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Cosa fa la differenza?


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  • Nikonlander Veterano

Mi ricollego all'editoriale  di Massimo Vignoli e all'intervento di Leo a seguire, sul fatto che spiegare le proprie aiuta a capire ed arricchisce tutti. Metto le foto qui perchè in fondo chiedo comunque la vostra opinione su quel che mostro e soprattutto su quel che scrivo.

Sono due foto, scattate nella stessa giornata, nello stesso posto, da capanno. La prima è una Peppola Maschio

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La seconda è una Cinciallegra

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La prima foto l'ho scattata per diciamo così, collezionismo, non avevo foto di Peppola, per cui mi bastava che l'esposizione fosse decente, il soggetto a fuoco e non ci fossero errori marchiani (se ci sono, chiedo scusa, non me ne sono accorto) . Ma non è a mio avviso una bella foto. Venti o trent'annif a ne sarei andato orgoglioso, ma qualcosa ho imparato. la foto non è solo il soggetto, ma è l'insieme. La Peppola in sè, per il mio gusto,  è al limite superiore delle dimensioni accettabili per quel tipo di soggetto, perchè io non amo fare dei dinosauri,  ma il posatoio è grosso e sfuocato per cui disturba. E' una foto da archivio.

Di foto di Cinciallegre, invece quando ho scattato ne avevo già centinaia, per cui il soggetto mi interessava solo se si fosse trovato in un contesto che non oso definire artistico, ma almeno gradevole. Quindi ho aspettato che si posasse  sui rami di salice, che danno al tutto un sapore di stampa giapponese, con uno sfondo pulito. Allora ho scattato, non per archivio, ma proprio per fare una Fotografia. Di cui sono abbastanza contento, anche se la Cinciallegra l'avrei voluta un po' più piccola.

Entrambe le foto non sono esenti da errori, non sono opere d'arte, ma il concetto che volevo far passare è la differenza di motivazione tra una foto e l'altra, che ha portato a scattare nei due casi, con risultati differenti, ma di cui ero consapevole. Su alcuni siti più orientati alle "bestie", la Peppola potrebbe riscuotere qualche consenso, ma su Nikonland o su un altro sito più fotografico io metterei al massimo la Cinciallegra.

Ne vogliamo parlare? Al vostro giudizio!

 

 

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  • Amministratori

Boh: ma queste regole estetiche chi le detta?

L'immaginario collettivo o gli autori GURU dell'ambito relativo?

Prima dell'avvento della fotografia naturalistica moderna, le immagini degli animali più difficili da riprendere nei libri di natura erano DISEGNATE. Ho diversi volumi che potrei farvi vedere, dagli Anni Venti ai Sessanta in proposito, comprese storie naturali complete.
Possibile sia questo il condizionamento iconografico che ti faccia (vi faccia) preferire tra due foto perfette ai due soggetti quella in stile ...appunto... disegno stilizzato?

Per me una foto idonea ad un uccelletto di queste dimensioni è quella nella quale chi l'ha scattata sia riuscito a rendere il senso della specie, la corretta ambientazione e il valore aggiunto è conferito dalle difficoltà di ripresa e dalla diffusione della specie.

Come per tutte le altre specie animali .  (Se no, come andrebbe fotografata una iena, secondo questo criterio estetico?)

Diversamente state fotografando per realizzare cataloghi ... di eccellenza sicuramente, ma uniformi nell'eliminazione di ogni struttura per voi disturbante.

 

Nella mia modesta e personale opinione.

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  • Nikonlander Veterano

Si, le due foto di Silvio introducono l'argomento ma non lo sviluppano in maniera abbastanza compiuta. Provo a riprenderlo ed estendere il ragionamento.
Il punto, in fotografia naturalistica, è nel distinguere la foto documentativa - quella che tu definisci idonea, quella cioè volta ad illustrare le caratteristiche fisiche del soggetto e che è tanto più rara quanto più è il soggetto stesso ad essere raro, da quella che ha ulteriori contenuti. Contenuti che sono più eminentemente "fotografici". Per me, di getto, i principali sono:
- LUCE - in che luce è il soggetto?
- AMBIENTAZIONE - che non è solo la posa del soggetto ma: da cosa è circondato? perché?
- COMPORTAMENTO - cosa sta facendo? perché è interessante?

