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  • Nikonlander

Non so perché nella foto che ho caricato prima non mi ha preso il profilo colore corretto.

Ovvero questo:

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Ma vabbè, dettagli 🙂 

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  • Nikonlander
Inviato (modificato)

Una giornata in palestra

Riporto un po' di foto scattate questa mattina in palestra con il Sigma 17-50. Devo dire che come obiettivo mi ci sto trovando piuttosto bene. Negli ambienti chiusi, specie se ristretti come la palestra, è l'ideale.

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Questo era uno scatto rubato uscito particolarmente bene. Mi dispiace aver perso un po' la simmetria sullo sfondo del bilancere ma pazienza.

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Qui volevo prendere il viso a fuoco e il resto no. Devo dire che ci sono riuscito. Però l'angolazione non mi entusiasma troppo. Avrei preferito qualcosa di più frontale. Dopo infatti provo a cambiare angolazione ed esce questo.

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Così mi è piaciuto molto di più. Anche se forse così è un po' troppo frontale e l'avrei preferita un pelo più angolata in modo da prendere di più il disco.

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Qui ho provato a cambiare punto di vista cercandone uno alternativo e più vicino all'azione. Non mi dispiace come scatto. Anche se la testa presa così non mi entusiasma.

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Qui ho voluto enfatizzare il tocco del personal trainer per correggere la postura del ragazzo. Ho fatto anche una foto intera che allego qui sotto, ma mi piace di più la zommata sul particolare. Come angolazione mi soddisfa. Peccato la luce che mette troppo in ombra il viso sulla quale si può far poco.

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Come dicevo questa foto mi piace meno. Anche perché mi sembra più "confusa" e che renda meno quello che è davvero l'obiettivo della foto.

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Questa foto mi piace sia molto per i colori (la predominante blu che ritrovi anche nel bilancere mi piace). Ma anche per la posizione e la concentrazione prima di andare sotto il bilancere. E' un po' standard come angolazione e come tipo di scatto. E' un po' insolito magari aver scattato prima ancora che entrasse sotto il bilancere.

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Foto un po' standard magari, però mi è piaciuta molto come l'ho scattata. Anche l'angolazione mi gasa parecchio quindi dai, sono contento.

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Angolazione standard, ma non troppo. Mi piace il fatto che la testa non la prendo e mi sa che esce meglio come foto rispetto alla precedente. Mi dà un senso di potenza e cattiveria che è proprio quello che volevo "esprimere" con questo scatto. Poi mi piace che mette molto in risalto l'arco della schiena fatto dal ragazzo.

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Questa foto mi piace perché è il momento di concentrazione prima di scendere sulla panca. Mi dà un senso di pace e tranquillità.

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Questa come angolazione è la mia preferita. L'espressione forse mi piace un po' meno, ma era proprio l'idea che volevo trasmettere.

Tutto sommato sono soddisfatto delle foto, anche se ovviamente c'è molto margine di miglioramento. Peccato che le luci della palestra rendano davvero difficoltoso portare a casa certi scatti. Ma vabbè, ci si arrangia con quello che si ha. Un'idea era quella di portare un faretto, ma penso che renderebbe l'allenamento ancora più difficoltoso. In fondo non sono modelli in posa.

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  • 2 settimane dopo...
  • Nikonlander

Grazzano Visconti

Dato che volevamo fare dei ritratti ambientati con delle ambientazioni migliori delle solite, siamo andati a visitare Grazzano Visconti. In generale ve lo consiglio parecchio. Posto davvero carino, con molti angoli interessanti. Sia che facciate foto di dettagli, del posto o di ritratti, è il luogo ideale. Per l'occasione ho provato anche il Sigma Art 50mm a 1/4 di un mio amico.

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Sigma 17-50, 40mm, 1/320, F2.8, ISO 100.

Forse qui ho aperto un po' troppo il diaframma non riuscendo a mettere molto a fuoco il soggetto nel modo migliore. Comunque, Grazzano Visconti ci offre un sacco di oggetti di artigianato di questi tipo molto carini.

Premesso che non mi piace nessuna delle due foto particolarmente, le posto lo stesso per far vedere la differenza tra il mio Sigma 17-50 e il Sigma 50 art.

