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Una mattina a damigelle.


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  • Nikonlander Veterano

Stamattina, un giro a Cascina Sforzesca (Vigevano). Vista la pioggia di ieri sera speravo di trovare le gocce d'acqua e così è stato. Un sacco di damigelle, ma volavano sopratutto zanzare, in quantità viste raramente (se andate portatevi il repellente e mettetelo appena scendete dall'auto, in abbondanti quantità, su tutte le parti scoperte e sulla maglietta).

Non è un soggetto che frequento, così come la fotografia a distanza ravvicinata, quindi ogni consiglio/suggerimento/critica è bene accetto. Regolazione del file compresa - sto sempre giocando con Capture One.

MV-Z6-20200711-4682_1280.thumb.jpg.2165bfdb19feb182a1b1023b2764a5e5.jpg

Z6 su 500PF, 1/500 f8 ISO560 + 2 tubi Meike (18+11mm) - In manual focus ed a mano libera sfruttando l'assistenza al MF della Z6

MV-Z6-20200711-4713_1280.thumb.jpg.419652e569d4e22ac50dfa05c75dfda0.jpg

Z6 su 500PF, 1/500 f11 ISO2000 + 2 tubi Meike (18+11mm) - In manual focus ed a mano libera sfruttando l'assistenza al MF della Z6

MV-Z6-20200711-4902_1280.thumb.jpg.d21a0c7e20a15cbe0c99a92fa26dd462.jpg

Z6 su 70-200FL @ 200mm, 1/250 f11 ISO400 + 2 tubi Meike (18+11mm) 

MV-Z6-20200711-4909_1280.thumb.jpg.107be76d0ed1730ffef0109433262ea0.jpg

Z6 su 70-200FL @ 170mm, 1/250 f11 ISO560 + 2 tubi Meike (18+11mm) 

MV-Z6-20200711-5036_1280.thumb.jpg.1be28a2b7d7c7f5924c72fb09e495b96.jpg

Z6 su 70-200FL @ 200mm, 1/500 f5.6 ISO140 + 2 tubi Meike (18+11mm) 

MV-Z6-20200711-5066_1280.thumb.jpg.0d4734badfa02fd7b83bc853775d78b5.jpg

Z6 su 70-200FL @ 200mm, 1/500 f5.6 ISO220 + 2 tubi Meike (18+11mm) 

MV-Z6-20200711-5142_1280.thumb.jpg.f3dcd272263dd6e165c590f892965e41.jpg

Z6 su 70-200FL @ 200mm, 1/500 f8 ISO450 + 2 tubi Meike (18+11mm) 

MV-Z6-20200711-5333_1280.thumb.jpg.4310aed0ea6447ef6eda741cd4e948af.jpg

Z6 su 70-200FL @ 150mm, 1/640 f8 ISO280 + 2 tubi Meike (18+11mm) 

Come detto, sono tutte a mano libera. In realtà l'idea era di provare a fotografarle in volo, ma questa mattina l'AF del 500PF ha deciso di piantarmi in asso ed il 70-200 è troppo corto.

 

 

 

 

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  • Nikonlander Veterano

Massimo, 
mi sembra che non hai poi bisogno di troppi consigli, almeno in ripresa :D.
Per apprezzarle appieno occorre cliccarci sopra perchè la preview inganna e fa sembrare le foto meno nitide.

Ti dico le mie impressioni, ovviamente soggettive, secondo il mio modo di vedere questo tipo di fotografia. Perdona se inserisco delel foto mie, sono solo a  scopo esplicativo.

Ora, tenendo conto che non hai usato un vero tele-macro (parlo di gestione delle distanze, non di qualità) ed una fotocamera a formato pieno, direi che i risultati nella maggior parte dei  casi sono eccellenti.