Ma ce ne sono altri:
- Azione - che è una specializzazione del comportamento, per me a se stante in quanto la maggior parte degli animali sono capaci di esprimere azione su livelli che destano stupore
- Tempo - che è un modo - congelando il movimento o facendolo fluire nel mosso, del soggetto o dello sfondo come nel panning - per sottolineare l'azione ed il movimento.

Premetto che anche io cerco immagini "pulite" ma non sono particolarmente convinto che le foto "senza sfondo" che vanno molto di moda siano alla lunga effettivamente meglio o finiscano semplicemente per produrre un più pulito catalogo. In particolare, mentre la prima immagine è "sporca" - anche a me da fastidio quell'enorme tronco fuori fuoco e sfocato - la seconda, se il valore cercato è la ramatura del salice, ne è un po' carente - sia perché la posizione dei rami riprende poco quella del soggetto sia perché manca di PDC. A dire che capisco l'intenzione ma il risultato non è raggiunto. 

Ma il tema, grazie Silvio, è proprio nell'intenzione di andare oltre alla descrizione fisica del soggetto!

Di fatto, per come la intendo io, la fotografia di natura non è molto diversa da quella degli essere umani. E quindi è un po' come dire che va apprezzata la differenza tra una foto per il passaporto ed un ritratto in studio con luce Rembrandt, o del rapporto tra cliente e venditore alla pescheria di Ballarò, o di Bolt che parte dai blocchi con tutti i muscoli tesi, o della Kostener che danza sul ghiaccio... Capito?

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  • Amministratori

Aggiungo solo, dopo aver letto l'intervento di Massimo, che mi agevola nello spiegarmi che...

Cita

Di fatto, per come la intendo io, la fotografia di natura non è molto diversa da quella degli essere umani. E quindi è un po' come dire che va apprezzata la differenza tra una foto per il passaporto ed un ritratto in studio con luce Rembrandt, o del rapporto tra cliente e venditore alla pescheria di Ballarò, o di Bolt che parte dai blocchi con tutti i muscoli tesi, o della Kostener che danza sul ghiaccio... 

che appunto ci siano nel ritrarre infinite sfumature dettate dal comportamento, dalle situazioni, dall'azione: non tutto è ritratto in studio.

Ecco, le regole che enunzi a mio vedere vanno perfettamente in linea se vi trovaste con la cincia in studio: cosa che non è.

Mi sa che ci sia tra i fotonaturalisti una certa deriva verso il ritratto puro.  Quando io invece sono un reporter e apprezzo anche la presenza della realtà circostante e no...
non mi disturba per niente il tronco e la tua foto della Peppola mi piace moltissimo.

Brucerò nel rogo e offenderò migliaia di puristi che però non mi pare che riescano a dare un'impronta personale alla fotografia della Natura, se uniformandosi ad un clichè...

Apprezzo molto la innovazione e reinterpretazione.

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  • Nikonlander Veterano

Bisognerebbe stabile cosa è arte e cosa no. Come si ottiene l'arte e dove la vogliamo vedere. Qual è la dimensione estetica che consideriamo tale e che significato gli vogliamo dare (che nel 99% dei casi non corrisponde al significato attribuito dall'autore alla sua opera).

Vi piacciono i quadri di Pollock? Sono bellissimi? Certo lo sono. Cosa significano? Se non lo ha scoperto il suo psichiatra non esiste speranza per nessuno al mondo.
Ciò che di Pollock ci affascina è la dimensione estetica del suo lavoro, in realtà del significato non ce ne può fregare niente di meno.
Dove sta scritto che una bella foto debba avere anche un significato? Se ci riempie gli occhi, se ci fa sussultare significa che è bella e tanto dovrebbe bastare, a prescindere dalla qualità tecnica.

Preferisco non incartarmi su questo discorso, per cui mi sono limitato all'essenziale.

P.S: Silvio, sicuramente la seconda foto è più bella e più ben bilanciata. Ma se la prima è semplicemente bella, fa tanta differenza?

