Redazione Massimo Vignoli Posted September 12, 2021 Redazione Share Posted September 12, 2021 Non ho mai fotografato "bene" la pernice bianca, anche se è un soggetto che sto attivamente cercando. E a dirla tutta, fino a questa estate neppure ero riuscito a vederla da vicino in natura. Ma questa estate, all'ultimo giorni di vacanza in dolomiti e all'ultima gita (Piz Boè per il Lichtenfels e la Cresta Strenta, uno splendido sentiero attrezzato straordinariamente panoramico e divertente da percorre purché si disponga della giusta esperienza e "sicurezza di passo") ecco che ne vedo 4 zampettare a pochi metri da me, ovviamente in abito estivo. Nello zaino il mio "kit da paesaggio", di fotografare animali non c'era nessuna idea, che per fortuna arriva a 300mm. Ho fatto qualche scatto, senza insistere perché la lente troppo corta mi avrebbe obbligato ad avvicinarmi troppo e quindi a disturbarle. Z6II su 70-300/4.5 5.6 @300mm f5.6 1/4000 ISO200 Z6II su 70-300/4.5 5.6 @300mm f5.6 1/3200 ISO200 Z6II su 70-300/4.5 5.6 @300mm f5.6 1/800 ISO200 5 3 Link to comment Share on other sites More sharing options...
Redazione Silvio Renesto Posted September 12, 2021 Redazione Share Posted September 12, 2021 Bellissime tutte e tre, le prime due sono magiche, la prima è un capolavoro. Link to comment Share on other sites More sharing options...
Nikonlander Veterano cris7 Posted September 13, 2021 Nikonlander Veterano Share Posted September 13, 2021 Bella cattura Massimo, la pernice è sempre una bella soddisfazione! Link to comment Share on other sites More sharing options...
Nikonlander Andrea Marzorati Posted September 13, 2021 Nikonlander Share Posted September 13, 2021 Belle immagini, anche per me la prima è la più riuscita. Link to comment Share on other sites More sharing options...
Nikonlander Antonio Biggio Posted September 13, 2021 Nikonlander Share Posted September 13, 2021 Dev'essere una bella emozione fotografare la Pernice bianca. Concordo sulla prima. Link to comment Share on other sites More sharing options...
Nikonlander Veterano Gianni Posted September 14, 2021 Nikonlander Veterano Share Posted September 14, 2021 Belle Massimo e la Prima Bellissima.... Link to comment Share on other sites More sharing options...
Nikonlander Saverio Antinori Posted September 16, 2021 Nikonlander Share Posted September 16, 2021 Molto belle, ognuna per le proprie caratteristiche. Da notare la buona qualità di un'ottica che ha il massimo rapporto prestazioni/costo (e peso). Invidia pura dell'ambiente e dell'incontro. Link to comment Share on other sites More sharing options...
Administrator Max Aquila Posted September 18, 2021 Administrator Share Posted September 18, 2021 questa è bellissima, non la prima !!! Ma perchè guardate la rappresentazione di un volatile come se dovesse essere rispondente allo stesso dannato canone ? La prima è bellissima nella sua immensa monotonia. Questa altra è una foto di wildlife ! 1 Link to comment Share on other sites More sharing options...
Redazione Silvio Renesto Posted September 18, 2021 Redazione Share Posted September 18, 2021 La mia lettura, ovviamente soggettiva, è questa: Sono due foto molto diverse entrambe bellissime. Entrambe fuori dal "canone" solito del ritrattone (quello sì sarebbe monotono). Direi che non sono confrontabili. La prima è un animalscape, suggestiva, in cui il soggetto è nel contesto e insieme contribuiscono a dare un'immagine molto poetica dell'ambiente e del suo abitante ed un tocco di sorpresa, il piccolo vivo in mezzo al grande vuoto apparentemente inanimato. L'altra è una foto viva e vivace, proprio wild-life, come dice Max, perchè l'animale non è immoto, come fosse in posa, ma sta interpretando se stesso. Una Pernice che lancia il suo richiamo, ossia una foto di una Pernice che fa la pernice. Faccio un parallelo estremo per farmi capire, sfruttando Vincent Munier e i suoi Buoi Muschiati: Per me questa foto è vicina allo Zen, pura arte dello spazio vuoto: Questa invece è wildlife molto vivace. Diversissime, ma entrambe belle necessarie a capire il mondo del Bue Muschiato provocando emozioni anche opposte. Sono grato a Max perchè ha stimolato una discussione! Che potrebbe anche svilupparsi ulteriormente, se qualcuno ne avesse voglia, senza conflittualità, ma esplorando come esprimere in modi e sentori diversi il mondo della natura. 3 Link to comment Share on other sites More sharing options...