La migliore, a mio parere, di quelle con il 500mm è la seconda, il maschio di Calopteryx splendens.  Proporzioni perfette,  data la presenza delle gocce  che creano un'ottima inquadratura. Perfetta anche la penultima, la femmina sempre di C. splendens (sono tutte C. splendes). Ottimo parallelismo, bell'inquadratura impreziosita dalle gocce. Un classico.

L'ultima ha una luce spettacolare,  a mio vedere sarebbe stata forse  la migliore della serie se l'avessi ripresa in verticale riempiendo un po' di più l'inquadratura. Sempre che fosse possibile.  Più o meno così (come inquadratura intendo):

calopteryxD5001jpg.thumb.jpg.763c75af041a75d60892126312d7f91e.jpg

 

Il fatto che l'addome sia sfuocato a me piace perchè concentra l'attenzione sulla testa e sugli occhi. E' una bella interpretazione.

La foto della damigella ad ali aperte è originale, lo sfuocato mosso dietro crea dei begli archi che fanno da quinta. Ci sta bene.

Quella in controluce ha la parte destra un po' sfuocata, soprattutto le gocce sfuocate sulla foglia non mi convincono molto. 

La prima e la terza le vedo un po' piccole ma potrebbe essere anche una tua scelta di ambientazione.

La mia impressione è che sul formato Fx il 500mm anche con i tubi è al limite come rapporto di riproduzione. Sul formato Dx ( o ritagliando dal formato FX se il sensore lo consente) ci si tirerebbero fuori cose incredibili. Il 70-200 FL sembra mantenere la sua indiscussa qualità anche nella foto ravvicinata. Dovresti provarlo con la lente Canon 500D per ottenere ingrandimenti più spinti.

Questo è il 70-300P a 260mm con lente addizionale da 1,5 diottrie su D500:

caloflente.thumb.jpg.3cbdff529734bf40bb42647bb8c3ed29.jpg

 

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  • Nikonlander Veterano

I veri  problemi di queste riprese sono il caldo e le zanzare. La mattina si evita solo il primo.

Ieri sera ero in una nuvola di pappataci, l'unico punto senza repellente lo hanno trovato: 5cm^2 sul bordo inferiore del palmo della mano sinistra. Ne ho giustiziate 2 in un colpo solo, poi inondato l'area con liquido repellente.

Le zanzare sono Il vero freno alla diffusione delle riprese fotonaturalistiche. Se nikon e canon trovano una soluzione raddoppiano il fatturato di settore.

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  • Amministratori
36 minuti fa, Valerio Brustia dice:

I veri  problemi di queste riprese sono il caldo e le zanzare. La mattina si evita solo il primo.

Ieri sera ero in una nuvola di pappataci, l'unico punto senza repellente lo hanno trovato: 5cm^2 sul bordo inferiore del palmo della mano sinistra. Ne ho giustiziate 2 in un colpo solo, poi inondato l'area con liquido repellente.

Le zanzare sono Il vero freno alla diffusione delle riprese fotonaturalistiche. Se nikon e canon trovano una soluzione raddoppiano il fatturato di settore.

tipo diffondere obiettivi con lenti radianti? Ma morirebbero pure gli animali fotografandi...forse anche alcuni fotografi, non tutti...:marameo:

