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SFIDA AGLI ALIENI! Partecipate naturalisti e non!


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  • Nikonlander Veterano

Le foto di Roby alle Nutrie mi ha fatto venire un'idea: se avete in archivio (per ora, visto che non si può uscire )  foto di animali e piante invasori, mettetele qui.Dal Calabrone asiatico (ma guarda) al Parrocchetto, alla Nutria, alla Siringa (vulgaris, la pianta,  non quella dei tossici). 
Valerio è invitato speciale.

 

 

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  • Nikonlander Veterano

Vediamo…  cosa trovo nel cilindro..  però, nella mia abissale ignoranza.. non è detto che tutte le fotografie di animali alieni io le riconosca come tali.. ma ci provo..

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  • Nikonlander Veterano

Fiordaliso Spinoso (Centaurea Horrida).
Non si tratta esattamente di un "alieno"... ma quasi. La Centaurea Horrida ha resistito alla glaciazione e oggi la si trova solo in Sardegna, in alcune piccole aree ben definite. E' una pianta a rischio estinzione totale per via dei rischi che corre il suo habitat, ma comunque molto resistente (vista la sua storia). L'unico posto dove riesce a fare "prateria" è l'Asinara. Come dicevo, non è una pianta aliena. E' la sua rarità a renderla tale.

Nikon D80

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  • Nikonlander Veterano

Tu pensa che il mio collega professore di genetica ha fatto uno studio approfondito sulla Centaurea horrida, per studiarne i rapporti con gli altri fiordalisi.
Però,come scrivi, questo è il contrario di un invasore, è una preziosa forma endemica da proteggere. Come tante altre dell'Isola.

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  • Nikonlander

Non tanto per il nome, ma trovare questo esserino di "Anacridium aegyptium" (come giustamente mi avete aiutato ad individuarlo proprio su questo sito) a Nord di Udine (anche se il bacino del mediterraneo non è poi distante) da l'impressione di "cambiamento climatico in corso"... almeno a me da ignorante. Comunque almeno non parrebbe dannoso...

Per l'aspetto almeno, di sicuro un po' "Alien" fa... come tanti altri insetti anche autoctoni, ovviamente :)

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  • Nikonlander Veterano

Diciamo che un tempo era tipico della macchia mediterranea, da un po' è in espansione. Da qualche anno a settembre-ottobre coi primi freddi me ne trovo qualcuno sul balcone. Una volta li fotografavo, oggi il gatto non me lo permette, o li faccio volare via io o li prende lui e li sgranocchia con gusto.

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  • Nikonlander Veterano

Ecco un'animaletto che a quanto mi ha detto stamane Silvio è da considerarli un Alieno, l'Insetto Stecco qui ripreso era di proprietà di un vecchio ( non come età ) Nikonlander ormai sparito nella nebbia del tempo..

poi magari Silvio che è decisamente più dotto in queste cose de noialtri.. ci illuminerà meglio, ma ecco la fiera..

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  • Nikonlander Veterano

Qui bisogna intendersi. 

Alieni onestamente ce n'è un'iradiddio, ma alcuni si sono naturalizzati bene diventando Oriundi con passaporto locale. Ragioniamo  sul mondo vegetale, per le più varie ragioni ci siamo riempiti di alberi di ogni tipo e sorta. Rammento che già i Romani esportarono il Castagno in ogni dove e di questo nessuno ha avuto da lamentarsi così come dall'800 in poi dell'acacia detta Robinia (il 70% dei boschetti di pianura è di acacie). Le api dall'acacia traggono un miele chiarissimo e delizioso, inoltre è un albero che crescerebbe a fusto singolo raggiungendo dimensioni importanti, mentre da ceppaia cresce veloce facendo funzione di pianta pioniera per terreni in rimboschimento.

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Diversa la faccenda per delle tragiche vaccate che son state fatte senza costrutto o, più semplicemente, per ignoranza.

