Il fascino del filtro...in era digitale

[Max Aquila]

s.t.

(photo by Marco63)

[Leo]

Ottima idea Max 😁

Ma Marco, hai preso un filtro a lastra per il 14-30 che ha l'enorme vantaggio del poter montare filtri a vite? Ti posso chiedere come mai?

[Dario Fava]

7 ore fa, Leo dice:

Ottima idea Max 😁

Ma Marco, hai preso un filtro a lastra per il 14-30 che ha l'enorme vantaggio del poter montare filtri a vite? Ti posso chiedere come mai?

Quello, se non sono stordito dal mattino, sembra un graduato, ed il filtro a lastra consente di spostare e gestire il punto in cui si vuole digradare, cosa che il tondo non può fare.

[Marco63]

8 ore fa, Leo dice:

Ottima idea Max 😁

Ma Marco, hai preso un filtro a lastra per il 14-30 che ha l'enorme vantaggio del poter montare filtri a vite? Ti posso chiedere come mai?

Il vantaggio è lo stesso. Nel senso che le ottiche filettate permettono quasi tutte di usare le lastre da 100mm, che è un sistema più economico e trasportabile. Il principale vantaggio è che a 14mm, a meno di miracoli progettuali di Nikon che non ho ancora potuto verificare, due filtri non li puoi montare. Inevitabilmente vignetta. Quindi niente ND e polarizzatore. L'altro aspetto come dice Dario è l'utilizzo dei graduati (nella foto un NiSi 4 stop graduato soft, sotto come si può vedere dalle scritte c'è il polarizzatore).

Sull'uso dei graduati possiamo discutere per anni 😁. La mia premessa è che li avevo già un secolo fa (non questi, i P format Cokin) e che li usavo principalmente colorati per il BN. A me l'uso dei filtri dà una goduria assoluta. Io sono un fotografo solitario, mi piace sistemare il mio treppiedi, per la gran parte delle foto dove c'è acqua, e preparare con calma il tutto. I filtri fanno parte del gioco, sono essenziali in alcune foto per le quali non si può riprodurre l'effetto digitalmente se non con pesanti elaborazioni post.

E' vero che ogni cosa in più messa davanti all'ottiche ne peggiora le prestazioni. Però è anche vero che ogni scelta è un compromesso e in situazioni come alba e tramonto con primo piano molto in ombra la dinamica della macchina non è sufficiente e raccogliere adeguatamente la scena quindi un digradante può essere una soluzione.

Il set da 100mm l'ho iniziato ad acquistare con la D300. Con macchine di quel tempo il graduato in certe condizioni di luce era indispensabile a meno di passare alla multiesposizione. All'inizio ho preso un set Hitech ma introduceva dominanti fastidiose. Ho quindi affrontato la spesa di un set Lee. Qualità elevatissima per quel tempo, oggi superata da varie alternative. Il principale difetto dei Lee del tempo è che sono in resina e che il polarizzatore va montato su un anello esterno da 105mm e con più di uno slot da 20mm in giù irrimediabilmente vignetta. Da ieri ho l'ultimo holder NiSi, il V6 pro, e un set misto di lastre ND e GND della Lee e della NiSi. Ho 3, 6, 10 stop ND e 4 tra hard e soft da 2 stop a 4 stop.

Questo holder monta il polarizzatore avvitato alla struttura principale dell'holder, che si attacca a sua volta all'anello filettato. La confezione contiene 4 anelli (82mm e adattatori per 77, 72, 67) il polarizzatore e l'holder più un coperchio che permette di lasciare l'anello montato e coprire l'ottica. Il pola ruota grazie e due rotelle poste sull'holder. Ha due blocchi, uno per l'inserimento e uno per fermare la rotazione.

Attendo il 14-30 per testarlo... il Lee avrebbe vignettato con il pola con certezza  

Modificato 11 Maggio 2019 da Marco63

[Marco63]

@Max Aquila grazie per la discussione. Se è cosa gradita appena potrò disporre del 14-30 posso fare un piccolo test e pubblicarlo.