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Fan Ho


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  • Nikonlander

Fan Ho

 

Non sono certo un esperto di fotografia nè tantomeno di grandi fotografi, vorrei però nel mio piccolo contribuire con questo contenuto che riguarda uno dei fotografi che maggiormente ammiro, il cinese Fan Ho “Il Grande Maestro”.

 

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Questo artista nacque a Shangai nel 1931 da una famiglia decisamente ricca, cosa che gli permise di seguire con un certo distacco gli eventi sociali che movimentarono e sconvolsero la vita nella Hong Kong degli anni ’50, città nella quale si era nel frattempo trasferito all’età di 17 anni, e dedicarsi invece al lato artistico della fotografia.

 

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“Il cinema è il mio lavoro, la fotografia la mia passione”

Infatti è stato un apprezzato regista cinematografico a cavallo tra gli anni ’70 ed ’80, ma è dalla fotografia che ha ricevuto i maggiori riconoscimenti internazionali. Tra il 1958 ed il 1965 è stato nominato otto volte trai primi 10 fotografi al mondo dalla Photographic Society of America ed ha ricevuto oltre 280 premi nel corso degli anni.

 

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" Mi piaceva concentrare e semplificare il mondo in bianco e nero, era più simile alla mia natura. Potevo esprimere meglio e più libramente le mie emozioni, potevo tenerle sotto controllo, ed i risultati erano surreali e semi astratti. Mi piaceva quella distanza, non troppo vicino, non troppo lontano..."

 

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La sua fotografia racconta Hong Kong in un modo molto particolare, una città semideserta dove però l’accento si pone comunque sulla presenza umana ma in modo drammatico grazie ad un uso sapiente della luce e delle ombre.

 

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Oltre a questo, del suo modo di intendere la fotografia amo la cura nella composizione e la scelta dell’attimo da fermare. L’uso delle geometrie e delle forme è una parte molto importante nelle sue immagini ma, al contrario di ciò che potremmo immaginare, il risultato si traduce in fotografie molto meno formali e molto più evocative, capaci di raccontare in modo delicatamente umano la scena ripresa e di toccare il cuore di chi osserva.

 

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“Prima devi trovare la location ideale. Poi devi essere paziente ed attendere il soggetto giusto capace di suscitare il tuo interesse, anche semplicemente un gatto per esempio. Devi essere capace di cogliere l’attimo in cui lo spirito, l’essenza, l’anima del soggetto si rivelano. Se quell’attimo non arriva, devi aspettare la sensazione giusta. E’ un lavoro creativo, perche’ quella sensazione la devi avere dentro”

 

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Scattava le sue fotografie con una Rolleiflex  e sovente usava ritagliare le foto per adattare la scena, ripresa in formato quadrato, a ciò che la sua mente aveva visto nel momento dello scatto senza farsi imprigionare dai limiti del rapporto trai lati.

 

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“Credo che la tecnica non sia troppo importante. È più importante usare i tuoi occhi, la mente e il cuore. La tecnica è qualche cosa che ognuno può fare. Se vuoi portare la tua fotografia ad un livello più elevato devi raccontare qualche cosa. Muovi qualche cosa. Dovete sentirlo quando fate fotografie e ciò vi porterà ad livello più alto. La fotografia deve essere inquietante e deve valer la pena di esser ricordata”

 

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Il Grande Maestro si è spento nel giugno del 2016 in un ospedale californiano a causa di una polmonite.

Homepage del Maestro

N: B. Tutte le foto qui pubblicate sono copyright dei rispettivi autori, qui riportate al solo scopo di illustrare l'arte di Fan Ho.

Andrea

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  • Nikonlander Veterano

Grazie,  ottimo articolo su un grande fotografo.   La sua "ombra che si avvicina" (la prima della serie), è un capolavoro a mio vedere, ma tutte le sue immagini sono ricche di atmosfera, emozionanti. 

 

 

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  • Nikonlander Veterano

Immagini magnifiche, fotografo straordinario, ricercato e attento. Mi ha colpito una sua frase:
“Prima devi trovare la location ideale. Poi devi essere paziente ed attendere il soggetto giusto capace di suscitare il tuo interesse, anche semplicemente un gatto per esempio. Devi essere capace di cogliere l’attimo in cui lo spirito, l’essenza, l’anima del soggetto si rivelano. Se quell’attimo non arriva, devi aspettare la sensazione giusta. E’ un lavoro creativo, perche’ quella sensazione la devi avere dentro”

Pazienza, certo. Quante volte abbiamo pensato: "In questa inquadratura ci metterei una persona... proprio lì"... ma poi abbiamo continuato a camminare, senza attendere?

