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Focus Stacking anche io...


Messaggi raccomandati

  • Amministratori
46 minuti fa, M&M ha scritto:

Per me che non sono un professionista ma che non ho tempo da perdere con riprese da rifare e con montaggi sballati, usando software inefficienti (perchè comunque, dopo la ripresa, il montaggio dello stacking non si fa in padella ma su Photoshop che non costa solo 55 euro ...) i prodotti Helicon mi hanno cambiato la vita.
Non sto scherzando. Mai più senza, e .... l'altro giorno ho provato per curiosità, leggendovi, a riutilizzare la procedura oncamera di Nikon. 55 euro al confronto, sono soldi risparmiati, non spesi.

Mai più.

e su Nikonland non parliamo di soldi ma di Fotografia e fotografie.

Ma oggi ho trovato il pagamento automatico di euro 19,99 sul conto corrente, che Libero si prende da solo ed ogni anno per l'ampliamento dello spazio mail che uso da vent'anni, subissato dalla loro pubblicità, dal loro spam e dalle loro intrusioni sulla mia privacy (mi basta pensare ad un oggetto che me lo vedo pubbblicizzato sui loro banner il giorno dopo).

E stiamo a fare le pulci alle cose che servono?

Poi per inciso ricordo che i prodotti non si classificano per professionisti o amatori: sono le persone che si distinguono per avere o meno un approccio professionale alla soluzione di un problema, oppure non...

Conosco tanta gente che fotografa per professione che molta buona volontà ma pochissime conoscenze di come poter fare per dare una svolta alla propria professione.

Qui su Nikonland, io e Mauro Maratta ci fregiamo di aver saputo dare consigli utili a parecchia gente: indipendentemente dal fatto che fossero fotografi professionisti oppure vigili urbani con la passione della fotografia.

 

  • Eccellente, grazie ! 1
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Vade retro Satana!

Scherzo ovviamente ... Helicon sarà mio, ma prima deve "diventare mia" la tecnica per eseguire correttamente la sequenza degli scatti, altrimenti qualunque sia il software verrà sempre fuori un abortino come gli ultimi che ho realizzato e subito cestinati.

Come probabilmente avete visto, sono un novellino anche come frequentazione di questo sito che sto scoprendo pian piano e che mi piace assai, quindi cercherò di attingere dai tanti argomenti trattati per imparare di più.

Nel frattempo ho fatto una nuova scoperta. Ho intercettato una discussione sul sito Nikon Italia che contiene la "risposta perfetta" al mio quesito (cosa significa fisicamente il parametro "step di messa a fuoco"). Ve la ripropongo tale e quale sperando che sia corretta e che possa essere utile. Accidenti a non averla vista prima.

"Per quanto riguarda il "passo" del focus shift, Nikon consente di scegliere un valore arbitrario compreso tra 1 e 10, il cui significato non è di immediata comprensione.

Ogni passo equivale a 1/30 della lunghezza focale utilizzata è ad esempio, nel caso di un obiettivo macro 90mm, passo 1 equivale a uno spostamento della messa a fuoco di 3mm, passo 10 a uno spostamento di 30mm."

Per il momento non ho fatto altro che un "copia & incolla" di una notizia pescata dalla rete. Spero che ciò non contravvenga qualche regola di questo sito che eventualmente mi sia sfuggita, nel qual caso perdonatemi e provvedo subito a cancellare.

Se  questa definizione è veritiera, può essere il punto di partenza che cercavo per riuscire a definire a priori un settaggio di parametri che consenta di eseguire la sessione di scatto con buona probabilità di successo al primo colpo(i).

Appena ho un attimo di tempo libero dal lavoro, o al più nel fine settimana, mi ci butto a capo fitto con il classico righello che fa da fotomodello.

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  • Amministratori
16 minuti fa, Giovanni ha scritto:

Vade retro Satana!

Scherzo ovviamente ... Helicon sarà mio, ma prima deve "diventare mia" la tecnica per eseguire correttamente la sequenza degli scatti, altrimenti qualunque sia il software verrà sempre fuori un abortino come gli ultimi che ho realizzato e subito cestinati.

Come probabilmente avete visto, sono un novellino anche come frequentazione di questo sito che sto scoprendo pian piano e che mi piace assai, quindi cercherò di attingere dai tanti argomenti trattati per imparare di più.

Nel frattempo ho fatto una nuova scoperta. Ho intercettato una discussione sul sito Nikon Italia che contiene la "risposta perfetta" al mio quesito (cosa significa fisicamente il parametro "step di messa a fuoco"). Ve la ripropongo tale e quale sperando che sia corretta e che possa essere utile. Accidenti a non averla vista prima.

"Per quanto riguarda il "passo" del focus shift, Nikon consente di scegliere un valore arbitrario compreso tra 1 e 10, il cui significato non è di immediata comprensione.

Ogni passo equivale a 1/30 della lunghezza focale utilizzata è ad esempio, nel caso di un obiettivo macro 90mm, passo 1 equivale a uno spostamento della messa a fuoco di 3mm, passo 10 a uno spostamento di 30mm."

