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  1. today
  2. Voto come ho interpretato il contest: tutti insieme, lato soggetti e/o lato fotografi 21.1 18 2
  3. Caro Rino, ne parlavo anche con Riccardo... dicendo che mi piacerebbe venirti a trovare per passare un po' di tempo (con attrezzatura al seguito) in valle da te , naturalmente se non disturbo/biamo. Fotografare le mamme e una bella sfida, le Chioggiotte 😉😂 ancora di più , non vorrei tornare a casa con una riga di insolenze. A presto Caro!
  4. Io ho la Z9 ed avevo la ZFc, presa perché mi piaceva e mi ricordava le mie vecchie Nikon. Ho sostituito la ZFc con la Zf per due ben precise ragioni: FF e sensore stabilizzato, ma il feeling è lo stesso provato per ZFc. Ultimamente, per mie ragioni personali non dipendenti dalla passione per la fotografia, fotografo poco e quel poco onestamente uso la ZF. Ho preso il 40 mm che sulla ZF sta meglio del 50, più ingombrante, e trovo che l'accoppiata sia perfetta, meglio sarebbe se Nikon si decidesse a fare obiettivi costruiti meglio degli economici 40 e 28 (Viltrox insegna).
  5. ed io ben di più di tre: ma quel resoconto, Gianni, era del 9 gennaio scorso
  6. vorrei adattare il mio Nikkor O 2.1cm/4 sulle mie Z, ma purtroppo la baionetta F di primissima generazione, rilevata e profonda non me lo consente. Notare (frecce rosse) lo smusso della lente posteriore alla fine del periscopio, studiato appositamente per consentire compatibilità con gli specchi ritratti di F ed F2 (e qualche Nikkormat) L'ho provato solo appoggiato all'adattatore F e mi pare essere un obiettivo da wow !!! Penso di cannibalizzare un adattatore cinese per provare a risolvere il problema... Purtroppo l'ing Wakimoto (creatore anche dei primi e celebri Micro Nikkor) è morto nel 1996 e non posso chiedergli aiuto...
  7. Credo di non sbagliare, dovrei aver recensito sei ottiche dal 14/30, 50, 24-70/4, 24/120, 105 MC e 70/200.
  8. io ce le ho entrambe e sono ammaliato da entrambe. La Z8 ha sostituito la 7 di cui non ero soddisfatto lato AF (e l'ha superata sverniciandola), la Zf l'ho presa per puro sfizio, perchè mi piace e basta. Poi ha anche tutto il resto, cioè è una macchina dall'aspetto retrò ma c'è tutta la tecnologia che serve (e anche di più). Troppo spesso mi scordo di quella possibilità, che apprezzo moltissimo, di avere il selettore B/W a portata di dito. Se c'è una macchina giusta dove questo ci sta è proprio la Zf. il 40 e il 28 non mi convincono e non li ho mai comprati. Ci ho messo il Voigtlander Nokton 50 1.2 manual focus. A me pare bellissimo, nonostante l'adattatore.
  9. Ho da qualche tempo a disposizione uno degli esemplari della classe Monarch5 dei binocoli Nikon, con prismi a tetto. Classe che comprende sei binocoli: 8x42, 10x42, 12x42 e poi 8x56, 16x56 e infine il più potente della serie, appunto questo 20x56 Si tratta della serie di livello medio alto, sopra il quale abbiamo i Monarch 7 e poi i binocoli da alte prestazioni notturne e marina, specialistici e prodotti in esemplari dalle caratteristiche fisse di ingrandimento. Anche questi Monarch 5 come la serie 7, sono caratterizzati da un elevato livello costruttivo, senza uso di materie plastiche, avendo una scocca in alluminio, totalmente coperta da materiale gommoso termoresistente e, sopratutto, impermeabile anche ad immersioni limitate entro una certa profondità e tempo. Sicuramente resistenti alle intemperie, oltre che agli urti e possibili cadute. Riempiti totalmente (negli spazi interni tra le lenti) con azoto, per prevenire appannamenti dovuti a forti escursioni termiche, come può avvenire tra esterno ed interno in capanni da appostamento e rifugi sulla neve. Oppure anche in piena estate tra ambienti refrigerati e quelli soggetti al sole tropicale. arriva nella sua confezione (che sbandiera anche il plus di 10 anni di garanzia totale Nital) contenente la custodia morbida in neoprene e la tracolla dello stesso materiale, oltre al supporto di fissaggio al treppiede dalla forma compatibile al pochissimo spazio che intercorre tra i due obiettivi, dotato di ben quattro passi vite da 1/4" (uno da 3/8 non avrebbe sfigurato), ma purtroppo non di standard Arca-Swiss, incomprensibilmente oggi. i tappi anteriori, a pressione, restano vincolati efficacemente ai fusti degli obiettivi, per essere sempre a disposizione... quelli posteriori invece hanno delle asole che se impegnate nella tracolla, ne consentono la reperibilità immediata (anche se limitano la estensione della tracolla stessa): a mio avviso, sarebbe preferibile entrassero anch'essi a pressione sugli oculari. L'ergonomia del binocolo è completata dalla posizione a tre scatti, distinta per ogni