E poi la Rolleiflex... dovrebbero riproporla in digitale. Ancora nessuno ha capito che quella prospettiva non la si può costruire in alcun modo se non tenendo la fotocamera all'altezza dell'ombelico. Ma perchè chi costruisce fotocamere non ci ascolta? Con tutta la tecnologia del mondo... dovresti camminare ginocchioni...:(
(e uno schermo digitale dentro un pozzetto non è la stessa cosa di uno schermo inclinabile)

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  • Nikonlander Veterano

Un maestro della composizione, ogni sua foto sembra un quadro, da quanto ogni aspetto è ricercato e curato con estrema precisione: inquadratura, luce, prospettiva, soggetto. E nonostante questa cura maniacale, sono immagini vive, che suggeriscono spesso una sensazione di movimento. 

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  • Nikonlander
2 minuti fa, happygiraffe dice:

Un maestro della composizione, ogni sua foto sembra un quadro, da quanto ogni aspetto è ricercato e curato con estrema precisione: inquadratura, luce, prospettiva, soggetto. E nonostante questa cura maniacale, sono immagini vive, che suggeriscono spesso una sensazione di movimento. 

Esattamente quello che adoro di lui!

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  • Amministratori
10 ore fa, Viandante dice:

Esattamente quello che adoro di lui!

Ma nelle sue foto i soggetti sono ... i cristiani !
Nelle tue invece sembra che ci sia sempre appena stato un olocausto globale :sorriso: di quelli che tolgono solo le forme di vita animale 9_9

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  • Nikonlander Veterano

Bravo Andrea per aver proposto un post su di LUI, ho cercato i suoi libri credo tre soli, ma non mi è riuscito procurarmeli (qualcuno ha suggerimenti???) mi sono quindi messo in attesa su Amazon, per uno dei tre ma chissà quando lo potranno spedire.... non ricordo quando ed in che occasione avevo scritto o domandato qualcosa , sui suoi libri o non so che cos'altro, forse sul vecchio Nikoland??? Ma non ricevetti risposte,  mi domandai ma possibile che non lo conosca nessuno???? le sue foto sono meravigliose....infatti non era possibile🙂🙂🙂

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  • Nikonlander
7 ore fa, Rudolf dice:

Ma nelle sue foto i soggetti sono ... i cristiani !
Nelle tue invece sembra che ci sia sempre appena stato un olocausto globale :sorriso: di quelli che tolgono solo le forme di vita animale 9_9

Ahahahaha, questa confesso mi ha fatto quasi cadere dalla sedia 🤣

Mi fa piacere che ti ricordi di quello che ho postato e non posso che concordare sulla mancanza totale di persone nelle mie foto.
E' stata una scelta ma confesso che è stato più per via di una certa mancanza di empatia verso il genere umano, piuttosto che per mancanza di interesse nel ritrarre certe situazioni.
L'unica volta che ho fatto un "lavoro" che mettesse al suo centro delle persone è stato con il reportage sul porto giapponese che pubblicai nel vecchio blog su Nikonland 1.0 e, ammetto, che sono satto soddisfatto di quella scelta. In realtà non sono le persone ad infastidirmi in un genere come lo street, quanto il non trovare moltissimi esempi di quel genere che mi tocchino le corde giuste...Fan Ho lo fa meravigliosamente e mi vien voglia di uscire a provarci quando guardo i suoi lavori, e per me questo significa già che ha fatto centro. Dovrò studiare un bel po' di cose per poter provare a fare delle foto su quello stile ma non posso che concordare che le persone sono ciò che rende le sue foto davvero potenti.

 

P.S. Per Gianni, al link che ho inserito a fine articolo (la sua homepage) se non erro c'è anche lo store sul quale acquistare i libri e anche foto originali (credo).

Modificato da Viandante
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  • Nikonlander Veterano

Si lo visto, grazie,

ormai l'ho ordinato su Amazon, Hong  Kong Yesterday, ma dovrò aspettare la ristampa.... 

Sullo Store ci avevo già guardato The Living Theatre costa decisamente di più la spedizione che il Libro senza contare le eventuali spese di Dogana....

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  • Nikonlander Veterano

Un fotografo che non conoscevo.
Grazie per la segnalazione.

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  • Nikonlander Veterano
Inviato (modificato)

Non lo conoscevo nemmeno io. Una prospettiva affascinante la sua:  la semplicità diventa immaginanazione, l’ombra e la luce si propongono  senza ostacolarsi. Un artista prima che fotografo.

Modificato da nikolas
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  • 3 settimane dopo...
  • Nikonlander Veterano

Bravo Andrea a proporre qui un grande fotografo che neanch'io conoscevo.

Mi colpisce di lui la modernità dei suoi scatti, spesso riproposti simili e in modo continuativo sui siti e sui social network di fotografia particolarmente dedicati alla street photography: ma lui lo faceva già negli anni 50...

Peccato che i libri di questi grandi autori sono spesso introvabili, compresi quelli di fotografi molto più recenti che praticano il genere: evidentemente questo tipo di fotografia non ha un gran mercato. :(

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