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  • Nikonlander Veterano

Seriamente, fotografare animaletti come le damigelle richiede un po' di pratica, strumenti giusti, e una buona dose di pazienza. Non si pensa mai, però, alle condizioni al contorno. Le damigelle sfarfallano in estate nelle paludi di pianura, il che vuol dire caldo e umidità che toglie il fiato e le maledette zanzare. Quindi, mentre si cerca l'inquadratura, in attesa al posatoio giusto, dove la luce cade corretta e lo sfondo è  pulito,  si prega che il piano di fuoco centri occhio e ali, dalla fronte cala copioso il sudore, inumidisce l'oculare e prosegue lungo il naso e le labbra. La luce forte dell'estate ci impone di schiacciare la faccia contro la fotocamera, per veder bene il mirino nella ricerca della corretta (sottile e delicata) messa a fuoco. Sul display rimane così impresso il timbro del nostro naso e di un pezzo di guancia (umidicci.).  E mentre si combatte con i decimi di mm del piano di fuoco, a complicare le cose ci sono gli altri insetti, quelli che si difendono e quelli che vorrebbero nutrirsi. Dei primi basta fare attenzione, dei secondi sarebbe invece godimento far mattanza. Ma non è possibile perciò, evitati i  rami con le colonie di processonaria, rimane il supplizio delle Zzzzzzzzzzzzz maledette. Irroro i vestiti di autan, lo spruzzo su faccia collo mani coppino, uso una camicia spessa a maniche lunghe ma non ce n'è, quelle sono diaboliche, un punto debole lo beccano ugualmente e zac, senti un pizzichino e poi sai che per 15 minuti li ti verrà da grattarti in modo compulsivo.

Anche sulle labbra mi hanno beccato, bastarde.

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  • Amministratori
8 minuti fa, Valerio Brustia dice:

Seriamente, fotografare animaletti come le damigelle richiede un po' di pratica, strumenti giusti, e una buona dose di pazienza. Non si pensa mai, però, alle condizioni al contorno. Le damigelle sfarfallano in estate nelle paludi di pianura, il che vuol dire caldo e umidità che toglie il fiato e le maledette zanzare. Quindi, mentre si cerca l'inquadratura, in attesa al posatoio giusto, dove la luce cade corretta e lo sfondo è  pulito,  si prega che il piano di fuoco centri occhio e ali, dalla fronte cala copioso il sudore, inumidisce l'oculare e prosegue lungo il naso e le labbra. La luce forte dell'estate ci impone di schiacciare la faccia contro la fotocamera, per veder bene il mirino nella ricerca della corretta (sottile e delicata) messa a fuoco. Sul display rimane così impresso il timbro del nostro naso e di un pezzo di guancia (umidicci.).  E mentre si combatte con i decimi di mm del piano di fuoco, a complicare le cose ci sono gli altri insetti, quelli che si difendono e quelli che vorrebbero nutrirsi. Dei primi basta fare attenzione, dei secondi sarebbe invece godimento far mattanza. Ma non è possibile perciò, evitati i  rami con le colonie di processonaria, rimane il supplizio delle Zzzzzzzzzzzzz maledette. Irroro i vestiti di autan, lo spruzzo su faccia collo mani coppino, uso una camicia spessa a maniche lunghe ma non ce n'è, quelle sono diaboliche, un punto debole lo beccano ugualmente e zac, senti un pizzichino e poi sai che per 15 minuti li ti verrà da grattarti in modo compulsivo.

Anche sulle labbra mi hanno beccato, bastarde.

Le labbra restano esposte e non ci spruzzerai mai sopra i repellenti. Ma quando riescono a superare pantaloni e mutande e ti pungono ...ben più giu del coccige, dove proprio non batte mai il sole...cominci a chiederti cosa avesse in progetto per loro Nostro Signore... 

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  • Nikonlander Veterano

L'imperativo della selezione naturale è di crescere e moltiplicarsi a spese di altri esseri viventi, di norma . 

Quando facevo macro a 360°, avevo Autan tropical  sulla pelle e BIOKILL sui vestiti (quest'ultimo per le zecche soprattutto, non si sa mai). Il sudore della fronte era drenato da un cappello così non mi finiva negli occhi. L'Autan una volta mi ha sciolto parzialmente la leva di avanzamento del rullino sulla FE2. La cosa mi lasciò perplesso.

Comunque io reggo  occasionali punture di zanzare  se ne vale la pena, ma fuggo immediatamente se ci sono tafani, anche perchè se ce n'è uno, ce ne sono tanti. Superano la mia soglia di sopportazione.