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Sigma 17-50, 50mm, 1/200, F/2.8, ISO 100 | Sigma Art 50mm, 1/500, F/1.4, ISO 100

Non sono un esperto, quindi per non dire boiate taccio. Anche se l'effetto dello sfumato della seconda foto mi piace parecchio. Forse ammetto però che un 1.4 a volte è un po' troppo. Preferisco un 1.6, 1.8 o a volte anche 2.0. In questo caso invece essendo molto vicino al soggetto e frontale, mi piace molto l'effetto.

In generale comunque c'erano molti di questi punti con foglie e rampicanti da sfruttare per fare effetti di vario genere.

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Sigma 17-50, 1/200, F/2.8, 50mm, ISO 100

Posa molto base ma mi piace la posizione che ha preso. Molto maschile. Questo cortile mi dà anche un senso di profondità che mi piace.

DSC-0182.jpg

Sigma 17-50, 36mm, 1/200, F/2.8, ISO 100

Riduco un po' la focale per prendere un po' di più anche del contorno. Forse avrei potuto mettere il soggetto più sulla destra. Ma considerato che la foto sarebbe stata poi usata per instagram avevo in testa di fare una "foto quadrata". Molto basic ma a mio parere efficace come foto.

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Foto non particolarmente degna di nota, ma la allego giusto per darvi un po' l'idea del luogo. Molto suggestivo e "medioevale" come ambiente. Forse avremmo potuto sfruttare di più questa particolarità del luogo con i vestiti (es. vestendosi da Harry Potter / in tema medioevale).

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Sigma 17-50, 40mm, 1/250, F/2.8, ISO 100

Abbiamo trovato un angolino magico semi-nascosto dov'era pieno di questi fiori. Abbiamo dunque approfittato assolutamente dell'occasione. Focale leggermente ridotta per prendere un po' di più anche dell'ambiente davvero carino. Peccato per la maglia. Non mi entusiasmava molto questo cambio outfit. Ma pazienza.

DSC-0495.jpg

Sigma 17-50, 20mm, 1/800, F/2.8, ISO 100

Si accorcia la focale e prendo queste torrette di Grazzano Visconti davvero belle. La stagione anche al massimo del suo splendore aiuta parecchio. Ammetto che ridendo e scherzando le foto fatte con il 50mm sono davvero poche. La flessibilità di poter cambiare focale al volo è oggettivamente impareggiabile.

Inoltre, da fine maggio parteciperò a questo corso sui ritratti. Sono super gasato e curioso di vedere l'evoluzione che avranno le mie foto 🙂

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  • 2 settimane dopo...
  • Nikonlander

Aspettando la D7500 - Trap lifestyle

Minacciando pioggia decidiamo di fare qualche scatto alternativo. Ispirati da Sfera Ebbasta, ci deponiamo agilmente nel parcheggio del Bicocca Village e decidiamo di fare qualche scatto.

Il coinquilino di un mio amico ci mette a disposizione la sua Audi e... quello che ne esce è questo:

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L'idea era di ricreare una foto che fosse un po' un mix di queste due di Sfera:

E:

Un altro scatto che mi è piaciuto. Che aveva meno un mood trap e voleva essere più neutro...

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Mi piace anche parecchio quanto è migliorato questo mio amico sia nel vestirsi che nel mettersi in posa.

Infine abbiamo tentato anche un paio di foto più "artistiche".

L'intento era quello di raccontare una storia. Nel vero senso della parola.

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L'idea è di allegare il seguente testo al post su instagram:

Cita

[plot-line 01] Sorrideva. Enrico guardava il cartellino con scritto "guasto" ridendosela. Che ingiusta la vita.

Ripensava a Francesca. Ripensava a quel momento, nel bar. Quel momento in cui ebbe l'ardire di chiederle con quanti ragazzi avesse fatto sesso. Con quanti ragazzi l'avesse tradito.

Dentro di lui sperava mentisse. Sperava dicesse che le era fedele. Che lo amava. Che per lei lui era tutto... "Cinque". . Quel cinque risuono nella sua testa. Come risuona un martello pneumatico che sbatte sull'acciaio.

Enrico toccò dolcemente la scritta. Era la sua macchina preferita. Quando era piccolo e aveva 8 anni la nonna li portava sempre. A quella macchinetta. In quella sala giochi. Lui ci era cresciuto in quel posto. Sua nonna gli voleva davvero bene. E lui ci sarebbe sempre stato per lei.