oculare, al fine di ottimizzare alla personale anatomia oculare la visione e l'accomodamento pupillare, come vedremo, importantissimo in un binocolo di questo livello di ingrandimento la correzione diottrica, dopo effettuata la corretta messa a fuoco con la comoda ghiera centrale, si opera sull'oculare destro Ecco le caratteristiche della serie 5, come riportate da Nikon se ne derivano alcune considerazioni, tra le quali appare chiaro come le caratteristiche dei binocoli di base di ognuna delle due luminosità (42 e 56) siano quelli che consentono un migliore accomodamento dell'occhio, ossia una maggiore facilità di centratura della pupilla per evitare di avere fastidiosi black out di uno dei due campi visivi, o peggio, impossibilità ad accoppiare le due immagini provenienti dai due obiettivi in una unica. Che è quello che capita a me con questo 20x56: in pratica soffro moltissimo per riuscire a centrare le pupille nel giusto tunnel di estrazione dell'immagine riflessa dal prisma... Ovviamente è un problema soggettivo, che non mi era mai capitato con altri modelli e dimostrato dal fatto che lo stesso Monarch, sugli occhi di mio figlio usato come tester a proposito, funzionava eminentemente. Un binocolo infatti va sempre provato prima di essere acquistato, perchè l'anatomia facciale delle persone è un elemento assolutamente soggettivo e che può portare a trasformare un'esperienza di visione in una tortura medievale. I dati tecnici ci parlano di un binocolo con lenti ED a bassa dispersione e con un trattamento anti UV ed anti nebbia di alto livello. Peso non contenutissimo, superiore al chilo e 200, ma assolutamente bilanciato e gestibile anche a mano libera, quando le condizioni di ripresa non consentano l'uso di un treppiede, sempre auspicabile Al netto delle mie difficoltà di adattamento, l'ho trovato comunque piuttosto critico nella fase di puntamento, quindi consigliabile più per spazi aperti di osservazione, piuttosto che per individuazione di fauna nella boscaglia, specie se in condizioni di luminosità critiche. Lo farò provare ad un altro tester per ciò che possa riguardare il puntamento notturno di astri: io non ci sono riuscito con tutta la mia buona volontà, per i problemi anzi accennati. Risolutivo e nitido alle lunghe distanze, come da questo punto di osservazione... verso quelle auto parcheggiate ad almeno 400metri di distanza in linea d'aria, delle quali leggevo distintamente i numeri di targa Non l'ho trovato, come mi sarei aspettato invece, di straordinaria tridimensionalità, così come (valutate da voi le condizioni e la qualità della luce in cui ho effettuato osservazione) non così particolarmente brillante nè protetto dalle emissioni di UV come invece dichiarato nelle sue caratteristiche. Certamente maneggevolissimo e compatto, forse anche eccessivamente compatto per un 20x, il che potrebbe essere alla base delle difficoltà che ho incontrato: del resto dotato di un campo visivo totale apparente di quasi 60° che è poi il dato straordinario di un binocolo di questo livello di potenza di ingrandimento. Mi resta il rammarico di non averlo potuto godere come mi sarei aspettato, ma come già detto è una valutazione puramente soggettiva: chi l'ha provato mi ha comunicato emozione visiva notevole. Il prezzo, attorno ai mille euro è forse il parametro meno indicativo nella bolgia dei prezzi che coinvolge tutto il comparto: una volta di più non è il prezzo il parametro da tenere in considerazione, quanto invece la comodità di utilizzo: un binocolo va sempre provato prima dell'acquisto! Max Aquila photo (C) per Nikonland 2024
  10. premio TIPA 2024, disponibile anche per Nikon Z in vendita da oggi, 180 grammi, $158
  11. Bella da vedere ma non la comprerei mai. Per me Nikon è nera, massimo per la ZFc cromo (come la vecchia Fm2).
  12. Non me ne vogliate, ma a me ricorda l'armocromista della Schlein!
  13. Interessante la linea LAB ... ...ma la domanda sporge spontanea, (vista la tendenza non entro nel merito) saranno tubi tubi grossi sgraziati e pesanti ..? ( so già la risposta )
  14. torneremo al tempo della Serie 5 reflex? Che equipaggiavamo con ottiche di terze parti, segnatamente Sigma Art &C? Smallrig si sta espandendo in tutto ciò che Nikon si ostina a non offrire più, a livello di accessori/necessori. I flash li compriamo Godox (e gli illuminatori Smallrig come il COB di Mauro) le ottiche più accessoriate sta facendole Viltrox e le adegua ai successivi aggiornamenti fw Nikon in tempo reale... e poi c'è il mercato sconfinato delle altre aziende di Shenzen, che vendono su Amazon tutto, dal mini stativo al maxi illuminatore, passando dall'attrezzo professionale fino al gadget... Nikon...