Ma credo che Massimo (Vignoli) gradirebbe di più  suggerimenti tecnici rispetto a  quelli sulla difesa dai parassiti. Anche se mi sembra che gli basti solo un po' di allenamento per far crescere il gusto per la cosa, perchè il manico c'è già.

:) 

 

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  • Nikonlander Veterano

A proposito... mi sorge un dubbio
non è che il guasto del 500 pf sia da correlare all'uso dei tubi??

E' un'ipotesi, qui siamo border line cioè non credo che ci sia molta gente che ha usato la combo di Massimo, che per le damigelle sarebbe il massimo al netto di problemi di messa a fuoco perchè la PDC di un 500mm su FF a 2 metri è veramente prossima allo spessore di un capello

Io sulle libellule mi son trovato bene con il 200-400/4 ma le fotografo poco e sopra ho spiegato il perchè. Davvero, molto meno impegnativo un appostamento di 8h al cinghiale che muovere le canne di riva per raggiungere lo stelo dove stanno tre damigelle in fila. Muovi le canne, esce lo sciame.

 

 

 

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  • Nikonlander Veterano
Il 11/7/2020 at 20:09, Silvio Renesto dice:

La mia impressione è che sul formato Fx il 500mm anche con i tubi è al limite come rapporto di riproduzione. Sul formato Dx ( o ritagliando dal formato FX se il sensore lo consente) ci si tirerebbero fuori cose incredibili. Il 70-200 FL sembra mantenere la sua indiscussa qualità anche nella foto ravvicinata. Dovresti provarlo con la lente Canon 500D per ottenere ingrandimenti più spinti.

Questo è il 70-300P a 260mm con lente addizionale da 1,5 diottrie su D500:

SIlvio, grazie per il commento e per le dritte. 

Effettivamente la questione del parallelismo con il soggetto è una di quelle da capire bene, per quello che ho visto finora funzionano o casi di "parallelismo perfetto" o casi in cui sei del tutto fuori, con riprese frontali o quasi. Il "quasi parallelo" invece no. 

Purtroppo in questa occasione non avevo la 500D con me, ed il 70-200 solo per fortuna visto che l'uscita voleva essere dedicata a riprenderle in volo, cosa che con il default dell'AF del 500 è stata ovviamente impossibile anche solo da ipotizzare. Devo dire che l'assistente a mirino della Z6 in manual focus aiuta un sacco.
Ma ti confermo che si, il 70-200FL con la 500D va benissimo, nitidissimo a f8. Ma il problema è la distanza di lavoro, per me un po troppo piccola per casi come questi. Mi chiesto se il 70-300 con una lente 1.5 non possa essere meglio, se non ho capito male la logica dovrei guadagnare una quindicina di centimetri. Non è così? 

A me il 70-300P è appena arrivato e mi sembra proprio buono. Ho fatto delle ricerche ma non sono riuscito a trovare nessuna lente diottrica da 1,5. Se non ricordo male tu ne hai una "vintage" (pentax?). Tra i prodotti "correnti" sai consigliarmi qualcosa?

 

 

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  • Nikonlander Veterano
3 ore fa, Valerio Brustia dice:

A proposito... mi sorge un dubbio
non è che il guasto del 500 pf sia da correlare all'uso dei tubi??

Mah, lo vedo strano: considera che sono quelli per Z, quindi vanno tra FTZ e Z6. E ad ora li ho usati un sacco sul 70-200 e sul 24-70! 

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  • Nikonlander Veterano
1 ora fa, Massimo Vignoli dice:

Effettivamente la questione del parallelismo con il soggetto è una di quelle da capire bene, per quello che ho visto finora funzionano o casi di "parallelismo perfetto" o casi in cui sei del tutto fuori, con riprese frontali o quasi. Il "quasi parallelo" invece no. 