Erano anni che non la sentiva. Forse poteva anche essere morta. E lui non lo sapeva. Ci ripensava toccando il cartellino. Rendendosi conto che la sua vita non aveva un senso. In quell'ultimo mese il pensiero di Francesca lo faceva tirare avanti. Gli faceva credere che avrebbero potuto avere una famiglia. Costruire qualcosa assieme. Un matrimonio. Avere dei bambini. Aveva pure cambiato lavoro. Stava guardando per una casa assieme.

Cinque. Quel numero risuonava nella sua testa. . "Perché l'hai fatto...? Per... perché mi hai fatto questo? Perché hai continuato a mentirmi per tutto questo tempo...?" . "N... non lo so. Io... non pensavo di ferirti. Non pensavo te l'avrei mai detto. Io.. beh. Io ho sempre fatto così. Quando mi innamoro troppo ho paura. E... succede. Sono fatta così. Non volevo che mi lasciassi. Ma... ormai è inutile mentire."

"Cinque". Enrico guardava i giocattoli nella vetrina. Da piccolo erano dei pupazzetti fantastici. Si ricordava che li aveva pure sognati. Da piccolo era povero. Passava sempre davanti a quella macchinetta. Assieme alla nonna. Per andare a messa.

 "E'... è finita."

Con la stessa idea avevo scattato anche questa foto:

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L'idea era quella di evolvere la storia nelle varie fotografie. Come se fosse un'improvvisazione. Una storia che prosegue di cui vediamo i vari fotogrammi. Dei frammenti della vita del nostro personaggio.

Vediamo se come idea funziona. Ma mi piace molto di più lavorare con questa idea che non facendo foto "fighe" che stanno cominciando anche a essere un po' tutte molto simili.

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  • Nikonlander

Ciao! Per quanto riguarda la prima parte... quando si vuole "replicare" in qualche modo un certo mood, bisogna cercare di ricreare a 360° la scena originaria. Le foto che hai preso come esempio hanno tutto quello che serve per creare il personaggio che vogliono: macchina, abbigliamento, trucco e parrucco, accessori, punto di ripresa, composizione, postproduzione e... ultima ma non ultima la luce, il tutto coerente a creare una immagine di un certo tipo di personaggio... comunque a proposito di mood direi che molti altri meglio di me possono dare dritte più tecniche e precise.

Sulla storia, può essere interessante. Sul lato immagine mi permetto solo di dirti di stare attento alla composizione: se la penultima è funzionale, l'ultima secondo me ha qualche elemento di disturbo di troppo e il soggetto fissa un tavolino che però viene tagliato...

 

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  • Nikonlander
2 ore fa, Davide D. dice:

Ciao! Per quanto riguarda la prima parte... quando si vuole "replicare" in qualche modo un certo mood, bisogna cercare di ricreare a 360° la scena originaria. Le foto che hai preso come esempio hanno tutto quello che serve per creare il personaggio che vogliono: macchina, abbigliamento, trucco e parrucco, accessori, punto di ripresa, composizione, postproduzione e... ultima ma non ultima la luce, il tutto coerente a creare una immagine di un certo tipo di personaggio... comunque a proposito di mood direi che molti altri meglio di me possono dare dritte più tecniche e precise.

Si beh diciamo che la cosa era parecchio improvvisata. Fai conto che fino all'ultimo dovevamo andare a Como al lago e poi visto il tempaccio abbiamo deciso per un parcheggio della Bicocca 😂

Quindi lì sul momento ci è venuta l'idea e abbiamo cercato di replicare la cosa (aggiungendoci del nostro). 

Certo è che se ci sono post, articoli o video youtube che danno idee per replicare dei mood o dei setting altrui, ben vengano.

2 ore fa, Davide D. dice:

Sulla storia, può essere interessante. Sul lato immagine mi permetto solo di dirti di stare attento alla composizione: se la penultima è funzionale, l'ultima secondo me ha qualche elemento di disturbo di troppo e il soggetto fissa un tavolino che però viene tagliato...

Sull'ultima mi piaceva proprio perché guardava fuori invece che "dentro" l'immagine. Creando quindi una tensione spiacevole... che è esattamente l'emozione che volevo trasmettere con quella foto. Gli elementi di "disturbo", se intendi le sedie, in realtà fanno parte della foto. L'idea era proprio di dare un mood "mi ha lasciato. La mia vita è distrutta. Sono solo". Quindi è come se fosse l'esasperazione di quella che prima era solo una tristezza controllata. Magari perché ha scoperto dei fatti ancora peggiori su quella che era la sua ragazza.

