[collettivo] Chi ci ha fatto innamorare della fotografia? Raccontiamolo!
Io non so nulla di musica, però sento dire che tantissimi grandi musicisti classici, jazz, leggeri, magari strimpellavano da piccoli perchè la passione o la curiosità c'erano già, ma c'è stato un momentoi in cui, dopo sentito qualcuno suonare, ne sono rimasti ammaliati, così all'inizio si sono messi a studiare ispirati a quel maestro (o quei maestri) hanno iniziato la loro strada seguendo dapprima le loro orme per poi sviluppare il proprio stile musicale. Penso che valga per quasi tutte le arti, fotografia compresa.
Ho pensato che sarebbe bello se ciascuno di noi, chi vuole, se vuole, raccontasse qual'è stato l'incontro, reale o virtuale, dal vivo o semplicemente dalle sue foto nei libri o ad una mostra.
Non dev'essere per forza "il" grande maestro, né dev'essere per forza uno solo. Chiunque che vi abbia colpito quel tanto da farvi venire voglia di fotografare, di diventare un ritrattista o un fotografo di natura, di fashion, di nudo, di street. Insomma avete capito., se è un maestro o più d'uno, insomma se c'è qualcuno che ha acceso la passione e ha dato il via all'avventura fotografia. Poi certamente ci saranno stati tanti altri (o pochi) che avrete conosciuto, che vi avranno poco o tanto influenzato, ma qui interessa sapere chi per primo vi ha fatto prendere questa strada!
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Funziona così:
Raccontate brevemente chi è che vi ha ispirato all'inizio e perchè
Mostrate alcune sue (non vostre) foto esplicative (due o tre al massimo!).
Se avete avuto più d'un riferimento, metteteli pure, con le stessa regole.
Comincio io per far vedere come si fa.
Il colpo di fulmine per le foto agli animali me lo ha dato Galen Burrell (da non confondere con il ben più famoso Galen Rowell), avevo appena iniziato a fotografare (credo fosse il 1981) quando ho incontrato il suo libro "In search of Mountain Bluebirds", rimasi stregato dalla delicatezza delle sue immagini, dei suoi ritratti ambientati.
Ronnie Gaubert invece è stato per me il punto di svolta nella macro. Le sue immagini mi hanno fatto capire quanta poesia c'è nella sua fotografia "ravvicinata" più che macro, assolutamente pulita, poesia con cui mi trovavo in sintonia, più che con la macro spinta dal dettaglio esasperato che praticavo prima. Nelle foto di Gaubert c'è grande attenzione per la composizione, ma grande semplicità, nessun artifizio, nessuna delle leziosità che sovraccaricano tante macro.
Ultimamente mi sono messo a fare anche un po' di street e del paesaggio urbano in bianco e nero, ma non posso dire che qualcuno in particolare mi abbia ispirato, forse per questo le mie foto non sono gran che e mostrano una certa casualità. Ho visto le opere dei i maestri indiscussi del genere Europei ed Americani, ma ultimamente mi colpiscono molto anche foto "sbagliate", dure e sporche, di alcuni fotografi giapponesi, emozionali ed immediate. Forse mi piacerebbe fotografare come Junku Nishimura:
O come certo Daido Moriyama
Tocca voi. Qualcuno vuole unirsi?
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