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  • Nikonlander

Ognuno ha delle preferenze e dei gusti diversi, per fortuna.  Ho l'impressione che tu abbia un'ossessione per il soggetto ambientato e di conseguenza la fobia per le foto dove il soggetto è a tutto fotogramma.  Ogni foto ha una storia a sé e mi sembra forzato voler vedere sempre l'ambientazione del soggetto.  Un conto sono le foto di Massimo Vignoli che sono delle opere d'arte con l'ambiente e gli animali integrati organicamente.  Altro è considerare foto ambientata una foto con dei microscopici soggetti  in uno sfondo solitamente incasinato.   Se volevi la peppola ambientata, lo sapevi che non avresti potuto trovarla normalmente nel capanno dove c'è la cinciallegra.   E comunque la foto della peppola si poteva tagliarla così ed il tronco non dava fastidio più di tanto.

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  • Nikonlander Veterano

Sono veramente contento! la mia era un po' una provocazione, ed avere ricevuto reazioni pro e contro,  mi fa felice. Avete tutti ragione e anche un po' no.
Massimo scrive:

Si, le due foto di Silvio introducono l'argomento ma non lo sviluppano in maniera abbastanza compiuta. Provo a riprenderlo ed estendere il ragionamento.
Verissimo. 

Tutto dipende da cosa si vuole fare e Massimo e Max lo illustrano benissimo. Io ho solo fatto un esempio: con la Cinciarella volevo fare un quadro orientale e quello ho fatto e ne ho spiegato il perchè quindi le ragioni di uno sfondo pulito e così via. Ma non si riduce tutto a quello, Max, niente rogo ;) . Hai ragione anche tu. Anzi, non si tratta mai di ragione o di torto, ma di capire cosa ci muove. Non è che si faccia sempre e solo la stessa foto. Sai che noia. 
 In qualche articolo o blog ho anche parlato ad esempio dell'animalscape dove, al contrario, ci vuole lo sfondo significativo. Qui lo sfondo è fondamentale che sia presente.

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Qui non si voleva fare un quadro orientale come con la Cinciarella,  ma un "Paesaggio con Lince", dal valore divulgativo e nel contempo anche estetico.

 

Poi, giustamente fa presente Massimo Vignoli, la fotografia ad animali dovrebbe anche mostrare l'azione (anzi sono le foto più coinvolgenti!!). Assolutamente d'accordo,

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Alberto, lo confesso, i ritratti stretti (vale solo per i passeriformi ed altri uccellini!)  non mi attirano, ma è personale. Infatti è pieno di ritratti stretti di uccelletti e di persone che li apprezzano. Nessuna ossessione o fobia però, solo preferenze.

Riassumendo cerco di spiegare  il senso di questo mio post:

Ho mostrato due foto a soggetti simili ed ho spiegato il perchè le ho fatte, per come la vedo io. Ma il discorso  è contestuale a quelle due foto (e quelle che somigliano come intento), niente è più lontano da me (Max, ci sei?) di fare di quelle foto una regola generale, nemmeno per me stesso. 
Se cambia l'intento, cambiano le scelte di ripresa. Ci mancherebbe.
Vi rammento a questo proposito che ho scritto un articolo intero sui diversi modi di fotografare gli uccelli in cui mostro fotografie molto diverse fra loro, secondo quello che è lo scopo della foto. Ancor più diversi saranno i modi se comprendiamo altri animali come i mammiferi, i rettili ecc..

In attesa che altri mettano le loro foto ne metterò io altre, differenti, spiegandole  estesamente, ed esponendomi volentieri ad osservazioni e critiche. Perchè mi sono utili, ma anche per dare l'esempio ed invitare a esprimersi. 

 

PS:  Purtroppo non ho mai fotografato una iena, ma sul libro dei "Nikonlander che si raccontano", ne trovate un paio fatte da Andrea Marzorati, che sono magistrali ;)

 

 

 

 

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  • Nikonlander

Sono completamente d’ accordo con quello che ha scritto Massimo. Cercherò di andare oltre partendo dalle sue considerazioni.

La fotografia di natura selvaggia con ambizioni artistiche è secondo me forse il tipo di fotografia più difficile da esercitare e spiego subito il perché.

