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M&M

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  • Amministratori
5 ore fa, Max Aquila ha scritto:

Si...mi piacerebbe sapere cosa ne pensi tu: questo critico qui sopra mi sembrava Carlo Verdone flippato .

A me pare che tutto sia già stato scritto: sarà il periodo pasquale...

Suggerisco per analogia "Voyage of the Acolyte" di un solingo Steve Hackett.

Ma parliamo di quasi 50nt'anni or sono ... 

 

Per me questo genere e questo stile è tutto "senza né capo né coda". Ascoltato per "dovere" e archiviato :)
Senza bisogno di citare roba vecchia di quando ero in terza alimentare.

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  • 2 settimane dopo...
  • Nikonlander Veterano

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Nicholas Angelich è un pianista americano, ma musicalmente cresciuto in Francia, scomparso prematuramente pochi giorni fa. In questo bel recital  del 2016 accosta alcuni pezzi celebri di Liszt, Schumann e Chopin, ciascuno dedicato a uno degli altri due compositori (Schumann dedicò i suoi Kreisleriana a Chopin, Chopin i suoi studi Op.10 a Liszt, Liszt la sua somata a Schumann).

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  • 3 settimane dopo...
  • Amministratori

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nel giorno del compleanno di Brahms

Oleg Marhev, pianoforte
Brahms, sonate n. 2 e n.3, Scherzo Op. 4
Danacord, 6 maggio 2022

A tornare in studio di registrazione è un titano pianista. Un trio di fragorosi ruggiti da un giovane leone della tastiera : Johannes Brahms era ancora adolescente quando compose questo Scherzo autonomo e una coppia di sonate. Con questi pezzi, ha ottenuto l'amicizia e il sostegno per tutta la vita di Schumann. Due dei movimenti della sonata sono ispirati da canzoni d'amore e di solitudine, ma ogni battuta qui è Brahms, anche il prodotto della sua giovinezza.
"Marshev è un fenomeno" (BBC Music Magazine). Nato a Baku, in Azerbaigian, Oleg Marshev si è formato con Valentina Aristova al Gnessin State Musical College e con Mikhail Voskresensky al Conservatorio di Mosca. È annoverato tra la quinta generazione del pianismo russo dai tempi di Liszt, attraverso il lignaggio di Alexander Siloti, Konstantin Igumnov e l'insegnante di Voskresensky, Lev Oborin. Residente in Italia dal 1991, Marshev ha ricevuto premi in diversi concorsi pianistici internazionali in Canada, Italia, Portogallo, Spagna, USA, tra cui quattro primi premi. Ora è ampiamente riconosciuto come uno dei pianisti russi più talentuosi della sua generazione. © Danacord
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Gabriela Montero : Baroque

improvvisazioni su temi barocchi di Gabriela Montero (Warner Classics 2007)

 

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  • Nikonlander Veterano
9 ore fa, M&M ha scritto:

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Gabriela Montero : Baroque

improvvisazioni su temi barocchi di Gabriela Montero (Warner Classics 2007)

 

in ascolto notevole , non la conoscevo grazie del sxuggerimento 

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  • Nikonlander Veterano

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Arcade Fire, WE. L’ultimo disco degli Arcade Fire, pur se lontano dai loro primi bellissimi album, ha dei bei momenti. 

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  • Amministratori

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Formazione più che collaudata, programma "più che classico", letto in chiave "allegra" :)
Uscito oggi da Qobuz

 

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  • Nikonlander Veterano

Shifting Sands, Avishai Cohen Trio

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Ultimo lavoro del jazzista israeliano Avishai Cohen, in verità presentato qualche giorno fa. Sorprendentemente in crescita. Che fosse un ottimo bassista jazz e un abile compositore lo si era già capito da un pezzo ma stavolta credo sia andato proprio oltre. Ad accompagnarlo il bravissimo pianista azero Elchin Shirinov (ma veramente bravo, credetemi sulla parola) e la batterista israeliana Roni Kaspi... talento puro.
Armonie fresche e piacevoli, mai difficili e una ritmica incalzante e fantasiosa. Gran bel lavoro. Ascoltatelo d'un fiato.

