Vignoli]

Mmmmm la questione diventa sempre più interessante. Ma se la lente più versata pare essere il 28/2.8 AIS perché mette a fuoco a 20cm…. Il nuovo 28/2.8 per Z mette a fuoco a 19cm ed ha un RR di 0,2x!!! È autofocus e potrebbe andare con il mio tubetto Meike (af) da 11mm. Mauro, a quanto ricordo, tu sei l’unico che lo ha. Che ne pensi? 

[Max Aquila]

1 minuto fa, Massimo Vignoli ha scritto:

Mmmmm la questione diventa sempre più interessante. Ma se la lente più versata pare essere il 28/2.8 AIS perché mette a fuoco a 20cm…. Il nuovo 28/2.8 per Z mette a fuoco a 19cm ed ha un RR di 0,2x!!! È autofocus e potrebbe andare con il mio tubetto Meike (af) da 11mm. Mauro, a quanto ricordo, tu sei l’unico che lo ha. Che ne pensi? 

io che lo ho avuto, l'ho trovato un obiettivo inerte alle variazioni di diaframma in funzione della pdc.

Mi è sembrato davvero un obiettivo progettato per diventare un 42mm-eq con le relative caratteristiche.

I grandangoli di cui ti parla Valerio sono vecchi obiettivi con schemi ottici particolarmente asimmetrici.

Che ovviamente, distanziati con tubi, danno il peggio di sè nelle caratteristiche complementari ed ai bordi: ma tanto, sotto un dome di vetro e con la deformazione indotta dall'acqua....

Voglio fare delle prove col mio campione di RR inverted, per sincerarmi della sua opportunità in questo ambito...

Ribadendolo...: 

[Max Aquila]

 

[Massimo Vignoli]

Però il 28 per Z avrebbe il vantaggio di poter usare il focus stacking automatico, quindi superare in modo semplice semplice il problema della ridotta profondità di campo. E, con il fatto di essere così piccolo e senza la necessità di usare FTZ, anche con parecchio spazio tra la lentina frontale ed il soggetto. In più, non ci avevo pensato, oltre al tubetto potrei usare anche la lente close-up. Certo 28 non è 20!

Tanto che lo hai, potresti anche vedere che fa il 24-120 a 24 con la Marumi (non mi aspetto miracoli essendo molto lungo).

Di ciascuna prova mi interesserebbe:
- RR massimo raggiungibile, che dovrebbe arrivare almeno 1:2 o 1:3 per essere realmente interessante e motivare un mio acquisto
- distanza di lavoro (spazio tra la lente frontale ed il soggetto) al quale lo raggiunge
- valutazione anche approssimativa della PDC a f16 (non mi aspetto miracoli, ma se è una soluzione AF si gestisce in focus stacking)

[Massimo Vignoli]

di questa scrive che è fatta a 24mm. Non lo spiega con chiarezza, ma nell’articolo usa un corpo Nikon dx. 
E scrive che gli piace il 18-35 AFS VR con tubo da 10mm per questi usi…..

 

[Massimo Vignoli]

Per cui credo che 5 potrebbero essere gli approcci, li ordino dal più complesso a più semplice:
- prendere il 15mm LAOWA, soluzione bella e pronta ma costosa (620€), manual focus e non Z. I più 15mm sono estremamente impegnativi per iniziare.
- 20mm AI o AIS, più tubetto ed FTZ, meno costosa del LAOWA ma con tutte le complessità (MF, adattatori). Però focale più “semplice”.
- 18-35 AFS, più tubo o lente close up, tutta da capire
- un qualsiasi 24-XX nativo Z ma corto abbastanza da poter usare i tubi o la lente close up (ed il 24-50 per Z? È piccolissimo e quindi a 24 un tubo dovrebbe consentirlo!).
- 28/2,8 per Z, con tubo o lente close up. La soluzione più semplice da mettere insieme ed usare, ma probabilmente con il minore effetto wow derivante dall’uso del grandangolo… 

Qualsiasi prova (RR e distanza di lavoro in particolare) da chi avesse quel materiale è graditissima!

[Jorgos]

Io al posto tuo comincerei con l' ultima proposta : il 28mm Z. Ti darà una prospettiva lineare e più realistica per foto macro ambientate.

Secondo me lascia perdere gli zoom, in questo campo non hanno fortuna, almeno secondo la mia esperienza nel ambito reflex e non penso che con l' attacco Z sarà diverso.

Seconda soluzione il 20mm Ai + tubo PK11A (appena 8mm) + FTZ. Non aver paura del MF specialmente con le Z che hanno il display orientabile mettere a fuoco muovendo il tutto avanti e dietro diventa più facile (foto fatte però sempre con l' aiuto del flash).

Il 15mm è più specialistico e da orizzonti curvi.  Solvin Zlank aveva cominciato con un Nikkor 14mm f/2.8D modificandola sua baionetta.

Per il momento sono ancora in Italia. Appena torno a casa (8 Gennaio) posso allegarti foto di esempi e modi di fare o darti altre informazioni in merito.

Buon divertimento !! 

[Massimo Vignoli]

12 minuti fa, Jorgos ha scritto:

Io al posto tuo comincerei con l' ultima proposta : il 28mm Z. Ti darà una prospettiva lineare e più realistica per foto macro ambientate.

Secondo me lascia perdere gli zoom, in questo campo non hanno fortuna, almeno secondo la mia esperienza nel ambito reflex e non penso che con l' attacco Z sarà diverso.

Seconda soluzione il 20mm Ai + tubo PK11A (appena 8mm) + FTZ. Non aver paura del MF specialmente con le Z che hanno il display orientabile mettere a fuoco muovendo il tutto avanti e dietro diventa più facile (foto fatte però sempre con l' aiuto del flash).

Il 15mm è più specialistico e da orizzonti curvi.  Solvin Zlank aveva cominciato con un Nikkor 14mm f/2.8D modificandola sua baionetta.

Per il momento sono ancora in Italia. Appena torno a casa (8 Gennaio) posso allegarti foto di esempi e modi di fare o darti altre informazioni in merito.

Buon divertimento !! 

Si, il 28 Z sembra anche a me la cosa più facile. E si, tutto quello che mi puoi fare avere mi interessa. Mi sto accorgendo di avere messo un piedino in un mondo enorme ed enormemente interessante. Di più, praticabile a differenza di altri generi anche dietro casa - cosa in tempi di Covid niente affatto disprezzabile, anzi! E poiché il mio approccio è studia e poi metti in pratica sono anche nel momento giusto dell'anno.

[Max Aquila]

Ieri sera fatti esperimenti col mio 20/4 AiS sia capovolto su baionetta Z (enorme RR=niente sfondo) sia dritto con lente addizionale Marumi, dove trovo migliore rapporto tra soggetto (pupino) e contesto.

Poi con 24-120 + Marumi in pieno funzionamento di ogni automatismo ed è sicuramente più agevole. Forse anche in maniera determinante.