  15. Tutti presi dalle capacità della Nikon Zf, nei dieci articoli che le abbiamo dedicato al lancio, non ci siamo soffermati sulla possibilità di averla anche di colori differenti dal nero di base. Come per la "piccola" Nikon Zfc però è possibile averla personalizzata. Solo dal Nikonstore.it è possibile perfezionare un ordine "on demand" ed ottenerla in tante tinte differenti nella "selleria". Le "pelli" saranno del colore che avete scelto, come nei moderni showroom delle automobili personalizzabili. i nomi dei singoli colori sono esotici ma noi le possiamo chiamarle alla buona come "verde muschio", "blu chiaro", "grigio pietra", "marrone", "arancio", "bordeaux". Il prezzo è indifferente - non è come ordinare un foulard di Hermes - uguale alla versione nera di base e la macchina viene personalizzata per voi. Generalmente è disponibile in pronta consegna. Ma se non lo fosse, si dovrà solo aspettare l'effettiva disponibilità di quel colore, giusto qualche giorno. Naturalmente le caratteristiche sono le stesse. Però se è già esclusiva la Nikon Zf, lo sarà ancora di più in una tinta particolare. E alcune saranno ancora più personali di altre. Sappiamo che questa primavera va fortissimo il Sunset Orange ma probabilmente in autunno tirerà di più in Moss Green. E forse in inverno, il Bordeaux o l'Indigo Blue, che vanno bene con tutto. Non sapendo resistere ce ne siamo fatta mandare una in visione per poterla fotografare e confrontare con la nostra, una tradizionale black body. sul lato della scatola c'è un adesivo che evidenzia che all'interno c'è la macchina in Sunset Orange. Una novità rispetto alle Zfc colorate. Tutte le riprese sono state effettuate da una Nikon Zfc Red&Silver (le nostre Nikon Zfc sono tutte e tre di tinte personalizzate : rosso, menta e blu) con il Nikkor Z 50/2.8 MC. il "lavoro in pelle" è integrale, anche il retro del display posteriore è personalizzato e sinceramente in questa versione, è un peccato montare il grip opzionale di SmallRig perché ne rovina la linea qui sopra è a confronto con una sorella in versione standard, tutto nero e con grip opzionale. E' una fotocamera "da uso" non da esposizione. per tutto il resto, ovviamente, le due fotocamere sono identiche. Ci mancherebbe ! uno scatto della Zf Sunset Orange vicino alla Nikon Z8, giusto per confronto, passava da quelle parti anche lei ... e quindi uno scatto fuori dallo studio, per mostrare come rende l'arancio alla luce del sole. Insomma, speriamo vi piaccia. Noi ce ne siamo innamorati e ci dispiacerà moltissimo doverla rimandare indietro. Ma sinceramente con già 3 Zfc colorate in casa, per lei non c'è proprio spazio nel nostro gineceo. Un ultimo sguardo E voi, di che tinta la preferite la Nikon Zf ? Un Orange Sunset vi potrebbe tentare ? Di che tinta sono i vostri capelli e quelli della vostra dolce metà ? Qual'è il vostro colore preferito ?
  16. Giusto per la cronaca, a distanza di quasi tre mesi dalla messa in opera, questo mini-pc sta praticamente sempre acceso. Due minuti fa : stava suonando Bach via Qobuz mentre LR importava una cartella di foto di repertorio Photoshop stava elaborando una immagine generata con Adobe Firefly e non contento, Helicon Focus stava facendo lo stacking di una ventina di scatti da 20 megapixel senza che la ventolina partisse e senza surriscaldamenti. Solo un inconveniente in questo periodo di prova. Un paio di crash consecutivi con schermo Azzurro Ferrari, provocati da driver AMD da aggiornare a seguito dell'aggiornamento mensile di Windows 11. I 64 gigabyte di RAM sono una manosanta. Mentre in fondo la schedina di memoria fa il suo lavoro. Potrebbe essere più potente ma se ne sente il bisogno meno spesso di quanto si penserebbe.
  17. Possessore molto soddisfatto della Z8, sinceramente non subisco il fascino della ZF. Sono entrato nel mondo Nikon con una F65 silver e quindi mi manca l'esperienza fotografica di tutto quello che viene prima.. Comunque una cosa è certa, leggendo su vari siti e forum, della ZF se ne parla proprio bene e chi la prova REALMENTE ne rimane favorevolmente colpito oltre ogni aspettativa. Concordo in toto in merito alla Z8 di dotarla di lenti di nuova generazione Z. Ho ancora l'FTZ solo per il Sigma 135 per il quale nutro un certo "affetto" , per il resto solo Z Nikon...