Nikonlander Veterano Sakurambo Posted September 18, 2021 Nikonlander Veterano Share Posted September 18, 2021 Io preferisco la seconda e la terza, oltre al fatto che la pernice è più "vicina", ma anche e soprattutto perché colta in atteggiamenti più attivi. In particolare la seconda con il becco aperto, quasi stesse parlando con qualcuno dei suoi simili ( magari per avvisali dello scocciatore ). Link to comment Share on other sites More sharing options...
Nikonlander Veterano Gianni Posted September 18, 2021 Nikonlander Veterano Share Posted September 18, 2021 Naturalmente son Gusti...ma la prima come altre foto che Massimo ci ha fatto vedere nel tempo, ci fanno vedere gli Animali ritratti nel loro ambiente e fanno parte di un Qualcosa. Altre foto, di primi piani o anche di Ritrattoni sono appunto ritratti più o meno grossi staccati dal loro contesto e ce ne sono ora (dopo il digitale) centinaia per ogni specie. E' anche per questo secondo me che volersi avvicinare a tutti costi, fare foto ai nidi, che spesso è l'unico posto sicuro dove poter vedere e ritrarre l'animale è superfluo, proprio perchè spesso inflazionate. Riuscire invece a contestualizzare il soggetto (con una bella foto) nel suo ambiente, secondo me oltre che più difficile è anche più utile per farlo conoscere.... Link to comment Share on other sites More sharing options...
Administrator Max Aquila Posted September 18, 2021 Administrator Share Posted September 18, 2021 1 ora fa, Gianni ha scritto: Naturalmente son Gusti...ma la prima come altre foto che Massimo ci ha fatto vedere nel tempo, ci fanno vedere gli Animali ritratti nel loro ambiente e fanno parte di un Qualcosa. Altre foto, di primi piani o anche di Ritrattoni sono appunto ritratti più o meno grossi staccati dal loro contesto e ce ne sono ora (dopo il digitale) centinaia per ogni specie. E' anche per questo secondo me che volersi avvicinare a tutti costi, fare foto ai nidi, che spesso è l'unico posto sicuro dove poter vedere e ritrarre l'animale è superfluo, proprio perchè spesso inflazionate. Riuscire invece a contestualizzare il soggetto (con una bella foto) nel suo ambiente, secondo me oltre che più difficile è anche più utile per farlo conoscere.... allora, va fatto conoscere: raccontando, descrivendo di animale, areale, modalità di avvicinamento, appostamento e scatto. Se no resta sempre tutto,come scrive qualcuno: ...una bella cattura. E così a me non piace Perchè in mancanza di spiegazioni, quelli come me possono confondere il Gracco con la Cornacchia, il tarabuso inferiore con quello superiore, il cardellino col verdone e la pernice con la quaglia. Davvero, sapete: questa di Nikonland è una ribalta per raccontare della fauna, flora e contesti, come fa il Silvio Renesto o il Massimo Vignoli. Qualche volta c'è riuscito pure il Brustia: ma poi devono avere catturato lui... Link to comment Share on other sites More sharing options...
Redazione Massimo Vignoli Posted September 18, 2021 Author Redazione Share Posted September 18, 2021 Sono felice che da quelle tre immagini sia uscita questa bella discussione. Un grazie a tutti ma in particolare a Max che ha “tirato la pietra nel gallinaio”. Andando al merito, io le ho inserite tutte e tre perché secondo me complementari, una sorta di trittico scaturito dal caso in quanto, come detto, non ho avuto molto tempo: non volevo disturbarle e loro erano nervose. Quindi non ne ho una preferita, non saprei dire quale sia la migliore e non credo che divise funzionino bene come insieme. Ma se avrò la fortuna ed il merito (per ora sono a circa 2.000 mt di dislivello in esplorazioni ma credo di aver trovato il posto giusto, non le ho fotografate ma sbinocolate si!!!!) di fotografarle come vorrei… spero che si noti la differenza. Ma dove le sto cercando? Il loro habitat sono le pietraie d’alta quota, dove finisce l’erba ma non iniziano ancora le pareti, possibilmente non fatte da grandi massi. Ovviamente prediligono zone poco disturbate, ma non mi è ancora chiaro se stanno preferibilmente sui versanti sud (anche se li le ho viste). Detto questo se ci sono esperti in materia che leggono ogni consiglio è ben accetto (beh, escluso quello di andare allo Stelvio 😀😀😀😀). “Purtroppo” per qualche settimana interromperò: stiamo entrando nel periodo del bramito, il Re mi chiama 😉. Link to comment Share on other sites More sharing options...
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