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William Byrd e John Bull al pianoforte : Kit Armstrong / DG 2021


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William Byrd e John Bull al pianoforte
 Kit Armstrong, pianoforte
Deutsche Grammophon 9 luglio 2021 , formato 96/24, acquistato

***

Il titolo " i visionari della musica pianistica " mi aveva in un certo qual modo allarmato all'inizio ma poi ascoltando il disco ho capito.

Conosciamo Byrd e Bull come i due titani della musica tardo-rinascimentale inglese 

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vissuti contemporaneamente al lungo regno di Elisabetta I, hanno rappresentato l'anello di congiunzione tra la scuola Tudor che con musicisti come Thomas Tallis ha elaborato le proposte italiane e franco-fiamminghe portandole a livelli inauditi per l'Europa continentale, e la musica madrigalistica, più "leggera" che ha visto John Dowland come epigono (altro quasi contemporaneo di Bull e Byrd).
Non parliamo in questa sede di Orlando Gibbons e di Thomas Morley, il primo tanto caro ad esempio a Glenn Gould che ne ha riscoperto molte pagine.

Nel libretto del disco si fa questo parallelo, spingendo la scrittura di Bulle Byrd verso la scuola clavicembalistica tedesca e francese

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ma io sinceramente se leggo il raffinato contrappunto dei due, ne sento ancora più chiaramente gli echi nella musica della generazione di compositori inglesi del primo '900, quindi ben tre secoli oltre.

Dopo Bull e Byrd in Inghilterra ebbero il momento felice di Purcell, compositore eminentemente "britannico" e poi praticamente più nulla, una colonia italiana anche per mezzo del sassone Handel fino a tutto il periodo romantico.

Ma non è un caso se con Elgar, Vaughan Williams e Britten vengono riprese le radici inglesi della musica saltando il romanticismo tedesco - anche per ragioni storiche - e persino un celebre direttore formatosi con Elgar abbia usato temi di Byrd per la sua meravigliosa Suite Elisabettiana.

Quelle che suona Kit Armostrong in questo disco doppio di ben 2 ore e 14 minuti è una sequenza di danze, pavane, gagliarde, e musica di circostanza come marce e ground, ma le variazioni contrappuntistiche con cui sono elaborate hanno una raffinatezza elevata, degna di Frescobaldi se non di Pachelbel e Buztehude che sarebbe come dire Bach.

 

Io non ho idea se nell'isola ideale assediata dai cattolici con le loro armate, leggessero l'italiano, si dice che Shakespeare - chiunque egli fosse nella realtà - leggesse Dante in italiano, e se Frescobaldi abbia fatto sentire la sua influenza fin lassù.
E' possibile, Roma era comunque il centro del mondo, altrimenti Enrico VIII non se la sarebbe presa col Papa e con il Re di Spagna altrimenti.
Ma comunque il livello è quello, la raffinatezza pur con lo stile cortigiano tipico di questa musica, è la stessa se non superiore.
La scrittura, densa ed estremamente impegnativa, da virtuosi per virtuosi, come si può chiaramente vedere sin dal manoscritto :

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una pagina autografa di William Byrd, estratto di Parthenia, è un preludio.

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la scrittura cromatica di John Bull, da un estratto del Fitwilliam Virginal Book conservato all'Università di Oxford, culla artistica oltre che culturale del tempo.

Composizioni originariamente pensate per il virginale, strumento leggero e capace di dinamiche molto limitate, probabilmente travalicavano le capacità tecniche di quegli strumenti, tanto da risultare - ammettiamolo - noioso all'originale, diventano vive, palpitanti, emozionanti, profonde e complessissime con il moderno pianoforte impiegato con eccellenza da Kit Armstrong.

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un virginale inglese dell'epoca. Strumento dal suono argentino e flessibile, con estensione abbastanza contenuta e nessuna capacità di dinamica bassi-acuti.

Ne viene uno splendido affresco di musica colta e raffinata dove viene mantenuto lo spirito dell'epoca probabilmente sublimandone le intenzioni originali, un ponte ideale verso la musica del futuro.
In questo senso è confermato lo spirito del sottotitolo del disco (I visionari della musica pianistica, qualche cosa che i due non potevano nemmeno immaginare se non in sogno).

Io mi sono letteralmente innamorato della straordinaria simmetria della Pavan Chromatic della Regina Elisabetta di Bull.
Ma il massimo sono le 30 variazioni di Bull, che stanno al pari del meglio di Handel secondo me, scritto nella stessa isola cento anni dopo.
E naturalmente la struggente Pavan del Conte di Salisbury,
Ma tutto questo disco sin dal primo preludio all'ultima parte (una fantasia ... su una Fuga di Sweelinck e una serie di canoni di Bull) è secondo me sensazionale.

Non conoscevo molto bene Kit Armstrong, avendo appena ascoltato il suo disco del 2013 in cui accosta Bach con il Ligeti della Musica Ricercata.
Musicista colto e molto sensibile, come potrete accertare voi stessi se ascolterete questi dischi.

Registro del pianoforte chiaro, senza eccessi.
Bella proposta di DG che vi consiglio senza riserve.
 

2 Commenti


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disco del 2013 pubblicato da Sony che vi segnalo per comprendere meglio le qualità di un pianista da tenere certamente d'occhio.

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