Il Poligono giapponese è una pianta da cespuglio introdotta come arredo per giardini. Ama terreni soffici umidi e sabbiosi e cresce 20 cm alla settimana. Nel Nord Italia è diventato il flagello delle sponde fluviali.

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Le sue foglie larghe e la crescita rapida fanno si che non ci sia competizione con le altre piante arbustive. Il guaio è che tra queste altre piante arbustive ci sono le more e i noccioli i cui frutti sono fondamentali per tante specie di piccoli animali (piccoli mica troppo: la volpe ed il tasso le more le mangiano). Non bastasse, questo poligono ha il tronco cavo e rami lisci, inadatti a qualunque tipo di nidificazione a differenza dei roveti in cui molti uccelli si insediano. Insomma, un cesso di pianta che devasta il sottobosco di pianura.

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  • Nikonlander Veterano

Bella la disanima ma è anche brutto il senso.. e adesso che facciamo? un bel rebus..

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  • Nikonlander Veterano

Con le piante talvolta arrivano anche degli ospiti. L'Ailanto è un albero cinese estremamente versatile. Cresce in posti incredibili, tipo le spaccature del selciato. Questo ha attecchito alla base del muro di un magazzino nella zona industriale sud Milano

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Ma con l'Ailanto è arrivato anche un ospite: il Bombice dell'Alianto, la falena più grande che abbia mai visto

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Questa qui era di quasi 30 cm di apertura alare e l'ho fotografata a 40 metri dalla pianta della foto precedente.
Non so questo bombice se porta guai o malattie, sicuramente è molto bello da vedere :)

 

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  • Nikonlander Veterano

Impressionante…   ecco perché del murales sotto l'albero a sinistra.. 

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  • Nikonlander Veterano

Adesso un quiz

quale quella "giusta" ?

la 1)

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oppure la 2)

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dai è facile :)

 

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  • Nikonlander Veterano
54 minuti fa, Roby C dice:

Bella la disanima ma è anche brutto il senso.. e adesso che facciamo? un bel rebus..

Io non è che voglia fare il rompicoglioni, ....... però dannazione, l'unica bestia che ribalta queste piantacce e ne impedisce la proliferazione è il CINGHIALE.

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  • Nikonlander Veterano
4 ore fa, Roby C dice:

Ecco un'animaletto che a quanto mi ha detto stamane Silvio è da considerarli un Alieno, l'Insetto Stecco qui ripreso era di proprietà di un vecchio ( non come età ) Nikonlander ormai sparito nella nebbia del tempo..

poi magari Silvio che è decisamente più dotto in queste cose de noialtri.. ci illuminerà meglio, ma ecco la fiera..

 

 

 

Un po' come per altri animali l'insetto stecco è sfuggito ad alcuni allevatori e da un po' ha colonizzato la macchia, soprattutto in Liguria. Non è particolarmente dannoso. Occhio che se ne prendete uno in casa, poi ve ne trovate due.. tre... ecc. perchè gli insetti stecco possono anche riprodursi per partenogenesi , ossia le femmine  si riproducono senza bisogno dei maschi  (in pratica si clonano da sole).

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  • Nikonlander Veterano
1 ora fa, Valerio Brustia dice:

Adesso un quiz

quale quella "giusta" ?

la 1)

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oppure la 2)

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dai è facile :)

 

La seconda è la quercia rossa (aliena) per cui quella giusta è la prima?

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  • Amministratori
4 ore fa, Valerio Brustia dice:

Con le piante talvolta arrivano anche degli ospiti. L'Ailanto è un albero cinese estremamente versatile. Cresce in posti incredibili, tipo le spaccature del selciato. Questo ha attecchito alla base del muro di un magazzino nella zona industriale sud Milano

31_NOMI_00022.thumb.jpg.52f57e8bac8d012cfee052dcc44a4387.jpg

Ma con l'Ailanto è arrivato anche un ospite: il Bombice dell'Alianto, la falena più grande che abbia mai visto