...
Ma ti confermo che si, il 70-200FL con la 500D va benissimo, nitidissimo a f8. Ma il problema è la distanza di lavoro, per me un po troppo piccola per casi come questi. Mi chiesto se il 70-300 con una lente 1.5 non possa essere meglio, se non ho capito male la logica dovrei guadagnare una quindicina di centimetri. Non è così? 

A me il 70-300P è appena arrivato e mi sembra proprio buono. Ho fatto delle ricerche ma non sono riuscito a trovare nessuna lente diottrica da 1,5. Se non ricordo male tu ne hai una "vintage" (pentax?). Tra i prodotti "correnti" sai consigliarmi qualcosa?

 

Parallelismo, è proprio così, o concentri l'attenzione su un punto ed il resto svanisce o tutto nitido, la via di mezzo disturba.

Lenti da 1,5 diottrie: la distanza di lavoro di una lente addizionale è pari a 1000 diviso le diottrie per cui una da 1,5 diottrie ha una distanza massima di 66cm circa, quindi guadagni circa 16cm, che in macro non è poco.

Il problema è trovarla, tra i prodotti correnti come dici tu non ho notizia,  io ho una lente SIGMA AML pagata l'astronomica cifra di sette euro e va benissimo, ne ho scritto diverse volte. Il problema per te è che  ha il diametro filtri da 58mm, sulla D500 non vignetta,  ma ho visto che sulla Z6 invece sì. Praticamente introvabile

L'unica alternativa che conosco è la Nikon 5T da 62mm che Max Aquila o Roby C saranno felicissimi di venderti, ehm non credo. Anche questa molto rara, la trovi su ebay ad es qui, ma il prezzo è giusto, non so niente sul venditore:

https://www.ebay.it/itm/nikon-close-up-filter-no-5T-mint-in-box-w-multi-language-manual-565930-3673/324114480335?hash=item4b76ba7ccf:g:jTAAAOSwETtee03h

 Forse 62mm non vignettano. Puoi comunque chiederla in prestito a Roby (geograficamente più vicino) e vedere come va.

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  • Nikonlander Veterano

Sul parallelismo

questi odonati sono minuti ed hanno gli occhi molto sporgenti. Quando tenti il profilo e se usi una LF troppo lunga (500mm es) occorre diaframmare un po' per allargare la pdc tanto da contenere tutta la calotta oculare con le ali. Ma se chiudi troppo devi far attenzione allo sfondo. Quindi cerca posatoi isolati con dietro 3-4 metri di vuoto, per intenderci. 

Il ritratto frontale invece chiede il parallelismo perfetto del piano pellicola con l'asse oculare. Appenna sbagli di pochissimo, un occhio va fuori fuoco e viene uno scatto ottimo per il cestino. 

In questa ricerca micrometrica della posizione di fuoco è evidente che è necessario treppiede, regolazioni fini e soggetto fermo.

Tanta pazienza e ostinazione o un bel po' di fortuna (quella aiuta sempre) per portare a casa una buona immagine di damigella. 

Io , come detto, mi arrendo già alle "sfavorevoli condizioni al contorno".

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  • Nikonlander Veterano
43 minuti fa, Valerio Brustia dice:

Sul parallelismo

questi odonati sono minuti ed hanno gli occhi molto sporgenti. Quando tenti il profilo e se usi una LF troppo lunga (500mm es) occorre diaframmare un po' per allargare la pdc tanto da contenere tutta la calotta oculare con le ali. Ma se chiudi troppo devi far attenzione allo sfondo. Quindi cerca posatoi isolati con dietro 3-4 metri di vuoto, per intenderci. 

Il ritratto frontale invece chiede il parallelismo perfetto del piano pellicola con l'asse oculare. Appenna sbagli di pochissimo, un occhio va fuori fuoco e viene uno scatto ottimo per il cestino. 

In questa ricerca micrometrica della posizione di fuoco è evidente che è necessario treppiede, regolazioni fini e soggetto fermo.