  18. Se posso dire la mia, sono due macchine completamente differenti, dovrebbero essere alternative e in possesso, entrambe, di chi ha un portafoglio ampio abbastanza. La Nikon Z8 è il vero aggiornamento della reflex D850 che a sua volta era l'aggiornamento della D700 che a sua volta era la versione digitale della F100. E' una macchina professionale anche in mano al fotoamatore, una scelta definitiva e che probabilmente potrà accompagnare il fotografo che la sceglie per sempre. Ma è costosa, grossa, importante, pretenziosa. Bisogna che con lei tutto sia all'altezza. Qui le vedete insieme, la Z8 a sinistra, la Zf in versione colorata con le pelli Sunset Orange a destra (se qualcuno si potesse confondere le ho proprio differenziate per colore) la Z8 con il suo zoom di elezione, quello "mai più senza" che a sua volta ne aumenta l'imponenza. La Zf con lo sbarazzino 40/2 in versione Special che richiama l'estetica della macchina. Che non è un cattivo obiettivo, anzi, benché scimmiotti solamente l'estetica degli obiettivi di una volta. La Nikon Zf è una vera fotocamera da fotoamatore, con enfasi sulla parola amatore. Perché bisogna amare Nikon per comprarla. Devono piacere le Nikon belle e quelle di una volta, differenti da tutte le altre successive. E poi quel sensore a me è sempre piaciuto moltissimo, anche se è lento, proprio con la fotografia lenta è uno spettacolo. Con la Zf si potrebbero fare tutte le cose che si fanno con la Z8 (o quasi) ma finendo per snaturarla e dovendo poi ammettere che con la Z8 si farebbero più comodamente. Mentre montare un obiettivo anni '70 sulla Z8 può essere il capriccio di una volta, ma non vale proprio la pena, usare un obiettivo dalla resa demodé, sulla Zf può essere invece ricerca stilistica, non un ripiego o un risparmio. Insomma, belle, fantastiche, io le ho entrambe (la Zf black edition, con l'impugnatura SmallRig) e le uso a seconda dei casi. Insieme, da sole. La Z8 spessissimo con la Z9, la Zf mai con la Z9. Delle due cambierei la Z8 per la Z9 II alla ricerca di prestazioni superiori. Mentre non c'è proprio motivo per pensare ad una sostituta della Zf. Lei é semplicemente "La Nikon".
  19. Viltrox ha annunciato in Cina la lista aggiornata delle prossime uscite della linea obiettivi con attacco Nikon Z : Viltrox AF 35mm f/1.2 LAB Viltrox AF 50mm f/1.2 LAB Viltrox AF 85mm f/1.2 LAB Viltrox AF 135mm f/1.8 LAB Viltrox AF 35mm f/1.4 FF Pro Viltrox AF 50mm f/1.4 FF Pro Viltrox AF 85mm f/1.4 FF Pro Obiettivo AF f/1.2 APS-C da definire Viltrox 40mm f/2.5 FF Viltrox 56mm f/1.7 APS-C Viltrox 16mm f/1.8 la serie LAB viene descritta come particolarmente ambiziosa.
  20. Interessante, sembra anche ben realizzata, se le performance sono adeguate, c'e da fare solo un plauso a Viltrox.
  21. Viltrox 16/1,8 AF: dotato di ghiera dei diaframmi a terzi di stop (indicati) disponibile fluida o a click (apposito slider) Display a doppia scala di distanza e profondità di campo, sempre attivo, (una volta alimentato) retroilluminato e leggibile in ogni condizione di luce ambiente. Convertibile in indicatore della funzione attribuita alla ghiera programmabile dell'obiettivo via menù fotocamera. Ghiera di messa a fuoco manuale ampia, ergonomica, fluida, endless, perfetta anche in video. Due pulsanti funzione programmabili dal menù delle Nikon Z.... Tutto questo, che è il poco che ho riscontrato per aver avuto in mano la versione per sonisti, in un superwide che a f/4 sarà gia a fuoco da 1 metro ad infinito e che userò nei ritratti buffi a 0,50 cm dal soggetto a f/1,8....francamente sovradotato! Vi immaginate con questa integrazione all' attacco Z se costruissero un mediotele da ritratto oppure uno zoom 70-200/2,8???? Se non mi sparasse qualcuno da Moncalieri, sarei portato a pensare che Viltrox stia a Nikon come Lexus a Toyota...
  22. Che onore per la Zefina ... !!! Verde militare: ma sbaglio o è una colorazione non Nikon Europe? Forse, data la provenienza dell' obiettivo, vietcong?
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