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Questa qui era di quasi 30 cm di apertura alare e l'ho fotografata a 40 metri dalla pianta della foto precedente.
Non so questo bombice se porta guai o malattie, sicuramente è molto bello da vedere :)

 

Ma dell'ailanto ho sentito parlare malissimo proprio per essere un intruso non autoctono, incline alle malattie e ai parassiti ed inutile dal punto di vista ligneo per qualsiasi utilizzo pratico

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  • Nikonlander Veterano

Restando tra le piante  non dimentichiamo il Loto, introdotto nei laghi di Mantova negli anni Venti e che necessita di incessante controllo e taglio per evitare che soffochi i laghi.

 

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  • Nikonlander Veterano

Silvio è giusta la prima eccome! La quercia canadese, pur bellissima quanto si vuole, non è di questo lato dell'atlantico.
Ma nemmeno il Platano orientale, albero ormai comune, pur appartenendo al bacino mediterraneo orientale non dovrebbe trovarsi in pianura padana o in centro europa. Così non è e questa imponente latifoglia oggi si sviluppa in modo spontaneo nei boschi di pianura.  Nella foto seguente tra i pioppi spontanei si contano tre Platani orientali, di cui uno è stato scelto come casa dal più grosso picchio europeo

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Così anche per l'infinità di conifere che popolano i nostri giardini cittadini, tra tutti il Cedro del Libano albero monumentale che non è europeo ma del Libano, appunto.  La dimensione ragguardevole della sua chioma  è spesso scelta dagli ardeidi per la nidificazione. Quella che segue è l'unica garzaia cittadina della mia città, occupata da anni, è sulle chiome di un enorme cedro nel parco di una scuola

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Quindi, per dire, ci sono casi di inserimenti che tutto sommato non hanno arrecato quel granchè di danno; tipicamente si tratta di specie alloctone ma vicinali, appartenenti cioè alla stessa area geografica. I guai grossi si manifestano con alieni extra continentali.

 

 

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  • Nikonlander Veterano
16 ore fa, Max Aquila dice:

Ma dell'ailanto ho sentito parlare malissimo proprio per essere un intruso non autoctono, incline alle malattie e ai parassiti ed inutile dal punto di vista ligneo per qualsiasi utilizzo pratico

Non sapevo della capacità di attirare parassiti, di fatto è un albero che cresce ovunque e lo fa rapidamente. Quello della mia foto era un arbusto quando sono stato assunto in ditta. A spanne è maggiorenne o poco meno, e se decideranno di abbatterlo faranno una minchiata perchè la sua bella chioma rinfresca un poco il torridume di asfalto, cemento ed ethernit di questo angolo di periferia industriale. In altre parole, ben venga anche l'Ailanto se l'alternativa è l'infinita spianata di cemento e strade, quell'alberello qualche quintale di CO2 l'ha catturato, ha fatto più lui delle mille dichiarazioni della politica locale-nazionale-mondiale.

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  • Amministratori
1 ora fa, Valerio Brustia dice:

Non sapevo della capacità di attirare parassiti, di fatto è un albero che cresce ovunque e lo fa rapidamente. Quello della mia foto era un arbusto quando sono stato assunto in ditta. A spanne è maggiorenne o poco meno, e se decideranno di abbatterlo faranno una minchiata perchè la sua bella chioma rinfresca un poco il torridume di asfalto, cemento ed ethernit di questo angolo di periferia industriale. In altre parole, ben venga anche l'Ailanto se l'alternativa è l'infinita spianata di cemento e strade, quell'alberello qualche quintale di CO2 l'ha catturato, ha fatto più lui delle mille dichiarazioni della politica locale-nazionale-mondiale.

https://www.greenme.it/abitare/orto-e-giardino/ailanto/amp/

I primi link che ho trovato

 