Tanta pazienza e ostinazione o un bel po' di fortuna (quella aiuta sempre) per portare a casa una buona immagine di damigella. 

Io , come detto, mi arrendo già alle "sfavorevoli condizioni al contorno".

Spiegazione eccellente e suggerimenti molto validi.
Io non ho mai avuto grossi problemi di parallelismo nei ritratti frontali, mentre gli occhi sporgenti  mi hanno rovinato moltissime foto laterali,  specialmente delle specie  più piccole.

Devo dire che mentre per le libellule il 300-400mm è ideale, per le damigelle niente è meglio di un 180-200mm macro, che si possa chiudere a f16 senza perdere troppa qualità.  

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  • Nikonlander Veterano

Sembra di capire che con quello che c’è in vendita ora il 300/4PF sia la lente migliore, con al bisogno tubi/Tc14/lente.

Mentre per le damigelle un 70-200 / 70-300 con lente può dare soddisfazioni.

Premesso che io ho fatto tutto a mano libera (ero con i piedi 20 cm d’acqua e a seconda dei casi stavo accucciato o in piedi), sul parallelismo, nel senso del come capire se si è paralleli o meno, mi sono trovato bene, a fine mattina perché prima non ci ho pensato, con l’aiuto a mirino della Z6 in manual focus. Esperienze in merito?

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  • Nikonlander Veterano

Se Massimo vuole.. viene, mi firma una dichiarazione e la usa..   se poi và bene ne cerca una..  

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  • Nikonlander Veterano
1 ora fa, Massimo Vignoli dice:

Sembra di capire che con quello che c’è in vendita ora il 300/4PF sia la lente migliore, con al bisogno tubi/Tc14/lente.

Mentre per le damigelle un 70-200 / 70-300 con lente può dare soddisfazioni.

Premesso che io ho fatto tutto a mano libera (ero con i piedi 20 cm d’acqua e a seconda dei casi stavo accucciato o in piedi), sul parallelismo, nel senso del come capire se si è paralleli o meno, mi sono trovato bene, a fine mattina perché prima non ci ho pensato, con l’aiuto a mirino della Z6 in manual focus. Esperienze in merito?

Il 300 con Tc14  per scatti dinamici è il meglio.  e su Fx anche per libellule/grosse farfalle/rane ecc. anche ferme.

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Z6, con il 300mm e il Tc 14. 

 

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Z6, 300mm senza TC e Lente SIGMA AML da 1,8 diottrie. Quella correntemente in vendita.

 

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Z6, 70-300P a 210mm e lente SIGMA AML da 1,8 diottrie. Questa damigella è molto più piccola di quelle che hai fotografato tu.

 

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D500, 300mm e TC 14. Essendo in formato Dx, ci stanno anche le Damigelle di medie/piccole  dimensioni a figura intera).

Per tutto il resto... , è come dici tu, lo zoom, magari il 70-300 con o senza lente secondo le dimensioni del soggetto.

 

La 500D è troppo pesante forse per il 70-300, La Sigma nuova da 72mm (vedi sopra) sarebbe meglio. 

https://www.amazon.it/SIGMA-AML-72-01-Lente-18-300/dp/B00NIHBN0S/ref=sr_1_fkmr0_2?__mk_it_IT=ÅMÅŽÕÑ&dchild=1&keywords=Sigma+AML+72mm&qid=1594901343&quartzVehicle=77-958&replacementKeywords=aml+72mm&sr=8-2-fkmr0

Ho fatto ancora poca esperienza con la Z6, ma per quel che ho potuto provare, il focus peaking è di  notevole aiuto a capire se sei parallelo o no. 

 

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  • Amministratori
Cita

Ho fatto ancora poca esperienza con la Z6, ma per quel che ho potuto provare, il focus peaking è di  notevole aiuto a capire se sei parallelo o no. 

il focus peaking...ma anche la livella (tasto disp se abilitata a menù) serve a controllare i parallelismi e la perpendicolarità o meno.