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  • 2 settimane dopo...
  • Amministratori

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Art Pepper e gli Eleven, Concord Records, gennaio 1959
Pepper ancora fresco, prima delle traversie successive ...

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John Coltrane, My Favorite Things
Rhino 1961, rimasterizzato in 96/24 adesso

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novità di questi giorni, Ben Sidran, classe 1943

"Swing State è il mio primo disco interamente strumentale. Ho già suonato strumentali ma questo è il mio primo progetto in trio con pianoforte. I miei dischi preferiti da bambino erano i trii di Horace Silver, Bobby Timmons, Bud Powell e poi Sonny Clark. Il formato del trio con pianoforte è stato ciò che mi ha entusiasmato per la prima volta. Quindi, tornando indietro di sessant'anni dopo, volevo sentire come si sentivano quei musicisti quando suonavano. So di non poter suonare come loro, ma posso sentirmi come loro. Ecco cos'è lo stato di oscillazione.

Quando ho iniziato a pensare al repertorio, ho pensato di fare alcune delle mie composizioni bebop preferite degli anni '50, e da lì ho iniziato a guardare materiale sempre più vecchio fino a quando ho finito per scegliere principalmente canzoni degli anni '30. Ora mi rendo conto che queste sono le prime canzoni che ho suonato quando ho iniziato a imparare a suonare il piano da ragazzo.

Avevo un Fake Book - un libro illegale di spartiti - che mi è stato regalato da un amico di mio padre, un pianista che aveva lavorato professionalmente negli anni '30. Così ho iniziato a suonare tutti questi brani di quel periodo. Canzoni come "Tuxedo Junction", "Ain't Misbehavin", "Lullaby Of The Leaves" e "Over The Rainbow". Non ne ero nemmeno a conoscenza quando abbiamo registrato l'album, ma ora posso vedere che le mie ragioni per scegliere questo repertorio sono molto profonde.

Mi piace il titolo Swing State perché descrive lo spazio emotivo in cui ti mette la musica quando oscilla. Non viene dal tuo cervello, viene dal tuo corpo. È come ci si sente quando si sente quel battito - quel battito lento e cadenzato che era al centro di ciò che le persone hanno sempre cercato di fare nel jazz (fino a poco tempo, quando lo swing era solo un'opzione). Lo swing era la cosa che volevi stabilire per far stare bene le persone.

La prima volta che l'ho sentito avevo 6 o 7 anni e ho ascoltato un disco di Jimmy Forrest chiamato "Night Train". Mi ha fatto impazzire! L'ho sentito in una lezione di arte dove sono andato dove gli insegnanti ci hanno suonato la canzone e ho chiesto ai bambini di disegnare come ci si sentiva. Non ricordo il mio disegno, ma ricordo di aver corso per la stanza. Non mi sono mai sentito così prima. Ha innescato qualcosa in me che dopo tutti questi anni è ancora lì.

Come esseri umani, abbiamo la tendenza a stringere. È il nostro impulso di lotta o fuga quando siamo minacciati. A volte è solo lavoro per rilassarsi e lasciarsi andare. Non puoi davvero sentirti bene se non sei rilassato e non ti lasci andare. È stata una vera sfida farlo di recente. Ho usato questi tempi difficili negli ultimi due anni per fare del mio meglio per entrare in contatto con le mie migliori intenzioni di quando ero giovane.

Ad esempio, mi sono sempre detto che una volta raggiunta una certa età avrei letto tutti i grandi libri che fingevo di leggere quando ero al college. Questo disco è una specie di pezzo con questo: fare un disco in trio pieno delle canzoni della mia infanzia. Come si suol dire, "vai con quello che ti ha portato".

Non avrei potuto fare questo disco senza Billy Peterson al basso e Leo Sidran alla batteria. Noi tre abbiamo suonato insieme in così tante situazioni per decenni che non dobbiamo parlare di niente. La musica si unisce. Siamo entrati in studio senza alcun arrangiamento e in 10 o 15 minuti abbiamo avuto un'idea completamente sviluppata per il disco. Si è riunito in modo naturale, autentico e rapido. Riflette davvero chi sono in questo momento. Non è un'idea che è stata realizzata; è un affare fatto.