Il fotografo deve conoscere molto bene le varie tecniche fotografiche, tipo il mosso creativo con la tecnica del panning o con l’aggiunta di un lampo in slow syncro. L’ uso creativo della profondità di campo è uno altro elemento importante. La scelta dell’ obiettivo da adoperare, per esempio, può non cadere obbligatoriamente  sempre al teleobiettivo spinto. Può essere un teleobiettivo medio o addirittura un grandangolo a dare l’ effetto desiderato con il campo inquadrato più adatto per una determinata specie.

E poi la luce, l’ uso sapiente della luce naturale e della sua qualità è un must in questo campo. Le foto più belle, è noto, che si fanno la mattina presto o il tardo pomeriggio. 

Si, si ma queste cose le sanno tutti... e qui arriva il fattore più difficile da governare il soggetto stesso. Non basta essere un buon fotografo ma bisogna conoscere molto bene la specie che si vuole fotografare. Ogni animale ha comportamenti e abitudini che lo caratterizzano e questi bisogna conoscerli molto bene per poterlo ritrarre con destrezza artistica.

Bisogna partire con in mente quello che si vuole fotografare e con quale metodologia arrivare al risultato voluto. Ma con la natura non si scherza, bisogna investire in  tempo, ....tempo, .....tempo. 

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  • Nikonlander Veterano

 

2 ore fa, Max Aquila dice:

Ecco, le regole che enunzi a mio vedere vanno perfettamente in linea se vi trovaste con la cincia in studio: cosa che non è.... Mi sa che ci sia tra i fotonaturalisti una certa deriva verso il ritratto puro....

31 minuti fa, Jorgos dice:

e qui arriva il fattore più difficile da governare il soggetto stesso. Non basta essere un buon fotografo ma bisogna conoscere molto bene la specie che si vuole fotografare. Ogni animale ha comportamenti e abitudini che lo caratterizzano e questi bisogna conoscerli molto bene per poterlo ritrarre con destrezza artistica.

Il punto è che la fotografia naturalistica ha preso un enorme campo con il digitale: Non c'è assolutamente confronto tra quello che si può fare ora rispetto a quello che facevano a pellicola. 

Ma l'impatto della tecnologia non aiuta nelle scelte artistiche e ancora meno, cosa assai rilevante, nella competenza naturalistica. Che è il motivo per cui si vedono un buon numero di foto tecnicamente corrette - o artigianalmente corrette, se devo citare me stesso - ma sempre poche immagini che che vanno oltre e creano una forma d'arte.

E per me è per questo, perché è facile e perché pone il problema fuori di noi, che si parla un sacco di attrezzatura e poco poco di arte.  

E mi piace un sacco se, invece, qui e ora, tra fotografi e non tecnici dell'immagine, si metterà un po' in luce la parte artistica..... Nikonland 3.0 punta alla qualità. Non vuol mica dire solo foto ben a fuoco, no?

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  • Nikonlander Veterano

Che la conoscenza della natura sia un pre-requisito fondamentale per il fotografo di natura, non c'è dubbio alcuno. 
:) 

 

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  • Amministratori
4 ore fa, Silvio Renesto dice:

Sono veramente contento! .........

.......

Ho mostrato due foto a soggetti simili ed ho spiegato il perchè le ho fatte, per come la vedo io. Ma il discorso  è contestuale a quelle due foto (e quelle che somigliano come intento), niente è più lontano da me (Max, ci sei?) di fare di quelle foto una regola generale, nemmeno per me stesso. 
Se cambia l'intento, cambiano le scelte di ripresa. Ci mancherebbe.
Vi rammento a questo proposito che ho scritto un articolo intero sui diversi modi di fotografare gli uccelli in cui mostro fotografie molto diverse fra loro, secondo quello che è lo scopo della foto. Ancor più diversi saranno i modi se comprendiamo altri animali come i mammiferi, i rettili ecc..

...

Si ho capito.

Io all'opposto, tendo ad ambientare ove possibile.

Certo, in questi giorni e dal balcone...

Ma in fondo, queste bestiole, non sono ormai qui a casa loro?

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Meglio non scattare? O considerare il tutto solo come documento?

Oppure.... è diventato quel cemento il loro ambiente?

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  • Nikonlander Veterano
12 minuti fa, Max Aquila dice:

Si ho capito.