Per il momento non ho fatto altro che un "copia & incolla" di una notizia pescata dalla rete. Spero che ciò non contravvenga qualche regola di questo sito che eventualmente mi sia sfuggita, nel qual caso perdonatemi e provvedo subito a cancellare.

Se  questa definizione è veritiera, può essere il punto di partenza che cercavo per riuscire a definire a priori un settaggio di parametri che consenta di eseguire la sessione di scatto con buona probabilità di successo al primo colpo(i).

Appena ho un attimo di tempo libero dal lavoro, o al più nel fine settimana, mi ci butto a capo fitto con il classico righello che fa da fotomodello.

Fonte a parte, vorrei rassicurarti per un altro aspetto, che ti fa passare l'ansia misurometrica da questa fattispecie:

la fotocamera, quando anche avessi impostato un numero eccessivo di scatti, rispetto l'inquadratura in oggetto, si arresta da sola.

Metti che abbia lasciato impostati 100 ftg passo 2, se a sessanta ritiene di aver esaurito di mettere a fuoco ogni piano dell'inquadratura, si arresta.

Diverso è il discorso se per caso dovessi stabilire di mettere a fuoco solo fino ad un certo punto del soggetto e lasciare fuori fuoco la restante parte: fermo restando che nove volte su dieci il risultato poi risulta artificioso, perchè si nota subito la calata di nitidezza improvvisa (e non graduale, come ogni ottica consenta), ammesso che sia questo il risultato prefisso, non ti resterebbe che misurare (non so come) i millimetri di spazio utile fino al piano sensore e poi impostare i dati.

Ciò naturalmente vale (diglielo ai recensori di quel sito) per un soggetto pianparallelo rispetto all'asse ottico dell'obiettivo: appena avessi impostato un'angolazione che alteri la prospettiva di quella lente, quel sistema di calcolo, IMHO, non serve più a nulla...

Liberati dall'esigenza di conoscere il funzionamento preciso del programma: è semplicemente fatto con i piedi. 

Fotografa...

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  • Nikonlander Veterano

Qualche anno fa mi volevo cimentare con il focus stacking della D850, era la versione precedente ma penso grossomodo sia rimasta la stessa anche nelle Z. Non sono andato avanti negli studi e di conseguenza non so dire la situazione attuale. Però ricordo che gli step erano una sorta di percentuale di qualche tipo, e che quindi variava in base agli obiettivi, ma che in alla fine si poteva mantenere abbastanza tranquillamente lo stesso step per tutti. Ai tempi mi pare consigliassero un 3-4. Siccome il mio scopo era principalmente in landscape non c'era l'interesse di bloccare ad un certo punto gli scatti perché volevo si arrivasse sempre a infinito, quindi impostavo il massimo possibile e poi lasciavo bloccare la macchina quando raggiungeva il limite. In tutta onestà 3-4 generava pure troppi scatti, forse 5 sarebbe stato il giusto compromesso, secondo me avere 10-15 foto poteva starci, ma di più era solo elaborazione in più per il PC con poco risultato pratico. Ma nella macrofotografia o comunque oggettistica come fa Mauro direi che probabilmente 15 sono molto meno del necessario, secondo me in quel senso va visto il discorso del "bisogna provare", perché è variabile in base al tipo di fotografia. In questo senso l'idea proposta da Max è perfetta in ogni caso, scegli il numero di foto ed eventualmente dove vuoi arrivare lasciando all'intelligente macchina di farsi i suoi calcoli. Nota: ai tempi non avevo preso Helicon perché volendo scattare fuori casa implicava il portarsi appresso il PC, ma già ai tempi se ne parlava come software di riferimento.

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  • Amministratori
21 ore fa, Max Aquila ha scritto:

Ho appena ricevuto assicurazione dal Product Manager Nital, riguardo l'approssimazione del programma di Nikon per il focus stacking, che suggerirà a chi di competenza al loro primo forum, di inserire una riga di comando per impostare anche il punto estremo di maf, oltre al primo, in maniera da eliminare lo stupido comando di step: una volta impostato il diaframma di lavoro, oltre al numero degli scatti, sarà il programma a stabilire lo step necessario per tenere tutto a fuoco.

...

 

24 minuti fa, Leo ha scritto:

Qualche anno fa ...
... in quel senso va visto il discorso del "bisogna provare", perché è variabile in base al tipo di fotografia. In questo senso l'idea proposta da Max è perfetta in ogni caso, scegli il numero di foto ed eventualmente dove vuoi arrivare lasciando all'intelligente macchina di farsi i suoi calcoli. Nota: ai tempi non avevo preso Helicon perché volendo scattare fuori casa implicava il portarsi appresso il PC, ma già ai tempi se ne parlava come software di riferimento.

