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Bach Kantatenwerke : BWV 11 - Himmelfahrtsoratorium (Oratorio dell'Ascensione)


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Oggi, giovedì 13 maggio 2021, cade esattamente l'Ascensione secondo il calendario che prevede la ricorrenza 40 giorni dopo la Pasqua.

Festa cristiana, sia cattolica che protestante (e anche in un certo qualmodo celebrata nell'Islam) che vede la salita al cielo di Gesù Gristo dopo la Risurrezione. Per poi sedere definitivamente alla destra del Padre.

E' per questo una delle più importanti feste cristiane, come Pasqua.

Bach ha composto per questa ricorrenza un Oratorio, come nel caso di Natale e di Pasqua, catalogato nell'elenco delle sue opere al numero 11.

Secondo il suo stesso autografo, Oratorium In Festo Ascensionis Xsti (Oratorio per la festa dell'Ascensione di Cristo), composto probabilmente nel 1735 per il servizio dell'Ascensione ed eseguito per la prima volta il 19 maggio 1735.
Non deve essere confuso con una cantata in quanto è previsto il recitativo dell'evangelista che spiega tra un'aria e un'altra lo svolgersi dell'evento.

Il coro Lobet Gott in seinen Reichen (Lode a Dio in tutti i suoi regni) iniziale da il titolo mentre ricorrentemente lo si definisce Himmelfahrtsoratorium che in tedesco significa Oratorio dell'Ascensione.

In termini lieti e per composizione dell'articolato a supporto del coro equivale alle due cantate estreme del più complesso Oratorio di Natale (che si compone di ben 6 cantate per tutte le ricorrenze del periodo fino all'Epifania).
Questo non deve stupire, in quanto entrambi appartengono al "ricco" periodo di Lipsia - l'Oratorio di Natale è del 1734 - con grande disponibilità di mezzi di quella ricca città.

 

Da eseguire durante la funzione solenne, consta di undici movimenti in due parti.
I primi 6 prima del sermone gli ultimi 5, dopo il sermone. Per circa mezz'ora di durata complessiva.

Le parti sono per quattro voci soliste - soprano, contralto, tenore, basso - tre trombe, timpani, due flauti traversi, due oboi, due violini, viola e basso continuo.

Come per altre cantate festive, Bach riprende materiale già composto per cantate secolari (quelle per occasioni non liturgiche come i matrimoni o le feste pubbliche della comunità di Lipsia).
Abbondano i testi di o attribuiti a Picander, come il coro iniziale "Lobet Gott nel seinen Reichen" che viene eseguito dal tutti, la prima aria "Ach, bleibe doch, mein liebstes Leben" ("Oh resta, mia carissima vita") cantato all'unisono con i violini che introducono la melodia e il basso continuo (in genere basso e organo).
La seconda aria "Jesu, deine Gnadenblicke" (Gesù, il tuo sguardo di grazia) ha un testo biblico ed è dedicata al soprano, con due flauti e l'oboe a sostegno e tutti gli archi, senza basso continuo.
Chiude il coro "Wenn soll es doch geschehen" ("Se solo dovesse accadere") che come gli altri cori è in Re maggiore (mentre le due arie sono in la minore e in sol maggiore).

Sul piano musicale, il primo coro potrebbe essere basato sulla cantata profana perduta BWV 18 "Froher Tag, verlangte Stunden" composta nel 1732 per l'inaugurazione di lavori edilizi alla Thomasschule. E un brano particolarmente gioioso caratterizzato da danze con ritmi di origine lombarda.
La prima aria pare basata sulla perduta Auf, süß entzückende Gewalt , BWV 196, cantata per la celebrazione di un matrimonio del 1725. Ha la stessa struttura dell'Agnus Dei della Messa in Si minore.
Il coro finale é una fantasia corale del tutto analoga a quello conclusivo del ciclo dell'Oratorio di Natale.


***

La discografia dell'Oratorio dell'Ascensione non è sconfinata come per quello di Natale ma è piuttosto estesa, anche perchè  in genere viene associato alle altre cantate del periodo.

Mentre sto scrivendo ascolto l'edizione Archiv del 2000 dello specialista Sir John Eliot Gardiner che oltre ai consueti Moteverdi Choir e English Baroque Soloists, impiega le voci straordinarie di solisti del calibro di Nancy Argenta, Michael Chance, Anthony Rolfe Johnson e Stephen Varcoe.

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la registrazione è del 2000, prima che Gardiner si appoggiasse alla sua etichetta SDG ed  è costruita sul contrasto tra arie/recitativi, solenni e dolorosi, con la gioiosa esplosività dei corali.

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meno dolorosa e più frizzante, l'edizione inclusa nel Vol. 28 della benemerita serie del Pellegrinaggio, questa registrata in doppio insieme alle altre cantate per l'Ascensione nel 2013 e pubblicata da SDG.
Trombe meravigliosamente ispirate.

Andando ad altre edizioni, tra quelle formalmente storiche ma comunque recente, non posso non segnalare quella di Rilling nel ciclo integrale di Bach (primo in assoluto) con la celestiale Arleen Auger

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la registrazione è dei primi anni '80 del secolo scorso e purtroppo per tutto il ciclo non è mai stata il punto di forza di questi dischi (che possiedo in originale in forse due serie) : dinamiche molto compresse, alti stentorei, bassi inesistenti.
Ma ascoltare Rilling in generale è come leggere il manoscritto originale.

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ammetto che all'inizio (venti anni fa) detestavo l'approccio minimalista per parti reali di Masaaki Suzuki ma con il passare del tempo ho finito per amarlo.
Suzuki ha consacrato se stesso e il Bach Collegium Japan all'integrale assoluta di tutto ciò che ha scritto Bach. Apparentemente così lontano dal mondo culturale giapponese, eppure così intimamente permeato.
La registrazione è un SACD Bis del 2006 e suona divinamente. Le voci sono un pò in secondo piano ma il risultato è notevole.

 

Chiudo per non annoiarvi con l'altro evangelista bachiano, Philippe Herreweghe che in gioventù dirigeva il coro per Gustav Leonhardt e che poi ha fondato il suo Collegium Vocale per fare musica alla sua maniera.
E' forse l'edizione più equilibrata (non so se ci sia una versione recente con la sua etichetta Phi), qui la parte del soprano è cantata da Barbara Schlick.
Registrazione in formato CD di Harmonia Mundi del 2000, disponibile anche in cofanetto insieme a tutti gli altri oratori di Bach.

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O meglio, volevo chiudere quando mi è capitato davanti il disco Linn Records del 2014 in cui il soprano è la splendida Carolyn Sampson e che é associato all'Oratorio di Pasqua.

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la compagine è il Retrospect Ensemble e la registrazione è, non c'è nemmeno bisogno di dirlo, la migliore.

Anche la musica è di un gioioso e di un leggero ineffabili.
Peraltro l'Oratorio di Pasqua contenuto nel disco è tra i più godibili, nonostante io non lo abbia mai amato particolarmente.
Dovessi consigliare oggi una prima scelta sarebbe questo, senza dubbio ( e Gramophone Awards meritato una volta tanto !).
Ma naturalmente siete liberissimi di ascoltarvi anche le registrazioni di Karl Richter, di Gustav Leonhardt e di Nikolaus Harnoncourt se queste non vi bastano.

2 Commenti


Commenti Raccomandati

  • Amministratori

L'edizione del 2013, ancora per Gardiner dai Proms di Londra (la compagine dei solisti è completamente diversa da quella del dischio Archiv del 2000) :

 

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  • Amministratori

Con i più devoti auguri a tutti per la Festa dell'Ascensione.
SDG

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