Avete provato mai?

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  • Nikonlander Veterano
7 minuti fa, Max Aquila dice:

il focus peaking...ma anche la livella (tasto disp se abilitata a menù) serve a controllare i parallelismi e la perpendicolarità o meno.

Avete provato mai?

Io mi riferisco al parallelismo fra  soggetto e piano pellicola, il focus peaking mi aiuta a verificare che sia tutto a fuoco dalla testa all'estremità posteriore. Tu forse ti riferisci al parallelismo (e la perpendicolarità) fra linee nell'inquadratura, tipo linea dell' orizzonte, verticalità dei tronchi (o di edifici) e simili?

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  • Amministratori
5 minuti fa, Silvio Renesto dice:

Io mi riferisco al parallelismo fra  soggetto e piano pellicola, il focus peaking mi aiuta a verificare che sia tutto a fuoco dalla testa all'estremità posteriore. Tu forse ti riferisci al parallelismo (e la perpendicolarità) fra linee nell'inquadratura, tipo linea dell' orizzonte, verticalità dei tronchi (o di edifici) e simili?

prova ad usare la livella e vedrai che se ti trovi fuori asse (perpendicolare) rispetto al soggetto, te lo evidenzia con dei parallelogrammi che vengono fuori dalla linea centrale.

Comunque mi pare stiate parlando di perpendicolarità tra soggetto e piano di maf...non di parallelismo

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  • Nikonlander Veterano
3 ore fa, Max Aquila dice:

prova ad usare la livella e vedrai che se ti trovi fuori asse (perpendicolare) rispetto al soggetto, te lo evidenzia con dei parallelogrammi che vengono fuori dalla linea centrale.

Comunque mi pare stiate parlando di perpendicolarità tra soggetto e piano di maf...non di parallelismo

Grazie! Alla prima occasione sperimento questa cosa della livella.

Parallelismo o perpendicolarità? L'idea sarebbe questa:

Soggetto                 ------------------------------

Piano sensore        ------------------------------

 

Quindi obiettivo in asse perpendicolare al soggetto ma soggetto e piano sensore paralleli fra loro, perlomeno ho sempre letto così. Ma potrebbe essere una semplificazione.
 :)  

 

 

  • Sono d'accordo 2
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  • Nikonlander Veterano

Si si è quello il parallelismo con l'aggiunta  di riuscire a tenere l'occhione e le ali di cellophane il più possibile dentro allo spessore di pdc del piano di fuoco. Massimo sottolinea l'aiuto del focus peaking che è sicuramente gran cosa, ma con o senza per me a mano libera è un ciadello. Balla tutto, su 10 foto ne salvo una e di solito non mi piace. Ma io che parlo a fare che gli inZetti non li fotografo se non in casi particolarissimi.

image.thumb.jpeg.a9733b86e070627293f3ecfca7541c53.jpeg

D500, 300/4 pf, colpetto flash in ttl a -1 stop (a memoria) montato sulla fotocamera; il flash è il piccolo Nikon che mi ha venduto Nonno Roby due anni fa. Lo tengo sempre nello zaino.

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  • Nikonlander Veterano
35 minuti fa, Valerio Brustia dice:

Si si è quello il parallelismo con l'aggiunta  di riuscire a tenere l'occhione e le ali di cellophane il più possibile dentro allo spessore di pdc del piano di fuoco. Massimo sottolinea l'aiuto del focus peaking che è sicuramente gran cosa, ma con o senza per me a mano libera è un ciadello. Balla tutto, su 10 foto ne salvo una e di solito non mi piace. Ma io che parlo a fare che gli inZetti non li fotografo se non in casi particolarissimi.

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D500, 300/4 pf, colpetto flash in ttl a -1 stop (a memoria) montato sulla fotocamera; il flash è il piccolo Nikon che mi ha venduto Nonno Roby due anni fa. Lo tengo sempre nello zaino.