Poi se avete idee su come farlo meglio o comunque vi sembra che fatto così un po' "stoni" diciamo, accetto volentieri consigli 🙂 

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  • Nikonlander

Nell'ultima a me disturbano i punti luce in alto a sinistra e la scritta in alto a destra. Per il tipo di storia prevederei una scena più pulita e forse un'atmosfera più dark. 

A me sembra che tu abbia delle idee, ma che ti manchi l'esperienza per poterle realizzare ad istinto.
Io ti consiglio di decidere prima con quante foto, e di che tipo, vuoi descrivere la storia e di pensare ad uno storyboard, successivamente di pensare alla realizzazione. Questo di consente di avere idee molto chiare e grande organizzazione, il resto viene col tempo (stile, mood, estetica,..)

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  • Nikonlander
1 ora fa, Vento dice:

Nell'ultima a me disturbano i punti luce in alto a sinistra e la scritta in alto a destra. Per il tipo di storia prevederei una scena più pulita e forse un'atmosfera più dark. 

Ci sta.

1 ora fa, Vento dice:

A me sembra che tu abbia delle idee, ma che ti manchi l'esperienza per poterle realizzare ad istinto.

Sullo storytelling faccio improvvisazione teatrale da 5 anni. Per le foto invece sono agli inizi. Però diciamo che sono della filosofia che bisogna imparare facendo 🙂

Adesso però mi impegno per fare meglio la prossima volta.

1 ora fa, Vento dice:

Io ti consiglio di decidere prima con quante foto, e di che tipo, vuoi descrivere la storia e di pensare ad uno storyboard, successivamente di pensare alla realizzazione. Questo di consente di avere idee molto chiare e grande organizzazione, il resto viene col tempo (stile, mood, estetica,..)

Non avendo certezze su chi avrò come soggetti. Oltre a un controllo non sempre fortissimo su location e sugli outfit (spesso fanno un po' quello che gli pare) impostare cose troppo rigide lo vedo come un gran limite perché molte cose di fatto non le posso controllare. L'esigenza di fare anche più storie intrecciate nasce dal fatto che se per 2-3 sessioni non ho un certo soggetto, almeno posso far evolvere la storia su personaggi secondari oppure fare proprio nuove storie che viaggiano in parallelo.

Alla fin fine a molte persone interessa più che altro l'impatto foto + descrizione che non tutta una mega-trama super articolata e funzionante (il che, se riesco a fare pure quello, sarebbe sicuramente un gran plus).

Va detto però che se la cosa comincia a partire, un mio amico parrucchiere si è messo a disposizione per preparare gratis eventuali ragazze. E ad aiutare in generale anche con gli outfit.

A questo punto sarei per il partire più leggero possibile, per poi andare nella direzione che dici tu. Ovvero impostare qualcosa di più "rigido" una volta che le cose cominciano a prendere piede.

Adesso ci starebbe il presentare un altro personaggio da intrecciare con il primo per la prossima foto. E magari fare un'evoluzione emozionale rispetto alla prima. Quindi appunto o la mando in "tragedia" come la foto che non è uscita benissimo oppure un incontro con Francesca.

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  • Nikonlander

Non deve essere necessariamente rigido, non fraintendermi, come progetti lo storytelling scritto (e si vede), io dico di avere una progettazione definita dell'immagine.
Naturalmente sul campo ti dovrai adattare e cambierà, ma per l'improvvisazione è ancora presto. Ovviamente non è detto che io abbia ragione.

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  • Nikonlander
Adesso, Vento dice:

Non deve essere necessariamente rigido, non fraintendermi, come progetti lo storytelling scritto (e si vede), io dico di avere una progettazione definita dell'immagine.
Naturalmente sul campo ti dovrai adattare e cambierà, ma per l'improvvisazione è ancora presto. Ovviamente non è detto che io abbia ragione.

Ah ok. Beh sicuramente il primo step sarebbe quello di fare dei sopralluoghi e studiarsi bene le location. Anche in base al tipo di storia che voglio raccontare. Il problema forse più grande è che conosco poco Milano e quindi mi sto prendendo questi primi scatti anche per conoscere meglio i vari luoghi e capire come giocarmeli. Gli outfit poi sono fondamentali, anche se su questo magari il mio amico parrucchiere può darmi una mano se la cosa parte bene.