I

Ma in fondo, queste bestiole, non sono ormai qui a casa loro?

 

Meglio non scattare? O considerare il tutto solo come documento?

Oppure.... è diventato quel cemento il loro ambiente?

 

Può essere documento o può essere arte, dipende se la foto è fatta più o meno bene.
Ricordiamoci che quest'anno uno dei maggiori premi del BBC Wildlife Photographer of the Year è andato alla foto di due topi in metropolitana. Nel contest della BBC c'è infatti una sezione apposita per la "natura urbana".
Riuscire a fotografare bene degli animali in città è tutt'altro che banale, a mio vedere. 

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  • Amministratori
8 minuti fa, Silvio Renesto dice:

Può essere documento o può essere arte, dipende se la foto è fatta più o meno bene.
Ricordiamoci che quest'anno uno dei maggiori premi del BBC Wildlife Photographer of the Year è andato alla foto di due topi in metropolitana. Nel contest della BBC c'è infatti una sezione apposita per la "natura urbana".
Riuscire a fotografare bene degli animali in città è tutt'altro che banale, a mio vedere. 

Certo: salvo buon gusto. Mi ricordo la foto del ratto.

Francamente avranno premiato la distorsione mentale di quel fotografo appostato per notti intere...

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  • Nikonlander Veterano

:) Io però la trovo molto simpatica. (c) Sam Rowley, naturalmente.

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  • Nikonlander Veterano

Boh...Anche io non mi voglio incartare in discorsi che non sono in grado di portare avanti,  di foto agli animali se ne vedono tante anzi tantissime dopo il Digitale. Soprattutto i Ritrattoni primi piani su posatoi di tutti tipi a volte impossibili anche se esteticamente Bellini....Quindi quando uno si fa un capanno e si prepara il set in base al suo  gusto, lo sistema e invita l'animale a posarsi li, con del cibo o li richiama con i versi registrati "CREA" qualcosa? Si forse si ma se poi sbaglia il rametto e non ci aggrada il suo gusto non è più una creazione? 
A me la foto dei Topi mi fa impazzire mi sa bella ambientata benissimo il punto di ripresa giusto la poca profondità di campo, insomma mi sembra proprio una foto azzeccata e il premio meritato. Si perché lui la creata forse la foto, magari portando formaggio tutte le sere e poi tra tante foto è riuscito a fare questa e questa ha presentato non una con i topi più grossi non una con un'altra inquadratura, ma soprattutto secondo me ha scelto lui questo Soggetto in questo Set, perdendoci tempo....Ma soprattutto per me HA scelto questo Animale non la rarità....

 Per le tue foto Silvio, a me appena guardate la prima la Peppola è piaciuta anche parecchio, son gusti? Pensa a me il tronco in primo piano sfuocato non dispiace proprio, l'animale ha la dimensione giusta illuminato bene non troppo nel mezzo ma nemmeno di lato che cosa ha che non va? Al limite ma anche qui si va a gusto si può fare il crop che consiglia Alberto....Ma a te non soddisfa....

La Cinciallegra è una buona foto anche questa costruita, magari, con dei rami vicino al cibo (magari anche nel Tronco della Peppola c'era del cibo nascosto) però dici che la volevi come un dipinto giapponese con la cincia più piccola, ma allora è sbagliata?  O non riuscità? Oppure chiedo ai pensato dopo che se era più piccola la cincia era meglio? Allora siccome non credo che sia una foto difficile da realizzare basta trovare quei rami metterli vicino a mangiatoie frequentate da Cinciallegre il tutto con uno sfondo carino tutto sfumato (ma ora tutti cercano di fare foto con questo sfondo) e con un pò di pazienza puoi ricrearti sicuramente la situazione...

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  • Nikonlander Veterano

Per la Foto della Lince fatta in un contesto controllato, e ambientata, mi sembra di capire che a te piace, ma la Lince, forse non dovrebbe essere, per composizione girata con testa e soprattuto corpo verso la parte lunga del Fotogramma? Se si allora è sbagliata? Non più arte?
Invece la foto dello Svasso che imbocca il Pulcino non è decisamente un pò troppo stretta, per dare il senso dell'azione? Ma sono io che la penso così, tu no magari anche tutti gli altri che hanno scritto non la pensano così.