Eh eh, se riesco oggi ti/vi faccio vedere un virtuosismo da circo equestre sullo stesso identico soggetto :P  (devo  prima raggiungere il PC di casa).

Però... mentre   sull'occhio(ne) sono d'accordo, per le ali la vedo dura, almeno per gli Anisotteri come quello tuo sopra, che tengono le ali distese.  Lo puoi fare se lo inquadri dal dorso, ma di lato dovresti fare uno stacking sostanzioso che un soggetto sveglio, oppure un filo di brezza, non ti permetteranno mai.  Di lato è più facile con le damigelle (zigotteri) che tengono le ali chiuse.

Della tua, per il resto belllissima, foto, mi disturba un po' solo il "sederino" un tantino fuori fuoco, mentre le ali ci stanno bene così "evanescenti".

PS . Senza stacking si va anche per aggiustamenti progressivi, io a volte di foto ne salvo una su trenta-quaranta.  Altre volte nessuna... con o senza cavalletto.

 

  • Sono d'accordo 1
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  • Nikonlander Veterano
6 ore fa, Silvio Renesto dice:

Eh eh, se riesco oggi ti/vi faccio vedere un virtuosismo da circo equestre sullo stesso identico soggetto :P  (devo  prima raggiungere il PC di casa).

Però... mentre   sull'occhio(ne) sono d'accordo, per le ali la vedo dura, almeno per gli Anisotteri come quello tuo sopra, che tengono le ali distese.  Lo puoi fare se lo inquadri dal dorso, ma di lato dovresti fare uno stacking sostanzioso che un soggetto sveglio, oppure un filo di brezza, non ti permetteranno mai.  Di lato è più facile con le damigelle (zigotteri) che tengono le ali chiuse.

Della tua, per il resto belllissima, foto, mi disturba un po' solo il "sederino" un tantino fuori fuoco, mentre le ali ci stanno bene così "evanescenti".

PS . Senza stacking si va anche per aggiustamenti progressivi, io a volte di foto ne salvo una su trenta-quaranta.  Altre volte nessuna... con o senza cavalletto.

 

Vero! a dimostrazione di quanto sia dura tenere il corpo grosso nella PDC lavorando a mano libera.

Vero 2: le ali sulle "libellule tradizionali" non hai modo di averle a fuoco, ma questo ci sta e disturba poco.

Qui ero in bilico su una riva sassosa, non potevo montare il treppiede e la luce contro mi impediva di vedere con precisione alcunchè salvo la mira AF fissa sul capoccione dell'odonato. Comunque quella si alzava ad ogni mio movimento per ri-posarsi sullo stesso stelo ma ovviamente non nella stessa posizione. 

NB ma quest'anno sembra a me o effettivamente ce ne sono in giro poche??
 

 

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  • Nikonlander Veterano
2 minuti fa, Valerio Brustia dice:

NB ma quest'anno sembra a me o effettivamente ce ne sono in giro poche??

Dipende dalle zone, adesso, ad es. in zona Trezzo d'Adda ce n'è un sacco, di un sacco di specie. Quest'anno non sono mai andato sul Ticino, non so come sia lì.

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  • Nikonlander Veterano

Eccolo qui, il virtuosismo sta nel fatto che c'era un vento forte ed ero a mano libera, ho un bel po' di foto con il soggetto con un pezzo fuori inquadratura, oppure un po' storto,  ma l'importante è che una buona ci sia.

Per avere qualche possibilità di ottenere un risultato  ho usato f11 e 1/1600s. Di conseguenza 1800 ISO. Luce naturale. Raffica.

symptifflo.thumb.jpg.a7073393fdec32cdf5c1f886c68e6733.jpg

Sympetrum fonscolombii femmina. Nikon D500 300mm f4 Pf e TC 14 Eiii.

 

 

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