Diciamo che l'idea nell'ultimo shooting è nata quasi più per noia che non da una decisione precedente. Vedendo che gli scatti uscivano un po' tutti molto "standard" e simili, era giusto anche per fare qualcosa di diverso. Impostando l'uscita dall'inizio con quest'idea magari la cosa esce meglio.

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  • Nikonlander
Adesso, Vento dice:

Sicuramente. Poi visto il tema storia potresti pensare ad un tipo di immagine con taglio cinematografico.

Cosa intendi / mi dai una foto per capire la tua idea? 🙂 

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  • Nikonlander

Usi un formato es 16:9 e riprendi il soggetto in sequenza avvicinandoti, come se ti muovessi con la macchina da presa. Inoltre le immagini del progetto finale (es. 9), devono appunto raccontare la storia (come se non ci fosse il testo). Ora i fighi direbbero che l'osservatore dovrebbe passare da un ruolo percettivo ad uno cognitivo :D

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  • Nikonlander

Cito Vittorio Storaro:

"L'autore della fotografia esprime una creatività del tutto personale, che certo si concilia a un'orchestrazione più ampia diretta dal regista, ma che si specifica e connota proprio a partire dalla capacità di un autore d'imprimere nell'opera un tratto del tutto personale ed ideativo" e continua ancora,"Chi decide la composizione dell'immagine? Certo lo spazio è deciso dal regista, certo lo spazio è riempito da quel numero di coautori, come lo scenografo, il costumista, il montatore, l'attore, eccetera, ma chi dà il modo di vedere, credo sia essenzialmente colui che in questo momento chiamiamo direttore della fotografia"

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  • Nikonlander

Inquadrare significa definire lo spazio di ciò che viene ripreso. Le inquadrature possono essere in soggettiva (gli occhi sono quelli di un personaggio della scena), oppure oggettive quando la macchina vede ciò che accade da un punto esterno ad essa. 

Il cinema ha le sue regole ed un suo proprio linguaggio.
Inquadrare significa definire lo spazio di ciò che viene ripreso. Le inquadrature possono essere in 
soggettiva (gli occhi sono quelli di un personaggio della scena), oppure oggettive quando la macchina vede ciò che accade da un punto esterno ad essa. Per la figura umana si utilizzano primo piano, piano americano, ecc.

Potresti sviluppare la tua idea tenendo conto del linguaggio fotografico del cinema.

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  • Nikonlander

Ci sta. L'idea infatti è fare foto molto più di impatto. Nella prossima uscita provo a lavorarci e vediamo cosa viene fuori 🙂 grazie per il feedback ❤️

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  • Nikonlander
Inviato (modificato)

D7500 in arrivo

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😍😍😍😍

Per la foto pensavo di tagliarla così in modo da ridurre un po' del "rumore" di cui parlavamo:

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E metterci questo testo:

Cita

[plot-line 01] Enrico stava ripensando a quel numero. 5. Era il giorno in cui l'aveva conosciuta. Il 5 febbraio 1997.

Avevano 8 anni. Lei aveva questi boccoli fantastici. Bionda. Stupenda. Sembrava una bambolina. Si era innamorato subito di lei. Aveva provato anche a baciarla. Lei si era spostata. Non gli piaceva. Lo odiava.

Novembre 2014. Si rivedono a un corso di salsa. L'aveva trascinato una sua amica. Lui non ci voleva andare. Quando la vede. Era cresciuta. Aveva delle labbra... perfette. Il viso di Dio. Fisicamente sembrava l'avessero progettata alla NASA. Quasi non la riconosceva. Quando si presentarono i suoi neuroni fecero la connessione. Era proprio lei. Non glielo disse. Non gliel'ha mai detto.

Marzo 2015. Il locale stava chiudendo. Era tutta la sera che ballava. Con tutte tranne lei. Era come se avesse paura a chiederle di ballare. Lei si sedette affianco a lui. Sorridente. Quel sorriso che ti faceva stare bene. Che ti sentivi che finalmente i tuoi problemi erano risolti.