Invece la foto, la seconda dei Pappagalli di Max è sempre secondo me decisamente azzeccata e rende l'idea del contesto urbano di una specie....Ma anche li si potrebbe dire ma solo per fare i fiscali, che non si dovrebbe vedere il pezzettino di soglia della finestra accanto ( ama mi va l'occhio li) che forse Max non ha ritagliato perché gli sarebbe sparito un pezzettino di coda anzi forse anche perché il pappagallo sarebbe stato troppo a dx, oppure avrebbe dovuto vedere la foto prima quindi scattare un secondo dopo per evitare la soglia e tutto quel muro tra i l primo Pappagallo e la finestra che contestualizza la foto, tutto per rendere perfetta questa foto. Quindi è sbagliata?
A me piace. 

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  • Amministratori

Gianni.... però mi resta il dubbio che tu non abbia letto bene tutto quanto.

Principalmente, dopo il discorso introduttivo del thread di Silvio, gli interventi successivi e poi la spiegazione dello stesso Silvio.

È una provocazione, cui seguono le reazioni... Diciamo che i testi contano in questo caso più delle foto.

Ma ne approfitto per farti una domanda in proposito:

Ammiro le tue foto nella loro ricercatezza e perfezione realizzativa. 

Poi leggo i dati exif e mi rendo conto siano immagini realizzate anche diverso tempo fa, con fotocamere dei due decenni precedenti a questo.

Per esempio...non mi pare di averne viste ancora di realizzate col tuo ultimo acquisto, il Sigma Sports.

Per cui talvolta mi chiedo come tu interpreti la possibilità di fare uso di un sito in funzione delle immagini che vai producendo: io quelle due foto dei parrocchetti le ho scattate una subito prima aver letto questo articolo di Silvio e l' altra subito dopo aver letto la sua spiegazione. In sostanza...oggi.

Non riuscirei ad utilizzare la galleria per immagini del mio archivio del 2007/2010/2015... ma ho l'impazienza di usare sempre il materiale corrente. Per testimoniare al momento dei miei progressi (o regressi...anche)

Tendo ad ogni immagine a resettare con le precedenti, per quanto valide possano essere. 

Volevo chiederti in questo senso come tu la pensi.

(Ho impazienza di vedere le tue produzioni ultime...che non saranno certo da meno delle tue migliori, pur se tu non lo pensi...)

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  • Nikonlander
Inviato (modificato)
14 ore fa, Silvio Renesto dice:

Può essere documento o può essere arte, dipende se la foto è fatta più o meno bene.
Ricordiamoci che quest'anno uno dei maggiori premi del BBC Wildlife Photographer of the Year è andato alla foto di due topi in metropolitana. Nel contest della BBC c'è infatti una sezione apposita per la "natura urbana".
Riuscire a fotografare bene degli animali in città è tutt'altro che banale, a mio vedere. 

Silvio, capisco benissimo quello che intendi e in un certo senso sono d’ accordo con te. La foto di Sam Rowley, premiata al WPY, è un risultato di paziente studio premeditato con una tecnica fotografica quasi basilare. Quello che colpisce in questa foto è la storia che mette in evidenza. Sam ha puntato tutto sul racconto e la sua pazienza e persistenza lo ha premiato. Ma il suo lavoro non è artistico è una foto che definirei di alto livello.

 

20 ore fa, effe dice:

Bisognerebbe stabilire cosa è arte e cosa no. Come si ottiene l'arte e dove la vogliamo vedere. Qual è la dimensione estetica che consideriamo tale e che significato gli vogliamo dare (che nel 99% dei casi non corrisponde al significato attribuito dall'autore alla sua opera).

Devo ammettere che il commento di Effe ha messo il punto giusto. Il significato dell’ arte ha un peso molto specifico. Il fatto di adottare scelte di valore estetico nella fotografia naturalistica non vuol dire che la foto è artistica. 

Ecco allora che devo dare ancora ragione a Massimo...bisognerebbe cominciare a parlare anche un po’ di arte e sono molto contento che il tuo thread ci da questa opportunità.