Comunque, per  chiarezza, la mia idea (che poi è come funziona Helicon remote), che ho suggerito a Nital di trasferire nei contenuti tecnici a Nikon, è non certamente di lasciare le cose come stanno, ma di aggiungere un comando al programma attuale (che basa la messa a fuoco solo sul punto in cui l'abbiamo lasciata prima di entrare nel rigo del menù)

InkedMAURO_LI.thumb.jpg.69d0b2928990f001914a40596ec0f991.jpg

identificando i due punti estremi di messa a fuoco, iniziale e finale, qui identificati con le crocette arancioni.

Il programma, in funzione del diaframma impostato (primo parametro) e del numero degli scatti impostati (secondo parametro), stabilirà da sè di quanti mm deva operare il cambio di messa a fuoco per tenere nitidi tutti i piani tra le due crocette di riferimento, (oppure segnalerà che con quel numero di scatti o con quel diaframma non ce la può fare).
Lasciando fuori fuoco gli altri piani dipinti in blu...

Il programma ce l'hanno già: devono solo aggiungere un riferimento di fine.

Altro consiglio?

L'immagine riassuntiva dello stacking che consentono Z6 e Z7, presente sulle altre nuove macchine (attualmente nè Z5, nè Z6 II, la consentono)

  • Sono d'accordo 1
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  • Nikonlander Veterano

Per inciso, già altri brand hanno recentemente implementato nel loro focus stacking la selezione preventiva del punto iniziale e di quello finale (=estremi) di messa a fuoco, per cui non dovrebbe costituire  un grosso problema per Nikon inserire qualcosa del genere.

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  • Amministratori
8 minuti fa, Silvio Renesto ha scritto:

Per inciso, già altri brand hanno recentemente implementato nel loro focus stacking la selezione preventiva del punto iniziale e di quello finale (=estremi) di messa a fuoco, per cui non dovrebbe costituire  un grosso problema per Nikon inserire qualcosa del genere.

ah peccato: ora che lo hanno fatto gli altri, Nikon terrà a distinguersi...

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Speriamo che si muovano in tal senso. Ribadisco che dal mio punto di vista metterei sia la possibilità di impostazione manuale come l'attuale sia quella di impostazione automatica come avete descritto (e come mi pare faccia fuji) ma con la variante di poter in qualche modo aumentare l'overlap di messa a fuoco tra uno scatto e l'altro per lasciare maggiore libertà in fase di composizione di scegliere le aree migliori da filtrare. Se dovesse capitare che con un diaframma moderatamente aperto ci fossero dei punti nei 2 scatti adiacenti dove il software non trova la soluzione ottima il povero fotografo otterrebbe risultati pessimi. Il buon Panizza sarebbe nei pasticci seri.

 

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  • 2 settimane dopo...

E' una opzione prevista nel menu delle Z6 e Z7 (non so le altre) che consente di visualizzare una immagine stilizzata che aiuta a verificare l'eventuale presenza di contorni non a fuoco. Io non sono riuscito ad attivarla (Z6) ma probabilmente ho fatto qualche pasticcio perchè ero concentrato su altro (sono ai primi passi con il FS ... e ne debbo fare uno alla volta per non impappinarmi) ma se non ho capito male quella immagine e presente solo dopo lo scatto perchè e un ausilio al fotografo per la verifica della sequenza, poi sparisce. Se riesci a trovare in rete il manuale .PDF delle Z6 e Z7 ne parlano, seppure in modo un po' (molto) scarno come tutte le funzioni del FS. 

 

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  • Amministratori
18 ore fa, Giovanni ha scritto:

E' una opzione prevista nel menu delle Z6 e Z7 (non so le altre) che consente di visualizzare una immagine stilizzata che aiuta a verificare l'eventuale presenza di contorni non a fuoco. Io non sono riuscito ad attivarla (Z6) ma probabilmente ho fatto qualche pasticcio perchè ero concentrato su altro (sono ai primi passi con il FS ... e ne debbo fare uno alla volta per non impappinarmi) ma se non ho capito male quella immagine e presente solo dopo lo scatto perchè e un ausilio al fotografo per la verifica della sequenza, poi sparisce. Se riesci a trovare in rete il manuale .PDF delle Z6 e Z7 ne parlano, seppure in modo un po' (molto) scarno come tutte le funzioni del FS. 

 

Si scatta lo stacking di immagini attraverso il programma Nikon, poi si mette in play una foto qualsiasi della pila di immagini, si preme il pulsante "i" sul dorso e tra le opzioni del suo menù a discesa c'è anche "immagine riassuntiva del  peaking" ossia un negativo in bn dell'insieme dei piani di maf scattati.

A parte il manuale (scarno come può essere un manuale) ne parla Nikonland fin da novembre 2018

1624452504_101-peakMaxAquilaphoto(C)_.jpg.2a4cf4123313a3dda484daba41372e0d.jpg.7d58791d7cdb2c6c9f0d9ea1ba70f161.jpg

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Grazie Max per la spiegazione dettagliata. Avevo visto i post precedenti che hai linkato ma durante le mie prime prove con questa tecnica per me ancora inesplrata, concentrato sui primi rudimenti mi era evidentemente sfuggito qualcosa perché non mi riusciva di vedere l'immagine. Riproverò a breve.

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