Ben Sidran, febbraio 2022"

 

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  • Nikonlander Veterano
16 ore fa, M&M ha scritto:

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John Coltrane, My Favorite Things
Rhino 1961, rimasterizzato in 96/24 adesso

Una partitura inarrivabile. Dopo i primi 15 secondi di ascolto si entra nella dimensione dei capolavori assoluti.

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  • Amministratori

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due dei miei due eroi insieme in una rimasterizzazione appena uscita, sensazionale, dell'originale Rhino del 1958.
Per me questa è "musica classica".

(Ricordo a chi non lo ricorda, che i miei primi due Jack Russell Terrier, che purtroppo sono venuti a mancare uno dopo l'altro, si chiamavano Art e Blakey).

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dopo tanto jazz, una incisione leggendaria con Tatiana Nikolayeva che suona i "suoi" preludi e fughe di Shostakovich.

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  • Amministratori

E quindi, ancora con uno dei dischi più importanti dell'intera storia del Jazz

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qui nel Blue Note rimasterizzato a 192/24 che sembra registrato stamattina :) nonostante sia del 1959 :o

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  • Amministratori

Stamattina dopo Mille Regretz di Josquin Desprez, sono passato alla meravigliosa cantata BWV 22 di Bach, nell'altrettanto meravigliosa lettura di Gardiner

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la copertina di Steve McCurry del volume n.21 dell'edizione del pellegrinaggio delle cantate di Bach per SDG

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  • Nikonlander Veterano

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Tanta grazia ed eleganza in queste Goldberg del pianista olandese Hannes Minnaar. Le sue variazioni affascinano per la capacità che ha di farle cantare e danzare. Gran bel disco!

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  • Nikonlander Veterano
Inviato (modificato)

Oggi un po' di rock "serio"

Focus : hocus pocus 1971 circa 

Buono ascolto

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Modificato da Alessandro P.
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1 ora fa, Alessandro P. ha scritto:

Oggi un po' di rock "serio"

Focus : hocus pocus 1971 circa 

Buono ascolto

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Grazie, riascoltare House of the King mi fa riprendere interesse nel cliccare su Nikonland il tasto "contenuto non letto"

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5 minuti fa, Max Aquila ha scritto:

Grazie, riascoltare House of the King mi fa riprendere interesse nel cliccare su Internet il tasto "contenuto non letto"

👋

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  • Nikonlander Veterano

Non è musica classica ma è un classico del rock,Led Zeppelin IV con alcuni dei più noti pezzi del gruppo inglese.Uscito nel novembre 1971 ed attuale ancor oggi.

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e giusto per la serata si ascolta quest'altro LP ,Brain Salad Surgery,però del cosidetto Progressive Rock di cui gli Emerson Lake&Palmer furono maestri.....

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  • Nikonlander Veterano

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Una meravigliosa registrazione in studio del 1977 di Bill Evans, qui in trio con Eddie Gomez e Eliot Zigmund, di struggente bellezza. Rimasterizzato in 192/24. 

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  • Nikonlander Veterano
17 ore fa, happygiraffe ha scritto:

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Una meravigliosa registrazione in studio del 1977 di Bill Evans, qui in trio con Eddie Gomez e Eliot Zigmund, di struggente bellezza. Rimasterizzato in 192/24. 

Molto bello , i suoni sono in vera armonia , le spazzole della batteria si fondono con la sapienza di Eddie ,e non è banale con un piano , a mio avviso intendo 

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  • Nikonlander Veterano

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The Smile è un side project di Thom Yorke e Johnny Greenwood, voce e chitarra dei Radiohead, insieme al batterista Tom Skinner e allo storico produttore dei Radiohead Nigel Goldrich. Se i progetti paralleli dei vari membri dei RH non mi hanno mai particolarmente convinto, questo invece è un ottimo disco, molto simile agli ultimi dischi della band di Oxford. Certamente non deluderà i loro fans!

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  • Amministratori

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la straordinaria Gundula Janowitz accompagnata dall'ancora più straordinario Herberth Von Karajan negli ultimi quattro lieder di Richard Strauss.
Una pietra miliare assoluta della musica dei nostri giorni.

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