Nikonlander Veterano Silvio Renesto Inviato 31 Agosto 2017 Nikonlander Veterano Condividi Inviato 31 Agosto 2017 Galen Burrell è stato il primo a farmi scoprire come si può fare arte con la fotografia di natura. Il suo libro In Search of Mountain Bluebirds (Grapich Sha, 1987) è stato "il" libro che mi ha aperto gli occhi, la mente ed il cuore sul "grande respiro" del mondo vivente. Galen Burrell nasce nel 1952 in una fattoria dello Iowa USA, nel 1977 si laurea in Wildlife Biology all'università di Washington. Nel 1982 inizia la sua carriera di fotografo naturalista, gira Gli USA con una Nikon FM2 ed usa quasi solo un 80-200mm f4 Ais ed un 400mm f3.5 Ais. Nel 1984 vince il contest BBC per la categoria forma e composizione. Uno dei suoi libri più famosi, City geese, è del 1987 Dello stesso anno è In search of the Mountain Bluebirds, forse il suo capolavoro. Preceduto dal molto simile ed altrettanto bello Successivamente compaiono molte sue foto in riviste e calendari naturalistci, ma dopo "When the Snowgeese are Gone" la sua produzione si rarefà, . ristretta a collane didattiche "Chi vive nella palude degli alligatori" (sulle Everglades) e simili; poi di lui non sente quasi più parlare Una delle sue foto più recenti, risale al 2008, piazzata seconda in un contest americano. Nelle sue fotografie il soggetto è quasi sempre piccolo nell'inquadratura e le foto (ai tempi rigorosamente Kodachrome) sono spesso scattate nella foschia, nella neve spesso con un'esposizione tirata verso l'high key o addirittura sovraesposte, in modo che il soggetto si riveli come una piccola macchia di colore nell'insieme indistinto, soffuso.Qualcuno lo ha accostato a Vincent Munier. A me ricorda la pittura orientale (non sarà un caso che Burrell sia membro della Japan Bird Society e che le sue opere migliori siano pubblicate da un editore giapponese) che amo moltissimo e anche per questo l'ho apprezzato in modo particolare. A volte l'animale è solo una silouhette in lontananza, oppure è seminascosto e solo un particolare ce lo rivela, altre volte è il gran numero ei soggetti a creare una trama nella nebbia o nel crepuscolo. In quelle che ritengo le sue migliori è però l'equilibrio compositivo che insieme a luci impagabili, crea immagini che sono vera poesia. Oggi altri fotografi naturalisti si sono orientati verso questo stile pittorico e suggestivo, ma ai suoi tempi Burrell è stato un vero pioniere ed è un peccato che se ne siano perse le tracce. NOTA: le immagini sono tutte delle scansioni dai libri, solo per rendere l'idea, non si avvicinano nermmeno alla reale qualità dell'originale. Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Nikonlander Muncias Inviato 5 Settembre 2017 Nikonlander Condividi Inviato 5 Settembre 2017 questa è la Fotografia Naturalistica , come si dice sui forum , IMHO contestualizzare il soggetto al suo ambiente , quando poi lo riesci a fare dipingendo con la luce in questi modi , chapeau per carità , le figurine scappano talvolta , ma poi spesso rivedendo e rivedendo le immagini , quelle che più mi appagano sono quelle d'insieme 1 Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
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