Modificato da Jorgos
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  • Nikonlander Veterano
12 ore fa, Gianni dice:

Per la Foto della Lince fatta in un contesto controllato, e ambientata, mi sembra di capire che a te piace, ma la Lince, forse non dovrebbe essere, per composizione girata con testa e soprattuto corpo verso la parte lunga del Fotogramma? Se si allora è sbagliata? Non più arte?
Invece la foto dello Svasso che imbocca il Pulcino non è decisamente un pò troppo stretta, per dare il senso dell'azione? Ma sono io che la penso così, tu no magari anche tutti gli altri che hanno scritto non la pensano così.

Invece la foto, la seconda dei Pappagalli di Max è sempre secondo me decisamente azzeccata e rende l'idea del contesto urbano di una specie....Ma anche li si potrebbe dire ma solo per fare i fiscali, che non si dovrebbe vedere il pezzettino di soglia della finestra accanto ( ama mi va l'occhio li) che forse Max non ha ritagliato perché gli sarebbe sparito un pezzettino di coda anzi forse anche perché il pappagallo sarebbe stato troppo a dx, oppure avrebbe dovuto vedere la foto prima quindi scattare un secondo dopo per evitare la soglia e tutto quel muro tra i l primo Pappagallo e la finestra che contestualizza la foto, tutto per rendere perfetta questa foto. Quindi è sbagliata?
A me piace. 

Gianni, le tue sono ottime osservazioni e le discuto in dettaglio sotto, però mi preme chiarire prima che nessuna delle foto che io ho messo qui per me è arte. Al massimo possono essere carine, in qualcuna c'è un po'  più di interpretazione personale, in altre meno. Le foto veramente artistiche sono un'altra cosa e penso di averne fatte proprio poche, più che un artista io mi definirei un artigiano (così così, che ogni tanto arriva ad un livello medio di qualità e a volte giene viene anche una buona, però... penso di sapere qual'è la strada.  :) )

La Lince: hai ragione, avrebbe dovuto avere la testa girata dall'altra parte per essere una foto migliore, l'ho messa però lo stesso per far capire che non è che lo sfondo "nullo" e il soggetto che riempie l'inquadratura sia l'unico modo di fotografare animali.

Lo Svasso:  ho anche la foto "larga" però mi si perde il pesce. Per azione intendevo l'attività, il passaggio del cibo da genitore a pulcino.  Ne ho una intera più carina, in cui il pulcino prende una piuma dal padre mentre è sul dorso della madre, ma credo di averla già pubblicata.

Sono d'accordo con te sulla seconda foto di Max. Piace anche a me.

 

 

 

 

 

 

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  • Nikonlander Veterano

Immaginavo che qualcosa, forse parecchio, mi era sfuggito.
Però Max ho risposto ai commenti di Silvio sulle sue Foto e ho dato le mie impressioni cercando di interpretare a modo mio se le foto agli animali si possono intendere arte o no, io credo di no se ci si limita all'animale. Poi ci sono Fotografi Naturalisti che per me fanno diventare le foto ad un Lupo Bianco a delle Lepri artiche a degli Orsi bianchi o a dei Bue Muschiato quella se non arte, sempre per me, ci si avvicina molto. Credo che si capisca a chi mi sono riferito ma non è certo il solo, per fortuna. 

57 minuti fa, Silvio Renesto dice:

però mi preme chiarire prima che nessuna delle foto che io ho messo qui per me è arte.

No questo lo avevo capito anche io, volevo parlare solo di come cose che a qualcuno non piacciono ad altri si...

Max è vero quello che hai scritto ma che avevo già scritto anche io da qualche parte. Io non faccio più o poco quelle foto per esempio agli uccelli.
Compro materiale nuovo ma non con questa grande frequenza. In realtà poi sul mio blog ho postato foto fatte con i miei ultimi acquisiti, mi ricordo fatte con il 300 ed il 500 PF con la Z6 ed il mio nuovo 500 sigma. Obbiettivo che con enorme dispiacere ho usato pochissimo per ora.  Nell'ultima cosa anche se di un paio di anni fa c'era il 24-105 Sigma che ho ancora. 
Quindi dai qualcosa non tantissimo posto anche io con roba nuova, invece le foto che ho postato nelle gallerie quelle si hai ragione sono vecchie, molto vecchie alcune ma sono club tematici....