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  • Nikonlander Veterano

Sai Max le affermazioni categoriche di questo signore toscano mi fanno un po' tristezza, ma non per il loro contenuto informativo, ma per la categoricita'. Di questo Ailanto, dopo che ha invaso strade diroccate, zone in cui la copertura vegetale originale è stata abbattuta più volte, terreni industriali , aree confinali cui non bada nessuno, aiuole spartitraffico, edifici abbandonati e ville decrepite, solo ora ci poniamo il problema? Albero infernale???? Troppo poco e troppo tardi. Come per il poligono, l'ailanto ormai è di casa. Guardo il lato positivo della cosa, se l'alternativa è il cemento, meglio un boschetto di ailanto perché tanto olmi, quercie, carpini e tigli tornano solo se diamo loro una mano. Ti risulta  che ci sia un gran movimento in questa direzione? A me no.

Faccio il tifo per il mio ailanto che pian piano ha sollevato il piano stradale e superato il tetto del magazzino che, per quanto dipinto, rimane un cesso di magazzino prefabbricato. Peraltro Roby, quando passa da me, di solito parcheggia li sotto.

 

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  • Amministratori

E siccome non ti arendi mai...

Stralcio da progetto del Ministero dell'Ambiente di alcuni anni fa, per l'eradicazione di specie vegetali dannose e invasive

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Ah. Il tuo ailanto è odiato pure dai volatili. In quanto irritante e non utile dal punto di vista (loro) commestibile.

Fu introdotto per la coltivazione di bachi da seta. Nel 1720.

Oggi ha invaso città come Roma.

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  • Nikonlander Veterano
22 ore fa, Max Aquila dice:

E siccome non ti arendi mai...

Stralcio da progetto del Ministero dell'Ambiente di alcuni anni fa, per l'eradicazione di specie vegetali dannose e invasive

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Ah. Il tuo ailanto è odiato pure dai volatili. In quanto irritante e non utile dal punto di vista (loro) commestibile.

Fu introdotto per la coltivazione di bachi da seta. Nel 1720.

Oggi ha invaso città come Roma.

Ha invaso l'ITALIA più che COVID19, non lo eradichiamo più nemmeno se piangiamo in cinese. 
Quello che ti sto dicendo è che dovremmo avere cura delle Suburbie alla deriva, cosa che non facciamo ed è in questi luoghi che piante rustiche come questa avranno sempre modo di attecchire. Piaccia o no, io non ne vado matto preferirei di gran lunga dei Tigli, ma sono delicati devi stargli addosso finchè non diventano grandi, e soldi non ce ne sono per fare queste cose. I soldi ci sono per cambiare l'auto ogni 4 anni e per aggiornare tutti i device elettronici di casa ogni 3.

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  • Amministratori
57 minuti fa, Valerio Brustia dice:

Ha invaso l'ITALIA più che COVID19, non lo eradichiamo più nemmeno se piangiamo in cinese. 
Quello che ti sto dicendo è che dovremmo avere cura delle Suburbie alla deriva, cosa che non facciamo ed è in questi luoghi che piante rustiche come questa avranno sempre modo di attecchire. Piaccia o no, io non ne vado matto preferirei di gran lunga dei Tigli, ma sono delicati devi stargli addosso finchè non diventano grandi, e soldi non ce ne sono per fare queste cose. I soldi ci sono per cambiare l'auto ogni 4 anni e per aggiornare tutti i device elettronici di casa ogni 3.

Ah no, 

io mi dedico a coltivare vigneto ed uliveto di famiglia: in prima persona e senza tanti manifesti, in vent'anni ho proceduto a due cicli produttivi completi del vigneto e tre anni fa ho impiantato 500 alberi di Nocellara del Belice, dopo opportuna spietratura e aratura di due ettari di terreno incolto e brullo.

Altro che tigli !

E le erbacce mi fanno vomitare

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  • Nikonlander Veterano

Ma è il TUO terreno. 

Hai fatto una cosa estremamente interessante e valida, ma pensa se il tuo podere fosse stretto tra una fabbrica abbandonata ed una linea ferroviaria con tre o quattro binari di parcheggio merci. Sarebbe dura combattere l'invasione.

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