"Ci beviamo qualcosa?". Lui la guardò come si guarda uno che ti regala soldi gratis. "Si.. si, certo". Un drink. Due drink. Tre drink. "Mi sono appena lasciata con il mio ragazzo". La frase rimase lì... a sedimentare nel suo cervello. La guardò negli occhi. Lei sorrise. Strinse il pugno attorno al suo Negroni.

Si baciarono. Fu un bacio bellissimo. Di quelli da film. Quelli che rimangono nella tua testa per sempre. Quelli che sai che è la donna della tua vita. Quella... giusta.

Non riusciva a smettere di piangere. .

Però sono in dubbio se rifare proprio la foto.

Anche se per il mood che voglio trasmettere in realtà mi piace molto (anche se di per se come foto non è fantastica).

Modificato da .screen
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  • Nikonlander

Habemus D7500

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Upgrade fatto. Questo weekend inizierò già a scattare con mio papà e la metterò un po' alla prova.

La prima impressione è decisamente positiva. Rispetto alla D3500 il livello è tutto un altro anche a primo impatto. Molto più "solida" e professionale.

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  • Nikonlander Veterano

Certo, inizia ad avere una dimensione importante con relativa stabilità ed ergonomia in mano, anche la quantità di tasti e scorciatoie inizia ad essere paragonabile alle macchine di fascia superiore. È una ottima macchina e un ottimo acquisto, ti darà soddisfazioni!

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  • Nikonlander
Adesso, Leo dice:

Certo, inizia ad avere una dimensione importante con relativa stabilità ed ergonomia in mano, anche la quantità di tasti e scorciatoie inizia ad essere paragonabile alle macchine di fascia superiore. È una ottima macchina e un ottimo acquisto, ti darà soddisfazioni!

Già anche solo il manuale mi sembra più tosto di quello della D3500 ahah 🙂 questo weekend me lo leggo e ci gioco un po'. Vi faccio sapere le impressioni e magari faccio anche una comparativa usando mio papà come "soggetto".

So che ne esistono mille altre, ma la faccio così tanto per divertimento 🙂

Mo sono in dubbio se fare la follia di prendere anche un 35mm della Nikkor usato o lasciare perdere ma dettagli 😂

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  • Nikonlander

Prime impressioni:

  • Già solo il corpo della macchina è tutta un'altra cosa. Sembra di essere passati da un go kart a una macchina vera.
  • L'autofocus è un killer. Inquadra a una velocità incredibile facendo correzioni minime. La D3500 spesse volte si perdeva via anche per un secondo prima di agganciare il bersaglio.
  • Hai il touch screen e in Live View puoi addirittura premere il punto di messa a fuoco è spettacolo. Ovvio che personalmente lo userò poco, ma al nabbo a cui magari gli chiedi di farti una foto torna di un utile incredibile.
  • Ti permette di vedere anche il punto di messa a fuoco delle foto se lo imposti. Questo anche nell'ottica di imparare è davvero utilissimo

Nei prossimi giorni la testo meglio e faccio un riassuntino. Magari per molti che stanno su full frame sono cose scontate, ma passando da una D3500 son cose che manco mi aspettavo.

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  • Nikonlander
Inviato (modificato)

Quanto regge gli ISO

Vi faccio una comparativa tra la D3500 e la D7500. Stesso obiettivo, stesse condizioni di luce.

D7500

ISO 450:

DSC_0013.thumb.jpg.8f777a5dc95c37163e315c4019974ea2.jpg

ISO 800:

DSC_0011.thumb.jpg.74b3f4ff36d66bca7e0d8f090be6aa9b.jpg

ISO 3200:

 

DSC_0016.jpeg

ISO 5000:

DSC_0017.thumb.jpeg.0fe12ae6f94520583ccaf5c7f2ed71ca.jpeg

ISO 10000:

DSC_0018.thumb.jpeg.db2aea2c7e1dcc1d4fd732834b5165a6.jpeg

ISO 20000:

DSC_0019.thumb.jpeg.0211c59f9fb073af8eebd9464bb38fa2.jpeg

 

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  • Nikonlander
  • ISO 450, F/1.8, 1/80sec
  • ISO 800, F/2.8, 1/80sec
  • ISO 3200, F/1.8, 1/640sec
  • ISO 5000, F/1.8, 1/1000sec
  • ISO 10000, F/1.8, 1/2000sec
  • ISO 20000, F/1.8, 1/4000 sec
  • ISO 40000, F/1.8, 1/6400 sec
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