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Super macro anche per Nikon F/Z?


Silvio Renesto

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  • Nikonlander Veterano

Canon ha lo straordinario MPE 65mm f2.8, per arrivare a rapporti di riproduzione  da 1:1 a 5:1. Un'ottica pressochè unica nel suo genere. 

Ora Mitakon sforna un 85mm f2.8 Super Macro nella sua linea "Creator" che arriva agli stessi rapporti di riproduzione del 65mm Canon.

 

Mitakon-Creator-85mm-Super-Macro_600.jpg.120b79ac01c4563319d0ffbfbe95459c.jpg

 

A prima vista mi sembra che come il MPE 65mm Canon, l'obiettivo non abbia una vera ghiera per la messa a fuoco, nè che metta a fuoco ad infinito, ma solo alle brevi distanze.  Sono 12 lenti in 8 gruppi e si afferma sia un obiettivo apocromatico (!).

 

mitakon.thumb.jpg.e6c19f96b681d2937cb07acf9cd567a1.jpg

 

La prima ghiera sottile sembra dedicata alla selezione dei diaframmi e la seconda riporta i rapporti di riproduzione secondo le distanze.  Se così fosse (e sembra lo sia) la  focheggiatura si effettuerebbe preselezionando prima il rapporto di riproduzione desiderato e poi muovendo avanti/indietro il complesso fotocamera + obiettivo su una slitta di messa a fuoco (esattamente come il Canon MPE 65mm). Se è vero che quella dichiarata è la distanza di lavoro cioè distanza del soggetto dalla lente frontale (27cm a 1:1 e 10cm a 5:1) è di tutto rispetto. Se invece è una svista e si intende la distanza di messa a fuoco, allora molto meno.

L'obiettivo è in metallo e c'è  un bel collare per treppiedi predisposto Arca.Sul sito si parla anche di un illuminatore LED incluso (fondamentale in riprese così ravvicinate).

Ne scrivo perchè viene venduto anche con baionetta Nikon (F).

Non ci sono contatti sulla baionetta;  il fabbricante afferma che con DSLR Nikon dalla D7XXX in su funziona sia in manuale che a priorità di diaframmi, ma sospetto che il tutto sia in stop down. 

Questo paradossalmente, ma non tanto, lo renderebbe più fruibile sulle mirrorless  dove si ha la previsualizzazione dell'immagine finale, mentre su una reflex temo che a chiudere il diaframma si finisca col mirino  buio anche con l'illuminatore.

Quindi con L'FTZ si potrebbe provare su una Z e...  vedere l'effetto che fa (cit. Enzo Jannacci)

Prezzo 499 dollari.

Confesso di essere incuriosito.

Se volete saperne di più:

https://zyoptics.net/product/mitakon-creator-25-85mm-f-2-8-1-5x-super-macro/

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  • Nikonlander Veterano

Non ho capito il discorso della slitta.
In pratica bisogna montare macchina e lente su un binario micrometrico e lavorare sulla distanza per avere la messa a fuoco nel dettaglio.

Se è così lo vedo pratico solo in studio, per un macro "sul campo" come quelli che piacciono a te non mi sembra idoneo.

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  • Nikonlander Veterano

Anche a me pare funzioni in quel modo, che alla fine troverei tra il macchinoso ed il pesante..  macchinoso per la ragione del cosa portarsi appresso: cavalletto e micro-slitta,  e a questo punto servirebbe anche un gruppo d'illuminazione per brevi distanze da aggiungere, con quali pesi e masse?

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  • Nikonlander Veterano
18 minuti fa, Sakurambo dice:

In pratica bisogna montare macchina e lente su un binario micrometrico e lavorare sulla distanza per avere la messa a fuoco nel dettaglio.

Se è così lo vedo pratico solo in studio, per un macro "sul campo" come quelli che piacciono a te non mi sembra idoneo.

Hai ragione.

Il 65 MPE funziona proprio così. Non è un obiettivo per close up, ma per macro spinta su soggetti immobili, anche perchè la profondità di campo a quegli ingrandimenti è talmente poca che lo stacking è quasi obbligatorio.

 E' assolutamente poco pratico, però se si riesce l'effetto è notevole. Con il  Canon 65mm sul campo sono riuscito a fotografare degli afidi, soggetti poco mobili, e son venuti grossi come mucche :) 

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  • Amministratori
1 ora fa, Sakurambo dice:

Non ho capito il discorso della slitta.
In pratica bisogna montare macchina e lente su un binario micrometrico e lavorare sulla distanza per avere la messa a fuoco nel dettaglio.

Se è così lo vedo pratico solo in studio, per un macro "sul campo" come quelli che piacciono a te non mi sembra idoneo.

 

53 minuti fa, Roby C dice:

Anche a me pare funzioni in quel modo, che alla fine troverei tra il macchinoso ed il pesante..  macchinoso per la ragione del cosa portarsi appresso: cavalletto e micro-slitta,  e a questo punto servirebbe anche un gruppo d'illuminazione per brevi distanze da aggiungere, con quali pesi e masse?

avrete capito che ingrandisce fino a 5:1

significa trovarsi ad inquadrare meno di sette millimetri e mezzo sul lato lungo del fotogramma e poco meno di 5mm su quello corto.

Va da sè che si parli quasi di microfotografia e che stativi, slitte e gruppi di illuminazione siano il pane quotidiano di chi acquisti questo strumento

Niente macrofoto a mano libera: se no... :tie:tutto mosso!

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  • Nikonlander Veterano
4 ore fa, Max Aquila dice:

 

avrete capito che ingrandisce fino a 5:1

significa trovarsi ad inquadrare meno di sette millimetri e mezzo sul lato lungo del fotogramma e poco meno di 5mm su quello corto.

Va da sè che si parli quasi di microfotografia e che stativi, slitte e gruppi di illuminazione siano il pane quotidiano di chi acquisti questo strumento

Niente macrofoto a mano libera: se no... :tie:tutto mosso!

mosso?.. ma se và bene.. sennò e come si passasse attraverso un tornado.. no, lo tengono loro un bel vetro inscii.. a me non serve.

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  • Nikonlander
13 ore fa, Sakurambo dice:

Non ho capito il discorso della slitta.
In pratica bisogna montare macchina e lente su un binario micrometrico e lavorare sulla distanza per avere la messa a fuoco nel dettaglio.

Se è così lo vedo pratico solo in studio, per un macro "sul campo" come quelli che piacciono a te non mi sembra idoneo.

Sul campo un 5:1 è comunque un problema dato che per fotografare devi stare a pochi cm dal soggetto. Se vivo di solito non gradisce. E in assenza di vento o con molti clamp. A quei rapporti la slitta micrometrica è indispensabile. Fosse AF si potrebbe sfruttare il focus staking ma in manuale sul campo a 5:1 sono angeli per diabetici.

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