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  • Nikonlander Veterano

Perdonatemi, ma mi sento di fare un'osservazione personale e forse sbagliata: Il discutere su cosa sia arte (fotografica) è interessantissimo, importante e coinvolgente, ma  temo molto il rischio di andare per la tangente e sconfinare nella filosofia.
Per ora partirei dall'artigianato, discutendo sul concreto delle foto e delle nostre motivazioni tecniche ed espressive nelle scelte che facciamo.  Per poi vedere se si arriva a capire qualcosa sull'arte*. 

 

 

 

*Che per  me, non esperto di arte, è  soprattutto espressione e percezione.  Ma non ne voglio proprio parlare ora, se no mi contraddico :)  

 

 

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  • Amministratori

Infatti, sinceramente, non riesco a giustificare le 20 repliche a questa conversazione.
Non dico così per volerla stroncare ma mi pare che la risposta fosse già nella domanda e quindi al terzo commento la questione poteva anche essere archiviata per passare alla successiva.

Così mi sa che tutti quelli che non sono intervenuti si possono dichiarare per persi.
Io per primo che sto commentando solo perchè ho visto quanto ha catalizzato questo topic rispetto ad altri temi aperti, anche di natura più "alla femminina" e meno filosofeggianti che invece ho visto totalmente disertati con un pò di .... sgomento.

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  • Nikonlander Veterano

 

E' vero Mauro, la mia preoccupazione è proprio che si finisca a prendere gusto nel parlare (scrivere) che nel mostrare.
Ma penso che torneremo al concreto, da parte mia ho già un'idea da proporre (anche senza animali).

 

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  • Amministratori
Il 19/4/2020 at 19:06, Max Aquila dice:

Si ho capito.

Io all'opposto, tendo ad ambientare ove possibile.

Certo, in questi giorni e dal balcone...

Ma in fondo, queste bestiole, non sono ormai qui a casa loro?

 

Meglio non scattare? O considerare il tutto solo come documento?

Oppure.... è diventato quel cemento il loro ambiente?

 

 

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Questi tra poco entreranno a casa...

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  • Nikonlander Veterano

Innanzitutto grazie Silvio, per avere fatto seguito a mio intervento. Riattivo questo post in primis perché in qualche modo mi sembra giusto anche se in ritardo rispondere, secondo perché lo trovo interessante, ma vorrei riportarlo sul topic delle foto scelte e non in genere sull'arte nella fotografia naturalistica. Sicuramente lo spiegare quello che ci sta dietro ad una fotografia la rende più contestualizzata e si fa apprezzare di più. Onestamente a me non dispiace ne la prima ne la seconda, la prima specie se tagliata come consigliato da Alberto. Però conoscendo la ricerca e l'obiettivo prefissato prima di scattare, rende la seconda di un altro livello, che trascende il semplice risultato della foto in sé, si ricollega un po' al discorso di qualche tempo fa sull'essere fotografi passivi o attivi, si può dire che la prima è un po' essere passivi, nel senso sono lì e cerco di prendere il meglio di quello che mi passa davanti, mentre nel secondo caso è essere attivi nel voler raggiungere un determinato risultato, poi ovviamente essendo natura più o meno libera il raggiungimento è sempre incerto. Sul discorso arte o artigianato non so, onestamente a questo punto magari manca anche un po' l'occhio (da parte mia intendo)? Nel senso, se dovessi guardare senza sapere nulla e giudicarle solo per quello che vedo, la seconda prenderebbe qualche punto in più per la pulizia, ma non trovo elementi per dire la prima no categorico e la seconda si assoluto: sono abbastanza vicine per me! Tu la bocci solo per il tronco? Se l'uccellino fosse sopra (con conseguente spostamento dell'inquadratura e composizione) sarebbe stato meglio? Si, a me piacerebbe forse di più se il tronco fosse in qualche modo dietro o se l'uccellino fosse girato dall'altra parte, perché forse l'unica cosa che mi dà fastidio è che guarda nella direzione del tronco, ma meglio così che senza, lo contestualizza nel suo ambiente. Tu come l'avresti voluta per aumentarne il valore?

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